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**car.boni** · 08-02-2008, 15:52

Porto questo esempio che mi "tocca" di persona : un semplice aumento del prelievo con conseguente ridimensionamento del canale fa si che di debba ripresentare gli elaborati e la nuova domanda di concessione.
Resta un vantaggio comunque avere gia' una concessione di partenza.
Questo da me, ma ogni provincia o regione fa storia a se e mi auguro che da qualche altra parte sia piu' facile.
Nn mi risulta che esistano normative particolari ma molta (fin troppa)discrezionalita'.
car.boni

**remtechnology** · 08-02-2008, 16:29

Si parte sempre dal solito R.D. 1775 del 1933 e poi ogni Provincia e Genio Civile ha le sue casistiche.
Nelle mie esperienze:
- spostamento della sala macchina da dx idrografico a sx;
- aumento di portata;
- spostamento della conduttrice addutrice;
- modifica dello scarico;
Per� non seguendo norme precise , ma il problema � che se il decreto della regione contiene certi numeri e si cambiano questi numeri (potenza idraulica in virt� della maggiiore potenza ad esempio) si deve fare una variante sostanziale che mantiene attiva la concessione per�, attenzione, non si RIFA' la concessione per fortuna.
Ciao
Rem

**cletoxxx** · 08-02-2008, 18:15

da noi la modifica della portata non � una variante sostanziale... l'unica variante sostanziale sulle concessioni di derivazione sono le quote in generale: prelievo, posizionamento della macchina e restituzione...

**car.boni** · 08-02-2008, 18:24

.......come volevasi dimostrare.
1, 10, 100 versioni.
Quand'e' che avremo risposte univoche su tutto il territorio?
ciao
car.boni

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VARIANTE SOSTANZIALE

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