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Tribunale delle acque - esperienze

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  • #31
    PER COMPLETEZZA, la regione è l' EMILIA ROMAGNA
    il concorrente, anche se il progetto è modesto (concessione 99kw) ha appoggi politici molto influenti (e questo modo di operare lo conferma).
    Ma sino ad ora hanno battuto i denti, e per me diventa vitale NON cadere nel gioco delle interpretazioni di UFFICIO ...

    Infatti con la tecnica imposta: determinare la CONCORRENZA CONCESSIONE con il risultato del procedimento VIA
    il risultato della CONCORRENZA puo' essere manipolabile...
    e non voglio rimanere intrappolato in questo gioco...

    Per la cronaca parliamo di una concorrenza con una COCLEA in un lato del fiume (il mio progetto), e di una TURBINA ad immersione sull'altro lato del fiume (concorrente).

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    • #32
      in concorrenza, la data di presentanzione vince solo a parità di altre condizioni: Art. 9 (modificato dall'art. 4 del D. L.vo 12 luglio 1993, n. 275)
      1. Tra più domande concorrenti, completata l'istruttoria di cui agli artt. 7 e 8, è preferita
      quella che da sola o in connessione con altre utenze concesse o richieste presenti la
      più razionale utilizzazione delle risorse idriche in relazione ai seguenti criteri: a)
      l'attuale livello di soddisfacimento delle esigenze essenziali dei concorrenti anche da
      parte dei servizi pubblici di acquedotto o di irrigazione, evitando ogni spreco e
      destinando preferenzialmente le risorse qualificate all'uso potabile; b) le effettive
      possibilità di migliore utilizzo delle fonti in relazione all'uso; c) le caratteristiche
      quantitative e qualitative del corpo idrico.

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      • #33
        E' stato da poco emanato il decreto attuativo sulle soglie per screening e VIA. (A seguito della 91/2014) Praticamente ora si procederà a valutazioni caso per caso in base ad una checklist già definita dalla direttiva comunitaria sulle VIA. (Soglie e riduzioni del 50% se areee protette non hanno più valore).

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        • #34
          Grazie a tutti per gli interventi

          luciof
          Grazie delle indicazioni, il punto (c) rafforza la mia posizione e gioca a mio favore, in quanto Coclea
          > c) le caratteristiche quantitative e qualitative del corpo idrico.
          Ora purtroppo dovrò far intervenire il mio legale...
          Per dovere di cronaca terrò aggiornato il post e il forum, con la speranza che rendendo pubblico questo confronto possa essere utile anche ad altri...

          Ultima modifica di marcomambo; 16-05-2015, 15:35.

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          • #35
            ... dimenticavo ... per dovere di cronaca ...

            x lollolo
            >Si scoprisse che membri della società concorrente hanno parenti o familiari in comune con qualche dirigente del Settore... ha capito dove voglio arrivare)

            Ovviamente Verificato...
            Ovviamente queste cose sono studiate in maniera scientifica ...
            le INFLUENZE sono SAPIENTEMENTE occulte
            pero' dove passa il concorrente (che mi sono trovato io) fa TERRA BRUCIATA!
            e parliamo di una societa gia nota alla STAMPA e ALLE PROCURE per presunti illeciti autorizzativi... disastri ambientali...
            nel mio caso la sentenza del Tribunale TSAP non e' stata sufficiente a risolvere la questione...
            ora probabilmente dovro' avviare un SECONDO RICORSO... e il prossimo al TAR ...

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            • #36
              In bocca al lupo!!

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              • #37
                Grazie mat .... Crepi !!!

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                • #38
                  Un Caro saluto a tutti
                  Desidero aggiornarvi sulla mia vicenda, con la speranza che possa essere di aiuto/confronto per altri, e per avere uno scambio/confronto con voi

                  La storia del mio RICORSO ACCOLTO dal TSAP (Tribunale Acque, discussa in questo post) non è finita...
                  gia perchè il nostro paese consente a chi commette illeciti di proseguire con tale attività.
                  Questo purtroppo è l'assurdo del nostro paese... storia vecchia, ma per la quale bisogna attrezzarsi e adeguarsi.

                  IL FATTO
                  Il progetto su cui ho vinto il ricorso, è un progetto in concorrenza in cui io sono il primo ad aver presentato.
                  A seguito della richiesta di concessione in concorrenza, mi hanno obbligato ad andare in VIA per completare la procedura di concorrenza.
                  Ho chiesto più volte di evitare la VIA (per evitare ulteriori costi), ma non mi è stato concesso, quindi ho dovuto affrontare la procedura VIA.
                  Ho chiesto più volte di avere indicazioni dal servizio idraulica per superare tutte le criticità che hanno portato al primo diniego, e non mi è stato concesso.
                  NOTA: nella sentenza del TSAP è scritto e ribadito che le modifiche al progetto, al fine di superare criticità espresse dai vari enti/soggetti DEVONO ESSERE CONSENTITE.
                  Quindi al fine di evitare nuovi dinieghi (ovviamente irrazionali), e di risolvere le criticità ho apportato delle modifiche al progetto.
                  RISULTATO: ho ri-avviato il procedimento in VIA e sono arrivato alla fine mi hanno dato un nuovo preavviso di diniego, con la motivazione che ho apportato modifiche al progetto, e non dovevo farlo nel rispetto della concorrenza.
                  Ora sono in attesa del diniego definitivo per avviare un nuovo ricorso.
                  Ovviamente non è mia intenzione mollare, anche cosciente e consapevole che proseguendo ritorno nelle mani di un giudice.

                  CONSIGLIO DA DIRIGENTI PUBBLICI: avviare esposto/denuncia alla CORTE DEI CONTI
                  Esponendo la vicenda a dei Dirigenti Pubblici (Ovviamente dirigenti pubblici non coinvolti nella vicenda e di cui ho fiducia/stima del loro operato),
                  mi hanno consigliato, oltre ad avviare un nuovo ricorso amministrativo al TSAP o TAR (questo sarà definito nel diniego),
                  al fine di dare una svolta alla vicenda ed evitare che i dirigenti in carica (a vari livelli),
                  proseguino con ulteriori dinieghi irrazionali (ovviamente al fine di favorire il concorrente), di procedere con un esposto / denuncia alla CORTE DEI CONTI.
                  L'esposto alla corte dei conti non costa nulla al richiedente, ma per il dirigente coinvolto pesa come un macigno.
                  La corte dei conti, a seguito di un illecito, procede con un'apertura di indagini a carico del dirigente,
                  sino ad arrivare alla richiesta di risarcimento danni personale del dirigente e/o nei casi gravi alla richiesta di licenziamento del dirigente coinvolto.
                  La corte dei conti non risarcisce il richiedente, in quanto il risarcimento eventuale va allo stato, ma serve da deterrente al richiedente per evitare nuovi illeciti da parte dei dirigenti.

                  DOMANDA
                  Qualcuno di voi ha mai affrontato un esposto alla CORTE DEI CONTI, per illeciti o presunti illeciti amministrativi di dirigenti pubblici?
                  Se si può raccontare (brevemente) la propria esperienza?

                  Grazie

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                  • #39
                    tribunale acque pubbliche

                    Buongiorno a tutti,mi sono iscritto in questo blog molto interessante perché vorrei raccontare la mia esperienza e avere una vostra opinione e un confronto riguardante i ricorsi al tribunale superiore di Roma che purtroppo ci vede coinvolti.
                    Nel maggio del 2014 costituisco una s.r.l e assieme ad un socio decidiamo di investire nel settore del mini idroelettrico all'interno di un torrente vicino a casa mia,dopo una ricerca dei siti potenzialmente appetibili decidiamo di presentare 3 progetti tutti a salto concentrato.A novembre 2014 depositiamo presso gli uffici competenti tutta la documentazione progettuale comprensiva di richiesta di autorizzazione unica e derivazione d'acqua ad uso idroelettrico ,dopo alcune settimane gli organi provinciali ci rispondo che uno dei 3 progetti doveva essere assoggettato alla valutazione di impatto ambientale trattandosi di un sito dove richiedeva una ricostruzione parziale della traversa, distrutta da alcuni eventi di piena negli anni passati,ad agosto 2015 otteniamo parere positivo da parte dell'ufficio VIA della regione e la nostra istruttoria prosegue regolarmente,otteniamo anche i vari pareri positivi,paesaggistica,idraulica ecc, stipuliamo i vari contratti con i proprietari dei terreni,quindi otteniamo anche la piena disponibilità delle aree , finchè a febbraio 2016 veniamo a conoscenza che sullo stesso sito giaceva inerte una richiesta risalente l'anno 2010 di derivazione ad uso idroelettrico presentata da un altra ditta e lasciata abbandonata dentro qualche cassetto senza mai aver dimostrato alcun tipo di interesse nel volerla portare avanti, sempre su codesta pratica l'ufficio acque aveva inviato alla società un preavviso di diniego che purtroppo non si capisce il motivo ma questo preavviso non sfocio mai in un vero e proprio diniego quindi, rimase sempre e solo un preavviso.A aprile 2016 veniamo a conoscenza che la ditta ha presentato una richiesta di valutazione di impatto ambientale (che supererà positivamente dopo alcuni mesi) presso l'ufficio VIA regionale e contemporaneamente invia una comunicazione alla provincia presentando alcune tavole integrative e dimostrando la volontà nel voler proseguire il progetto(molto probabilmente dopo aver visto la nostra pubblicazione di VIA positiva sul BURL) a quel punto la provincia emette un provvedimento dove dichiara la nostra ditta in concorrenza STRAORDINARIA con l'altra ditta motivandone il fatto che il nostro progetto si trova in uno stato avanzato di istruttoria ma l'altra società' ha presentato prima la domanda,quindi eccoci in un gran casino!!,ovviamente l'altra ditta impugna il provvedimento di concorrenza e apre un ricorso al tribunale di Roma contro la regione a quel punto su consiglio del nostro legale decidiamo di costiturci assieme alla regione per cercare di difendere il provvedimento puntando le nostre difese sul fatto che la pratica dell'altra ditta si trovava in uno stato di inerzia che si e' protratto per 6 lunghi anni,ad oggi abbiamo fatto una sola udienza che puntualmente e sfociata in un rinvio...
                    Spero di essere stato Chiaro!!! grazie per la pazienza!!!

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                    • #40
                      Non è possibile pensare di trovare un accordo con l'altra ditta richiedente... andare avanti con il tribunale delle acque non credo giovi a nessuno...
                      Avete pensato di valutare questa strada?
                      Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

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                      • #41
                        già fatto ma l'altra ditta ha paventato richieste assurde!

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                        • #42
                          Se avete accesso al progetto della ditta concorrente potreste valutare la possibilità di andare in "concorrenza" demandando alla Regione/Ente l'espressione di "Parere in concorrenza". A questo punto però dovete valutare bene la qualità del vostro e dell'altro progetto.
                          Andare per vie legali con TA la vedo uno strada lunga e dispendiosa...
                          Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

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                          • #43
                            Purtroppo andare avanti per vie legali può allungare di molto tempi e costi dei procedimenti, in alcuni casi farli completamente arenare sino alla loro morte burocratica.
                            Tu intanto investi soldi e tempo, ma questo è un rischio che si può correre e ne devi essere consapevole.
                            Poi qualora tu vinca uno o più ricorsi e il progetto non sia più realizzabile per fine incentivi, dovrai avviare una richiesta di risarcimento con il tribunale civile (e qui altri 10-15 anni per completare l'iter).
                            Ovvio ... quando non hai alternative e il progetto è interessante non hai altre strade.
                            Questo è anche il motivo per il quale un progetto cantierabile / incentivabile ha un valore importante.
                            Ma un ricorso potrebbe non bastare, e considera che per un ricorso servono mediamente 2-3 anni per la conclusione.
                            Nel mio caso infatti, sullo stesso progetto, sarò costretto ad avviare un secondo ricorso.
                            In quanto i dirigenti coinvolti continuano indisturbati ad emettere pareri (come da prima sentenza tribunale acque) ILLOGICI e IRRAZIONALI.
                            Tutto dipende molto dall'onesta e serietà dei dirigenti pubblici coinvolti (anche se a volte ne basta uno per rovinare il cesto).


                            Io posso solo farti Tanti Auguri e qualora tu sia convinto della bontà del progetto, cerca di NON non mollare mai...

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                            • #44
                              Concordo marcomambo è palese che nel mio caso l'errore della pubblica amministrazione sia evidente dovevano quanto meno dare il diniego alla pratica dell'altra ditta che è rimasta inattiva per 6 anni,oppure non accettare la nostra domanda,purtroppo noi eravamo in una posizione dove non potevamo fare nulla e sperare solo nella giusta scelta degli uffici,eravamo in uno stato avanzato di istruttoria , il nostro progetto sembrerebbe essere il migliore a livello di sfruttamento della risorsa,abbiamo la disponibilità delle aree,avevamo già presentato tutte integrazioni richieste,mancava solo più la conferenza deliberante...siamo consapevoli che una guerra di questo dove le finestre incentivanti non sembrano delle migliori il rischio che si corre è quello di arrivare ad un punto in cui ci servirà ben poco la concessione.Abbiamo provato a trovare un accordo bonario rivelatosi poi una perdita di tempo...quindi non ci rimane sperare che la regione porti a termine la procedura di concorrenza e si esprima su chi ha vinto o perso visto che il tspa non ha dato nessuna sospensiva,in questo caso credo che colui che otterrà la concessione possa comunque iniziare a costruire anche se il tspa non si è ancora pronunciato,ovviamente non mi vorrei ritrovare a costruire la centrale e poi perdere il ricorso in questo caso non ho idea di cosa potrebbe succedere se non chiedere un risarcimento danni allla regione.

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                              • #45
                                Domanda di concessione del 2010? ancora in piedi nel 2016? Qua in regione Piemonte, per la concessione richiedono 18 mesi per il rilascio. Ma pensare quasi 6 anni? Con un avviso di diniego. Anche abbiano richiesto una proroga, non può essere superiore ai 30 giorni... Ora probabilmente nessuno dei due concorrenti lo farà mai questo progetto. Si saranno spesi già enne migliaia di euro, ancora qualche migliaia non faranno la differenza. Ma almeno si va a fare un culo grande come una capanna ai dirigenti. In concessione, una prima attività dal momento del deposito della domanda, per gli uffici competenti è la verifica di procedibilità (dal 1/1/2016 si è aggiunta la matrice di verifica dell'Autorità di Bacino, fiume Po - sempre che tu rientri nel bacino dello stesso) e una verifica su eventuali procedure in concorrenza. Invece ti hanno fanno procedere come se non ci fosse nulla. Però, non è che il concorrente ha ripresentato nuovamente il tutto?

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                                • #46
                                  Purtroppo non si tratta della regione Piemonte su quello preferirei mantenere la privacy per non dilvigare lo s*******mento,comunque ti confermo che la pratica della ditta concorrente non è una pratica nuova ma una prosecuzione della precedente depositata nel 2010,è palese che da parte della regione ci siano forti profili di illegittimità ma abbiamo preferito non impugnare noi il decreto di concorrenza perché sulla carta avevamo tutti presupposti per vincerla oltre a sfruttare meglio la risorsa abbiamo gli accordi con i proprietari dei terreni e sopratutto quando è stata dichiarata la concorrenza STRAORDINARIA quindi non ordinaria la ditta avversaria non aveva nemmeno completato la VIA.Il Reggio decreto disciplina la concorrenza straordinaria o eccezionale in una sola voce "prevalente interesse pubblico" che vuol dire tutto e vuol dire niente,questo è quello che ho trovato sul R.D Qualora una nuova domanda incompatibile con le preesistenti sia presentata al di là dei termini di cui all'ottavo ed all'ultimo comma dell'art. 7, ma prima che il consiglio superiore si sia pronunziato definitivamente sulle domande già istruite, la domanda potrà, in via eccezionale, e con ordinanza ministeriale, essere ammessa ad istruttoria e dichiarata concorrente con le altre, se soddisfi ad uno speciale e prevalente motivo di interesse pubblico.



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                                  • #47
                                    Lhois

                                    Una volta terminato il primo ricorso
                                    o anche parallelamente
                                    valuta anche l'Esposto alla Corte dei Conti per eventuali abusi o illeciti subiti
                                    Questo per cercare di evitare e tutelarti contro possibili re-iterazioni di illeciti

                                    Io non l'ho fatto a suo tempo (in quanto non sapevo si potesse percorrere)
                                    ed ora mi ritrovo a dover avviare sullo stesso progetto un secondo ricorso
                                    quindi parallelamente al secondo ricorso intendo avviare anche l'Esposto (sul quale mi sto documentando con il mio legale)

                                    L'esposto alla Corte dei Conti a te non costa nulla (come non produce ritorni diretti per il caso specifico)
                                    ma per il dirigente è un provvedimento personale che può sfociare in sanzioni o anche in sanzioni+licenziamento
                                    quindi ottimo deterrente per evitare nuovi abusi

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