DM Fonti rinnovabili pubblicato in GU il 29.06.2016 - EnergeticAmbiente.it

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DM Fonti rinnovabili pubblicato in GU il 29.06.2016

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  • DM Fonti rinnovabili pubblicato in GU il 29.06.2016

    Buongiorno a tutti, chiuso il precedente post e ricopio l'ultimo post, chiedendovi cortesemente di "abbassare" un po' i toni. Grazie Buongiorno a tutti.

    Vorrei segnalare la pubblicazione del DM fonti rinnovabili non FV in data 29/06/2016

    Gazzetta Ufficiale

    e articolo allegato

    Decreto rinnovabili elettriche, il testo ufficiale pubblicato in Gazzetta. In vigore da domani | QualEnergia.it

    Saluti
    "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
    (v. 5.0 - Gennaio 2020) - RemTechnology 1999 - 2020 - ing.remtechnology@gmail.com
    Leggete il regolamento del Forum EnergeticAmbiente.it

  • #2
    Primo problema

    L’art. 4 (accesso diretto al Registro) non comprende più gli impianti idroelettrici con potenza inferiore a
    50 kW. Il comma 9 dello stesso articolo impone l’invio, al GSE, di un’attestazione che accerti o che
    confermi che il provvedimento di concessione non pregiudica il mantenimento o il raggiungimento degli
    obiettivi di qualità definiti per il corso d’acqua interessato .
    A quanto è dato sapere, i funzionari regionali non sono dell’avviso di rilasciare tale tipo di
    attestazione, in quanto già accertata in fase istruttoria e richiamata nei Decreti di Autorizzazione Unica e
    di Concessione a derivare l’acqua (LR 11/2015 e procedure VIA).
    L’attestazione, va fatta pervenire (prodotta) al GSE, entro la data di chiusura del Registro, pena il non
    inserimento in graduatoria. Per gli impianti ad accesso diretto il termine di inoltro dell’attestazione è di
    mesi sei dall’entrata in esercizio dell’impianto.
    Ultima modifica di tomwash; 04-07-2016, 13:10.

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    • #3
      La concessione a derivare viene rilasciata sentito il parere vincolante delle adb.Il parere adb viene rilasciato vista la disposizione comunitaria 2000/60/CE.Quindi la provincia / regione dovrebbe solo riconfermare ciò che ha già recepito nel rilascio della concessione.Giusto ????Saluti
      nessun faro aiuta colui che non ha un porto in cui dirigersi....!!!

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      • #4
        La concessione a derivare viene rilasciata sentito il parere vincolante delle adb.Il parere adb viene rilasciato vista la disposizione comunitaria 2000/60/CE.Quindi la provincia / regione dovrebbe solo riconfermare ciò che ha già recepito nel rilascio della concessione.Giusto ????Saluti
        nessun faro aiuta colui che non ha un porto in cui dirigersi....!!!

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        • #5
          Aggiungerei il fatto che:
          - per l'idroelettrico a registro sono previsti 80 MW da incentivare
          - gli impianti che entrano in esercizio con accesso diretto vanno a scalare il precedente valore disponibile per il registro di agosto (unico)
          - hanno precedenza in graduatoria del registro gli impianti esclusi dai registri di cui al precedente decreto
          - la somma degli impianti esclusi al precedente registro da una potenza di circa 160 MW
          Risultato: registro chiuso già prima della sua apertura

          Inoltre aggiungerei ancora il fatto che il decreto obbliga gli investitori a NON INIZIARE I LAVORI anche se a proprio rischio e pericolo prima dell'uscita della graduatoria del registro.... (noi siamo in montagna e qui a dicembre non si realizzano gli impianti)

          Per fortuna per lo meno ieri sono stato in provincia e per la dichiarazione dell'articolo 4 comma 9 non hanno problemi...!

          Non so cosa ne pensate, ma per le mie condizioni tutto ciò è un'assurdità e un disastro per il mio lavoro!!!

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          • #6
            Buongiorno a tutti,
            che fosse un decreto inutile era chiaro a tutti.
            Doveva essere un decreto "tampone" in attesa di quello nuovo. In realta', come e' consuetudine di ogni Governo della RI (quello attuale nn e' escluso),tanti proclami e poca sostanza.
            A loro interessava dire che mettevano fior di miliardi a disposizione delle FER nn fv anche se poi, nei fatti, nn sara' cosi.
            Hanno impiegato 18 mesi per nn fare nulla, nn voglio pensare a quanto tempo passera' prima di vedere quello "nuovo". Forse ci vorranno un paio di Governi nuovi ...........
            ciao car.boni
            Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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            • #7
              Non riesco a capire il senso della dicitura all'Articolo 9 comma 3 lettera f) punto i.:
              "impianti aventi caratteristiche di cui all'art.4 comma 3, lettera b) dl DM 6/7/2012. Per tali impianti, la data ultima per l'entrata in esercizio è fissata al 30/04/2017".
              Io sto ottenendo la PAS per un impianto da 19 kW: fino a ieri avevo accesso diretto, tariffa di 257 €/MWh, e potevo entrare in esercizio fino al 2020 (sempre che non si superassero i 5,8 MLD).
              Oggi mi trovo a dovermi iscrivere ai registri, essere comunque dietro agli impianti della vecchia tabella C, e nel caso dovessi mai rientrare in graduatoria, che sarà pubblicata indicativamente il 30/11/2016, ho tempo solo 5 mesi INVERNALI con il Natale in mezzo per realizzare l'impianto???? Ah e ovviamente prenderei 210 €/MWh e sarei scavalcato da impianti di taglia 100 e oltre volte superiore che dovessero fare lo sconto del 10%...

              Ho capito bene?

              Invece l'articolo 3 comma 4 cita: ...Le tariffe determinate ai sensi del DM 6/7/12 sono attribuite altresì agli impianti di cui all'art.7 comma 1 lett. b e c fermo restando che per tali impianti si applicano le modalità e le condizioni di accesso di cui al presente decreto. Quindi sembrerebbe che devo iscrivermi ma potrei prendere la tariffa precedente?

              Cosa ne pensate?
              Grazie

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              • #8
                Per quanto riguarda la dichiarazione di non incidenza sullo stato di qualità delle acque, anche se a Direttiva EU era già stata recepita, quasi nessuna Regione ne ha dato più di tanto conto e hanno iniziato a fare un rimpallo di responsabilità; a farne le spese è sempre il cittadino.

                La differenza sostanziale è che se nel DM 6 luglio 2012 nessuno chiedeva ulteriori informazioni, poichè veniva inteso che il titolo autorizzativo e/o concessorio erano onnicomprensivi di tutto, ci si è resi conto che nella realtà così non era: se quindi prima i procedimenti erano (e sono) semplicemente una presa d'atto di altri pareri e/o nulla osta stavolta viene chiesta una dichiarazione di un soggetto con diretta responsabilità.

                Siccome ogni Regione ha un suo regolamento si viaggia nell'ignoto.

                Il nuovo DM ha una grande importanza poichè ci sono tanti impianti iscritti nelle tabelle C che potranno finalmente iniziare le opere e produrre energia rinnovabile; dopodiché gli incentivi sono finiti e mi sembra anche giusto dato atto che ormai, come da ultime attendibili notizie, molte fonti FER sono più convenienti delle energie fossili tradizionali. Spero ed immagino che il nuovo sistema incentivante darà incentivi solo ai piccoli impianti della microgenerazione distribuita.

                La differenza tra il DM 6 luglio e il nuovo DM, riportata anche nelle priorità delle graduatorie, sta in piccoli dettagli come ad esempio la non variazione del punto di restituzione oppure canale e condotte artificiali.

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                • #9
                  Originariamente inviato da cletoxxx Visualizza il messaggio
                  Inoltre aggiungerei ancora il fatto che il decreto obbliga gli investitori a NON INIZIARE I LAVORI anche se a proprio rischio e pericolo prima dell'uscita della graduatoria del registro.... (noi siamo in montagna e qui a dicembre non si realizzano gli impianti)
                  Scusa, potresti indicarmi il punto in cui si dice questo nel DM? Grazie
                  PS. Come non detto, trovato comma 5 art. 4
                  Ultima modifica di energiecomuni; 07-07-2016, 16:27.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da utenteinformato12 Visualizza il messaggio
                    ............., come da ultime attendibili notizie, molte fonti FER sono più convenienti delle energie fossili tradizionali. Spero ed immagino che il nuovo sistema incentivante darà incentivi solo ai piccoli impianti della microgenerazione distribuita...............
                    Buonasera Utenteinformato,
                    continuo a pensare che sei troppo di parte e poco informato.
                    Gli impianti a fonti rinnovabili che oggi possono competere con i costi di generazione delle energie fossili nn sono certo gl'impianti idroelettrici da 20 o 50 o 100 kW. Sono il grande eolico in pochissime zone d'Italia ed alcuni idroelettrici (pochi e gli ultimi rimasti) che possono contare su portate costanti per l'intero periodo dell'anno.
                    Chiedere che il Governo continui ad incentivare impiantini idroelettrici da pochi kW e' assurdo. Ti parlo per esperienza personale, in oggi pochi sono gl'impianti che posso sopravvivere con la tariffa minima garamtita del GSE (per un impianto da 7000/8000 MWh/anno il prezzo medio della TMG scende a 0.052 €/kWh).
                    Se si vuole competere con le fonti fossili bisogna impegnarsi solo su impianti che nn hanno bisogno d'incentivo.
                    ciao car.boni
                    Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

                    Commenta


                    • #11
                      Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                      ...Chiedere che il Governo continui ad incentivare impiantini idroelettrici da pochi kW e' assurdo
                      Buon giorno a tutti. E' stato assurdo incentivare o lo è diventato ora? e per quali motivi?

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                      • #12
                        Originariamente inviato da gino33 Visualizza il messaggio
                        ................. E' stato assurdo incentivare o lo è diventato ora? e per quali motivi?

                        Buongiorno Gino e a tutti,
                        premetto che a posteriori, valutare le scelte e le misure di un provvedimento e le conseguenze della sua applicazione, e' sempre facile.
                        L'esempio lampante e' cio' che successo nel FV. Contributi elevatissimi hanno aperto la speculazione e nel giro di un paio d'anni hanno esaurito cio' che si sarebbe dovuto fare in un decennio.
                        Ora iniziano ad emergere le magagne, lo spalmaincentivi ha evidenziato le cattive progettazioni e realizzazioni ancora peggiori e molte imprese sono in seria difficolta' ed alcuniimpianti comininciamo ad essere lasciati al loro destino.
                        Questo e' un esempio per motivare che l'incentivazione eccessiva nn paga.
                        Nell'idroelettrico assistiamo alla stessa cosa. La maggior parte degli impianti, cosiddetti "sotto soglia", (almeno quelli che conosco io) si reggono in piedi SOLO perche' godono di un incentivo elevato. Oggi con i prezzi dell'energia ai minimi termini (NB difficilmente vedremo un aumento significativo dei prezzi nei prossimi anni vista la grande offerta e i bassi consumi) e' anancronisico premiare con 0.25 €/kWh i piccoli impianti.
                        Un fattore importante, che ha caratterizzato lo sviluppo dell'idoelettrico, e' la sua durata nel tempo e l'efficienza. Il destino dei piccoli impianti, visto che (molti) sono inefficenti fin dalla progettazione, verranno tutti abbandonati alla conclusione dell'incentivo. Come potra vivere un impianto, che produce poco, a vivere con la sola vendita dell'energia ? Ti pare corretto inventivare un impianto che verra' poi abbandonato ?
                        Naturalmente mi senitro' dire che e' una previsione sbagliata, che nn sara' cosi, ecc ecc. Il tempo ci dira' chi ga ragione.
                        ciao car.boni
                        Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                        • #13
                          Rispondo a Car.boni

                          nel FV. Contributi elevatissimi hanno aperto la speculazione e nel giro di un paio d'anni hanno esaurito cio' che si sarebbe dovuto fare in un decennio.

                          pare anche a me che siano stati troppo generosi e che abbiano (volutamente?) favorito la speculazione

                          Ora iniziano ad emergere le magagne, lo spalmaincentivi ha evidenziato le cattive progettazioni e realizzazioni ancora peggiori e molte imprese sono in seria difficolta' ed alcuniimpianti comininciamo ad essere lasciati al loro destino.

                          cioè, ci sono impianti già ammortizzati il cui costo di gestione supera i ricavo non incentivato?
                          ncredibile
                          o meglio, credibilissimo
                          a cosa sono serviti allora i quintali di costosissimi studi e verifiche? a far carta per scaricarsi le responsabilità e a far ricca certa gente?

                          Nell'idroelettrico assistiamo alla stessa cosa. La maggior parte degli impianti, cosiddetti "sotto soglia", (almeno quelli che conosco io) si reggono in piedi SOLO perche' godono di un incentivo elevato. Oggi con i prezzi dell'energia ai minimi termini (NB difficilmente vedremo un aumento significativo dei prezzi nei prossimi anni vista la grande offerta e i bassi consumi) e' anancronisico premiare con 0.25 €/kWh i piccoli impianti.
                          Un fattore importante, che ha caratterizzato lo sviluppo dell'idoelettrico, e' la sua durata nel tempo e l'efficienza. Il destino dei piccoli impianti, visto che (molti) sono inefficenti fin dalla progettazione, verranno tutti abbandonati alla conclusione dell'incentivo. Come potra vivere un impianto, che produce poco, a vivere con la sola vendita dell'energia ? Ti pare corretto inventivare un impianto che verra' poi abbandonato ?

                          No di certo.

                          L'energia rinnovabile è stata incentivata per motivi *ecologici* quindi chi controllava doveva assicurarsi che l'impianto avrebbe potuto funzionare nei suoi limiti fisiologici.
                          Col senno di poi, avrebbero dovuto spalmare l'incentivo per tutta la durata della vita utile dell'impianto (ma gli speculatori non sarebbero statii contenti).

                          Vero che oggi il petrolio costa poco, ma inquina come prima, anzi di più visto che ora ci sono i paesi emergenti
                          Poi continua a restare vero che il petrolio è la causa di molti disordini mondiali, comprese le migrazioni di interi popoli
                          Questi problemi sono conteggiati nel conto economico degli impianti energetici?
                          Io credo di no e credo che facendo i conti *giusti* le cosa cambierebbero.

                          Vero che i tecnici devono fare i conti con la realtà e che il resto è compito della politica.
                          Credo però che i tecnici (e sopratutto le università) dovrebbero cercare di far ragionare i politici e la gente in generale.
                          Vero che l'impresa è disperata, ma almeno bisognerebbe provarci.

                          Credo poi che i costi dei piccoli impianti idroelettrici siano enormemente più alti di quelli che sia avrebbero potendo replicare sempre lo stesso modello, cosa che a me pare possibile disseminando gli alvei collinari di ruote di piccolo diametro, non impattanti, regolatrici del deflusso e dell'erosoine.

                          Saluto tutti

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da cletoxxx Visualizza il messaggio
                            Inoltre aggiungerei ancora il fatto che il decreto obbliga gli investitori a NON INIZIARE I LAVORI anche se a proprio rischio e pericolo prima dell'uscita della graduatoria del registro.... (noi siamo in montagna e qui a dicembre non si realizzano gli impianti)
                            Sono costretto a citarti ancora su questo punto, per richiedere il parere su quanto riporto sotto.
                            Ho un progetto rimasto escluso dal registro del 2014 (Tabella C) che nel frattempo ha ottenuto l'Autorizzazione Unica. Tale AU prevedeva obbligatoriamente l'inizio lavori entro una certa data, pena decadenza dell'Autorizzazione stessa.
                            Abbiamo pertanto effettuato un inizio lavori che nei fatti si è concretizzato come un allestimento cantiere e preliminari lavori di sistemazione del terreno, ma senpre di inizio lavori si tratta.
                            Secondo voi, resto salvo (nel senso che posso provare a reiscrivere l'impianto al nuovo Registro) per l'esclusione prevista al comma 6, oppure il comma 6 si riferisce solo ad impianti già in esercizio e quindi alla richiesta di accesso agli incentivi da inviare entro 30 giorni dall'avvio?
                            Grazie a chi vorrà intervenire, riportando anche la discussione su un piano più tecnico ed operativo.

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da gino33 Visualizza il messaggio

                              Nell'idroelettrico assistiamo alla stessa cosa. La maggior parte degli impianti, cosiddetti "sotto soglia", (almeno quelli che conosco io) si reggono in piedi SOLO perche' godono di un incentivo elevato. Oggi con i prezzi dell'energia ai minimi termini (NB difficilmente vedremo un aumento significativo dei prezzi nei prossimi anni vista la grande offerta e i bassi consumi) e' anancronisico premiare con 0.25 €/kWh i piccoli impianti.
                              Un fattore importante, che ha caratterizzato lo sviluppo dell'idoelettrico, e' la sua durata nel tempo e l'efficienza. Il destino dei piccoli impianti, visto che (molti) sono inefficenti fin dalla progettazione, verranno tutti abbandonati alla conclusione dell'incentivo. Come potra vivere un impianto, che produce poco, a vivere con la sola vendita dell'energia ? Ti pare corretto inventivare un impianto che verra' poi abbandonato ?

                              No di certo.

                              L'energia rinnovabile è stata incentivata per motivi *ecologici* quindi chi controllava doveva assicurarsi che l'impianto avrebbe potuto funzionare nei suoi limiti fisiologici.
                              Col senno di poi, avrebbero dovuto spalmare l'incentivo per tutta la durata della vita utile dell'impianto (ma gli speculatori non sarebbero statii contenti).

                              Vero che oggi il petrolio costa poco, ma inquina come prima, anzi di più visto che ora ci sono i paesi emergenti
                              Poi continua a restare vero che il petrolio è la causa di molti disordini mondiali, comprese le migrazioni di interi popoli
                              Questi problemi sono conteggiati nel conto economico degli impianti energetici?
                              Io credo di no e credo che facendo i conti *giusti* le cosa cambierebbero.

                              Vero che i tecnici devono fare i conti con la realtà e che il resto è compito della politica.
                              Credo però che i tecnici (e sopratutto le università) dovrebbero cercare di far ragionare i politici e la gente in generale
                              Parole santissime.
                              Dopo tutto molta gente è disposta a pagare il doppio le uova perché le galline sono state allevate a terra o non in gabbia.
                              O la frutta perché è "bio" (qualsiasi cosa voglia dire).
                              Anche l'energia elettrica non è tutta uguale: c'è quella prodotta in Italia, da fonti italiane pulite, senza sfruttamento dell'ambiente e di popolazioni, senza bisogno di guerre, atti terroristici, embarghi, traffici strani, poi c'è quella prodotta col gas Russo, col petrolio mediorientale, con uranio e plutonio.
                              Qual è il prezzo "giusto" dell'energia? non certo 0,04€/kWh come oggi.

                              La gente è abituata ad attaccare la spina del frigo per bersi la birra fresca, poi accende i fornelli per farsi il caffè e vuole che queste azioni gli costino poco o nulla, allo stesso tempo però vuole la pace nel mondo e che i fiumi siano selvaggi e senza prelievi e che i poveri uccelli migratori non sbattano sulle pale eoliche.

                              Intanto le guerre le fa qualcun altro, uccidono persone brutte e cattive e poi sono a migliaia di chilometri di distanza...

                              P.S. Car.boni, ma tu da che parte stai??
                              E comunque un idroelettrico da 50 kW medi, realizzato con criterio, una volta ammortizzato si sostiene da solo senza problemi. Io di impianti idroelettrici abbandonati ho visto solo quelli della nazionalizzazione dell'enel che erano antieconomici a causa del numero di persone necessarie per farli funzionare, ma sono passati più di 50 anni e l'automazione ha fatto dei "discreti" progressi.

                              Commenta


                              • #16
                                Originariamente inviato da energiecomuni Visualizza il messaggio
                                Sono costretto a citarti ancora su questo punto, per richiedere il parere su quanto riporto sotto.
                                Ho un progetto rimasto escluso dal registro del 2014 (Tabella C) che nel frattempo ha ottenuto l'Autorizzazione Unica. Tale AU prevedeva obbligatoriamente l'inizio lavori entro una certa data, pena decadenza dell'Autorizzazione stessa.
                                Abbiamo pertanto effettuato un inizio lavori che nei fatti si è concretizzato come un allestimento cantiere e preliminari lavori di sistemazione del terreno, ma senpre di inizio lavori si tratta.
                                Secondo voi, resto salvo (nel senso che posso provare a reiscrivere l'impianto al nuovo Registro) per l'esclusione prevista al comma 6, oppure il comma 6 si riferisce solo ad impianti già in esercizio e quindi alla richiesta di accesso agli incentivi da inviare entro 30 giorni dall'avvio?
                                Grazie a chi vorrà intervenire, riportando anche la discussione su un piano più tecnico ed operativo.
                                L'art. 4 comma 6 dice semplicemente che se tu hai fatto domanda di iscrizione nei registri precedenti, non si applica il comma 5, che ti obbliga ad iniziare i lavori dopo l'inserimento in posizione utile nelle graduatorie.
                                Quindi, essendo in tab c, puoi iniziare i lavori anche prima del termine del comma 5.
                                Non parla di impianti entrati in esercizio.

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                                  Ti pare corretto inventivare un impianto che verra' poi abbandonato ?i
                                  cioè..concessione + manutenzione costeranno piu del valore dell'energia prodotta?

                                  Se si..concordo..incentivarli è un danno.
                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da gino33 Visualizza il messaggio
                                    Poi continua a restare vero che il petrolio è la causa di molti disordini mondiali, comprese le migrazioni di interi popoli
                                    Questi problemi sono conteggiati nel conto economico degli impianti energetici?
                                    Io credo di no e credo che facendo i conti *giusti* le cosa cambierebbero.
                                    Vero..ma mettiamo che con le FER cali il 20-30% di uso del petrolio in 10 anni.
                                    Faremo meno guerre?

                                    Mettiamo poi che con un calo del genere possiamo "fare a meno" di petrolio di Libia, Iraq e Nigeria..che facciamo...lasciamo tali zone e popoli al loro destino di tirannide di bande armate e fanatici religiosi? Oppure ONU e Nato si dovrebbero comunque fa carico del problema?
                                    Perche se anche le ns multinazionali (Eni) e quelle Americane e Russe..se ne vanno dalle 3-4 regioni piu "complicate" del pianeta perche ci serve 30% in meno di petrolio..quele zone diventano da sole zone pacificate, democratiche , tolleranti e prosperose?
                                    Oppure diventano ancora piu povere e quindi ostaggio di chi controlla le armi e il mercato del petrolio in nero?

                                    io penso che al contrario oggi siamo in quelle zone "sfruttando" il petrolio...e se no ci fosse quello dovremmo farlo imponendo "accise di guerra" sull'EE FER che autogeneriamo..per pagare le missioni militari e umanitarie in quelle zone...per non lasciarle nella carestia e nella tirannia...per cui sarei cauto a fare "bilanci facili".

                                    A meno che Autoconsumo elettrico...stoccaggio con batteria..produzione nazionale..sia anticamera di un egoismo energetico del "non è più un mio problema"..ora vado con la tesla e l'eolico e tanti saluti al popolo Nigeriano..ai Libici..agli Egiziani..ai Siriani e agli Iraqueni...se la vedano fra loro...
                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da moch Visualizza il messaggio
                                      .................
                                      P.S. Car.boni, ma tu da che parte stai??
                                      E comunque un idroelettrico da 50 kW medi, realizzato con criterio, una volta ammortizzato si sostiene da solo senza problemi. Io di impianti idroelettrici abbandonati ho visto solo quelli della nazionalizzazione dell'enel che erano antieconomici a causa del numero di persone necessarie per farli funzionare, ma sono passati più di 50 anni e l'automazione ha fatto dei "discreti" progressi.
                                      Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                      cioè..concessione + manutenzione costeranno piu del valore dell'energia prodotta?

                                      Se si..concordo..incentivarli è un danno.

                                      Buongiorno a tutti,
                                      ho dedicato e sto dedicando tempo e risorse a questo settore ma per impianti efficienti che garantiscono rendite anche dopo la fine degli incentivi.
                                      I problemi legati alla gestione di un impiato sono molti e complessi.
                                      Partendo dall'inizio posso dire che molti impianti sono costruiti su dati ipotetici di produzione perche' :
                                      - progettati sui rii minori ove manca una storicizzazione adeguata delle portate,
                                      - perche' viene esasperata la curva di durata delle portate,
                                      Al lato pratico, messo in esercizio l'impianto, ci si accorge che cio' che si era previsto nn verra' mai raggiunto.
                                      A questo bisogna aggiungere i problemi che puo' creare il corso d'acqua alle strutture dell'impianto, alle macchine, alle parti elettriche ecc.
                                      Se un impianto eì stato "tirato" il suo destino, nel dopo incentivo, e' segnato : verra' abbandonato.
                                      Come dico, ora e' prematuro ma tra poco piu' di un decennio inizieremo a vedere se cio' che sostengo e' esatto.
                                      ciao car.boni
                                      Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                      • #20
                                        E' chiaro che non FV ed eolico sempre piu competitivi..idrico di piccola taglia avrà vita sempre piu dura...
                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                                          ...Come dico, ora e' prematuro ma tra poco piu' di un decennio inizieremo a vedere se cio' che sostengo e' esatto.
                                          ciao car.boni
                                          se costeranno più di quel che renderanno, è evidente che hai ragione
                                          io mi permetto di insistere sul fatto che, considerando il resto che s'è detto, potrebbe valer la pena di incentivarle ancora
                                          ovviamente togliendole dalle mani di chi ha goduto degli incentivi di partenza: gestione pubblica no, ma a vecchi pensionati e roba del genere si, sai come si divertirebbero? ci farebbero pure l'orto

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                            ... tanti saluti al popolo Nigeriano..ai Libici..agli Egiziani..ai Siriani e agli Iraqueni...se la vedano fra loro...
                                            e perchè no?
                                            in Internet trovi anche utopie come questa:
                                            6-Rapporti con gli altri Stati
                                            6.1-Si ripudia l’uso della guerra a meno che essa non sia l’unico modo per evitare catastrofi per la vita e per le risorse fondamentali dei cittadini. Certo sarebbe auspicabile ripudiare l’uso della guerra sempre e comunque, ma ciò contraddirebbe il naturale diritto all’autodifesa, inoltre il buon gusto proibisce le affermazioni solo retoriche.

                                            6.2-
                                            Si auspica la costruzione di una vera Europa Politica cominciando con quelle fondatrici della presente Europa Economica, allargandola poi gradualmente e con buon senso alle altre nazioni europee.

                                            6.3-
                                            Si auspica la costruzione di una vero Governo Mondiale, ma poiché i tempi per un tale obiettivo sono sicuramente lunghi, si intende favorire la creazione di Governi Sovranazionali in aree omogenee sul tipo dell’auspicata Federazione Europea.

                                            6.4-Si auspica, in attesa di un Governo Mondiale, un Consesso Mondiale capace di dirimere le controversie, di aiutare chi ha bisogno, d’impedire il commercio delle armi e di tenere separate le economie non in grado di competere e questo perché la globalizzazione va bene fino a che è un vantaggio, ma non deve diventare una condanna.

                                            6.5-Si ritiene che non sia obbligatorio aprire i mercati e la circolazione delle persone senza la debita prudenza. Occorre procedere con gradualità: è vero che la concorrenza internazionale è un fattore di sviluppo, però oggi nei paesi ricchi il problema non è più “produrre”, ma “vendere” e di questo bisogna tenerne conto unitamente al fatto che consumare va bene purché ciò non pregiudichi il clima e le risorse del pianeta, tanto per i viventi quanto per le future generazioni. Si ritiene che gli ex-comunisti convertiti al liberismo farebbero bene a considerare che quando ci si accorge dei propri errori, si tende ad esagerare e si assumono come verità sacrosante persino gli errori delle ideologie un tempo avversate.

                                            6.6-Si ritiene opportuno aiutare le nazioni arretrate o in difficoltà, fornendo “gratuitamente” istruzione, tecnologia e risorse alimentari. Merci e servizi vanno forniti “in natura” evitando l’uso del denaro perché esso si trasforma in armi e in corruzione. Non è bene indurre i paesi sottosviluppati ad esportare negli altri paesi ciò di cui loro stessi mancano e di cui molti altri paesi sono già strapieni. I paesi ricchi pagheranno certi beni un po’ di più, ma avranno qualche occasione di lavoro in più, un’agricoltura più vitale e una miglior tutela dei loro suoli. I paesi poveri non dovranno privarsi di ciò che già loro scarseggia per comprare la nostra tecnologia e questo perché noi la forniremo loro gratuitamente. Quanto alle armi, sarà bene che se le scordino.

                                            6.7-
                                            Salvo necessità interne, è bene aiutare i cittadini dei paesi poveri a vivere meglio lasciandoli a casa loro. Si fa presente che a suo tempo pure gli emigranti italiani avrebbero gradito trovare lavoro a casa loro. In questo modo si eviterà pure d’importare possibili problemi. Naturalmente converrà fornire ai giovani dei paesi poveri istruzione, anche presso le nostre scuole, e pure esperienze lavorative nelle nostre aziende. Si è già specificato al punto 3.8 che “Chi fugge da guerre, rivoluzioni, disastri e simili non rientra negli articoli precedenti. Per essi occorrerà mettersi una mano sul cuore, ma non è possibile stabilire regole a priori perché i casi possibili sono infiniti e un conto è assistere migliaia di persone, un altro se si tratta di milioni …”

                                            6.8- (Questo punto va espressamente accettato o rifiutato per via referendaria)
                                            Se ci fossero nazioni che non rispettano le nostre regole e le nostre abitudini di vita, non si dovrà loro negare aiuto in caso di necessità, ma non si dovranno favorire immigrazioni da quelle nazioni a meno che non tratti di perseguitati politici o culturali. Scoraggiare anche flussi i turistici di cittadini italiani verso queste nazioni.

                                            6.9-Ci si oppone ad interventi militari in altre Nazioni, anche per soli motivi umanitari, a meno che l’intervento non sia deciso a livello di Consesso Mondiale. Il nostro “eventuale” buon senso non può essere esportato con la forza, può essere solo portato ad esempio.
                                            Ultima modifica di gino33; 11-07-2016, 13:01.

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                                            • #23
                                              Se ci fossero nazioni che non rispettano le nostre regole e le nostre abitudini di vita,
                                              il problema è che magari la (sedicente) Nazione non solo non rispetta abitudini e stili Occidentali, ma li vorrebbe eliminare e/o convertire ai "loro" usi.
                                              Ma anche vasta parte delle popolazioni interne non è d'accordo con chi prende il potere con violenza...e quindi che si fa?
                                              Li si lascia in mano a questi? quindi se non importassimo petrolio da Iraq , Egitto e Libia dovremmo semplicemente riconoscere lo Stato Isis? come massima "reazione" dovremmo "protestare duramente col loro ambasciatore"?

                                              Io penso che il petrolio ha richiesto spesso che una certa regione venisse stabilizzata...ma non penso proprio che la fine del petrolio coinciderà con la "naturale" e definitiva stabilizzazione di certe aree...per cui dire che fra i costi del petrolio c'è anche la guerra...secondo me è faciloneria.
                                              La guerra ci sarebbe comunque...per controllare magari l'acqua.. la diga..il fiume ..i campi..le sementi...i pachi eolici e FV.....l'istruzione..la radio e la tv o altro...
                                              Se poi vogliamo dire..sicome non ci dobbiamo piu commerciare...problemi loro..ok...ma allora diciamolo chiaramente...che stabilizziamo zone dove abbiamo necessita di perforare e sfruttare..ma non è il petrolio la causa..caso mai è la scusa per portare una soluzione (ovvio, la soluzione di una parte)..ma finito quello, la soluzione appare magicamente? o dovremo tassarci per stare comunque la?
                                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                              • #24
                                                Originariamente inviato da slanf969 Visualizza il messaggio
                                                L'art. 4 comma 6 dice semplicemente che se tu hai fatto domanda di iscrizione nei registri precedenti, non si applica il comma 5, che ti obbliga ad iniziare i lavori dopo l'inserimento in posizione utile nelle graduatorie.
                                                Quindi, essendo in tab c, puoi iniziare i lavori anche prima del termine del comma 5.
                                                Non parla di impianti entrati in esercizio.
                                                Ti ringrazio molto. Confesso che onestamente mi piacerebbe molto pensare che sia come dici tu anche se mi restano dei (forti) dubbi.
                                                In particolare, la dicitura "...impianti che hanno fatto richiesta di accesso agli incentivi..." e diversa da una ipotetica "...impianti che hanno fatto richiesta di iscrizione a registro..."

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                                                • #25
                                                  Se avevi partecipato ai registri precedenti ed eri in posizione utile non serviva il comma 6. Il fatto che è stato precisato e' proprio per chi era in tab C che adesso potrebbe già essere in esercizio o inizio lavori come nel tuo caso.
                                                  Ultima modifica di Spes; 11-07-2016, 18:14. Motivo: Ortografia

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da energiecomuni Visualizza il messaggio
                                                    Ti ringrazio molto. Confesso che onestamente mi piacerebbe molto pensare che sia come dici tu anche se mi restano dei (forti) dubbi.
                                                    In particolare, la dicitura "...impianti che hanno fatto richiesta di accesso agli incentivi..." e diversa da una ipotetica "...impianti che hanno fatto richiesta di iscrizione a registro..."
                                                    E' una dicitura molto più generica rivolta a quelle impianti che hanno fatto richiesta di accesso agli incentivi. Letteralmente a chi ha presentato domanda di incentivi (aste o registro). Quindi nel caso dei registri potrebbe teoricamente rientrare gli impianti di tab. A, B, C.
                                                    Ovviamente gli impianti in TAB A, essendo in posizione utile si applica il DM 6.7.2012 come dice anche l'art. 3 comma 4.
                                                    Nel tuo caso hai già fatto richiesta di accesso agli incentivi (art. 4 comma 6), sei rientrato in tab C e quindi puoi aver già iniziato i lavori e/o conclusi e/o entrato in esercizio.

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                                                    • #27
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                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                        il problema è che magari la (sedicente) Nazione non solo non rispetta abitudini e stili Occidentali, ma li vorrebbe eliminare e/o convertire ai "loro" usi....
                                                        hai senz'altro ragione
                                                        e pure mia madre diceva che la guerra c'è sempre stata e sempre ci sarà
                                                        ma se questo mondazzo non ti piacesse, qualcosa bisogna pur strologarlo, o no?

                                                        francamente io credo che il mondo sia meglio della media della gente
                                                        e questo grazie alle istituzioni
                                                        puoi provare a migliorare l'individuo, ma devi preventivare qualche millennio

                                                        si fa prima adottando regole migliori

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                                                        • #29
                                                          Originariamente inviato da gino33 Visualizza il messaggio
                                                          ..........si fa prima adottando regole migliori
                                                          Buonasera Gino,
                                                          nel merito ho qualche dubbio sul buon proposito ..........
                                                          Le leggi, i regolamenti e le norme, europee, statali, regionali, provinciali e comunali ci stanno ingabbiando (nn parliamo delle interpretazioni che ci complichiamo ancor di piu').
                                                          Allo stato attuale nn credo che le cose siano migliorate rispetto a trenta/quarant'anni fa (l'eta' ed i capelli bianchi mi concedono questo giudizio) o che miglioreranno nel breve.
                                                          La semplificazione, tanto decantata dai tanti Governi che si sono succeduti, e' stata solo una butade per accapparrare voti, nulla piu.
                                                          ciao car.boni
                                                          Acqua, sole e vento. La natura per l'energia pulita.

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da car.boni Visualizza il messaggio
                                                            Buonasera Gino, nel merito ho qualche dubbio sul buon proposito ..........
                                                            sono d'accordissimo, stiamo andando indietro e il casino sta tutto (credo) nel non aver voluto fare l'Europa e nell'aver imposto l'euro a beneficio dei pochi fra cui primeggiano i gestori della moneta.
                                                            Le nostre istituzioni però, grazie all'Illuminismo, sono migliori di quelle del mondo orientale (nondimeno ci sono voluti 300 anni per pacificare l'Europa)I.
                                                            I mussulmani hanno tradizioni molto forti e non si adatteranno alle nostre regole come hanno fatti molti paesi emergenti: hanno bisogno di maturare da soli e ci vuol tempo.

                                                            Però l'illuminismo è vecchio, il mondo negli ultimi 30 anni è irriconoscibile ed è evidente che le regole andrebbero ripensate.
                                                            Almeno così io credo.
                                                            Certo sono utopie, ma visto che è utopia persino tagliare un po' di burocrazia, è meglio perder tempo con utopie grosse :-)
                                                            Ciao

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