Progetto volontariato Congo - Sud Kivu - EnergeticAmbiente.it

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Progetto volontariato Congo - Sud Kivu

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  • Il progetto mini-idro di Luhwinja sta ripartendo, dopo le valutazioni economiche e tecniche fatte dai finanziatori e promotori, sulla base di una serie di proposte ed elaborati.
    I promotori hanno deciso di iniziare la costruzione dell'impianto, con la creazione del "salto", cioè il tracciato e la realizzazione del canale, della vasca di decantazione e presa e della briglia di captazione.
    Allo scopo, Mario-Kumis ha iniziato a confermare in ordine alcune offerte di materiali gia ricevute, e a contattare primarie ferramenta e magazzini edili, per procedere concretamente all'acquisto di attrezzi e materiali da costruzione che sarà indispensabile importare dall'Italia. Verso la fine di Luglio è prevista, da Genova, la spedizione di un container, nel quale troveranno posto i materiali che ho citato.
    Sul posto sono state individuate due persone che potrebbero, con ruoli diversi, organizzare il cantiere e dirigere il personale, salvo il ruolo comunque indispensabile di Mario come supervisore.
    Prescindendo dal fatto che in ogni impianto, a qualsiasi latitudine si mira ad ottimizzare il rapporto benefici/costi, in questo progetto, ci si trova a dover lesinare le spese, sempre elevate per organizzazioni che si reggono sulla beneficenza, la quale ha essa pure risentito della recente crisi economica.
    Sono temporaneamente accantonate, in attesa di acquisire ulteriori elementi di giudizio, la scelta e la realizzazione della turbina idraulica e degli apparati elettromeccanici, oltre al relativo fabbricato centralina e alla (breve) linea elettrica in bassa tensione.

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    • Ecco un breve aggiornamento del progetto Luhwinja.
      Alla metà di Agosto è partito da Genova un primo container contenente i materiali necessari per la apertura del cantiere, non reperibili localmente, e per la realizzazione programmata di briglia, vasca e canale. Oltre ad un consistente carico di materiale di consumo e diagnostico per l'ospedale, sono stati inviati alcuni pallets di attrezzi, per sterro, carpenteria, edilizia e falegnameria, un generatore da cantiere, betoniere, gabbioni in rete, rete elettrosaldata, tondino per CA, sacchi di cemento in confezione "marina" ecc. Il container, scaricato al porto di Mombasa, mediante Tir e attraversando due frontiere è giunto, la scorsa settimana, a Bukavu, capoluogo regionale del Sud Kivu, dove i dirigenti dell'ospedale di Luhwinja hanno scelto di scaricare il container presso la sede locale dei missionari Francescani.
      Questa collocazione provvisoria, è stata scelta in relazione alla attuale instabilità politica, accentuatasi in previsione delle elezioni nazionali che si terranno in Novembre. Nell'area sono in azione bande di guerriglieri e paramilitari che l'esercito regolare non è in grado di contrastare efficacemente.
      La collocazione presso l'ospedale è stata giudicata non sicura, a rischio di furto e saccheggio.
      Nella speranza che la situazione istituzionale che emergerà dalle elezioni possa portare ad un contenimento di questa rischiosa situazione (per i beni, ma anzitutto per le persone), i dirigenti dell'ospedale prevedono e consigliano di rimandare a Gennaio l'invio a destinazione del container e l'inizio dei lavori.

      _MOCI milano official web site_

      Repubblica Democratica del Congo: nuova ondata di violenze - 07/09/2010 - News

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      • Ciao,sono contento che il progetto vada avanti per migliorare le condizioni di vita del villaggio e dintorni,é un po che non si sentivano nius,mi spiace moltissimo per la situazione politica che in quei luoghi é pericolosa...

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        • Ciao,ho cercato per curiosità su google earth ma non sono riuscito nell'intento,ho trovato due luoghi Mwnga ...

          Alla fine cosa avete scelto,canale o condotta e il salto massimo realizzabile?

          Secondo me visto che la manodopera non manca io farei il canale,canale in cemento, ci vorranno piu soldi e molto piu tempo, ma sicuramente sarebbe un lavoro piu adatto alle condizioni dell'luogo e durerebbe di piu che altre soluzoni approssimative con perdite d'acqua infiltrazioni e durabilita scarsa nel tempo,i problemi di sicurezza sono un po esagerati,se gia c'é un fiume con acqua alta anche un metro figuriamoci un canale da 70cm, alla fine si parlava di appena 1 metro cubo al secondo...
          avete scelto che tipo di turbina,la Banki é facile da costruire,ma bisogna saper anche come,io ho tribulato e non poco per arrivare a livelli accettabili, cercate di non buttare soldi in realizzazioni approssimative che durerebbero appena 10 anni o anche meno visto il luogo...

          Cmq cercherei di realizzare il massimo salto possibile a discapito anche della lunghezza del canale che puo essere anche coperto nel tempo,e realizzare uno sbarramento con paratia di bypass e presa laterale nel fiume in modo da alzare il livello e aumentare il salto.

          Tienici aggiornati...

          Ho trovato un filmato di una realizzazione che potrebbe assomigliare alla vostra...

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          • Ciao Buran
            ad Agosto, nel container inviato erano inclusi materiali desunti da una lista di un centinaio di voci.
            Si tratta dei materiali non reperibili localmente o di costo elevato a confronto con i quelli italiani.
            La spedizione è gravata dai relativi costi, ma doveva essere fatta comunque per rifornire l'ospedale di medicinali e attrezzature.
            Mario ha quindi cercato di inserire tutto il possibile, compatibilmente con il volume e il peso disponibili.
            Come dicevo si tratta di materiale per briglia, opere di presa e canale, di consumo e attrezzi.
            In ogni caso è esclusa la condotta, avendo deciso di ripiegare su una recinzione e/o sulla scelta di un canale largo e poco profondo (da vedere). Fra le possibilità, che comporterebbero una spesa ulteriore limitata a meno di 2500 euro, c'è il rivestimento in ciotoli e pietrame delle sponde interne del canale, inclinate di 45°.
            Abbiamo offerte, più o meno recenti per Coclee, Banki e Semi-Kaplan, ma ultimamente, anche a seguito della "scoperta" di nuova documentazione, abbiamo ripreso in considerazione una macchina che mesi or sono avevamo scartato a priori.
            Si tratta della turbina a vortice gravitazionale di Zotloeter-Shauberger.
            Di questa macchina, brevettata nel 2006, sono stati costruiti un prototipo funzionante e recentemente almeno tre impianti operativi in Austria, Svizzera e Germania.
            Sono numerosi i progetti e sono state condotte ricerche sperimentali.

            NoiPescantina: Energia dal fiume ADIGE: progetto mini-idroelettrico per PESCANTINA - PARONA - VERONA

            Viene proposta per salti da 0,7 a 5 metri e portate a partire da 0,3 m3/sec fino a 20 m3/sec e dichiarata con rendimenti idraulici dal 79 all' 82% alla portata nominale, ed una curva di decremento "ragionevole" fino al 30% della portata.
            Stiamo cercando altri riscontri per questi dati.
            I grandi, per non dire incomparabili pregi di questa macchina, sono la semplicità e rusticità, che ne fanno una macchina ideale (se le promesse vengono mantenute) per impianti in basse cadute ed elevate portate, in paesi del terzo mondo, a manutenzione ridotta ad opera prevalentemente di personale non qualificato (spurghi e pulizie).

            gravitation water vortex power plant - YouTube

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            • Vi segnalo che sul sito di Time for Peace è inserito un articolo che descrive in sintesi questo progetto, e rinvia a questo thread di Energeticambiente per approfondimenti.
              Luhwinja Turbina Idraulica

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              • L'impianto idro di Luhwinja stà cominciando a concretizzarsi.
                Dopo la spedizione del container ad Agosto, fermato presso la sede/convento dei Saveriani di Bukavu a causa dei rischi di furto e saccheggio, le attività sul posto erano rimaste sospese.
                Il giorno 27 Gennaio, malgrado le notizie di disordini, l'amico Mario-Kumis è partito per Luhwinja, sosta a Bukawu, con un corposo programma di lavoro.
                La disponibilità di una livella ottica da cantiere che ha portato con se dall'Italia, gli consentirà, con gli opportuni aiuti, di eseguire il tracciamento delle opere edili, ed in primo luogo del canale.
                Con l'ausilio di una squadra di manovali, dovrà scavare e rimuovere il terreno, realizzando dove nececessario le arginature del canale., che ad opera finita avrà forma trapezia, larghezza al fondo di 2 m, in sommità circa 4,4 m, profondità di 1,2 m ed un tirante d'acqua di 0,8 in esercizio. La lunghezza sarà di circa 500 m e la pendenza di 0,8 -: 1/1000.
                Nel mese di permanenza ed avvalendosi di sole forze di manovali locali, senza alcun ausilio meccanico/motorizzato, cercherà anche di eseguire lo scavo della vasca di presa e della briglia in gabbioni.
                Questa ultima opera, essendo costruita in alveo, la si potrà realizzare soltanto con il torrente alla minima portata, e quindi, in area tropicale, soltanto in una breve finestra temporale (sperem...)
                Vorrei precisare che la "scelta" di non utilizzare mezzi meccanici è stata presa dai responsabili e finanziatori con l'intento di favorire al massimo e trasferire il massimo di risorse (leggi: paghe) alle popolazioni locali. E' evidente che sarebbe stato molto più agevole e rapido acquistare una piccola pala meccanica usata, che avrebbe consentito la esecuzione rapida ed efficace di molteplici lavori.
                E' altrettanto evidente che ogni lavoro edile od in terra può essere eseguito con mezzi elementari, carriola, vanga, badile, funi, legname ecc. e tanta manodopera.
                Tempo permettendo...
                Ultima modifica di Wilmorel; 01-02-2012, 17:05.

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                • Ricevo un messaggio di Mario che testimonia i limiti di qualsiasi voglia tipo di comunicazione che non sia la staffetta o il tam-tam.

                  "Ciao Will, no internet, domenica proverò più in alto. Ieri inizio lavori. Pioggia di notte. Fondo fiume alzato per sabbia (speriamo che sia aurifera, hee hee...). Aggiorno parametri. Invio ma non ricevo msg.
                  Saluti Mario"

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                  • Oggi grande festa!
                    Mario ha inviato le prime foto dei lavori in corso a Luhwinja.
                    Simbolicamente offriamo da bere a tutta la sezione idro!
                    Un ringraziamento speciale va a coloro che hanno collaborato e collaborano a rendere possibile l'impresa e a coloro che l'hanno sostenuta con consigli ed incoraggiamenti.
                    Ecco il messaggio e le prime foto.
                    "Ciao Will,
                    allego velocemente alcune foto, essendo oggi "missionari" in terra Banro.
                    i lavori proseguono e appena posssibile ti aggiornerò
                    ti saluto a presto "fra" Mario"Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                    • Allego alcune altre foto in attesa che Mario, rientrato da due giorni, quando si sarà rimpolpato, faccia una relazione di lavori e viaggio.
                      Una delle foto mostra gli scavi della opera di presa, mentre l'altra lo scavo del canale. Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                      • Durante la permanenza di Mario a Luhwinja, un forte temporale notturno ha gonfiato il torrente, che ha travolto la briglietta in terra a protezione del cantiere in alveo. Gli scarichi predisposti per 1.2 m3/sec non hanno retto e il cantiere è stato allagato. Passata l'ondata di piena i lavori sono poi ripresi come risulta dalla seconda Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1929817foto nella quale si intravede una parte della costruenda briglia in gabbioni e massi.
                        Della serie: Quando la sf**a lavora forte...

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                        • La realizzazione dell'impianto mini-idro di Luhwinja, malgrado vari inconvenienti, procede.
                          Dopo inizi decisamente infelici, proprio nel mezzo della stagione delle pioggie, quindi con il torrente gonfio di acqua, la briglia di derivazione e l'opera di presa si possono considerare completate in modo accettabile (per standard africani).
                          Proprio pochi giorni or sono, si è verificata una ennesima e particolarmente intensa ondata di piena, e i missionari con tempi africani, ci avevano segnalato che la diga era stata "trascinata a valle", promettendo alcune foto a documentazione.
                          Di fatto, si è trattato di un abbaglio, un giudizio dovuto ad inesperienza. La briglia ha retto bravamente a questo collaudo, immobile al suo posto, e viceversa si è dissolto l'argine in terra e pali costruito per proteggere il cantiere in alveo ed ormai inutile. A tempo debito, prima del completamento dell'impianto, avrebbe comunque dovuto essere demolito.
                          E' viceversa problematica la continuazione del canale, finora approssimativamente completato per soli 100 metri. Dopo la partenza di Mario, le maestranze africane non sono riuscite a continuare correttamente il tracciato, complice anche una zona di terreno molto compatto, di marna o argilla di consistenza quasi rocciosa.
                          E' sempre più evidente la esigenza, indispensabile, della presenza continuativa sul posto di un capo cantiere competente e responsabile. Solo a questa condizione si può sperare che il canale, vincendo le leggi di gravità, non vada in salita...
                          Allego alcune delle foto più significative ricevute. Si può notare il gran quantitativo di materiale vegetale trasportato e la torbidità dell'acqua.Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                          • Alcune foto scattate alla briglia e presa pochi giorni dopo la piena.Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                            • Ciao Will.
                              Data la natura del terreno, e come sospettavo, mi sembra improponibile un canale in terra. Valuterei di nuovo l'intubazione, con lamiera zincata rivettata (mi pare di ricordare che avessi un preventivo). Il tubo va comunque interrato e quindi lo scavo del canale non è inutile.
                              Sono d'accordo che senza la presenza di qualcuno in loco è difficile che i lavori procedano.
                              Io non posso promettere niente perché sto aspettando delle risposte, ma non escludo di poter dare una mano.
                              Ciao

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                              • Ciao Miradoc
                                abbiamo utilizzato tubazioni in acciaio ondulato zincato a settori bullonati, per bypassare il cantiere in alveo, circa 30 m in totale. Nel presupposto che l'intervento venisse effettuato nella stagione asciutta, le tubazioni sono state dimensionate per 1 mc/s.
                                Purtroppo la piovosità tutt'altro che asciutta, e gli episodi di piena ci hanno messi in difficoltà, come descritto nei precedenti post.
                                E' previsto l'uso di tubazioni analoghe per superare un promontorio adiacente al torrente, o meglio, lambito dal torrente nel suo divagare secolare nella stretta valle. Questa tubazione rimarrebbe a livello. Per la parte restante del percorso, si adotterebbe un canale in gran parte in scavo ed in misura più limitata, riporto, a sezione trapezia, come puoi vedere in alcune immagini allegate a post precedenti. Al fine di evitare smottamenti, si pensa di rivestire piede e sponde con pietrame cementato, e dove necessario viminate.
                                L'argine, in sommità e all'esterno, verrebbe inerbito. La questione del canale intubato, stà nel suo costo, che per il percorso previsto importerebbe, di solo materiale importato dall'Italia e omettendo il trasporto (per questa entità non sarebbe poca cosa), circa 30000 € per 450 m di condotta Dia 1000 mm, che non è propriamente il massimo per le perdite di carico.
                                Per avere perdite di carico paragonabili al canale, avevo valutato occorresse una condotta Dia 1400.
                                Viceversa, il costo del rivestimento, materiali e manodopera inclusi, non supererebbe gli 8000 €.
                                Purtroppo le risorse sono limitate, ed è necessario limare su tutto...
                                I lavori di scavo del canale sono stati temporaneamente sospesi, in attesa di decidere il da farsi.

                                Per la tua generosa offerta (certa o probabile) ti contatto in PM, anche se come ben sai, non sono organizzatore, finanziatore, decisore, ma solo consulente tecnico.

                                Nella 1a immagine, canale di bonifica nella campagna reggiana. Nella 2a, rivestimento in pietrame cementato nell'alveo del Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   canale f04.JPG 
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ID: 1930436Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1930437torrente Crostolo.

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                                • Mi sono state chieste informazioni riguardo il progetto di questa discussione.
                                  Premetto che il coordinatore si trova a dover sostenere una difficile emergenza familiare e quindi non è attualmente nelle migliori condizioni per portare avanti serenamente un progetto così impegnativo.
                                  Purtroppo, la situazione a Luhwinja rimane di indeterminatezza per tutto e in particolare per quanto riguarda i rilievi strumentali e lo scavo del canale.
                                  Dall'Italia, non sono, o meglio non siamo in grado di ben comprendere la situazione locale e quindi di programmare le operazioni future.
                                  Malgrado ciò, il promotore Padre Emilio e la amministratrice, hanno voluto assegnare l'ordinazione per la costruzione delle turbine e degli accessori.
                                  Un atto di fede...
                                  Ultima modifica di Wilmorel; 23-10-2012, 19:57.

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                                  • Dopo un lungo silenzio, ecco un sintetico e doveroso aggionamento sull'avanzamento del progetto Luhwinja.
                                    Il nostro "datore di lavoro" recatosi in Congo nelle ultime settimane, a somiglianza di Paolo sulla via di Damasco, ha avuto una illuminazione, che gli ha mostrato un sito segreto dove la energia sgorga senza fine dalle rocce come il latte ed il miele nel Giardino dell'Eden.
                                    Battute a parte, avrebbe individuato un sito, a distanza ragionevole dall'ospedale dove è presente un salto assai più interessante di quello realizzabile tramite il previsto canale. Soprassediamo sui solleciti fatti dal gruppo di sviluppo in passato al fine di effettuare la ricerca di un tale sito e rigettati. Come pure sulla mole di lavoro che questa "falsa partenza" (quasi un arrivo) ha comportato.
                                    Sembra che i requisiti idraulici e proprietari siano soddisfacenti, quindi, il progetto riparte da zero (quasi).

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                                    • Mi chiedevo come procedevano i lavori, dopo le foto esaustive, le ultime notizie erano un po' sconcertanti, ora sono assurde dopo essere state vagliate e proposte tutte le possibilità, ed aver iniziato i lavori! Attendiamo notizie sul nuovo progetto !

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                                      • Dici bene Buran
                                        A fine Febbraio compiono tre anni dall'inizio del progetto, ovvero il primo post di Mario su questo forum.
                                        Era stato realizzato uno studio completo nei dettagli e portato a compimento all'incirca la metà delle opere in loco, inviato un container di attrezzi e materiali di consumo, individuato il fornitore di turbina e accessori per il quale l'ordine era pronto e in partenza.

                                        Il vento della irrazionalità e del pressapochismo ha soffiato forte sulla vela di questa progetto, malgrado che i marinai abbiano fatto il possibile per orientare la barca e tenere salda la barra.

                                        Entro breve Mario ed un tecnico amico partiranno per un breve soggiorno a Luhwinja, allo scopo di rilevare la nuova area.
                                        Al ritorno, se vorranno, relazioneranno di prima mano. Auguri!

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                                        • Mi chiedo il motivo per cui è stata scelta all'epoca la localizzazione dove sono state effettuate le opere oramai in abbandono e non dove si vuole fare ora dove a quanto dici il salto sarà maggiore, sicuramente credo che sia stato un motivo di qualcuno all'epoca a Luhwinja che si è imposto sia a favore dell'opera di presa realizzata che specialmente contro alla posizione migliore, ma arrivare a questo punto mi chiedo chi decide e chi si impone, pare ovvio a chiunque che un salto migliore produce di più e dove non c'è nulla è oro, ma bisogna anche avere polso, sono stati spesi soldi tempo e fatiche per nulla e la delusione specialmente delle persone che hanno sudato credo che sia demoralizzante e poco motivante anche per il nuovo progetto, io per come sono fatto avrei individuato all'epoca il salto migliore e avrei detto o li o niente e dopo aver deciso "avrei" progettato e spedito il tutto. Altrimenti se non vogliono una mano ...

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                                          • Ciao Buran
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                                            Questi discorsi, che evidenziavano la scarsa idoneita idroelettrica della area adiacente all'ospedale, furono più volte riferiti al "datore di lavoro" il quale rispose che occorreva accontentarsi dell'area individuata in quanto l'unica di proprietà delle religiose che lo gestiscono, mentre viceversa non si poteva fare affidamento su altre zone. Ci impegnammo perciò strenuamente a "cavar sangue dalle rape" nell'area individuata, con un importante impegno per ridurre i costi, ottimizzare le rese ed un occhio fondamentale alla funzionalità.
                                            Ricordo che fra gli argomenti più dibattuti ci fu la esigenza di un rilevamento dell'area e del tracciamento del canale, delle sue pendenze, delle portate medie e storiche del torrente, del quale io mi feci portavoce insistente, petulante fino alla noia.
                                            Merita di ricordare un aneddoto. Dei religiosi locali, su nostra (insistente) richiesta ci segnalarono un professionista che avrebbe potuto fare al caso nostro. Dopo essersi a lungo fatto desiderare, ci inviò un preventivo. Chiedeva la modica cifra di 7400 $ non per il rilievo o la esecuzione dei disegni, ma per un sopraluogo conoscitivo. Equivalente alla retribuzione di un professionista italiano, strumentato e coadiuvato da aiutante per un mese...
                                            Per quanto concerne la nuova area, il "datore di lavoro" non ci ha in alcun modo consultati, ne si è confrontato sulle problematiche. Ci ha comunicato la decisione senza fornire plausibili spiegazioni ne documentazione (foto o altro). Non male, credo, come rapporto di collaborazione.
                                            Un dubbio mi "assilla" rispetto al nuovo sito. La vecchia presa era situata a valle della confluenza di due rii, detti per semplicità torbido e limpido, che danno origine al torrente Nmana appena a monte della presa.
                                            Se dalla presa si prelevavano 1,2 m3/sec (non esistono storici delle portate, ne dimensioni del bacino idrografico ecc.), da uno dei due rami sospetto se ne possa derivare una frazione. Poi, le interessantiti caratteristiche del salto dovrebbero compensare ampiamente la minore portata e consentire la stessa od una maggiore potenza di picco. Tuttavia, un minimo di cautela suggerirebbe di rinviare qualsiasi decisione ad una indagine più approfondita...

                                            Concordo sulle reazioni che si sarebbero dovuto avere, ma l'impianto, qualunque sia e comunque e da chiunque realizzato, non sarà al servizio di un discutibile "datore di lavoro" ma dei pazienti dell'ospedale, che come documentato da Mario, hanno veramente bisogno.

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                                            • Grazie, Will, dell'aggiornamento. Mi sembra che le polemiche siano fuori luogo. Come hai ben spiegato, abbiamo lavorato con i limiti imposti. Fin dall'inizio, da un necessariamente inaccurato rilievo idrografico su Google Maps era stato individuato un sito dalle caratteristiche migliori ad una distanza compatibile, ma appunto la risposta da parte del committente era stata negativa. I motivi possono essere ritenuti insignificanti, ma non dobbiamo ragionare con la nostra mentalità da occidentali. Da quelle parti un posto a due km può essere irraggiungibile ed incontrollabile quanto per noi un cratere sulla luna. La mancanza di strade, la probabile presenza di interessi locali non noti può aver pesato sulla scelta (sbagliata dal punto di vista tecnico) del sito. A mio avviso, dopo il lavoro già fatto, sarebbe almeno opportuno finire l'opera dove è stata prevista ed eventualmente studiare il nuovo sito con calma in occasione dell'installazione del primo impianto. Può essre che un secondo intervento possa aggiungersi, con una resa globale migliore.
                                              miradoc

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                                              • Quale polemica? Come al solito qualcuno si è fermato a leggere nel contesto
                                                Altrimenti se non vogliono una mano ...
                                                e tutto il resto passa in secondo piano... il progetto o meglio l'idea è partita a fine 2006... conosciamo bene la situazione locale... non è facile neanche riuscire a far arrivare il materiale edile senza essere saccheggiato lungo il percorso... io comunque resto della mia idea. Che devo dire AUGURI !!!
                                                Ultima modifica di buran001; 28-01-2013, 18:28.

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                                                • Originariamente inviato da miradoc Visualizza il messaggio
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                                                  Può essre che un secondo intervento possa aggiungersi, con una resa globale migliore.
                                                  miradoc
                                                  Polemica?
                                                  Puntualizzare che il metodo adottato dal "datore" non è corretto ne tecnicamente ne tanto meno nei rapporti di collaborazione e personali, è un diritto ed una cortese franchezza.
                                                  Per entrare nel merito, non c'è dubbio che il nuovo sito potrebbe essere vantaggioso ed interessante, quando e se verificato. Del resto anche tu ne avevi fortemente caldeggiata la ricerca. Per il momento si tratta di sommarie valutazioni a sentimento.
                                                  Nulla di misurato, salto, distanze, e meno che mai portate. Non una foto. Quindi, a mio parere , decisioni in un senso o nell'altro andrebbero prese dopo aver eseguito le indispensabili misurazioni, così come il sopraluogo andrebbe esteso alla seconda parte del vecchio sito, per verificare, come affermi, se sia utilmente recuperabile.
                                                  Vedremo.
                                                  Alla fine, anch'io mi unisco a Buran. Auguri! Il progetto ne ha bisogno...
                                                  Ultima modifica di Wilmorel; 29-01-2013, 08:59.

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                                                  • Finalmente notizie confortanti.
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                                                    • Ottimo. Speriamo di avere presto notizie anche sulla situazione socio-economica della zona, visto che un eventuale intervento di durata adeguata sul posto presuppone una buona garanzia di sicurezza per che ci andrà.

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                                                      • Ricevo da Mario/Kumis e trascrivo:
                                                        *****
                                                        Cari amici,
                                                        mentre noi ci stavamo organizzando per un incontro operativo...nell'Africa Nera altri macchinavano per contrastare il progetto....
                                                        Pensavo di esordire con "nemmeno fossi pagato per fare brutte figure" e comunque anche se non coinvolto in questi risvolti, ancora una volta mi sento a disagio.
                                                        Il precipitare degli eventi locali ha indotto S. Mirabilis a suggerire a P. Emilio R. e Valeria Z. di bloccare qualsiasi iniziativa riguardante l'ospedale .
                                                        Scelta difficile perché proprio S.M., P.E.R. e V.Z. sono stati in questi ultimi 20 anni i promotori di questo progetto, capitalizzando la munificenza di tanti donatori.
                                                        Cosa è successo ? Dalle informazioni ricevute, ancora una volta, appare che la gestione del potere locale prevarichi qualsiasi esigenza e diritto della popolazione, in questo caso boicottando le attività inerente l'ospedale.

                                                        In molte società tribali dell’Africa è possibile trovare alcuni individui che, pur non rivestendo funzioni pubbliche, possono incarnare un’autorità rispettata, ascoltata o subita per motivi extra-politici e Luhwinja non fà eccezione e la "regina" ( che vive in Belgio, ma sempre presente quando c'è da prendere...) è sempre stata gelosa della popolarità di suor M. tra il "suo" popolo, arrivando a impedirle di frequentare la zona.
                                                        La popolazione ha reagito a questa insulsa decisione, ma evidentemente la regina se l'è legata al dito....
                                                        E' probabile che ci siano altri motivi ...la vicinanza di Banro (multinazionale dell'oro ), la presenza periodica di medici belgi... insomma ragioni che potrebbero accentuare la voglia di protagonismo del personaggio e della sua famiglia.
                                                        Morale: qualsiasi ulteriore investimento andrebbe perso in breve tempo e purtroppo anche l'efficienza dell'ospedale è messa in pericolo.
                                                        Non sottovaluto, né lo spirito con il quale avete aderito al progetto, né ...la vostra intelligenza nel capire il mio/nostro disagio nel comunicarne il fallimento .
                                                        A nome di P. Emilio R., Valeria Z. e S. Mirabilis, vi ringrazio ancora e sarebbe bello sottolineare il piacere di esserci conosciuti , incontrandoci ancora dove e quando volete...questo progetto è fallito, ma l'amicizia rimane, credetemi non è retorica.
                                                        Inoltre vi prego di comunicami qualsiasi spesa affrontata durante lo sviluppo della collaborazione per un doveroso riconoscimento.
                                                        [...]
                                                        A presto, un abbraccio
                                                        Mario
                                                        *****
                                                        Mi rimane ben poco da commentare a quanto esposto chiaramente da Mario.
                                                        Vorrei però aggiungere due elementi che ad una lettura frettolosa della presente discussione potrebbero non essere evidenti.
                                                        Questa impresa non è stata un esercizio didattico, lodevole ma soltanto simbolico. Il progetto è iniziato nel Marzo del 2010 con la lettera di apertura di Mario/Kumis sul forum.
                                                        Nel tempo hanno aderito numerose persone, iscritte al forum ed esterne ad esso ed è stata sviluppata una mole assai consistente di lavoro, portando il progetto ad una fase esecutiva avanzata.
                                                        Sono state valutate e svolte ipotesi alternative per la realizzazione dell'impianto, almeno 5 progetti, utilizzanti diverse tipologie di turbine, ed uno di questi è stato portato a livello operativo e costruttivo, per un impegno di oltre un migliaio di ore di lavoro, che hanno prodotto decine di disegni, schede, relazioni, tabulati, calcoli, richieste di offerte, corrispondenza ecc. I partecipanti, provenienti da tutto il nord Italia si sono incontrati numerose volte, a Genova od in altre località, per discutere e concordare il progetto, e Mario ed altri si sono recati in almeno 5 occasioni a Luhwinja, per soppraluoghi, rilievi, direzione lavori ecc. Sono stati spediti dall'Italia materiali di consumo ed attrezzature per alcune decine di migliaia di dollari, retribuita manodopera locale per almeno 4000 ore/uomo.
                                                        E' stata costruita una briglia in gabbioni di oltre 15 metri di lunghezza e 2 di altezza attraverso il torrente, l'opera di presa con griglia, la vasca di decantazione di 10x10 m, una porzione di canale trapezio di 4x2x1 lunga un centinaio di metri. Quando è giunto il primo "stop" era gia pronto l'ordine per le turbine ed altri accessori e programmata la spedizione di un secondo container.
                                                        Questo, in estrema sintesi, un progetto mirante a dotare quell'ospedale di una autonoma e "gratuita" produzione di energia elettrica, che pur se fallito (di ciò il gruppo operativo è sinceramente dispiaciuto), rimane una esperienza importante ed arricchente per chi ha voluto partecipare.

                                                        Mi preme ancor più evidenziare le collaborazioni a vario titolo e livello di impegno, la gran parte spese con grande discrezione.
                                                        Ecco allora i ringraziamenti ai partecipanti, dei quali non sottolineerò i meriti, per non imbarazzare loro ed infastidire voi.

                                                        Hanno fatto parte del gruppo operativo (in ordine casuale...):
                                                        Interni al forum:
                                                        Mario/Kumis, Sandroturbine, Alessio/Sunny Life, Roberto/Vortex, Miradoc, Wilmorel.
                                                        Esterni:
                                                        Alessandro G., Felice C., Umberto V.

                                                        Hanno contribuito con preziosi consigli, messaggi privati, scambi di opinioni o aiuto concreto:
                                                        Buran, Remtechnology, Robyenergy, Spes, Pioneer, Progettista, ingRoberto, Mastanic, CarBoni, Se-Pol,
                                                        Gabriele V., Oreste C., Vittorio R., Walter N., Mauro B., Tomaz R., Ardito, M.L.B.
                                                        Un grato pensiero ai Portuali di Genova che hanno gratuitamente eseguito il carico e l'imbarco del container e agli anonimi benefattori che hanno reso possibile il finanziamento dell'impresa.
                                                        Interpretando i sentimenti del gruppo operativo ringrazio infine i responsabili del forum Energeticambiente che ci ha offerto ospitalità ed evidenza in questi anni.

                                                        (Spero di non aver dimenticato nessuno, ma se così fosse me ne scuso)
                                                        Will
                                                        Ultima modifica di Wilmorel; 03-06-2013, 22:25.

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                                                          • Peccato. Non posso dire di essere sorpreso, avendo una certa esperienza in materia ed avendo seguito con attenzione gli sviluppi della situazione politica locale. Comunque le opere realizzate fino a questo memento non mi sembrano particolarmente delicate e potranno essere ripristinate in futuro con un costo ridotto. Un abbraccio a Mario, Will e Sandro.

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                                                            • Costoro sono stati più bravi di noi, o più fortunati.
                                                              Osservate i filmati di questa realizzazione idro (elettrica) portata a termine a Bukavu, a due passi da Luhwinja, con metodi e materiali compatibili con le tecnologie locali.
                                                              Molte soluzioni sono ammirevoli e derivate dalle tecniche in uso in Europa alla alla fine del 18° secolo e ancor prima.
                                                              La inaugurazione si è trasformata in una grande festa popolare.

                                                              Il Sud Kivu dispone di consistenti risorse idriche, utilizzabili anche tramite piccoli impianti locali. Come si diceva nei post precedenti, qualcuno prima o poi se ne accorgerà e la zona conoscerà un conseguente sviluppo.

                                                              travelling roue a aubes du moulin de Kabaré - YouTube

                                                              projet moulin de kabare.m4v - YouTube
                                                              Ultima modifica di Wilmorel; 12-07-2013, 09:17.

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