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Ripulire i mari

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  • Ripulire i mari

    Boyan Slat, 19, claims his invention could clean up the world's oceans in just five years | Mail Online

  • #2
    Una delle più grosse comunità per petizioni,alla quale sono iscritto,mi ha chiesto di fare una piccola donazione per realizzare questo progetto ... SEAVAX SEA VAX ROBOTIC OCEAN PLASTIC OIL SPILL CLEANING SHREDDING VACUUM DRONE SEAVAC HYDRO CYCLONES WORLD'S BIGGEST ,come sempre cerco più informazioni prima di dare quei 5/20 euro per un progetto che mi piace.Secondo voi potrebbe funzionare?Uno dei miei dubbi è dove stoccano la plastica compattata.Grazie.
    ..

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    • #3
      Certo si tratta di un progetto ambizioso, che dubito possa essere lanciato semplicemente progettando un drone capace di fare quello che descrivono. Ma è un problema che verrà affrontato purtroppo solo se si rivelerà economicamente conveniente, per il valore del recupero. E richiederà la soluzione di una serie di problemi di natura giuridica (leggi di navigazione, diritti nazionali, ecc.) e tecnica (che fare del materiale raccolto, ecc.). Mi piace che qualcuno ci abbia almeno messo mano. Un croudfunding mi sembra tuttavia inadeguato per i costi di industrializzazione.

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      • #4
        Ma che boiata di presentazione...ma fanno i conti dicendo che filtrando acqua di mare recuperano 25% di peso di plastica....ma non capite che vi prendono per il deretano? E poi..lo pubblica Franco 52....ma già questo non basta a significarvi che si tratta di bufala patentata?
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • #5
          Forse saranno ottimisti ma qualcosa andrebbe fatto,te come produttore dovresti comprendere che è troppo facile produrre senza pensare a dove finisce tutto.Forse non è compito tuo/vostro ma dovrebbe esserlo.Visto che gente se ne frega. ...Microplastica digerita da plancton inquina anche fondo mare - Inquinamento - ANSA.it ...A San Francisco le bottiglie di plastica sono fuorilegge ... Inquinamento marino: è allarme plastica negli oceani - Centro Meteo Italiano ... Nel 2050 nei mari ci sarà più plastica che pesci - Corriere.it
          ..

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          • #6
            Tutti link di cazzate..come il fatto che il 95% dl packaging non viene recuperato.
            Sono bufale che campano solo su Internet ad uso creduloni..andate a cercare i dati veri..non le mozzarelle.
            Noi produttori, insieme agli utlizzatori SIAMO responsabili della gestione post consumo..e per questo nel prezzo dei beni che compri c'è dentro (non visibile) il tuo contributo ai costi di raccolta e riciclaggio.
            In Italia , sulla plastica , circa 65% dei materiali introdotti sul mercato è RACCOLTO..e tale % è in forte continuo aumento.
            Il resto va in discarica, non in mare.
            se poi il solito Imbecille butta una bottiglia in mare o getta i fazzoletti di carta per terra o butta le sigarette dal finestrino o le gomme per strada..è un ******** che andrebbe messo ai lavori sociali per 1 mese...ma in Italia se in vigile urbano lo vede fare, si volta dall'altra parte..vallo a fare a Oslo o a Zurigo, sono gli stessi cittadini che ti prendono a calci...perchè sporchi sove loor vivono, e lo consideano, giustamente, una continuazione di casa lor.
            Quindi il problema non è l'industria ma la cultura di una minoranza di maleducati.


            Ah..l'sola di bottiglie di plastica gallegginate che si vede spesso in foto e nei tg non esiste..la ns associazione europea ha chiesto a chi ha messo in giro tale voce di segnalare la zona, che avrebbe mandato una nave attrezzata a raccoglierla, visto che ha un valore economico ed energetico...ma davanti a tale richiesta, nulla è pervenuto.
            Serve come argomento nel forum ambientalisti..per mostrare 4 slide..e farsi pagare il biglietto aereo dall'organizzatore..e girare il mondo senza lavorare.
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • #7
              Sarà come dici tu che sei del settore,secondo me però usare qualcosa di cosi durevole per cose usa è getta è incivile e non credo siano tutti fotomontaggi.[url=http://www.matrica.it/matrica.asp?ver=it#.VuqSyMiju1t]MatrSarà come dici tu che sei del settore,secondo me però usare qualcosa di cosi durevole per cose usa è getta è incivile e non credo siano tutti fotomontaggi.http://www.matrica.it/matrica.asp?ver=it#.VuqSyMiju1t .... Bioplastiche: la plastica dal cuore vegetale | Tekneco ...per ciò che riguarda l inquinamento non credo sia tutti mangiatori a ufo quelli che lo studiano e combattono Global Plastic Production Rises, Recycling Lags | Vital Signs Online ... Inquinamento marino: l'enigma della plastica mancante - Le Scienze ... https://www.google.it/search?q=l'inq...UIBigB#imgrc=_ Le materie plastiche hanno i loro indubbi vantaggi ma non dovrebbero essere usate con cosi tanta leggerezza.
              ..

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              • #8
                Ti ripeto..tutte le foto che hai postato non sono di "isole galleggianti di rifiuti plastici al largo dell'oceano"..sono foro di accumulo di rifiuti a riva, specie in baie raccolte , ma di solito nei porti, dove la gente che aspetta l'imbarco butta ogni schifezza in acqua.

                La plastica presente nell'acqua del mare è pochissima (in termini di kg al km quadro), e soprattutto ha dimensioni millimetriche o sotto il mm..per cui le foto che linky son tutte bufale.
                E il problema interessa poche zone circoscritte dell'oceano dove le correnti accumulano detriti che galleggiano..e quindi non interessa tutta la superficie del mare.
                Le plastiche usate nel settore alimentare sono essenzialmente PP PE e PET e non contengono sostanze pericolose per la salute animale...son essenzialmente molecole di carbonio unite da H, solo che sono piu lunghe.
                Di fatto sotto azione UV e luce, le catene si rompono, per cui man mano si avvicinano a catene di lunghezza simile a certi composti naturali e non piu di sintesi.
                esempio Etilene..base per il polietilene, hai un gas che viene prodotto in natura dalle piante (specie nei frutti, responsabile della loro maturazione..esempio mele, pesche, etc)
                Questo perche le MP si bio-degradano a sole (in anni, ovvio), per cui se si smettesse di alimentare di rumenta il mare il problema si chiude da solo in 5 anni.

                Gli altri link che metti son relativi a bioplastiche..che di bio hanno solo la filiera agricola e non fossile.... sui quali la domanda è: l'agricoltura intensiva che richiedono (acqua, gasolio, fertilizzanti, lavorazione agricola per estrazione acoli di base) hanno un impatto minore della stessa MP prodotta dalla filiera fossile? per ora la risposta non è chiara..chi li fa dice di si..chi li studia e basta, è perplesso...
                Ricordo che tutta la plastica prodotta nel mondo assorbe circa 1% di tutto il greggio estratto nel mondo...per cui se smettessimo di bruciarlo in casa e nelle nostre auto...pochi pozzi al mondo alimenterebbero tutta la filiera plastica del mondo. Impatto è davvero trascurabile da quel punto di vista.
                se invece dovessim fare tutta la plastica che ci serve coltivando campi , con fertilizzanti e acqua necessaria, probabilmente moriremmo di fame e sete.

                La risposta sta nel riciclo..in attesa che si possa un domani snintetizzare gas di base riprendendo carbonio dall'atmosfera ...per fare metano il processo esiste già..e col metano potresti fare metanolo e poi da li anche PEt per fare bottiglie..è una questione solo di costi)

                Invece una bottiglia buttata in un fiume o un sacchetto nel mare..o un cottonfiocc..sono un crimine che andrebbe punito severamente.

                poi ovvio..se trovi un prodotto che usa troppo imballo...plastica o non plastica...non comprarlo..e vedrai che l'azienda che lo fa cambia idea...solo che a no piace comprare ormai tutto via internet facedocelo spedire a casa da Amazon...e tutto questo richiede un sacco di ..packaging (specie plastico..eps, borse e buste antieffrazione, film estendibili, plasticball, nastro adesivo, reggette plastiche, etichette plastiche imputrescibili, buste porta documenti, etc)...ma non puoi fermare il progresso dell'uomo verso la pigrizia...
                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                • #9
                  Ero incuriosito anch'io, e mi sono posto le stesse domande di altri (pare): ci si può camminare sopra? è un'isola, ci si può atterrare?
                  E anch'io ho trovato che non si tratta di isole come nelle foto (che pure ci sono, ma sono piccoli ammassi non ancora degradati... ma si tratta piuttosto di una "zuppa di plastica" come la definisce Discovery.

                  The World's Largest Dump: The Great Pacific Garbage Patch | DiscoverMagazine.com

                  plastic Archives - 80beats : 80beats

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                  • #10
                    se fosse "camminabile" lo si saprebbe..perche Agenzia delle Entrate chiederebbe IMU

                    Esatto, sono minuscoli detriti che, pian piano, si biodegradano.
                    Non dico che non bisogna prevenirlo, ovviamente, ma non ha nulla a che vedere con un corretto uso di imballaggi plastici nei Paesi dive siste un obblifo di legge al recupero e al riciclaggio..e dove forse manca ancora un pò di educazione civica.

                    L'altro link...relativo al Bisfenolo A..è ormai praticamente bandito.
                    Nelle plastiche per uso alimentare non rientra piu fra i coaudiuvanti produttivi..cioè..non era manco prima un componente della ricettazione, ma un coaudiuvante per la polimerizzazione..comunque è stato levato di torno...gli spermatozoi possono tornare a nuotare con vigore.
                    Ultima modifica di marcober; 18-03-2016, 15:45.
                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                    • #11
                      Marcober,nelle tue risposte mi sembra di sentir parlare il tale che in un programma tv spiega come si costruisce il cibo e dei manufatti,cioè la fate troppo facile.Non è proprio cosi e tu lo sai bene.Che poi lo fai perchè a te conviene farlo,ok,mi stà bene.Ma che gli imballi e le bottiglie si biodegradino non è vero,se non in tempi lunghissimi e che non causino danni al ecosistema mentre lo fanno neppure.L 1% di petrolio utilizzato mi sembra poco io ho letto il 5/6%,ma non è questo il punto certe plastiche più degradabili dovrebbero essere usate per certe usi altre più durevoli per altri.Invece non è cosi è solo il loro costo monetario che determina ciò.Il link che ho messo su Matrica mi sembrava intressante in quanto pare che lo ricavino dal cardo sardo,pianta che riesce a crescere anche in terreni semi aridi.Basta che le solite note multinazionali non ci mettano le mani sopra e brevettino la pianta come è già successo con l erba medica sarda.
                      ..

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                      • #12
                        Matrica é la solita multinazionale..parliamo di ENI e NOVAMONT..per cui ti sei gia risposto.

                        Poi..fai un giro a porto Torres e cercami 1 agricolo che sta coltivando il famosissimo CARDOSARDO (sembra uno scioglilingua..)...non esiste manco la museo dell'agricoltura...

                        Un'altra grossa multinazionale ha fatto un mezzo buco con analoga avventura , in Piemonte partendo da canna.
                        i Brasiliano di Braskem pero lo fanno da anni...una buona parte di PET nel Mondo è gia di origine non fossile...ma questo non significa che sia COMPOSTABILE

                        Anche il biodiesel è di origine non fossile, ma poi è pari a diesel normale..non è che inquina meno o la sua CO2 o PM10 si biodegrada prima
                        Idem con le bio plastiche..magari rubano spazio al cibo..ma la plastica che ne derivi è sempre quella...

                        Diverso sono le plastiche COMPOSTABILI (Mater B di Novamont)..che sono a base di amidi (+ plastiche tradizionali)...ma in diretta competizione con cibo (parliamo di patate per Nater B e di Mais per PLA)...e quindi si decide se meglio la plastica riciclabile da OGM usata in Danimarca oppure sfamare la gente in Etiopia.

                        Quando la soluzione è usare la plastica fossile al meglio..cioè raccogliendola e riciclandola...invece che buttarla per strada e a mare. (o seppellirla)..cosa che in Europa si fa..altrove ancora poco..senza far ingrassare multinazionali che sfruttano territori , spargono chimica e drenano acqua...e senza usare plastiche che si COMPOSTANO, che significa solo che spariscono alla vista in 90 giorni ..peccato che non è che la molecola scopare in 90 gg..solo che è cosi piccola che è legalmente accettabile SPARGERLA nei campi..non come fertilizzante (che non lo è) ma come AMMENDANTE (parola nuova creata apposta per giustificare che spargi un rifiuto nei campi...)

                        per cui occhi a quel che leggi e ti raccontano..sempre andare alla fonte...

                        Se poi bisogna dire che occorre usare plastiche che compostano in 90 giorni perche cosi possiamo buttare pattume dall'auto e dal gommone semza pensieri..allora è una sconfitta.
                        Il pattume va raccolto, separato e riciclato..e allora una plastica vera torna ad esere una risora..una plastica che la raccolgi e poi in 90 gg sparisce e inquina una falda, è un problema, non una soluzione.
                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                        • #13
                          Un altro tipo di inquinamento,usate i fondi di caffe asciutti/essicati hanno la stessa funzione.https://www.google.it/search?q=micro...HXreBQ8QsAQIGw ...Microbeads: A Source of Water Pollution.
                          ..

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                          • #14
                            But I think that if nobody gets nothing is far worse.
                            ..

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                            • #15
                              Andrew TURTON & Pete CEGLINSKI : Seabin ~ Floating garbage collection device -- articles & patents

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                              • #16
                                Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                altro link...relativo al Bisfenolo A..è ormai praticamente bandito
                                dai !
                                non lo sapevo, la strumentazione e l'automazione dell'impianto italiano del bisfenolo l'avevo fatta io, sul piano strumentale e professionale è stato uno dei lavori che mi ha dato più soddisfazioni
                                a quel che mi dicevano era un vulcanizzante della plastica, quello che era un mistero era il nome, mi precisarono sempre che pur chiamandosi bisfenolo non aveva nulla da spartire con il fenolo
                                ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                • #17
                                  quello che era un mistero era il nome, mi precisarono sempre che pur chiamandosi bisfenolo non aveva nulla da spartire con il fenolo
                                  ciao B_N

                                  non c'è nessun mistero ….. il bisfenolo A , viene prodotto per reazione chimica tra

                                  fenolo ( 2 moli ) + propanone ( acetone )

                                  si forma questa molecola





                                  il prefisso " bis " è dato dalla presenza di 2 molecole di fenolo ( gli esagoni legati agli " OH " ) , mentre la lettera " A " deriva da ACETONE

                                  cordialmente

                                  Francy
                                  più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                                  Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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