Impianto micro-idroelettrico con coclea in alveo: concessione di derivazione? - EnergeticAmbiente.it

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Impianto micro-idroelettrico con coclea in alveo: concessione di derivazione?

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  • Impianto micro-idroelettrico con coclea in alveo: concessione di derivazione?

    Salve a tutti!sono nuova del forum!
    Da poco mi sto approcciando alla materia del micro-idroelettrico e l'obiettivo è quello di costruire un impianto con potenza nominale <100 kW e di utilizzare una coclea istallata direttamente in alveo.
    Ho iniziato ad informarmi e ho visto che il primo passo da fare è quello di richiedere la concessione di derivazione delle acque.
    E' quindi sorto un dubbio: se l'impianto è in alveo e utilizza acqua fluente, è necessaria la concessione di derivazione?In tal caso l'acqua non sarebbe propriamente sottratta al corso d'acqua.
    Inoltre ho un altro quesito: secondo il D.Lgs. 152/06, Allegato IV, l'impianto idroelettrico con potenza nominale < 100 kw non richiede verifica di assoggettabilità, mentre la derivazione delle acque > 200 l/s si.
    Nel caso considerato, quindi, poichè l'impianto presenta una derivazione sicuramente >200 l/s, si prospetta la V.A.
    Ciò vuol dire che bisogna avviare la V.A. prima della domanda di concessione di derivazione delle acque?Non c'è il rischio che, essendo pubblico, il progetto venga "rubato"?
    Grazie mille per le risposte!

  • #2
    Ciao e benvento sul forum.
    Alla prima domanda ti risponde in senso affermativo nel senso che è necessario ottenere la concessione di derivazione anche se l'impinato è diciamo "puntuale ".
    Circa invece il fatto che il progetto vada o no in VIA, lì dipende in che Regione sviluppi il progetto. Ad esempio in Veneto il progetto non andrebbe in VIA.

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    • #3
      Grazie mille per la rapida risposta!
      Se ho capito bene, riguardo la Verifica di Assoggettabilità, quindi, questa deve essere fatta sempre e comunque in tutte le regioni nel caso di derivazione >200 l/s (per il D. Lgs. 152/2006).
      Da lì poi la regione deciderà se mandare il progetto in VIA o meno, giusto?

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      • #4
        Purtroppo la normativa è complessa e varia di caso in caso oltre a variare di regione in regione.

        Eccoti qualche spunto legislativo.

        Con il decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante “ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, all’art. 36, comma 7, è stata approvata la norma semplificativa sulle procedure VIA per gli impianti idroelettrici c.d. “micro e mini – idro”.
        ----------------
        In sostanza la norma, oltre ad omogeneizzare la soglia di non assoggettabilità alla procedura VIA riferendola alla potenza nominale di concessione e non a quella elettrica, ha anche previsto per la casistica di cui all’art. 166 del D.Lgs. 152/2006 “usi delle acque irrigue e di bonifica” e all’art. 4.3.b del DM Sviluppo economico del 6.7.2012 “Incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico” l’innalzamento della soglia a 250 kW di potenza di concessione, con un conseguente significativo risparmio di tempi e di costi per un gran numero di iniziative.
        -------------------
        In alcune Regioni, nell’interpretare la norma nazionale (D.Lgs 152/2006 - allegato IV alla Parte II) riguardo i progetti da sottoporre alla verifica di assoggettabilità, oltre alla soglia della potenza di cui alla lettera m) del punto “2) Industrie energetica”, stabilita per gli impianti idroelettrici ed oggetto della modifica normativa in argomento, hanno utilizzato, come ulteriore soglia, anche la portata derivata, di cui alla lettera d) del punto “7) Progetti di infrastrutture”.

        Buon studio
        Spes
        Ultima modifica di Spes; 13-05-2014, 15:16. Motivo: Aggiunto riferimenti

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        • #5
          Ciao a tutti
          Sottoscrivo quanto gia detto da SPES

          trovi gia discussioni sull'argomento
          http://www.energeticambiente.it/idroelettrico/14754433-impianto-coclea-su-sponda-alveo-va-considerato-con-senza-derivazione.html

          io ad esempio ho presentato 2 progetti con coclea (<100kw) su 2 province / regioni differenti (centro Italia)
          una provincia mi ha obbligato ad andare in ASSOGGETTABILITA
          una provincia no
          (vedi riferimenti sopra)

          Conclusioni: dipende dal diregente dell'ufficio idraulica, come recepisce le norme sopra
          Per tutelarsi, alcuni dirigenti ti obbligano comunque all'ASSOGGETTABILITA

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          • #6
            Tale interpretazione è un appesantimento oltre ad essere in contrasto con D.Lgs 152/2006, che nell’allegato IV alla Parte II stabilisce, invece, soglie suddivise per tipologie di interventi.

            mmarti33 ti abbiamo spaventata?

            Un saluto
            Spes

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            • #7
              Il problema stà nel fatto che molti uffici interpretano che derivazioni puntuali (es. su briglie) dove non c'è dislocamento di acque dall'alveo del corso d'acqua (come ad esempio condotte) e alveo sotteso, le quali prevedono una derivazione superiore ai 200 l/s siano da sottoporre allo screening ai sensi del punto 7.d dell'allegato IV del D.Lgs. 152/2006.
              Tale interpretazione è sicuramente un appesantimento del procedimento in netto contrasto con le attuali norme sulla semplificazione amministrativa.
              Così interpretando di trovi per assurdo derivazioni puntuali di 5-6 kW in pianura (tanta acqua e poco salto) soggette a screening (con costi di studio ambientale che possono essere anche 2-3 anni di produzione) e derivazioni in montagna con km di alveo sotteso non soggette...

              Quindi nel tuo caso secondo legge non dovrebbe andare a screening, ma se gli uffici ti dicono di si ...... sei quasi costretto....
              ciao

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              • #8
                Grazie mille a tutti per le risposte. Trovo davvero molto utile questo forum per capire come funzionano davvero le cose!
                Concordo con voi sul fatto che se nel D.Lgs. 152/06 allegato IV è stata creata una sezione apposita per l'industria energetica ed estrattiva, non vedo perché andare a considerare la sezione sulle infrastrutture.
                A questo punto, visto che l'impianto che intendiamo realizzare è con potenza < 100KW, nonostante la derivazione sia >200 l/s, possiamo provare a procedere senza la Verifica di Assoggettabilità. Se poi ci obbligheranno la faremo..
                Per avere un quadro ancora più preciso, l'iter funziona così?
                1- Concessione di derivazione
                2- Ottenimento della concessione (si spera)
                2- Pas (poichè si tratta di un impianto < 1MW)
                Se poi dovessero chiedere la Verifica di Assoggettabilità, questa dovremmo integrarla, giusto?

                Grazie ancora a tutti

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                • #9
                  Si funziona così
                  altra cosa però è il riconoscimento degli incentivi
                  Per gli incentivi, se l'impianto è <50 kw e lo realizzi e connetti entro il 31/12/2015, sei sotto-soglia e hai accesso diretto agli incentivi.

                  Ma da quanto hai detto sei >50 (100 kw) allora ti devi iscrivere al registro GSE ed entrare in graduatoria. L'ultimo registro utile è attualmente in corso è in corso e si chiude a fine GIUGNO 2014. Dopo questa data si apre una ennesima nuova incertezza per l'incentivazione dei micro-mini-idroelettrici. e qui si apre un altro mondo ...
                  ho pubblicato anche un post a riguardo
                  http://www.energeticambiente.it/idroelettrico/14758921-incentivi-idroelettrico-dopo-il-2015-a.html

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                  • #10
                    Grazie Marcomambo, mi hai dato delle informazioni molto utili!
                    Ora il quadro della situazione mi è più chiaro...

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                    • #11
                      Scusate mi sorge un altro dubbio:
                      Si può fare un impianto puntuale a Coclea in un tratto di corso d'acqua naturale compreso tra una presa di acqua e una restituzione di un grosso impianto, se questo grosso impianto rilascia in quel tratto di alveo SOLO il DMV? Questo DMV si può turbinare nella coclea posta su una briglia esistente?
                      Perchè leggendo il dm 6 luglio 2012 sugli incentivi c'è un punto che dice: "impianti che utilizzano salti su briglie o traverse esistenti, senza sottensione di alveo naturale o sottrazione di risorsa".
                      Con l'impianto puntuale siamo proprio nel caso di non sottrazione di risorsa...quindi implicitamente questo dm. implica che non ci sia un DMV da considerare, giusto?Sono un po' confusa a riguardo..

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                      • #12
                        Ciao mmarti,
                        puoi farlo ma devi prevedere la scala di rimonta pesci. Di conseguenza la portata che potrai convogliare alla coclea è tutta meno l'aliquota destinata alla scala pesci.
                        Se invece non puoi inserire una scala di risalita (ad esempio perchè la briglia è cosi alta da rendere cio infattibile) allora devi lasciare defluire dalla briglia il DMV e se resta qualcosa mandarlo alla coclea....
                        Buon lavoro

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