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esproprio per la realizzazione di una centralina idroelettrica

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  • esproprio per la realizzazione di una centralina idroelettrica

    buongiorno a tutti...
    io e la mia famiglia siamo in possesso di un terreno agricolo (pertinenza della nostra seconda casa) che costeggia un corso idrico e su questo terreno un privato intende posare le tubature dal diametro di 2.80 metri per la realizzazione di una centralina idroelettrica; inoltre per farlo dovrebbe demolire anche parte di un porticato regolarmente accatastato...
    la sua società ha già ottenuto tutte le concessioni dalla provincia, solo che il comune del mio paese ha fatto ricorso al tribunale delle acque di Roma ed il giudizio è ancora in sospeso...
    in questi giorni questa società mi ha inviato una lettera a/r nella quale mi comunicava le sue intenzioni : ovvero che a breve intendono iniziare i lavori (assumendosi i rischi del caso in quanto c'è ancora un giudizio in sospeso); e che non intendono acquisire la proprietà (praticamente il mio terreno sarebbe soggetto a servitù permanente) e che se non si arriverà ad un accordo bonario,procederanno con l'esproprio...

    in questa lettera inoltre menzionano il d.lgs. che evoca alla pubblica utilità in quanto è un impianto che prevede l'impiego di fonti rinnovabili...leggendo un po' sul web e diversi siti ho visto che in merito ci sono molte divergenze e diverse opinioni...
    per questo vorrei porvi alcune domande...

    1- è possibile che un privato, non essendo un ente pubblico, possa espropriare un terreno???
    fanno leva sulla pubblica utilità quando si sa che è solo una speculazione economica dettata anche dagli incentivi di
    cui godono questi impianti

    2- la realizzazione di questo impianto comporterebbe una servitù permanente sul fondo con conseguente perdita di valore
    della mia cascina ed inoltre mi precluderebbe la realizzazione di un laghetto di pesca sportiva o di un frutteto qualora
    volessi farlo...tutti questi aspetti dovranno pur essere tenuti in conto nell'eventuale determinazione dell' indennizzo,
    giusto?

    3- essendo un'area agricola necessitano di una deroga per poter costruire la centralina e di conseguenza il terreno da
    agricolo passerebbe ad industriale quindi l'indennizzo previsto deve basarsi non sul VAM ma sul prezzo di un terreno
    industriale,giusto?

    Ringrazio chiunque mi sia di aiuto

  • #2
    Originariamente inviato da vampiretto Visualizza il messaggio
    ...........
    1- è possibile che un privato, non essendo un ente pubblico, possa espropriare un terreno???
    fanno leva sulla pubblica utilità quando si sa che è solo una speculazione economica dettata anche dagli incentivi di
    cui godono questi impianti

    2- la realizzazione di questo impianto comporterebbe una servitù permanente sul fondo con conseguente perdita di valore
    della mia cascina ed inoltre mi precluderebbe la realizzazione di un laghetto di pesca sportiva o di un frutteto qualora
    volessi farlo...tutti questi aspetti dovranno pur essere tenuti in conto nell'eventuale determinazione dell' indennizzo,
    giusto?

    3- essendo un'area agricola necessitano di una deroga per poter costruire la centralina e di conseguenza il terreno da
    agricolo passerebbe ad industriale quindi l'indennizzo previsto deve basarsi non sul VAM ma sul prezzo di un terreno
    industriale,giusto?
    .........
    Buongiorno Vampiretto
    e benvenuto nel forum.
    Venendo alle Tue domande posso dire :
    1) la legge prevede la pubblica utilita' e quindi l'esproprio anche da parte di un privato anche per impianti da poche decine di kW. Sono dell'idea che questo nn sia giusto ma tant'e'.
    2) la perdita di valore c'e' e viene quantificata in sede di esproprio; la valutazione va fatta in oggi e nn su quello che potrai o nn potrai piu' farci. Capisci bene che se uno sostiene che nel sottosuolo c'e' un filone d'oro ...........
    3) sempre la stessa legge che rende indifferibile ed urgente la costruzione dell'impianto prevede la costruzione su terreni agricoli quindi la valutazione e' fatta al momento e nello stato di fatto in cui si trova (agricolo).
    Personalmente Ti consiglio di attendere l'esito del ricorso al TSAP e poi di metterti d'accordo con la societa' proponendo cercando di limitare al massimo il danno della servitu' di passsaggio chiedendo di poter continuare ad utilizzare il suolo per le coltivazioni abituali ed in piu' cercherei di ottenere un congruo indennizzo per cio' che nn riuscirai piu a fare.
    Puoi scegliere la soluzione del muro contro muro, opporti all'esproprio cercando di allungare i tempi. Risultato : intanto tra ricorsi ed avvocati dovrai tirare fuori un sacco di soldi, passeranno degli anni e se l'impresa avra' ancora un interesse a realizzare l'impianto paghera' "due soldi" il tuo terreno e cerchera' di fare meno lavori possibili.
    Valuta Tu e consigliati da un legale prima di fare una mossa.
    ciao car.boni
    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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    • #3
      Intanto in alcune (alto adige) la pubblica utilità vale da 3 mega in su..magari informati per la tua zona.

      Poi mi pare che la Pubblica utilità sia dichiarabile se uno è stato Autorizzato per l'esercizio della Centrale..se ha fatto pratiche semplificate (DIA, PAS) non vale, e quindi non vale nemmeno per l'adduzione.



      Di solito si accettano (anche se amaramente) se il contraente è Ente pubblico, che affida poi lavori al concessionario, pur restando titolare della Servitu.

      In questo caso è un privato..che oggi c'è e domani no...metti che fra 20 anni fallisce..che non gestiscono piu la centrale..metti che non controllano piu la condotta che ha un problema e si rompe..acqua infiltara e forma una frana...facendo danni a te e a terzi... e nessuno paga (anzi, come proprietario terreni qualcuno si inventerà che è roba tua.. perchè il cessionario non esiste piu e quindi il manufatto magari legalmente viene acquisito dalla proprietà..tipo quando uno edifica su terreno di terzi).

      Secondo me dovresti puntare su tale cosa per alzare la posta...chiedendo in alternativa un deposito cauzionale in titoli dello Stato vincolato a tuo nome con godimento dei frutto, a garanzia de danni futuri, per almeno 30 anni, o di pari lunghezza della concessione che loro hanno ottenuto...cifra che tu potrai anche usare, a tua discrezione, per rirpristinare i luoghi in caso la condotta non sia più funzionale alla centrale.

      E cerca di ottenere una servitu di durata pari ala concessione, con loro obbligo a ripristinare..e con clausola che eventualmente la devi rinnovare se la concessione viene rinnovata alla centrale..altrimenti finisce e loro (o tu con la garanzia) ripristini ...oppure acquisisci in proprietà se ti interessa magari chiedere tu la concessione.

      Insomma, nelle concessioni di acquedotto l'Ente pubblico prende anche impegno alla manutenzione, cosa che va a tutela anche del proprietario...qui potranno di certo prenderlo, ma chi garantisce che sia un impegno senza garanzia bancaria?

      Qui poi esiste rischio di blocco lavori..e d certo il concessionario fallisce..molla lavori a metà e ti saluta...garanzia obbligatoria di certo, a costo di legarti con le catene al cancello.

      Di solito per quelle acquedotto si prevede che il cessionario sia obbligato a spostare a sue spese tubo se area cambia destinazione urbana e tu vuoi edificare...io la metterei...se insistono per levarla, allora come dic tu, il valore si alza perche tu rinunci ad una ipotetica attività..non è vero che vale per l'uso di ora, vale per uso di ora se io ne posso fare ora solo quell'uso..ma se cambia,io devo poterne fare l'uso nuovo, oppure tu levi il tubo, oppure diciamo che già ora vale di più.

      Meglio che la trattativa la faccia un professionista...

      Dalal tua mi pare giochi il fatto che avranno magari termici di costruzione o allaccio per avere incentivi..per questo prendono rischio di iniziare con causa pendente, ma per steso otivo me hai coltello dalla parte del manico...tienici aggiornati se vuoi...
      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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      • #4
        Buonasera Marcober,
        certo che dipingi dei "quadri" molto foschi ........
        Nel caso del nostro amico nn credo ci sia problemi per capire se esiste o meno il problema della pubblica utilita' in quanto parla di una condotta da 2800 mm di diametro !
        E' una condotta che "porta", mal contati, 10 mc/s
        Tirare la corda va bene ma alla fine si potrebbe spezzare ......... anche perche' dall'altra parte nn credo siano tanto sprovveduti.
        "in medio stat virtus" dicevano gli antichi romani ed avevano ragione.
        ciao car.boni
        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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        • #5
          innanzi tutto ringrazio sia car.boni che marcober per gli interventi...
          il vero problema è che qui stiamo parlando di una legge completamente sbagliata che permette a chi possiede ingenti capitali di investirli con grande ritorno, permettendo loro di farla da padroni anche sui beni di terze persone privandole dello stesso dietro un indennizzo a dir poco irrisorio...
          quest'opera prevede l'esproprio di più di 50 proprietari e nonostante siano state raccolte diverse centinaia di firme,si siano mosse molte associazioni (l'osservatorio territoriale locale in primis, l'associazione pescatori ecc ecc) ed il comune dichiarandosi pubblicamente contrari a quest'opera,sembra che tutto ciò sia stato inutile...

          probabilmente come ha detto giustamente marcober loro hanno tutto l'interesse ad iniziare il prima possibile,seppur ci sia una causa in atto con il comune, per rientrare in certi tempi prestabiliti...
          che speranza ha il comune di vincere la causa in atto quando loro hanno avuto tutte le autorizzazioni e quindi il via libera dalla provincia???

          sappiamo poi come funziona la giustizia in Italia, quando per una causa ci vogliono anni ed anni, quindi visto che il comune ha intrapreso le vie legali chissà quanto ci vorrà per avere una sentenza definitiva...
          intanto loro proseguiranno con i lavori, come hanno già scritto sulla lettera quindi nel frattempo, prima che legalmente tutto si concluda, magari riusciranno pure a metterla in esercizio...
          e a questo punto, a me che interessa se il comune vince la causa? intanto loro hanno fatto i loro comodi ed io mi ritrovo con le tubazioni interrate e a quel punto cosa succederebbe???

          il mio interesse è quello di cercare di monetizzare il più possibile da questa situazione però non so quanto possa essere conveniente intraprendere le vie legali per una causa che mi porterebbe a spendere molti soldi ed anni di ricorsi su ricorsi magari per ricevere un indennizzo che non mi copra neppure le spese...
          se si riuscisse ad arrivare ad un accordo bonario che ci soddisfi allora sarebbe la cosa migliore per entrambe le parti...

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          • #6
            concordo che iniziare con una causa non sia la strategia giusta...ma penso che iniziare con ua richiesta pesante e veicolata in modo professionale (per far capire che si hanno anche conoscenze e volontà di far anche altro se serve), sia indispensabile.
            Loro si sono già sbilanciati?
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • #7
              nella lettera che mi hanno inviato non sembravano molto propensi a liquidarmi con un buon indenizzo, infatti hanno precisato che erano disposti a far riferimento al valore attuale, ripristinando il portico dopo l'intervento e basta...
              infine però mi hanno messo i contatti di un loro tecnico (un ingegnere) per discutere di un eventuale accordo bonario...

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              • #8
                Ti darebbero valore attuale ,terreno in cambio della servitù? In pratica lo monetizzi ma resta tuo... Ma resta il rischio connesso....
                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                • #9
                  Buongiorno a tutti,
                  la legge sulla pubblica utilita' per certe tipologia d'impianti e di infrastrutture e' sacrosanta.
                  Senza quella norma nn si potrebbero realizzare in tempi certi centrali, strade, ferrovie ecc ecc
                  Nel tempo s'e' abusato di questa norma per realizzare impianti ridicoli la cui utilita' pubblica nn esiste.
                  Nello specifico, l'avevo comuqune gia' intuito dalle dimensioni della condotta, la pubblica utilita' nn e' messa in discussione ed i proponenti, se sono sempre loro gli esecutori delle opere, nn saranno di certo degli improvvisati.
                  Sanno bene come muoversi in questi ambiti, sanno che l'AU e la relativa concessione di derivazione in loro possesso gli consentono di iniziare i lavori anche con procedimenti pendenti e sanno anche che i valori di un eventuale esproprio sono molto bassi.
                  Una trattativa e' lecita e corretta ma nn si puo' pensare di fare il "marocchino" partendo da 1000 per arrivare a 10; e' una posizione che, seconda me, nn porta da nessuna parte.
                  Mi piacerebbe sapere qualche cosa in piu' sul ricorso presentato al TSAP, il motivi che vengono assunti nel ricorso. Questo e' un passaggio molto importante e che potrebbe esssere d'aiuto a Vampiretto.
                  ciao car.boni

                  Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                  *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                  Buongiorno Marcober,
                  ma di quale rischio parli, dai !
                  Una condotta di quel genere, seppur in pressione, avra' una pressione, a dir tanto, di un paio di atmosfere (NB nel qual caso sarebbe un mega impianto !).
                  Se poi, come immagino, la costruiranno in VTR, i rischi sono praticamente zero.
                  Vampiretto puo' chiedere, se possibile e compatibilmente con eventuali problemi tecnici, che questa venga interrata maggiormente e protetta ulteriormente.
                  Giusto per dare un dato ... nelle tabelle ministeriali degli ammortamenti delle varie parti di un impainto idroelettrico le condotte sono all' 1 % ...... Un secolo !
                  ciao car.boni
                  Ultima modifica di nll; 26-09-2014, 04:21. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente
                  Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                  • #10
                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                    • #11
                      Ciao Marcober,
                      scusa .......... ma davvero ritieni l'esempio della foto pertinente ?
                      ciao car.boni
                      Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                      • #12
                        non è VTR ed è acqua potabile...ma son certo che al proprietario di quel terreno avranno assicurato (a parole) che la conduttura era in PE..non poteva scoppiare..forarsi..perdere..peccato che gli aerei cadano nonostante siano studiati per non cadere..i treni deragliano..le condutture perdono...e le aziende falliscono.

                        Comunque se il rischio è ZERO, qualunque assicurazione per 100 euro si impegna per 100 anni a coprire qualsiasi rischi no? meglio cosi...basta farsi dare copia della polizza.
                        Io non dico che lui di debba mettere di traverso..ma se capitasse a me, o vengono PRIMA di fare il progetto e ci si mette d'accordo..o se tu ti fai autorizzare per avere poi la Pubblica Utilità in mano...io mi attrezzo.

                        vampiretto..ma A SUO TEMPO (inizio loro pratica Autorizzazione) il Comune o la Provincia ti aveva avvisato che c'era un vincolo preordinato all'esproprio?
                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                        • #13
                          Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                          ........vampiretto..ma A SUO TEMPO (inizio loro pratica Autorizzazione) il Comune o la Provincia ti aveva avvisato che c'era un vincolo preordinato all'esproprio?
                          Marcober,
                          Ti rispondo io ...... il vincolo preordinato all'esprorio "salta" fuori dopo le varie conferenze dei servizi e prima del rilascio della AU.
                          In quella fase la Provincia e nn il Comune avvisa per lettera raccomandata AR che c'e' questo problema.
                          Molto spesso le centrali idroelelttriche interessano zone montuose e di scarso valore dove i proprietari nn hanno mai fatto le successioni e quindi, nn interessando a nessuno, la procedura scorre via veloce.
                          Il caso di Vampiretto e' diverso in quanto lui la terra la coltiva ma cio' nn puo' fermare il cammino della realizzazioe della centrale, la puo' rallentare ma con quali vantaggi per lui ?
                          Io ne vedo pochi....
                          ciao car.boni

                          PS nn faccio il perito e nn intendo commentare oltre la spiegazione che hai dato alla foto ma mi limito a dire che quel tubo, visti i due giunti ravvicinati e che passa libero dentro un fossato, nn e' alla prima rottura e nemmeno sara' l'ultima..........
                          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                          • #14
                            Salta una condotta Enel, travolta un'auto.

                            Per fortuna senza serie conseguenze la spaventosa avventura di due coniugi che stavano rincasando a Pertica Bassa.


                            “Momenti di terrore nel tardo pomeriggio di questa domenica per una coppia di pensionati di Forno d’Ono che stavano rincasando lungo la provinciale numero 55, qualla che dal centro di Vestone sale verso la Pertica Bassa.
                            “Ho visto il rigagnolo, e anche qualche sasso. Non potevo immaginare quel che mi è successo nel passarci sopra con l’auto: mi sono sono sentita sollevare e scaraventare di lato. Ci siamo fermati solo perché c’era il guatd rail, sennò finivamo giu nel fiume e non so se saremmo riusciti a venirne fuori”.
                            Con la portiera sinistra bloccata dall’acciaio della protezione stradale e l’altra per metà già immersa nel fango e nelle pietre, con l’acqua che spingeva ancora, i due hanno trascorso qualche minuto di panico.
                            “Fino a quando un signore che sta a Vestone, di origine sarda, è riuscito a liberare lo sportello di destra e ci ha tirati fuori – ha aggiunto la donna -. Eravamo proprio nel mezzo della frana. Così mio marito è finito andato di là e io sono di qua”.>
                            >
                            Ha ceduto una condotta.>
                            Il drammatico incidente, per fortuna senza conseguenze fisiche per i due protagonisti che hanno rimediato solo un grande spavento, è avvenuto alle 17 e 30 in località Fusine, fra la “Corna 23” e il “Mulino” di Levrange.
                            A travolgere la Mercedes Classe A, sulla quale Graziella Laffranchi stava guidando con accanto il marito Pietro Bertocchi, la frana provocata dalla rottura di una condotta forzata che scorre trecento metri sopra: una sorta di tubo “inguainato” in una struttura di sassi e cemento che ha ceduto di schianto liberando una grande quantità d’acqua.
                            Massa liquida che è precipitata a valle portandosi appresso quello che trovava sul suo cammino. A diverse ondate più o meno consistenti e rumorose, sono così scesi in strada almeno 600 metri cubi di scisti argillosi misti a fango e a piante che hanno trascinato l’auto dei due coniugi di 60 e di 80 anni sollevandola anche di almeno un metro.
                            Sul posto, per vederci chiaro, mettere in sicurezza la zona e per i primi soccorsi, sono intervenuti i Vigili del fuoco da Salò e da Gardone Valtrompia, oltre ai carabinieri del Radiomobile salodiano con i colleghi di Vestone e due motociclisti della Stradale. La condotta forzata, che unisce fra loro le centrali idroelettriche di gestione Enel di Forno d’Ono e di Vestone sfruttandone il “secondo salto”, è stata chiusa e svuotata.>
                            >
                            Il precedente.>
                            La strada è rimasta chiusa e lo sarà almeno per un paio di giorni, il tempo di procedere alla sistemazione dello smottamento. Lunedì mattina i tecnici dovranno cercare di capire il grado di sicurezza del versante prima di procedere allo sgombero del materiale, al recupero dell’auto e al rifacimento della condotta.
                            La Pertica Bassa rimane ad ogni modo raggiungibile da Livemmo via Avenone, oltre che da Presegno di Lavenone.
                            Fra quanti sono accorsi subito dalle case vicine, anche il settantenne Romano Ebenestelli: “Non è la prima volta che succede - ci ha detto -. Nel 1981 ero appena passato con la Lambretta quando ho sentito il rumore e mi sono girato. La strada era un po’ diversa, ma la frana identica, solo pochi metri più giù”.
                            L’ipotesi che la condotta possa aver ceduto proprio dove era stata fatta la precedente aggiunta, quasi trent’anni fa, a questo punto non è priva di fondamento.
                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                            • #15
                              @marcober- dalla provincia non mi è stata spedita alcuna a/r... essendo l'opera interessare l'esproprio di più di 50 proprietari la provincia non è tenuta ad avvisare i diretti interessati; l'osservatorio del mio paese mi avvisò a luglio che la provincia aveva pubblicato sull'albo l'elenco dei proprietari coinvolti con i rispettivi mappali soggetti ad esproprio, ed il termini entro i quali far pervenire eventuali osservazioni...logicamente abbiamo scritto le nostre ragioni alla provincia ma ad oggi nessuno ha risposto...

                              @car.boni- sul terreno sono presenti alcune piante da frutto (noci,ciliegie,mele)...Poi un'altra cosa,nel progetto è prevista pure la linea elettrica...questa invece la vogliono interrare nella stradina privata (e' fuori dal paese e sterrata ad una corsia) che è completamente sui miei mappali...questa stradina porta alla cascina che appunto affianca il terreno in questione

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                              • #16
                                Originariamente inviato da vampiretto Visualizza il messaggio
                                la provincia aveva pubblicato sull'albo l'elenco dei proprietari coinvolti con i rispettivi mappali soggetti ad esproprio, ed il termini entro i quali far pervenire eventuali osservazioni...,nel progetto è prevista pure la linea elettrica...questa invece la vogliono interrare nella stradina privata (e' fuori dal paese e sterrata ad una corsia) che è completamente sui miei mappali...
                                allora hanno assolto al loro obbligo..pure l'elettrodotto!?!..ti devono fare socio nell'impresa!
                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                • #17
                                  Sicuramente non è loro intenzione marcober, certo è che se mi proponessero una piccola percentuale del loro introito annuale, sicuramente accetterei...
                                  Però nella lettera che mi hanno inviato non hanno accennato alla linea elettrica...

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                                  • #18
                                    Buongiorno,
                                    nn penso che per una servitu' di passaggio Tu possa ottenere un percentuale a "vita" sull'introito annuale della centrale......
                                    Molto meglio attualizzare oggi un valore, come si dice, "pochi, maledetti e subito".
                                    ciao car.boni
                                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                    • #19
                                      se no hanno accennato alla linea elettrica forse è perchè al momento intendono solo iniziare lavori per la condotta che ha tempi lunghi...il cavo magari lo interrano quando sono a buon punto coi lavori... hanno mi pare 5 anni di tempo per far valere il vincolo all'esproprio...
                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                      • #20
                                        Si infatti car.boni quello è altamente improbabile...

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                                        • #21
                                          Un'ultima cosa...il progetto prevede che le condotte vengano interrate per tutta la lunghezza del mio terreno...La legge specifica che la realizzazione può essere fatta arrecando il minor danno possibile al fondo; allora visto che ci sarebbe un percorso alternativo io posso imporre ai costruttori questo percorso alternativo?Questa soluzione tutelerebbe il mio fondo in quanto non prevederebbe il passaggio delle tubature lungo tutto il terreno ma ne riguarderebbe solo una porzione...

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                                          • #22
                                            penso che dovevi fare tale osservazione al momento del "vincolo preordinato", che presumo fosse assolto con la pubblicazione albo Comune ..probabilmente 60gg da pubblicazione..perchè poi tale cosa veniva presa in considerazione nell'Autorizzazone..se ora hanno autorizzato in quel modo, avranno anche progettato..e quindi penso che rifare progetto costerebbe un sacco di soldi e non lo accetteranno..
                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                            • #23
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                                              • #24
                                                Buongiorno a tutti,
                                                alla nota di Marcober aggiungo un particolare tecnico che la legge sulle servitu' (passaggio a minor danno), essendo a carattere generale, nn dice.
                                                Una condotta, a maggior ragione di quelle dimensioni, nn si puo' far "girare" a piacimento lungo i confini di una proprieta' oppure con curve o controcurve a 90°.... ma deve seguire un percorso il piu' possibile rettilineo.
                                                Durante la fase di studio e di progetto di un impianto si cerca di passare in posti "semplici", con poche difficolta' tecniche, eliminando il piu' possibile i "pezzi speciali" ecc ecc
                                                Come ho avuto modo di dire qualche messaggio fa, l'unica cosa che puoi chiedere e' quella di una protezione maggiore della condotta (un ulteriore strato protettivo, ad esempio) per tutto il tratto che passa nei tuoi terreni.
                                                ciao car.boni
                                                Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                • #25
                                                  penso che loro abbiano fatto il passaggio meno oneroso..che spesso è anche i piu breve...e quindi "salvare" una parte tua probabilmente significherebbe allungare, ciò sarebbe a detrimento di altri.

                                                  Penso che i metri di tubo alla fine siano la cosa meno rilevante...farei piu "leva" sull'aspetto di rischio globale in caso di guasto..rischio che si materializza fosse anche per 1 cm di passaggio...

                                                  E poi cercherei in ogni modo di avere una clausola che ho visto in servitu perpetue di acquedotti e cioè che SE VOGLIO edificare, non solo posso farlo sulla condotta, ma che se mi da noia, la sposti...e sei comunque sempre tu responsabile di costi di manutenzione, se del caso demolisci e riscostruisci la casa che ci ho fatto sopra (per evitare rischio penso che in casi del genere spostino loro il tubo)
                                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                    ............... SE VOGLIO edificare, non solo posso farlo sulla condotta, ma che se mi da noia, la sposti...e sei comunque sempre tu responsabile di costi di manutenzione, se del caso demolisci e riscostruisci la casa che ci ho fatto sopra (per evitare rischio penso che in casi del genere spostino loro il tubo)....
                                                    Ciao Marcober,
                                                    nn esiste proprio ...... la responsabilita' della mautenzione va bene (e' sacrosanta) ma per il resto Vampiretto si puo' mettere il cuore in pace, nn otterra' mai la possibilita' di poter costruire sopra la condotta, coltivare si, spostarla "se mi da noia" (ma che discorso e'....), no
                                                    ciao car.boni
                                                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                    • #27
                                                      Ok grazie...costruirci sopra anche qualora lo si volesse, non è possibile in quanto il terreno in questione e' confinante con il corso d'acqua e di conseguenza non ci stanno nemmeno le distanze minime per poter edificare...la cascina ed il porticato sono stati costruiti molti anni fa...
                                                      Per quanto riguarda le responsabilità delle condotte mi sembra il minimo che sia completamente a carico loro...

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                                                      • #28
                                                        http://www.comune.bazzano.bo.it/atta...5 ALLEGATO.pdf

                                                        qui trovi bozza contratto fra un Comune e un Privato per condotta acquedotto dove è previsto che il Concedente, su richiesta motivata (ad esempio cambio destinazione urbanistico) possa chiedere al Concessionario di SPOSTARE il tubo a sue spese su area attigua messa a disposizione.

                                                        Quindi, se uno è bravo, nell'accordo puo farci scrivere quel che vuole.. per quello consigliavo un professionista come interlocutore..per non farsi raccontare la favoletta del" è cosi e basta".

                                                        Ad esempio se si tratta di servitu di ex art 1037..allora il tracciato DEVE minimizzare il danno di vampiretto..con buona pace dei "pezzi speciali" che deve usare il costruttore e di quanto costano...

                                                        Mi suona anche strano che loro possano posare tubo ad una distanza di ruspetto dal corso alla quale tu non potresti edificare..il divieto penso varrebbe anche per loro
                                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                        • #29
                                                          Marcober,
                                                          una condotta forzata da 2.8 m di diametro nn e' paragonabile ad un tubo dell'acquedotto da pochi pollici che lo puoi spostare dove vuoi...........nn ci sono discussioni da fare su questo.
                                                          Le condotte forzate, per AU, possono essere poste a confine con il terreno demaniale, nessun problema su questo.
                                                          ciao car.boni
                                                          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                          • #30
                                                            Come già detto il mio terreno accosta il fiume...il terreno è sorretto da un muro in cls a gravità dall'altezza di 4/5 metri circa rispetto al piano fluviale che lo separa di fatto da esso...L'alveo in questo tratto è largo qualche decine di metri,quindi il letto è bello ampio...Nelle suddette osservazioni abbiamo chiesto che le tubature fossero messe a ridosso del muro,verso il fiume...in questo modo non avrebbero neppure avuto bisogno di alcuna servitu e quindi del mio terreno...ma la provincia ha detto che non è possibile prendere in considerazione questa soluzione...Certo,sul demanio no ma sulle proprietà degli altri si...ormai non si è più padroni nemmeno delle proprie cose...

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