Consorzi di bonifica e "prelazione" all'uso della risorsa idrica - EnergeticAmbiente.it

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Consorzi di bonifica e "prelazione" all'uso della risorsa idrica

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  • Consorzi di bonifica e "prelazione" all'uso della risorsa idrica

    Cari colleghi e appassionati,
    vorrei porre un altro quesito spinoso che riguarda la posizione dei consorzi di bonifica sull'uso esclusivo del corso d'acqua
    sto avendo esperienza diretta su un progetto per una centrale idroelettrica da realizzarsi in una roggia gestita da un cosorzio-
    stiamo incontrando notevoli difficolta' nonostante non ci siano stati progetti in concorrenza nei 30 gg previsti dal rd. Il consorzio ha infatti dato il suo parere contrario motivando la presenza di un lor progetto sia irriguo che idro. Il progetto in realta' non e' mai esistito tuttavia il parere, anche se palesemente falso ci sta facendo penare.
    Premetto che non trovo corretta una forma di prelazione esclusiva su un corso d'acqua anche se gestito dai consorzi ma sembra che l'indirizzo sia questo. Avete avuto anche voi questa esperienza e con quali risultati?

  • #2
    Buongiorno Fededam,
    il consorzio di bonifica nn solo gestisce il corso d'acqua ma lo ha in concessione. Per capire meglio questo concetto basta pensare alla concessione di derivazione che Ti viene data per un tratto di corso d'acqua (per usi e scopi anche diversi) e dove nessuno ci puo' venire a mettere il naso finche' la concessione e' valida. Il Consorzio e' nella medesima situazione con l'unica differenza che il corso o i corsi d'acqua possono essere di decine di km.
    L'unica strada percorribile, che si ha in questi casi, e' quella della convenzione con il consorzio dove lui sara' il concessionario della derivazione idroelettrica che Ti sara' "girata" attraverso la convenzione per un X di anni,
    Ancora una cosa : a differenza dei conrsi d'acqua pubblici, l'avere in proprieta' i terreni a dx e sx nel canale del consorzio nn Ti da nessun vantaggio nei confronti del consorzio (nessuna prelazione) se nn quello di elimare evntuali concorrenti che hanno individuato il medesimo salto.
    Esperienza personale.
    ciao car.boni
    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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    • #3
      Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
      ...........................L'unica strada percorribile, che si ha in questi casi, e' quella della convenzione con il consorzio dove lui sara' il concessionario della derivazione idroelettrica che Ti sara' "girata" attraverso la convenzione per un X di anni....
      Dalla tua esperienza personale con la sola convenzione sei riuscito a qualificare l'impianto?
      Perchè se la concessione idroelettrica la prende il consorzio è lui che deve qualificare l'impianto e quindi è lui ad accedere alla Tariffa Onnicomprensiva.
      Se pensi sia possibile, puoi dirci l'elemento chiave della convenzione, cioè quanto devi dare (affitto, percentuale, tot a kWh, restituzione impianto dopo x anni).
      Grazie
      Spes

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      • #4
        Ciao Spes,
        di casi come quello che ho indicato ce ne sono a decine........
        Nello specifico parlo di una centralina i cui terreni e locali di centrale sono ora di proprieta' di un privato. La concessione e' richiesta a nome del consorzio ma la convenzione firmata tra le parti consente al proprietario di qualificare a nome proprio l'impianto,
        La convenzione dura 25 anni e puo' essere rinnovata, gl'impianti, come il resto degli immobili, resteranno sempre in proprieta' e nn verranno mai ceduti al consorzio.
        Per le provvigioni devo rimanere nel vago ma posso dire che in taluni casi possono arrivare anche ad un 10/12 % sull'incasso annuo della vendita di energia.
        Tieni conto che nella quota e' compreso il canone di concessione di derivazione.
        ciao car.boni
        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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        • #5
          Grazie Car.Boni.
          Io ho fatto delle convenzioni, ma non era un Corsorzio, a condizioni peggiori di quelle che hai elencato, ma è anche vero che ho potuto utilizzare parti di opere esistenti e, in un caso, con un salto importante.

          Con il Consorzio, dopo diversi incontri, relazioni e lettere protocollate con condizioni di 2 c€/ a kWh prodotto (che equivalgono a quel 10%) + oneri di concessione a carico mio, non ho avuto mai una risposta. Magari avessi avuto un no, mi sarei messo l'anima in pace, ora invece sono costretto a riprovarci appena completo i cantieri in corso.

          Un saluto
          Spes

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          • #6
            salve,io ho realizzato una centralina e ne ho un altra in pista,usufruendo di canali irrigui e non ho incontrato alcuna difficoltà.
            In cambio ho offerto delle migliorie e la gestione del loro canale.

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            • #7
              Buongiorno a tutti,
              concordo con quanto detto dai colleghi.
              Una sola precisazione, bisogna distinguere tra consorzio e consorzio.
              Nel senso che alcuni consorzi di bonifica hanno la concessione irrigua per un territorio/tratti di canali appunto irrigui, altri invece hanno oltre a tale concessione irrigua anche la concessione idroelettrica nel canale in gestione.
              In questo secondo caso per la concessione idroelettrica su un tratto del canale, anche se le proprietà sono di un privato, va chiesta prima al consorzio e poi agli altri uffici.
              Nel caso di un consorzio che ha solo la concessione irrigua allora la concessione va chiesta alla Provincia/Genio . La questione è più delicata, anche se questo soggetto non è titolato ad approvare nessun documento , visto i problemi economici degli ultimi anni è opportuno stipulare con questi enti un accordo economico sulle cifre precedentemente citate.
              Buona giornata
              Rem
              "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
              (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
              Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

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              • #8
                Buongiorno Fededam, riporto una mia esperienza in merito ad una situazione di contrasto verso Consorzi che adatto al tuo caso come semplice suggerimento del tutto generale e senza velleità di dispensare saggezza.
                Dopo averle tentate tutte, ma tutte tutte, vista l'impossibilità estrema di accordarsi nell'interesse reciproco, visto come dici che non esistono progetti del Consorzio, aspetta che il procedimento ti venga rigettato...solo così si connota il danno a seguito dell'illecito.
                Fai un esposto penale verso l'Ente ( chiedendo i danni ) e aspetta che la magistratura si presenti negli uffici di questi signori.
                Qualcuno probabilmente dormirà molto poco.
                Dopodichè, io presenterei nuovamente la richiesta...
                A mali estremi, estremi rimedi

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                • #9
                  Buongiorno Ricc,
                  mi sembra un consiglio molto azzardato.
                  Il rischio e' che quel tipo di causa Ti si ritorca contro ed, oltre alle spese sostenute per progetti e causa, rischi una citazione per danni ........
                  Queste situazioni nn sono da "a mali estremi, estremi rimedi" ma di "cucitura" dei rapporti, di mediazione lunga e paziente.
                  Mi congedo con una domanda "riflessiva" : qualora si optasse per la soluzione della causa (al di la di come andra' a finire e sul cui esito nn mi pronuncio) come pensi si comportino un domani gli ufici competenti quando si vedono sul loro tavolo una Tua domanda?
                  ciao car.boni
                  Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                  • #10
                    Buonasera Carboni, sono pienamente daccordo sul fatto che ciò costi fegato amaro e che sia una pessima soluzione ma l'esasperazione e i soldi spesi per predisporre progetti che vengono bocciati su questioni inesisteni...non si vedono altre vie di fuga e uno scoppia.
                    Si tratta solo di fare un esposto alla Procura; se ritenuto fondato dal Gip, vanno inquisiti, sennò viene archiviato; questa strigliata scoraggia future iniziative fantasiose e illegittime visto che ogni "no" deve essere sempre motivato e qua sta il rischio(per loro).
                    Penso comunque che questo sistema del "prima ti terrorizzo, poi barattiamo, e se mi gira non fai niente perchè lo dico io" scoraggi molti di noi appassionati ancor prima di partire con una impresa del genere

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                    • #11
                      Chiedo agli Utenti Veneti...
                      Per caso, vi risulta che i Consorzi di Bonifica, con l'introduzione delle ultime direttive della Regione, abbiamo acquisito maggiori diritti di prelazione sulle concessioni di derivazione ad uso idroelettrico?
                      Questo anche se il corso d'acqua è solo in gestione?
                      Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

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                      • #12
                        fox64 scusa ma hai utilizzato solo canali irrigui o anche opere di presa esistenti in concessione ad un Consorzio di bonifica.

                        Mi farebbe molto piacere conoscere la tua esperienza.

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