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Mini Idro su acquedotto

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  • Mini Idro su acquedotto

    Buongiorno a tutti!

    sono una studentessa di Ing. civile e ambientale e sarei interessata a capire quali sono le caratteristiche da rispettare nella realtà per poter inserire una turbina in un acquedotto.
    Mi spiego meglio: per il progetto di una condotta addutrice in un acquedotto di alta montagna vorrei inserire una o più mini idro per poter garantire l'autonomia elettrica alle piccole frazioni.
    Ma quanto può essere lunga la condotta prima dell'impianto? e che tipo di materiale mi conviene usare per le tubazioni?

    Grazie a chiunque mi possa consigliare!

  • #2
    Buongiorno pan88 e benvenuta nel forum,

    portata massima transitante, lunghezza della condotta e dislivello definiranno la PN idonea per la scelta della condotta.
    quanto al materiale il polietilene è quello più utilizzato per reti di acqua potabile.

    allego un paio di documenti che spero ti siano d'aiuto.

    buona giornata, vortex

    relazione_idro_impianti_acquedotto_potenziali_Torino.pdf2-4-1-5-POLIETILENE.pdf
    Ultima modifica di vortex; 21-08-2012, 10:41.

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    • #3
      Originariamente inviato da pan88 Visualizza il messaggio
      Buongiorno a tutti!

      Ma quanto può essere lunga la condotta prima dell'impianto?
      Ciao PAN88
      Vortex ti ha dato alcune informazioni su cui puoi iniziare a lavorare.
      Per quanto riguarda invece la condotta, questa dipende da quanto pressione residua vuoi all'altezza della tua macchina.
      Tieni presente che negli acquedotti la condotta esiste già a meno che non si tratti di una progettazione ex novo.

      Potresti anche iniziare a sentire telefonicamente qualche Ditta che si occupa di queste installazioni, così ti puoi chiarire subito su quali sono le problematiche reali di questi tipi di impianto.
      Sempre nel forum trovi dei post che trattano l'argomento che ti interessa. Prova a fare qualche ricerca mirata...
      Buon Lavoro!!
      Se non si agisce, non è possibile alcun progresso e non può essere corretto nessun errore... Dalai Lama

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      • #4
        Grazie per i vostri consigli e la rapidità con cui avete risposto.
        La condotta in effetti è da progettare ex novo. Quindi è da decidere anche il tracciato: secondo voi seguire il percorso delle strade può essere una buona scelta (essendo in alta montagna)?
        Comunque cercherò anche all'interno del forum.
        Grazie ancora.

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        • #5
          Ciao pan88, ho fatto il tuo stesso percorso di studi (triennale ambiente e territorio e poi specialistica in civile-idraulica), quindi in futuro saremo colleghi...
          Quello che mi lascia perplesso è il fatto che tu sia costretta a rivolgerti ad un forum dove, sebbene risponda spesso gente preparata, qualificata e disponibile, rimane pur sempre un forum.
          Visto e considerato che stai pagando le tasse universitarie dovrebbero essere i tuoi professori ad indicarti senza incertezze le soluzioni tecniche più adeguate al tuo caso.

          Dare una risposta secca alle domande che hai fatto è impossibile poichè non esiste una soluzione univoca... dipende da caso a caso, se vi fosse sempre una sola soluzione universale la figura dell'ingegnere non avrebbe più alcun senso.

          in bocca al lupo...

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          • #6
            Itus ha ragione: non è facile dare una risposta secca ma provo comunque a darti alcune indicazioni.
            Non ci sono limiti per la lunghezza della tubazione a monte dell'impianto (quello che serve per l'acquedotto) e comunque deve essere abbastanza grande per minimizzare le perdite di carico.
            Riguardo al materiale delle tubazioni, per pressioni medio-basse (fino a 15-20 atm) va benissimo il PEAD (polietilene) come ti ha già scritto Vortex, per pressioni elevate occorre l'acciaio.
            In generale è preferibile seguire il percorso della strada ma se pasando fuori strada non è troppo complicato esecutivamente e si accorcia il percorso si può prendere in considerazione anche questa soluzione (tieni presente che in caso di effettiva realizzazione, passando fuori strada ci sarebbe da fare anche l'esproprio).
            Se l'acqua turbinata viene scaricata in un serbatoio puoi utilizzare una turbina che azzera la pressione (es. Pelton), se hai bisogno di una pressione residua in uscita dalla turbina occorre una turbina diversa (es. Francis).
            Ricordati che si tratta di acqua potabile, quindi usare nell'impianto materiali idonei per uso alimentare (es. acciaio inox).
            Ricordati anche che la continuità di servizio dell'acquedotto è prioritaria e deve essere indipendente da malfunzionamenti o lavori di manutenzione/riparazione sull'impianto idroelettrico quindi occorre prevedere un by-pass corredato, se necessario, di un riduttore di pressione che sostituisca la funzione della turbina.

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            • #7
              questa guida è abbastanza buona...

              http://www.regione.piemonte.it/acqua/idroenergia/dwd/appendice_b.pdf

              p
              uò essere utile a chi si avvicina alla pratica idroelettrica...

              Commenta

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