C'è chi dice no all'idroelettrico?!?! - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

C'è chi dice no all'idroelettrico?!?!

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • C'è chi dice no all'idroelettrico?!?!

    Vorrei porre all'attenzione della sezione idroelettrico questo video presente su youtube:

    Report: lo sfruttamento delle acque bellunesi - YouTube.


    Si tratto di un servizio andato in onda su report il 29 aprile scorso.


    I temi trattati sono molteplici; risulta chiaro però un atteggiamento ostile alle piccole centrali idroelettriche per cui è stata richiesta la concessione di derivazione idraulica. Si parla nello specifico della Provincia di Belluno in Veneto.


    Le motivazioni che i comitati portano a supporto di tale presa di posizione riguardano: l'incompatibilità ambientale, il grande sfruttamento del bacino della Piave già in atto, e la "speculazione economica" che segue questi investimenti.


    Capisco che il tema è difficile, ma vorrei sentire qualche opinione o parere dei frequentatori del forum.

    Grazie!
    Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

  • #2
    Buongiorno a tutti,
    ciao Pioneer,

    tutti i documentari possono essere costruiti dando un' enfasi su un particolare aspetto ma certo che dalla visione del filmato da te postato si rileva uno sfruttamento del Piave davvero impressionante.

    Qui in Piemonte ormai è consuetudine applicare un DMV maggiore anche di 3 o 4 volte rispetto al valore base e comunque ritengo personalmente che con il nuovo decreto i giochi si siano sostanzialmente chiusi.

    Tra tre anni probabilmente non ci saranno più incentivi, dunque se contiamo almeno 7 mesi di progettazione più almeno due anni di iter istruttorio, è ancora saggio mettersi in tali imprese?
    L'unica strada fattibile mi sembra sia nello sviluppo di impianti basati su un piano economico esente incentivi, ma appunto trovare siti così ...... magari.

    Saluti,
    Vortex

    Commenta


    • #3
      Ciao Vortex,

      lo sfruttamento della Piave non è una novità, è una cosa risaputa.

      Ho aperto il post perchè mi piacerebbe approfondire il tema relativo all'atteggiamento (in questo caso negativo) della gente nei confronti dell'energia rinnovabile.

      O meglio, dove sta il limite tra sfruttamento "sostenibile" delle risorse naturali e la speculazione?

      E' chiaro che non è semplice dare una risposta, ma mi piacerebbe un confronto di idee in questo senso.

      Per quanto riguarda il tuo appunto sugli incentivi, non sono così pessimista, tra tre anni ne riparliamo. Comunque il valore dell'energia è difficile che diminuisca.




      Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

      Commenta


      • #4
        Ciao pioneer10, vedendo un po' quello che sta succedendo un po' in giro e legato a questi temi mi sono fatto la convinzione che come al solito sono tutte mosse politiche in attesa dei prossimi grandi cambiamenti inevitabili che ci saranno. Ho la sensazione che alle spalle di chi ci mette la faccia ci sia sempre qualcuno che manovra. Capisco che molte nuovi iniziative idroelettriche comportino problemi di carattere ambientale, ma non lo possono essere tutte al 100 % dei casi.
        Poi se noti sono molto belle le posizioni assunte di volta in volta, quelli contrari all'idro sono favorevoli al fotovoltaico, all'eolico, alle biomasse, quelli contrari alla biomasse sono favorevoli all'idro e all'eolico, e così via ....
        Ad ogni modo io invito tutti gli amici del forum che credono nell'idro a tenere duro che prima o dopo la si vince !

        Commenta


        • #5
          Però ingroberto non possiamo negare che ci sono atteggiamenti a volte "incomprensibili" tipo chi dice no all'idro ma si al fotovoltaico "però non nel mio giardino" e ci si sta annodando su veti e contrarietà su tutto.
          Rimanendo xò nel campo idro ci sono atteggiamenti a volte poco leggibili di chi è preposto al rilascio di un'autorizzazione che fanno a dir poco "pensare male" (e mi sto trattenendo).
          A volte mi viene da sospettare che si stia tessendo una trama in attesa di una modificazione della politica italiana sugli incentivi predisponendo il campo a qualche pesce + grosso che arriverà e si "mangerà tutto" alla faccia di tanti piccoli che nel frattempo sono stati frenati nella loro intenzione di avviare un impianto idro.

          Commenta


          • #6
            Buongiorno a tutti,
            ognuno di noi che sta utilizzando in questo momento un computer utilizza energia elettrica, probabilmente è in ufficio condizionato d'estate (energia elettrica utilizzata) e riscaldato di inverno (utilizzo di gas/energia elettrica) e per arrivare si usa un'automobile che usa combutibili e passa per strade e autostrade. Tutto questo è sostenibile?
            La domanda è seria e importante e il singolo può scegliere di installare apparecchiature efficienti, installare un fotovoltaico, magari e usare la bici se può ma il politico deve decidere la strategia da adottare per raggiungere gli obiettivi giusti dell'utilizzo di fonti rinnovabili anche tramite incentivi.
            Faccio questa premessa perchè io sono Veneto e ho visto la puntata di Report in diretta e vi confermo che la cosa è stata svolta a senso unico, la situazione in quella valle non può esempio "l'esempio nazionale".
            In Veneto i primi impianti idroelettrici risalgono al 1885 e grazie a loro sviluppo molto benessere è stato generato. Io stesso ho la fortuna di gestire tra i tanti un piccolo impianto del 1901 ancora funzionante, revampato nella parte elettromeccanica, ma strutturalmente identico.In oltre 100 anni di funzionamento quanto C02 ha evitato in atmosfera?
            Conosco alcuni imprenditori che hanno revampato negli anni 2006/2007 alcuni impianti di fine 800 che funzionavano ancora con i quadri in marmo ...
            Ritengo giusto fare obiezioni sullo sfruttamento illegale della risorsa idrica, ma quei signori che hanno in mano la concessione, che non conosco e non ho conflitto di interesse, hanno rispettato la legge?
            Si hanno una concessione idroelettrica l'acqua è pubblica non degli abitanti della zona.
            Perchè se non è così una mattina io mi sveglio vedo una strada, quella che dicevo prima e che vi permette di andare al lavoro, e dico: non va bene, passano 1.000 auto all'ora e ci sono pm10 in eccesso, facciamo un comitato e a togliamo.
            Giro lo sguardo e vedo una linea di media tensione e dico non va bene.
            Però se faccio così NON uso l'auto e NON uso l'energia elettrica. Anche se lo facessi veramente non ho il potere di togliere ad altri lo sviluppo delle tecnologie.
            Un atteggiamento SERIO è rispettare la normativa, che vi assicuro che in Veneto è molto severa, e migliorarla ma non possiamo dire no ad una tecnologia che STORICAMENTE in Veneto esiste da oltre un secolo e ha generato, anche a quei signori che si ergevano a salvatori della patria, tanto benessere e tecnologia.
            Negli anni 50 vi ricordo che l'Italia costruiva impianti in tutto il mondo, la grossa parte della tecnologia era italiana e dobbiamo esserne orgogliosi.Ditte come Riva, Magrini, Marelli, Ansaldo hanno costruito il mondo e questi signori che creano comitati solo sul no cosa creano?
            Probabilmente nulla , aumentano l'entropia dell'universo.
            Va bene dire NO all'idroelettrico , all'eolico, alle biomasse ,ma l'ho già detto molte volte se sono veramente seri dicono no ad 1 GWh di idroelettrico e ci dicono come produrlo in maniera rinnovabile, dicono no ad 1 GWh di Eolico e ci dicono come produrlo e così via.
            Nel servizio ad un certo punto il signore, che è il coordinatore di questo movimento ha fatto un intervento in casa sua o in uno studio. Dice no a tutte queste tecnologie, molto bene, se è coerente che si sganci dalla linea elettrica, dalla linea dei telefoni, dal gas perchè tutte queste cose le ha , forse, per disagi di altri cittadini che consapevoli della loro importanza lasciano che queste tecnologie vadano avanti sempre. Spero di essere stato sufficiente chiaro , il motico di questo No tubes o No idro e solo perchè sono in arrivo nuove tasse sull'idro che era l'orgoglio Italiano e adesso è considerato un modo per sfruttare "l'acqua bene comune".
            Tutti devono capire bene il significato di queste parole, l'energia elettrica è un bene di tutti e non è scontato averlo sempre disponibile. Ricordiamolo ai comitati e ditegli che io ci crederò quando taglierano i servizi a casa loro e torneranno al 1850 , solo allora ci crederò alla loro buona intenzione.
            A voi la parola
            RemTechnology
            Ultima modifica di remtechnology; 03-08-2012, 10:32.
            "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
            (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
            Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

            Commenta


            • #7
              Originariamente inviato da remtechnology Visualizza il messaggio
              Nel servizio ad un certo punto il signore, che è il coordinatore di questo movimento ha fatto un intervento in casa sua o in uno studio. Dice no a tutte queste tecnologie, molto bene, se è coerente che si sganci dalla linea elettrica, dalla linea dei telefoni, dal gas perchè tutte queste cose le ha , forse, per disagi di altri cittadini che consapevoli della loro importanza lasciano che queste tecnologie vadano avanti sempre.
              Quel signore, poco tempo dopo, è diventato assessore a "Democrazia partecipativa, Beni Comuni (acqua, agricoltura, energia), Ambiente e Turismo" nel Comune di Feltre (BL). Ora ha anche l'occasione per proporre e non solo dire no. Vedremo.

              Commenta


              • #8
                Purtroppo Rem tu fai un ragionamento che è frutto di esperienza, conoscenza, riflessione e studio.
                Molte persone di quelle che hai citato purtroppo mettono il cervello all'ammasso (e in stand-by) e per comodità (e in qualche caso x mero volgare interesse personale) si lasciano trasportare dal primo peracottaro che li imbonisce sull'acqua pubblica, sul vento pubblico, sul sole pubblico e quant'altro.
                Quello che tu dici sulla creazione del benessere da parte di chi avvia una attività idroelettrica è verissimo e aggiungo che solitamente chi LAVORA su tali centrali conosce e monitora il corso d'acqua molto + di un qualsivoglia ambientalista che magari non si è mai avvicinato ad un fiume. Passa sempre sottaciuto inoltre il fatto che l'acqua turbinata incamera più ossigeno disciolto con ovvi benefici a valle del rilascio per il corso d'acqua.
                Non viene mai evidenziato che, sia pur nel breve tratto dalla presa al rilascio, il corso d'acqua è più pulito e che è sempre onere di chi gestisce l'impianto, quello di mantenere il + possibile pulite le sponde prima e dopo l'opera di presa.
                Non viene mai evidenziato che chi FA una centrale idroelettrica crea LAVORO (forse perchè il lavoro è una cosa odiata da chi porta avanti certe campagne).
                E mi fermo che mi sono già sfogato abbastanza.

                Commenta


                • #9
                  Grazie REM, questo è l'intervento che aspettavo.
                  Purtroppo sono molto combattuto anch'io su questo tema e ritengo che di fondo ci siano tanti ben-pensanti a cui piace parlare, ma poi, il climatizzatore lo tengono acceso anche loro.
                  In passato ho apprezzato molti interventi di Report, ma in questo caso, ritengo che non ci sia stato contraddittorio. L'unico soggetto che poteva essere votato a chiarire la situazione autorizzativa è stato l'ING. CAPO, però mi sembrava un pò guidato dalle domande verso un canale di discussione senza possibilità di una replica vera e concreta.

                  Poi concordo anch'io su una cosa: l'ACQUA E' PUBBLICA, non è del vicino, del Comune o del Consorzio, e ci sono delle leggi da definiscono termini e modi per la corretta gestione di questa importante risorsa.
                  Dispiacerebbe però sapere che interessi di pochi, magari con la spinta dell'amico politico, abbiano la prelazione sull'acquisizione di diritti e/o concessioni di derivazioni.
                  Non conosco così bene la realtà del Bellunese per potermi esprimere, però qualcosa di poco limpido lo si vede... mi limito a dire solo questo.

                  Alla fine, a mio modesto parere, se una centrale idroelettrica è in funzione da più di cento anni, probabilmente si può considerare "ambientalmente compatibile", anche se in area a parco, se rapporto il beneficio in termini di minor emissione di inquinanti.

                  Vi ringrazio per i Vs. interventi.
                  Ciao
                  Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

                  Commenta


                  • #10
                    Ormai si vede il fondo del barile ! Gratta gratta arriviamo di sotto ! tanto meglio ! Che tutti tornino a lavorare e ad essere pagati per quello che sanno fare ! Siamo stufi di grandi oratori , trascinatori di folle , pseudo tecnici con soluzioni in tasca ,demagoghi di tutti i colori, ecolgisti con troppo tempo libero e politici di professione !
                    Sandro

                    Commenta


                    • #11
                      partecipazione economica

                      La mia esperienza in austria è che per costruire centrali idroelettriche bisogna coinvolgere i comuni anche economicamente, riservando una percentuale nel capitale della società di gestione. Poi bisogna coinvolgere la cittadinanza sin dall'iter autorizzativo tramite convegni, tavole rotonde, presentazioni. Solo così si riusciranno a costruire nuove centrali in una situazione win-win per tutti.

                      Saluti.

                      Commenta


                      • #12
                        Benevenuto cornetto,
                        non è che in Italia sia molto diverso, però forse in Austria il Comune partecipa anche economicamente all'impresa, da noi solitamente si lascia un 3/10% come fee al Comune e di certo bisogna coinvolgere la cittadinanza.
                        Da noi non c'è nessuna legge che ci obbliga a farlo ma non farlo corrisponde spesso al fallimento dell'operazione.
                        Buona continuazione
                        RemTechnology
                        "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
                        (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
                        Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

                        Commenta


                        • #13
                          scusate se mi intrometto. non voglio pernder caz..ate!!!
                          ma un altro problema in italia e che non abbiamo roccia in montagne e un esempio e il vajont?

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da cornetto Visualizza il messaggio
                            La mia esperienza in austria è che per costruire centrali idroelettriche bisogna coinvolgere i comuni anche economicamente, riservando una percentuale nel capitale della società di gestione. Poi bisogna coinvolgere la cittadinanza sin dall'iter autorizzativo tramite convegni, tavole rotonde, presentazioni. Solo così si riusciranno a costruire nuove centrali in una situazione win-win per tutti.

                            Saluti.
                            Ho avuto un'esperienza nella quale, pur coinvolgendo il comune, gli enti preposti si sono inventati (ripeto - inventati) di tutto x non dare l'autorizzazione, costringendoci anche ad un monitoraggio del fiume x 3 anni quando avevamo a disposizione i dati idrografici ufficiali relativi agli ultimi 50 anni.
                            Solo con molta pazienza si è riusciti nell'impresa, ma quanti invece di fronte a dinieghi assurdi hanno lasciato perdere?

                            Commenta


                            • #15
                              @ram: Io in effetti mi riferivo ad una partecipazione del comune nel Capitale Sociale dell'azienda che gestisce l'impianto.

                              Comunque anche in Austria le procedure autorizzative si tirano per le lunghe. Dipende comunque da Bundesland a Bundesland.
                              Sto seguendo un progetto in Tirolo che è avviato dal 2006 e non abbiamo ancora ottenuto l'autorizzazione definitiva, in quanto è stato fatto ricorso in appello.

                              Chi di voi va alla Klimaenergy a Bolzano?

                              Saluti.

                              Commenta


                              • #16
                                Ciao a tutti,

                                bel servizio strumentalizzato, concordo con Rem ... questi signori se fossero coerenti dovrebbero sganciarsi da tutte le fonti di energia ed essere autonomi! Purtroppo il mondo è pieno di gente come questi signori che organizzano comitati contro tutto tanto l'importante è far parlare di se, diventare famosi sfruttando l'ingoranza e la stupidità delle persone!
                                Si attaccano sulle nuove concessioni ... la condutttrice dice che un domani forse pagheremmo multe dalla comunità europea ... ma perchè nessuno dice che le "GRANDI CONCESSIONI" sono scadute da anni e non è stato fatto il bando per il rinnovo e l'Italia STA GIA' PAGANDO multe per questo!
                                Perchè non si attaccano su queste cose che le multe le stiamo già pagando, che se rilasciassero più acqua loro forse le cose andrebbero meglio ... semplice perchè sono invidiosi di chi ha un piccolo impianto hydro ma temono i grandi, non vorrai metterti contro ENEL o gente del caso!
                                Mi spiace che l'informazione sia sempre strumentalizzata .. è un peccato però questa è l'Italia spero che la gente prima o poi se ne renda conto!

                                Ciao

                                Mat

                                Commenta

                                Attendi un attimo...
                                X