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Coclea idraulica

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  • Carrara ,complimenti per il lavoro ben riuscito !!!
    Per la parte elettrica invece come hai risolto ?
    Ciao,


    -Illo41100-

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    • ecco la centralina sommersa.
      i tre pistoni aprono l'acqua alle turbine, due eliche sommerse e una pat non sommersa, ma nascosta.
      il pistone centrale è alzato quindi funziona la turbina ad elica centrale.
      la testa calva in basso a destra è la mia.
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      • dei due armadi, con barra antivandalo, quello a sinistra contiene l'interruttore generale, la protezione cei 021, i tre teòleruttori, le tr protezioni termiche, tre teleruttori per i servizi con le relative protezioni. è un po' affollato, ma è anche stato cablato male, l'hanno riempito dicavi che girano avanti e indietro inutilmente, appena ho un po' di tempo, cioè mai, lo semplificherò un po'.
        quello a destra contiene i due plc, una presa di corrente monofase e un registratore di portata dell'acqua

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        • se avessi potuto firmare io la certificazione dell'esecuzione del quadro elettrico, me lo sarei fatto da solo seguendo una logica di maggior linearità.

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          • Un lavoro veramente ben fatto, professionale. Complimenti!
            Disponi di una officina tua? In tal caso, le varie operazioni risultano di certo facilitate.

            Allego due foto/disegni di turbine Kaplan tipo TAT (assiale tubolare) con il generatore collocato esternamente. Questi modelli sono semiregolanti, cioè, la portata è regolabile (entro limiti ristretti) mediante variazione della inclinazione delle pale. Il distributore è fisso.

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            • nel ringraziare tutti coloro che mi hanno fatto i complimenti per il mio lavoro, voglio avvertire che non è tutt'oro quel che luccica.
              in effetti la turbina non rende quanto sperato, non ricordo se ho gia detto che l'installazione è stata eseguita in modo approssimato, non mi dilungo sul perchè, e sono state individuate una serie di azioni volte a ridurre le grandi turbolenze all'imbocco e allo sbocco della macchina per recuperare, se non tutto, un po' del rendimento che manca all'appello.
              a mia discolpa posso dire che il canale era già fatto e quindi ci si è dovuti adattare.
              anche la costruzione della girante e della carcassa sono stati fatti in qualche modo, sempre per l'urgenza di avviare l'impianto.
              la girante ha troppo gioco rispetto al tubo che la contiene e il sistema di bloccaggio del generatore dentro al tubo sembra fatto apposta per generare ostacoli al flusso dell'acqua.

              se qualcuno volesse fare qualcosa di simile è meglio che prima mi interpelli solo per avere l'elenco degli errori commessi, sarò ben felice, non di dafre consigli, ma solo di segnalare le trappole nascoste.

              ad ogni modo chi, come me ha avuto a che fare con impianti industriali VERI, ha avuto modo di vedere quali e quanti inconvenienti hanno intralciato gli avviamenti di impianti ( di vario genere) costruiti dall'eccellenza mondiale della progettazione e costruzione.

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              • allora devo dire che sei proprio bravissimo!
                (li ho poi trovati in rete quei motori)

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                • Wil dallo spaccato del turbina pero' sembrerebbe biregolante....
                  Ciao,


                  -Illo41100-

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                  • Carrara ,direi che e' un'impianto di tutto rispetto , quindi in totale avresti circa 30 kw di potenza ? ( 3 x11 kw o 400lit/sec x 4metri x 3 ).

                    Quindi non utilizzi inverter , ma i motori sono direttamente collegati in rete , e vengono inseriti a seconda del livello che ti trovi nel canale .... le paratoie sono un semplice Apri-chiude o hanno anche la funzione di regolazione della portata in turbina ?
                    Ultima modifica di illo41100; 22-02-2016, 20:01.
                    Ciao,


                    -Illo41100-

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                    • Beh carrara...Direi che una esperienza del genere è veramente qualcosa di importante...Hai fatto veramente un bel lavoro....Avevi già una concessione quindi...Io dopo quello che ho visto, sto pensando veramente ad un tubo, ancorato verticalmente sulla briglia come il tuo sul canale.Come li vedi in questo caso ?E tra la pat e la turbina intubata...alla fine cosa suggerisci o vedi meglio?

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                      • io a ridosso della briglia non ci metterei nulla, per la mia esperienza e per i miei fiumi ho troppa paura dei sassi trascinati.
                        con 8 metri di salto l'elica potrebbe essere valida, c'è il problema della regolazione.
                        tieni presente che adeso un impianto con tre macchine non viene accettato se non hai tre contatori di energia, tutto complicato.
                        potresti far girare la turbina a giri differenti, ma poi ti ci vorrebbe un inverter tipo quelli usati per gli eolici, ma tu hai detto che hai solo 150 litri, allora secondo me l'ideale sarebbe una francis, ma ti farebbero pagare un occhio della testa. una pompa (PAT) costa pochissimo, è già fatta e potresti regolarla un pochino cambiando i giri e alimentando un inverter, io non mi intendo di inverter e non so come fanno ad autoregolarsi per fa cambiare i giri alla macchina, potrebbe essere la soluzione migliore.
                        fai molta attenzione allo sporco che ti porta il fiume.
                        se non hai acqua pulita a sufficienza dopo un po' ti fermi.

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                        • nel mio caso le paratoie hanno solo il compito di aprire e chiudere. volta volta che si abbassa il livello diminuiscono potenza e rendimento della macchina.
                          dovessi rifarlo cercherei di adottare un inverter.
                          anzi se qualcuno mi desse qualche informazione in proposito sarebbe una buona cosa.

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                          • la PAT sta sembrando via via la soluzione migliore per il caso mio.
                            (ho visto che anche l'università di ingegneria di Trento hanno studiato qualcosa di simile.)
                            cercherò qualche contatto anche li...
                            per la mia idea di fissare un tubo verticale sulla briglia. la mia idea è di spostarlo di qualche metro rispetto alla gaveta principale, quindi anche eventuali ondate di piena, dovrebbero lasciare l'impianto indenne...a cavallo della soglia, pensavo a quel sistema di opera di presa - coanda sospesa...in modo da avere l'acqua più possibile pulita...
                            Quella dell'inverter è una soluzione da considerare..ma anche io..di inverter non me ne intendo...
                            la mia idea è quella di provare a fare su ciascuna delle 6 briglie un impiantino...e poi eventualmente riproporre la stessa soluzione sulle altre 6.
                            la tua PAT...visto che di conti vedo sei molto ferrato e preciso,...quanto ti è costata ?

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                            • per 8 metri di salto e 150 litri/sec sono 11 kw teorici, aspettati un rendimento complessivo del 50 - 60 % e ti trovi con + o - 6,5 kw (speriamo di più)
                              la macchina costerà 3000 euro compreso il motore, ma a stare larghi.
                              a questo punto occorre sapere come fare a comandarla con un inverter ed io non lo so!!!
                              attenzione che una griglia ad effetto coanda comporta una perdita di almeno un metro nel salto disponibile, (credo, ma nonostante le mie ricerche non sono riuscito a trovare alcuna ditta, anche per questo chiedo aiuto, altrimenti mi tocca inventarmene uno, ma vorrei evitarlo).

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                              • L'inverter non e' un problema , occorre che sia di tipo "rigenerativo" , ABB ne produce una nutrita gamma, ma vi sono anche altre marche blasonate che lo commercializzano.
                                Lo si collega come un normale inverter e lo si fa lavorare pero' in "frenatura" ....
                                Poi dipende dalla logica che si usa con i PLC per il comando ed il controllo.
                                C'e' pero' un problema : nessun inverter ha la certificazione per il collagamento con enel.
                                Credo che si possa ovviare al problema inserendo un trasformatore d'isolamento.
                                Ciao,


                                -Illo41100-

                                Commenta


                                • Tempo fa Wilmorel segnalò questa
                                  https://www.youtube.com/watch?v=hFCB...eature=related
                                  è una coclea intubata, visto che sembra sospesa su rulli non dovrebbero esserci problemi nel farla lunga o metterne varie in serie

                                  Ma Carrara scrive: un impianto con tre macchine non viene accettato se non hai tre contatori di energia, tutto complicato.
                                  Però, se finiscono dentro tutte lo stesso inverter MPPT (che, da quel che ho capito, con le coclee è sempre conveniente se non si può contare su un regime costante)il problema forse non c'è.Ho sentito dire che nel fotovoltaico ci sono pannelli ciascuno col suo piccolo inverter MPPT, mi sembra strano che robe del genere non siano concesse con l'acqua.

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                                  • misteri dell'enel e di terna, io mi meraviglio che non ci sia invece un auditing a livello superiore che impedisca agli enti citati di fare questi casini.
                                    se poi come sarebbe logico non ci credete provate per credere.
                                    se poi risulta che non è vero meglio, ci sarebbero gli estremi per fare una bella causa all'uno o all'altro o a tutt'e due.

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                                    • inverter
                                      ringrazio Illo per le info, allo stato attuale delle mie conoscenze non ho ancora capito bene, ma spero di migliorare.
                                      mi pare che l'enel accetti l'inverter senza trasformatore se si sta sotto i 20 kw.

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                                      • Attenzione , non sto parlando di inverter per fotovoltaico....

                                        E neppure di inverter per l'eolico, che opportunamente collegati ,possono entrare in parallelo con enel , anche se non superei i 6kw... Magari in certe configurazione si puo' andare anche oltre.....

                                        Gli inverter di cui parlo sono inverter per motori elettrici , inverter che servono per variare la velocita' e la coppia nei motori stessi.
                                        Senza entrare troppo nel dettaglio , nel momento in cui un _motore_ supera il numero di giri impostato nell'inverter ( ovvero si comporta come generatore ) l'inverter dissipa questo surplus di energia su resistenze dette di "frenatura" , per far rientrare nei parametri impostati sull'inverter , il motore.

                                        Ora se questa energia viene immessa in rete al posto di dissiparla in calore su "Resistenze di Frenatura " ecco che abbiamo il nostro inverter rigenerativo.

                                        Il vantaggio operativo e' che possiamo impostare su di esso una qualsiasi velocita' di rotazione del motore in funzione della rotazione della turbina , o ancora meglio in funzione della portata e del salto disponibile.
                                        Ciao,


                                        -Illo41100-

                                        Commenta


                                        • vediamo se ho capito,
                                          io imposto l'inverter alla frequenza di pochi Hz (diciamo 10 per esemplificare) e collego il motore,
                                          questo parte e accelera fino a, 300 giri se è un 4 poli, poi apro l'acqua e questa spinge la turbina, e quindi il motore a 310 giri e comincia a produrre.
                                          poi, agendo sul dispositivo che che stabilisce la frequenza di riferimento (reostato?) si aumentano i giri fino a che me lo consente la disponibilità dell'acqua, se fosse un'elica, più aumento i giri più passa acqua; quando vedo che il livello comincia scemare, riduco un po' i giri fino a trovare l'equilibrio.
                                          se usassimo un motore/generatore asincrono, non necessiterebbe neanche inserire condensatori per l'eccitazione della macchina e neppure dovrebbero servire condensatori di rifasamento, (o sbaglio?)
                                          sarebbe anche molto dolce l'avviamento della macchina.
                                          con questa tecnologia le turbine potrebbero più facilmente trovare un punto ottimale di funzionamento.
                                          se invece avessi un generatore a magneti permanenti sarebbe opportuno avere un inverter di tipo differente?, io penso che funzionerebbe ugualmente.
                                          cosa succede in caso di distacco della rete?
                                          Ultima modifica di carrara_54031; 24-02-2016, 14:28.

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                                          • Si , carrara , hai capito perfettamente , non servono neppure i condensatori di rifasamento , visto che l'inverter esce di fatto a cos-fi = 1 anche se non capisco cosa intendi per condensatori di "eccitazione" ...
                                            In caso di mancanza delle rete occorre prevedere un freno meccanico sull'albero ( come hanno molte coclee ) e/o comunque chiudere l'ingresso dell'acqua sulla turbina.

                                            Teoricamente potresti variare il numero di giri della turbina a piacimento , nella realta' la turbina ha un range di giri che corrisponde alla propria curva di lavoro.
                                            Per variare il numero di giri sull'inverter , vi sono diversi ingressi che si possono interfacciare con un normalissimo PLC.
                                            In manuale , di solito c'e' una tastiera in cui si selezionano i vari parametri tra cui anche la frequenza.

                                            Di sicuro si ridurrebbero anche gli stress meccanici visto che possono partire lentamente utilizzando le funzione di accelerazione e decelerazione.

                                            Per i motori a magneti permanenti non saprei dirti...

                                            Ci sono pero' anche degli svantaggi : sono macchine complesse , in caso di rottura sono da smontare e mandare in riparazione con tempistiche non proprio brevi, "digeriscono" male le sovratensioni dovuti a temporali , non hanno una certificazione per la connessione con enel.
                                            Ciao,


                                            -Illo41100-

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                                            • ESTREMAMENTE INTERESSANTE la vostra conversazione....ma per me ..molto complessa da seguire....
                                              capisco le problematiche legate agli inverter solo marginalmente..
                                              oggi sono andato avanti alla ricerca di letteratura sulle PAT ed in effetti ho avuto riconferme dei rentimenti allineati sul 70 %
                                              e costi ridotti (sotto i 4 mila euro )....molto interessante.....

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                                              • Confesso la mia ignoranza.

                                                Qualche anno fa vidi un impiantino a ruota con un asincrono collegato alla rete con un doppio inverter: "back to back" mi dissero.

                                                Dopo qualche anno mi dissero che il rendimento del doppio inverter è praticamente identico al rendimento dello "inverter con il ponte a diodi ed lo step up" arabo per me, ma che tradussi, certamente sbagliando, in qualcosa di simile allo MPPT degli inverter x eolico e fotovoltaico. Sarebbero invece gli inverter *rigenerativi"?

                                                Personalmente ho testato le mie ruote e ruotine con un alternatore a magneti permanenti autocostruito simulando lo MPPT usando come carico un pacco di resistenze variabili per trovare il punto di max potenza resa (ho chiesto a uno che se ne intende come funzionasse il sistema dello MPPT e mi ha detto si fa qualcosa di simile).

                                                Immagino che un alternatore asincrono abbia un comporamento meno "elastico" di uno a magneti permanenti, ma credevo che potesse modificare i suoi giri e modificare la potenza prodotta. Ho visto ad es. in Sicei Srl - Prodotti dichiarare il rendimento a 4/4 e 3/4 e ho immaginato che anche con questi generatori si potesse usare il metodo dello MPPT. Mi sbagliavo?

                                                Aggiungo una domanda: usando un asincrono gestito direttamente dalla rete si ottiene sempre il massimo oppure bisogna accontentarsi di un buon compromesso?

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                                                • Direi che i commerciali usano sempre dei "sillogismi molto colorati" pur di far colpo su eventuali compratori....
                                                  Quello che ti hanno raccontato non sono altro che configurazioni dei vari tipi di inverter , ma solo il "back to back"
                                                  e' un sistema rigenerativo.
                                                  Se non hai basi di elettrotecnica diventa difficile spiegartelo , ma sostanzialmente un sistema rigenerativo e' costituito da due inverter , uno che si occupa del controllo del motore , l'altro che si occupa della rete.
                                                  Sono collegati insieme attraverso un "Bus DC" ( una alimentazione in corrente continua ) .
                                                  Di solito tutto questo sistema e' tutto cablato in un'unica macchina, quindi diventa difficile " colpo d'occchio" dire che sono due inverter...
                                                  In certi sistemi ,a volte, dove si necessita di controllare piu' motori ( o generatori che dir si voglia ) si montano diversi inverter , anche di diversa taglia per il controllo dei motori , collegati tutti insieme sul "Bus DC", il quale fa capo ad un unico inverter per l'immissione in rete.
                                                  E' una configurazione molto fressibile , che si adatta a parecchi usi.

                                                  Uscendo dal thread , con degli inverter dell'ABB - ACS350 - ( se non ricordo male) e possibile pilotare semplici motori asincroni trifasi , alimentandoli dal Bus DC con dei semplici Pannelli Fotovoltaici.

                                                  Il sistema "a ponte di diodi" e' un'inverter "normale" ovvero la tensione in ingresso ( trifase o monofase che sia ) viene raddrizzata dal ponte per essere poi mandata sul Bus DC che a sua volta pilota l'inverter con annesso motore .
                                                  Ovviamente mancando l'inverter per il controllo rete ( sostituito dal ponte di diodi) non e' possibile immettere in rete nulla.

                                                  La configurazione circuitale "step up" non e' altro che un sistema per elevare la tensione....
                                                  E' applicato in alcuni inverter in ambito fotovoltaico dove si necessita di elevare in uscita la tensione rispetto all'ingresso..
                                                  Esempio molto banale , se io ho un pannello che mi da solo 18 volt (a pieno carico) e me ne servono 24 in uscita , occorre un'inverter "Step Up" o elevatore che dir si voglia.

                                                  I generatori asincroni trifasi hanno ad oggi rendimendi elevatissimi , che variano dal 92 al 95% , ma hanno lo svantaggio che devono funzionare a piena potenza di targa , pena il decadimento del rendimento a valori molto bassi . ( a volte nelle caratteristiche si trova il rendimento a 1/4 -2/4 - 3/4 - 4/4 della potenza nominale.)

                                                  Ti ripeto non conosco i sistemi a magneti permanenti , ma dovrebbero questi avere dei rendimenti molto piu' performanti anche a potenze ridotte rispetto ai valori di targa.
                                                  Se non erro dovrebbero trovare largo impiego nel campo eolico , perche' essendovi variazioni significative di potenza , riescono a mantenere rendimenti discreti.

                                                  I motori asincroni trifasi "normali" con classe di efficenza 1 hanno rendimenti superiori al 92% e sono costruiti per essere collegati direttamente in rete.
                                                  I motori destinati ad un'utilizzo sotto inverter ,hanno degli optional in piu', ma comunque mantengono gli stessi rendimenti.
                                                  Ultima modifica di illo41100; 25-02-2016, 21:27.
                                                  Ciao,


                                                  -Illo41100-

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                                                  • Grazie illo41100, in effetti di elettronica-elettricità non so nulla, mi pare però d'aver capito che è possibile ottenere una roba tipo MPPT anche con gli asincroni (ovviamente per variazioni di portata non elevatissime), sono contento perchè l'avevo data per scontato (e non mi farebbe piacere sapere d'aver diffuso una balla)

                                                    Come ho detto prima, io ho trappolato con i magneti permanenti, il resto non lo conosco ma non vedo perchè non si potrebbe utilizzare un alternatore MPPT da fotovoltaico (non serve la velocità dell'eolico). I rendimenti che ho misurato sono attorno al 93% (largheggiando col rame e col neodimio e niente ferro nei nuclei). Rendimento costante da 50 a 250 rpm (oltre, la potenza non era da me gestibile). Ho visto le curve della Alxion (per eolico) sono peggio, ma loro devono ridurre all'osso rame e neodimio. Capisco che un auto-costruito non è accettato, ma si potrebbero far fare (comunque la Alxion li fa e certamernte anche altri, ho citato la Alxion perchè da informazioni dettagliate). Peccato essere vecchi e peccato che non ci siano più i contributi .

                                                    Per Montibeller: interessante davvero, 4000 per 150 l/s e 9 metri immagino. Considera però che una coclea ha rendimento costante fino al 10-20% della portata e non ha paura dell'acqua sporca (e la ruota in questo è anche meglio)
                                                    Ultima modifica di gino33; 25-02-2016, 21:45.

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                                                    • grazie Gino per la tua specifica...
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                                                      oltre che tutti i risvolti tecnico /ebìlettrinici/idraulici...
                                                      c'è tutta la parte amministrativa buricratica da affinare.....
                                                      per ora vi ringrazio tutti dei preziosi aiuti ed apporti tecnici forniti...
                                                      vi terrò aggiornati degli sviluppi del progetto....
                                                      grazie ancora e ... a presto....A.. qui piove nevica... prevedono 200 mm in 2 giorni... una bella perturbazione, vediamo come si comporteranno le briglie qui vicine..

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                                                      • io spero in una piena rovinosa nel Parmossa per vedere che fa la ruota (speriamo non mi sentano gli indigeni )

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                                                        • Ciao a tutti,

                                                          purtroppo in campo idroelettrico l`inverter e` poco conosciuto pero` ci sono impianti molto dove l`utilizzo puo` portare notevoli vantaggi.

                                                          Il vecchio sistema con step-up e` inadeguato al controllo di una turbina idroelettrica, se dimensionato nel modo corretto viene a costare tanto quanto, se non di piu' in quanto l`induttanza deve essere abbastanza grande ed i rendimenti non sono migliori, siamo molto prossimi a quello del`inverter. Questo perche` le correnti in gioco sono alte nella parte di controllo del motore.

                                                          La configurazione ottimale, ad oggi, la soluzione migliore e` quella composta da 2 inverter collegati tra loro: un inverter controlla il motore, l`altro inverter (denominato normalmente Active Front End)rigenera la potenza in rete considerando frequenza e tensione della rete.

                                                          I generatori a magneti permanenti sono da considerarsi i migliori ma sono anche i piu` costosi e difficili da reperire, tralasciando gli auto costruiti (che non penso il GSE accetti), inoltre hanno anche una manutenzione molto piu` complessa. Si pensi solo al cambio dei cuscinetti... se la macchina ha una discreta potenza serve un`adeguata attrezzatura per la movimentazione della parte magnetica.

                                                          Quindi tecnicamente la soluzione migliore e` generatore a magneti permanenti accoppiato a doppio inverter, un plus che si puo` avere nel caso di impianto progettato da zero e` dimensionare la turbina e generatore (come giri e campo di utilizzo) per poter essere collegata in parallelo alla rete.
                                                          Questa soluzione l`ho fatta su un impianto a piede diga dove il minimo deflusso vitale doveva essere garantito ma la variazione di salto era elevata 63 metri. Dopo un accurato lavoro in team e` stata realizzata una macchina in grado di lavorare con 53 metri di variazione. Ottimizzando il profilo palare, il generatore ed il sistema di gestione`la macchina lavora per un tratto in connessione diretta alla rete (l`Afe provvede solo al rifasamento attivo), alla diminuzione di salto la macchina torna ad operare sotto inverter con variazione di velocita`. Ovviamente questo e` ad oggi questo risulta essere il massimo come esempio di utilizzo di velocita` variabile. (250 kw francis)

                                                          Per altri impianti la soluzione piu` semplice e' di utilizzare un generatore asincrono collegato al doppio inverter. Consiglio il generatore asincrono (ovviamente con avvolgimento specifico per uso sotto inverter) in quanto piu` economico, piu` semplice da gestire ed in caso di guasto o semplice sostituzione cuscinetti risulta essere piu` semplice. Ovviamente i rendimenti sono inferiori ma di pochissimi punti percentuali.

                                                          I vari MPPT devono essere valutati per bene in quanto ogni singola turbina ha la propria curva caratteristica e non e` scontato che la gestione con questi sistemi sia ottimale, ho visto sistemi che funzionavano correttamente se la macchina arrivava a piena potenza .... se calava per qualche motivo rischiavano di impallarsi.

                                                          Per quanto riguarda la connessione in rete ad oggi esistono sistemi sia con trasformatore sia senza, per potenze anche superiore ai 20 kw. Ultimamente ho fatto installare un 100 kW senza trasformatore (trasformerless) ed il cliente e` molto contento.

                                                          Attenzione agli inverter ABB in quanto pur essendo un ottimo prodotto, li conosco molto bene sia tecnicamente sia commercialmente, non sono piu` omologati per essere collegati in rete quindi sconsiglio vivamente di fare collage strani come ho visto fare.... inverter di una marca ed inverter rigenerativo proveniente dall'eolico modificato!!

                                                          Nel caso qualcuno necessiti di ulteriori chiarimenti, pubblicamente (che preferisco) o privatamente mi puo` chiedere.


                                                          Mat

                                                          P.S. piccola precisazione sull`affidabilita`, gli inverter sono impiegati da decenni su impianti industriali delicati e costosi, sono macchina molto affidabili se dimensionate ed installate correttamente.
                                                          Come spesso accade pero` dimensionamento errato, errori di installazione, errori di collegamento, errori di gestione dovuti a persone non proprio avvezze di elettronica (molte volte improvvisate) hanno fatto si che in questo settore l`inverter sia considerato una brutta bestia!
                                                          Conosco molto bene impianti con doppio inverter che lavorano dal 2008 in diverse zone d`Italia, un buona cartina tornasole e` un impianto in provincia di Treviso ... lavora dal 2008 in una zona dove per si scaricano diversi fulmini, si son bruciati alcuni UPS messi protezione delle parti delicate (PLC interfaccia) ... ma dopo aver sostituito l UPS da 80 euro l`impianto e` sempre ripartito. Un altro si trova a la Thuile ed anche quello funziona dal 2008...
                                                          Ultima modifica di matasnic; 01-03-2016, 09:42.

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                                                          • se avessimo voglia di fare sbizzarrire la fantasia, ma non troppo, si potrebbe realizzare un sistema costituito da un generatore asincrono con rotore avvolto e mentre si alimenta lo statore alla tensione e frequenza di rete, si può alimentare il rotore con un inverter la cui frequenza può essere regolata a piacimento, oppure spillare anche un po' di energia dall'avvolgimento rotorico e invertire solo quella per mandarla in rete.
                                                            forse i costi sarebbero maggiori, ma il campo di variabilità del regime di rotazione sarebbe molto grande e potrebbe essere un'applicazione interessante.
                                                            qualcosa di simile è stato fatto nella realizzazione del Big Man Made River in Libia dove le pompe dell'acqua che scorreva in una tubazione di diversi m di diametro, venivano alimentate da motori con rotore avvolto e per funzionare a velocità ridotta spillavano energia dal rotore per reinserirla "invertita" nella rete di alimentazione, si trattava di motori da diversi MW.
                                                            il vantaggio era che usavano inverter più piccoli di quelli necessari per alimentare i motori in toto trattando solo una parte dell'energia.
                                                            si potrebbe operare analogamente nel campo della generazione.
                                                            chi lo sa fare ci studi sopra.

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                                                            • Ciao Carrara,

                                                              investigato per bene nel 2006 ... ma lasciato perdere, sui grossi generatori potrebbe avere un senso, ma sui piccoli quello che si risparmia sull'inverter lo si spende svariate volte sulla realizzazione del generatore.

                                                              Teoricamente la cosa funziona ma poi al lato pratico il range di velocita` non e` cosi` esteso se si vogliono tenere parametri decenti, altrimenti si deve realizzare un generatore molto grosso ... anche il doppio di quello che serve per avere il campo di velocita` esteso ...oltre a qualche altro problemino di macchina elettrica.
                                                              Anche in campo eolico la tendenza e` di avere il doppio inverter anche su macchine di potenza elevata ...parliamo di diversi MW.

                                                              A livello di ricerca personale puo` essere un ottimo esercizio, serve un bel generatore asincrono, un buon artigiano, un po' di voglia di riavvolgersi il rotore e montarci i collettori .... ma tutto si puo' fare. Poi con gli inverter evoluti ci si puo' giocare e tirar fuori qualcosa .... ma poi non e` scontato che ti lascino collegarlo alla rete in quanto l`inverter non sarebbe quello delle liste ecc.

                                                              Mi spiace scrivere questo ... ma al tempo pensavo fosse anchio una buona idea, anzi a livello concettuale lo e' peccato pero` che a livello pratico ed economico non ci sono i numeri per farla stare in piedi.

                                                              Mat

                                                              P.S. dal 2001 pensavo di montare il magneti permanenti sulle turbine idroelettriche, nel 2004 ho conosciuto la coclea e speravo fosse l`applicazione giusta .... invece i costi/ricavi non pendevano certo sul magneti permanenti ...quindi ho iniziato a verificare tutte le situazioni fattibili a livello industriale!

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