La fine dell'idroelettrico (almeno in Toscana) - EnergeticAmbiente.it

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La fine dell'idroelettrico (almeno in Toscana)

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  • La fine dell'idroelettrico (almeno in Toscana)

    Un paio di giorni fa ho chiesto lumi su una concessione a cui sto lavorando da oltre due anni e proprio nel mese di gennaio avrei dovuto ritirare tutte le autorizzazioni per cantierare le opere (vi lascio immaginare quanto lavoro, energie e risorse ho speso per arrivare a questo punto).
    Il funzionario mi dice che c'è un problema molto grosso: dopo l'alluvione di Aulla la Regione Toscana ha avuto la brillante idea di fare una nuova legge dove, di fatto, si vieta ogni nuovo intervento in alveo (di qualsiasi natura e tipo).
    La legge a cui mi riferisco è la legge Regionale Toscana n° 66 del 27/12/2011 - articolo 141 che dice:

    Non sono consentite nuove edificazioni, manufatti di qualsiasi natura o trasformazioni morfologiche negli alvei, nelle golene, sugli argini e nelle aree comprendenti le due fasce di larghezza di dieci metri dal piede esterno dell’argine o, in mancanza, dal ciglio di sponda dei corsi d’acqua di cui al quadro conoscitivo del piano di indirizzo territoriale previsto dall’articolo 48 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio), come aggiornato dai piani di assetto idrogeologico (PAI).
    2. Oltre a quelli di cui comma 1, sono vietati gli interventi che comportino la rimodellazione della sezione dell’alveo, le impermeabilizzazioni sostanzialmente continue del fondo degli alvei, nonché trasformazioni morfologiche degli alvei e delle
    golene che possono costituire ostacolo al deflusso delle acque.
    3. Gli interventi che comportano la rimodellazione della sezione dell’alveo, nuove inalveazioni o rettificazioni dell’alveo
    dei corsi d’acqua devono essere autorizzati dall’autorità idraulica competente, che è tenuta a motivare il rilascio del provvedimento di autorizzazione le condizioni di miglioramento del regime delle acque e sulla riduzione del rischio derivante dalla realizzazione dell’intervento. etc..
    Il funzionario è stato chiaro, con questa legge l'impianto non s'ha da fare.

    Io le mie conclusioni su questo bel paese le ho già tratte da un pezzo, lascio a voi i commenti.

  • #2
    Leggi che dicono che non si può costruire vicino ai fiumi già esistono a partire dal Decreto Galasso, mentre è ovvio che una idroelettrica debba essere costruita vicino.
    Al comma 3 c'è scritto che l'Autorità idraulica competente deve autorizzarti, ma questo avviene anche adesso.

    Forse è il funzionario che non funziona, ma in Italia (come in altre parti del mondo) capita spesso di avere incompetenti al posto di comando che sminuiscono il lavoro di molta altra gente competente e professionale.

    Spes

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    • #3
      Si Spes, ma un funzionario che non vuole prendersi alcuna responsabilità fa prima a dire di no e seguire la legge... almeno fino a quando non vi saranno chiarimenti dal legislatore (forse anche fra 20 anni).

      In altre province sempre in Toscana mi hanno detto che non tengono (giustamente) conto di questa legge assurda che di fatto vieterebbe anche di realizzare opere che mettano in sicurezza i corsi d'acqua.

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      • #4
        concordo con quanto ha detto Spes.
        Il comma 3 è abbastanza chiaro, come deve essere chiaro dal tuo progetto che l'intervento non peggiora le condizioni di sicurezza idraulica, ma bensì le può migliorare.
        Questo ovviamente dipende molto dal progetto che hai presentato. Io batterei su questi punti...
        Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

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        • #5
          Il mio progetto in effetti prevede il risanamento di strutture pericolanti e parzialmente già crollate ma siamo punto e a capo. Purtroppo l'istruttore fa il bello ed il cattivo tempo interpretando in modo arbitrario la legge.

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          • #6
            Buonasera itus....come va'...??
            Mi fa piacere che anche l'idro iin Toscana sia alla frutta, del resto come tutti gli altri settori, tu, di Lucca come me conosci bene le nostre tristi realtà. Bene dopo questo po di retorica lamentela ti chiedo una cosa.
            Quello che espone la legge da te citata e dai colloqui intercorsi con i cari funzionari, si applica anche a quei progetti che hanno gia ottenuto i pareri ADB...?? o solo ai nuovi interventi....??
            un saluto e spero di aver presto l'occasione di incontrarci.
            alessandro
            nessun faro aiuta colui che non ha un porto in cui dirigersi....!!!

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            • #7
              Ciao Alessandro,
              la mia pratica era praticamente conclusa... quindi ok da tutti: autorità di bacino, consorzio di bonifica, genio civile, comune, soprintendenza e ovviamente già finita la pubblicazione... dovevano solo firmarmi la pratica in provincia.
              Se fossi stato all'inizio non ero di certo così incavolato! Spero vivamente che la situazione si sblocchi al più presto.
              Comunque la provincia di Lucca non applica questa legge (così mi ha detto il dirigente), il mio impianto è in un'altra provincia...

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              • #8
                Finalmente la situazione si è sbloccata con la legge regionale n° 21 del 21/05/2012
                Sei mesi di tempo buttati per una legge palesemente assurda.

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