buongiorno a tutti...
io e la mia famiglia siamo in possesso di un terreno agricolo (pertinenza della nostra seconda casa) che costeggia un corso idrico e su questo terreno un privato intende posare le tubature dal diametro di 2.80 metri per la realizzazione di una centralina idroelettrica; inoltre per farlo dovrebbe demolire anche parte di un porticato regolarmente accatastato...
la sua società ha già ottenuto tutte le concessioni dalla provincia, solo che il comune del mio paese ha fatto ricorso al tribunale delle acque di Roma ed il giudizio è ancora in sospeso...
in questi giorni questa società mi ha inviato una lettera a/r nella quale mi comunicava le sue intenzioni : ovvero che a breve intendono iniziare i lavori (assumendosi i rischi del caso in quanto c'è ancora un giudizio in sospeso); e che non intendono acquisire la proprietà (praticamente il mio terreno sarebbe soggetto a servitù permanente) e che se non si arriverà ad un accordo bonario,procederanno con l'esproprio...
in questa lettera inoltre menzionano il d.lgs. che evoca alla pubblica utilità in quanto è un impianto che prevede l'impiego di fonti rinnovabili...leggendo un po' sul web e diversi siti ho visto che in merito ci sono molte divergenze e diverse opinioni...
per questo vorrei porvi alcune domande...
1- è possibile che un privato, non essendo un ente pubblico, possa espropriare un terreno???
fanno leva sulla pubblica utilità quando si sa che è solo una speculazione economica dettata anche dagli incentivi di
cui godono questi impianti
2- la realizzazione di questo impianto comporterebbe una servitù permanente sul fondo con conseguente perdita di valore
della mia cascina ed inoltre mi precluderebbe la realizzazione di un laghetto di pesca sportiva o di un frutteto qualora
volessi farlo...tutti questi aspetti dovranno pur essere tenuti in conto nell'eventuale determinazione dell' indennizzo,
giusto?
3- essendo un'area agricola necessitano di una deroga per poter costruire la centralina e di conseguenza il terreno da
agricolo passerebbe ad industriale quindi l'indennizzo previsto deve basarsi non sul VAM ma sul prezzo di un terreno
industriale,giusto?
Ringrazio chiunque mi sia di aiuto
io e la mia famiglia siamo in possesso di un terreno agricolo (pertinenza della nostra seconda casa) che costeggia un corso idrico e su questo terreno un privato intende posare le tubature dal diametro di 2.80 metri per la realizzazione di una centralina idroelettrica; inoltre per farlo dovrebbe demolire anche parte di un porticato regolarmente accatastato...
la sua società ha già ottenuto tutte le concessioni dalla provincia, solo che il comune del mio paese ha fatto ricorso al tribunale delle acque di Roma ed il giudizio è ancora in sospeso...
in questi giorni questa società mi ha inviato una lettera a/r nella quale mi comunicava le sue intenzioni : ovvero che a breve intendono iniziare i lavori (assumendosi i rischi del caso in quanto c'è ancora un giudizio in sospeso); e che non intendono acquisire la proprietà (praticamente il mio terreno sarebbe soggetto a servitù permanente) e che se non si arriverà ad un accordo bonario,procederanno con l'esproprio...
in questa lettera inoltre menzionano il d.lgs. che evoca alla pubblica utilità in quanto è un impianto che prevede l'impiego di fonti rinnovabili...leggendo un po' sul web e diversi siti ho visto che in merito ci sono molte divergenze e diverse opinioni...
per questo vorrei porvi alcune domande...
1- è possibile che un privato, non essendo un ente pubblico, possa espropriare un terreno???
fanno leva sulla pubblica utilità quando si sa che è solo una speculazione economica dettata anche dagli incentivi di
cui godono questi impianti
2- la realizzazione di questo impianto comporterebbe una servitù permanente sul fondo con conseguente perdita di valore
della mia cascina ed inoltre mi precluderebbe la realizzazione di un laghetto di pesca sportiva o di un frutteto qualora
volessi farlo...tutti questi aspetti dovranno pur essere tenuti in conto nell'eventuale determinazione dell' indennizzo,
giusto?
3- essendo un'area agricola necessitano di una deroga per poter costruire la centralina e di conseguenza il terreno da
agricolo passerebbe ad industriale quindi l'indennizzo previsto deve basarsi non sul VAM ma sul prezzo di un terreno
industriale,giusto?
Ringrazio chiunque mi sia di aiuto
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