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impianto su acquedotto comunale

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  • impianto su acquedotto comunale

    Buongiorno a tutti,
    ho provato a cercare ma non ho trovato da nessuna parte del forum nessun discorso relativo a quanto sto per chiedere (a meno che non mi sia perso qualcosa).

    Ho per le mani una situazione interessante, ma dove c'è una situazione assurda che mi blocca.
    Mi spiego:

    mi hanno chiesto di seguire delle pratiche per la realizzazione di una centralina idroelettrica da realizzarsi su un acquedotto comunale dove l'idroelettrico è stato offerto come miglioria al momento dell'aggiudicazione del bando da parte dell'impresa vincitrice dell'appalto pubblico di rifacimento di una parte dell'acquedotto comunale di una zona montana. La centralina proposta risulta di circa 20 kW di potenza massima e 14 kW circa di media.

    Vi sarebbe la possibilità però, sostituendo una parte di condotta a monte dei lavori in appalto, di aumentare notevolmente il salto dell'impianto, riuscendo a realizzare un impianto di potenza massima pari a 90 kW e stimati circa 45 kW di media. Questo intervento oltre a permettere una produzione notevolmente superiore (e quindi un maggior introito economico) andrebbe a migliorare anche la situazione acquedottistica in quanto la parte di acquedotto a monte è datata e le tubazioni sono piccole e non sono in buono stato. Essendo che le opere di presa sono esistenti, le vasche di carico sono esistenti e il locale centrale è già realizzato, i costi per portare la centrale a 90 kW rapportati al maggior introito sono molto vantaggiosi!
    Il Comune naturalmente è squattrinato e non ha le forze per affrontare il costo di questo intervento, e così l'impresa ha proposto loro di realizzare l'intervento a proprie spese in cambio di una concessione all'utilizzo delle acque (o meglio è da trovare la forma con la quale realizzare la cosa in modo che il comune abbia oltre al vantaggio dell'acquedotto nuovo, l'introito pari a quello della centralina da 20 kW che già era in appalto più un ulteriore introito percentuale da definire sulla differenza tra la produzione dell'impianto nuovo da quello in appalto)

    L'amministrazione comunale sarebbe molto interessata alla cosa, in quanto porterebbe beneficio economico e tecnico al comune. Il problema sorge dal segretario comunale che essendo lui il responsabile ed essendo che i comuni per legge non possono più avere società partecipate non ha trovato una soluzione legale per realizzare la cosa. Capisco che non si possa fare la società, ma non vi è una forma legale per realizzare la cosa concedendo delle royalties o qualcosa del genere? non sono esperto in materia!
    In giro vi sono parecchi comuni che concedono e lasciano realizzare impianti su acquedotti a privati... sono segretari incoscienti che fanno cose al limite della legalità oppure c'è una scappatoia legale?
    Sembra assurdo che un intervento del genere, che porterebbe enormi benefici a tutti, con rischio zero per il comune non sia realizzabile in alcun modo...?!

    Qualcuno mi sa consigliare qualcosa?
    Saluti

  • #2
    Buongiorno Cletoxxx,
    i Comuni per affidare a terzi la costruzione e/o la gestione di un impianto (di qualuque genere) devono passare attraverso un bando pubblico.
    Nel caso degli acquedotti bisogna poi fare i conti con l'ATO ......
    Venendo al Tuo caso, nn si puo' "adattare" il bando attuale, va rifatto, anche perche' i "codici" del vecchio Albo Costruttori sono diversi; un conto e' costruire un acquedotto e ben altra cosa e la costruzione e la gestione di un impianto idroelettrico.
    ciao car.boni
    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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    • #3
      ok grazie...

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      • #4
        ed essendo che i comuni per legge non possono più avere società partecipate
        Ciao, non è vero in valle ce ne sono diverse... soltanto 51!!!

        Cmq esiste anche la possibilità solo per i comuni e le forze armate o ministero della difesa del' ormai mitico scambio da lontano da me ipotizzato molti anni fa su questo forum, loro lo possono fare, e l'impianto e l'utenza o le utenze non devono essere coincidenti come per noi mortali con lo scambio sul posto, (conto scambio)il limite rimane sui 200kw, cedo che il modo di consumarli risparmiando in combustibile per il riscaldamento per vari stabili e strutture comunali non sia difficile!
        Ciao
        P.S. il tuo Stirling sta funzionando e la turbina?

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        • #5
          Originariamente inviato da buran001 Visualizza il messaggio
          Ciao, non è vero in valle ce ne sono diverse... soltanto 51!!! ..........

          Buongiorno Buran,
          e' vero ma questo vale per il passato, poi c'e' da aggiungere che Tu stai parlando di una Regione a statuto speciale.......
          ciao car.boni
          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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          • #6
            Io sto parlando della stessa Regione... la mia perplessità è proprio riferita al fatto che ce ne sono molte, credo anche recenti post 2011, e vorrei capire come sono state realizzate!!! Ho provato a sondare il terreno in giro, ma non sono riuscito ad avere informazioni o ad avere nominativi di qualcuno che l'ha fatto per poter chiedere.

            Buran se hai info in merito, o nominativi di persone che potrebbero averne, contattami anche in pvt...?! Si esiste lo scambio sul posto delocalizzato, ne sono ben a conoscenza, dici che potrebbe essere una soluzione per qualcosa?

            Il mio stirling funziona, o meglio rinizierà a girare un po' adesso con l'inverno.... la turbina di casa va che è una meraviglia... se solo il GSE decidesse di pagarmi lo scambio sul posto!!! Turbina partita in produzione a Gennaio 2013 e per l'anno 2013 non ho visto un euro, per il 2014 mi hanno dato un anticipo di 150 €... ma si può?!?!?! Se non risolvo qualcosa entro fine anno passo in ritiro dedicato (che economicamente mi conviene anche) e chi si è visto si è visto.
            Nel mentre invece ho realizzato una centralina doppia, due macchine in cessione totale in rete da 46 e 11 kW di potenza media.. attivate tra agosto e settembre e girano che è una meraviglia!! Sono in attesa di risposta del GSE (che sicuramente si inventerà qualcosa per rompere)...

            Grazie

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            • #7
              Originariamente inviato da buran001 Visualizza il messaggio
              Cmq esiste anche la possibilità solo per i comuni e le forze armate o ministero della difesa del' ormai mitico scambio da lontano da me ipotizzato molti anni fa su questo forum, loro lo possono fare, e l'impianto e l'utenza o le utenze non devono essere coincidenti come per noi mortali con lo scambio sul posto, (conto scambio)
              Ciao Buran, puoi essere più preciso? esiste un riferimento normativo per lo scambio da lontano per i comuni?
              grazie

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              • #8
                (SSA) scambio sul posto altrove

                Ciao, vista la potenza in gioco ed essendo idroelettrica H24 mi pare ovvio che convenga il ritiro dedicato, come faresti a scambiare, in tal caso i ritardi paiono ovvi, occhio alle scadenze, scambi ben poco ed immetti molto, o ranchi via la caldaia e metti un puffer con 12kw di resistenze come riscaldamento e ACS!!! (dimmi dove la butti!)

                Per i comuni c'è lo scambio sul posto altrove cosa che inventai sarcasticamente su questo forum credo intorno al 2005, ipotizzando un piccolo campo FV magari in campagna con contatore di produzione che scambiasse col contatore di casa, stessa cosa col pico o nano idroelettrico, a mente ipotizzai anche come limite di distanza dall'abitazione non un confine regionale ma un centinaio di chilometri di raggio massimi di distanza, per molti sarebbe un opportunità ovviamente rispettando tutti i vincoli edilizi e paesaggistici, si ipotizza di impianti singoli con massimo 12 pannelli (una tettoia) o una turbinetta da 1kw che potrebbe stare in un tombino, che già potrebbe produrre 8600kwh all'anno di energia pulita.
                ma stendiamo un velo pietoso più che altro si fantasticava!

                Gse, applicazione web per lo Scambio sul posto senza obbligo di coincidenza tra punti in immissione e in prelievo

                Dal 1° gennaio 2013 il nuovo Scambio sul posto

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