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Un chiarimento sul mini idroelettrico

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  • #31
    quindi ci sono tre scelte:

    una kaplan per 4-5 mc/s che lavora pure con 20-25% della Qn non derivando tutta l'acqua che passa nei mesi invernali (con una sorta di saracinesca automatica);

    una banky che lavorerebbe bene in ogni caso con rendimenti constanti (assumo 0,85 o è troppo?)

    due kaplan da 3mc/s che sicuramente riuscirebbero a gestire in tandem i 6mc/s e resterebbe una sola nei periodi di "magra".

    la banky però, come ampiamente detto in questo forum, non sembra avere una grossa affidabilità per la sua relativamente poca utilizzazione.

    comprare una kaplan in più che lavora con 1-2 mc/s per 4 mesi anno non so se abbia convenienza !!

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    • #32
      adesso ho capito bene !

      no non considero la banki una macchina con scarsa affidabilità ,ma in questo caso è davvero al limite .
      concordo che opere idrauliche e edili sono costose , concordo che le coclee sono una scelta non troppo felice .
      Non è da escludere che una francis progettata bene non avrebbe problemi con 3 metri di contropressione e forse riuscirebbe anche a lavorare a 15 mt ,andrebbe fatta una "Diagonal " ne ha una enel qui in Valtellina ,praticamente è una specie di girante a metà strada tra una i francis e un'elica con la girante a geometria variabile . mentre il distributore è classico come una francis con le direttrici .
      D'altronde non è possibile fare un opera del genere e non sfruttare tutte le possibilità ! 1 metro cubo con 15 metri danno ancora 100kW !

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      • #33
        La Deriaz a me piace molto però voglio segnalare che la doppia capacità di regolazione della Kaplan ha lo stesso effetto, in particolare il distributore agisce prevalentemente sulla portata mentre le pale lavorano anche sulla variazione di salto, la macchina può lavorare comunque in contropressione.

        Resto comunque scettico su tutto il progetto, il fatto che l'acqua "bolle" non è sufficiente, dovrebbe in realtà essere un fungo che si solleva dalla vasca. Il calcolo empirico delle perdite non è sufficiente a giustificare il progetto.

        Spes

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        • #34
          quanto è grande la vasca ?

          hai valutato i canoni annui Provinciali ? con quei numeri sono una bella botta

          e la convenzione di couso? una condotta di quel diametro lunga 20 km potrebbe essere un'opera di interesse sovra-provinciale ...

          saluti a tutti

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          • #35
            Giorno,

            il discorso dell'acqua che"bolle" (passatemi il termine) era un esempio per farvi capire l'esistenza della pressione.

            Il tubo in calcestruzzo ha diversi tratti anche in acciaio (tre gallerie durante il percorso) e appunto il tratto finale di ingresso nella vasca.

            All'interno della vasca entra attraverso una L rovesciata che termina con un enorme regolatore (una sorta di "tappo") che attraverso dei pistoni idraulici si alza o si abbassa per diminuire il flusso in ingresso nella vasca e funge da come parlavano i tecnici dell'impianto anche da rompi-flusso.

            Sono sicuramente d'accordo che per un calcolo preciso non basti la teoria e infatti abbiamo già programmato l'installazione di misuratori di portata e pressione nel tratto terminale..tuttavia li installeremo dopo la procedura di concorrenza poiché, essendo la spesa almeno di 7-8k euro non vorrei trovarmi nella situazione che io misuro e poi furbetti fanno allungare il brodo all'infinito.

            Tuttavia, prendendo atto del percorso ed anche delle perdite localizzate, del diametro dei tubi e della portata per fisica la pressione alla vasca è definita.

            In riferimento all'altro quesito non autorizza la provincia ma la Regione e sono comunque opere ad esclusivo utilizzo Regionale.

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            • #36
              Si , lo scetticismo è d'obbligo soprattutto perchè avrai a carico tuo una grossa fidejussione per interruzione di servizio e problemi alla condotta . Tecnicamente dovrai creare un by pass e portarti in quota per il massimo rendimento della macchina ,così che il sistema attuale di controllo "tappo " possa fare da by pass modulando l'apertura e in chiusura darti pressione alla turbina . Non so da dove arriva il feed -back di comando dei pistoni : dal livello della vasca a valle ....da quella a monte ,da entrambi ,da una curva di portata programmata ?
              non so se ti concederanno il comando della valvola , comunque se la valvola è comandata dal livello del serbatoio a valle potrebbe non essere necessario avere il comando tu ,ma in questo caso potresti scaricare la condotta e non lo vedo possibile ,inoltre se non serve acqua a valle la macchina si fermerà o quasi , solo con una preventiva collaborazione con l'ente che gestisce l'acquedotto riuscirai a venirne a capo ,e questa collaborazione ha un prezzo e sarà tutta a carico tuo oppure dovrai corrispondere una percentuale dei soli profitti .

              Comunque il sistema di controllo pressione e portata completo di logger professionale ,installato , ha un costo corrispondente a quanto hai indicato ...ma è indispensabile ,non hai alternative .
              Il rischio che paventi è reale : produco i dati necessari ,progetto le soluzioni tecniche migliori e poi altra gente o il consorzio stesso dice : ma guarda chè bell'impianto ! l'avevamo sotto gli occhi e non ce ne siamo accorti ! facciamolo noi !

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              • #37
                Infatti il modus operandi deciso era quello di presentare il "progetto di massima" ai sensi del R.D. e poi una volta superata la procedura in concorrenza operare e definire tutti i valori per presentare l'AU con il progetto esecutivo.

                Il cosiddetto tappo regolatore in realtà serve a poco poiché dalla vasca derivano molte utenze e, da quello che mi hanno comunicato, tutto quello che ci sta a monte arriva e male che va stramazza e torna al fiume.

                Una volta, quando vi era 300 persone a gestirlo, era regolato sulla base del livello di altezza della vasca, e di conseguenza degli assorbimenti, oggi tutto quello che viene fanno entrare.

                Non ho capito il discorso di sandroturbine di usare il tappo per regolare la pressione poiché tutto il flusso d'acqua verrebbe deviato dalla condotta esistente e passerebbe nella turbina che scarica autonomamente acqua turbinata nella vasca in caso di problemi alla turbina si ripristina il passaggio nell'attuale tubo e quindi nel "tappo".

                Rimane il nodo della turbina.

                Per usare le kaplan biregolanti è necessario mettere due da 3mc/s in modo che potrebbe una lavorare anche con 1mc/s anche se la vedo troppo onerosa la situazione.

                D'altro canto una banky macinerebbe bene il flusso scostante, non se se riuscirebbe a gestire la differenza di salto netto data dalla minori perdite di carico.

                Alla fine due kaplan biregolanti o una banky stiamo parlando di rendimenti diversi dell'ordine del 5% massimo e se parlassimo di idroelettrico normale li capirai ma su un impianto in condotta esistente credo che siano pochi.

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                • #38
                  Se la ossb. ti progetta e ti da le garanzie per una macchina simile ok .. probabilmente oltre al moltiplicatore a ingranaggi dovrà usare un inverter rigenerativo per adattarsi al salto variabile . Usare 2 kaplan per fare 300 kW è economicamente improponibile !
                  Il discorso del tappo ,significa che usandolo tu non dovrai fare un'altro by pass ,lo chiudi la condotta va in pressione e parti con la macchina , se la devi fermare per mancanza rete o altro ,apri il tappo . Se questo tappo non lavora come fai a rilevare la pressione reale per le misure ? ora quando diminuisce la portata il battente della condotta scende diminuendo la pressione residua ,nel contempo le perdite di carico diminuiscono . Al contrario quando hai tanta acqua il battente sale ma le perdite di carico aumentano . Ma i valori di pressione andrebbero rilevati con il sensore di vasca livello a monte che regola il tappo ,solo così avrai le misure reali di pressione e quindi di potenza per progettare la macchina .

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