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Lavoro di tesi su coclea

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  • Lavoro di tesi su coclea

    Salve a tutti, sono uno studente di ingegneria meccanica in procinto di laurearmi. Con il mio relatore abbiamo deciso di intraprendere un lavoro di tesi sull'inserimento di turbine idrauliche in corsi d'acqua su cui sono previste opere idrauliche (briglie, ecc). Il lavoro coinvolge altri 2 tesisti uno di ingegneria civile e ambientale per quanto riguarda le opere murarie e l'altro di ingegneria gestionale per l'anali dei costi.
    Nella scelta della macchina ho vagliato le varie possibilità, fatto studi di fattibilità e progettato l'impianto con le più comuni turbine idrauliche in circolazione (pelton, francis, kaplan, turgo e banki). Ora dovrei integrare tale studio inserendo tra le alternative "papabili" anche la coclea idraulica, unico problema è che tale macchina mi è praticamente sconosciuta non essendo stata trattata durante il corso di studi e in giro per il web, bibliotece ed emeroteche varie non sono riuscito a trovare molto. Vado al dunque, come si progetta una coclea?
    1) Il passo dell'elica mi pare sia variabile ma in che misura? Per quale motivo?
    2) Caratteristiche principali del progetto?
    3) Rendimento?
    4) numero di pricipi? Motivo per optare per x principi e non per y?

    So che queste sono richieste che andrebbero fatte a un produttore e so che chi ha investito tempo e denaro nello studio di tale macchina non verrà certo a condividere tali risultati con me. Conosco il principio di funzionamento e avendo spulciato in lungo e in largo il forum ho appreso tante cose interessanti, ora apro questa discussione per raccogliere tutti i consigli di chi è più esperto di me ed ha già avutoa che fare con questo tipo d'impianti.

  • #2
    Lungi da me poterti aiutare realmente e magari sto pure dicendo una cosa scontata ma.... hai provato ad effettuare ricerche non sulla coclea idraulica ma sulla vite di Archimede, il principio è il medesimo
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    • #3
      Forse ti ho trovato qualcosa (tieni conto che mi sono basato su un'occhiata veloce) link
      I
      l sito di riferimento è questo
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      • #4
        Ciao,
        anche la mia tesi riguardava un impianto idroelettrico a coclea. Però io sono civile-idraulico e quindi non mi soffermai più di tanto sugli aspetti meccanici.

        Per rispondere alle domande che fai con l'accuratezza che spetta ad una tesi di laurea il forum non è il posto giusto.
        Provo brevemente a darti degli input (ribadisco il fatto che non sono un meccanico specializzato in coclee...):

        1) il passo dell'elica è costante rispetto allo sviluppo dall'inizio (prima spira) alla fine (ultima spira).
        Non so dirti se il passo è costante o variabile sul raggio ma ritengo che questo non abbia alcuna influenza sul funzionamento perchè la coclea NON essendo una turbina (ma una macchina volumetrica) deve solo immagazzinare acqua fra le spire.

        2) Caratteristiche principali del progetto - non capisco la domanda

        3) Rendimento, qui i costruttori tendono a spararle grosse, solitamente il rendimento massimo totale (ai morsetti) di una coclea è circa 0,85. Se non ricordo male una università tedesca aveva misurato il rendimento di una coclea... cerca in tedesco: wasserkraftschnecke.

        4) In linea di massima all'aumentare del numero di principi, a parità di diametro aumenta la portata ma diminuisce il rendimento idraulico (per le maggiori velocità che il liquido raggiunge).
        Si opta per un elevato numero di principi per motivi geometrici (bassi salti e portate elevate oppure spazi limitati).
        I costruttori mi hanno detto che in fase di realizzazione le cose si complicano notevolmente all'aumentare dei principi.

        Potrebbe esserti utile questo testo: Pegan A.: "Stazioni di sollevamento acque con viti di Archimede". E' l'unico testo in italiano che trovai durante la tesi.

        Se ti capita di passare da queste parti sto installando un impianto di questo tipo...

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        • #5
          Grazie, siete stati gentilissimi, con caratteristiche pricipali del progetto intendevo (in effeti mi son spiegato male) se per il corretto funzionamento della coclea vanno rispettati alcuni parametri particolari come rigidezza torsionale o flessionale, se ci sono dei valori limite, e lo schema di progetto..so che c'è bisogno di un moltiplicatore, un generatore, sistemi di controllo, sistema di bloccaggio..rinnovo i ringraziamenti e spero di potervi di nuovo disturbare in caso di altri chiarimenti.

          P.S. mi piacerebbe davvero tanto assistere all'installazione di una centrale di tale tipo, ma credo che i chilometri che ci dividono sono tanti, io scrivo dalla Calabria

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          • #6
            Ciao a tutti,

            Itus mi spiace ma forse c'è una piccola imprecisione sul rendimento, 85% ci arriva come rendimento idraulico, poi ai morsetti (del generatore) arrivi al 75%.

            Per Ravenp, da quel che so l'università di torino ha fatto/ sta facendo delle ricerche su questa macchina, magari riesci a raccogliere qualche dato da loro.

            Un pò mi fa sorridere però il fatto che negli ultimi anni ci siano tanti che fanno la tesi su questa tipologia di macchine ...

            ciao

            mat

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            • #7
              Ciao Mat,
              io studio all'università della Calabria e questo è un progetto parallelo ma comune con l'università di Torino, ci sarà condivisione dei dati. Come puoi leggere da quello che ho scritto il mio lavoro di tesi non è specificatamente rivolto alla coclea, ma essa è parte di un progetto di raffronto. Non capisco però cosa fa sorridere del mio lavoro di tesi, a meno che lei non pensa che voglia costruirmi in casa una coclea, ma può stare tranquillo non ho questa velleità altrimenti l'avrei detto chiaramente. In ogni caso grazie della precisazione sul rendimento e spero di poter approfittare ancora dell'esperienza di questo forum

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              • #8
                Grazie Mat, chiedo venia, ho toppato sul rendimento - circa 75% ai morsetti - circa 85% idraulico...

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                • #9
                  Ciao Itus,non hai nulla da scusarti, secondo me hai solo digitato male ... Sono io che sono un pignolo!mi fa sorridere il fatto che una volta si chiedeva consulenza all'università .... ora è l'università a cercare l'esperienza della gente che lavora.ovviamente questa mia riflessione non ha nulla di personale anzi, se ha dato questa impressione mi scuso.il fatto che invece mi rattrista è che all'estero (Cina compresa) l'industria e le università lavorano assieme mentre in Italia sono due cose separate.ovvio che le persone che escono poi non trovano lavoro ... l'innovazione tecnologica dovrebbe arrivare dalle università, dalle ricerche ... per quel che posso ti aiuto volentieri, ma se ti leggi il documento pdf del link scoprirai come si dimensiona almeno come linea di massima.il numero di principi dipende dal salto che hai disponibile e la portata ma non ci sono testi in italiano.esiste un testo in tedesco scritto anni fa da qualcuno che lavorava in Ritz Atro, l'ho visto un po' di volte ma essendo in tedesco non mi piaceva!tempo fa l avevo trovato in internet ma ora è un bel po' che non si trovamagari attraverso le biblioteche universitarie...ciao mat

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                  • #10
                    Ciao mat,
                    hai ragione, purtroppo nelle università italiane c'è tanta teoria a poca esperienza, questo è il principale motivo per cui ho chiesto aiuto in questo forum. Su queste pagine vedo molta esperienza e su alcuni argomenti ho appreso più quà che sui testi universitari

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