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Valvole termostatiche e contabilizzazione del calore

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  • Valvole termostatiche e contabilizzazione del calore

    Inizio questa nuova discussione in seguito a vari interventi letti sul forum, legati alla recente introduzione dell'obbligo a introdurre la contabilizzazione del calore negli impianti di riscaldamento condominiali.

    Ecco cosa mi ha scritto qualche giorno fa un utente molto noto nella sezione veicoli elettrici:

    Originariamente inviato da GianniTurbo
    Un consiglio extra veicoli elettrici, ma sempre riguardo il risparmio di energia.
    l'anno prossimo a casa mia nel mio condominio con il riscaldamento centralizzato , circa 54 famiglie monteremo i contabilizzatori e subito serpeggia l'idea di poter aumentare il numero di ore in cui la caldaia sarà accesa.
    Vorrei montare qualcosa di più intelligente tecnologico per limitare la temperatura rispetto alle generiche valvoel termostatiche e da buon informatico ho trovato questa soluzione
    Avrebbe il grosso vantaggio di regolare in maniera capillare la temperatura e decidere orari ben precisi e diversi per i giorni della settimana
    KIT MAX! House Solution Connect (5x RT+ 1x CUBE)
    che ne pensi?
    tra l'altro qui costa pure meno.
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    http://www.produktinfo.conrad.com/da...TAT__de_en.pdf
    @Gianni: scusa il ritardo, appena riesco guardo i tuoi link e rispondo.

    Buona discussione!
    I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
    https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

  • #2
    Grazie del molto noto.
    la mia domanda era a metà tra la domotica e la contabilizzazione del calore. Da buon informatico l'idea di poter controllare tutto da pc è un valore aggiunto, così come regolare con un orario, che tra l'altro si sincronizza con un ntp server, per poter chiudere quando sono fuori casa, ma il sabato e domenica regolare orari diversi, mi piaceva parecchio. voelvo sapere se qualcuno ha avuto esperienza a riguardo.
    Vectrix VX1 Batterie Nissan Leaf Inside

    Il mio precedente scooter

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    • #3
      Sicuramente tutti i sistemi di contabilizzazione sono controllabili da PC, proprio perchè devono comunicare al gestore dell'impianto quanti kWh hai consumato.

      Tu vuoi aggiungere un tuo controllo di funzionamento, immagino ci saranno sicuramente oggetti simili a termostati evoluti che già fanno quanto chiedi. Invece il mio dubbio è che siccome tutto il sistema deve essere 'a prova di furbo' non credo che tutte le funzioni di gestione delle valvole siano configurabili dal singolo condomino
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      • #4
        I contabilizzatori di calore sono montati sui termosifoni e sono piombati. Una volta l'anno il gestore scaricherà i dati via radio e preparerà i tabulati per il riparto dei costi.Le valvole sono gestite dall inquilino, che le regola come meglio crede.Il sistema che mi interessa regola le valvole in funzione della temperatura e di orari gestibili o tramite tasti sulla testina termostatica o in questo caso utilizzando un gateway che fa da ponte tra le testine e la lan quindi tramite pc o smartphone.
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        • #5
          Buonasera. Nel mio condominio con caldaia centralizzata si è deciso di installare valvole termostatiche con contabilizzatori di calore su ogni termosifone, in ottemperanza ad una direttiva ue del 2012. Questo consentirebbe un risparmio tra il 10 e il 30% dei consumi, ma molti sono scettici anche in considerazione del fatto che la modifica è costosa, si parla di un paio di migliaia di euro al lordo degli sgravi fiscali (65%). Perciò se c'è qualcuno nel forum che ha già installato tali apparecchiature mi farebbe piacere conoscere la sua esperienza. Grazie.

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          • #6
            Beh...se oggi scaldi in continuazione per tutte le ore in cui la caldaia condominiale eroga il servizio e porti la casa a T molto superiori a 20 gradi, senza mai spegnere erogazione nemmeno con un termostato unico di casa (cosa che mi pare strana) allora potresti avere un certo risparmio dovuto al fatto che scaldando oltre 20 gradi, la dispersione dei muri aumenta. Se invece oggi raggiungi i 20 gradi e poi un termostato centrale chiude valvola o spegne pompa, non avrai alcun risparmio. Se sei nel caso 2 ma solo alcune stanze vanno troppo calde, potresti prima cercare di ridurre il flusso di quel calorifero specifico.Poi bisogna capire come il condominio ripartisce i costi...se una grossa parte va comunque coi millesimi, c'è poco da fare...se contabilizza con le ORE di funzionamento e non con le calorie, il tuo approccio puo essere inutile...visto che le reali calorie consumate non entrano nel conto.Infine potresti avere un effetto negativo...cioè se le ore di funzionamento condominiale sono poche, scaldare più del dovuto in certe ore consente poi di avere T standard per molte ore successive...se scaldi il giusto e poi la casa disperde, devi reintegrare, ma se in quelle ore la caldaia centrale è spenta?
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • #7
              Originariamente inviato da contericci Visualizza il messaggio
              ... Nel mio condominio con caldaia centralizzata si è deciso di installare valvole termostatiche con contabilizzatori di calore su ogni termosifone........
              Essendo un'imposizione di legge dovrete farlo e basta.
              Per addolcire la "pillola" si dice che porterà a risparmi....
              1) Le valvole termostatiche chiudono il calorifero quando la stanza arriva a 20°C, quindi si migliora la regolazione, tenendo anche conto degli evetntuali apporti esterni e rimediando ad errori di progettazione del numero di elementi del termosifone. Se prima avevi stanze più calde di 20°C risparmierai perchè ora saranno al massimo a 20°C (diminuisce il flusso di calore verso l'esterno e quindi il consumo di combustibile). La stessa cosa però si poteva raggiungere facendo come ha detto Marco, strozzando la valvova del calorifero (o al limite mettendola solo su alcuni).
              2) I contabilizzatori di calore misurano la temperatura del calorifero nel tempo, per cui si riesce in maniera approssimata a quantificare le calorie di ogni singolo calorifero e quindi far pagare, in parte, non solo in base ai millesimi di proprietà. Questo di solito "sensibilizza" il condomino a non sprecare energia (es. aprendo le finestre se ha caldo). Si può avere un risparmio ma la stessa cosa si poteva fare "sensibilizando" in altro modo (meno costoso).

              Morale: essendo un'imposizione di legge non si può che ottemperare, non si ha nessun miglioramento del rendimento dell'impianto termico ma si possono avere dei risparmi per un uso più corretto (meno sprechi) dell'energia fornita dalla caldaia centralizzata.
              Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
              attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

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              • #8
                dunque...ricordando che si tratta di impianti condominiali esprimo la mia opinione. Ovviamente (non so se ovunque) se c'è obbligo di legge va fatta e basta ma...

                Scopo della leggeè porre fine a sprechi assurdi, sprechi che si potrebbero evitare anche senza contabilizzare. Termostati e valvole termostatiche si possono mettere anche SENZA contabilizzare, ma siccome siamo un popolo di "fessi" che credono di essere tutti furbi quas mai si sente qualcunodire "ho chiuso un termo perché avevo troppo caldo", spesso si sente dire "devo aprire le finestre per colpa del vicino freddoloso"!

                In teoria e anche in pratica con impianti ben dimensionati e ben gestiti temo che la contabilizzazione farà sprecare un po' meno combustibile ma più soldi a causa delle spese di gestione aggiuntive.

                Inoltre quasi sempre ci sarà qualcuno (quelli degli appartamenti con più dispersioni) che spenderà di più.

                Scusate, piove e sono pessimista
                I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                • #9
                  Normalmente quale quota di spesa è attribuita a millesimi e quale ripartita secondo la contabilizzazione del calore?
                  Il mio caso è il seguente: condominio in montagna (tutte seconde case poco utilizzate), riscaldamento di base che dovrebbe essere regolato in tutte le abitazioni sui 6-7 gradi in funzione antigelo (qualcuno non lo fa e finora gli è andata bene perché gode del calore altrui), parti comuni sempre riscaldate ma senza contabilizzatori (solo i termosifoni negli appartamenti li hanno).
                  Il termotecnico diceche sarebbe più corretto ripartire 50% in millesimi e 50% secondo i contabilizzatori. Attualmente invece la ripartizione avviene per ben l'80% secondo le risultanze dei contabilizzatori. In passato c'erano contaore (ripartito allo stesso modo 80%-20%) al posto dei contacalorie ma tutto sembrava più equilibrato, ora il divario tra un appartamento ed un altro è spaventosamente aumentato. C'è qualcuno che ha visto quasi azzerrarsi le spese di riscaldamento (paga 60-70 euro contro 500-600 precedenti) e si oppone a modifiche della suddivisione di spesa ed altri (come è capitato a me) che ha visto passare la spesa da 500 ad oltre 1000 euro (in tutto l'inverno ci sono stato solo 3 w-e, solo sei giorni in tutto!). Ho fatto varie simulazioni e sembra particolarmente penalizzato chi usa la casa qualche volta, ma il grosso del riscaldamento è quello "basale", parti comuni comprese, che è necessario contro il gelo. Tutti ne beneficiano, a me sembra assurdo che sei giorni mi siano costati 1000 euro di riscaldamento, mentre chi non ha mai aperto casa durante l'inverno paga 60-80 euro! Il problema è che d'inverno il condominio è molto poco frequentato.
                  Ultima modifica di Lolio; 06-10-2015, 11:42.

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                  • #10
                    non credo esista una regola universale....
                    Concettualmente se molti ne fanno un uso saltuario sarebbe giusto aumentare la quota per millesimi.
                    Inoltre nel tuo caso c'è l'anomalia dei locali comuni sempre riscaldati (spesso non lo sono affatto), io proverei a imporre (e forse la legge ti darebbe ragione) che almeno quella quota di consumo venga ripartita al 100% in base ai millesimi.
                    ne beneficiano tutti, se viene ripartito in base alle ore di utilizzo non ha senso. Per giunta fa da antigelo...
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                    • #11
                      Purtroppo però secondo l'amministratore occorre l'unanimità per cambiare la suddivisione, salvo dimostrare che la suddivisione attuale sia fruto di un errore tecnico. Poi, che senso ha contabilizzare negli appartamenti e non contabilizzare nelle parti comuni? Ho comunque l'impressione che tutto sia misurato in modo molto approssimativo, sopratutto perchè la reale potenza di ogni elemento riscaldante è una mera ipotesi (qualcuno ha termo di diversa foggia e dimensione, nelle parti comuni ci sono termosifoni in alluminio, in ghisa, tubi radianti alettati, ecc.

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                      • #12
                        le parti comuni (e le perdite di sistema) non serve misurarle...posto che si conosca il consumo del combustibile, il consumo "comune" è la differenza fra il PCI del combustibile e la somma delle letture degli appartamenti.
                        Ripartizioni fra 80-20 o 70-30 si usavano quando appunto coi contatore, quando non vi era corrispondenza fra ore e calorie, perche le metrature degli appartamenti variano e la T interna varia...invece SE le misure sono n calorie, sarebbe facile addebitare ad ognuno le proprie e suddividere le altre sui millesimi.

                        Ma avete contabilizzatore per SINGOLO termosifone? a parte il costo, ma come mai? non bastava 1 su ingresso-uscita dell'appartamento?

                        Ma misura anche il flusso? o solo le T di ingresso-uscita? o solo la T di ingresso?

                        Ma il termo ha anche una valvola termostatica di regolazione in base alla t ambiente? se si, temo che il contatore misuri solo il delta T, ipotizzzando un flusso X (fissato da idraulico), ma se la valvola parzializza, il delta T sale ma flusso scende, mentre lui segna come se consumase a pieno flusso.

                        magari è quello?

                        Mettiti una stufa a pellet e non usare piu il centralizzato..se ti fano pagare solo 20% (200 euro anno), ti conviene.
                        Ultima modifica di marcober; 06-10-2015, 16:15.
                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                        • #13
                          la maggior parte dei condomini vecchi ha una colonna verticale da cui la necessità di un contabilizzatore per ogni singolo termosifone.
                          Non ho mai capito cosa misurano, non credo le calorie, temosia un calcolo approssimativo, una sorta di millesimi più realistici,
                          da uno a due anni che io sappia non paghi più nulla se ti stacchi.
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                          • #14
                            non credo sai?
                            Hai diritto di staccarti SE dimostri che il tuo distacco comporta riduzioni delle spese generali di esercizio (e come fai? )..e comunque devi pagare le spese di conservazione impianto.
                            Inoltre se il riscaldamento scalda le zone comuni (non sempre è cosi)...quello lo devi sempre pagare...in aggiunta a spese generali esercizio e conservazione.
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                            • #15
                              magari sono oggetti del genere... se sono "tarati" bene (potenza del corpo emettente) potrebbero anche essere abbastanza precisi

                              Il ripartitore
                              Il ripartitore, installato sul radiatore in modo inamovibile senza il danneggiamento di un sigillo, è caratterizzato dalla presenza di due sonde (una relativa alla temperatura del radiatore ed una per la temperatura ambiente) e un microprocessore che, rilevando la differenza tra le due, calcola delle “unità termiche” frutto di una costante tipica del corpo scaldante stesso (legata alle sue dimensioni e alla sua tipologia), del tempo d’utilizzazione e della differenza di temperatura prima citata. L’alimentazione del ripartitore avviene a mezzo batteria la cui durata è di circa anni 10.
                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                              • #16
                                ma certo marco, se fatta bene la contabilizzazione dovrebbe monitorare ogni singolo elemento e calcolare la potenza emessa.

                                Fatta su in e out (di un calorifero o di tutto l'appartamento) per fare i conti dovrebbe misurare T di ingresso, di uscita e portata d'acqua... quindi si usano questi oggetti che in base alla potenza nominale del termo e alla T superficiale fanno un calcolo (approssimato, e che dipende dai parametri inseriti )
                                I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                • #17
                                  Il mio amministratore ha detto che la ripartizione dei consumi calcolata dai contabilizzatori di calore, inciderà solo sul 70% dei consumi globali. Una quota fissa del trenta per cento sarà uguale per tutti.

                                  Commenta


                                  • #18
                                    E' così, non c'è misurazione di nessun flusso, uno strumentino fissato con sigillo sul calorifero misura la temperatura ed evidenzia dei "numeri" che, moltiplicati per un coefficiente in base alla potenza (presunta) del calorifero, stabilisce un consumo. Penso che sia una cosa del tutto approssimativa. C'è valvola termostatica sui termo ma non credo che questo abbia importanza (sono stati messi in occasione del cambio caldaia per ottenere le detrazioni). E' vero però che essendoci un termostato in ogni appartamento suppongo che ci sia un'elettrovalvola da esso comandata e che dunque si poteva misurare meglio il consumo applicando un contacalorie - con misurazione di flusso e temperatura -a valle dell'elettrovalvola stessa (forse si potrebbe chiedere questa modifica di misura?).
                                    Marcomer, pensi che si possa comunque calcolare il consumo effettivo delle parti comuni e delle perdite o tali strumentio sono troppo appriossimativi? Perché in tal caso abbiamo la dimostrazione dell'errore di calcolo e non occorre più l'unanimità. Da notare che sono quasi tutti d'accordo per cambiare, condomini e anchel' idraulico e l'amministratore, e si sta cercando di trovare il modo di superare un paio di condomini che si oppongono perché hanno avuto un crollo delle spese inaspettato e insperato.
                                    L'impianto è alimentato da caldaia a gasolio a condensazione, l'acs è autonoma (boiler elettricoin ciascun appartamento).

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da contericci Visualizza il messaggio
                                      Il mio amministratore ha detto che la ripartizione dei consumi calcolata dai contabilizzatori di calore, inciderà solo sul 70% dei consumi globali. Una quota fissa del trenta per cento sarà uguale per tutti.
                                      il 70% sarà in funzione dei contabilizzatori, e il 30 in funzione dei millesimi del riscaldamento (come veniva ripartito precedentemente)
                                      Vectrix VX1 Batterie Nissan Leaf Inside

                                      Il mio precedente scooter

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da Lolio Visualizza il messaggio
                                        Marcomer, pensi che si possa comunque calcolare il consumo effettivo delle parti comuni e delle perdite o tali strumentio sono troppo appriossimativi? Perché in tal caso abbiamo la dimostrazione dell'errore di calcolo e non occorre più l'unanimità.
                                        certo che potete applicarli anche ai termi comuni..basta impostarli in modo "adatto" ai singolo termo (cioè in base alla potenza che esprime alla T di esercizio fissata, sperando che sia fissa e nota).
                                        Tuttavia non penso che si dimostrerà alcun errore tecnico misurando le parti comuni...infatti se consumate 100 kwh anno e la somma di tutti i contatori segnerà 50 kwh (numeri a caso)..di cui 25 dei condomini e 25 di quelli comuni..cosa ne ricavi TECNICAMENTE? Nulla se non che la RESA del sistema è 50%...dovresti fare una cosa complicata e cioe dimostrare con uno studio termotecnico che la resa è invece 70% e QUINDI i contatori sono STARATI, e siccome potrebbero essere starati SOLO ALCUNI, ecco che chiedi una verifica di tutti..ma la vedo dura.

                                        Invece si evidenzia un errore non tecnico ma "concettuale"..cioe se l'energia per le parti comuni rappresenta una % elevata, si potrebbe chiedere di usare TALE % per suddividere i costi di CARBURANTE COMUNE sui millesimi, e il resto sui consumi dei singoli (alvo piccola quota ancora sui millesimi)..ma NON è un errore tecnico.

                                        La suddivisione corretta sarebbe:
                                        - spese di mantenimento in efficienza impianto...sui millesimi
                                        - spese carburante parti comuni: sui millesimi e pari al costo globale carburante moltiplicato per la quota energia MISURATA sulle parti comuni rispetto alla totale MISURATA (nell'esempio 50%)
                                        - spese carburante non comune (l'altro 50%): 20% sui millesimi a coperturta dei costi di esercizio minimi indispensabili per erogare il seervizio a tutti (dispersione caldaia e distribuzione), e 80% sui consumi misurati presso i singoli

                                        Secondo me però, aldila del regolamento, visto esistenza di parti comuni riscaldate, visto discrepanza elevatissima fra condomini, secondo me se ti metti in mano ad un legale la spunti, anche contro regolamento esistente..perchè comunque il principio di equità deve prevalere rispetto a duna pattuizione fra le parti che si rilevi ingiusta (specie se a seguito di una variazione tecnica introdotta..insomma, il reg esistente era adeguata ai contaore, ora si contano le calorie e non garantisce piu equità..secondo me il condomino può agire e obbligare la revisone del metodo di riparto...non del metodo di misura)
                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                        • #21
                                          Parlerò con il caldaista, a mio parere le misurazioni sono comunque approssimative, cercherò di farmi dare una scheda tecnica dei contacalorie o di leggere una marca, qualche sigla, qualcosa. Peraltro la temperatura dei miei termo continua ad oscillare da tiepidi a caldi, intendo a temperatura impostata sul termostato non soddisfatta e quindi in funzionamento continuo. Le potenze dei termo non sono note, sono modelli in ghisa di 40 anni fa, credo che abbiano fatto delle stime e mi risulta che in pochi appartamenti siano stati cambiati negli anni. Valvole termostatiche mai usate, aperte al massimo, va bene il termostato generale (parliamo di 38 mq). Peraltro sono tra i più lontani dalla caldaia, condutture vecchie non isolate.
                                          Esitono delle normative tecniche o delle linee guida sul metodo di suddivisione delle spese? Cioè, la suddivisione che indichi come corretta è solo una cosa di buon senso o si può fare riferimento a qualche cosa di più concreto?

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                                          • #22
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                                            In pratica per seguire la Norma bisognerebbe, come ho detto, misurare anche i consumi degli spazi comuni come se fossero una unita immobiliare in piu che appartiene pro quota a tutti, e poi dai consumi globali (i kwh del carburante consumato in mancanza di misure) si sottrae tutto il misurato.
                                            La differenza sono i consumi INVOLONTARI, che vanno ripartiti sui millesimi DI RISCALDAMENTO (i millesimi di riscaldamento possono essere diversi dai millesimi di superficie, dovresti avere i dettagli nei conteggi)
                                            Quelli VOLONTARI (cioè i misurati) sono invece ripartiti in base alle misure. I locali comuni contano come una unita condivisa e vanno ripartiti in base ai millesimi (di superficie)
                                            l costo di ciascun kwh è dato dal costo carburante divido i kwh del carburante.
                                            I costi non di carburante (manutenzione, gestione) vanno sui millesimi di riscaldamento.

                                            se misurando tutto si trovano consumi INVOLONTARI oltre 30-40%..il sospetto che le misure siano errate è fondato.
                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                            • #23
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                                              Aggiungo che mettere misuratori di flusso in e out su TUTTI i caloriferi è complicato, a volte impossibile o quasi.

                                              Questi contatori sono molto usati. La potenza dei termo è nota, si ricava in maniera abbastanza precisa da tabelle o caloriferi simili, e l'errore se c'è è uguale per tutti quindi ininfluente.
                                              Ovviamente ogni contatore si spera sia stato "tarato" in maniera corretta, cioè considerando dimensione di ogni calorifero (numero di elementi e sue caratteristiche).

                                              Basta applicarli anche alle parti comuni e nessuno potrà contestare che quella spesa venga divisa a millesimi, l'errore è non averlo già fatto.

                                              Oppure, molto più razionale e farebbe risparmiare, si imposta un minimo di circolazione all'impianto in funzione antigelo ma si eliminano tutti i caloriferi nelle parti comuni, quello e calore in gran parte sprecato che va a beneficio di pochi.
                                              Anche così sparirebbero o quasi le ingiustizie
                                              I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                              https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                              • #24
                                                Per comodità degli utenti posto i costi dell'adeguamento come risulta dalla ditta vincitrice dell'appalto, cioè quella che ha offerto il costo più basso. Valvole termostatiche 40€ (cadauno), contabilizzatori di calore 40€ (cadauno), contatori di calorie 41,25 (quota per appartamento) trasferimento letture 42,50€ (quota per appartamento. Prodotti di marca Caleffi made in boh. Io che ho sette termosifoni finisco con lo spendere 708,13 (iva 10%). Considerando che si può recuperare il 65%, non mi pare un intervento oneroso......

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                                                • #25
                                                  Che io sappia oltre a contabilizzatori e valvole c'è da cambiare le pompe in caldaia.
                                                  Vectrix VX1 Batterie Nissan Leaf Inside

                                                  Il mio precedente scooter

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                                                  • #26
                                                    Ciao contericci posso chiederti in che regione sei e quanti appartamenti ci sono nel condominio? I costi includono manodopera e termotecnico?

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                                                    • #27
                                                      Il preventivo è comprensivo di fornitura e posa in opera dei materiali, di iva e di tutto quello che occorre per il corretto funzionamento dei dispositivi. Non si esclude a priori un ricalcolo delle quote se dovesse insorgere qualche difficoltà tecnica. Per venti appartamenti (18 + 2 negozi) nella provincia di perugia, il costo complessivo è di circa quindicimila euro. Io pago oltre cento euro per ogni calorifero.

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                                                      • #28
                                                        Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                        Certo , la UNI10200..
                                                        Grazie, studio un po'.

                                                        Il contacalorie è questo:
                                                        :Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                        • #29
                                                          A quanto pare - e ci siamo giunti approfondendo la UNI 10200:2015 - è obbligatoria una perizia per la corretta ripartizione. Ogni metodo di ripartizione precedente - anche contrattuale come nel nostro caso - è da considerarsi nullo, come chiarito dal Comitato Termotecnico Italiano in alcuni interventi trovati in rete.
                                                          L'amministratore mi girerà per conoscenza un primo preventivo di spesa per questa perizia da parte di un ingegnere termotecnico. Se Marcober o altri potessero suggerirmi in pvt professionisti affidabili potrei proporli all'amministratore. E' fondamentale che il lavoro sia svolto con attenzione. Il condominio si trova in provincia di Verbania.
                                                          Vedo già una prima difficoltà, il consumo di gasolio annuale nessuno lo conosce con precisione, quando il serbatoio si sta vuotando lo si riempie, in date diverse ogni anno...occorrerà mettere un contalitri sulla pompa di alimentazione della caldaia? e un altro contalitri sul tubo di ritorno in caldaia?

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                                                          • #30
                                                            non ho professinisti da suggerirti
                                                            Invece esiste un sistema antico ma perfetto per il gasolio... una economica asta graduata che misura litri cisterna.
                                                            Viene data in fornitura con cisterna...ogni cisterna in base a dimensione e forma ha un contenuto in lt per cm di altezza diverso e variabile in altezza 8ovvio, è a forma di botte) ma la precisione per il conteggio annuale è ottima
                                                            Cerca in locale tecnico dove è finita...di certo in origine c'era..
                                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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