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Impianti idro e esproprio

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  • Impianti idro e esproprio

    Salve a tutti,
    qualcuno ha già avuto esperienze sugli espropri per nuovi impianti idro in veneto?
    Avete già ottenuto il decreto di esproprio ?
    La legge che regola gli espropri è in vigore da un bel po' ma da quanto vedo io non ho ancora trovato nessuno che abbia concluso il procedimento.

  • #2
    Ciao fededam,
    penso che pensare di realizzare un impianto idro con degli espropri sia molto dura, basta che l'espropriato inizi ad alzare le barricate e ci si infila in un tunnel da cui molto difficilmente si riesce ad uscire.....
    Diciamo che magari l'eventualità di un esproprio possa far scendere a più miti consigli le pretese di chi magari pretende delle cifre assurde per delle innocue servitù su terreni localizzati in posti impervi e lascialti nel più totale abbandono.
    Ad ogni modo sarebbe veramente interessante se qualche amico del forum raccontasse di qualche caso specifico !
    Ciao

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    • #3
      Concordo con voi,
      sarebbe interessante sapere se qualcuno ha esperienze dirette sull'argomento!
      Personalmente e aggiungo fortunatamente non ho esperienze in merito.
      Buona continuazione
      RemTechnology
      "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
      (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
      Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

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      • #4
        Buongiorno a tutti,
        finora nn sono intervenuto perche' ritenevo la domanda "circoscritta" al Veneto ma vedo che ora si sta allargando anche alle altre Regioni.
        Molte volte ho sostenuto che arrivare a realizzare un impianto idro, attraverso gli espropri, e' impresa difficile ed ad appannaggio di pochissimi impianti e da un numero ristretto di aziende (una o due al massimo).
        Personalmente quando penso al legislatore che ha scritto la 387/03, credo ben sapeva che la formula, "gl'impianti di produzione di energia da FER ricoprono un ruolo di pubblica utilita'", seppur scritta per l'intero popolo Italiano era principalmente rivolta ai big dell'energia.
        Solo quelli, secondo me, riescono a portare a casa un impianto attraverso l'esproprio perche' hanno la forza, la capacita' ed il tempo di affrontare qualsiasi battaglia.
        Cosa peraltro impossibile per qualsiasi altra societa', seppur ben strutturata, anche in considerazione dell'impianto che si va a proporre.
        Un conto e' chiedere la pubblica utilita' per un impianto, ad esempio da 100 MW e ben altra cosa e' invocarla per uno da 100 kW ....... Quanti possono fare il primo caso e quanti il secondo?
        In conclusione sono i numeri che fanno la differenza, che danno la possibilita' di percorrere quella tortuosa strada (almeno per me) e anch'io posso dire che, fortunatamente, nn ho esperienze in tal senso e che mi guardo bene di affrontare (aldila' dei numeri in gioco).
        ciao car.boni
        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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        • #5
          Concordo con voi che la strada dell'esproprio non è una delle migliori da percorrere soprattutto per la possibilità di contenziosi.
          Devo però dire che la Regione Veneto recentemente si è pronunciata con delle DGR con una procedura molto chiara per l'esproprio soprattutto per impianti di piccola taglia visto che si tratta della maggioranza. La direzione degli espropri sembra sia percorsa anche da altre Regioni da quanto ho sentito, ma invito tutti i colleghi da fuori Veneto a ribadire se è vero.
          Con queste premesse posso dire che la normativa c'e' ma vista la sua recente promulgazione, mi piacerebbe sapere se qualche collega o appassionato si sta cimentando.

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          • #6
            COMUNITÀ MONTANA della LUNIGIANA
            Ufficio Espropri Associato
            D. Lgs. 267/00 –convenzione del 28/10/2004

            PROTOCOLLO N. 1602/12.4.1. DATA 25 febbraio 2010

            Decreto n. 129 Del 23.02.2010

            Oggetto: decreto di occupazione d’urgenza del terreno per la costruzione di un impianto idroelettrico xxxxxxxxxx nel Comune di Fivizzano (MS) , art. 22 bis DPR 327/01.

            Il Dirigente

            VISTA la conferenza dei servizi in data 6/3/2008 convocata dalla Provincia di Massa Carrara con la quale è stato approvato il progetto definitivo per la costruzione di un impianto idroelettricoxxxxxxxxxxxxxxx nel Comune di Fivizzano (MS) presentato dalla soc xxxxxxxxxxxxxx VISTA la determina dirigenziale n.11025/2009 in data 16/04/2009 della Provincia di Massa Carrara con la quale è stato approvato il verbale della conferenza dei servizi del 6/3/2008 ed il progetto definitivo per la costruzione dell’impianto idroelettrico xxxxxxxxxx i srl;
            RILEVATO che il procedimento di autorizzazione unica di cui alla LR 39/2005 si è svolto nei termini previsti e che tutte le Amministrazioni coinvolte hanno ricevuto i verbali delle riunioni ed espresso in sede di conferenza dei servizi il proprio parere come evidenziato nella DD 11025/2009 del 16/4/09 avente oggetto : pratica 2/08 prot.39400/07 - autorizzazione unica LR 39/05 - realizzazione impianto idroelettrico xxxxxxxxxxxxxxx in località Posara nel Comune di Fivizzano da parte della xxxxxxxxxxxx srl;
            RILEVATO che la approvazione del progetto definitivo ai sensi art.14 comma 13 della legge 11/02/1194 n. 109 e successive modifiche e dell’art. 13 del DPR 08/06/2001 n. 327 come modificato dal D.Lgs 27/12/2002 n. 302 comporta la dichiarazione di pubblica utilità,indifferibilità ed urgenza dell’opera previste nella autorizzazione unica 2/08 di cui alla DD 11025/2009 del 16/4/2009;
            CHE con la DD 11025/2009 è stato approvato altresì il piano particellare di esproprio delle aree da acquisire;
            DATO ATTO che l’avvio dei lavori riveste carattere di urgenza tale da non consentire, in relazione alla particolare natura delle opere, l’applicazione delle disposizione di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 20 del DPR 327/2001 e successive modifiche così come autorizzato dal Comune di Fivizzano in data 25/01/2010 prot.1386 aderendo alla richiesta della xxxxxxx srl del 18/1/2010 visti i termini previsti per concludere il procedimento;
            CHE per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio è stato dato avvio al procedimento mediante comunicazione ai proprietari con note in data 16/01/2009, pubblicazione albo pretorio del Comune di Fivizzano dal 13/02/2009 al 05/03/2009 , sul sito della Provincia di MS dal 9/02/2009 per gg 15, pubblicazione di avviso sui quotidiani il Tirreno e la Nazione e sul sito della Regione Toscana dal 14/02/2009 al 05/03/2009;
            CHE con note in data 01/08/2009 prot. 12916 inviate ai proprietari reperibili e con comunicazione pubblica affissa all’Albo Pretorio dal 03/08/2009 al 02/09/2009 il Comune di Fivizzano ha dato notizia di avvio del procedimento espropriativo per la costruzione dell’impianto idroelettrico xxxxxxxxxx ai sensi ex legge 241/90;
            RAVVISATA, pertanto, la necessità di emanare, senza particolari indagini e formalità, decreto che determina in via provvisoria l’indennità di espropriazione e che dispone l’occupazione anticipata del terreno necessario per dar corso ai lavori con urgenza come richiesto dalla Amministrazione Comunale di Fivizzano;
            VISTO l’art.22 bis del DPR 08/06/2001 n.327 “testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, introdotto dal D.Lgs 27/12/2002 n.302;
            VISTA la Legge Regionale n. 30 del 18/02/2005 per quanto di competenza ai sensi D.Lgs 267/2000 e della Convenzione stipulata in data 28/10/2004;

            DECRETA

            1)- è disposta a favore della soc.xxxxxxxxx srl con sede in xxxxxxxx frazione xxxxxxxx l’occupazione anticipata del terreno sito nel Comune di Fivizzano (MS) località xxxxx per la costruzione di impianto idroelettrico xxxxxxx nei termini sottodescritti :
            Comune di Fivizzano:
            ho tolto i nomi, ma il materialè stato preso comunque da internet
            ciao

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            • #7
              Il nuovo DM 10/09/2010 parla chiaro sul fronte degli esprori e da tempo 90 giorni alle Regioni di adeguare le proprie norme. Quindi a breve avremo uniformità sul territorio nazionale.
              Saluti

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              • #8
                In Valle d'Aosta stiamo lavorando per una procedura d'esproprio a favore di un privato che intende realizzare un impianto di 5 Mw, senza incontrare particolari difficoltà

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                • #9
                  Io ho appena avviata la procedura d'esproprio, e con la 387 è stata riconosciuta la pubblica utilità. L'ufficio espropri emette il decreto di occupazione e poi si parte con i lavori. In Lombardia è molto chiara la cosa. Gli accordi con 74 proprietari (era frazionata all'impossibile) erano praticamente impossibili per ovvie ragioni logistiche (emigrati deceduti ecc ecc). La procedura di esproprio è stata molto veloce e chiara.

                  Alcuni proprietari si sono risentiti, ma una volta contattati con molto garbo e qualche € hanno firmato l'accordo bonario.

                  bye
                  m.
                  Il lavoro è come un fluido, fluisce in maniera naturale verso chi lavora....
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                  • #10
                    Originariamente inviato da maxsanty Visualizza il messaggio
                    Io ho appena avviata la procedura d'esproprio, e con la 387 è stata riconosciuta la pubblica utilità. L'ufficio espropri emette il decreto di occupazione e poi si parte con i lavori. In Lombardia è molto chiara la cosa. Gli accordi con 74 proprietari (era frazionata all'impossibile) erano praticamente impossibili per ovvie ragioni logistiche (emigrati deceduti ecc ecc). La procedura di esproprio è stata molto veloce e chiara.

                    Alcuni proprietari si sono risentiti, ma una volta contattati con molto garbo e qualche € hanno firmato l'accordo bonario.

                    bye
                    m.
                    Anche per noi la procedura sta procedendo senza intoppi. L'unico dubbio sorto in questi giorni è la mancata apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, che insieme alla pubblica utilità è uno dei due pilastri su cui si fonda l'intero procedimento.

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                    • #11
                      mi intrometto in questa interessante discussione...

                      credo che il vincolo preordinato all'esproprio sia da intendersi come una segnalazione che viene recepita negli strumenti urbanistici, ma non credo assolutamente sia una condizione necessaria.
                      Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

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                      • #12
                        Originariamente inviato da pioneer10 Visualizza il messaggio
                        mi intrometto in questa interessante discussione...

                        credo che il vincolo preordinato all'esproprio sia da intendersi come una segnalazione che viene recepita negli strumenti urbanistici, ma non credo assolutamente sia una condizione necessaria.
                        Mah... art. 8 del T.U. : Il decreto di esproprio può essere emanato qualora:
                        a) l'opera da realizzare sia prevista nello strumento urbanistio generale, o in un atto di natura ed efficacia equivalente, e sul bene da espropriare sia stato apposto il vincolo preordinato all'esproprio;

                        Mi pare evidente che qualora ciò non sia rispettato il decreto di esproprio sia da considerarsi illeggittimo.
                        Gli art. 9 - 10 - 18 - 19 trattano successimamente le modalità per l'inmposizione del vincolo, anche quando la realizzazione dell'opera pubblica o di pubblica utilità non sia conforme allo strumento urbanistico.

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                        • #13
                          In realtà per noi il comune ha rilasciato documento ove risulta chiaro che l'opera è conforme agli strumenti urbanistici (non sono state necessarie varianti al PRG o altre amenità). Di fatto il dirigente del servizio espropri ha firmato la pubblica utilità.

                          bye
                          m.
                          Il lavoro è come un fluido, fluisce in maniera naturale verso chi lavora....
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                          • #14
                            Originariamente inviato da maxsanty Visualizza il messaggio
                            .............. Di fatto il dirigente del servizio espropri ha firmato la pubblica utilità........

                            Ciao Max,
                            nn voglio essere il solito "bastian contrario" ma se uno si oppone a questa procedura, secondo Te, come va a finire la partita ?
                            A parole e' tutto facile ma nei fatti ?
                            ciao car.boni



                            Piccolo fuori tema
                            . Max, nn averne a male, ma, visto il Tuo prolungato silenzio, Ti comunico che l' ET3 ed il Guzzi nn sono piu' nella mia disponibilita'
                            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                            • #15
                              Abbiamo fatto una pubblicazione su due giornali a tiratura nazionale e locale, non ci sono state osservazioni. Una volta che il dirigente emana il decreto di esproprio e il successivo di occupazione, non possono più fare niente, solo eventualmente contestare la cifra che viene stabilita dalla provincia.
                              Il pericolo stava nel periodo della pubblicazione dove qualcuno poteva fare opposizione, in quel caso cmq si risolveva abbastanza rapidamente con una trattativa privata oppure con il proseguo dell'attività.
                              Ora potrebbero piazzarsi con le catene davanti alle ruspe, ma di fatto si è cercato una conciliazione attraverso il sindaco, delle riunioni pubbliche lettere a tutti i proprietari. Preciso infatti che sono previste opere compensative per quasi 500k€ tra cui nuove strade ecc. Di fatto la popolazione della valle è molto positiva su questo lavoro.
                              Infine chiarisco che non si tratta di vero esproprio (a parte i tratti relativi all'opera di presa e alla centrale che sono stati acquisiti per via privata) ma di una servitù perenne sulla condotta con il pagamento dei danni soprassuoli e quant'altro ci fosse.

                              Conosco diverse società che hanno agito in questo modo e quasi tutte sono andate avanti abbastanza spedite con i lavori. Qualcuna ha avuto problemi più che altro con l'Enel e le sue richieste di servitù. Nel nostro caso il cavidotto è tutto su strada pubblica (e costa una follia...)

                              bye
                              m.
                              Il lavoro è come un fluido, fluisce in maniera naturale verso chi lavora....
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                              • #16
                                chiarimento

                                ho letto i vari post relativi alle verie modalità di agire ovvero:
                                - iniziare con la richiesta di concessione, ottenerla, attendere i 30gg dopo la pubblicazione sul bur e poi trattare con i proprietari dell'area;
                                - oppure cercare prima un accordo con la proprietà e poi muoversi per le richieste

                                A questo punto mi sorge spontaneo una domanda... ma è possibile presentare domanda di concessione senza essere proprietari dell'area e senza aver nessun titolo o accordo che ci legittima a fare ciò? l'ufficio regionale o provinciale competente non richiede chiarimenti in merito?

                                Commenta


                                • #17
                                  Se l'impianto lo devi fare in veneto la normativa sugli espropri per impianti idro e' cogente mentre per le altre regioni devi informarti.ricordati di stare generico con gli uffici preposti sui posti dove intendi fare l'impianto almeno finche' non hai depositato i progetti. Comunque anche altre regioni hanno normativa in merito agli espropri per idro.

                                  In bocca al lupo

                                  Commenta


                                  • #18
                                    si ok, ho visto che la mia regione prevede l'esproprio per l'idro. Ma la domanda che mi pongo è: "posso (e soprattutto ho il diritto di) presentare la domanda di concessione senza essere il proprietario dell'area? e poi come faccio essere vago sul luogo, sulla domanda dovrò specificare il luogo esatto?
                                    GRAZIE

                                    Commenta


                                    • #19
                                      DEVI assolutamente indicare il luogo in maniera molto precisa anche. Però non serve la proprietà, non serve neanche un accordo sulla proprietà. Questa è una cosa che puoi gestire in una seconda fase. Leggiti bene il regio decreto del 1933.

                                      bye
                                      m.
                                      Il lavoro è come un fluido, fluisce in maniera naturale verso chi lavora....
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                                      • #20
                                        Se hai la possibilita' di ottenre l'esproprio ok non hai problemi.
                                        Per la questione di indicare il posto forse mi sono spiegato male.
                                        Devi verificare tutta la situazione urbanistica comunale, provinciale e regionale con particolare riferimento a vincoli posti dal prg o pat. Verificare se sei dentro zone a parco tipo zps o sic. Io per ovvi motivi di concorrenza non ti consiglio di essere cosi' esplicito con le amministrazioni locali in quanto sono di solito interessate a farli loro i progetti. Restare generici vuol dire informarsi se per tale corso d'acqua ed in quella zona ci sono altre derivazioni o domande in essere, ma dire con puntualita' li' io voglio fare l'impianto beh ci andrei un po' cauto.
                                        Se ti affidi ad un bravo tecnico professionista ti sa gia' dare delle indicazioni sulla fattibilita' perche' si va a guardare quello che ti ho gia' elencato sopra e senza spargere troppo la voce soprattutto in ambienti pubblici che ultimamente sono diventati pericolosi per ovvi motivi.
                                        Sono diffidente perche' fregature me le sono gia' prese quando ho parlato e chiesto prima.

                                        Ciao

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Ciao a tutti
                                          collegato a queto argomento,
                                          posso chiedere un vostro contributo a questo post?
                                          http://www.energeticambiente.it/idro...icro-idro.html

                                          Grazie.

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                                          • #22
                                            Ciao a tutti, a titolo puramente informativo, in caso di esproprio:

                                            1) L'area che si determina include le fasce di rispetto (normalmente 5 mt. dai fabbricati) oppure è limitata all'area dei fabbricati?

                                            2) Chi deterimina il prezzo/valore? Intendo si prende come riferimento le quotazioni della Camera di commercio (che normalmente sono più basse del prezzo di mercato)?

                                            3) si include e come si quantifica la zona di passaggio/servitù (dalla strada all'impianto)?


                                            Grazie.

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                                            • #23
                                              Ciao a tutti
                                              sono a chiedere la vs. cortese collaborazione per il mio caso.

                                              Sono riuscito ad avere la prima pubblicazione per un progetto micro-idro a coclea (85 kw).
                                              Fatto questo, ho tentato di trovare un accordo con il proprietario, per la vendita/affitto del terreno interessato (in totale ca. 1.500 mq).
                                              Ma questo (essendo una famiglia molto facoltosa) dice NO a priori.
                                              Semplicemente non vuole saperne di far entrare altri sui sui terreni (e garantire il diritto di passaggio etc..)
                                              anche se si tratta di strisce di terra piene di roghi ai margini del fiume.
                                              Ho tentato più incontri anche con il suo tecnico incaricato.... Ma niente.

                                              Ora sono a chiedere qualche consiglio o dritta per procedere con l'eventuale richiesta agli uffici competenti
                                              per la richiesta di pubblica utilità ed esproprio.


                                              Domande:

                                              1) quando si può fare la domanda di pubblica utilità?
                                              Dopo aver ottenuto la concessione, o può essere fatta in parallelo? (anche se la concessione non è detto che si ottenga)

                                              2) Tempi e costi per una pratica di questo tipo?
                                              Intendo spese tecniche, consulenti... e tempi burocratici.

                                              Grazie.

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                                              • #24
                                                Se sei in Veneto basta guardare il sito istituzionale della Regione e trovi le indicazioni sulla normativa per gli espropri. Poi vai al Genio Civile dela Provincia dove fai l'impianto loro ti danno le dritte giuste.
                                                Comunque se non hai altra strada e esiste l'esproprio vai avanti

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                                                • #25
                                                  Il sito e' in Umbria
                                                  in questi giorni mi sento piuttosto affranto, ma cercherò di riprendermi e valutare meglio il caso (non vorrei abbandonare il progetto per i capricci del baronetto di turno ...)

                                                  Sono ben accolti consigli e dritte da chi ha vissutto o conosce esperienze in merito.

                                                  Grazie

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                                                  • #26
                                                    Ciao a tutti.

                                                    Rinnovo l'appello per avere consigli, riferimenti normativi (oltre a quanto citato in questo post),
                                                    in merito alla richiesta di pubblica utilità ed esproprio,
                                                    da chi ha affrontato questo tema.

                                                    Esperienza personale: presentarsi agli uffici competenti,
                                                    consapevoli del modo di operare e dei riferimenti normativi,
                                                    e con precedenti di altre persone / province,
                                                    è una garanzia in più per far valere i propri diritti.
                                                    Infatti è grazie ai consigli di questo forum che sono riuscito ad avere la 1a pubblicazione del mio progetto,
                                                    mentre altri progetti analoghi sono rimasti fermi nei cassetti dei funzionari.

                                                    Penso che questo sia un argomento che interessa a molti e non solo me.
                                                    Quindi per il bene del micro-mini-idroelettrico, rinnovo l'appello.

                                                    Grazie a tutti.

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      IMPORTANTE per il PROSEGUO della MIA RICHIESTA:

                                                      della serie.... Come volevasi dimostrare....
                                                      quando la pubblica amministrazione chiede collaborazione ...perchè non dargliela??

                                                      Il responsabile del servizio idrico che gestisce il mio progetto,
                                                      sarebbe disponibile per procedere eventualmente con l'esproprio,
                                                      ma di fatto non avendolo mai praticato sino ad ora,
                                                      e a suo dire: essendoci confusione e un certo vuoto normativo a riguardo,
                                                      gli sarebbe utile conoscere le esperienze fatte in altre province,
                                                      per valutarle.

                                                      A scopo di referenza e di studio per il servizio idrico (e per essere collaborativi),
                                                      sono a chiedere cortesemente gli iter seguiti e le modalità
                                                      da chi si e' trovato in situazioni simili.
                                                      Piu precisamente, quando e' stata richiesta la pubblica utilità, come e a quale ufficio?
                                                      quando e' stato richiesto di fatto l'esproprio?

                                                      Grazie a tutti.
                                                      Marco.

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                                                      • #28
                                                        Ciao a tutti, aggiorno il post, con quanto scoperto sulla mia pelle.

                                                        Premesso che quando si parla di espropri, si toccano tasti dolenti (ovviamente) ..!!!
                                                        Comunque il DM 2010 (linee guida rinnovabili) è il documento di riferimento, e parla chiaro a tale proposito.
                                                        Indipentemente dalla potenza, e questo vale anche per piccoli impianti (<100 Kw), in caso di espropri,
                                                        è necessario procedere con l' Autorizzazione Unica.
                                                        Questo è quello che mi hanno fatto notare alcune amministrazioni, trovando conferma sulla lettura del D.M. 2010.

                                                        A questo punto ho aperto un nuovo post
                                                        http://www.energeticambiente.it/idro...-i-100-kw.html
                                                        se qualcuno può intervenire...
                                                        io insieme al forum ringrazio.

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                                                        • #29
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                                                          -in autorizzazione unica è sia stabilità la pubblica utilità, il vincolo preordinato all'esproprio e l'urgenza dell'opera, però poi le amministrazioni seguono l'iter dell'art. 20 dpr 327/01 e non l'art. 22 del medesimo dpr.
                                                          Ovvero procedono con l'iter ordinario e non con quello urgente (per quanto le opere sono definite urgenti). Questo comporta che prima di iniziare i lavori a seguito dell'immissione in possesso, bisogna fare tutta la trafila delle notifiche ai sensi del c.p.c., offerta dell'indennità provisoria, notifica del decreto, della data di immissione, costituzione del deposito nel caso di non accettazione e nella fortunata circostanza di avere pochi intestatari oggetto di esproprio o di servitù, limitati in un'area di residenza circoscritta, stando con il fucile puntato si riesce a concludere in circa 7-8 mesi. (Ogni notifica richiede 30 gg dall'esito positivo della stessa, oltre i tempi della spedizione e sono da farsi 5 notifiche distinte, nel mezzo i tempi che si prende l'amministrazione per validare gli step successivi).
                                                          Ma se i proprietari sono metà in italia, metà all'estero,in numero significativo, senza superare i 50, e senza che abbiano grossi mezzi per adire vie legali giusto per tirare un po' sul prezzo, ci vuole non meno di 12 mesi per potere avviare i lavori.
                                                          Quindi l'Autorizzazione Unica per ottenere i permessi a costruire ed esercire riesci ad averla in 90 giorni (max. 180 al lorodo di eventuali sospensioni per integrazioni e altro), ma poi un avolta ottenuta parte il carosello del dpr 327.
                                                          Diverso il caso in cui l'opera interessi terreni con più di 50 proprietari. In quel caso scatta l'art. 22-bis del dpr 327 e pertanto si può immettere in possesso, iniziare i lavori e dopo con tutta calma valutare l'indennità da offrire.
                                                          Due pesi e due misure.

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                                                          • #30
                                                            Salve ragazzi,
                                                            dalle vostre esperienze da quando si ha l'autorizzazione unica ( nel mio caso conseguita da 2 settimane) con vincolo preordinato all'esproprio ,quanto tempo passa per avere il decreto espropriativo e quindi poter iniziare il cantiere?
                                                            C'è qualcuno che ha già fatto questa procedura?
                                                            Abbiamo tentato un accordo bonario ma senza esito positivo.
                                                            Grazie anticipatamente

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