Energia dai fiumi - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Energia dai fiumi

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Energia dai fiumi

    Vivo a Roma e mi sono sempre chiesto perché, con le tecniche recenti, non si è mai pensato di sfruttare il corso dei fiumi - specialmente quelli che scorrono attraverso le nostre città - per produrre energia elettrica. Potrebbe servire per l'illuminazione cittadina e per ripristinare servizi di autobus elettrici col risultato di ridurre l'inquinamento da idrocarburi.
    Sono nuovo su questo Forum quindi non so se l'argomento in oggetto è stato già trattato o no. So però che l'Enea se ne sta occupando. Tuttavia non ho mai letto alcun articolo di stampa in merito a questa tecnica. Infatti, se non sbaglio, è già operativa una centrale sottomarina nello Stretto di Messina che sfrutta le correnti marine. Il principio è analogo e potrebbe essere applicato alle correnti dei fiumi con facilità.

  • #2
    Ciao Anthar
    considerata la tua disponibilità ad informarti, ti oriento su di una fra le numerose discussioni in argomento.
    Anzi, aggiungo un link ad una discussione dove si parla di una sorta di gigante del genere (a mio parere dai piedi di argilla).

    http://www.energeticambiente.it/idro-fai-da-te/14722464-generatori-galleggianti.html

    http://www.energeticambiente.it/idroelettrico/14756409-dinosauro-idroelettrico-sul-po.html

    Commenta


    • #3
      Ciao Anthar
      l'idea di sfruttare il corso dei fiumi ce l'hanno in molti, io stesso avevo presentato il problema tempo fa, e avevo addirittura trovato un ingegnere che dalle parti di Brescia aveva progettato una turbina sommergibile atta proprio a questo scopo. Ti linko la discussione, e se hai pazienza di leggerla capirai quali sono i problemi del caso -> Turbina sommersa

      I problemi fondamentali sono i seguenti:
      - Per immergere una turbina in un fiume serve che il fiume abbia una profondità minima, e ciò non avviene spesso;
      - I fiumi trasportano di tutto, oltre all'acqua, e spesso i materiali solidi tendono a trascinare via le turbine o danneggiarle;
      - Per fissare una turbina sul letto di un fiume occorrono opere murarie che si ammortizzano molto lentamente, in quanto il solo scorrere dei fiumi non garantisce produzioni elevate;

      Vi sono poi i soliti interessi economici che bloccano queste iniziative, perché se i comuni iniziassero a concedere l'utilizzo dei fiumi a privati o società tutti lo vorrebbero fare...e come decidere chi ne può usufruire e chi no? Di certo non possiamo saturare i letti dei fiumi di turbine private. Considera inoltre che in casi di piena dei fiumi, se questi hanno l'alveo libero l'acqua scorre, ma se incontra ostacoli il fiume esonda, con tutti i relativi problemi di sicurezza. Nel caso della discussione che ti ho linkato, l'esodo della sperimentazione sul fiume Oglio è stato che alcune parti della turbina (o forse la turbina intera se non ricordo male) si sono distaccate a causa di una piena improvvisa, finendo per schiantarsi su un ponte pedonale poco più a valle. Fortunatamente il ponte ha retto l'urto, ma la vicenda ha sollevato molte critiche sull'utilizzo dei fiumi come base di funzionamento di macchinari.

      Commenta


      • #4
        ricavare energia da un fiume come si puo fare ?

        salve sono andrea nuovo in questo forum
        mi sono messo in testa di produrre eneriga elettrica da un fiume come posso fare ?
        devo fare una tesina su questo argomento...
        ho pensato di mettere una turbina/pala al margine del fiume.... quanto deve essere grande questa pala ?
        quanto deve essere lungo e grande il fiume per produrre energia ?
        quanti kmh dovrebbe avere il fiume in questione per avere ipotetici 3 KW ?
        mi potete dire in che problemi vado in contro facendo ciò ?
        quali sono le formule da svolgere ?
        vi ringrazio in anticipo spiegatemi bene che sono ingorante in materia...

        Commenta


        • #5
          Non è un'dea nuova quella di ricavare energia dai fiumi ,già nell'antichità si facevano ruote idrauliche con ottimi rendimenti .Il problema è l'energia ricavabile,un tempo con 10kW si faceva funzionare un grosso mulino , oggi un condizionatore !

          Commenta


          • #6
            Ma non ce proprio modo di utilizzare tutta l energia delle correnti dei fiumi,magari tramite canali separati,come appunto facevano in qualche mulino che ho avuto modo di vedere.No perche io fatico molto a chiamare energia pulita una che distruggerà cosi tanto l ambiente http://www.blueplanetheart.it/2016/0...anto-new-york/ oltre naturalmente a quelle già realizzate che fanno veramente rabbrividire per idanni che hanno causato.
            ..

            Commenta


            • #7
              come sempre occorre "misura" nelle cose....nessuno installerebbe FV sul Duomo di Milano (eppure c'è sole)..o una pala eolica nel Centro di Matera (eppure c'è vento)..allo stesso modo una diga puo essere accettabile in un contesto e non esserlo in un altro.

              Detto questo però la diga ha il vantaggio di trasformare una FER non programmabile (acqua che scorre) in una programmabile...e questo ha un valore enorme.

              Sfruttare acqua fluente si fa...in certi contesti impatta anche zero...ma produce poco e produce magari quando serve poco..la diga invece produce quando serve e puo anche stoccare energia FER che un domani esube

              A volte poi un invaso serve anche a evitare esondzioni a valle..il che rende coltivabili zone prima non coltivabili.
              Oppure serve anche per irrigare...
              Il che magari significa sfamare piu persone.

              Però come detto..ci vuole misura..equilibrio..e chi piu ha queste caratteristiche? una volta magari se c'era il leader unico illuminato ( o una oligarchia legata al territorio), certe cose si evitavano...perche nemmeno il nobile voleva che il suo terreno fosse lacerato o sfruttato male.....ora con la democrazia del denaro..tutto ha un prezzo...e chi fa la diga in Perù magari è un capitale Inglese, che del Perù gli importa nulla..gli importa solo del reddito...e si perde la "misura"
              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

              Commenta


              • #8
                Originariamente inviato da diezedi Visualizza il messaggio
                Ma non ce proprio modo di utilizzare tutta l energia delle correnti dei fiumi,...
                Marcober ha detto bene
                Però, a mio parere, l'alveo di molti fiumi e torrenti potrebbe essere trasformato in un lungo generatore fino alle ultime colline (fin dove c'è un po' di pendenza in eccesso rispetto a quanto necessario per evitare interramenti ecc.) e questo con vantaggi ecologici di vario genere. Ma questo dovrebbero capirlo i politici, cosa impossibile (anche perchè i tecnici hanno opinioni diverse).

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da diezedi Visualizza il messaggio
                  Ma non ce proprio modo... rabbrividire per idanni che hanno causato.
                  Non c'è dubbio che "quel" modo di produrre energia non avvantaggi ne le popolazioni locali ne l'ambiente, ma solo le tasche di multinazionali e finanziarie. Alle popolazioni amazzoniche o dell'Indonesia o dell'Africa ecc, basterebbero, per promuovere un equilibrato sviluppo, impianti assai meno invasivi. Nella indagine svolta nei dintorni di Luhwinja per fornire di energia elettrica il locale ospedale, constatammo le vaste potenzialità dei corsi d'acqua della zona, anche soltanto in acqua fluente, cioè con impatto ambientale nullo o limitato. Come dovrebbe essere fatto in Italia per le residue potenzialità idro.
                  Ultima modifica di Wilmorel; 22-06-2016, 18:21.

                  Commenta


                  • #10
                    In epoche di bombe d'acqua, occupazione del letto dei fiumi e conseguenti alluvioni, non so sia consigliabile.
                    Ultima modifica di Carlo A; 26-06-2016, 21:01.

                    Commenta


                    • #11
                      invece la presenza di briglie che rallentino il deflusso (senza esagerare per evitare interramenti) sarebbero utilissime
                      se aumenti il tempo del deflusso è come allargare la foce a mare
                      fallo presente ai genovesi
                      in più riduci l'erosione
                      naturalmente solo nei tratti di fiume che possono sopportare un innalzamento del livello
                      (quindi non certamente nei tratti terminali)
                      ciao

                      Commenta


                      • #12
                        Originariamente inviato da Carlo A Visualizza il messaggio
                        In epoche di bombe d'acqua, occupazione del letto dei fiumi e conseguenti alluvioni, non so sia consigliabile.
                        In assenza di qualsiasi opera di regimazione idraulica, traverse, briglie, argini, golene, pennelli, casse di colmata e di espansione ecc., il territorio padano, la Maremma, l'Agro Pontino ecc., sarebbero paludi, terreni acquitrinosi, privi di agevoli comunicazioni, malsane, incapaci di sostenere una popolazione di molto superiore a quella dell'Alto Medioevo. Un decimo della attuale.
                        Auguri!

                        http://www.energeticambiente.it/idro...#post119690385

                        post 21-22
                        Ultima modifica di Wilmorel; 26-06-2016, 20:41.

                        Commenta


                        • #13
                          Giusto Wilmorel, fra l'altro ti rigrazio per il link dove facesti un'ottima analisi.
                          Mi serviva proprio quello 0,2% di pendenza: interesserà sicuramente il fortunato che ha un bellissimo canale che attraversa la sua proprietà.
                          Pensi che si potrebbe ridurre ancora un po' la pendenza?
                          Considera che è un canale largo 2-3 metri e con sponde in cemento; forse dovrebbe essere facile rusparlo se tendesse ad interrarsi.
                          Ciao

                          Commenta


                          • #14
                            La pendenza si può certamente ridurre, ovviamente, accettando la relativa riduzione di portata, la quale, oltre che dalla pendenza motrice, dipende anche dalla scabrezza, dal raggio idraulico, dal tipo di moto, se laminare o turbolento.
                            In via del tutto approssimativa, puoi considerare una riduzione di portata e velocità di circa 1/3 passando da 0.2 a 0.1% di pendenza.
                            Se vuoi procedere con un calcolo più accurato, ne riparliamo.

                            Commenta


                            • #15
                              grazie, un'informazione utile se quel tale avesse intenzioni serie.
                              mi fa anche capire che ragionando sull'potesi degli impianti in alveo forse ero stato troppo prudente a porre l'1% come limite sotto il quale non scendere.
                              la prox settimana, salvo imprevisti, mi dovrebbero smontare la ruota nel Parmossa
                              ciao

                              Commenta


                              • #16
                                Considera che in alveo naturale il coefficiente di scabrezza aumenta in modo drastico e se l'alveo è piuttosto ampio, anche il raggio idraulico cambia negativamente. Tutto ciò comporta una riduzione della velocità di flusso e quindi della portata, oppure la necessità di mantenere comunque una pendenza adeguata.
                                E' probabile che per portate ordinarie rientri tutto nell'ammissibile.
                                Bene per la ruota del Parmossa. Salutami Benvenuto.
                                Ciao

                                Commenta

                                Attendi un attimo...
                                X