Ciao,
tu dici "poniamo il caso che esista". Esiste o no? Se paga il canone da trentanni potrebbe anche essere che la concessione sia scaduta ugualmente in quanto la durata solitamente è di 20 anni senza un rinnovo. La Provincia o la Regione, spesso per inerzia, ti manda a casa lo stesso il bollettino!

Ma veniamo al problema: tu scrivi che il prelievo irriguo avviene a valle della presa della segheria.... Se fosse così qual è il problema?

Prova a formulare il quesito con maggiori dettagli.

ciao, max72

Intanto grazie per aver risposto e riformulato il titolo del post.
La situazione reale è la seguente:

Torrente di montagna con ampia disponibilità d'acqua in estate e discreta in inverno.
Ad un certo punto esiste un'opera di presa di un'importante azienda idroelettrica.
Deflusso minimo vitale 300 l/s (che in inverno però è lecito dubitare venga rispettato). Ma non è questo il problema.

A valle esiste l'opera di presa del CMF di cui faccio parte che ha diritto di prelevare 240 l/s da maggio a settembre.
Andando in adeguamento al PTA tali quantitativi saranno rimodulati in ragione di 90 l/s mag-giu-lug-ago-sett più 45 l/s ad aprile e ottobre per evidenti ragioni irrigue.

Oltre alla nostra concessione, un privato, beneficiando della stessa opera di presa, ha diritto a prelevare 48 l/s tutto l'anno, per uso mulino segheria.
Da oltre 30 anni, benchè i canoni siano regolarmente sempre stati pagati, questa concessione non è più stata utilizzata formalmente.

Come risulta da altro post il CMF ed il privato vorrebbero unire le due concessioni per un'unica centralina idro.
Uno dei problemi palesatici da un professionista a cui ci siamo rivolti, con in mano uno studio preliminare concordato con gli uffici regionali, è che appare del tutto evidente che un prelievo di soli 5 litri al secondo nei mesi di gennaio, febbraio, marzo, novembre e dicembre, (punto cardine dello studio) pur compensati con un maggior prelievo nei mesi estivi, stravolga considerevolmente la concessione in capo al privato alterandone sensibilmente l’uniformità temporale che ne conferisce un elemento di indubbia importanza.

Questa riduzione a nostro parere è stata imposta per non andare a pregiudicare il prelievo da un'opera di presa posta più a valle e funzionale all'irrigazione di altro consorzio ma soprattutto alla funzionalità di una centralina idroelettrica che, dal 1995, ne utilizza l'acqua in eccesso, e soprattutto utilizza l'oro bianco che riesce a derivare in inverno, stagione durante la quale, in origine, nessuno avrebbe avuto alcuna autorizzazione a derivare.
Ora, è legittimo chiedersi che la concessione del privato che derivava 48 l/s per uso mulino segheria avrebbe dovuto essere garantita allorquando si mise in funzione quesa derivazione di valle?

Spero di essere stato un po' più chiaro.
Grazie