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Recupero energetico dai riduttori di pressione in acquedotti

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  • Recupero energetico dai riduttori di pressione in acquedotti

    Qui trovate una spiegazione dei concetti che sto sviluppando con interessi che sempre più pressantemente cercano di scavalcare alcune logiche. Chi ha delle idee su casi applicativi di Comuni con cui intraprendere una discussione efficace?
    Grazie

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    Ultima modifica di eroyka; 10-10-2016, 17:23.

  • #2
    ma funzionano? io so di una installazione in un comune trentino dove son stato in vacanza che non va per niente..anzi oltre 20.00 euro di soldi pubblici spesi per nulla con una potenza idraulica di oltre 6kW non la hanno nemmeno vista girare...spese per pratiche e modifiche per mettere riduttori di pressione a monte della turbina....pensate voi..
    poi se funzionasse e avesse dei rendimenti utili la avrebbero già inventata...

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    • #3
      Funziona funziona, basta non cedere ai sensazionalismi ma funziona, basta sapere a cosa si va incontro come spesa e che cosa c'è in ritorno energetico... ma funziona e c'è resa. Non si tratta di inventare qualcosa ma applicare ad altra situazione una tecnologia già sperimentata per altri scopi. Applicare un riduttore di pressione a monte di una turbina come spieghi tu, di fatto si recupera l'energia ma a scapito del flusso per la rete idrica...e per gli utilizzatori. Il dispositivo proposto in questa discussione ( se non vedo male) viene posto tra l'acqua a pressione in arrivo e l'acqua sempre a pressione da distribuire alla cittadinanza quindi, si lavora prevalentemente con le pressioni lasciando quasi invariato il flusso, allora si come viene proposto si può parlare di recupero energetico e non di sfruttamente energetico; recupero energetico perché altrimenti senza un apposito dispositivo passivo andrebbe perduta una quota non indifferente di energia prevalentemente sotto forma di pressione e relativamente poca come flusso che rimane invariato.

      f.sco

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