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Posso fare un impianto così?

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  • Posso fare un impianto così?

    Cari amici,
    sono nuovo a questo genere di cose, ma ho nelle mie disponibilità dei terreni e delle acque, e vorrei dunque dei pareri da chi ne sa più di me, sulla fattibilità di ciò che segue, e alcune delucidazioni.
    sono muratore e impiantista professionista per interni, ma mi adatto bene fare cose nuove se mi spiegano.

    Immaginiamo che io abbia avuto i permessi dalla provincia per attingere un certo quantitativo d'acqua dal corso in foto. Ha più meno tanta acqua uguale anche in estate perchè zona umida, è un corso di categoria B (pesci rumenta).
    Parlo con cognizione di causa perchè effettivamente in provincia sembrano favorevoli all'opera.
    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   IMG0000364.jpg 
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ID: 1982831


    immaginiamo che io possa quindi attingere acqua con un tubo da 20 - 25 cm di diametro in PVC.
    immaginiamo di portare questa tubatura in costa, parallelo al torrente, ma con una pendenza minima, mentre il torrente ne ha una maggiora, ed immaginiamo questo percorso quasi pianeggiante, lungo 800 metri.
    immaginiamo che dopo questi 800 metri, la tubatura precipiti per un dislivello di 100 metri e con una pendenza del 50 - 60% (non esagero), sboccando nuovamente nel torrente.
    immaginiamo che la tubatura sia ben fissata con collari e tutto il resto, e che a valle abbia preparato un buon basamento di cemento armato ove installare quel che poi una ditta specializzata dovrà fare, fra turbina e centrale.

    a questo punto mi pongo delle domande:

    con che pressione e che portata arriva giù l'acqua in un impianto simile?
    immagino che l'aumento della velocità nella caduta si tiri dietro in parte l'acqua della parte di percorso pianeggiante, o al contrario questa rallenti la caduta.
    occorre un bacino prima che inizi la caduta?
    se io e i miei uomini preparassimo tutto un impianto del genere, quanto potrebbe costarmi, a spanne, la turbina e la centralina e di che modelli avrei bisogno?
    ma soprattutto, un impianto simile da quanti KW potrebbe essere?

    anche qui vi chiedo se gentilmente potete chiarirmi la cosa: quando si dice che un impianto è da 3 KW, cosa significa in termini di KWh che poi mi servono per calcolarmi quanto mi rende in termini di euro all'anno?

    quando scade il bonus, l'energia immessa in rete continua ad esser pagata al prezzo di mercato, giusto?

    la legge che regolamenta il mini idroelettrico dice che si può attingere acqua, deviarla e reinmetterla nel corso, fino a produrre un massimo di 3.000 KW. ma da qualche parte si fa menzione di quanta acqua si possa attingere o uno può presumere di prendersela e deviarla tutta per la sua condotta forzata??? mi sembra inverosimile, esisteranno delle quote.

    vi ringrazio per la disponibilità.

  • #2
    Ipotizzando che la leggera degli 800 m quasi pianeggianti serva per le perdite di carico hai 100 m di salto e quindi 10 atmosfere.
    Se realizzi tutta la tubazione in pressione non ti serve un bacino a metà strada; se la prima parte sarà una canale o tubazione a pelo libero ti serve un bacino; comunque ti serve una vasca di carico alla presa.
    Prima di parlare di costi bisogna avere un'idea precisa delle portate derivabili.
    Non puoi mai prendere tutta l'acqua del corso d'acqua, devi lasciare il Deflusso Minimo Vitale (DMV).

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    • #3
      Così a occhio (la foto non rende l'idea della portata reale ) potresti chiedere 20 l/s e lasciarne 10 nel torrente .
      La potenza della turbina sarà 15kW che sono 360kWh /giorno
      Non ti gasare ! sono calcoli spannometrici fatti guardando una foto ! Inizia a rilevare il dislivello reale dalla presa alla turbina ,con un bidone da 200litri e un tubo in pvc raccogli tutta l'acqua dove riesci e controlla in quanti secondi riempi il bidone , poi ne riparliamo . Per la condotta conviene farla tutta in pressione ,vista la pendenza è preferibile usare polietilene saldato con i manicotti elettrici . Anche la lunghezza precisa della condotta è importante...penso sia almeno 1000 mt ,dovrai usare un DN 160 PN 10 . Se tutta la condotta sarà in pressione la velocità sarà costante a 1.3 m/s ,sempre calcolando 20l/s di portata . Le perdite di carico della condotta valgono 1 Bar ,quindi circa il 10 % ...su un impianto così piccolo sono ancora accettabili il costo del tubo è 10 €/mt + 15€ di manicotti ogni 12 mt di tubo .La turbina compresa l'automazione e il parallelo ti costerà 2000€/kw circa ...la casetta per la turbina potrà avere dimensioni 3x3mt controlla che vicino ci sia l'enel ,altrimenti non si può fare.
      Coraggio , ora hai tutti i dati per andare avanti !

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      • #4
        vi ringrazio, in ritardo, per la disponibilità.
        no, tranquilli, non mi esalto per le cifre, sono calcoli approssimativi, nè possiamo essere sicuri con precisione della portata del rivo in questione da una foto così.

        tuttavia, avendo trovato risposte precise e mirate, porto qui proprio altre domande.

        Per qualche caso fortuito mi ritrovo a possedere diversi ettari di terreno boschivo, di nessun valore, in ombra anche a giugno, ma lungo rivi e torrenti interessanti, dal lato giusto, a soprattutto con una pendenza tale che, come descritto in precedenza, potrei attingere acqua, percorre con tubature il percorso "costa" sui miei terreni in pendenza minima parallelo all'alveo, mentre l'alveo si abbassa, e già dopo 500 - 800 metri lineari trovarmi a 100 metri di quota dall'alveo, e poter realizzare la condotta in pressione, con pendenze esagerate.

        e si tratta di corsi d'acqua di classe B e C, senza fauna di pregio, per i quali la stessa provincia mi ha manifestato, in via ufficiosa, una certa disponibilità ad attingere per produrre energia.

        ma la cosa si fa interessante se vengo a dirvi che uno di questi corsi d'acqua non è certo un rivo, ma un vero torrente, che dai rilievi della provincia ha una portata media annuale di 450 l/s (nel documento si vedono poi bene i vari mesi, e a parte agosto rimane sempre elevata). un torrente di 9 km, in una valle totalmente disabitata.

        DOMANDE:

        1. in precedenza sandroturbine mi ha dato dei riferimenti basandosi sui 20 l/s stimati, se per semplicità ora parlassimo di 200 l/s, sia la resa che i costi aumentano di dieci volte, oppure per effetto delle economie di scala i costi si riducono pure?

        2. anche in un impianto come quello di partenza, dove ipotizzavamo di correre in costa con 20 l/s, nel punto del salto, si deve realizzare un bacino di carico, quanto meno per evitare che l'acqua in caduta si tiri dietro quella in orizzontale, che è più pesante e fa più attrito perchè in orizzontale? oltre poi magari tirarsi dietro delle bolle d'aria dalla "presa".
        e quanto deve essere grande un bacino di carico se parliamo di 20/s?

        3. un impianto del genere invece, da 200 l/s, non potrebbe ovviamente correre in costa con un tubo enorme, ma o 10 tubi come quelli di prima (130 mm), o 5 da 26 se esistono. ma una volta raggiunto il punto di salto dovrei realizzare dei bacini di carico separati e quindi condotte separate, e anche a valle condotte separate, o è sempre meglio raggruppare il più possibile tutto, bacino e caduta, per la convenienza nella resa e nei costi?
        NB. ho detto che la valle è disabitata, ma dove poi realizzo caduta e turbine, l'abitato c'è eccome, a poca distanza.

        4. quando si realizzano opere di questo tipo, in cui, come detto, io e miei uomini realizzeremmo poi tutte le condotte, cosa è che dovrei esternalizzare, sia per legge che per la professione che non è la mia?

        immagino:
        - una ditta con un igegnere debba fare un vero progetto, che poi andrà presentato in provincia
        - la ditta che vende, installa e collauda la turbina
        - l'allaccio alla rete per immettervi la corrente (lo fa enel o la ditta?)

        5. di fatto diventerei un produttore privato di energia, e scaduto il bonus mi verrebbe pagata il prezzo di mercato, giusto?

        6. che vita hanno queste turbine o di che manutenzione hanno bisogno? salvo incidenti particolari.

        7. sapete darmi qualche indicazione in merito ai mutui per questo genere di operazioni?
        anche perchè l'impianto da 200 l/s inizia ad essere una cosa impegnativa per le tasche, quand'anche mi posassi tutte le tubature con i miei operai.


        vi ringrazio sempre per la disponibilità.

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        • #5
          1. Sicuramente con un impianto più grande ci sono delle economie di scala ed il costo a kW si riduce. Ti consiglio di sentire Sandroturbine in privato.
          2. Idraulicamente quello che chiedi non ha molto senso. Io farei una vasca di carico solo alla presa e tutto il tubo in pressione.
          3. Meglio un tubo unico più grande per una questione di costi. Comunque 5 tubi da 260 porterebbero molta più acqua rispetto a 10 da 130 - la sezione è proporzionale al quadrato del diametro! (al di là del fatto che non esistono entrambi). Per 200 l/s ti basta 1 tubo da 450 oppure 2 da 300.
          4. Confermo quanto scrivi - per l'allaccio devi chiedere il preventivo all'Enel - poi per i lavori puoi scegliere d farli fare ad Enel (pagando) o ad altra ditta di tua fiducia.
          5. Giusto quello che scrivi. Nota: quello ce chiami bonus si chiama tariffa incentivante ma sappi che ad oggi c'è un po' di confusione a livello normativo e qualche incertezza per il futuro.
          6. Una turbina ben fatta dura molto di più degli incentivi - ci sono macchine ancora in funzione che hanno più di 50 anni.
          7. Per i mutui non posso aiutarti.

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          • #6
            ah ah che strafalcione di matematica che ho preso..... sai la fretta.... (dicono tutti così....)

            ok, va ben, ti ringrazio delle info, e scrivo a sandro per quel punto.

            grazie.

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            • #7
              I costi delle turbine per il tuo impianto (pelton) sono realizzate con costi da 1000 a 2000 €/kW .Per ora non ti serve altro,hai altri problemi da affrontare !
              Con 200 l/s e 100mt netti di salto produci 160 kW che dovrannno essere ceduti in MT cioè dovrai chiedere a enel una connessione in media tensione .Attenzione che se la turbina è molto distante dalla linea MT i costi della linea nuova saliranno molto ,visto che sono tutti a tuo carico .
              la vasca di carico di qui parli si chiama in gergo pozzo piezometrico ,è necessario nel tuo caso per fare confluire delle condotte di adduzione provenienti da opere di presa situate circa alla stessa quota . I vantaggi sono notevoli : i tubi di adduzione avranno un diametro limitato e una pressione nominale bassa oltre a risolvere tutti i problemi di aria nella condotta principale .Premesso che il dislivello dalle opere di presa al pozzo dovrà essere una decina di metri ,non di più per limitare le perdite . Se non in condizioni particolarissime si usa sempre solo una tubazione ,costa di meno e non da problemi . Per farti un esempio per portare 200 l/s con un dislivello di 10 mt per 500mt di lunghezza serve una condotta da 300mm ma puoi usare semplice pvc con innesto a bicchiere
              la condotta forzata dal pozzo alla turbina visto che è lunga soltanto 250 mt per portare 200lt senza perdite (2mt) devi usare una condotta DN400 e qui ti puoi sbizzarrire vista la pressione bassa : polietilene ,pvc per condotte in pressione prfv .
              Per l'istallazione ,non preoccuparti una ditta edile istruita adeguatamente è in grado di posare tutte le condotte in materiale plastico .
              per i volumi del pozzo piezometrico per 200l/s servono almeno 20 metri cubi ma non di più .
              Come dice idrotec non si anno certezze sulla tariffa incentivante ,io sono prudente e consiglio di fare bene i conti con tariffe molto basse 10 -12 centesimi /kw . E' un bel impianto quello che vuoi fare ,con un impegno finanziario notevole ,va realizzato allo stato dell'arte perché duri per tanti anni (compresa la condotta, i tubi di adduzione e le opere di presa ) Un bravo ingegnere con ottima esperienza nel settore è indispensabile .
              ciao

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