Ma che turbina sarà mai? - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Ma che turbina sarà mai?

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Ma che turbina sarà mai?

    girovagando ho trovato questa centralina dismessa, penso possa risalire al dopoguerra o giù di li e vi è installata questa turbina ma che non riesco a classificare, la regolazione (pale o distributore?) è totalmente meccanica tramite un regolatore di giri a contrappesi di marca riva e che si vede collegato all'albero mediante cinghie in cuoio mentre il generatore sembra più moderno, forse sostituito nel corso di vita dell'impianto. per struttura potrebbe essere una francis ed è alimentata da una piccola condotta di circa 15 metri di altezza, ma ha entrata e uscita assiali all'albero? qualcuno sa riconoscerla e togliermi il dubbio.

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   turbina1.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 716.5 KB 
ID: 1982176

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   regolatore1.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 727.2 KB 
ID: 1982175

  • #2
    ciao,
    sembra un impianto piuttosto antico, almeno per ciò che riguarda il regolatore. Sulla cassa di quella che sembra la turbina e sul regolatore non ci sono numeri di impianto che ne possano far dedurre la data di costruzione? Accenni anche al regolatore Riva, che sembra più vecchio del resto: è Riva solamente o Riva Calzoni? si sono "associate" negli anni '20 e Calzoni costruiva regolatori simili da allora (tipo 1920 appunto). L'albero in uscita si ferma come da foto in un supporto incassato nel muro, oppure prosegue all'esterno andando ad alimentare qualche sistema di utilizzo dell'energia meccanica? Dipende dal periodo, ma non era abituale nè facile collegarsi ad una rete con motori asincroni, le turbine servivano spesso per alimentare macine, macchine per falegnameria, opifici in genere. Non capisco come sia realizzato il collegamento albero motore e gli eventuali comandi per un distributore al regolatore ed all'albero. Nei primi tipi di turbina il sistema di comando era coassiale ed esterno all'albero motore e realizzava un movimento lineare che apriva o chiudeva il distributore, simile all'attuale comando delle pale delle Kaplan, realizzato con un'asta che corre nell'albero, comandata solitamente da un pistone oleodinamico rotante. So di non averti illuminato granchè, se posti qualche foto dei particolari forse si potrebbe capire qualcosa in più.
    Ciao LAG

    Commenta


    • #3
      purtroppo il tutto era in una stanza buia pesta in cui mi sono mosso con cautela perché non si vedeva assolutamente niente, la scritta riva l'ho letta direttamente sul regolatore perché fino a li sono arrivato per fare le foto, ma era veramente sporco, oltre non mi sono spinto perché non riuscivo a capire cosa ci fosse (buche etc etc). L'albero ha il cuscinetto nel muro, non prosegue, ma essendo comunque interno ad una struttura immobiliare grossa, non è detto che il moto, prima di essere collegato al generatore, non fosse collegata meccanicamente verso l'alto per essere poi portato dove serviva. Da quel che so veniva usata per un'alimentazione a isola per l'attività industriale e per le famiglie che vivevano in loco quindi per autoconsumo e non per la distribuzione in rete. Comunque sono riuscito a capirne il funzionamento: il regolatore è collegato tramite cinghie all'albero in uscita dalla turbina. Il regolatore ha dei pesi pesi messi in rotazione, stesso principio delle locomotive a vapore sembrerebbe. All'aumentare del carico i giri diminuiscono, i contrappesi rallentano diminuendo la forza centripeta che serve per mantenere trazionato un perno che tramite una leva è collegato al regolatore della turbina, il movimento quindi chiude o apre il distributore regolandone i giri ed evitando forse la fuga a carico basso. La cosa che non capisco è che cavolo di turbina sia che ha l'ingresso e l'uscita dell'acqua assiale all'albero, l'unica che ha queste caratteristiche è la kaplan ma la forma del "guscio" non centra niente.

      Commenta


      • #4
        E' un regolatore di velocità, che nelle macchine immesse in rete regola carico e per quelle in isola o durante la fase di sincronizzazione regola effettivamente i giri della macchina. Non conosco le locomotive a vapore, ma nei motogeneratori non assistiti da elettronica l'acceleratore "automatico" funziona con un principio simile. Nel mio post precedente ho chiesto dell'età del sistema perchè le prime turbine Calzoni, poi di fatto fusa con Riva, erano delle Girard, ad asse verticale (si parla però del 1867 quindi per applicazioni di forza e non per produzione di elettricità). Questa non è così antica, ma potrebbe essere un'evoluzione di quella tipologia di macchine, che consentivano, rispetto ad altre giranti, di ridurre notevolmente gli ingombri e forse di consentire di realizzare un sistema compatto come quello che hai visto; inoltre erano effettivamente turbine ad alimentazione assiale.
        Ciao LAG

        Commenta

        Attendi un attimo...
        X