Rispondo sul forum ad una richiesta di delucidazioni pervenutami per messaggio privato.
Il post di Kumis/Mario che ha dato inizio a questo lungo thread descriveva per linee generali la attività della onlus "Time for peace" e delle Missioni francescane liguri nella località di Luhwinja in Congo, dove sorge un ospedale gestito da quei missionari, e richiedeva opinioni e supporto tecnico per un progetto di centralina idro diretto ad alleviare il fabbisogno di energia elettrica per l'ospedale e gli onerosissimi esborsi per l'acquisto del gasolio necessario ai generatori disel-elettrici.
Penso non possano esserci dubbi sulla necessità, potendo, di realizzare questo progetto che eviterebbe di dissanguare le esigue risorse di una missione che opera a titolo gratuito e che può contare soltanto su donazioni.
I dati di partenza, portata/e e salto parevano abbastanza chiari, ma a successive richieste di delucidazioni, per affinare suggerimenti e proposte, si rivelavano del tutto inconsistenti, così come risultavano vani i tentativi di ottenere localmente adeguate informazioni sull'area dell'intervento, portate, distanze dall'utenza, praticabilità strade ecc. ,con un atteggiamento di evidente incomprensione della complessità di una operazione di questo genere.
Questo problema della indefinitezza dei dati, rimangono come un peccato originale che ad oggi non si è ancora risolto.
Di fatto il progetto si può suddividere in due parti, le opere edili e di terra da una parte e la macchina idraulica con tutti gli accessori elettromeccanici dall'altra.
Dagli ultimi post sul sito puoi quindi comprendere come il viaggio di Kumis abbia essenzialmente lo scopo di reperire le informazioni necessarie a redigere un progetto serio e quantificabile, in primo luogo localizzazione, portate, pendenze/dislivelli, natura delle rive, terreni attraversati ecc.
Nella lunga serie di post sul forum puoi anche trovare numerose considerazioni riguardanti la scelta della macchina idraulica. Le opzioni, e quindi la scelta della macchina, inclusa la opportunità/possibilità di soluzioni di mercato o piuttosto autocostruita, dipendono dai noti fattori di salto, portata, rendimento, affidabilità, semplicità di gestione, e ultimo ma non meno importante, costo.
A titolo di incoraggiamento, il forum e alcune (poche) persone esterne, hanno fornito a Mario strumenti di valutazione, quali ipotetici schizzi di un ipotetico impianto, ipotesi costruttive, altrettanto ipotetici computi metrici, prezzi di componenti.
Ad oggi per quanto riguarda la macchina idro, le ipotesi sono sostanzialmente due, e cioè Coclea idraulica e Turbina a flusso incrociato/Banki.
Anche queste soluzioni sono state ampiamente esaminate e discusse, e si trovano su un piano di quasi parità, salvo le considerazioni di prezzo, trasporto e movimentazione.
Una terza ipotesi consiste in una ruota idraulica.
In un contesto africano, di assoluta carenza di mezzi come quello che si è andato delineando, e volendo realizzare una centralina idroelettrica vera, funzionante 24 ore su 24 e per anni con manutenzione minima, anche la rustica e probabilmente economica ruota idraulica non è da scartare a priori.
Ripeto i punti di forza che sono semplicità costruttiva, modularità, facilità di trasporto e montaggio, buona rusticità e limitata sensibilità alle acque sporche.
Gli aspetti negativi sono: dimensioni e peso rilevanti, bassa velocità che la rende poco idonea alla generazione di elettricità. Da queste caratteristiche, discendono una grande coppia sull'albero, cuscinetti di grande diametro e moltiplicatore a stadi multipli ad elevato rapporto di moltiplicazione, costoso, con basso rendimento di trasmissione.
Un confronto anche economico delle alternative è comunque indispensabile per una scelta.
Ciao
Will
PS
Ciao Mario
L'Africa deve essere veramente profonda!
Spero che tu non sia scomparso inghiottito da una qualche palude, sabbie mobili o assimilate.
A proposito, nel fiume non ci sono coccodrilli? Neanche qualche piragnetto piccolo piccolo?
Quando puoi fatti sentire, anch'io ho qualche novità da riferire.
Will
Il post di Kumis/Mario che ha dato inizio a questo lungo thread descriveva per linee generali la attività della onlus "Time for peace" e delle Missioni francescane liguri nella località di Luhwinja in Congo, dove sorge un ospedale gestito da quei missionari, e richiedeva opinioni e supporto tecnico per un progetto di centralina idro diretto ad alleviare il fabbisogno di energia elettrica per l'ospedale e gli onerosissimi esborsi per l'acquisto del gasolio necessario ai generatori disel-elettrici.
Penso non possano esserci dubbi sulla necessità, potendo, di realizzare questo progetto che eviterebbe di dissanguare le esigue risorse di una missione che opera a titolo gratuito e che può contare soltanto su donazioni.
I dati di partenza, portata/e e salto parevano abbastanza chiari, ma a successive richieste di delucidazioni, per affinare suggerimenti e proposte, si rivelavano del tutto inconsistenti, così come risultavano vani i tentativi di ottenere localmente adeguate informazioni sull'area dell'intervento, portate, distanze dall'utenza, praticabilità strade ecc. ,con un atteggiamento di evidente incomprensione della complessità di una operazione di questo genere.
Questo problema della indefinitezza dei dati, rimangono come un peccato originale che ad oggi non si è ancora risolto.
Di fatto il progetto si può suddividere in due parti, le opere edili e di terra da una parte e la macchina idraulica con tutti gli accessori elettromeccanici dall'altra.
Dagli ultimi post sul sito puoi quindi comprendere come il viaggio di Kumis abbia essenzialmente lo scopo di reperire le informazioni necessarie a redigere un progetto serio e quantificabile, in primo luogo localizzazione, portate, pendenze/dislivelli, natura delle rive, terreni attraversati ecc.
Nella lunga serie di post sul forum puoi anche trovare numerose considerazioni riguardanti la scelta della macchina idraulica. Le opzioni, e quindi la scelta della macchina, inclusa la opportunità/possibilità di soluzioni di mercato o piuttosto autocostruita, dipendono dai noti fattori di salto, portata, rendimento, affidabilità, semplicità di gestione, e ultimo ma non meno importante, costo.
A titolo di incoraggiamento, il forum e alcune (poche) persone esterne, hanno fornito a Mario strumenti di valutazione, quali ipotetici schizzi di un ipotetico impianto, ipotesi costruttive, altrettanto ipotetici computi metrici, prezzi di componenti.
Ad oggi per quanto riguarda la macchina idro, le ipotesi sono sostanzialmente due, e cioè Coclea idraulica e Turbina a flusso incrociato/Banki.
Anche queste soluzioni sono state ampiamente esaminate e discusse, e si trovano su un piano di quasi parità, salvo le considerazioni di prezzo, trasporto e movimentazione.
Una terza ipotesi consiste in una ruota idraulica.
In un contesto africano, di assoluta carenza di mezzi come quello che si è andato delineando, e volendo realizzare una centralina idroelettrica vera, funzionante 24 ore su 24 e per anni con manutenzione minima, anche la rustica e probabilmente economica ruota idraulica non è da scartare a priori.
Ripeto i punti di forza che sono semplicità costruttiva, modularità, facilità di trasporto e montaggio, buona rusticità e limitata sensibilità alle acque sporche.
Gli aspetti negativi sono: dimensioni e peso rilevanti, bassa velocità che la rende poco idonea alla generazione di elettricità. Da queste caratteristiche, discendono una grande coppia sull'albero, cuscinetti di grande diametro e moltiplicatore a stadi multipli ad elevato rapporto di moltiplicazione, costoso, con basso rendimento di trasmissione.
Un confronto anche economico delle alternative è comunque indispensabile per una scelta.
Ciao
Will
PS
Ciao Mario
L'Africa deve essere veramente profonda!
Spero che tu non sia scomparso inghiottito da una qualche palude, sabbie mobili o assimilate.
A proposito, nel fiume non ci sono coccodrilli? Neanche qualche piragnetto piccolo piccolo?
Quando puoi fatti sentire, anch'io ho qualche novità da riferire.
Will
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