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Riqualificazione energetica edificio storico di pregio

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  • Riqualificazione energetica edificio storico di pregio

    Buongiorno colleghi,
    ho l'incarico di recuperare gli ambienti interni di una piccola abitazione a schiera, disposta su 2 piani, a pianta rettangolare di 10,50 ml x 5,50 ml.


    L'immobile è da isolare termicamente, in quanto possiede pareti perimetrali in mattone pieno spesse 40 cm.
    L'isolamento a cappotto è attuabile solo su una delle pareti lunghe (da 10,50 ml, lato interno).


    L'altra parete da 10,50 ml possiede piccoli affreschi e bassorilievi, quindi non è "cappottabile".
    Anche l'unico lato corto scoperto (da 5,50 ml) risulta non "cappottabile" in quanto stringerebbe troppo la larghezza corsello del box (già molto esiguo ora 2,20 ml).


    Cosa mi consigliate di progettare?
    1) Isolamento a cappotto sulla parete da 10,50, isolamento interno sulle altre 2 pareti? Così facendo però avrei sia ponti termici e, sopratutto, rischio di condensa...
    2) Cappotto sulla parete da 10,50 e le altre 2 le lascio senza isolamento?
    3) Cappotto su parete 10,50 ml e isolamento sull'altra parete da 10,50? Lasciando senza isolamento solo il lato da 5,50 ml? Però anche qui rischio condensa sulla parete isolata all'interno...


    Mi servirebbe proprio una lezione da qualcuno che si intende approfonditamente di efficienza energetica.

    Buon lavoro tutti.

  • #2
    Dipende un pò dagli obiettivi della committenza... da come è messo il tetto...da come è attuabile il cappotto sull'unica parete cappottabile...da come è esposta la casa..da come è riscaldata.

    Se il cappotto esterno (ove possibile) non comporta problemi particolare (su davanzali, gronde, scuri, etc), è da fare.
    La paretina piccola la farei comunque , usando 4 cm di Aerogel + 2 cm di finitura..nessuna grossa berlina misura piu di 2 m di larghezza con specchietti reclinati...per terra potresti posizionare una "guida" di gomma alta 3 cm che fa da "riscontro" sulla ruota per facilitare lo "sfioro" e salvaguardare la parete.

    Se la pareti non capottabile è a Nord o Est..allora io farei cappotto interno, curando bene barriera vapore e mettendo impianto VMC.

    Se le pareti non capottabile è a SUD o Ovest, potresti anche nn fare nulla (sempre prevedendo VMC), se committente non ha obiettivi estremi di risparmio .....se magari comunque il tetto non è il massimo (inutile accanirsi sulle pareti se poi il coperchio non è eccellente)....se il riscaldamento è poi gestibile stanza per stanza senza problemi (perche il lato cappottato avrà esigenze diverse da quello ivariato)

    Il risparmio di gestione potrebbe comunque essere raggiunto mediante integrazione con produzione di energia rinnovabile (pdc, fv, solare, biomassa), ove l'isolamento fosse solo parziale. Io ad esempio per analoghi problemi non ho potuto fare alcun cappotto...ma le spese di riscaldamento annuo sono di circa 2 euro metro quadro anno, e ho speso meno di quanto avrei speso per fare 500 mq di cappotto (4 lati liberi, 45 cm mattone pieno).
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • #3
      Ciao,
      grazie per la corposa risposta!

      Ti rispondo a punti...
      1) la parete piccola non è cappottabile anche per questioni estetiche, le cornici in facciata allo stato attuale arrivano al filo del fabbricato... quella parete deve rimanere così ;
      2) la parete lunga cappottabile è esposta a EST;
      3) la paretina non cappottabile è a NORD, quella lunga non cappottabile a OVEST, mentre la paretina a SUD è condivisa col vicino;
      4) scusa ma... cosa significa la sigla VMC???

      marcober.

      PS: il sottotetto pensavo di isolarlo coibentando le falde con classici pannelli di isolante in polistirene.

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      • #4
        VMC Ventilazione Meccanica Controllata..ti serve nel caso in cui hai zone cappotate e non..e quindi hai meno necessita di scaldare di prima (anche perche coibenti tetto, magari cambi infissi e vetri, sigilli meglio spifferi, etc), ma hai UNO o piu elementi edilizi freddi come prima (o piu di prima, visto che apporti meno energia alla casa, e in modo meno violento, e senza ricambi occulti come spifferi)..insomma la classica situazione in cui ci si va a cercare dei problemi di muffa, se non si è rigorosi coi ricambi...e siccome nessuno lo è, si mette VMC.

        Se la parete piccola è a Nord, la devi cappottare DENTRO, e a quel punto, già che balli, fai anche la ovest (se non addirittura SOLO cappotto interno ovunque). Il cappotto interno, se fatto con materiali pesanti e curando in modo maniacale la barriera assoluta vapore e mettendo VMC di qualità, e comunque sempre meglio di non averlo.

        Se il riscaldamento è ha termosifoni, non vedo alternativa per avere una situazione finale di costo per riscaldamento contenuto...da come descrivi, penso che una soluzione a biomassa sia non proponibile/non gradita...e comunque per avere risparmio vero occorre andare su legna..col pelle ta mio avviso, rispetto a metano, il beneficio (rapportato all'impegno) non vale la candela...
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • #5
          Si puoi affrontare un recupero in due modi visivi: o cerchi di nascondere l'intervento, o lo esalti.

          Nel primo caso, esiste la possibilità di "fotografare" e riprodurre la parete esterne tramite i pannelli.
          In pratica hai la vera facciato sotto e una nuova sopra...

          Nel secondo caso, si possono modificare le volumetrie, fare delle facciate "attive" con vetrate, etc...

          Dipende dai vincoli normativi ed economici.

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          • #6
            Grazie ragazzi. Ho capito i vostri discorsi. Seguirò i vostri consigli!

            Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
            Se la parete piccola è a Nord, la devi cappottare DENTRO
            Perchè se è una parete è esposta a nord va cappottata dentro?


            Originariamente inviato da Smilzo Visualizza il messaggio
            Nel secondo caso, si possono modificare le volumetrie, fare delle facciate "attive" con vetrate, etc...
            Questa seconda ipotesi potrebbe essere interessante sul lato est. Hai qualche ditta/sito/guida di riferimento?

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            • #7
              Intendevo dire che siccome fuori non la puoi fare..se è a NORD è certo che la devi cappottare....non lasciarla senza nulla..e quindi giocoforza dentro...
              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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              • #8
                BuildItSolar: Solar energy projects for Do It Yourselfers to save money and reduce pollution

                Partendo dal concetto del muro trombe (http://www.mygreenbuildings.org/wp-c...uro-Trombe.jpg http://www.mygreenbuildings.org/wp-c...uro-Trombe.jpg) si può creare una pelle esterna (simil serra, o veranda, per capirci) per cui si vede la facciata; automatizzando le aperture si può programmare il raffrescamento o il riscaldamento. Se si usano vetri a bassa emissività si ottiene minore recupero di calore dall'esterno ma maggior conservazione del calore interno.

                Dipende dall'esposizione: se c'è esposizione al sole conviene pensarci, altrimenti cappotto tradizionale. Se si fa cappotto interno attenzione ai ponti termici...

                Utilizzare un muro trombe o muro solare è uno degli approcci più comuni per il guadagno di calore indiretto. Il muro è costituito da una parete di 20-40 cm di spessore posizionato sul lato sud di una casa. Di fronte al muro è posizionato un vetro ad una distanza di circa 5 cm (tale distanza può variare). Il calore solare viene assorbito dal colore scuro della superficie esterna della parete, accumulato nel muro e irradiato nello spazio abitativo interno dopo alcune ore. Il calore solare “migra” attraverso la parete, raggiungendo la superficie posteriore nel tardo pomeriggio o inizio serata.
                Quando la temperatura interna agli ambienti scende al di sotto della temperatura del muro, il calore inizia ad irradiarsi verso la stanza. Per esempio, il calore viaggia attraverso una parete in muratura con una velocità di circa 2,5 cm ogni ora. Pertanto, il calore assorbito dall’esterno a mezzogiorno da una parete di cemento spessa 20 cm, arriverà nello spazio interno verso le ore 20:00.

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                • #9
                  Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                  Intendevo dire che siccome fuori non la puoi fare..se è a NORD è certo che la devi cappottare....non lasciarla senza nulla..e quindi giocoforza dentro...
                  Ahahahah! Scusami, avevo frainteso

                  Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                  VMC Ventilazione Meccanica Controllata..ti serve nel caso in cui hai zone cappotate e non..e quindi hai meno necessita di scaldare di prima (anche perche coibenti tetto, magari cambi infissi e vetri, sigilli meglio spifferi, etc), ma hai UNO o piu elementi edilizi freddi come prima (o piu di prima, visto che apporti meno energia alla casa, e in modo meno violento, e senza ricambi occulti come spifferi)..insomma la classica situazione in cui ci si va a cercare dei problemi di muffa, se non si è rigorosi coi ricambi...e siccome nessuno lo è, si mette VMC.
                  Stavo facendomi una scorpacciata di letture sulla VCM.
                  Praticamente un metodo potrebbe essere attuato mediante una ventola che canalizza aria dall'esterno all'interno (nei locali soggiorno, studio, corridoio) e una seconda ventola che aspira aria dall'interno all'esterno (dal bagno e dalla cucina). Eviterei i recuperatori di calore, tanto se le ventole sono temporizzabili, potrebbero funzionare alle 9 di mattina quando gli abitanti sono a lavoro. Il sabato e la domenica non la farei funzionare. Al contempo penso che un igrometro sia l'ideale per i problemi di muffa che potrebbero crearsi nel caso sopra esposto. Così, una volta debellata l'umidità, la VMC si fermerebbe in automatico.


                  Tra l'altro potrebbe essere utilizzata in modo simile alla "ventilazione trasversale" (basterebbe che il tubo di aspirazione dell'aria venga esposto verso nord).
                  Ok, questa ventilazione trasversale è naturale, mentre qui consumerebbe corrente elettrica... Ma in quanti € può essere quantificata questa corrente in un anno per un 2-3 ore di funzionamento al giorno?
                  Basteranno 2-3 ore di funzionamento per debellare l'umidità e, quindi, la muffa? (ovviamente nel caso di buon dimensionamento da parte di un tecnico, ora sto solo tentando di capire i risultati ottenibili da queste tecniche a me sconosciute...)


                  Originariamente inviato da Smilzo Visualizza il messaggio
                  Partendo dal concetto del muro trombe (http://www.mygreenbuildings.org/wp-c...uro-Trombe.jpg http://www.mygreenbuildings.org/wp-c...uro-Trombe.jpg) si può creare una pelle esterna (simil serra, o veranda, per capirci) per cui si vede la facciata; automatizzando le aperture si può programmare il raffrescamento o il riscaldamento.
                  Ah, ma ti riferivi al muro solare!
                  Mi è sempre parsa una buona tecnica per limitare gli apporti di calore dall'esterno verso l'interno. Non credo sia però un'efficace alternativa al cappotto o all'isolamento...
                  Anzi, il muro solare spinge un flusso d'aria calda a scorrere, compressa, contro il mio muro... Potrei supporre, a logica (e senza alcuna esperienza in materia), che questo muro debba essere cappottato esternamente al fine di non assorbire tutto il calore. Dico bene?


                  Aldilà di questo, non ne ho mai visto nessuno dal vivo. Mi sono sempre chiesta come funzionano le alette meccaniche poste nelle due estremità del "camino" che si viene a creare. Soprattutto me le sono sempre immaginata piene di spifferi, molto poco isolate per i periodi in cui devono stare chiuse...
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Nome:   Muro-Trombe.jpg 
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ID: 1946200
                  Vediamo se trovo qualche video. Se hai materiale da agevolarmi, sono ad occhi aperti.

                  PS: questo forum mi entusiasma. punto.
                  Ultima modifica di Arch. Nordina; 16-09-2014, 16:16.

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                  • #10
                    Il "muro solare attivo" ha due modalità...
                    riscaldamento - si progetta di scaldare il muro, senza isolazione (i buchi gialli sono opzionali!).
                    raffrescamento - si apre sopra e sotto in modo da far girare per convezione l'aria e raffrescare la massa retrostante.

                    Se si progetta di immettere aria calda nell'ambiente, meglio in effetti seguire i principi del pannello ad aria calda, magari con uno sfogo in altro e un'apertura in una zona della casa fresca per l'estate, in modo da estrarre calore.

                    Nel caso specifico scaldare il muro, contribuendo con il vetro all'isolazione e all'apporto dell'energia solare, senza fori. Nell'intercapedine si possono di inglobare elementi architettonici concavi e convessi... ho visto delle applicazioni in riviste e libri, ma con una veloce ricerca non li trovo... soprattutto al nord (finlandia, norvegia) ci sono delle opere meravigliose che incorporano questi concetti, arrivando a pareti di gel o edifici "girevoli"! Uso delle serre per apporto in inverno, protezione d'estate.

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                    • #11
                      Nordina...una VMC senza recupera mi sembra castrata!..la spesa rilevante sono i condotti, la loro posa, controsoffittare, i motori, le bocchette..la parte di scambio energetico è un di cui..alcuni se la sono autocostruiti tanto è banale...ma di sicuro si ripaga..pare che recuperi il 90% del calore che finirebbe fuori.

                      ovvio che poi lo puoi far andare a tempo...o legato ad un umidostato.

                      In estate puoi bypassare il recupero per raffrescare di notte...oppure se hai AC, fai il recupero anche in estate...

                      Tali sistemi devono ricambiare 0,2-0,3 volumi ora e quindi hanno consumi in W molto molto bassi..mi pare 20-30 W di potenza per 100 metri quadri... fosse mio , visto i consumi, lo legherei all'impianto di allarme volumetrico...in modo che sia accesso sempre quando sono in casa (specialmente di notte nella zona notte) e si spenga se non ci sono (perchè è l'uomo la fonte dell'umidita in casa, in sua assenza l'umidita ASSOLUTA in casa tende ad essere quella esterna, salvo che i muri assorbano acqua dal terreno)
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                      • #12
                        marco non sono d'accordo con tè,il recuperatore di calore costa quello che costava meno ci
                        volevano più di 2000€,io avendo deciso di contro soffittare un appartamento e isolare termo acusticamente
                        dai vicini,ho inserito anche tubazioni e aspiratore spendendo meno di 200 € e ci metto l'orologio.tubazioni
                        in pvc,poi è chiaro che la manodopera costa che abbassare il soffitto costa,ma la vmc è stato un più

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                        • #13
                          Pox ,, c'è ne sono anche da 1300 su ebay....se uno deve mettere per forza un sistema in ottica antimuffa e quindi deve installare tubi e controsoffitto e bocchette....penso che non mettere recuperatore sia un errore. Se invece uno deve contro soffittate per motivi suoi e già che c'è mette dei tubi....ovvio che si mette in un'ottica diversa....il, suo obiettivo non era la VMC ma altro....
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • #14
                            Quindi se ho capito bene i vostri discorsi:
                            VMC con temporizzatore: effetti di ricambio aria e scarso abbassamento dell'umidità.
                            VMC con igrometro: effetti di ricambio aria e buon abbassamento dell'umidità.
                            VMC con recuperatore di calore: effetti antimuffa, forte abbassamento dell'umidità, recupero il caldo espulso in inverno e recupero il fresco espulso in estate.

                            Il temporizzatore costa una stupidata.
                            L'igrometro 500 euro (ho trovato solo 1 prezzo su internet...).
                            Il recuperatore sta sui 1300-2000 euro.

                            Diamo questo per, mediamente, assodato?


                            Facciamo un passo in più...
                            Mettiamo il caso che realizziamo l'impianto con igrometro: mettiamo il motore nel sottotetto e la conduttura di aspirazione dell'aria esterna ad altezza uomo sul lato nord (per facilitare la pulizia e per pescare aria fresca in estate), condotti di immissione (dell'aria pescata dall'esterno) in sala, camera, disimpegno e condotti di espulsione (dell'area viziata) in cucina e bagno.
                            Tutto ok per espulsione di odori e di umidità (se l'impianto si accende/spegne in automatico quando l'umidità cala, aldilà che sia prodotta dall'uomo o dall'ambiente, direi che l'umidità viene debellata).
                            Il dubbio è: questo impianto può funzionare anche per il raffrescamento in estate?

                            Secondo me no...
                            Dato che il principio del raffrescamento trasversale prevede:
                            Immissione di aria presa da nord > spingere quest'aria dal locale nord verso quello più a sud > espulsione dell'aria (che si è scaldata per irradiazione) dalla stanza più a sud verso l'esterno.

                            Mentre la mia VMC con igrometro farebbe:
                            Immissione di aria presa da nord > spingere quest'aria in alcuni locali (disposti sia a nord che a sud) > espulsione dell'aria da locali baricentrici come cucina e bagno (senza quindi espellere l'aria calda posta nel locale più a sud).
                            Ditemi che non sono pazza, qualcuno mi ha capita?

                            L'alternativa sarebbe quella di mettere i condotti di espulsione dell'aria viziata, oltre che in bagno e cucina, anche nella parete verso sud del locale posto più a sud (quindi il soggiorno e camere). Ottenendo così un immissione di aria pura dal centro dell'immobile (corridoio) e un espulsione da cucina, bagno, sala e camere.
                            In inverno: arriva tanta aria pulita nel corridoio (locale di passaggio), viene smaltita a "piccole dosi" in tutti i locali.
                            In estate: arriva aria fresca nel corridoio e (escludendo solo per questa stagione cucina e bagno) viene smaltita solo dal soggiorno e camere (rispettando i principi del raffrescamento trasversale).
                            E' la soluzione giusta?

                            Ultima modifica di Arch. Nordina; 17-09-2014, 12:35.

                            Commenta


                            • #15
                              La ventilazione naturale nei tubi secondo me non funziona per nulla....devi usare dei motori..il consumo è trascurabile....se un recuperatore costa 2000 euro e fai lavori detraibili al 50% lo paga 1000 euro...sono più con certo che in 15 anni di lavoro recupera il suo valore. In inverno non spreca calore pagato caro e salato e in estate fa raffreddamento gratuito notturno...

                              Che ci sia temporizzatore, igrometro o recuperatore, l'effetto antimuffa è identico e dipende da quante ore la fai andare....con igrometro ottimizzi tale uso, ma aldilà che ci sia o meno una UR pericolosa, comunque per vivere bene in casa la ventilazione è sempre necessaria, anche se ci fosse UR corretta....
                              Ultima modifica di marcober; 17-09-2014, 14:11.
                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                              • #16
                                Attenzione che la VMC con un colabrodo energetico è uno spreco enorme.
                                Concordo con Marcober: VMC con recuperatore per abitazioni usate tutto l'anno.

                                Commenta


                                • #17
                                  Intanto agevolo schema di quello che intendo

                                  Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 1946211

                                  PS: forse questo schema si addice più ad edifici cappottati esternamente... però il ragionamento fila? potrei applicarlo ad altri casi che mi potrebbero capitare in futuro.

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                                  • #18
                                    lo schema va bene...basta che un progettista faccia il dimensionamento corretto delle portate IN e OUT in modo che siano equilibrate... però non pensare che vada senza ventilazione forzata, tutto quà..

                                    inoltre proprio in cucina e bagno devi sempre smaltire perche è li che fai umidità...se ti va in giro per la casa, poi potrebbe condensare sulle zone fredde (se ad esempio non fai cappotto interno..o la sua tenuta vapore non è perfetta)...soprattutto nei periodo in cui le pareti sono ancora/già freddine ma l'aria fuori è ancora calda e umida...
                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                    • #19
                                      *** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***

                                      Ho capito. In pratica la ventilazione va' sempre fatta andare in tutti i locali.
                                      Se cappotto verso l'esterno mi risolvo tutti i problemi di muffa e sfrutto il potere "assorbente-radiante" delle pareti perimetrali.
                                      Allo stesso tempo se non isolo internamente la parete verso Nord questa, anche se cappottata esternamente, rischio condensa su di essa? Mi stai dicendo che in un ipotetico caso di cappotto esterno conviene fare ANCHE isolamento interno a nord?

                                      Adesso non mi rimane altro che capire quanto costa fare tutto sta VMC.
                                      Ultima modifica di nll; 19-09-2014, 01:25.

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da Arch. Nordina Visualizza il messaggio
                                        Se cappotto verso l'esterno mi risolvo tutti i problemi di muffa e sfrutto il potere "assorbente-radiante" delle pareti perimetrali.
                                        Esatto.

                                        Originariamente inviato da Arch. Nordina Visualizza il messaggio
                                        Allo stesso tempo se non isolo internamente la parete verso Nord questa, anche se cappottata esternamente, rischio condensa su di essa? Mi stai dicendo che in un ipotetico caso di cappotto esterno conviene fare ANCHE isolamento interno a nord?
                                        Anche se è possibile fare "sandwich" è sconsigliabile per rischi di condensa interstiziale, conseguenti muffe, etc etc...
                                        Per la condensa la regola aurea è che gli strati materiale deve essere sempre più traspiranti... poichè l'esterno è quello più "impermeabile", generalmente si usano man mano materiali più traspiranti verso l'interno. Poi dipende anche dai calcoli, dall'esposizione, etc etc... vedi cosa dicono i software...

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                                        • #21
                                          Nordina se fai cappotto a nord dentro non serve altro, ma dicevi che non puoi...e quindi se dentro non fai nulla il rischio muffa è alto, se lo fai dentro e la barriera vapore é buona il rischio lo contieni, ma se puoi la VMC mettila lo stesso
                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                          • #22
                                            Ciao a tutti!
                                            Dopo un breve stop al progetto, i proprietari sono tornati alla ribalta!

                                            Inizialmente (su mio consiglio) volevano scollegarsi dal gas metano e soddisfare tutto il fabbisogno dell'edificio mediane elettricità prodotta da pompa di calore. Questa soluzione, affiancata ad un cappotto esterno, è quella che preferisco.

                                            In questo caso però la soluzione pdc+cappotto non è attuabile in quanto:
                                            - la parete ad Ovest non è "copribile" (replicare la facciata "come foto" ipotizzo venga a costare una fucilata, anche se mi piacerebbe fare un preventivo);
                                            - l'unica parete isolabile dall'interno è quella piccola verso nord (non posso stringere gli altri locali sono già esigui);
                                            - mi sconsigliate di cappottare esternamente le pareti a nord e ad est lasciando quella ad ovest senza cappotto.

                                            Quindi sto valutando l'idea di fare il ragionamento opposto; se isolassi internamente solo il muro (corto) a nord (perchè vi è il letto addossato) e non isolassi le altre 2 pareti (lunghe) poste a est e ovest... Come potrei progettare il riscaldamento? A pavimento perderebbe efficacia? PdC lascio stare perchè renderebbe poco? (essendo sempre al massimo, date le dispersioni) Metto una caldaia a condensazione e termosifoni in alluminio?
                                            PS: il contesto quindi sarebbe due lati da 10,50 ml. aventi spessore 40cm di mattone pieno, un tetto coibentato e serramenti a triplo vetro (per attenuare il rumore del traffico).

                                            Allego schema della planimetria del progetto. Notare come cucina e matrimoniale non prendano sole a est a causa del bagno al PT e del balcone (con tettoia) al P1.

                                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   schema.jpg 
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ID: 1947167

                                            Ciao!

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                                            • #23
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                                              - mi sconsigliate di cappottare esternamente le pareti a nord e ad est lasciando quella ad ovest senza cappotto.
                                              Il cappotto esterno se possibile è sempre consigliato! E' ovvio che avrai dispersione a ovest... ma migliori la prestazione comunque! Il bagno, per motivi di condensa e di confort, ti consiglio di isolarlo più possibile. Essendo (in teoria) la stanza più calda e umida della casa, è quella che è più suscettibile di muffe.

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                                              • #24
                                                Quel bagno in sbalzo e sotto balcone è certamente un problema..va corretto di certo. il solaio è coibentato. se non lo è, occorre metterci mano...ma essendo balcone camera matrimoniale da fuori sarà impossibile..ma da dentro devi prevedere di isolare e fare barriera vapore.

                                                Comunque fosse casa mia fare cappotto Nord ed Est e farei cappotto interno con adeguata barriera vapore ad Ovest,in aerogel, che con 3 cm equivalgono a 9 cm di eps + foglio AL. Ruberai 3 cm, ma ne vale la pena.
                                                Se nel budget ci sta anche VMC meglio.
                                                Poi come impianto puoi mettere quello che vuoi...in base la budget. Il radiante ti lascia aperte tutte le porta anche in futuro (pdc bassa T), ma se coibenti bene anche la spesa di metano coi termo è contenuta.

                                                Comunque pensare che il radiante sai adatto solo a casa molto isolate è errato..anzi forse è vero il contrario..in case con consumi molto bassi una differenza di pochi kwh di energia fornita fanno sballare la T interna..invece su consumi piu elevati non comportano variazioni percepibili..per cui è pou facile mantenere in T una casa dove ho un radiante che deve emettere 20 kw piuttosto che 2 kw.

                                                ovvio non bisogna fare errore di pensare di usare u radiante come un termosifone...per cui se casa è poco isolata accendo 2 ore prima del rientro e trovo casa calda.
                                                IN TEORIA lo si puo fare coi termo..dico in teoria perche in 2 ore scaldo l'ARIA della casa ma avendo 40 cm di pieno poi per tutta la notte ho il muro freddo dietro la schiena che urla.... e allora tanto vale avere radiante e tenere muro a 20 gradi sempre

                                                Te lo dico per esperienza avendo io ho casa 45 cm mattoni pieni aperta 4 lati e senza alcuna coibentazione..ho radiante a pavimento (alimentato da pdc fra l'altro)..consumo 80 kwh termici/mq/anno.
                                                Per me coi termosifoni, a parita di comfort, avrei consumato di più...certo che se pi uno si accontenta, coi termosifoni ha la possibilita di "sopravvivere male", col radiante no..DEVI usarlo...su questo devi essere chiaro col committente.
                                                Poi esiste il delta costo impianto, ma si sa, le comodità costano.
                                                Sulla coibentazione però non lesinare e far radiante e VMC meglio VMC (se hai coibentato)
                                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                • #25
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                                                  • #26
                                                    come fai a posare un radiante senza isolare visto che tutte le ditte producono il materiale di posa (pannello bugnato) in EPS?
                                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                      ... intendevo che non è scontato che si possa inserire una buona quantità di isolante... se deve rifare il massetto... ci metterei 20 cm di EPS... anche più... altrimenti riscaldi il terreno... tanto meglio se esistono soluzioni integrate...

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                                                      • #28
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                                                        questo garantisce comunque l'irraggiamento del 95% verso alto.

                                                        La normativa infatti prevede per il pavimento valori meno restrittivi della parete e molto meno restrittivi del tetto..e fra l'altro per pavimento lo prevede se sei su locale non riscaldato o aperto..su terra non lo prevede.

                                                        Tieni conto che in zona E con muto spesso 40 pieano, con 10 cm di eps in parete sei già Nrma..e la norma non è poco ormai..spingersi oltre la norma non è che serva molto..perchè l'aggiunta fa poco..se senza nulla hai U di 1,3..con 10 cm hai 0,28..con 20 cm 0,15..ovvio migliora ma in modo logaritmico..e infatti 3 cm gia danno 0,6
                                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                        • #29
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                                                          Siamo tornati all'idea iniziale di isolare:
                                                          ipotesi A - cappotto classico lato est + cappotto idrogel lato nord + isolamento interno idrogel lato ovest (problemi condensa e muffa, necessaria VCM);
                                                          ipotesi B - cappotto classico lato est + isolamento interno idrogel lato nord (più dispersioni ma no condensa e no muffa! inoltre non toccherei esternamente il lato nord evitando di rovinare l'estetica).
                                                          Così ad occhio prediligerei l'ipotesi B, ma le si può affiancare un impianto di riscaldamento efficiente?
                                                          Qui entrano in gioco i Vs. consigli impiantistici, dato che io sono inesperta totale in materia...


                                                          Il riscaldamento mi ero convinta di farlo a pavimento al P1 e ventilconvettori al PT (solo risc.), raffrescamento con split a parete, il tutto alimentatato da PdC così da ottenere i seguenti vantaggi:
                                                          - evitare il problema di avere un radiante a pavimento al PT che disperde calore nel suolo (ma anzi, si potrebbe rialzare il PT di 15 cm mediante igloo per creare un intercapedine destinata agli impianti e per "staccare" il pavimento dal suolo);
                                                          - non mi serve un motore apposito per i condizionatori;
                                                          - non dover fare il 50% di ACS con solare;
                                                          - poter evitare la VMC con igrometro dato che sia i ventilconvettori sia i condizionatori fungono anche da deumidificatori (ma comunque con l'isolamento del tipo B la VMC non sarebbe servita, dico bene?!?);
                                                          - si ottiene un impianto che possiede 1 PdC, 4 ventilconvettori al PT (2 in sala, 1 in bagno, 1 in cucina), risc. a pavimento al P1 e 4 split A/C (sala, cucina e 2 camere) e posso scollegare l'immobile dalla rete del gas (risparmiando anche sui costi di allaccio).
                                                          Di "contro" ci sarebbe stato il fatto di collegare alla PdC 4 split dell'A/C (oppure solo 2 al P1, se al PT uso dei ventilconvettori anche per raffrescamento) e FORSE il dover utilizzare un contratto del contatore da 6 kw.
                                                          Ma parlando con un termotecnico (bravo) ieri sera però mi diceva che la PdC lavora bene a bassa temperatura, quindi la mia idea di impianto PdC con ventilconvettori è parecchio controproducente perchè quest'ultimi necessitano di una temperatura di mandata non compatibile con la PdC. Mi ha fatto cadere il mio castello di carta


                                                          Le sue soluzioni sarebbero riscaldamento a pavimento su entrambi i piani con PdC (sol. 1), oppure riscaldamento a pavimento al P1 e termosifoni al PT con caldaia a condensazione (sol. 2).
                                                          I miei dubbi sono:
                                                          - sol. 1 avere un radiante a contatto col terreno, ok c'è il polestirene di 4-5 cm, ma mi pare esiguo! Inoltre il PT si scalderà molto lentamente obbligando i proprietari ad accendere il riscaldamento molto prima del loro ingresso in casa. Infine dovrei far mettere degli split aggiuntivi per l'AC da collegarsi alla PdC...;
                                                          - sol. 2 ok avrei i miei termosifoni al PT (che mi scaldano velocemente l'ambiente) ma dovrò affiancare: condizionatori + apposito motore e 50% di ACS con solare termico + accumuli...... MA ALLA FINE DEI CONTI SIAMO TANTO SICURI CHE COSTI MENO DI METTERE 1 PDC CHE FACCIA RISC. E RAFFRESC.?


                                                          Quello che mi piacerebbe fare sarebbe calcolare stima di costi di riscaldamento con le 3 tipologie di impianti sopra descritti (affiancate ad un isolamento dell'ipotesi B).
                                                          Esiste qualche programmino semplice e free? Non ditemi cened...
                                                          Oppure, se non chiedo troppo, qualcuno di voi è in grado di farmi un conteggio di massima....?

                                                          Ultima modifica di Arch. Nordina; 14-11-2014, 15:14.

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                                                          • #30
                                                            non dover fare il 50% di ACS con solare;
                                                            Cosa intendi con questa affermazione? Il fatto che utilizzando PdC potresti evitare ST?

                                                            la PdC lavora bene a bassa temperatura, quindi la mia idea di impianto PdC con ventilconvettori è parecchio controproducente perchè quest'ultimi necessitano di una temperatura di mandata non compatibile con la PdC
                                                            E perchè mai?
                                                            I ventilconvettori lavorano con temperature medie dell'acqua (in genere non più di 45°/50°C) e le PdC si adattano bene a questa situazione (ci sono addirittura PdC che possono lavorare a T molto più elevate, ma è un altro discorso). Diverso se abbinassi la PdC ai termosifoni (che lavorano con temeprature elevate e quindi mal si abbinerebbero a una PdC).

                                                            Io resterei quindi sull'ipotesi pavimento radiante più fancoil (che ti farebbero sia caldo che freddo) abbinati a PdC. Stop! Anzi, aggiungerei un FTV per produrre energia elettrica (che poi è quello che sto cercando di implememtare a casa - vedi qui: http://www.energeticambiente.it/casa...sa-puglia.html )

                                                            saluti

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