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Pioneri dell'energia elettrica

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  • Pioneri dell'energia elettrica

    Difficilmente apro dicussioni, però dopo aver parlato di Allievi e del suo colpo di ariete mi è venuto in mente l'Ing. Aldo Netti un pionere di cui ho letto un libro su come abbia prodotto, presso la Cascata delle Marmore, e trasportato l'energia a distanza sino a Spoleto tra il 1897 e il 1899.

    Nonostante abbia "illuminato", producendo e distribuendo energia elettrica in tutta la bassa Umbria e in tutto il Lazio Nord la sua città natale Narni, almeno sino ad un paio di anni fà, non aveva ancora dedicato una via.

    Allego il link che ho trovato sulla sua storia.
    Aldo Netti (Narni 1 gennaio 1869 - Roma il 15 luglio 1925) pioniere dell’energia elettrica | Facebook

    Chi vuole è pregato di aggiungere altri pioneri dimenticati.

    Spes

  • #2
    Pionieri elettrici

    Salve ,

    mi permetto di segnalare il mio corregionale (FVG)
    vedi foto allegata



    ARTURO MALIGNANI
    Udine, 4 Marzo 1865
    Udine, 15 di Febbraio 1939





    Classica figura di uomo che si crea dal nulla: di modesta famiglia proveniente dal cividalese, rimase orfano di padre e di madre giovanissimo e continuò il lavoro di fotografo nello studio lasciato dal padre.

    Diplomato all'Istituto Tecnico di Udine, iniziò l'Università prima a Padova poi al Politecnico di Milano. Senza completare gli studi, lo si trova a Udine nel 1886: decisamente impegnato nei suoi esperimenti di ottica e chimica fotografica e di elettrologia.

    Nell'orto di casa, sul versante occidentale del Castello, si costruì un laboratorio e cominciò a fabbricare lampade elettriche e, nel 1888, ebbe dal Comune di Udine il contratto per la sostituzione dei fanali a gas con lampade elettriche.

    Era la terza città in Europa con questo impianto di illuminazione.

    Allargò il laboratorio, costruì una prima centrale termica, una turbina sulla roggia, altre due sul canale Ledra e fece di Udine la città più luminosa del mondo con le sue lampadine.

    Gli esperimenti su queste "fonti di luce" impegnavano scienziati inglesi e americani per eliminare la difficoltà di durata e di fabbricazione.

    Le prime esperienze positive fatte nel 1878 da Thomas Alva Edison portavano la durata delle lampade a dieci o quindici minuti, ed erano costosissime.

    Per la vuotatura della lampada erano necessarie ore e i filamenti di carbone duravano al massimo cento ore.

    Il Malignani, con un suo procedimento tutto nuovo, eliminò ogni difficoltà dì fabbricazione e di durata: arrivava a ottocento ore!

    Nel 1895 fu un tecnico tedesco a rivelargli la rivoluzione della sua scoperta: e la società Edison di Milano comprò i diritti del brevetto.

    L'americano Edison chiamò in America il Malignani che firmò un contratto di sfruttamento e ritornato in Friuli, tra il 1898 e il 1900, in società, costruì la diga di Crosis, dove possiamo ammirare anche una magnifica cascata..., e la centrale di Ciseriis, sopra Tarcento.

    Nel 1906 Malignani progettò anche la costruzione della centrale idroelettrica di Vedronza, purtroppo distrutta dal terremoto del 1976.

    Molti progetti ideati in quel territorio montano rimasero però solo sulla carta, come lo stabilimento idrotermale a Patochis oppure un ponte nei pressi di Tarcento con una sola arcata.

    Nel 1907 fondò la Società Cementi del Friuli e dopo la guerra la Società Cementi del Veneto con sede a Padova (per costruire le dighe da lui progettate serviva molto cemento, e quindi questa necessità lo portò a investire nella produzione del cemento stesso..., chi fa da se....).

    Si dedicò con passione e competenza alla meteorologia e all'astronomia.

    Arturo Malignani, un personaggio che ha illuminato con le sue idee non solo una città come Udine, ma il mondo intero.


    Conclusione: Ad Arturo Malignani sono state intitolate alcune scuole superiori della provincia di Udine...
    File allegati

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    • #3
      Tensione lanciata a distanza

      Per la prima volta nel mondo la luce arrivò da lontano.
      In un caldo giorno di mezza estate del 1892, e precisamente i1 4 luglio, la corrente elettrica viene lanciata per la prima volta nel mondo, su scala industriale, da Tivoli a Roma, per mezzo di una linea monofase a 5.000 volt, lunga 26 chilometri.
      La prima centrale di Acquoria, fu inaugurata il 29 agosto 1886 per l’illuminazione pubblica di Tivoli da Gualard e Gibbs, i quali, primi nel mondo, realizzarono un impianto a corrente alternata con trasformatori di propria invenzione. La seconda centralina fu costruita dalla società Anglo Romana, poi diventata Romana Elettricità, sotto l’antica Villa Mecenate.
      La centrale entrò in servizio il 4 luglio 1892 con sei gruppi generatori monofase a 45 periodi, sviluppando, sotto un salto di 50 m con una portata di 4 mc/sec., una potenza di 2.000 CV pari a 1.472 kW. L’energia fu prodotta alla tensione di 5.000 V e trasportata a distanza-tramite una linea lunga 26 Km, costituita da quattro corde di rame da 100 mm/q portate da una palificazione di ferro a doppio T con isolatori, tipo telegrafo, di dimensione ingrandite -per la prima volta nel mondo- fino a Porta Pia in Roma, in una sottostazione equipaggiata con 32 trasformatori manofase da circa 30 kVA, allora ritenuti giganteschi.

      Per tutto il resto.....c'è internet.

      Spes

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      • #4
        Molto bello questo post, complimenti a Spes e a Progettista per i primi contributi molto interessanti.
        Buona continuazione
        RemTechnology
        "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
        (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
        Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

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        • #5
          Da un libro degli anni trenta trovo scritto da Guido Bergui:

          Ricordiamo qui, d'incidenza che Terni, fu una delle prime città che, in Europa, adottarono l'energia elettrica per illuminazione; forse, fra tutte, proprio la prima in cui l'illuminazione elettrica sia stata prodotta dall'energia idraulica e ...................................
          Difatti, nel 1883, l'ing. Doll di Hannover, direttore del locale ex-Lanificio Gruber, per esperimento pubblico e con forza idroelettrica, illuminò per qualche sera, la Torre del Palazzo Comunale ed un piccolo tratto del Corso V.Em. mediante lampade elettriche ad arco incandescente.
          Immediatamente dopo, l'industriale ternano V. Bizzoni....................creò un impianto stabile d'illuminazione elettrica per privati.................
          Nel 1887, al Bizzoni subentrò la Soc. Industriale elettrica della Valnerina (Ing. Cassiano Bon) la quale provvide la città della rete d'illuminazione elettrica pubblica....................

          Spes

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          • #6
            Cari amici eccomi qua a riesumare una discussione vecchia di 8 anni e mezzo fa’.
            Vi ricordate che vi avevo parlato dell’ing Netti ?
            Aldobrando Netti 1892 prima Centrale Idroelettrica – Narnia History

            bene, il proprietario (ora ex-) ha ceduto l’immobile della vecchia officina al Comune di Narni e finalmente si può tentare di portare avanti l’idea del museo dell’energia elettrica. Se avete del materiale o avete idea di dove trovare una piccola turbinetta storica, un quadro di marmo, lampadine, interruttori, legno o porcellana ....... fatevi avanti. Sperando che il Comune trovi un minimo di risorse.......

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            • #7
              http://www.cvaspa.it/opencms/export/...014_MAX_OK.pdf

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              • #8

                Ciao Buran,
                documento molto interessante !
                ciao car.boni
                Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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