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  • Riserva Naturale

    Quali sono i vincoli a cui si e' sottoposti in una riserva naturale se si vuole realizzare un'impianto mini-idro ?
    In pratica nell'atto del progetto di cosa si deve tener conto ?
    Ciao,


    -Illo41100-

  • #2
    Buongiorno Illo,
    nn vorrei apparire come il disfattista di turno ma nn riesci a trovare "soluzioni piu' facili" ?
    Arrivare alle concessioni e' gia' un'impresa difficile nei luoghi nn sottoposti a vincoli ma nelle zone parco, riserve, SIC e ZPS gli ostacoli sono difficilmente superabili.
    Piante, avifauna, territorio rappresentano un problema che gia' trovi nel regolamento istitutivo della riseva naturale e nella maggior parte dei casi sono vietati insediamenti tecnologici e produttivi.
    Personalmente evito tutte le zone vincolate pero' mi rendo conto che tutti nn possiamo pensarla alla stessa modo....................
    ciao car.boni
    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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    • #3
      Car.boni , hai ragione , ma la mia era solo una domanda, per avere le idee piu' chiare in merito ai vari cavilli burocratici che si possono frapporre.

      Se sono curioso e rompib... che ci vuoi fare ?
      Del resto Domandare e' lecito , rispondere e' cortesia.

      Grazie Car.boni.
      Ciao,


      -Illo41100-

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      • #4
        Buonasera Illo
        nn sei il solo....... anch'io sono molto curioso e tanto ronpib........
        Alla prossima.
        ciao car.boni
        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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        • #5
          Purtroppo gli impianti idro bisogna realizzarli dove c'è l'acqua, cioè lungo fiumi e laghi; tutte zone con vincoli ambientali o di inedificabilità assoluta.

          Per rispondere a Illo credo che il progetto è lo stesso, gli adempimenti di caso in caso possono essere diversi. Quali sono però bisogna scoprirlo di volta in volta.

          Un anedotto. Una volta ho sentito che un signore era favorevole all'eolico, però non si doveva mettere sopra le montagne; il suo interlocutore gli ha risposto che lo avrebbe messo in cantina sotto casa!!!!!!!

          Ciao Spes

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          • #6
            l'iter aggiuntivo che bisogna affrontare è quello della valutazione di incidenza; ma di fatto una VIA (che si deve affrontare al di sopra di non ricordo quale potenza nominale) non è da meno.

            Per dire che sotto il profilo tecnico ambientale e progettuale non è che cambia molto.

            L'inserimento della traversa sia che avvenga in zona naturale protetta che in zona non protetta deve garantire il rispetto del minimo deflusso vitale ed ormai la scala di risalita dei pesci viene chiesta un po' da tutti.

            Per quanto riguarda la centralina, in fin dei conti è un piccolo edificio, la cui questione dovrà essere affrontata alla stregua di tutti gli altri edifici.

            ciao

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            • #7
              Originariamente inviato da idraulicambiente Visualizza il messaggio
              l'iter aggiuntivo che bisogna affrontare è quello della valutazione di incidenza; ma di fatto una VIA (che si deve affrontare al di sopra di non ricordo quale potenza nominale) non è da meno.
              • Valutazione d'incidenza sempre (nel caso di interventi entro i SIC)
              • Verifica di assoggettabilità* a VIA per impianti per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata superiore a 100 kW (all. IV Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n.4 “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale” (GU n. 24 del 29-1-2008- Suppl. Ordinario n.24)
              --------------------------
              *La valutazione d'impatto ambientale comprende tra l’altro, secondo quanto previsto dagli artt. da 19 a 28 del Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n.4, lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità durante la quale:
              1. il proponente trasmette all'autorità' competente il progetto preliminare e lo studio preliminare ambientale;
              2. della trasmissione è dato sintetico avviso, a cura del proponente, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana per i progetti di competenza statale, nel Bollettino Ufficiale della regione per i progetti di rispettiva competenza, nonche' all'albo pretorio dei comuni interessati;
              3. entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione dell'avviso chiunque abbia interesse può far pervenire le proprie osservazioni;
              4. l'autorità' competente nei successivi quarantacinque giorni verifica se il progetto abbia possibili effetti negativi apprezzabili sull'ambiente;
              5. se il progetto non ha impatti ambientali significativi o non costituisce modifica sostanziale, l'autorità' compente dispone l'esclusione dalla procedura di valutazione ambientale e, se del caso, impartisce le necessarie prescrizioni;
              6. se il progetto ha possibili impatti significativi o costituisce modifica sostanziale si applicano le disposizioni degli articoli da 21 a 28;
              7. il provvedimento di assoggettabilità, comprese le motivazioni, e' pubblico a cura dell'autorità' competente.

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              • #8
                Originariamente inviato da Spes Visualizza il messaggio

                Un anedotto. Una volta ho sentito che un signore era favorevole all'eolico, però non si doveva mettere sopra le montagne; il suo interlocutore gli ha risposto che lo avrebbe messo in cantina sotto casa!!!!!!!
                Io in diverse città (ma anche nelle vallette di collina) ho notato la forte concentrazione di venti in certi punti precisi che potrebbe dare un risultato con dei micro impianti, cosi' si eviterebberoproibibili i discussi ventoloni un pò troppo invadenti. Poi per aggirare il discorso dell' impatto in zone protette penso che sarebbe meglio, avendo più varietà di versanti, dei piccoli impianti interagenti con radici stabili (tipo sambuco) capaci di trattenere umidità e ottenere d.d.p. grazie al lento passaggio della ricarica delle falde a valle (o in profondità) che mantengono costante sempre, senza per forza cercare grandi attriti specie se visibili e proibibili.Non so quanta differenza c'è tra la parte più secca e l'umida di una pianta e se questa risentirebbe di questo utilizzo,ma cosi' niente permessi.
                Ultima modifica di danbart; 02-07-2009, 19:42. Motivo: fuori tema

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                • #9
                  Buongiorno Danbart,
                  pur apprezzando il Tuo intervento devo farTi notare che e' fuori tema rispetto alla discussione.
                  Sarebbe interessante spostarlo nella sezione eolico, nn trovi ?
                  ciao car.boni
                  Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                  • #10
                    Va bene ma non so farlo. Comunque era per valutare l'ipotesi dell' impossibilità a fare un impianto, ciao

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                    • #11
                      Ciao Danbart,
                      Ti spiego come fare in due passaggi :
                      1) - clicca sul tasto "Edit" ed elimini il messaggio (hai tempo, forse, un paio di giorni) motivando, se credi, che hai sbagliato discussione.
                      2) - vai nella sezione "eolico" e cliccando sul tasto "apri discussione" in alto a sx digiti il Tuo messaggio oppure trovi una discussione gia' aperta dove si tratta il medesimo argomento.
                      Anch'io sono fuori tema e lo chiudo qua
                      ciao car.boni
                      Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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