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Percentuale sul ricavo al Consorzio

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  • Percentuale sul ricavo al Consorzio

    Buonasera a tutti,
    come bene sanno coloro che operano nel settore idroelettrico ad acqua fluente sui canali, i Consorzi pretendono una percentuale ( circa 10%) sul ricavo dalla vendita dell'energia al GSE.
    Nel caso di canali privati potrebbe essere comprensibile....ma nel caso di canali demaniali mi sembra assurdo.
    La presenza di una microcentrale non incide sui costi di gestione del canale, il Consorzio riceve dalla proprietà (Regione) fondi per la manutenzione e dagli utilizzatori dei canoni.
    Non dico che una microcentralina non debba pagare un canone, tuttavia 10% sul ricavo mi sembra esagerato...
    Occorre ricordare che già si paga annualmente alla Provincia € 0.27 al kw Pnm.
    Cosa ne pensate ???
    sergiogra

  • #2
    dico che sarebbe bello poter utilizzare un canale non pagando nulla ma purtroppo non è possibile perchè utilizzi cose altrui o ad altrui concesse il consorzio cerca di ottimizzare i sui costi recuperando canoni dove possibile a favore dei consorziati, per esempio dallo scarico di utenze (collettivo pluviali di industrie o parcheggi privati) ad esempio, alla fine installi in casa loro è normale che ti chiedano un canone e oramai meno del 10% è difficile che ti chiedano e purtroppo è prendere o lasciare, non è che hai alternative o ti accordi o non installi

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    • #3
      Buingiorno Sergiogra,
      purtroppo concordo con giorgiokawa anche se in questo caso utilizzi qualcosa la cui pertinenza è dell'ente che ti chiede una fee. In altri casi hai a che fare con associazioni, Comuni, Enti Vari che poco o nulla hanno a che fare con la risorsa che utilizzi ma è "opportuno" dare in maniera volontaria qualche fee sulla produzione annuale.
      Che sia obbligatorio no, che si riesca a fare qualcosa senza parlare e accordarsi con gli enti è abbastanza improbabile.
      Però l'accordo nel tuo caso potrebbe essere io ti lascio il 10% del controvalore economico della produzione e tu, se puoi, mi derivi più acqua ;-)
      Magari ci fai sapere come è andata a finire
      Buona continuazione
      RemTechnology
      "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
      (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
      Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

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      • #4
        ciao a tutti,
        potremmo riassumere il tema in due casistiche principali ?
        A- ente/consorzio intestatario della concessione irrigua, con clausola già inclusa per eventuale sfruttamento idroelettrico:
        ci si deve accordare con l'ente e stabilire una % fee
        B- progetto autonomo con domanda di subconcessione idroelettrica caratterizzato da derivazione su presa irrigua esistente:
        si dovranno salvaguardare le quantità concesse ad uso irriguo ma la "fee" non sarà necessariamente dovuta se la Provincia consente l'intervento. al limite si potrà concordare una % bonaria unicamente qualora il Comune sede di intervento non avanzi analoghe richieste.

        Credo che questo sia essenziale in quanto se il consorzio irriguo pretende ad esempio il 10% , il Comune altrettanti 10% allora diventa infattibile. Almeno questa era stata una mia esperienza ma sarebbe interessante raccogliere altre casistiche ....

        Saluti da vortex

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        • #5
          ciao vortex, dipende tutto da che consorzio qui da me un caso come il tuo "b" è stato concesso in provincia e poi annullato con provvedimento del tribunale per intervento del consorzio principale il quale esige che tutte le concessioni siano in capo suo e subconcesse agli interessati consorzi privati e/o privati che siano

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          • #6
            ciao giorgiokawa,
            purtroppo i consorzi/enti irrigui possono fare il bello e cattivo tempo ... ed anche contattarli prima per un accordo si rischia che si prendono l idea...
            Considerate tutte le variabili credo che sia sempre meglio, se possibile, prevedere una nuova concessione con opera di presa in adiacenza alla loro.....

            ciao

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            • #7
              Originariamente inviato da giorgiokawa Visualizza il messaggio
              .......................... è stato concesso in provincia e poi annullato con provvedimento del tribunale per intervento del consorzio principale il quale esige che tutte le concessioni siano in capo suo ...........................
              L'acqua è di tutti, ovvero del demanio, e può essere data in concessione dalla Provincia. Non capisco perchè il tribunale ha dato ragione al Consorzio che non ha potere sulle concessioni, lui stesso deve chiederle in nome e per conto dei consorziati per lo stesso scopo per cui poi subconcede ai consorziati stessi. A meno che il consorzio abbia già la concessione per uso idroelettrico e paga i canoni.

              Booooooohhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!

              Eppure l'uso plurimo delle acque è contemplato, che poi si debba riconoscere qualcosa al consorzio perchè si utilizzano anche strutture sue mi sembra giusto.

              Spes

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              • #8
                ma guarda Spes, non ci capisco più niente neanche io e comunque va sempre tutto così e vero tutto e tutto il suo contrario e così non si sa mai cosa fare, siamo la repubblica delle banane sempre quantunque e comunque, qualsiasi settore guardi è tutto così. Per il fatto in se purtroppo non so molto del perchè e del percome ma sta di fatto che le cose sono andate così. Tu pensa quel povero "cristo" che concessione alla mano sarà partito in tromba per realizzare il suo progetto..... non vorrei essere nei suoi panni!

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                • #9
                  nel caso di canali demaniali mi risulta non possibile cambiare la quantità di acqua alla presa essendo la quantità stessa definita nell'atto di concessione, piccole variazioni ma niente di significativo.
                  Negli altri paesi della UE come sono le regole?
                  Qualcuno le conosce?
                  sergiogra

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