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mini Idroelettrico in Trentino alto Adige

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  • mini Idroelettrico in Trentino alto Adige

    Ciao a tutti.

    Che suggerimenti mi potete dare/ esperienze che mi potete raccontare

    e se la burocrazia sia la stessa delle regioni a statuto ordinario?

    Tutto ciò che potete raccontarmi sarà benissimo accetto

  • #2
    Ciao Termi
    Bisogna distinguere subito: Alto Adige/Sudtirol o Provincia Autonoma di Trento. Gli obiettivi dei due enti sono molto diversi e di conseguenza anche il rilascio di concessioni.
    In trentino, al momento, è meglio pensare ad altro: è sempre Niet.
    Ciao Georg
    Il top delle energie rinnovabili? Quella che ti tira giù dal letto ogni mattina.

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    • #3
      concordo col post precedente!
      fanno fatica gli enti pubblici a combinare qualcosa..e se sono riusciti i tempi impiegati sono bibblici!

      però per mini cosa intendi??quanti kw??che acqua vorresti utlizzare??

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      • #4
        500KW è la potenza sulla quale starei; per l'acqua dipende, ora sono alla fase di scouting via satellite ed ho cinque posti da visionare; raggiunta la decina organizzo la spedizione.

        Pensavo all'alto Adige in effetti. Il piemonte è veramente snervante.

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        • #5
          Originariamente inviato da georg_bl1 Visualizza il messaggio
          Ciao Termi
          Bisogna distinguere subito: Alto Adige/Sudtirol o Provincia Autonoma di Trento. Gli obiettivi dei due enti sono molto diversi e di conseguenza anche il rilascio di concessioni.
          In trentino, al momento, è meglio pensare ad altro: è sempre Niet.
          E' interessante la presa di posizione degli Enti sopra citati.
          Non conosco nello specifico "l'atteggiamento" di Trento e Bolzano verso l'idroelettrico.
          Volevo approfondire un attimo la cosa: quali sono le motivazioni o gli altri obiettivi che può portare un Ente come la PA di Trento a dire sempre NO.....
          Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

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          • #6
            per quello che ne so io il motivo è abbastanza semplice..
            negli ultimi anni molti comuni hanno fatto richiesta di sfruttare l'acqua dei torrenti a fini energetici..quindi la provincia non può dire al comune x si mentre a quello y no...anche perchè il territorio è quello che è..e quindi verrebbe sfruttata la stessa acqua più volte mettendo a rischio l'ecosistema del torrente/fiume in questione!
            per "ovviare" a questo problema alcuni stanno tentando di fare un opera sovracomunle...
            altra cosa di non poco conto è sicuramente la burocrazia..concessioni comunali, comunità di valle, bim, forestale, provincia..e chi più ne ha più ne metta! (questo punto comunque credo sia uguale in tutta italia....)
            Ultima modifica di mp89; 16-04-2012, 22:07. Motivo: correzione

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            • #7
              Grazie per aver espresso le tue considerazioni...
              Ritengo che questo tipo di atteggiamento sia molto limitante e poco costruttivo.
              E' un vero peccato vista la morfologia del territorio della Provincia di Trento!!!
              Ciao
              Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

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              • #8
                eh lo so!ti posso però assicurare che l'idroelettrico è ben sfruttato..forse la potenza da te richiesta non è proprio possibile collocarla!
                cosa che ha frenato un pò i progetti (nella mia zona) è anche il fatto che il fiume è sfruttato a livello turistico..quindi le dighe sono a monte e a valle della vallata..
                comunque da cittadino non so le vere motivazioni..potresti provare a sentire cosa dicono al dipartimento energetico della provincia! Provincia Autonoma di Trento - Agenzia provinciale per l'energia

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                • #9
                  In Alto Adige rilasciano qusi ogni settimana due tre concessioni, dai 10/20 kW ai 500/1000, però i titolari, oltre ai Comuni, si chiamano Sepp, Fraz, Alois ecc.. penso sia piuttosto difficile per qualcuno che viene da fuori. Comunque la loro politica sembra orientata a mettere diffusamente a disposizione degli operatori la risorsa idrica sia per l'idroelettrico che per altri scopi.
                  In Trentino, da parecchio tempo orami, hanno considerato sufficiente la quota di produzione idroelettrica della provincia e quindi hanno tirato i freni. Se si aggiunge anche un pò di populismo per cui bisogna lisciare gli operatori turistici, i pescatori, gli sportivi in genere ecc. si ha il quadro, a mio parere, della situazione. Adesso sono in attesa di capire dove si andrà a parare in futuro sia in considerazione dei nuovi obiettivi nazionali ed europei, che dei nuovi valori del dmv che scatteranno nel 2016. Sicuramente si ha l'impressione che l'acqua sia ritenuta più loro (di politici e funzionari), piuttosto che un bene della natura.
                  Il top delle energie rinnovabili? Quella che ti tira giù dal letto ogni mattina.

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                  • #10
                    ciao, non voglio far polemica però non sono daccordo che sia fenomeno di populismo il fatto di tenere conto di tutte le realtà esistenti sul territorio (pesca, attività sportive ecc...) ne tantomeno sia "lisciare" ma lo definirei un alto esempio di democrazia...certo che quando la democrazia esagera va in corto circuito però è innegabile che il fiume non è solo nostro che vediamo l'opportunità di far corrente ma è anche del pescatore, del canoista, del naturalista e soprattutto della flora e della fauna che lo abita!
                    Ultima modifica di remtechnology; 22-04-2012, 11:37. Motivo: Moderazione: non replicate interamente i post!

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                    • #11
                      ok Gutty, un pò di polemica è sana. Quello che vorrei evidenziare è che, sempre secondo la mia opinione, in provincia di Trento si bada spesso all'immagine ed al folklore glissando qualche volta sulla sostanza. Ad esempio: perchè ripristinare, a spese dell'ente pubblico, antichi mulini solo per far girare le ruote?
                      Certo che il blocco pressochè totale delle concessioni non è comprensibile, spetterebbe proprio all'autorità provinciale trovare il modo di armonizzare le esigenze delle varie categorie per consentire un corretto ulteriore sviluppo dell'idroelettrico, ma, e qui entra in campo la definizione, che non ti garba, di populismo, si potrebbe sconentare qualcuno: i pescatori sono tanti, il rafting è trendy, i verdi, poi, esistono ancora ecc.ecc.
                      Ciao
                      Georg
                      Ultima modifica di georg_bl1; 18-04-2012, 19:58. Motivo: correzione
                      Il top delle energie rinnovabili? Quella che ti tira giù dal letto ogni mattina.

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                      • #12
                        io resto comunque perplesso e sconcertato

                        da un lato l'atteggiamento delle persone negli uffici che si oc cupano di rilasciare le concessioni e delle verifiche di impatto ambientale;
                        ci si aspetta che siano in grado di distinguere un progetto che ha senso

                        cioè che non è fatto solo per andare a caccia degli incentivi (si vedono progetti di impianti che girano 7 mesi e neppure a pieno carico)

                        e che non succhia dal corso d'acqua tutto quello che è possibile

                        da progetti che cerchino di impattare il meno possibile non sfruttando, tutto fino al dmv (perché il dmv è prorpio minimo, a volte), inveve no.

                        Per non parlare dei comuni (non tutti sia chiaro); appena sentono che uno vuol fare un impianto, ecco che si precipitano

                        e facciamo una società/però l'impianto è impattante, fammi un bel parcheggio e siamo contenti (non farlo e ti sfianchiamo)

                        che se uno vuol fare il puro, in conferenza di servizi finisce massacrato.

                        Insomma, di persone che vogliono fare le cose per bene, senza esaurire i corpi idrici, ce ne sono, ma finiscono spesso nel mucchio

                        mah

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                        • #13
                          concordo con voi, fare di tutta l'erba un fascio è sbagliato e quindi andrebbero premiati progetti sensati, rispettosi di tutte le variabili senza paralizzare il settore bloccando le concessioni a prescindere.

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                          • #14
                            Secondo il mio modesto parere quello che manca è una vera pianificazione a livello di bacino dei corsi d'acqua. Che possa individuare le criticità e gli obiettivi per ottenere il massimo dalla risorse compatibilmente con tutti gli aspetti.
                            Questa però non la deve fare il politico, ne l'imprenditore e tantomeno il tecnico o dirigente che deve rilasciare la concessione.
                            Bisognerebbe inventarsi un "Piano Urbanistico" per la regolazione delle concessioni sui corsi d'acqua.
                            Forse è una provocazione, però è quello che, secondo me, veramente manca...
                            Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

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                            • #15
                              Originariamente inviato da pioneer10 Visualizza il messaggio
                              ........inventarsi un "Piano Urbanistico" per la regolazione delle concessioni sui corsi d'acqua.
                              Forse è una provocazione, però è quello che, secondo me, veramente manca...
                              forse sarebbe meglio abolire qualcosa piuttosto che introdurre altro o perlomeno dovrebbe andare in sostituzione, in Italia siamo dei maghi a mettere pezze aggiungendo cose su cose, fino ad arrivare al punto in cui siamo, quello in cui è possibile la libera interpretazione di tutto, di tutti e su tutto rendendo difficile qualunque iniziativa benefica, lucrativa, ricreativa.

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                              • #16
                                Mi aspettavo questa critica... ma il punto nodale sta proprio qui...
                                ritengo sia meglio definire prima, e bene, tutte le regole del gioco piuttosto che trovarsi in corsa a discutere con questo o con quello... e magari essere anche in concorrenza...
                                Più ci penso, più ne sono convinto. La legge che regola le concessioni di uso dell'acqua pubblica è del 1933, poi c'è tutta una serie di accrocchi in cui è ben difficile districarsi.

                                Cmq stiamo andando un pò fuori tema del post!!!
                                Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

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                                • #17
                                  comunque è una discussione che si sta avviando bene.
                                  Sono lieto di sapere che in provincia di Bolzano non dicano "no" a priori

                                  più nello specifico, vi risulta che sappiano fare distinzione tra "buoni" e "cattivi" progetti?

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                                  • #18
                                    Avevo dimenticato un'altra domanda importante: avete notizia della durata dell'iter di qualche domanda? Per capire qual è l'ordine di grandezza dei tempi di attesa

                                    ri-grazie

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                                    • #19
                                      Riaccendo la discussione rivolgendomi ai colleghi della provincia di TN.

                                      Da voci di "corridoio" sembra che la provincia di TN intenda permettere (fin'ora aveva detto sempre NO) allo sfruttamento dell'Adige con mini-sbarramenti per centrali mini-idroelettriche.
                                      A qualcuno risulta??

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