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pila alluminio aria

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  • pila alluminio aria

    che voi sappiate qui nel forum
    qualcuno ha mai provato a realizzare una pila alluminio aria?

  • #2
    certo, l'ho realizzata(se cerchi nel forum trovi anche foto e descrizioni di quel che ho fatto), funziona bene ed è molto potente, ma è problematica, perchè una volta accesa la devi usare fino ad esaurimento, perchè se non la usi l'alluminio si consuma ugualmente. Ultimamente c'è una ditta che ha trovato il sistema di bloccare il consumo dell'alluminio mentre non si usa, in pratica aggiungendo all'elettrolita(KOH, idrossido di potassio al 21%)delle soluzioni di sali tra cui gallio, stagno, e glucosio, si passiva l'alluminio di metallo conduttore(presumo gallio), ma questo velo non è intaccato dall'idrossido di potassio, e quindi l'alluminio sottostante non si consuma più, nel momento in cui richiedi corrente il velo si consuma e inizia di nuovo a consumarsi anche l'alluminio. Io sono solo riuscito a ridurre l'usura a vuoto dell'alluminio del 80% circa, introducendo ossido di zinco nell'elettrolita(l'ossido di zinco è solubile in KOH, e appena metti l'alluminio in soluzione si passiva di zinco, lo zinco non è attaccato dall'idrossido, ma il velo è molto fine e rimangono delle porosità in cui avviene la reazione di usura dell'alluminio, le bolle di idrogeno che si formano staccano lo zinco e cosi via...). Dal punto mio purtroppo mi sono fermato qui, perchè non riesco a capire esattamente il tipo di sali e le relative quantità che hanno usato per bloccare l'usura dell'alluminio.

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    • #3
      il polo in aria come lo hai realizzato?
      l'elettrolità è acqua distillata e idrossido di potassio giusto, mi sembra tanto 21%, è proprio così?

      scusami se faccio tutte queste domande, però mi sono incuriosito su questa pila dopo aver trovato questo documento in rete
      http://www.hksspc.gov.hk/2006/ppt/20...unner%20up.pdf

      spero si apra a volte da problemi

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      • #4
        in base ai datasheet che ho letto la percentuale che usano è quella, ed è anche abbastanza logico in teoria, perchè è il miglior rapporto per ottenere alta conducibilità. Poi per esempio nelle zinco-aria si arriva anche al 40%...

        per i catodo serve carbone attivo in polvere finissima, biossido di manganese, legante tipo resina epossidica, solvente(per la resina va bene l'acqua ragia o il diluente nitro) in percentuali 70 - 10 - 10 - 10, fai l'impasto, lo stendi su un velo di teflon sottile dove prima hai appoggiato una retina a maglie strette NICHELATA, lasci asciugare e hai il catodo. Deve essere perforza nichelata, altrimenti non funziona niente.

        E' un macello farla...... Meglio se al posto dell'alluminio usi zinco, ti da meno energia ma per lo meno non si consuma da solo. Cerca su internet "air-zinc fuel cell".

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        • #5
          appena ho letto la tua prima risposta, ho subito cercato passivazione dell'alluminio che francamente prima non sapevo neppure cosa fosse, ed ho trovato diverse cose, non potrebbe tornare utile una delle passivazioni dell'alluminio che è utilizzato anche per altri scopi?

          mi voglio cimentare nell'impresa, ora non mi è molto chiaro per resina epossidica cosa usare,(nel senso dove trovarla) il velo di teflon dovrei averlo dal cappuccio di un giaccone che non uso per la retina nickelata la vedo dura..... non si potrebbe usare una retina in rame comune e magari mettere nell'impasto del nickel in polvere?
          un altra cosa riguardo al problema dell'anodo che si consuma anche senza assorbimento di corrente, se si controllasse il livello dell'elettrolita? facendolo salire e scendere alla bisogna?
          è poco ortodossa come soluzione ma in parte forse in qualche modo provvisoriamente risolve il problema

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          • #6
            per ora avrei trovato queste cose giusto per avere qualche spunto

            Powerzinc
            http://www.mee-t.com/default/00/index.php

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            • #7
              Se usi una soluzione al 10% di NaOH e controlli il livello riesci a tirare sui 3-4kw per chilo di alluminio e non c'è emissione di idrogeno mentre assorbi, poi se metti pure un pò di passivante sei aposto....

              Va che questo sistema non è un giochetto è! per fare una cosa decente e che funziona scordati di adattare materiale di recupero, anche la rete in nichel è OBBLIGATORIA, fai alcune prove e ti renderai conto di quanto sia complicato realizzarla ottenendo dei buoni rendimenti, fai conto che ha lasciato perdere pure EDISON ITALIA.......

              Una cosa è certa: questa cella ti fa risparmiare almeno l'80% se usi spesso batterie o pile.

              però io sarei più propenso all'accumulatore zinco-argento, già testato, tira un botto di corrente ed è ricaricabile, vero che costa l'argento, ma è anche vero che se lo fai in un certo modo è riutilizzabile diciamo all'infinito, nel momento in cui si danneggia si può mettere aposto, perchè l'argento non scompare, cambia forma ma sempre li sta, una volta comprato c'è per sempre.

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              • #8
                cazzarola 3-4 kw???? accidenti è tanto
                ed invece al di la di tutte le difficoltà che mi hai evidenziato insisterei sul tale tipo di pila, per quale motivo?
                penso che con l'aumento della potenza immagazzinata da nuove super batterie si crea il problema della ricarica, come tutti sanno il contatore di casa ha una disponibilità di 3kwh, se ad esempio avessi una batteria, che so da 50kwh per ricaricarla avrei bisogno poco più di una 15ina d'ore, per ricaricarla come si deve, di conseguenza non sarebbe più pratica una pila? consumati gli anodi di alluminio si sfilano i vecchi et voilà si mettono i nuovi, e la pila è di nuovo carica
                domandina:
                in molari la percentule del 41% di potassa a quanto corrisponderebbè?
                un altra cosa per evitare il consumo degli anodi non si potrebbè usare un altro elemento in soluzione anzichè la soda caustica?


                hai dato una occhiatina alla pila metallo aria in magnesio realizzata in korea?

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                • #9
                  Densità delle soluzioni acquose
                  % NaOH Molarità Densità
                  0,159 0,040 1,000
                  4,655 1,222 1,050
                  9,19 2,527 1,100
                  13,73 3,947 1,150
                  18,25 5,476 1,200
                  22,82 7,129 1,250
                  27,41 8,906 1,300
                  32,10 10,83 1,350
                  36,99 12,95 1,400
                  42,07 15,25 1,450
                  47,33 17,75 1,500
                  avrei trovato questa tabella
                  Ultima modifica di ismaael; 29-04-2009, 21:10.

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                  • #10
                    Ma vi siete accorti che siete nella sezione sbagliata? ...C'è già.. nella sezione giusta...
                    (gli accumulatori sono nella zona.. accumulazione! Non in TRASMUTAZIONI NUCLEARI... è come voler comprare un TV dal ... panettiere!)

                    Prestare attenzione all'argomento che si sta postando.. e dove lo si sta facendo!

                    ora vediamo come fare a rimediare ... spostando e integrando...


                    ....
                    Fare si può! Volerlo dipende da te.

                    Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

                    Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
                    Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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                    • #11
                      chiedo venia per il banale errore, spero si possa collocare nell'argomento corretto

                      Commenta


                      • #12
                        forse questo studio può darti qualche indicazione

                        http://www.ysxbcn.com/upfile/soft/2009119/26-p0160.swf

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                        • #13
                          Ma ti dirò: questo genere di cella è già in vendita, la usano principalmente in applicazioni militari, leggiti tutti i vari documenti che trovi in rete, capirai perchè non ne vale la pena mettersi a realizzarla per uso comune.... Quando dico 21% (non 41) intendo in peso, non in moli, quindi 79 grammi di acqua e 21 di KOH. Ti sembrano tanti 3-4kw ? fai conto che in via teorica un chilo di alluminio dovrebbe darne 10!

                          Con i catodi ad aria puoi usare zinco, magnesio, alluminio e altri metalli....

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                          • #14
                            non so se hai dato una occhiatina allo studio nel messaggio precedente, si parla di attenuare la self-corrosion in modo accettabile con del sodio stannato e dell'indio, ora si tratta di cercare questi elementi e provare

                            per quanto riguarda la realizzazione del catodo la retina di nickel dove la trovo?
                            vorrei realizzarla al dila delle difficoltà che elenchi, comprendo che non è un gioco altrimenti sarebbe già stata realizzata

                            Commenta


                            • #15
                              Si l'ho letto, ma già lo sapevo, e ci ho anche provato e confermo che funziona. La rete te la devi fare tu, con un pò di galvanica..... devi farti tutto, dalla A alla Z !
                              è uno sbattimento non indifferente..... buon lavoro

                              Commenta


                              • #16
                                hai provato sia con il sodio che con l'indio? e quanto durava di più con questi elementi l'anodo?

                                e per quanto riguarda il catodo cosa mi dici del platinosintetico?

                                un altra cosa, nella cella zinco aria lo zinco si ossida e resta tale o si dissolve come l'alluminio?

                                Commenta


                                • #17
                                  Lo zinco si ossida, rimane li bello bianco..... credo che in parte si miscela con il KOH, perchè è solubile in alcalino. Se metti ossido di indio e stagno in percentuali veramente minime, vedi l'alluminio che quasi smette di friggere, però si consuma comunque, ma molto più lentamente. Su ebay c'è un ragazzo che vende l'indio e lo stagno puro se vuoi provare.....

                                  Lo stagno favorisce l'ossidazione dell'alluminio e la precipitazione del suo ossido, in pratica dalle porve che ho fatto, se metti l'ossido di stagno vedrai l'allumina cadere sul fondo in grumi grigiastri, mentre se non lo metti, l'allumina rimane bianca e satura tutta la soluzione, quindi è molto utile, l'indio invece ferma la corrosione. Per bloccarla del tutto, ho letto su un sito che utilizzano anche glucosio, ed in effetti, per esempio mettendo del normale zucchero(anche se non centra molto col glucosio) vedi proprio che la corrosione diminuisce, quindi azzeccando un mix preciso di questi elementi si dovrebbe fermare.

                                  Fai questa prova:

                                  - soluzione NaOH al 20% (80g acqua e 20 NaOH)
                                  - 1 grammo di ossido di zinco
                                  - 0,5 grammi di zucchero

                                  miscela il tutto, mettici dentro un pezzo di carta stagnola (domopak alluminio), fai la stessa cosa in una soluzione senza zucchero e zinco, vedrai che differenza di ossidazione dell'alluminio......

                                  Commenta


                                  • #18
                                    l'ossido di stagno in che quantità si deve mettere per avere un buon risultato?

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Ciao a tutti, mi unisco al topic che e davvero interessante(sto facendo esperimenti con la fuel cell alluminio aria e per ora ottengo questi primi "RISULTATI":
                                      VOltaggio circuito aperto 0.6v (con carico rimane uguale)
                                      CorrenteMAX 150ma

                                      Gli ingredienti dell elettrolita sono segretissimi, dopo aver letto e riletto diversi documenti in rete ho utilizzato candeggina pura e sale con aceto. La corrente erogata e maggiore rispetto a un elettrolita composto da acqua e sale. potete verificare anche voi.
                                      Come elettrodi ovviamente una barretta di alluminio e come catodo rame-graffite tenuti insieme. Gli elettrodi sono separati da pochissimo spazio, ho utilizzato una bustina di plastica per renderlo minimo.
                                      Senza fare tanti sforzi dovrei riuscire a costruire una cella da 1w utilizzando i materiali che ho(ho intenzione di procurarmi il carbone).
                                      Sapete per caso di membrane in polimeri conduttivi che vanno bene come elettrolita per la cella? o almeno se esistono.
                                      Dimenticavo ho aggiunto il saccarosio nell elettrolita come viene consigliato da diverse fonti. Ovviamente essendo tutto sperimentale non so dirvi le dosi...
                                      Dai primi test sembra che stia funzionando bene,sto alimentando una resistenza da 1w come esperimento e la corrente non accenna a scendere(BENE BENE).
                                      Altra cosa il catodo a quanto pare e il segreto per fare una cella potente,infatti quello che ho ora e che fa PENA e in rame ma forse e meglio utilizzare altro. Ho letto da qualche parte di usare il carbonio secondo voi conviene o e meglio rimanere sul carbone?
                                      Spero che i dati di questa mia esperienza vi siano utili!.
                                      Lascio un sito che potrebbe essere utile dove si parla di improved aluminium air battey.
                                      (WO/2002/086984) ALKALINE ALUMINUM-AIR BATTERY

                                      Una cosa interessante, appena ho inserito gli elettrodi nell elettrolita ho misurato la temsione di circuito aperto come 3v e qualcosa poi per scendere di netto a 0.6v! Strano ma interessante.

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                                      • #20
                                        Sono a 0.6 A e tensione della cella a 0.8V
                                        Ho fatto alcune modifiche alla cella,ho quasi capito, sono contento perche sto usando materiali non pericolosi. ATTENZIONE
                                        NON sto usando + la candeggina ma solo aceto! Sono sicuro che questa cella deve ancora dimostrare le sue doti reali!

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                                        • #21
                                          Nella zona dove acquistare ecc... c'è una ditta inglese che vende (/eva) fogli di "carbonioqualcosa" trattati con PTFE (Teflon), notoriamete impermeabile all'acqua ma no al resto (gas, ecc.)
                                          Fare si può! Volerlo dipende da te.

                                          Consulta e rispetta il REGOLAMENTO

                                          Piano cottura induzione: consumo energia 65...70% in meno rispetto uno a gas! Pure a costi doppi dell'elettricità fa risparmiare, almeno 30%! Contrariamente a quanto si dice si può usare con contratti 3 kW, perfino se sprovvisto di limitazione.
                                          Gas 100% fossile, elettricità 30...100% rinnovabile. Transizione ecologica? Passa all'induzione!

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                                          • #22
                                            Salve a tutti ,non sono un ricercatore e non vorrei dusturbare ma visto che siete intenti a sviluppare questo tipo di batterie vi vorrei fare una domanda.
                                            Se qualcuno potesse verificare se sia possibile utilizzare acqua di mare come elettrolita.
                                            Mi spiego sarebbe oltremodo interessante per chi possedesse una barca a vela trainare un apparato che ingurgidasse acqua di mare e aria e producesse anche poca energia ma sufficente a integrare l'energia proveniente dai pannelli solari.Questo chiamiamolo apparato potrebbe sucitare interesse nei diportisti che non sono disposti ad accendere un motore e sempre alle prese con la carenza di energia .
                                            Se ho sbagliato discussine vi prego di scusarmi ma sono un neofita eventualmente indirizzatemi voi .Come diciamo noi LUNGA SCIA a tutti
                                            Ultima modifica di AdrianoM; 09-05-2009, 08:50.

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                                            • #23
                                              beh sembrano molto interessanti le tue esperienze, stefan anch'io ho realizzato una pila casereccia in questi giorni, mi dava più o meno 1V di tensione corrente 50 mA a circuito aperto ed utilizzando elettrolita fatto di idrossido e sale, facci sapere se avrai altre novità
                                              ciao a tutti

                                              Commenta


                                              • #24
                                                Dunque ho fatto altri esperimenti però non sono riuscito ne ad aumentare ne a stabilizzare la corrente isc.
                                                Il problema sorto è che l aceto che ho usato era casereccio e ha lasciato una patina di sporcizia sugli elettrodi mettendoli fuori uso.
                                                HO risolto usando aceto bianco al 6% di acidita' preso al supermercato che per ora non mi sta intaccando gli elettrodi. Il sale va aggiunto fino a raggiungere il max di corrente ottenibile che dipende per la maggior parte dalla composizione del catodo e dalla superficie degli elettrodi.
                                                Ho provato l acido muriatico ma ha fatto calare i volt della cella,quindi lo escludo del tutto come elettrolita.
                                                Devo ancora testare il catodo in sola grafite, credo che possa andare bene e anche il manganese.
                                                Supponendo che riesca a risolvere il problema dell elettrolita l altro problema e come inventare un "fast mechanical fuel recharging" . Insomma vorrei proprio costruire una pila a combustile fatta come si deve.
                                                Altra cosa ho aggiunto oltre al saccarosio anche pezzi di aspirina come suggerito su un altro topic.
                                                Una curiosita', ho attaccato ai morsetti degli elettrodi una pila nicd e come risultato nell elettrolita si e formata della candeggina!
                                                Un saluto

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                                                • #25
                                                  Con altri test sempre con l elettrodo in rame e aceto come elettrolita ottengo 700+ ma, dunque l aceto e fondamentale pero mi chiedo come mai riesco a far salire solo la corrente e la tensione rimane fissa. Per esperimento lascio come carico una resistenza per tutta la notte e vedro' all indomani cos e successo alla cella.
                                                  Come alluminio sto usando quello di marca delle lattine simil-redbull, dite che andra bene o e meglio qualcos altro.
                                                  Grazie

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da AdrianoM Visualizza il messaggio
                                                    Salve a tutti ,non sono un ricercatore e non vorrei dusturbare ma visto che siete intenti a sviluppare questo tipo di batterie vi vorrei fare una domanda.
                                                    Se qualcuno potesse verificare se sia possibile utilizzare acqua di mare come elettrolita.
                                                    L acqua di mare va benissimo come elettrolita cosi come acqua e sale
                                                    Sea water or salt solution, aluminium-air battery and its producing method

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                                                    • #27
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                                                      • #28
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                                                        Facendo questa batteria si forma ossido di alluminio, questo se lasciato nella soluzione impasta tutto e la soluzione non conduce più dopo un pò, per farlo precipitare sul fondo dovete aggiungere un pò di ossido di stagno nela soluzione, vedrete l'ossido di alluminio che si aggrumulerà per depositarsi sul fondo della batteria senza rompere le scatole in giro.

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                                                        • #29
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                                                          • #30
                                                            Credo che bisogna fare un lavoro fatto bene, un passo alla volta, la prima cosa da fare è il catodo a carbone, un catodo che sia in grado di tirare almeno 300mA per centimetro con una caduta di tensione massima di 0,1 volt, fatto questo si è già al 70% dell'opera.

                                                            Per farlo serve:

                                                            - carbone attivo in polvere (90-95%)
                                                            - biossido di manganese (5-10%)
                                                            - rete nichelata con fori 2mm spessore 1mm
                                                            - legante per amalgamare il carbone con il biossido per poi stenderlo sulla rete(5-10%)
                                                            - nastro di teflon più sottile possibile, da applicare su un lato del catodo a carbone

                                                            il legante potrebbe essere resina epossidica diluita con nitro o altro solvente, oppure resina acrilica in sospensione acquosa diluita con acqua, una volta fatto l'impasto lo si stende sulla rete, lo spessore finale del catodo non dovrebbe superare il millimetro, il teflon lo si stende su una lato del catodo in modo che quando evapora il solvente usato per diluire la resina rimane attaccato. La rete nichelata la si può fare partendo da una rete in rame o altro materiale, con un bagno di nichelatura.

                                                            La resa del catodo in corrente dipende dal tipo di carbone attivo, infatti ce ne sono con diversi stati di attivazione, basta fare delle prove.

                                                            una volta fatto il catodo, se proprio non si trova il sistema di bloccare l'autoscarica dell'alluminio si può utilizzare zinco al suo posto, questo non si consuma in alcalino, e rende comunque più di ogni altra batteria esistente, litio incluso.

                                                            I materiali sono facili da reperire, il carbone attivo in polvere c'è anche in farmacia, il biossido di manganese lo trovare su zetalab.it, il KOH e NaOH su ebay, il bagno di nichelatura su hobbyland.it, la rete dal ferramenta, il teflon in negozi per idraulica, il legante su siti per fai da te o anche su hobbyland.

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