Penso di aver trovato uno dei pochi professionisti capaci di rifiutare parzialmente una richiesta di collaborazione.
Ho richiesto ad un Ing. Civile regolarmente iscritto all'albo nella sezione Civile-ambientale di produrmi la documentazione necessaria alla presentazione di una domanda di concessione per la piccola derivazione di acque pubbliche.
Purtroppo ho ricevuto un mezzo rifiuto, cosi motivato:
Posso produrre documentazione riguardante le opere civili, il calcolo delle strutture in cemento armato, ma non posso produrre nulla che riguardi la parte industriale, impiantistica della domanda.
C'è da ricordare che oltre al disegno di 2 bypass idraulici, la parte impiantistica del progetto sarà svolta in un sede successiva dall'azienda produttrice della turbina, generatore, quadro di controllo.
Secondo voi, che avete un'esperienza molto più profonda della mia sia per motivi accademici che professionali o personali come investitori, è un punto di vista plausibile o è solo timore verso un settore come questo delle rinnovabili che non ha mai trattato? Secondo quali direttive della normativa?
L'esperienza comune mi portava a pensare che un ing. abilitato potesse "firmare" qualunque progetto, se le sue conoscenze tecniche glielo permettevano. Mi sbaglio?
Nella domanda c'è anche una parte economica, devo interpellare anche un dottore commercialista? o stiamo esagerando?!
Il genio civile di riferimento per l'area interessata richiede per tale domanda ai sensi dell'art 7 del T.U. 11/12/1933 n.1775
Corografia area impianto
Planimetria catastale
Profilo longitudinale
Piano topografico, pianta, sezione dell'impianto
Relazione particolareggiata, in cui:
localizzazione progetto
configurazione impianti
verifiche idrauliche ( perdite di carico )
portate disponibili al punto di presa
salto
potenza e producibilità
sintesi dei dati idrodinamici della derivazione
costi
piano finanziario
acquisto aree e servitù
Mi affido alla vostra esperienza, Grazie!
Ho richiesto ad un Ing. Civile regolarmente iscritto all'albo nella sezione Civile-ambientale di produrmi la documentazione necessaria alla presentazione di una domanda di concessione per la piccola derivazione di acque pubbliche.
Purtroppo ho ricevuto un mezzo rifiuto, cosi motivato:
Posso produrre documentazione riguardante le opere civili, il calcolo delle strutture in cemento armato, ma non posso produrre nulla che riguardi la parte industriale, impiantistica della domanda.
C'è da ricordare che oltre al disegno di 2 bypass idraulici, la parte impiantistica del progetto sarà svolta in un sede successiva dall'azienda produttrice della turbina, generatore, quadro di controllo.
Secondo voi, che avete un'esperienza molto più profonda della mia sia per motivi accademici che professionali o personali come investitori, è un punto di vista plausibile o è solo timore verso un settore come questo delle rinnovabili che non ha mai trattato? Secondo quali direttive della normativa?
L'esperienza comune mi portava a pensare che un ing. abilitato potesse "firmare" qualunque progetto, se le sue conoscenze tecniche glielo permettevano. Mi sbaglio?
Nella domanda c'è anche una parte economica, devo interpellare anche un dottore commercialista? o stiamo esagerando?!
Il genio civile di riferimento per l'area interessata richiede per tale domanda ai sensi dell'art 7 del T.U. 11/12/1933 n.1775
Corografia area impianto
Planimetria catastale
Profilo longitudinale
Piano topografico, pianta, sezione dell'impianto
Relazione particolareggiata, in cui:
localizzazione progetto
configurazione impianti
verifiche idrauliche ( perdite di carico )
portate disponibili al punto di presa
salto
potenza e producibilità
sintesi dei dati idrodinamici della derivazione
costi
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acquisto aree e servitù
Mi affido alla vostra esperienza, Grazie!
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