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Raffrescamento senza condizionatori

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  • Raffrescamento senza condizionatori

    Premessa.....non prendetemi per un folle :P , ma ieri mi è balenata un'idea per rinfrescare il piano terra della mia futura casa senza l'ausilio dei condizionatori.

    Come già scritto da altre parti, la mia futura casa sarà su due livelli, un piano terra ed un piano interrato con una sola facciata (rivolta a nord) libera, con presenza di un portoncino, una finestra con accesso mediante vano scala (no rampe).

    Normalmente i piani interrati hanno temperature abbastanza basse in estate, quando sui piani superiori si muore dal caldo, e allora perchè non sfruttare questa massa d'aria più fresca per abbassare le temperature del piano superiore???

    Ora il problema principale è come!!!! Dato che l'idea mi è venuta ieri sera, ad oggi l'unica cosa che ho partorito è usare dei piccoli aspiratori, tipo quelli che si usano nei bagni ciechi, che mediante opportune canalizzazioni portino l'aria nell'ambiente superiore.

    Ovviamente questo modo (se funzionante), impiegherà del tempo per portare a temperature "umane" gli ambienti più caldi, per questo l'ho definito "dolce", ma l'uso che ne intendo fare è di attivare questo sistema la mattina quando non c'è nessuno in casa, per poi rientrare dopo il lavoro ed avere una casa.....fresca.

    Il tutto passa per forza attraverso un'ottima coibentazione dell'abitazione, che mantenga le temperature il più possibile.

    Dimenticavo di dire che l'interrato sotto è grande quanto il piano superiore, e che ha su 3 lati una intercapedine di circa 60 cm (o 80 non ricordo), con parete in cemento armato a contatto con il terreno, cunicolo appunto di 60 cm, e tamponatura interna. L'intercapedine è aereata mediante bocche di lupo, e l'intercapedine comunica con l'interrato mediante piccole aperture.

    Ok....mi sembra di aver detto tutto, sotto con le pernacchie....e siate poco cattivi <img src="> !!!!!!! <img src=">


  • #2
    è lo stesso principio che si usa coi pannelli solari ad aria ...prelevano aria fresca a nord e estraggono quella calda

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    • #3
      picchio000,
      non dimenticare l'irraggiamento, fonte primaria di calore.
      Se ricopri le pareti esterne a specchio o con altro sistema ad elevata assorbenza e riemissione IR, gli infrarossi non penetrano nel muro esterno e non scaldano la casa.
      Consumo energetico: zero.

      Non so in che zona sei, ma un kilowatt al metro quadro di parete lo puoi respingere.

      Ciao
      Mario
      Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
      -------------------------------------------------------------------
      Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
      -------------------------------------------------------------------
      L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
      Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
      ------------------------------------------------

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      • #4
        CITAZIONE (mariomaggi @ 12/3/2008, 11:21)
        picchio000,
        non dimenticare l'irraggiamento, fonte primaria di calore.
        Se ricopri le pareti esterne a specchio o con altro sistema ad elevata assorbenza e riemissione IR, gli infrarossi non penetrano nel muro esterno e non scaldano la casa.
        Consumo energetico: zero.

        Non so in che zona sei, ma un kilowatt al metro quadro di parete lo puoi respingere.

        Ciao
        Mario

        In teoria basterebbe dipingere la casa di un bel bianco brillante <img src="> , ma sinceramnte farebbe ca*are :wacko: , una cosa in proposito mi è venuta in mente.

        Esistono anche per l'edilizia privata i vetri autooscuranti??? Tipo le lenti degli occhiali che si scuriscono di più o di meno in base all'irraggiamento solare!!!Potrebbe essere un valido strumento per diminuire la quaota di calore che filtra attraverso i vetri.

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        • #5
          CITAZIONE (picchio000 @ 12/3/2008, 17:08)
          Esistono anche per l'edilizia privata i vetri autooscuranti??? Tipo le lenti degli occhiali che si scuriscono di più o di meno in base all'irraggiamento solare!!!Potrebbe essere un valido strumento per diminuire la quaota di calore che filtra attraverso i vetri.

          Non so se esisitono ma se si allora aspettati dei costi osceni!! Già le lenti degli occhiali così fatte costano ben di più di quelle normali, figurati dei vetri di una certa estensione!!

          E' anche vero che i vetri sono solo vetri e non lenti....uhm... :huh:
          Fusione fredda!! dopo 20 anni ancora si discute se sia una bufala... ma degnarsi di cercare qualcosa che non sia pubblicato su Science o Nature è troppo difficile vero?? http://www.lenr-canr.org/acrobat/Rot...tallyofcol.pdf

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          • #6
            picchio
            già realizzato da una decina di anni in tante costruzioni:
            http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/
            In zone climatiche calde, C o B, ci vuole comunque un aiutino, il boiler a termopompa descritto che produce acqua calda e aria raffrescata.
            Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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            • #7
              Picchio0000,
              CITAZIONE
              !Potrebbe essere un valido strumento per diminuire la quaota di calore che filtra attraverso i vetri.

              attenzione, un certo materiale non ha mai la stessa trasparenza nei confronti della luce e degli infrarossi.
              Il passaggio degli infrarossi (quelli che scaldano) dipende dalla composizione chimica del vetro, e varia alle diverse frequenze infrarosse.
              Le lenti degli occhiali vengono ottimizzate per abbattere gli ultravioletti, non gli infrarossi.

              Ciao
              Mario
              Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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              • #8
                CITAZIONE (dotting @ 13/3/2008, 08:06)
                picchio
                già realizzato da una decina di anni in tante costruzioni:
                http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/
                In zone climatiche calde, C o B, ci vuole comunque un aiutino, il boiler a termopompa descritto che produce acqua calda e aria raffrescata.

                Grazie dotting, ottimo link!!!!! Bhe...non sapevo dell'uso di questo metodo, vuol dire che ho avuto un'ottima idea.....leggermente in ritardo!!!! :P

                Ti volevo chiedere un altra cosa...magari mi rispondi in pvt, mi puoi consigliare qualche lettura "tecnica" sull'isolamento termico di un'abitazione, o più in generale sul risparmio energetico nelle costruzioni ad uso residenziale??
                Grazi Mille.

                @mariomaggi: hai ragione, non avevo considerato che per evitare il riscaldamento bisogna bloccare alcuni tipi di onde, però magari se esistre un vetro autooscurante, magari è modulato proprio per gli infrarossi!!!

                A presto.

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                • #9
                  CITAZIONE (dotting @ 13/3/2008, 08:06)
                  picchio
                  già realizzato da una decina di anni in tante costruzioni:
                  http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/
                  In zone climatiche calde, C o B, ci vuole comunque un aiutino, il boiler a termopompa descritto che produce acqua calda e aria raffrescata.

                  Scusami dotting se ti disturbo ancora, ma volevo capire bene il funzionamento del ciclo dell'aria "geotermica", perchè mi interessa molto.

                  Quello che non mi è ben chiaro, è il posizionamento della pompa di calore con scambiatore di calore liquido/acqua e le bocchette nell'interrato.

                  Da quello che si evince dallo schema 1 riportato nel link che hai messo, la pompa di calore va posizionata nell'interrato, l'aria fresca la invia nel condotto che comunica con il vespaio aerato?? la pdc non ha sbocchi negli ambienti della casa???

                  Le bocchette di uscita dell'aria fresca nell'interrato a cosa servono??? Considerando che il mio interrato è circondato su 3 lati da un'intercapedine di 60 cm circa con parete in c.a, e che lo stesso avrà delle aperture a vasistas (non so se si scrive così) che collegano l'interno dell'interrato con l'intercapedine.

                  L'impianto così progettato può fornire l'acqua per i termosifoni classici? o solo per pavimento radiante??? riesce a fornire acs+acqua per riscaldamento (sempre termosifoni)???

                  Riesco ad eliminare sia la caldaia a gas sia il termocamino??? oppure conviene tenere almeno il termocamino??....la caldaia preferirei non metterla visto che lì non passa il metano e dovrei installare il bombolone del gpl.

                  Quindi in sintesi:

                  -casa su due livelli (interrato+terra e sottotetto), mq 120 cad.
                  -impianto FV da 2,8 kwp (3800 Kwh/anno di prod. stimati)
                  - impianto di riscaldamento classico a termosifoni (a pavimento mi costa troppo <img src="> )
                  - impianto di raffrescamento con aria geotermica con possibile abbinamento a boiler e pompa di calore

                  l'idea principale è quella di non installare nessuna caldaia a gas, al massimo solo termocamino.

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                  • #10
                    La pdc aria-acqua è un apparato che sottrae calore all'aria e lo cede all'acqua.
                    Il rendimento di una pdc viene definito COP Coefficent of Performance ed è dato dal rapporto fra energia termica prodotta ed energia elettrica assorbita.
                    COP 3 vuol dire che ad esempio la pdc produce 3 kWh termici e consuma 1 kWh elettrico.
                    Un diagramma serio di COP per una PDC aria-acqua è questo:
                    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/satag_COP.jpg
                    Come vedi il costruttore da il COP solo per acqua a 35°C e 50°C e le due temperature sono riferite a produzione continua per riscaldamento BT a 35°C e produzione discontinua di ACS a 50°C, la temperatura limite inferiore esaminata per l'aria è pari a -5°C.
                    Qualche costruttore considera funzionamenti a temperature inferiori, ma io sto parlando di diagrammi "seri".
                    Nel caso del vespaio aerato dell'articolo in inverno l'aria viene prelevata dalle bocchette a Sud e transitando nei setti del vespaio si riscalda e raggiunge l'ingresso della pdc.
                    La pdc sottrae calore all'aria e lo cede all'acqua, che porta a 35°C, l'aria fredda viene espulsa all'aperto.
                    In estate la pdc aspira aria dall'aperto, si invertono le canalizzazioni, sottrae calore all'aria e lo cede all'acqua, che porta a 50°c, l'aria raffrescata circa 10°C viene immessa nel vespaio aerato, si bloccano le bocchette a Sud e l'aria sale dal vespaio verso i piani superiori attraverso le canalizzazioni annegate nel setto portante centrale.

                    La temperatura di 35°C sufficiente per il pavimento radiante assicura un COP elevato, vedi ad esempio le due curve del COP.
                    Quindi quest'impianto ed in generale tutte le pdc di qualunque tipo esse siano, non va bene per termosifoni che richiedono una temperatura ben più alta.
                    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                    • #11
                      CITAZIONE (dotting @ 14/3/2008, 18:37)
                      Nel caso del vespaio aerato dell'articolo in inverno l'aria viene prelevata dalle bocchette a Sud e transitando nei setti del vespaio si riscalda e raggiunge l'ingresso della pdc.
                      La pdc sottrae calore all'aria e lo cede all'acqua, che porta a 35°C, l'aria fredda viene espulsa all'aperto.
                      In estate la pdc aspira aria dall'aperto, si invertono le canalizzazioni, sottrae calore all'aria e lo cede all'acqua, che porta a 50°c, l'aria raffrescata circa 10°C viene immessa nel vespaio aerato, si bloccano le bocchette a Sud e l'aria sale dal vespaio verso i piani superiori attraverso le canalizzazioni annegate nel setto portante centrale.

                      La temperatura di 35°C sufficiente per il pavimento radiante assicura un COP elevato, vedi ad esempio le due curve del COP.
                      Quindi quest'impianto ed in generale tutte le pdc di qualunque tipo esse siano, non va bene per termosifoni che richiedono una temperatura ben più alta.

                      Come diceva una vecchia publicità...."chiaro, limpido....recoaro" <img src="> , quindi se non metto l'impianto a pavimento, i 35° in inverno sono sufficienti per l'acs, mentre per i termosifoni devo per forza installare almeno il termocamino che nel caso può fare anche acs senza necessita di accendere la pdc.....magari la pdc mi è di ausilio se non c'è necessità di accendere il temrocamino.....o sbaglio???

                      In estate per l'acs con las pdc e il boiler sto a posto, sicuramente non ho bisogno dei termosifoni, quindi il temrocamino rimane off, in questo caso dovrei avere sovraproduzione di acqua calda, in quanto la pdc in estate lavora per raffrescare l'aria del piano superiore, anche perchè continuo a ritenere inutile raffrescare l'aria dell'interrato, che già di per se è "fresca".

                      Serve un locale chiuso per l'installazione della termopompa??? per ridurre all'osso l'impianto pdc liquido/acqua quali componenti installare??? pompa e boiler ad accumolo con scambiatore interno???

                      Grazie dotting per la pazienza e la disponibilità!!!!
                      Ps: qualche testo per la progettazione "ecosostenibile" me lo potresti consigliare???

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                      • #12
                        La termopompa o pdc con boiler è conveniente metterla in un ambiente separato, magari un locale tecnico attiguo allo scantinato dove magari mettere tutti i componenti idraulici ed eventuale riserva idrica ed autoclave, non so da te ma qui in Sardegna è utile.
                        Nella foto http://web.tiscali.it/risparmio_energetico..._pompa_400W.jpg
                        vi è un piccolo assaggio di quello che serve.
                        Come vedi questa installazione prevede una pdc aria-acqua separata che scambia attraverso una serpentina con un boiler al servizio sia dei pannelli radianti che dell'ACS.
                        Il fatto che la pdc non sia saldamente collegata al boiler mi ha permesso di effettuare questo inverno una modifica, descritta qua:
                        http://web.tiscali.it/risparmio_energetico..._caloreFumi.rtf
                        e così ti ho incasinato ancora di più il sistema.
                        Problema, mercoledì ero a Milano a Expocomfort, pdc come la mia sparita dal mercato da quattro-cinque anni non ne fanno più, ovvero ne fanno una da 540 Watts però costicchia 1600 euro, io la pagavo 600.
                        L'alternativa è il boiler a termopompa e qualcuno di questi pare che arrivi a temperature di 60°C per ACS e 50°C per riscaldamento.
                        Nel tuo caso potresti utilizzare uno di questi boiler a termopompa che hanno la serpentina di scambio frigorigeno/acqua già all'interno del boiler, nella versione con serpentina ausiliaria alta collegata ad una termostufa a pellets, posta nello scantinato, di cui recuperi il calore dei fumi, come nel mio articolo.
                        Tieni la mandata della idrostufa a pellets a 65-70°C, il serbatoio a 60-65°C nella parte alta, mentre nella parte bassa il ritorno dei termosifoni devi riuscire a tenerlo basso, o aumentando la superficie dei radiatori o diminuendo la velocità della pompa di circolazione, intorno a 45-50°C.
                        Fai funzionare anche la pdc contemporaneamente alla termostufa quando l'impianto di riscaldamento è in funzione.
                        ACS: prendi il modello di boiler con seconda serpentina in basso dove fai circolare l'ACS, temperatura di 40-45°C in inverno.
                        Con il riscaldamento spento, nelle mezze stagioni ed in estate fai funzionare solo la pdc per mantenerti la temperatura del boiler a 40-45°C.
                        Semplice, più breve di un intero testo, "ecosostenibile".
                        Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                        • #13
                          Non ho capito se quest'ultima soluzione indicata da Dotting (il boiler a termopompa) sia idonea anche a raffrescare in estate...

                          Commenta


                          • #14
                            CITAZIONE (dotting @ 15/3/2008, 17:36)
                            Problema, mercoledì ero a Milano a Expocomfort, pdc come la mia sparita dal mercato da quattro-cinque anni non ne fanno più, ovvero ne fanno una da 540 Watts però costicchia 1600 euro, io la pagavo 600.

                            Grosso problema!!!!! <img src="> , sto cercando in tutti i modi di ottimizzare i costi, con un occhio al risparmio energetico.

                            Parlando con mia moglie, avevamo rivalutato l'impianto di riscaldamento a pavimento, in fondo recuperiamo qualcosa se non installiamo ne termocamino, ne caldaia, ne radiatori, e questi soldi li potremmo reinvestire sull'impianto a pavimento.....uffffff...sono andato in confusione totale!!!!

                            Vabhè ho ancora un mesetto buono prima che si inizi con lo scavo!!!! :blink:

                            Ora con calma mi rileggo tutto ciò che hai scritto...vediamo se vedo la luce alla fine del tunnel!!!! <img src=">

                            Commenta


                            • #15
                              Per Dotting:
                              interessante l'accoppiamento stufa a pellet e pompa di calore ma vorrei rimarcare 2 cose dette o implicite:

                              - Mi sembra di aver letto che pompa di calore e caldaia/stufa non possano convivere nello stesso locale (normativa), infatti ho notato dalle fotografie che sono stati separati i 2 ambienti. Che lo sappiano anche gli altri lettori! Anzi, mi risulta che anche nei locali cucina dotati di sistemi di espulsione forzata di vapori siano vietati tutti i generatori di calore a combustibile (anche a gas) in quanto vi sarebbe interferenza nell'utilizzo dell'aria di combustione. Puoi confermare?

                              - Gli NOx (magari pochi a pellet con una buona combustione) che si formano durante la combustione si combinano con l'acqua ed alcuni di questi ossidi possono formare Acido Nitrico ed Acido Nitroso. Sono i responsabili delle cosidette 'pioggie acide' qualora la combinazione con l'acqua avvenga in atmosfera, mentre di 'condense acide' se avvengono nella canna fumaria (o nella canna da fumo). Si tratta di acidi particolarmente corrosivi per i metalli e se concentrati, come nelle condense, svolgono la loro azione in modo molto efficiente e veloce! Tra l'altro, tutte le condense acide (anche quelle delle caldaie a gas a condensazione) mi risulta debbano essere trattate per abbatterne l'acidita' prima di evacuarle in fognatura.

                              Bye
                              Bye

                              Commenta


                              • #16
                                CITAZIONE (Ginettos @ 16/3/2008, 10:41)
                                Non ho capito se quest'ultima soluzione indicata da Dotting (il boiler a termopompa) sia idonea anche a raffrescare in estate...

                                Sì, il boiler a termopompa produce estate ed inverno solo acqua calda sottraendo calore e quindi abbassando la temperatura dell'aria ambiente esterna diretta o attraverso vespaio aerato o attraverso recupero del calore dei fumi.
                                Naturalmente in inverno quest'aria raffreddata viene aspirata dall'esterno o dal vespaio o dal recuperatore e buttata fuori.
                                In estate quest'aria raffreddata viene utilizzata all'interno della casa, nei modi più vari, immettendola nel vespaio aerato oppure attraverso una canalizazione ad aria ad hoc, ecc.
                                Come dico spesso produco contemporaneamente aria fresca ed acqua calda.
                                In parole povere recupero quel calore che in estate potete avvertire passando di fronte a qualunque unità esterna di uno split.

                                Caldodalmais
                                la stufa a pellets produce aria calda per il semiinterrato ed è gradevole alla vista, ti lascio immaginare dove mia moglie mi avrebbe messo questi componenti della pdc:
                                http://web.tiscali.it/risparmio_energetico..._pompa_400W.jpg
                                se li avessi messi a vista nello scantinato.
                                Non è assolutamente ne minimamente paragonabile la produzione di NOx di una microstufa a pellets con quella di una caldaia a condensazione.
                                La condensa acida di una caldaia a condensazione PUO' essere scaricata in fogna per legge, quando accoppiata ai normali scarichi domestici tendenzialmente basici.
                                Come ho scritto nell'articolo non è semplice sottrarre tanto calore a fumi che partono con temperature di 120-150°C minimo fino a farli arrivare a temperature di condensazione, io non ci sono riuscito anche facendo aspirare aria esterna alla pdc senza preriscaldamento dal vespaio.
                                Qualche giorno ho fatto funzionare la stufa a pellets senza attivare la pdc, ebbene la quantità di fuliggine che si è raccolta nel tappo inferiore della canna fumaria, è risultata circa la metà di quella che si accoglie quando la pdc è in funzione ed abbassa la temperatura dei fumi e la cosa è decisamente interessante.
                                Si tenga conto che la biomassa pellets ha un tenore di umidità molto basso, qualche tipo sotto il 5%.

                                Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                • #17
                                  CITAZIONE (dotting @ 17/3/2008, 09:49)
                                  Sì, il boiler a termopompa produce estate ed inverno solo acqua calda sottraendo calore e quindi abbassando la temperatura dell'aria ambiente esterna diretta o attraverso vespaio aerato o attraverso recupero del calore dei fumi.
                                  Naturalmente in inverno quest'aria raffreddata viene aspirata dall'esterno o dal vespaio o dal recuperatore e buttata fuori.
                                  In estate quest'aria raffreddata viene utilizzata all'interno della casa, nei modi più vari, immettendola nel vespaio aerato oppure attraverso una canalizazione ad aria ad hoc, ecc.
                                  Come dico spesso produco contemporaneamente aria fresca ed acqua calda.
                                  In parole povere recupero quel calore che in estate potete avvertire passando di fronte a qualunque unità esterna di uno split.

                                  Ho visto il boiler a termopompa EVO, ce ne sono di 3 capacità 150, 200 e 300 litri, dallo schema si vedono gli scambiatori all'interno del boiler stesso, e in altro c'è il flusso d'aria (in e out)...ovviamente... è quella l'aria da ricircolare in estate attraverso il vespaio e le sue canalizzazioni????

                                  Ho parlato 5 minuti fà con il costruttore, mi ha detto che il solaio dell'interrato sarà di tipo "rialzato", quindi dice che il vespaio si crea in automatico, inoltre ha detto che non è previsto il setto in c.a. nei pressi della scala, però si può prevedere un tracantone per passare le tubazioni.

                                  Dotting va bene anche il solaio rialzato no?!?!? l'importante è che ci sia una camera d'aria al di sotto del solaio giusto???

                                  Per quel che riguarda il riscaldamento a pavimento, visto che sotto c'è il mio rustico, e che quindi la schermatura verso il basso non deve essere per forza di cose prossima al 100%, quale pannello isolante "economico" mi consigli??
                                  Meglio il rame per le tubazioni o altro materiale più economico??

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                                  • #18
                                    1.- esatto per il flusso d'aria;
                                    2.- rialzato, come? perchè non lo rialza con i granchi, spende di meno ci mette cinque minuti a realizzarlo, una sequenza di realizzazione:
                                    Una sequenza per realizzazione un semiinterrato sano ed economico:
                                    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/00scavo.jpg
                                    per uno scantinato con un fuoriterra di 60-70 cm, senza bocche di lupo fonte di umidità perenne e mai irrisolta
                                    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/01magrone.jpg
                                    da gettare contro un cassero di Celenit S spessore 2,5 cm. altezza 50 cm. di cui 10 occupato dal magrone
                                    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/02armature.jpg
                                    sul magrone si posizionano le armature a trave rovescia, la struttura ottimale è ad H con le due travi laterali che supporteranno la muratura portante e quella centrale che supporterà il setto murario in cui saranno annegate le tubazioni per l'aerazione dei locali e per i cavidotti elettrici, telefono e dati conviene wireless e tubazioni idrauliche, occhio ai tubi per l'aerazione del vespaio (nella foto manca un tubo sotto il blocco azzurro)
                                    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/03granchi.jpg
                                    granchi altezza 35 cm. posati, notate il pannello nero sul perimetro dei granchi che impedirà l'ingresso del calcestruzzo in fase di getto e il pozzetto grigio con coperchio a filo getto per il circuito di messa a terra della casa
                                    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/04getto.jpg
                                    fase di getto, si vede meglio il pozzetto di terra, la rete elettrosaldata posta sopra i granchi, prima si getta sulle travi e poi si finisce sui granchi al colmo del granchio spessore circa 5 cm.
                                    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/05casseri.jpg
                                    sulla platea monolitica si posiziona all'esterno il pannello giallo da disarmo 200x50, all'interno l'omologo 200x50 da 35 o 50 mm. di spessore, zona C sufficiente 35 distanziatori ogni 25-30 cm, non oltre altrimenti spancia e montanti come da depliant costruzioni in calcestruzzo isolato scaricabile da qui: http://www.celenit.it/isolamento_pareti.asp
                                    Altra soluzione visibile nel documento suddetto è mettere il pannello in Celenit anche all'esterno, a questo punto 35+35 non si deve disarmare, il Celenit o il muro in c.a. può non essere protetto da alcuna guaina
                                    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/06muriCA.jpg
                                    i muri nella fase di getto del calcestruzzo, che va reso idrofugo con l'additivo idrocrete DM della Mapei, fate vibrare poco
                                    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...ttoPortante.jpg
                                    il setto portante con le varie tubazioni, forse adesso capite perchè insisto sempre sulla necessità che gli impianti siano pensati insieme alla casa
                                    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...erriRipresa.jpg
                                    il modo più semplice per realizzare i ferri di ancoraggio per la scala, con il getto fresco si infilano degli spezzoni nei pannelli, se vi azzardate a fare i fori nei pannelli gialli da disarmo l'impresario vi fa un foro così.
                                    Quello che si intravede a destra è appunto il setto portante isolato.

                                    3.- Pannello a nocche ribassato un cm di polistirene densità minima 35 kg/mc e tubi in materiale plastico oppure pannello piano battentato in polistirene e tubi in rame con gaffe di ancoraggio, per la scelta dipende dall'installatore.
                                    Per i prezzi se scarichi il listino Rotex ha un riferimento valido.
                                    Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                    • #19
                                      CITAZIONE (dotting @ 17/3/2008, 13:03)
                                      1.- esatto per il flusso d'aria;
                                      2.- rialzato, come? perchè non lo rialza con i granchi, spende di meno ci mette cinque minuti a realizzarlo, una sequenza di realizzazione......
                                      3.- Pannello a nocche ribassato un cm di polistirene densità minima 35 kg/mc e tubi in materiale plastico oppure pannello piano battentato in polistirene e tubi in rame con gaffe di ancoraggio, per la scelta dipende dall'installatore.
                                      Per i prezzi se scarichi il listino Rotex ha un riferimento valido.

                                      Rialzato inteso proprio come solaio creato a tot cm da terra, quindi appoggiato su travi a T rovescie.

                                      Stavo riflettendo su una cosa....nella mia foga di elimiare qualsiasi altra fonte energetica che non derivi da FV e da aria geotermica, mi sono dimenticato un particolare fondamentale....come scaldo l'interrato in inverno???? Installare lì un impianto a pavimento mi sembra uno spreco assurdo, visto che verrà vissuto "relativamente" poco. Consideriamo il fatto che sotto al rustico vorrei mettere un forno, di quelli tradizionali a legna per cuocere pizza, dolci e delizie varie <img src="> ...ovviamente non io...ma mia moglie <img src=">.

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                                      • #20
                                        Credo di essere giunto a questa conclusione:

                                        1)Termocamino per impianto di riscaldamento a termosifoni classici (ho fatto 2 conti e a pavimento mi viene troppo), ed eventualmente per ACS;
                                        2)Boiler a termopompa per ausilio ACS in inverno, e per ACS quando il termocamino non è acceso, e per flussi di aria fresca in estate attraverso ricircolo di aria nel vespaio areato, completo di areatori per espulsine aria calda all'esterno (quale capacità di serbatoio consigliate??)
                                        3) impianto FV da 3kwp ,e per eliminare del tutto il gas e bombolone, piano cottura ad induzione.

                                        In questo modo dovrei essere abbastanza indipendente sia sotto l'approvigionamento elettrico, sia sotto l'approvigionamento di gas per i caloriferi, ed inoltre non devo nemmeno installare nessuna caldaia.
                                        Mi rode un pò dover installare il termocamino, ma alla fine devo fare i conti con il budget...che purtroppo è limitato :wacko:

                                        Ovviamente il tutto si basa su di un buon isolamento della casa (almeno spero),considerando che sono in zona climatica C.

                                        Cosa ne dite??? si può migliorare ancora su qualcosa (pavimento riscaldante escluso), o è già un buon impianto globale così???

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                                        • #21
                                          Se vuoi migliorare qualcosa ti consiglio
                                          1.- una termostufa a pellets da mettere nello scantinato, decisamente più semplice da gestire e da caricare, in questo modo riscaldi anche lo scantinato;
                                          2.- boiler a termopompa, dimensionato al solito modo 50 litri a persona + 25 litri se alimenti con acqua calda la lavastoglie + altri 25 se ci alimenti anche una lavatrice come la Rex Sunny.
                                          So che infrango una regola del forum, ma dopo la strafottenza dei costruttori di lavatrici, un pò di pubblicità ci vuole e credo che aprirò proprio una discussione.
                                          Il boiler a termopompa avrà una serpentina di scambio alimentata dalla termostufa.
                                          Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                          • #22
                                            CITAZIONE (dotting @ 24/3/2008, 20:33)
                                            Se vuoi migliorare qualcosa ti consiglio
                                            1.- una termostufa a pellets da mettere nello scantinato, decisamente più semplice da gestire e da caricare, in questo modo riscaldi anche lo scantinato;
                                            2.- boiler a termopompa, dimensionato al solito modo 50 litri a persona + 25 litri se alimenti con acqua calda la lavastoglie + altri 25 se ci alimenti anche una lavatrice come la Rex Sunny.
                                            So che infrango una regola del forum, ma dopo la strafottenza dei costruttori di lavatrici, un pò di pubblicità ci vuole e credo che aprirò proprio una discussione.
                                            Il boiler a termopompa avrà una serpentina di scambio alimentata dalla termostufa.

                                            Ok dotting, grazie per i consigli, per la termostufa....forse sono "obbligato" al termocamino, cmq l'idea è quello di metterlo nell'interrato, se è solo questione di praticità.....pazienza mi adatterò, basta che posso comunque collegare la serpentina di scambio con il termocamino.

                                            Il boiler allora mi ci vorrà da 200 litri minimo, ora siamo in 3....ma stiamo pensando al 4° :P , quindi forse è meglio arrivare direttamente a 300!!!!!

                                            Di nuovo grazie <img src=">

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                                            • #23
                                              Rieccomi qui, con ancora mille dubbi e poche certezze!!!! :wacko:

                                              Mi sto facendo fare un preventivo con annesso calcolo termotecnico per l'impianto a pavimento. Ora fermo restando l'impianto con boiler a termopompa, mi sono sorti alcuni dubbi.

                                              1) Se con il boiler pdc devo alimentare sia il paviemnto radiante, sia la linea dell'acs, considerando che siamo in 3 ma che vorremmo diventare 4, 300 litri sono sufficienti???

                                              2) Come faccio a regolare la temperatura dell'acqua sia per il pavimento radiante, sia per la linea acs??? avranno temperature differenti??? o no?!?!?

                                              3) Se alimento sia la linea riscaldamento, sia la linea acs.....cioè....mi faccio la doccia con la stessa acqua che circola sotto il pavimento???? (scusate ma di impianti idraulici sono proprio ignorante) <img src=">

                                              4)Posso collegare al boiler una serpentina di scambio collegata alla termostufa, anche se poi il riscaldamento è fatto BT??? cioè con la termostufa non rischio di far elevare troppo la temperatura all'interno del boiler???

                                              Help me!!!! :unsure:

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                                              • #24
                                                A breve inizierò i lavori per la nuova casa, e questa tipologia di impianto (termopompa), mi piace un casino, ma qui in zona non trovo nessuno che mi sappia consigliare, anzi...quando parlo di questo impianto sembra che stia parlando degli UFO che invadono la terra!!!!!

                                                Chiedo scusa sin da ora soprattutto a Dotting, se in questi giorni sarò un pò....."pesante" con le richieste, ma sto riponendo totale fiducia su questo tipo di impianto, senza fonti diverse a cui poter attingere nel caso qualcosa non funzionasse (non voglio usare GPL, ne fonti non rinnovabili in genere).

                                                Fatta questa doverosa premessa, passo alle richieste d'aiuto!!!!! Altra premessa doverosa è il tipo di PDC che ho intenzione di usare, ed è una delle poche che si trovano in commercio qui in Italia, e cioè la EVO da 300 litri.

                                                Ho letto sull'articolo scritto da dotting su evanet (credo) che l'aria che passa al di sotto del vespaio areato varia la sua temperatura di mezzo grado per ogni metro percorso, quindi partendo dalla temperatura esterna di progetto, che per le mie latitudini è di 2°C (Latina), ne consegue che l'aria dovrà percorre almeno 36 metri (per portarla a 20°C all'ingresso della PDC). Ora questo percorso lo faccio fare mediante canalizzazioni/tubature al di sotto del vespaio??? Se si qual'è il diametro minimo di questa tubazione??? La tubazione dovrà avere un minimo di pendenza per far scolare evntuale condensa??? Oppure non serve nessuna tubazione, ma serve solo collegare i vani che si verranno a creare tra una trave e l'altra una volta gettato il solaio di fondazione???

                                                Altro dubbio che mi sorge è il funzionamento in estate. In inverno non ci dovrebbero essere problemi, in quanto collegando il boiler all'impianto di riscaldamento a pavimento, la PDC credo rimarrà costantemente accesa prendendo l'aria "riscaldata" dal condotto a SUD, e cioè quello nel quale dovrebbe essere in funzione la serranda automatica (cos'è di preciso e come la collego al boiler??), ma in estate quando l'uso dell'acqua calda si limita a quella sanitaria, la PDC rimarrà per lo più spenta, e come faccio quindi a raffrescare la casa se non c'è aria fresca che circola??? Basta far passare l'aria sotto il vespaio e farla circolare negli ambienti di casa mediante aspiratori???

                                                E' consigliabile mettere dei filtri sulle bocchette d'uscita dell'aria negli ambienti, tipo i filtri che si usano nei normali condizionatori?? In teoria devo mettere una bocchetta d'uscita aria in ogni ambiente??? e di conseguenza anche un aspiratore in ogni ambiente???

                                                Ultima cosa (per ora....i'm sorry), capitolo Legionella, ho letto che accumuli di acqua al di sotto dei 63°C danno luogo allo sviluppo di questo virus/batterio, ora il Boiler a termopompa lavora a temperature di esercizio max a 50°C ma può essere portato fino a 60°C......come difendersi quindi dal rischio Legionella???

                                                Per il momento basta così.....sicuramente mi verrà in mente qualche altro dubbio, intanto ringrazio di cuore in anticipo tutti coloro che mi daranno una mano....dotting in primis ;-)

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                                                • #25
                                                  1.- Fra le travi e i cordoli di fondazione si creano dei setti, devi creare una sorta di labirinto che aumenta il percorso che l'aria deve fare in questi vani che saranno messi in comunicazione con dei tubi in pvc annegati nelle travi o nei setti.
                                                  Metti un telo in tessuto non tessuto immediatamente sopra il magrone, prima di posizionare i granchi.
                                                  La serranda automatica serve solo d'estate quando la pdc è ferma, per i motivi precisati al punto successivo, gli espulsori sono sempre in funzione e prelevano l'aria esterna dalle serrande automatiche, che passando nel vespaio si raffresca.
                                                  Le serrande automatiche sono quelle serrandine antivento, montate al contrario, quando c'è aspirazione si aprono, quando c'è pressione si chiudono.
                                                  2.- Ti ho già mezzo risposto prima, ti confermo che nella pratica se sei in casa giocoforza ACS se ne usa e quindi la pdc è attiva.
                                                  Ti ricordo l'opportunità di usare una lavatrice Rex Sunny con dopio ingresso, la casa da un consumo di 1,4 kWh per un lavaggio cotone senza ACS e di 0,7 usufruendo di ACS.
                                                  Anche la lavastoviglie naturalmente.
                                                  Terza soluzione per raffrescare far passare l'acqua di rete fredda nel pavimento prima di farla arrivare all'utenza.
                                                  Il miglior complimento adottando queste tre soluzioni l'aveva fatto mia figlia tanti anni fa, rientrando a casa un pomeriggio d'estate: "papà mi sembra di essere in un supermarket".
                                                  3.- Tanta aria esce tanta aria entra.
                                                  4.- La legionella in questi miniimpianti non esiste.
                                                  Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                                  • #26
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                                                    1.- Fra le travi e i cordoli di fondazione si creano dei setti, devi creare una sorta di labirinto che aumenta il percorso che l'aria deve fare in questi vani che saranno messi in comunicazione con dei tubi in pvc annegati nelle travi o nei setti.
                                                    Metti un telo in tessuto non tessuto immediatamente sopra il magrone, prima di posizionare i granchi.
                                                    Quindi è sufficente mettere in comunicazione i vari vani che si creano mediante spezzoni di tubi in pvc che "passano" solamente la trave, senza creare una tubazione continua per tutto il percorso dell'aria, però in un altro post ho letto che c'è il rischio di contaminazione da radon, per questo consigliano di usare tubi in pvc (o simili), ho capito male??? o c'è effettivamente questo rischio???

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                                                    La serranda automatica serve solo d'estate quando la pdc è ferma, per i motivi precisati al punto successivo, gli espulsori sono sempre in funzione e prelevano l'aria esterna dalle serrande automatiche, che passando nel vespaio si raffresca.
                                                    Le serrande automatiche sono quelle serrandine antivento, montate al contrario, quando c'è aspirazione si aprono, quando c'è pressione si chiudono.
                                                    Basta un ingresso aria lato sud ed uno lato nord o ne servono di più per aumentare la portata d'aria??? la tubazione che parte dalle serrande e arriva sotto il vespaio che diametro minimo deve avere???

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                                                    Terza soluzione per raffrescare far passare l'acqua di rete fredda nel pavimento prima di farla arrivare all'utenza.
                                                    Il miglior complimento adottando queste tre soluzioni l'aveva fatto mia figlia tanti anni fa, rientrando a casa un pomeriggio d'estate: "papà mi sembra di essere in un supermarket".
                                                    Cioè faccio passare l'acqua fredda nelle stesse tubazioni che uso in inverno per riscaldare il pavimento??? Serve qualche accortezza "tecnica"...non so predisposizione dell'impianto???

                                                    Originariamente inviato da dotting Visualizza il messaggio
                                                    3.- Tanta aria esce tanta aria entra.
                                                    Serve necessariamente mettere un estrattore in ogni ambiente, o basta posizionarne di meno (a parita di flusso di aria estratto) magari in punti strategici tipo corridoio, disimpegno, sala....insomma evitando le camere da letto , considerando che vorrei mettere di contro una bocchetta di ingresso di aria raffrescata in ogni ambiente!!!

                                                    Originariamente inviato da dotting Visualizza il messaggio
                                                    4.- La legionella in questi miniimpianti non esiste.
                                                    Why not??? In fondo c'è sempre un accumulo di acqua "tiepida"!!!! Per risolvere parzialmente questo problema, potrei usare il classico scaldabagno (magari da 50 litri) con il quale portare l'ACS a 65° ed evitare così ogni problema??? Da quello che ho capito comunque uno scaldabagno che serve il piano superirore è sempre consigliabile metterlo.

                                                    Grazie Dott.Ing per il tuo aiuto, veramente ineguagliabile!!!!

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                                                    • #27
                                                      1.- il vespaio aerato viene usato proprio per diluire la percentuale di radon che dovrebbe essere dissipata da materiali lapidei tipo il tufo.
                                                      Ho detto dovrebbe perchè nelle misure che avevo fatto nel 92, quando avevo la possibilità di utilizzare strumentazione militare, non ho mai rilevato nulla.
                                                      Ultimamente sto ponendo dei teli in tessuto non tessuto direttamente sopra il magrone, più che altro per evitare lo spolverio dello stesso.
                                                      2.- conviene utilizzare pipe con tubi da 10 cm. un pò per tutto è una dimensione standard, sud aperti in inverno nord aperti in estate.
                                                      3.- devi poter by-passare il circolatore dell'impianto a pavimento con tre saracinesche, vedi schema.
                                                      Importante il tubo per il pannello radiante deve essere certificato per il trasporto di acqua potabile.
                                                      Occhio che tubi anche di primaria marca non lo sono.
                                                      4.- Nelle camere da letto e negli altri ambienti si fà quello che c'è scritto nel mio articolo.
                                                      5.- C'è un bellissimo intervento sulla legionella in questa sezione, leggilo.
                                                      Quando autoconsumiamo 1 kWh di energia del nostro impianto FV stiamo "evitando" di far produrre in Italia 2,43 kWh di energia primaria.

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                                                      • #28
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                                                        3.- devi poter by-passare il circolatore dell'impianto a pavimento con tre saracinesche, vedi schema.
                                                        Importante il tubo per il pannello radiante deve essere certificato per il trasporto di acqua potabile.
                                                        Ok ho visto ora la scheda tecnica del tubo che dovranno usare per l'impianto, dice che è conforme alla direttiva del Min. della Sanità sulla potabilità e organoletticità del fluido che gli scorre dentro, inoltre sul sito parla di potabilità del fluido per il consumo umano.

                                                        A proposito del tubo, ho fatto due rapidi calcoli per vedere quanta acqua circolerà all'interno dell'impianto radiante, ora sul preventivo c'è scritto che servono 800 metri di tubazione con Øint da 12mm, fatti due rapidi calcoli mi viene una quantità di acqua pari a circa 90 litri....ho sbagliato qualcosa??? In questo modo il boiler da 300 litri è ad hoc per ACS+pavimento per 3/4 persone???

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                                                        5.- C'è un bellissimo intervento sulla legionella in questa sezione, leggilo.
                                                        Vado subito a cercarlo....THANKS!!!!
                                                        Ultima modifica di picchio000; 23-05-2008, 14:41.

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                                                        • #29
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                                                          Da quello che ho capito, il solo Boiler a termopompa da 300 litri non è sufficiente per la produzione di ACS + riscaldamento a pavimento, quindi lo devo per forza di cose affiancare ad un'altra fonte energetica.

                                                          Come da premessa fatta inizialemte, vorrei evitare la caldaia, anche perchè dovrei usare GPL e non mi va di buttare ...anzi bruciare soldi così, quindi pensavo di installare un pannello solare con serbatoio (sottotetto) da 200 litri.

                                                          Ora i dubbi sono, se siano sufficienti 500 litri (divisi tra due serbatoi) per acs+riscaldamento, per una famiglia composta da 4 persone, e per 110 mq di pavimento radiante, ed inoltre con una configurazione del genere conviene mettere i due sistemi separati, e cioè uno serve l'acs e l'altro serve il riscaldamento, oppure metterli in serie, così che uno fa da preriscaldo per l'altro???

                                                          Ogni consiglio è bene accetto, considerando che non vorrei abbandonare la PDC aria/acqua, in quanto sono intenzionato a fare il circuito geotermico per il preriscaldo dell'aria in ingresso alla PDC con conseguente COP elevato.

                                                          Inoltre per chiudere ricordo che la zona è in provincia di Latina (T°est. di progetto 2°C...non ricordo mai se è zona C o D), e che vorrei installare oltre al solare termico anche un impianto FV da almeno 3 kwp.

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                                                          • #30
                                                            Originariamente inviato da mariomaggi Visualizza il messaggio
                                                            picchio000,
                                                            non dimenticare l'irraggiamento, fonte primaria di calore.
                                                            Se ricopri le pareti esterne a specchio o con altro sistema ad elevata assorbenza e riemissione IR, gli infrarossi non penetrano nel muro esterno e non scaldano la casa.
                                                            Consumo energetico: zero.

                                                            Non so in che zona sei, ma un kilowatt al metro quadro di parete lo puoi respingere.

                                                            Ciao
                                                            Mario
                                                            se non ho capito male, intenderesti uno strato riflettente verso l'esterno che 'incappotta' in qualche modo la costruzione, sotto il paramano
                                                            o comunque sotto la parete esterna.
                                                            tempo fa ho chiesto al termotecnico se non era il caso di prevedere
                                                            un foglio riflettente (avevo proposto forse impropriamente il materiale
                                                            usato per la barriera vapore) sia verso l'interno che verso l'esterno, e mi ha guardato in modo strano.
                                                            io pensavo al vaso di dewar studiato a scuola, era un'idea.
                                                            forse che lui pensava a problemi di condensa?
                                                            in ogni caso ho cambiato discorso, anche perchè mi era poi venuta
                                                            l'idea di usare un vero e proprio foglio, tipo domopak... non me la sono
                                                            sentita di procurargli un infarto, magari per le risate.

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