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    Ciao

    sono un nuovo utente del forum e lo trovo molto molto interessante.Complimenti a tutti quelli che credono nel micro/mini hydro. Negli ultimi mesi sono entrato in contatto con 2 Sindaci di comuni in provincia di Vicenza, peraltro in apparenza estremamente interessati, proponendo loro di installare una mini centrale per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. In un comune la gestione dell'acqua è in mano ad una società che serve circa 200.000 utenti e attinge anche dall'acquedotto di questo piccolo comune.La mia idea è quella di chiedere (a chi?), essendoci già una concessione acquedottistica, un'integrazione per uso idroelettrico a valle dell'acquedotto essendo questo un paese pedemontano.
    L'altro comune non serve nessuna società ma riceve acqua da Vicenza. Ma è un comune ricco di sorgenti(circa una decina) delle quali non conosco ancora la portata e ben 7 mulini,alcuni ancora funzionanti, che devo andare a verificare di persona.Sarà una bella camminata perchè il territorio (collinare) è abbastanza vasto.
    Spero sappiate darmi qualche suggerimento su come muovermi e soprattutto con chi insistere per avere un dialogo costruttivo.
    In ultimo mi presento: sono un perito metallurgico che lavora in una fonderia di acciaio (facente parte di un grosso gruppo di fonderie) specializzata in giranti idrauliche (Pelton, Francis e Kaplan). Conosco i più grossi costruttori di centrali idroelettriche, che lavorano anche per ENEL, EDISON ...; i mostri sacri del settore (i norvegesi) vengono a farsi fare le ruote.
    Sono informazioni che ovviamente non posso chiedere a loro.
    Praticamente il percorso inverso a quasi tutti gli utenti:non ho niente in mano ma conosco bene le giranti.

    Ciao e grazie per qualsiasi suggerimento



  • #2
    Ciao e benvenuto nel forum.
    Per quanto riguarda il primo caso se si è in possesso di una concessione per uso acquedottistico si pesume che nessun altro può chiedere l'uso idroelettrico,. Chi ha la concessione per uso acquedottistico deve richiedere al Genio Civile di Vicenza un'estensione per uso idroelettrico e pagare anche i canoni per uso idroelettrico.
    Trovo difficile che l'ente acquedotto permetta ad altri di turbinare l'acqua ma non si sa mai.
    Nel secondo caso quando si individua un salto geodetico si identifica il mappale, si DEVE dimostrare di avere la titolarità del terreno prima di iniziare la trafila di richiesta per la concessione di derivazioen per uso idroelettrico. Spesso prima di comprare il terreno si stipula un preliminare con iol proprietario e se va bene si acquista, o si affitta, il terreno se va male non si fa nulla.
    Questa è una prima e banale risposto ma spero di essere stato di aiuto.
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    "E' meglio essere approssimativamente corretti che esattamente sbagliati"
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    • #3
      Grazie per la risposta celere.
      Ci sono paesi in Europa che sfruttano l'acqua potabile degli acquedotti, innanzitutto per produrre energia.
      Probabilmente la Svizzera insegna.La società che gestisce gli acquedotti mi ha risposto, dopo avergli proposto la possibilità di una centralina idroelettrica, che un pò alla volta hanno intenzione di adattare gli acquedotti in loro gestione anche per produrre energia. Essendo produttore di ruote idrauliche, sono a conoscenza del tempo che ci vuole per fare una centrale, anche se "mini".Per poter avere il max rendimento di una turbina bisogna che tutto sia fatto in maniera perfetta ( tolleranze centesimali sulle ruote).
      Intendo dire che se un solo Ente vuole avere il monopolio dei propri acquedotti da sfruttare "col tempo"per produrre anche energia, ci vogliono minimo 30 anni.
      E nel frattempo?
      Purtroppo ci vuole molta pazienza con la burocrazia e la cocciutaggine a tutti i livelli.
      A proposito, ho visto nel sito 'Mini hydro' che nel Veneto la maggior parte degli impianti dismessi dall'Enel,quindi teoricamente in vendita, sono centrali che montano turbine Kaplan. C'è un motivo particolare?

      Ciao
      Lelle74

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      • #4
        Ciao Lelle,
        a dire il vero nell'alto vicentino ci sono già almeno un acquedotto che utilizza l'acqua potabile per produrre energia elettrica, non sempre le cose vanno male come sembra.
        Il motivo per cui nel Veneto le turbine installate sono di tipo Kaplan per il tipo di orografia del territorio, ma su RDS non c'è molto di utile. I dati sono abbastanza corretti come dati di portata e prevalenza ma quando c'è scritto dismessa dall'ENEL parliamo dei primi anni 80 e quindi sono passato quasi 30 anni. I siti più interessanti sono già stati gestiti e sistemati (...ne so qualcosa ;-)
        Cia sentiamo e alla prossima
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