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Modulante VS On/off

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    Salve a tutti sono nuovo del forum.

    Sto approfondendo alcuni aspetti del mio impianto che risale agli anni 80 (per avere maggiore comfort e risparmiare un poco..) ed ho già letto alcuni topic interessanti qui sul forum.
    Tuttavia mi sono rimasti alcuni dubbi, legati al mio caso particolare che è così sintetizzabile:

    Caldaia "tradizionale" Vaillant Turboblock VMW242 (non a condesazione)
    Termostato abbinato Vaillant VRT PZA
    Radiatori in ghisa.
    La caldaia è di tipo modulante ed il termostato gestisce le due modalità on/off - modulante.

    Sul libretto di istruzioni leggo (in sintesi):

    ... se la potenza della caldaia è chiaramente superiore al fabbisogno di calore calcolato (per esempio per raggiungere una soddisfacente produzione d'acqua calda) raccomandiamo di mantenere il termostato in modalità on/off

    ... negli impianti con adattamento esatto della potenza di riscaldamento al fabbisogno di calore calcolato raccomandiamo la commutazione alla regolazione modulante.


    Come faccio a capire in quali due casi ricade il mio impianto, e quale delle due modalità è più economica?
    Al momento il termostato funziona in modalità on/off e non ho mai avuto problemi nel raggiungimento delle temperature volute.

    Vorrei cercare di mantenere una bassa temperatura di mandata per prevenire l'annerimento dei muri. Questo lo posso fare tramite l'apposita manopola di regolazione. Fino a che temperatura minima sarebbe meglio non scendere? Si può danneggiare l'impianto con temperature di esercizio troppo basse?

    Come funziona esattamente la modalità modulante?
    Ho letto da qualche parte (non ricordo più dove purtroppo...) che in modalità on/off la temperatura di mandata è scelta dall'utente tramite l'apposita manopola di regolazione, mentre in modalità modulante la regolazione dell'utente non viene presa in considerazione; la temperatura di mandata è regolata automaticamente dal sistema, partendo da 75 gradi e scendendo mano a mano che la temperatura ambiente si avvicina a quella impostata. E' così?

    E' corretto affermare che con una caldaia tradizionale la sonda per la temperatura esterna non serve a nulla?

    La pompa di circolazione è meglio farla funzionare in modalità continuativa o intermittente (con ritardo di 20 secondi o 5 minuti)?

    Scusatemi per le tante domande e grazie mille per il vostro aiuto!

  • #2
    ricadi quasi sicuramente nel caso 1, con caldaia sovradimensionata allo scopo di produrre acs istantanea.
    puoi tranquillamente scendere fino a 55°C, sotto questa temperatura invece dovresti guardare cosa scrive il manuale (c'è il rischio di bucare il bruciatore per la condensa in caldaie più vecchie)
    "E' corretto affermare che con una caldaia tradizionale la sonda per la temperatura esterna non serve a nulla?" da un punto di vista dei consumi la sonda non ti serve a niente, se la casa è abitata tutto il giorno (e quindi tenuta calda) la sonda esterna potrebbe migliorare il confort mantenendo più a lungo i radiatori tiepidi piuttosto che a sbalzi caldi/freddi. inoltre mandando a temperature più basse quando fuori è meno freddo riduci l'annerimento dei muri

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