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Progettazione piccolo impianto idroelettrico

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  • Progettazione piccolo impianto idroelettrico

    Ciao ragazzi! sono appena entrato nel forum......è da anni che pensavo di installare un piccolo impianto idroelettrico per necessità ed ora è il momento di realizzarlo ma ho bisogno di consulenza.
    Abito in una zona montana con varie pendenze e presenza di acqua, l'unica corrente che utilizzo è generata da un pannello solare da 150w con il quale, tramite una batteria e un inverter, riesco ad avere luce e la possibilità di far funzionare caricabatterie per cellulari e pc fino ad arrivare ad utilizzare piccoli attrezzi come seghetto alternativo, trapano a batteria e flessibile (per poco tempo ovviamente). Quando c'è il sole nessun problema per il mio fabbisogno ma l'inverno è lungo e nebbioso....Ora veniamo al dunque: vorrei installare una turbina idro per coprire i mesi di inefficienza del pannello solare. Ho una sorgente che si unisce con vari scoli dei campi e genera un fosso con "molta" acqua (forse non molta ma sufficiente per una turbina) poco distante da casa. Per quanto ne capisco, pensavo di mettere una cisterna da 1000litri e collegarci l'acqua del fosso, dalla cisterna parto poi con un tubo e ho la possibilità di aumentarne la lunghezza per raggiungere il dislivello desiderato per ottenere la pressione necessaria. Sto cercando il miglior sistema per attingere l'acqua dal fosso senza aver problemi quando, dopo un temporale ad esempio, la portata aumenta a dismisura.....consigli???? Pensavo di utilizzare un tubo del 32 di polietilene per collegare la cisterna alla turbina....è abbastanza? Per il mio obbiettivo è sufficiente ricavare bene o male la corrente che mi generava il pannello considerando che la produzione si estenderebbe alle 24 ore. c'è un kit di una turbina da 250w con generatore a magneti permanenti pelton e credo che possa fare al caso mio. Vorrei anche capire con le varie dispersioni quanta corrente potrei ottenere a monte di tutto.Spero possiate darmi consigli utili, confido nella vostra esperienza.
    Grazie,
    Alessio

  • #2
    Benvenuto mannauzz,

    Per dire che tipo di turbina e diametro di tubo, serve prima sapere il salto massimo in metri realizzabile e la portata media o almeno la minima, meglio una misurazione costante per almeno un anno, con la minima assoluta al massimo sottodimensioni o si fa quello che si può e non sfrutti al massimo la risorsa...
    Per potenze cosi esigue l'alternatore a magneti permanenti la fa da padrone, ti consiglio di misurare il salto massimo e la portata con uno stramazzo, poi da qui si calcola il diametro della condotta e il tipo di turbina, per generare 250W ti serve un kit più grosso dato che di solito quella è la potenza massima di picco, con 20 metri di dislivello per fare 300W ti bastano 3 litri al secondo con una micro Pelton, ma se il dislivello è di 5 metri ti servono 12 litri al secondo, e con una Pelton la vedo dura se non impossibile, sia per la bassa pressione che per la portata su questo saltino... in entrambi i casi il 32? non va bene!
    Ciao

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    • #3
      Ciao Buran e grazie per avermi risposto...
      premetto che non essendo collegato alla rete non posso immagazzinare corrente e quindi non mi conviene generare più corrente di quella che consumo anche se la situazione lo permetterebbe, che il fosso da cui attingerei l'acqua è un canale di scolo e potrei usufruire della sua portata da novembre fino a giugno e non per i restanti mesi...pensavo che andasse bene la turbina da 250w se puliti ne ottengo 125w ma continui....ora solo col pannello soddisfo i miei bisogni.....e comunque vorrei che i costi di realizzazione fossero bassi.........per quanto riguarda il salto non ci sono problemi visto che il terreno si estende da un'altezza di 940 metri sul livello del mare e scende fino a 800 o più. Per l'acqua non posso fare misurazioni fino a quando non arriva, ma mi vorrei portare avanti realizzando la conduttura, cisterna ecc. ecc. Vorrei capire che tubo dovrei usare così lo compro, lo stendo, e misuro la pressione che ottengo (regolo la lunghezza del tubo per ottenere la pressione che voglio). Pensavo di partire dai watt che mi basterebbero (120w/150w) per poi cercare la turbina che me li produce e realizzare l'impianto in base alla pressione e ai litri al secondo di cui questa turbina necessita. Ciao, di nuovo grazie.

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      • #4
        Tecnicamente il tuo impianto è realizzabile senza tanti problemi : Dovresti ottenere 30 mt di dislivello, con 100mt di polietilene da 40 mm se la pendenza è buona dovresti farcela .La portata necessaria è 1 l/s ,non serve una grossa vasca ,soprattutto se l'acqua è pulita e costante. Per la turbina guarda in rete ,
        Ciao

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        • #5
          azz Sandro mi hai anticipato di 30 minuti, ho scritto poi prima di postare ho risposto al telefono...
          Ho eliminato il messaggio che praticamente era quasi doppio ed inutile.

          Meno di un DN 40 non scendere assolutamente in qualsiasi caso, è il minimo assoluto.
          Ciao

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          • #6
            Grazie. Ora sò che tubo prendere e posso iniziare a fare delle prove sfruttando l'acqua che scorre dopo un temporale. Mi siete già stati di grande aiuto. Un'altra cosa che vorrei capire è quanta dispersione può creare il cavo elettrico in base alla sua lunghezza. Sandro, Buran ciao...vi faccio sapere

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            • #7
              Dipende dalla tensione e dalla potenza che deve trasportate, oltre alla lunghezza...
              Più i rame è spesso e meno perde, ma anche qui ci vogliono dei dati per fare i calcoli, a prove
              e tentativi si spreca un sacco di soldi e tempo, oltre a fare cose poco efficienti robuste e durature

              Il rame costa, come anche il polietilene, bisogna trovare il giusto, il DN40 è il minimo consigliabile ma solo per massimo 1 litro al secondo.

              Per trasportare 150W a 50 metri ad almeno 15V in uscita (per riuscire a caricare un banco batteria a 12V in fondo alla linea) ti serve una linea da 2*25 millimetri quadri ! generalmente si usa ALMENO i 24 Volt nominali ancora meglio i 48V, con una tensione effettiva per poter caricare il banco a 24 di almeno 28Volt a fine linea, in tal caso il diametro su 50 metri si riduce a 10mmq con 30 Volt in partenza, (uscita turbina) sono diametri minimi se aumenti aumenta il beneficio ma anche il costo.

              Dipende dalle caratteristiche della turbina/alternatore e sua tensione di uscita, poi ti servirà un regolatore di carica a derivazione di carico, altrimenti sovraccarichi le batterie o mandi in fuga la turbina, facendola girare a vuoto senza carico che la frena

              Tieni presente che con 150W H24 ad occhio puoi caricare un banco da 250Ah a 24V, da dove puoi attingere 800W di picco con un inverter ad onda pura quando ne hai bisogno per brevi periodi, poi il banco si ricarica col tempo tanto avrai circa 6,2 ampere costanti dalla turbina, poi puoi sempre aggiungere dei pannelli FV.
              Ciao

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              • #8
                ok! Sarà più complicato di quel che pensavo. Se non ho capito male, più aumenta la portata d'acqua in litri al secondo più posso diminuire il salto, per generare gli stessi watt intendo. Quindi devo capire bene la quantità d'acqua che posso ottenere e poi decidere che tipo di tubo è meglio usare. Alla corrente è meglio che ci penso più avanti visto che con i 12v e i 24v già vado un pò in confusione. Ciao

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                • #9
                  Se ti servono così pochi watt e se hai qualche decina di litri al secondo la cosa più semplice potrebbe essere una ruota
                  Questa richiede un salto di 130 cm e con circa 60 l/s ci cavi 400 watt
                  Se i litri scendono, i watt calano in proporzione fin quasi a zero.
                  La puoi mettere dentro il fosso e con una griglia come quella che vedi può passare di tutto
                  Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   ruotaspigolo.jpg 
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ID: 1946455

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                  • #10
                    Novizio

                    Ciao a tutti ,sono nuovo ....
                    non so se posso fare la mia domanda che è inerente all'idroelettrico in questa discussione o devo aprirne una nuova;
                    nella seconda ipotesi come si fa ?

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                    • #11
                      Originariamente inviato da mannauzz Visualizza il messaggio
                      Un'altra cosa che vorrei capire è quanta dispersione può creare il cavo elettrico in base alla sua lunghezza.
                      Il cavo "perde" circa 3,6V ogni 100m per una corrente di 1A per un cavo di rame tipo 2x1mm2, ovviamente la tensione "persa" è proporzionale alla lunghezza del cavo.
                      Per una corrente diversa basta moltiplicare la tensione "persa" per la corrente che circola, per una sezione diversa basta dividere la tensione "persa" per la sezione di rame usata.
                      La tensione "persa" detta caduta di tensione la devi sottrarre alla tensione di alimentazione del cavo.
                      Se la distanza è grande, per non dover usare un cavo di sezione troppo grande, alimenta il cavo ad una tensione alternata di circa 220V mettendo un trasformatore di 200W-220V/24V alla fine della linea.
                      Se il generatore non arriva ad una tensione di 220V puoi usare un trasformatore per alzare la tensione di alimentazione del cavo a circa 220V.
                      Attenzione , quando usi un trasformatore per alzare la tensione, la corrente che alimenterà il cavo sarà uguale alla corrente prodotta dal generatore diviso il rapporto di trasformazione, ad esempio un trasformatore 220/24V ha un rapporto di trasformazione 220/24 = 9,166.
                      Oppure visto che la potenza massima che ti interessa sarà di 150W la corrente che passerà nel cavo alimentato a 220V sarà uguale a 150/220 = 0.68A
                      Ciao.
                      Ultima modifica di SE-POL; 03-10-2014, 17:18.

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                      • #12
                        i pochi dati percepiti ed intuiti sono, che si ha poca acqua a disposizione solo in inverno, poi FINISCE , dunque è sconsigliato usarne tanta, l'impianto si fermerà prima e partirà tardi, il concetto è giusto più il salto è basso più acqua serve e di conseguenza il tubo deve essere più grande, all'opposto per la tensione ed il diametro dei cavi, più la tensione è alta meno i cavi devono essere più spessi a parità di potenza trasportata.
                        Da qui si è partiti sulla volontà di chi vuole realizzare l'impianto a bassissimo costo, una potenza di massimo 150W come richiesto.

                        Dunque usando poca acqua e un salto maggiore visto che c'è puoi usufruire del funzionamento della turbina poer più tempo che con la soluzione meno salto + acqua.


                        150W a 12V DC sono 12.5 Ampere
                        150W a 24V DC sono 6.25 Ampere
                        150W a 48V DC sono 3.12 Ampere
                        150W a 230V AC sono 0.652 Ampere (la 220 non esiste più come standard)
                        Ora si capisce che più alzi la tensione più scende l'amperaggio, ecco perché a 12 ti ho consigliato un 25mmq

                        Ogni volta che trasformi perdi qualcosa, sia che alzi sia che abbassi, meno passaggi ci sono meglio è.

                        Se come ho capito prendi un kit con alternatore a magneti permanenti che è trifase ovviamente alternata a bassa tensione, puoi usare un trasformatore tri-monofase, cioè che da una linea trifase trasforma e nel tuo caso alza in monofase, cosi usi solo due conduttori al posto di 3, ma su 150W in partenza perderai almeno un 5% poi giunto al punto di consegna ti troverai una tensione alta, da qui ci sono due strade, 1 usare un altro trasformatore monofase per abbassare di nuovo la tensione, poi con un ponte di diodi raddrizzarla per creare tensione continua DC ed usare un regolatore di carica anche di derivazione FV ma che possa deviare il carico ad una zavorra elettrica (generalmente una resistenza) che mantenga la turbinetta sotto carico quando le batterie sono cariche.
                        2 Usare un carica batterie da 230V e con un relè commutare un carico (zavorra) quando si stacca a batterie cariche.

                        150W sono facili da gestire, se la distanza non è molta conviene usare tutto alla stessa tensione del banco e porsi ad una tensione non inferiore ai 24 volt nominali, in tal caso dovrai usare un inverterino a 24V per creare la 230V e magari fare solo l'illuminazione a 24V in modo da usare l'inverter solo quando serve dato che ha un efficienza che spesso non supera l'80% su queste potenze ed ha un suo autoconsumo, questo specialmente nei periodi di magra, altrimenti se fai tutto l'impianto a valle del sistema a 230 dovrai mantenere l'inverter acceso sempre, e a questo punto se la turbina non è troppo distante personalmente userei batterie a 48V e turbina ad almeno 60V per avere a fine linea almeno 57 V per avere una tensione sufficiente per caricare direttamente senza troppi passaggi, dato che generalmente servono 2.3/2.4 V massimo per elemento che ha una tensione nominale di 2 Volt (batterie da 12V hanno 6 elementi)
                        Ciao
                        P.S. so che Gino fa dei bei alternatori a magneti permanenti super efficienti...
                        Ultima modifica di buran001; 03-10-2014, 19:04.

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                        • #13
                          buran001: pochi dati percepiti ed intuiti sono, che si ha poca acqua a disposizione solo in inverno, poi FINISCE , dunque è sconsigliato usarne tanta, l'impianto si fermerà prima e partirà tardi...

                          Certamente, ma mannauzz è poco chiaro: *... Ho una sorgente che si unisce con vari scoli dei campi e genera un fosso con "molta" acqua (forse non molta ma sufficiente per una turbina) poco distante da casa ...*. Fossi in lui metterei un pezzo di tubo da fogna nel fosso, poterei l'acqua in un recipiente e vedrei quanto ci mette a riempirlo nei giorni più asciutti (nella stagione senza sole). Avesse un 15 l/s e un salto comodo di 2 metri una ruota (facilissima da autocostruire) di 1,8 m larga 10 cm 150 w li ricava. Questo supponendo che non gli servano altri w, altrimenti è certo meglio sfruttare tutto il salto.

                          P.S. so che Gino fa dei bei alternatori a magneti permanenti super efficienti...

                          bisogna vedere se mannuzz è in grado di farselo, in effetti per 150 watt basta una roba economica, soprattutto se moltiplica un po'
                          Però sarebbe tutta roba irregolare, non potrebbe avere grane?

                          Commenta


                          • #14
                            Ciao, fino ad un litro al secondo non ci sono problemi!
                            Poi conoscerei una cinquantina tra rifugi ed alpeggi...
                            bisogna vedere se mannuzz è in grado di farselo
                            è no io so che gino , non mannauzz!!!
                            Ciao

                            Commenta


                            • #15
                              retifico quel "molta" acqua dico:ho un fosso con poca acqua. Sono proprio curioso di misurarne la portata ed è quello che farò ma credo che non sarà più di qualche litro al secondo. Ciao gino

                              Scusa buran001 ma nel campo della corrente ho molte lacune. Credo di aver capito che in base al generatore che si collega alla turbina si ottiene in uscita 12v, 24v o 48v giusto? vorrei chiarire perchè, tanto tempo fà, avevo recuperato una piccola pala eolica che mi generava 24v e alla fine mi sono rassegnato non riuscendo a capire bene come mi dovevo comportare per inserirla nell'impianto della mia casa che ha tutto a 12v, luci, autoradio, regolatore del pannello, inverter. Ma che differenza c'è nell'avere la 24v o la 12v? Cioè se ho tutto a 12v e voglio immagazzinare più corrente posso collegare 2 o più batterie in parallelo. Mi sfugge qualcosa su questi ampere, se collego due accumulatori in serie ottengo 24v e il doppio degli ampere (credo) ma cosa comporta avere più o meno ampere?

                              P.S. L'unica cosa chiara è che Gino mi farà un bel alternatore a magneti permanenti super efficiente...ciao
                              Ultima modifica di nll; 04-10-2014, 02:01. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                              • #16
                                Ciao,
                                si ottiene in uscita 12v, 24v o 48v giusto?
                                Giusto, quelle sono le tensioni nominali, quelle reali come scritto sopra sono leggermente più alte, questo perché per ad esempio caricare correttamente una batteria a 12V non bastano 12V, ma come scritto sopra servono almeno 2.3V per elemento, e dato che le batterie a 12V hanno 6 elementi (sei tappi) serve una tensione di 13,8 volt, per le batterie da auto che sono le peggiori dato che non nascono per questo scopo, serve una tensione leggermente più alta meglio se sui 14,5V dunque come avrai capito anche solo misurando la tensione di una batteria con un tester giocattolo la tensione della batteria carica è maggiore dei 12 volt nominali, questo vale per tutte le altre tensioni standard, a livello commerciale ci si ferma ai 48 volt ma in impianti grossi da decine di kW professionali off-grid che alimentano rifugi ospedali in paesi in via di sviluppo si superano anche i 200V di batterie!
                                Questo perché come scritto sopra alzando la tensione si abbassa la corrente e si hanno meno perdite sia nei regolatori di carica che nei cavi che negli inverter che devono solo creare la tensione alternata dalla continua senza o alzando poco la tensione, il tutto è più prossimo alla tensione nominale finale 230V alternata, anche i pannelli FV vengono collegati in seri per alzare la tensione.


                                Nel tuo caso a livello economico se l'impianto è piccolo e poco esteso con pochi carichi o 2/3 punti luce a led il tutto con unapotenza esigua si può rimanere a 12V, generalmente sopra i 200/300W si passa a 24V e oltre con i 48V dovesi può arrivare a 5/6kw

                                se colleghi due batterie in parallelo, + con + e - con - la tensione rimane uguale ma aumenti la corrente immagazzinata, ad esempio con due batterie da 50Ah 12V ottieni 100Ah a 12V, inutile dire che le batterie devono essere uguali sia di marca che di modello e potenza

                                Se colleghi 2 batterie da 50Ah a 12V in serie otterrai 24V e 50Ah, ma avrai meno perdite perché la corrente assorbita è la metà a parità della stessa potenza del carico a 12V

                                ad esempio una lampadina da 20W a 12 V assorbe circa 1,6 Ampere mentre una lampadina di pari potenza ma di tensione doppia a 24Volt assorbirebbe circa 0,83 ampere dunque aumentando la tensione del sistema giova ad avere meno perdite sui cavi specialmente se lunghi, a volte in casa il diametro minimo per la 230V è solo di 1.5mmq e le lunghezze sembrano corte ma in realtà per i 12V sono lunghe, se parliamo di una roulotte o di un caravan allora essendo tutto vicino si usa per comodità i 12V, ma se i Tir usano i 24V e i grandi SUV Americani vanno a 48 V e si pensa di portare la tensione più in alto c'è un motivo, ovvio che su una panda non serve a nulla.

                                Per collegare un generatore eolico a 24V ad un impianto a 12 V ti serve un buon regolatore di carica MPPT e non Cinese/economico.
                                ante usare i carichi alla sessa tensione delle batterie aiuta, come fai tu per le luci, evita appunto un passaggio di trasformazione con inverter che inevitabilmente ha molte perdite e continue e costanti anche quando non si assorbe nulla a valle, oramai a 12/24V vanno di tutto dalle luci alle TV ai frigoriferi, ma poi arrivati ad un certo punto come ad esempio una grossa baita inevitabilmente si passa ad un impianto a 230V permanente per comodità ma solo su impianti di un certo livello, mantenere le luci alla tensione delle batterie è una buona cosa, se i cavi non sono troppo lunghi e/o se le linee sono dimensionate correttamente.

                                mettere più di le batterie in parallelo è sconsigliato per vari motivi , per fare questo servono dei diodi di blocco sia lato circuito di carica, dove si immette e sia lato di scarica da dove si preleva, questo per ogni batteria, per far si che tra loro non si scarichino a vicenda o una rubi corrente all'altra durante la fase di carica, con tale si tema si hanno meno problemi, ma io andrei ad almeno a 24V con lui a 24V riduttori di tensione a auto camion che oramai sono standard 12/24V, per PC portatile, smart phon (cavetto da auto) o tablet ecc ed un inverter solo quando serve.
                                Ciao

                                Commenta


                                • #17
                                  Originariamente inviato da mannauzz
                                  P.S. L'unica cosa chiara è che Gino mi farà un bel alternatore a magneti permanenti super efficiente...ciao
                                  beh, al momento ho molti e vari casini; se quando saprai cosa hai (giri e watt all'albero) vedremo (se stessi girandomi le dita ... , ma è difficile).
                                  sicuramente posso dirti come fare, ma solo fino all'alternatore, io non sono andato oltre (non so nulla, di inverter, regolatori di carica, batterie e di elettricità in generale)

                                  Posso anticiparti che per avere un buon rendimento occorre usare filo di rame sottile (per evitare correnti farlocche) quindi volt elevati mentre a te servono bassi, immagino però che ci si possano mettere dei trasformatori (anche se è trifase?).

                                  Dubiterai certo che un tale che non sa nulla di elettricità sia in grado di fare un alternatore e misurarne il rendimento.
                                  Se interessa trascrivo la ricetta (è un po' lunga)

                                  Commenta


                                  • #18
                                    (anche se è trifase?).
                                    Si col trasformatore tri-monofase come ho scritto sopra, questo sarebbe ottimo se la linea dalla turbina al' utenza è lunga, si genera già tensione alta trifase la si trasforma mantenendola alta in monofase e la si trasporta fino dove serve con una linea sicuramente più economica e fine che a 24 o 48Volt cosa invece fattibile per distanze brevi.
                                    P.S. so che Gino fa dei bei alternatori a magneti permanenti super efficienti...
                                    la mia era una provocazione dato che sicuramente funziona meglio il tuo ed è più efficiente di uno Cinese economico "venduto a caro prezzo"
                                    Ciao

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                                    • #19
                                      Non converrebbe portare la trifase che esce dall'alternatore vicino alla batterie e dopo abbassare e raddrizzare?

                                      Vero che dei cinesi c'è da dubitare, però il sistema che uso io richiede molto neodimio dato che le bobine non hanno il nucleo magnetico (per evitare il *coccing*, era per l'eolico) il che facilita ottenere buoni rendimenti. Trattandosi però di pochi watt a giri elevati ci se la dovrebbe cavare con poco. Pero' per imbroccare il giusto dimensionamento occorrono parecchie prove. Io ho fatto i test per roba più grossa (e costosa) a bassi giri. Fare un pezzo solo si giustifica solo se uno lo fa per divertimento, altrimenti meglio comperarlo.

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                                      • #20
                                        Si ma dipende dalla distanza, un conduttore in meno in certe condizioni di installazione fa risparmiare a volte si usa anche un solo conduttore al posto di due.
                                        Certo se mette la turbinetta sotto casa la questione cambia.
                                        Ciao

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                                        • #21
                                          Ciao
                                          Gino33 non ti preoccupare troppo, stavo al gioco di buran001. Prima di arrivare all'alternatore c'è ne è ancora tanta di strada da fare.
                                          Buran001 grazie per la spiegazione più facilmente comprensibile per il mio cervello.
                                          Ho capito che comunque sarebbe meglio un 24v. Ma, se istallo ora un impianto idro da 12v poi, per convertirlo a 24v basta che sostituisco l'alternatore o di nuovo bisogna variare quantità di acqua e pressione? Dici che le batterie da auto sono le peggiori? Quali sono le più indicate? Ciao

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                                          • #22
                                            Ciao, per convertire oltre all'alternatore c'è il sistema di controllo/regolatore di carica, è probabile che sia compatibile usando ad esempio un Tristar 45 della Morningstar, che è PWM e versatile, può funzionare anche in derivazione di carico oltre che da regolatore di carica, forse è un po' sprecato, ma se ci aggiungi altre fonti come il solare e l'eolico...

                                            l'unica accortezza dopo aver trovato il salto giusto o la pressione bisogna coordinare bene il diametro girante all'alternatore, che avrà una velocita di funzionamento ottimale, il tutto dipende dal diametro della girante e dalla pressione, variando uno dei due... questo vale per qualsiasi tensione o alternatore.

                                            In ordine di qualità, escludendo le "famose" nostrane a piombo puro che durerebbero più di 50 anni che starebbero al primo posto...

                                            1° elementi OPzS da 2 V di capacita voluta e messi in serie fino alla tensione voluta.
                                            2° elementi PzS da 2 V di capacita voluta e messi in serie fino alla tensione voluta. (batterie per trazione, muletti e trans pallet elettrici)
                                            3° batterie tubolari corazzate da 6 V per trazione leggera golf car, tipo Trojan, Rolls, US Battery NBA, ecc
                                            4° batterie tubolari corazzate da 12V massimo 250Ah

                                            Le suddette batterie come avrai ben capito sono tutte ad acido libero, vanno rabboccate solo con acqua distillata e niente altro, le piastre non si devono mai scoprire e l'acido non va travasato o mischiato, sono le più longeve e robuste in ordine di partenza, anche se a monte ci stanno le Plantè sopracitate ma escluse per i costi improponibili, vanno installate in un ambiente areato o in un cassone contenitore ermetico con condotto di ventilazione verso l'esterno, spesso dotato di piccolo aspiratore che si attiva durante la fase di carica, dove verso la fine si forma gas, sotto il letto non vanno bene.

                                            le VRLA/AGM e dopo le GEL le escludo a priori per uso ciclico, durano normalmente al massimo 4/5 anni e costano

                                            Ti rammento che le batterie non vanno mai scaricate sotto la loro tensione nominale e che se si usano e si dimensionano per al massimo una scarica del 20/30% (12.52V) durano una vita! più si scaricano a fondo e meno durano, MAI sotto il 50% 12.06V (appena sopra la tensione nominale sotto carico)

                                            la regola basilare per le batterie ad acido è che non vanno mai scaricate con una corrente pari alla capacità diviso 10, dunque una batteria da 50 Ah non gli si dovrebbe attaccare un carico più grande di 5 ampere =60W ( le batterie da auto nascono per dare tanta corrente ma per un brevissimo periodo per l'accensione poi servono a ben poco) stesa cosa per la corrente di carica gli si fornisce 2.3V per cella (13.8V o anche qualcosina in più) ed al massimo 5 A per una batteria da 50Ah, più ci si abbassa dal risultato o ci si alza con il decimale da dividere con la capacità del banco o della batteria meglio è, magari diviso /20.
                                            Ciao

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                                            • #23
                                              Spesso per motivi di trasporto o installazione in luoghi non protetti usiamo le VRLA SMG OPzV , se correttamente dimensionate (come dice Buran) danno buoni risultati , consideriamo che le batterie usate in un impianto fotovoltaico che alimenta un'abitazione non hanno un uso ciclico tipo carrello elevatore .
                                              ciao

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                                              • #24
                                                Ciao Cetonni
                                                se non è pertinente con questa specifica discussione, aprine una nuova.

                                                x Gino
                                                Tutto bene? Da un po non ci si sente.
                                                Will

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                                                • #25
                                                  Mannauzz tienici informati sul mini progetto, in tanto mi è venuto in mente un regolatore commerciale semplice economico a derivazione di carico, funzionante direttamente in DC per la tua turbina
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                                                  • #26
                                                    Ciao Buran,

                                                    Leggendo il tuo post , come al solito , molto dettagliato , mi fai venire in mente che c'e' un regolatore di carica della "Western & co" il WRM15 , che non sfrutta il sistema PWM , ma un MPPT , costa qualcosina in piu' rispetto ad un classico PWM , ma non ci sono paragoni in quanto ad efficenza , e versatilita' tecnica e controllo dello stato della batteria....
                                                    Ciao,


                                                    -Illo41100-

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Ciao Illo41100,

                                                      Il problema che il regolatore suddetto non servirebbe per il foto voltaico ma per mantenere sotto carico costante una turbinetta da poche centinaia di Watt in tensione continua, serve un regolatore di carica a derivazione di carico come anche il Xantrex C35 che anche lui costa meno di 100€
                                                      altrimenti il top MPPT sono i MidNite Solar dove volendo con un uscita ausiliaria (non so se il modello KID ce l'ha) modulata si può pilotare un relè allo stato solido a mo' di derivazione di carico ma sarebbe eccessivo per un impiantino ultra economico.
                                                      Ciao

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                                                      • #28
                                                        Ciao. Certo che vi tengo informati, voi fate parte del mini progetto. Dopo i temporali di questi giorni non ho resistito e con un semplice tubo ho iniziato a fare delle misurazioni. Il tubo incanalava più o meno la metà dell'acqua presente. Le prime misurazioni raggiungevano i 5 litri/s mentre le ultime davano un 0.6 litri/s. Certo, devo ottenere misurazioni più precise, ma così facendo mi sono finalmente fatto l'idea di quanta acqua deve uscire da un tubo per versare un litro al secondo. Ho trovato una cisterna da 300 litri che dovrebbe andare bene per questo progetto e nei prossimi giorni la porto a casa e così potrò fare delle misurazioni più ancor più precise.
                                                        Buran001 grazie per le informazioni sul regolatore. Ciao

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                                                        • #29
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                                                          • #30
                                                            Ciao, per un impianto cosi piccolo basta un alternatore o motore a magneti permanenti e un regolatore di carica MPPT economico come gli EPSolar con una batteria seria ad acido libero trazione da rabboccare solo con acqua distillata una volta ogni 6 mesi, (le altre durano poco)
                                                            Se riesci a trovare un alternatore a magneti permanenti di tensione adeguata al numero di giri corretto dell diametro girante/pressione per caricare la batteria a circa 15,5/15,8 Volt direttamente ti serve solo un economico regolatore a dissipazione in tensione continua DC come indicato sopra o grezzamente un relè di massima tensione che inserisca un carico resistivo quando la batteria è carica, circa 12,8/12,9 Volt per quelle a 12 V da trazione ovviamente non da avviamento.
                                                            Ciao

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