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  • The Steffturbine

    Ciao a tutti.
    Mi chiamo Andrea e sono nuovo del forum;
    in realtà è già un pò che vi seguo e vedo che ne sapete a pacchi, così volevo farvi una domanda.
    Chi è che sa raccontarmi qualcosa sulle turbine steff?
    Io ho trovato solo questo: Press | Steffturbine Linear Power

    Grazie in anticipo per l'attenzione

  • #2
    Si tratta di una macchina volumetrica funzionalmente simile alle ruote idrauliche. Meccanicamente si potrebbe assimilare ad una noria (per inciso nota alla civiltà mesopotamica e diffusa anche nel meridione italiano).
    Attualmente macchine affini, ma utilizzate per il sollevamento di sfusi, sono gli elevatori a tazze. Fra due tamburi, uno superiore, l'altro inferiore, è teso un nastro, in gomma telata o materiale sintetico, chiuso ad anello, che porta, nel suo verso esterno e ad intervalli regolari, una serie di tazze con l'imboccatura rivolta all'esterno. Mettendo in rotazione il tamburo (solitamente il superiore), il materiale da sollevare raccolto al piede della macchina, riempe le tazze (immaginate palette raschianti) e viene sollevato fino alla sommità, dove, tramite una tramoggia appositamente conformata, scivola su di un trasportatore orizzontale od una tubazione che lo convoglia, ad esempio, in un silos od un magazzino.
    Esistono elevatori muniti di tazze rivolte all'interno. La discriminante è di solito la diversa velocità di traslazione del nastro.

    Questo impiego come generatore era stato segnalato parecchi mesi or sono da un utente del forum che però si riferiva ad una diversa ditta.

    Rispetto ad una semplice ruota idro, questo dispositivo è certamente più complesso e suscettibile di rotture.
    Potrebbe però avere migliori rendimenti per valori di salto superiori a quelli usuali per le ruote idro per di sopra. Difatti, la maggiore penalizzazione nel rendimento delle ruote per di sopra, è dovuta, a mio parere, allo svuotamento anticipato della ruota, che non avviene nel punto più basso della medesima (180° dalla sommità), ma inizia da un arco di 120° per concludersi ai 180°. Ne consegue che il salto o altezza teorica viene utilizzato parzialmente.
    Ultima modifica di Wilmorel; 09-05-2012, 17:29. Motivo: precisazione

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    • #3
      Grazie Wilmorel per vla risposta, ma ti rompo ancora le scatole.

      Vediamo se ho capito bene:
      questa specie di "ruta idraulica" riesce a adattare la propria inclinazione e adottenere rendimenti che possono arrivare fino quasi al 90%, di contro però può gestire portate ridotte (massimo 30 l/sec) con salti attorno ai 2 m; di conseguenza la sua potenza si aggira sui 500 W.
      Conocordi con questi dati?

      Mi piacerebbe anche sapere se è un impianto che viene davvero installato da qualche parte (magari in Italia) o se è ancora in via di sperimentazione.

      Grazie, ciao.

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      • #4
        La inclinazione credo che sia un elemento poco rilevante. Significa semplicemente che la stessa macchina standard può essere facilmente inserita in siti con salti fra loro un poco differenti senza necessità di adattamento. A mio giudizio, la massima efficienza si ottiene con la macchina prossima alla verticale.
        Quanto al rendimento, mi sembra decisamente ottimistico, considerato che si tratta di una macchina piccola, nella quale i valori di attrito e i rendimenti dei meccanismi sono particolarmente penalizzanti. Non ti so dire se un tale impianto è stato realizzato, ma per giudicarne la efficienza occorrerebbe disporre di dati sperimentali.
        Ti segnalo il seguente documento, nel quale si cita una installazione avvenuta in Cina, Taiwan, e dove si evidenziano rendimenti complessivi inferiori al 50% per portata di 1 m3/s e salto di 20 m. La installazione è grande e disposta in verticale. Il principio è analogo alla ruota a cassetti per di sopra, ma costruttivamente più complicata. Consente salti assai superiori a quelli ammessi da una ruota.
        La turbina-noria che segnali tu, è viceversa affine ad una ruota di fianco, anche in questo caso più complessa della ruota e tale da consentire salti più importanti.

        final - Report Hydroelectric power plant.ppt

        Hydroelectric Power Plant Ppt - Free PPT downloads

        PS
        nel link citato, è il secondo testo, denominato "micro hydroelectric power plant with chain turbine"

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        • #5
          Scusa se insisto sul discorso, eppure ho proprio letto che la turbina è in grado di modificare l'inclinazione del proprio interasse durante il suo funzionameneto;infatti la novità starebbe nella capacità di adattarsi al livello dell'acqua. Questo permatterebbe nuove possibilità di applicazione, come per esempio l'uso d'acque in prossimità della costa (credo sia legato al discorso delle maree). Secondo te ha senso una cosa del genere?
          Per quanto riguarda il discorso dei rendimenti, ti parlavo di quello che ho trovato sul sito che avevo indicato all'inizio, cioè in pratica si riassume in questo:
          Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Immagine.png 
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Dimensione: 54.3 KB 
ID: 1930587

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          • #6
            La variabilità del salto è consentita anche da turbine tradizionali, come la Kaplan e la Bulbo biregolanti (si pensi all'impianto maremotrice dell'estuario della Rance), così come la ruota per di sotto o di fianco, funzionalmente molto simile alla Steffturbine ma di costruzione più semplice.
            Ciò non significa che questa turbina non sia interessante. Il funzionamento è certo, i rendimenti di meno.
            Se gli autori del brevetto o la ditta costruttrice, intendono promuoverne la commercializzazione, come per tutte le applicazioni innovative, devono dimostrare le caratteristiche che dichiarano attraverso una installazione prototipale nella quale i parametri fondamentali siano verificabili.

            In altre parole, non vedo una foto della macchina o il rinvio ad un sito nel quale la macchina sia installata.

            http://energierinnovabilibruno.netso...a-mareomotrice
            Ultima modifica di Wilmorel; 18-05-2012, 18:50.

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            • #7
              Quasi casualmente, sul sito del costruttore, ho trovato alcuni filmati e foto di installazioni operative della macchina segnalata da Andrea194.
              Cade perciò la riserva rispetto alla esistenza di macchine realizzate e installate.
              E' possibile che la macchina presenti le rese dichiarate dal costruttore. Sicuramente è assai più compatta di una equivalente ruota tradizionale, ed anche più flessibile.
              Rimane il dubbio rispetto alla complessità costruttiva, i conseguenti costi di manutenzione, l'affidabilità e la durata.

              PS
              Faccio notare che la macchina, a fronte di una maggiore complessità costruttiva, presenta il vantaggio di una velocità di rotazione relativamente elevata, che potrebbe consentire un ridotto rapporto di moltiplicazione e minori coppie in ingresso al moltiplicatore.

              Home | Steffturbine Linear Power
              Ultima modifica di Wilmorel; 27-09-2012, 17:00.

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              • #8
                Ciao, Will. Mi sembra molto simile alla mia proposta di applicazione ad acqua fluente per Mario, persino nella forma delle pale. Forse si potrebbe riconsiderare.
                Ciao
                miradoc

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                • #9
                  Ciao Miradoc
                  A mio parere il progetto (operativo) della noria-giostra della Steffturbine e la tua proposta condividono la forma ma non la modalità operativa.
                  La Steffturbine funziona secondo i principi della noria, dove i secchi sono sostituiti dai vani che si formano fra le pale e la corsia. Funziona cioè per gravità, similmente ad una ruota per di fianco o alle reni, con una complessità costruttiva abbastanza rilevante rispetto alla ruota, ma con una notevole compattezza e flessibilità di impiego, oltre ad un miglior adattamento dei giri fra "turbina" e generatore, sempre a confronto con la ruota. Le macchine che ho visto nei filmati, a mio giudizio sono veramente ben costruite, con una cura tedesca o svizzera. Anche per questo motivo mi sono sentito in dovere di correggere i mie primi giudizi non propriamente lusinghieri.
                  La tua proposta di Turbina-catamarano, funziona in acqua fluente, ed è funzionalmente assimilabile alle ruote per di sotto che vengono (venivano) utilizzate come mulini natanti sui grandi fiumi europei, fra i quali anche "Il mulino sul Po".
                  Come in altra occasione avevo segnalato, in Italia esiste o esisteva un costruttore che si era specializzato nella realizzazione di una ruota natante e non, compatta e ad una sommaria valutazione, di buona qualità. Si trattava della Ener-Cat di Ravenna, poi assorbita dalla Bonciani. Un frequentatore del forum aveva richiesto un preventivo, ma se ben ricordo, la insufficente velocità della corrente nel corso d'acqua previsto per la installazione, ne aveva sconsigliato l'impiego.
                  A mio parere, le considerazioni meccaniche e strutturali fatte per la Steffturbine sono valide anche per il tuo progetto.
                  Progetto del quale ho visto un uno schema costruttivo (concept) in 3D.
                  Per considerare una macchina nell'ambito di un impianto, occorre però che la macchina sia ad un avanzato stadio di sviluppo, altrimenti occorre preventivare un non indifferente lavoro e tempi per portarla a quello stadio.
                  A titolo di esempio, ti segnalo il lavoro svolto da un utente del forum, Gino33, che avendo avuto una idea di una specifica applicazione di una ruota per di sopra, ha realizzato più modelli-prototipi allo scopo di valutare soluzioni alternative e rese, producendo poi appunti, dati, rispetto alla funzionalità delle sue macchine ed una discussione assai interessante che puoi leggere sul forum.
                  Per quanto riguarda l'impiego africano, ti rinvio ad una breve precisazione nella discussione relativa.
                  Ciao
                  Will

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