Con ogni probabilità questa è una domanda più d'ordine giuridico che tecnico-iodraulica.
Poniamo caso che esista una concessione al prelievo di 48 l/s per tutto l'anno al fine di azionare un mulino/segheria il cui titolare, pur non esercitandola da oltre 30 anni, continua a pagarne il regolare canone.
A valle di questa opera di presa esiste una derivazione d'uso urriguo consortile con prelievo esclusivamente estivo.
Qualora succeda (in verità è successo, dal '95) che un'impresa, facendosi carico dei lavori di manutenzione dell'impianto irriguo ne utilizzi l'acqua in eccesso, per scopi idroelettrici e derivi pure nei mesi invernali il quantitativo che avrebbe dovuto essere garantito al titolare della concessione uso mulino/segheria.
Costui, nell'ottica della realizzazione di una sua centralina, può rivendicare il suo legittimo diritto?
Da tenere in considerazione che d'inverno, oltre a questi 48 - 50 l/s, nel torrente scorrono al massimo altri 15-20 litri/sec.
Grazie
Poniamo caso che esista una concessione al prelievo di 48 l/s per tutto l'anno al fine di azionare un mulino/segheria il cui titolare, pur non esercitandola da oltre 30 anni, continua a pagarne il regolare canone.
A valle di questa opera di presa esiste una derivazione d'uso urriguo consortile con prelievo esclusivamente estivo.
Qualora succeda (in verità è successo, dal '95) che un'impresa, facendosi carico dei lavori di manutenzione dell'impianto irriguo ne utilizzi l'acqua in eccesso, per scopi idroelettrici e derivi pure nei mesi invernali il quantitativo che avrebbe dovuto essere garantito al titolare della concessione uso mulino/segheria.
Costui, nell'ottica della realizzazione di una sua centralina, può rivendicare il suo legittimo diritto?
Da tenere in considerazione che d'inverno, oltre a questi 48 - 50 l/s, nel torrente scorrono al massimo altri 15-20 litri/sec.
Grazie
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