PLASTICA: impatto su ambiente e biodiversità - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

PLASTICA: impatto su ambiente e biodiversità

Comprimi
Questa discussione è chiusa.
X
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • domanda a WuWei…

    da dove arriverebbe lo stirolo monomero ( o stirene monomero o VINIL-BENZENE )…. come dici ...accumulato sulle microplastiche ?

    mi piacerebbe tanto saperlo !!
    più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

    Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

    Commenta


    • Ciao Sergio

      Ci spieghi anche che cosa è il PET, ovvero la plastica delle bottiglie d'acqua o altre bibite che beviamo tutti i giorni? Soprattutto per cosa sta quella T finale.
      IL PET è un polimero formato dalla reazione di policondensazione del monomero formato da reazione di esterificazione tra acido tereftalico e glicole etilenico

      l'acronimo PET deriva da poli etilen tereftalato , quindi la " T " significa " tereftalato , ma nulla centra con gli FTALATI aggiunti come plastificanti, soprattutto nel PVC ( polivinile cloruro )

      Eh Francy ma spiegaglielo anche al redivivo che la maggior parte delle MP sono secondarie perchè lui pensa e scrive che è colpa dei pneumatici e delle lavatrici.....


      no ...dai …..con Marco posso parlarci senza problemi , lo so che avete avuto degli screzi , ma secondo me potete risolvere . Poi ho in mente una prova empirica ( di laboratorio ) che spiegherà alcuni dettagli tecnici sulla degradazione dei polimeri

      cordialmente

      Francy
      più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

      Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

      Commenta


      • Mr hyde, mi riferivo a questo. Messaggio #210
        Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggio
        rispondo a WuWei

        fortunatamente
        ci sono persone come marcober che si occupano di riciclo delle plastiche …. !!!

        dovresti essergliene grato , invece lo stai " insultando "

        Il riciclo è una pratica obbligatoria se non vogliamo essere sommersi dalla plastica

        il riciclo è indispensabile ed utile per il pianeta

        ci sono state lotte per arrivare alla differenziata

        cerchiamo di RISPETTARE le persone che si sono impegnate per raggiungere questo risultato

        saluti cordiali

        Francy
        Infatti al tuo messaggio #29 avevo anche messo "mi piace" e "grazie" lo avevi notato? Hai fatto bene a riportarlo così si chiarisce le idee anche marcober visto che sono non so quante pagine che continua a dire che la colpa delle microplastiche primarie...
        Uno studio che avevo riportato qualche pagina fa aveva analizzato le microplastiche e risultato era che tra il 70 e 85% sono microplastiche secondarie.
        Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggio
        da dove arriverebbe lo stirolo monomero ( o stirene monomero o VINIL-BENZENE )…. come dici ...accumulato sulle microplastiche ?
        Sei tu il chimico. Non ti va di spiegarcelo?
        "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
        “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
        "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

        Commenta


        • Faccio una osservazione pacata...

          Siamo su un forum attento alle tematiche ambientali. A parte che le diatribe eccessive impediscono di fatto ai più di partecipare....non posso non notare che le argomentazioni di Marcober, per quanto corrette tecnicamente (magari non proprio tutte, ma quelle sulle plastiche direi di si) sembra arrivino alla conclusione:
          "facciamo già tanto, va bene così"

          E invece purtroppo la realtà dice ben altro.

          Non si tratta di "criminalizzare" la plastica, ma evidenziare il fatto che ne stiamo abusando come abusiamo di tante altre innovazioni tecnologiche.

          Che l'Italia e altri paesi siano all'avanguardia in uso e riciclo non toglie il FATTO che la plastica è ovunque e dobbiamo affrontare il problema, anche perchè è evidente che il pianeta è piccolo e plastiche magari progettate per un riciclo virtuoso finiscono in mano a paesi e persone che non "collaborano".

          Anche il diesel ha fatto progressi enormi, quindi? Non possiamo dire che sarebbe il caso di ridurne l'uso e magari limitarlo ai settori dove è più vantaggioso e meno sostituibile?

          Anche le caldaie a gas sono molto migliorate (isolamento, condensazione ecc)...ma ciò non toglie che spesso una scelta ambientalmente migliore può essere la PdC, o il pellet se certificato e se ragioniamo di CO2 emessa.

          La plastica comunque è un derivato del petrolio, e se anche ragioniamo solo in termini di CO2 emessa mi sembra evidente che dovremo limitare TUTTI gli usi delle fonti fossili.
          E riciclare o riutilizzare va benissimo, ma bisognerebbe (IMHO ovviamente) anche ridurne la PRODUZIONE alla fonte, e invece si va in altra direzione a quanto sembra
          I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
          https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

          Commenta


          • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
            Uno studio che avevo riportato qualche pagina fa aveva analizzato le microplastiche e risultato era che tra il 70 e 85% sono microplastiche secondarie.
            dipende da tanti fattori.
            Ci sono Paesi come Italia che hanno una gestione rifiuti da imballaggio diffusa e prestazionale.
            Questo ci porta a dire che , ad esempio, dal Po scende circa 1 kg di macroplastica al giorno (campagna a 100 gg Corepla, compreso periodi di piene autunnali)
            PARALLELAMENTE uno studio UE stima in 120 tons/anno (vado a memoria per mancanza di tempo) le MICROPLASTICHE trasportate da fiume PO
            Dunque appare evidente come il maggior fiume italiano alimenti piu micro che macro, con fattore 300.

            Per pensare che invece ci sia una presenza di micro che sia figlia di una frantumazione marina di roba macro..dovremmo pensare che dalle spiagge italiani noi buttiamo a mare circa 350 tons di macro/anno..qualcosa come 15 mio di bottiglie.
            Ora ..a me pare abbastanza improbabile che questo accada..perche
            Immesso al consumo imballi 2018 è 2.200 mila tons
            di queste sappiamo (grazie alle PESATE DEI FORMULARI dei Comuni conferitori) che circa 2 mio di Tons sono raccolte e gestite in impinati di recupero fidico+termico
            Delle 200 mila che restano, 100 sono poi Tracciati con pesata e formulario e inviati a DISCARICA da Corepla causa MANCANZA DI IMPIANTI SELEZIONE AL SUD
            Dunque restano 100 mila tons che sono "perse" nel conteggio e che finiscono in discarica a causa della mancanza o poca efficacia della raccolta differenziata.
            Se immaginiamo che anche TUTTA la parte chje "manca all'appello" fosse buttata a mare da incivili (ma ripeto, assurdo), comunque sarebbero 100 mila contro 350 mila che servirebbero per avere un "70% di micro figlio di macro"

            Non escluso che nel passato anche recente..davanti alle coste di Paesi che non avevano alcuna gestione dei rifiuti diversa dallo scarico nel mare o nei fiumi..la % potesse invece essere ribaltata..anche perche in Paesi in via di sviluppo abbiamo piu uso di imballaggi flessibili food che non consumo di pneumatici e creme e dentifrici.
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

            Commenta


            • Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
              ...La plastica comunque è un derivato del petrolio, e se anche ragioniamo solo in termini di CO2 emessa mi sembra evidente che dovremo limitare TUTTI gli usi delle fonti fossili.
              E riciclare o riutilizzare va benissimo, ma bisognerebbe (IMHO ovviamente) anche ridurne la PRODUZIONE alla fonte, e invece si va in altra direzione a quanto sembra
              Come ha postato più volte WuWei, la DOMANDA mondiale di plastica sta fortemente aumentando, e si prevede un +50% nei prossimi anni. Di conseguenza, la produzione si sta adeguando alla maggiore richiesta. Non voglio far polemiche con chi confonde la domanda con l'offerta, ma dico che sarebbero dei pazzi quelli che producono cose che nessuno vuole... come le applicazioni della canapa (?) che a quanto pare non ha usi commerciali conosciuti. Non la vuole nessuno, e così nessuno la produce.
              Quindi, mi sembra evidente che con le richiesta della plastica in aumento, aumenteranno anche i problemi.
              Come sarebbe possibile ridurre la produzione se i consumatori invece vogliono che aumenti?
              <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

              Commenta


              • In effetti per brevità mi sono spiegato male. È inevitabile che i paesi in via di sviluppo aumentino l'uso di plastiche e petrolio nei prossimi anni, tocca a noi che abbiamo già fatto abbastanza danni usarle sempre più correttamente e ridurne l'uso.

                Ho fatto l'esempio di blister enormi rispetto al contenuto (tipico i prodotti elettronici) e se ne potrebbero fare tanti altri.

                Io ogni volta che torni dalla spesa settimanale riempio un mezzo bidone di imballaggi plastici che elimino appena entro in casa, e quindi servono solo per il trasporto e non per la conservazione
                I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

                Commenta


                • Aggiungo un altro elemento.
                  La "questione" dell'uso responsabile della plastica è diventata globale nel 2016 quando al World Econ Forum la Fondazione Ellen MacArthur ha presentato lo studio che è ancora la base dei successivi approfondimenti
                  Quel lavoro ci dice che USA+EUROPA sono responsabile del 2% del rilascio di plastica nei mari, mentre il resto del Mondo vale il 98%!!
                  Ma il consumo della plastica è proporzionale al PIL, e USA+EUROPA valgono il 50% del PIL Mondiale.
                  Dunque usare tecnologie di tipo europee nel resto del Mondo farebbe crollare inquinamento degli oceani del 96%
                  E stiamo parlando di tecnologia banali che noi usiamo da 20 anni 8trattamento acque che ferma 90% delle microplastiche tessili, raccolta differenziata, riciclo, termovalorizzazione, etc)
                  Credo che se si partisse sempre dai dati, poi le soluzioni apparirebbero più chiaramente.

                  Se invece pensiamo che il problema sia la bottiglia in PET usata in USA o il palloncino del bambino che gioco in Olanda..deragliamo..perche se anche BANDISSIMO uso del 100% di TUTTE LE APPLICAZIONI plastiche in USA e EUROPA domani mattina..gli oceani migliorerebbero del 1%..cioe MENO di quanto peggiorano a causa dell'aumento della popolazione e del PIL dei Paesi che "non hanno sistemi di trattamento adeguati"

                  Spero che davanti a questi impietosi numeri, appaia evidente come la UE avrebbe fatto molto meglio all'oceano se avesse stanziato un programma di aiuti ai Paesi che non hanno infrastrutture (pagata da una tassa sulla plastica, intediamoci, non chiedo nulla di gratuito), al fine di costruirle.
                  Siccome poi i maggiori costruttori di infrastrutture sono aziende USA ed Europee, tali aiuti avrebbero alla fine stimolato il ns PIL e probabilmente sarebbero uscite "quasi gratis"
                  Ma avrebbero portato voti in Europa? no, perche facevi opere magari in Vietnam o in Congo...e allora è molto piu "utile" per 4 politici fare un ban sui palloncini e sui piatti e correre ad incassare il premio (voto) di scambio..se poi questo incide lo 0,001% del 1% che rappresenta impatto UE sul mare..chissenefrega..tanto l'italiano e l'europeo medio qui ben rappresentato è bombardato da fandonie e dunque ben "aperto" a recepire tale cosa come "molto gradita e utile"..con buona pace del mare ovvio.
                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                  Commenta


                  • Sono stato assente qualche giorno, mi riporto in pari con le corbellerie!

                    Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                    PS il grassetto è per bright che non lo considera un problema così rilevante per la vita..
                    E che continuerà a ritenerlo tale! Non importa quanti cialtroni che si mettono la medaglietta di "salvatore della natura" con l'effige di legambiente puoi citare!
                    Fattene sta santa ragione! Te e i magnifici ignoranti di legambiente e di qualsiasi altra organizzazione di "attivisti talebanoidi" che in Italia appaiono e scompaiono come funghi lanciandosi a ululare "penitentiagite!" contro ogni aspetto che va contro la loro visione fanatica!
                    Le plastiche sono un pericolo per l'ambiente e nessuno lo nega. Ma non serve a NULLA l'agitazione disperata di quattro illusi che sperano di ""convincere"" la gente normale a rivoluzionare il proprio stile di vita per realizzare le proprie fantasie!
                    La CERTEZZA che la plastica, tutta la plastica, in quanto materiale con ricca disponibilità di elementi nutrienti, diventerà col tempo cibo per qualche specie batterica è, appunto, una CERTEZZA! Che non viene messa in dubbio da nessun link, nessun tronfio "esperto" di fantomatiche isole plastiche, tantomeno di nessun fan legambientalista o semplicemente naifambientalista!
                    Il "grassetto" non cambia le mie CONOSCENZE e sarei davvero lieto di esprimere ciò che penso al proposito a qualcuno dei tuoi esperti di sta cippa che di biologia e processi evolutivi ne sanno meno di Expy!
                    Vuoi che ti dica come si svolgerebbe il dibattito? Presto fatto!
                    La risposta degli "esperti" sarebbe "Si, certo. Non si può certo escludere che COL TEMPO la disponibilità di cibo potenziale a livello microscopico non crei una forte spinta evolutiva alla mutazione batterica per permetterne l'utilizzo! Ma ora c'è l'emergenza, dobbiamo agire, correre, vietare, convincere... bla bla bla! " Ed alla fine ci troveremmo d'accordo che l'unica FESSERIA la dice chi scrive che la plastica non diventerà mai un prodotto attaccabile da batteri e simili!
                    Semplice il concetto o faccio uno schizzo?

                    Approfitto della competenza di Marcober...
                    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                    ...Un PP o PE o PET che si disgrega in ambiente rilascia ..alla fine del processo..C, H e O di cui è fatto...mica puo rilasciare atomi diversi da quelli che ha.
                    . Di cosa si nutre un batterio? F, Al, Co, Ru.... o altro??


                    Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
                    le microplastiche sono oramai così pervasive (oggi, non fra 50 anni!!!) che sono intrise nella catena alimentare e noi stessi ne ingeriamo e respiriamo una qantità sempre maggiore.
                    Che impatto hanno sulla nostra salute?
                    La situazione è quella di una epidemia... è una situazione molto grave e così deve essere trattata con soluzioni altrettanto forti e pervasive.
                    La plastica va eliminata dalla nostra vita e va fatto in maniera rapida lavorando su diversi fronti: tecnologico, culturale, industriale e organizzativo.
                    Stiamo discutendo di DUE ordini diversi di problema!
                    1) Che impatto ha sulla salute umana?
                    2) Che impatto ha sull'ambiente naturale?
                    Sul secondo aspetto ho già scritto. Ha un impatto piuttosto pesante oggi. Anche dovuto alla frenetica crescita disordinata e per nulla attenta ai temi ambientali del mondo una volta "in via di sviluppo" ed oggi in pieno sviluppo. Ma non serve assolutamente a nulla pensare che si possa arrivare a "eliminare la plastica" dalle nostre vite. Anzi, non è soltanto impossibile, ma sarebbe anche probabilmente una sciagura per moltissime attività.
                    Qui la soluzione è EVITARE che la plastica diventi un rifiuto abbandonato. E si può fare tranquillamente.
                    Col tempo la plastica diventerà semplicemente un altro serbatoio di cibo per batteri che la inseriranno nella catena alimentare. Non bisogna per forza imbastire ogni volta la scena del film dell'orrore apocalittico di estinzione animale. Una cosa è la potenzialità di pericolo per il singolo individuo. Che, ovviamente, è importantissima per l'essere umano, ma molto meno per la specie. Altra cosa il reale pericolo per l'ambiente.
                    La storia della "Foresta Rossa" di Chernobil è esemplare in questo senso! La dose di radiazione sul terreno la rende pericolosissima per il singolo essere umano, ma la vita selvatica prospera meglio che in qualsiasi altro posto del mondo grazie all'assenza di attività umana! Questo NON significa certo che si possa dire "vabbè allora lasciamo che le fughe radioattive si diffondano". Ma credo renda l'idea che tra il gridare alla fine del mondo e la realtà concreta c'è sempre un certo spazio in cui indagano coloro che hanno reali competenze.
                    Il primo aspetto invece è più interessante per gli aspetti sanitari. Molti dei composti contenuti nelle plastiche sono sospettati di cancerogenicità. Ovvio che evitarne l'inserimento diretto nel cibo di consumo umano (ma anche nell'aria per molte microplastiche!) sarebbe una cosa ottima. Le statistiche mediche al momento non supportano ipotesi di estrema e documentata pericolosità da microplastiche. Al momento si è nella fase comune alle nanoparticelle. Di ipotesi e allarmi ce ne sono a iosa. Di studi seri che comprovino danni concreti per ora poco o nulla.
                    Questo NON è un discorso alla "ma allora chissenefrega"! Ripeto! E' semplicemente un richiamo alla realtà! Del resto non ho ancora capito quale miracolosa alternativa esisterebbe! Le microplastiche sono già ora diffusissime. Anche ipotizzando una conversione mondiale da domani (cosa che io ritengo pura fantasia, ma sarei felice di essere smentito!) per abolire ogni plastica... questo avrebbe una ricaduta minima e comunque a lunghissimo periodo sul problema attuale.
                    La misura (non soluzione!) più semplice e realistica sta nelle azioni di riduzione di utilizzo laddove è possibile farlo. E soprattutto nelle soluzioni di accurato riciclaggio o smaltimento. Soluzioni che necessitano di TECNOLOGIA in costante aggiornamento.

                    Per chi volesse approfondire qualcosa sugli STUDI SCIENTIFICI che provano con assoluta certezza che GIA' ORA le plastiche sono facile preda di biofilm batterici...
                    The composition of bacterial communities associated with plastic biofilms differs between different polymers and stages of biofilm succession
                    Ultima modifica di BrightingEyes; 19-06-2019, 11:31.
                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                    Commenta


                    • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                      La CERTEZZA che la plastica, tutta la plastica, in quanto materiale con ricca disponibilità di elementi nutrienti, diventerà col tempo cibo per qualche specie batterica è, appunto, una CERTEZZA!
                      Ma guarda che è talmente certo che è già avvenuto

                      Il ns eroe si chiama Ideonella sakaiensis 201-F6

                      La scoperta sorprendente del batterio mangia-plastica | Working Process

                      la cosa ionteressante è che la natura non ha mica dovuto aspettare Dow Chemicals o INEOS..pare che il PET esistesse gia..lo hanno trovato proprio inseguendo le "tracce genetiche" di questo "tizio"...e trovando che alcune foglie hanno un rivestimento in PET.
                      Cacchi...chissa la faccia di WuWei quando lo legge! ha appena detto che la sintesi..la natura..che qui ..che la..e ora pere che una piante addirittura secerne PET..d'altra parte le pinte sono è un laboratorio raffinato...e tutte specializzate..alcune fanno la gomma..altre le resine fenoliche..e ora pure il PET!

                      Sta a vedere che il ns agricoltore montano , fra qualche hanno lo vediamo strizzare foglie per fare PET per le bottiglie..prendendo anche la PAC si intende..se lo fa la foglia allora è AGRICOLO..dunque buono giusto santo e INCENTIVATO a spese della collettività.
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                      Commenta


                      • Marcober scrivi:
                        Quel lavoro ci dice che USA+EUROPA sono responsabile del 2% del rilascio di plastica nei mari, mentre il resto del Mondo vale il 98%!
                        Forse scordi un piccolissimo particolare: Fino all'anno scorso, e tutt'oggi in maniera minore, la maggior parte (70-80%) dei nostri rifiuti tecnologici e plastici collegati veniva spedita in Cina e paesi simili proprio per evitare il problema qui, nella lungimirante europa e nei fratelli USA.
                        Ovviamente l'obiettivo era risparmiare tonnellate di costi in casa per gestire responsabilmente questi rifiuti ma aumentando, purtroppo, tonnellate di rifiuti mal gestiti a casa degli altri.

                        Quindi se vogliamo analizzare bene il problema facciamolo... ma senza perdere di vista punti essenziali.

                        Questo giochino, dalle mie parti, si riassume con "fare il gay col culo degli altri"!
                        Essere realisti e fare l'impossibile

                        Commenta


                        • Roy mi meraviglio di te, oggi il termine più diplomatico è "benaltrismo"...

                          I problemi sono sempre altrove, se si vuole ridurre l'inquinamento da auto è colpa della biomassa e viceversa, se si vuole ridurre l'uso della plastica è colpa "degli altri"...

                          Mi piacerebbe scoprire però, per completezza, quanta della plastica sversata dal 98% del mondo è prodotta in USA+Europa...e quanta della plastica GIA' presente in ambiente proviene da USA+Europa...

                          Altrimenti mi sembra si voglia andare a concludere come per le emissioni di CO2, dove pretendiamo che nazioni che non hanno avuto il nostro benessere riducano le emissioni quanto noi.

                          Non ricordo quale intellettuale ha scritto un paragone che calza sia per le emissioni di CO2 che per la plastica, era qualcosa tipo "chiedere di ridurre le emissioni ai paesi poveri è come sedersi a tavola obesi dopo anni di eccessi e obbligare l'unico denutrito a iniziare la dieta insieme a noi"
                          I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                          https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

                          Commenta


                          • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                            Stiamo discutendo di DUE ordini diversi di problema!
                            1) Che impatto ha sulla salute umana?
                            2) Che impatto ha sull'ambiente naturale?
                            Sul secondo aspetto ho già scritto. Ha un impatto piuttosto pesante oggi. Anche dovuto alla frenetica crescita disordinata e per nulla attenta ai temi ambientali del mondo una volta "in via di sviluppo" ed oggi in pieno sviluppo.
                            Col tempo la plastica diventerà semplicemente un altro serbatoio di cibo per batteri che la inseriranno nella catena alimentare. Una cosa è la potenzialità di pericolo per il singolo individuo. Che, ovviamente, è importantissima per l'essere umano, ma molto meno per la specie. Altra cosa il reale pericolo per l'ambiente.

                            Il primo aspetto invece è più interessante per gli aspetti sanitari. Molti dei composti contenuti nelle plastiche sono sospettati di cancerogenicità.
                            Per chi volesse approfondire qualcosa sugli STUDI SCIENTIFICI che provano con assoluta certezza che GIA' ORA le plastiche sono facile preda di biofilm batterici...
                            The composition of bacterial communities associated with plastic biofilms differs between different polymers and stages of biofilm succession
                            Al secondo tema dai la solita risposta da occidentale: noi siamo i buoni, i cattivi sono quelli in via di sviluppo. Peccato che ad inquinare negli ultimi 50 anni siano stati i buoni ma adesso che c'è da fare soldi con riciclo e costruzione di impianti moderni nel terzo mondo allora dimentichiamo tutto ciò che è stato.
                            Al primo quesito come già detto non è che possiamo stare a braccia conserte e aspettare l'arrivo di questi salvifici batteri.
                            La situazione peggiora ogni giorno anche se non si percepisce. Anzitutto non si sa neppure quelli effetti potrebbero causare si catena alimentare e ecosistemi. Poi lo studio che hai citato dice esplicitamente che ancora non si sa praticamente nulla. Non capisco poi perché lo studio che ti fa comodo non è cialtrone e il resto delle tutte sboccataggini dotte mentre altri studi di alle università e enti accreditati non valgono niente solo perché non dicono quello che vuoi sentirti dire.

                            Il reale pericolo per l'ambiente C'È ed è CONCRETO ed è in atto sotto gli occhi di tutti. Inutile sviolinare baggianate come quelle sulla foresta rossa!
                            "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                            “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                            "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                              Quel lavoro ci dice che USA+EUROPA sono responsabile del 2% del rilascio di plastica nei mari, mentre il resto del Mondo vale il 98%!!
                              Ma il consumo della plastica è proporzionale al PIL, e USA+EUROPA valgono il 50% del PIL Mondiale.
                              Dunque usare tecnologie di tipo europee nel resto del Mondo farebbe crollare inquinamento degli oceani del 96%
                              Esatto. Usare TECNOLOGIE avanzate e efficaci è una soluzione realistica. Sprecare energia per confezionare inutili filmatini NO!
                              Le tecnologie futuribili sono lo sviluppo, anche tramite OGM certo, di ceppi batterici che riescano a digerire ogni tipo di plastica (creando metano e CO2. Certo! Ma lo fa qualsiasi organismo che biodegrada un materiale! Non è che i materiali bio ne sarebbero immuni eh!) e fino a che non ci sono tecnologie del genere disponibili smaltire le plastiche non riciclabili tramite le tecnologie attualmente disponibili (pirolisi, incenerimento, quel che si preferisce purchè efficace).

                              Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                              Al secondo tema dai la solita risposta da occidentale: noi siamo i buoni, i cattivi sono quelli in via di sviluppo. Peccato che ad inquinare negli ultimi 50 anni siano stati i buoni ma adesso che c'è da fare soldi con riciclo e costruzione di impianti moderni nel terzo mondo allora dimentichiamo tutto ciò che è stato.
                              Può pure essere. Ma io continuo a ritenere che l'idea che l'Occidente si "converta" alle vostre ideologie di stampo decrescitorio resta ridicola. Se comunque ci sperate... che dirvi? Tanti cari auguri!
                              Io non do la "colpa" ai paesi in via di sviluppo. Mi limito a segnalare la REALTA'! Le soluzioni modeste e tecnologiche quanto si vuole le adotteranno i paesi occidentali. Non quelli in via di sviluppo! Non c'è una valutazione morale. E' semplice constatazione della realtà che rende del tutto velleitaria qualsiasi fuga onirica stile "aboliamo la plastica!!".
                              Ma se vi piace sperarci... chi sono io per rovinare i sogni?

                              Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                              Al primo quesito come già detto non è che possiamo stare a braccia conserte e aspettare l'arrivo di questi salvifici batteri.
                              Anche perchè un comportamento del genere sarebbe tipico di un cretino. Infatti NESSUNO ha detto questo. In NESSUNA parte di questa discussione.

                              Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                              La situazione peggiora ogni giorno anche se non si percepisce. Anzitutto non si sa neppure quelli effetti potrebbero causare si catena alimentare e ecosistemi. Poi lo studio che hai citato dice esplicitamente che ancora non si sa praticamente nulla. Non capisco poi perché lo studio che ti fa comodo non è cialtrone e il resto delle tutte sboccataggini dotte mentre altri studi di alle università e enti accreditati non valgono niente solo perché non dicono quello che vuoi sentirti dire.
                              Mi sono solo adattato al clima creato da te. Tutto ciò che non ti piace ascoltare è frutto di confindustria, la lebbies della plastiche, ilpiddì, ecc. ecc. no? E allora cosa ti aspetti?
                              Ho già detto e ripetuto cosa è credo CHIARISSIMO! La disponibilità di elementi nutritivi sotto forma di polimeri plastici PRODURRA' (è CERTo, GARANTITO, SICURO!!) lo sviluppo di forme batteriche in grado di metabolizzarli con efficienza gradualmente maggiore negli anni. E' un banalissimo processo biologico che si fonda sull'evoluzione.
                              Chi nega questo o è un credente del "disegno intelligente" o altre idiozie religioso-ideologico o è un cialtrone che di biologia e processi evolutivi non ne sa nulla, ma dato che sventola la bandierina dell'associazione ambientalista di turno pensa di poter dire cosa crede.
                              E non ricominciare con le lamentele sugli insulti. Nessuno ti ha tirato in ballo.

                              Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                              Il reale pericolo per l'ambiente C'È ed è CONCRETO ed è in atto sotto gli occhi di tutti. Inutile sviolinare baggianate come quelle sulla foresta rossa!
                              Le baggianate qui non le scrivo certo io. Evita di fare affermazioni facilmente contestabili che poi ti si risponde e cominci a roderti il fegato!
                              https://www.cell.com/current-biology...showall%3Dtrue
                              Come puoi leggere lo studio ha incontrato subito l'incredulità di quelli che vedono sempre il disastro biologico imminente.
                              La natura è MOLTO più adattabile e resistente di cosa pensiamo. L'esempio di Chernobil è solo un richiamo a non considerare l'ululato del primo eco-talebano che predice il "disastro imminente" come oro colato!
                              E' sensato e corretto adottare ogni misura POSSIBILE per sostituire le plastiche inquinanti laddove sia possibile.
                              E' insensato ipotizzare che ci sia il complottone di Bigraffinery per coprire il pericolo di estinzione della vita sulla Terra.

                              Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                              Roy mi meraviglio di te, oggi il termine più diplomatico è "benaltrismo"...
                              Esatto. Infatti ogni volta che si discute di come eliminare i rifiuti plastici non riciclabili e qualcuno evoca l'incenerimento è sempre un coro di "ci vuole ben altro". Specie se c'è il comitato ricco di voti potenziali ad ascoltare. E poi tutto si ferma li perchè il "ben altro" di solito si traduce nel ridicolo "aboliamola".
                              Hai perfettamente ragione!
                              Ultima modifica di BrightingEyes; 19-06-2019, 13:16.
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                              Commenta


                              • Ciao BE,
                                La storia della "Foresta Rossa" di Chernobil è esemplare in questo senso! La dose di radiazione sul terreno la rende pericolosissima per il singolo essere umano, ma la vita selvatica prospera meglio che in qualsiasi altro posto del mondo grazie all'assenza di attività umana!
                                La foresta è rossa proprio per l'elevatissima radiazione assorbita dal mondo vegetale. E dobbiamo ringraziarlo infinitamente se è riuscito a fissare la radiazione sopravvivendo e facendo sopravvivere il mondo animale.
                                Ma ti ricordo che la radiazione nonn è scomparsa!! E' solo li... fissata in attesa che un incendio la liberi nuovamente nell'aria per farle fare il giro di tutto il pianeta terra ancora qualche decina di volte.
                                La scommessa è solo sul quando arriverà questo "incidente" e quanto sarà ampio. Per decadere quella radiazione richiede ancora diverse centianai di anni. Riusciremo a mantenere l'uomo lontano da quei luoghi così a lungo?

                                P.S. scusate l'OT... torniamo a bomba sulla plastica cercando di risolvere la questione sempre grazie a risorse "esterne" all'essere umano. Noi si fanno i danni e poi si attende che qualche batterio o pianta ci metta la toppa... anche qui torniamo al più elegante "benaltrismo" di Riccardo
                                Essere realisti e fare l'impossibile

                                Commenta


                                • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                  Il ns eroe si chiama Ideonella sakaiensis 201-F6

                                  La scoperta sorprendente del batterio mangia-plastica | Working Process

                                  la cosa iontyeressantye è che la natura non ha mica dovuto aspetatre Dow Chemicals o INEOS..pare che il PET esisteva gia..lo hanno trovato proprio inseguendo le "tracce genetiche" di questo "tizio"...e trovando che alcune foglie hanno un rivestimento in PET.

                                  Sta a vedere che il ns agricoltore montano , fra qualche hanno lo vediamo strizzare foglie per fare PET per le bottiglie..prendendo anche la PAC si intende..se lo fa la foglia allora è AGRICOLO..dunque buono giusto santo e INCENTIVATO a spese della collettività.
                                  Sicuro che si tratta di un eroe? Qualcuno ha studiato cosa resta e cosa emette il batterio dopo il lauto pasto? Si sa cosa significherebbe per l'ambiente il suo proliferare? Ogni medaglia ha un altra faccia...
                                  Però ti ringrazio per l'articolo che dice cose interessanti.
                                  Si tratta difatti di una delle plastiche più diffuse al mondo. Se ne producono circa 50 milioni di tonnellate l’anno e viene impiegata in diversi settori. L’utilizzo principale riguarda la produzione di contenitori per bevande (66%) e per cibi (8%) ma anche per costruire etichette, involucri per batterie, tubi e pellicole.
                                  ....
                                  arrivando a rappresentare anche la frazione merceologica preponderante dei rifiuti rinvenuti in mare: si parla di percentuali dal 60 all’ 80% del totale, con punte che toccano il 90-95% in alcune regioni.
                                  ...
                                  Questi rifiuti rappresentano una presenza altamente dannosa per diverse specie animali: la microplastica (particelle micrometriche di plastica) viene difatti facilmente ingerita dal plancton diffondendosi poi al resto dell’ecosistema. Inoltre, l’odore della plastica, inganna gli stessi animali marini i quali ingeriscono questo materiale credendolo cibo per loro commestibile.

                                  Ad aggravare questo panorama sconfortante c’è anche il fatto di come la maggior parte delle materie plastiche non si decomponga mai completamente, come invece accade per il materiale organico, che ritorna ai suoi composti di base, una volta decomposto.


                                  L'hai pubblicato tu, eh, quindi immagino che lo condividi.

                                  Qual'è la pianta che produce PET?
                                  Stai tranquillo, mai preso la PAC. Ai piccolissimi come me non arrivano neppure per briciole. E neppure le ho mai chieste.
                                  "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                  “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                  "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

                                  Commenta


                                  • Roy, non si tratta di "aspettare il batterio". Quello arriverà comunque, ma in tempi lunghi.
                                    Si tratta di adottare le soluzioni, parziali ma possibili realisticamente, che contengano al minimo il danno. Definendolo prima con precisione, però, il danno.
                                    Parlando tecnicamente, su che base io dovrei convincermi che evitare l'incenerimento o comunque il trattamento di pirolisi dei rifiuti plastici dovrebbe essere meno dannoso per la vita naturale mondiale del permettere che le microplastiche si diffondano?
                                    Non sono qui a sostenere bigplastic, ma non ho ancora capito QUALE proposta seria si oppone a quello che mi pare sensato!
                                    Invocare la scomparsa della plastica a me pare un po' efficace quanto il congiungere le mani e elevare una preghiera al cielo. Magari funziona eh! Per carità!
                                    Ma a me continua a sembrare un po' "benaltristico"....

                                    Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                    Sicuro che si tratta di un eroe? Qualcuno ha studiato cosa resta e cosa emette il batterio dopo il lauto pasto? Si sa cosa significherebbe per l'ambiente il suo proliferare? Ogni medaglia ha un altra faccia...
                                    Come tutte le tecnologie umane. La ricetta miracolosa non fa parte delle tecnologie reali, ma abbonda fra le illusioni ideologizzate.
                                    In questo caso chiederei supporto a mr Hyde, ma ritengo probabili emissioni di idrogeno, metano e altri composti simili a quelli di ogni decomposizione batterica.
                                    Dal punto di vista tecnologico potrebbe essere un'ottima occasione per sviluppare batteri che producano idrogeno o idrometano a bassissimo costo.

                                    Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                    Però ti ringrazio per l'articolo che dice cose interessanti....
                                    Ad aggravare questo panorama sconfortante c’è anche il fatto di come la maggior parte delle materie plastiche non si decomponga mai completamente, come invece accade per il materiale organico, che ritorna ai suoi composti di base, una volta decomposto.
                                    Si, dice cose interessanti. Ma anche inesattezze come questa. Non è una questione di "quali plastiche", ma solo di tempo ed evoluzione naturale.
                                    Ultima modifica di BrightingEyes; 19-06-2019, 13:43.
                                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                    Commenta


                                    • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                      Le tecnologie futuribili sono lo sviluppo, anche tramite OGM certo, di ceppi batterici che riescano a digerire ogni tipo di plastica
                                      Evvai! Ancora nessuno ci aveva infilato gli OGM nella discussione. Ottimo, modifichiamo tutto. Facciamo un bel minestrone di ciò che esiste. Nella peggiore delle ipotesi abbandoneremo il pianeta a se stesso e andremo ad inquinarne un altro...

                                      Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                      Io non do la "colpa" ai paesi in via di sviluppo. Mi limito a segnalare la REALTA'! Le soluzioni modeste e tecnologiche quanto si vuole le adotteranno i paesi occidentali. Non quelli in via di sviluppo! Non c'è una valutazione morale. E' semplice constatazione della realtà che rende del tutto velleitaria qualsiasi fuga onirica stile "aboliamo la plastica!!".
                                      No. Il tuo si chiama paraculismo. La realtà è frutto della storia. È molto più complessa di come tu cerchi di dipingerla furbescamente.
                                      Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                      Esatto. Infatti ogni volta che si discute di come eliminare i rifiuti plastici non riciclabili e qualcuno evoca l'incenerimento è sempre un coro di "ci vuole ben altro".
                                      Incenerire è il modo più deleterio di disfarsi di qualcosa che dall'estrazione al fine vita ha già inquinato parecchio, dando la botta finale.

                                      Capisco che hai un vocabolario stereotipato e questo ti serve ad incitare la massa ma se c'è qualcuno di ideologico quello sei tu!
                                      Il resto che infarcisci dei soliti insulti non rispondo neppure. Ti diverti a fare il troll, fallo da solo.
                                      "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                      “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                      "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

                                      Commenta


                                      • Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio

                                        Non ricordo quale intellettuale ha scritto un paragone che calza sia per le emissioni di CO2 che per la plastica, era qualcosa tipo "chiedere di ridurre le emissioni ai paesi poveri è come sedersi a tavola obesi dopo anni di eccessi e obbligare l'unico denutrito a iniziare la dieta insieme a noi"
                                        nella plastica è ancora peggio. Se i grassi sono coloro che buttano semplicemente i rifiuti in mare e i magri quelli che fanno Economia circolare..in pratica e come se noi Europei ci sedessimo a tavola smunti e smagriti e vedendo gli laltri belli paciocconi..decidessimo che è ns dovere rinunciare anche al misero piatto di riso in bianco bollito che ci concediamo una volta al giorno...al fine di dare un ulteriore faticosissimo contributo alla causa, senza nemmeno tentare di spiegare agli latri che se forse limitano del 10% le loro calorie, campano meglio..ovvero se iniziano a fare dei buchi per terra e sotterare rifiuti invece di lasciarli ammucchiati al dilavamento senza controllo dei percolati oppure buittandoli direttamente nel mare..forse sarebbe meglio.

                                        Mi piacerebbe scoprire però, per completezza, quanta della plastica sversata dal 98% del mondo è prodotta in USA+Europa...e quanta della plastica GIA' presente in ambiente proviene da USA+Europa...
                                        il 40% è prodotta un USA + EUROPA..il 60% è prodotta altrove.
                                        Dunque noi ne produciamo quasi metà..ne usiamo metà..(portarla in giro costa..l'uomo tende a produrre le cose vicino a dove vengono usate, se possibile, e un impianto piu o meno lo puoi fare dove vuoi..non è una miniera che la devi fare dove hai trovato la falda..anche se ovviamente la tendenza dei petrlieri è di fare man mano i prodotti a alto VA loro, vicino al giacimento..dopo essersi comprati la NOSTRA tecnologia, e quando dico nostra dico NATTA-MONTEDISON) e ne rilasciamo in mare 2 contro 98.
                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                        Commenta


                                        • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                          ..in pratica e come se noi Europei ci sedessimo a tavola smunti e smagriti e vedendo gli laltri belli paciocconi..
                                          Gli altri paciocconi chi sono? Perché mi pare che l'Europa non sia un continente del terzo mondo. Almeno, non ancora...
                                          "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                          “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                          "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

                                          Commenta


                                          • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                            Roy, non si tratta di "aspettare il batterio". Quello arriverà comunque, ma in tempi lunghi.
                                            Si tratta di adottare le soluzioni, parziali ma possibili realisticamente, che contengano al minimo il danno. Definendolo prima con precisione, però, il danno.
                                            BE, è giustissimo studiare i danni, le conseguenze e le migliori soluzioni soprattutto per un problema come questo di livello mondiale.
                                            Ma non si può basare il principale concetto di soluzione del problema nel riciclo e nel riuso.
                                            Il problema, essendo mondiale, va risolto alla radice e non lasciando alla speranza che il cittadino comune si prenda sulle sue spalle (e nel suo portafoglio) l'onere di differenziare, riciclare, riutilizzare, recuperare, non abbandonare, ecc tutta la plastica che viene messa in commercio nel pianeta.
                                            E' un'illusione utopica o ideologizzata come hai scritto tu.

                                            I danni, i pericoli e i potenziali altri di cui non siamo ancora a conoscenza, da parte delle materie plastiche è sotto gli occhi di tutti e negli organismi di tutti.
                                            Quindi, per rimanere concreti e positivi, come minimo l'utilizzo delle plastiche va diminuito fortemente proprio a livello di produzione. Come ho già scritto messaggi fa, e rimango fortemente convinto, la palla deve andare a chi dirige la giostra, e deve essere lui stesso, guidato ovviamente da governi e associazioni, a fare in modo che ciò che viene messo in commercio deve essere il meno impattante possibile. Come nel campo della sicurezza nei cantieri è il titolare che è tenuto a fornire ai propri dipendenti i dispositivi di protezione migliori e sostituire sostanze e strumenti pericolosi con quelli meno pericolosi presenti sul mercato.

                                            Allo stesso modo bisogna abbandonare le plastiche di derivazione fossile, difficilissime da biodegradare, con altre soluzioni più facilemnte degradabili dall'ambiente e che abbiano ovviamente caratteristiche tecniche compatibili con la plastica da sostituire.

                                            Non ci sono? Per alcuni utilizzi si di sicuro. Per altri no? Studiamo. I centri di ricerca sono qui a posta. Però l'obiettivo a breve termine deve essere quello chiaramente di diminuire anno dopo anno l'utilizzo di plastica fossile.
                                            Iniziamo da dove è già possibile (e onestamente direi già che copriamo alte percentuali), e proseguiamo oltre grazie agli studi. Costano di più? Amen, poichè se internalizzassimo i costi ambientali e sanitari delle plastiche vorrei onestamente vedere il costo di un piatto usa e getta a che livelli sarebbe!

                                            Quindi preferirei che il focus scientifico si concentri di più su "troviamo i sostituti eco alle plastiche oggi non ancora conosciuti" che "studiamo i danni delle plastiche".
                                            Insomma andrei già oltre....

                                            Vi lascio un link ad un articolo che parla proprio di impianti avanzati, di innovazione e economia circolare... ma guardate caso c'è un buco in tutta questa bella filiera. Indovinate quale??
                                            Plastica: senza impianti, innovazione industriale e comunicazione l'economia circolare non c'e - Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile
                                            Roy
                                            Ultima modifica di eroyka; 19-06-2019, 14:17.
                                            Essere realisti e fare l'impossibile

                                            Commenta


                                            • Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
                                              Marcober scrivi:
                                              Forse scordi un piccolissimo particolare: Fino all'anno scorso, e tutt'oggi in maniera minore, la maggior parte (70-80%) dei nostri rifiuti tecnologici e plastici collegati veniva spedita in Cina e paesi simili proprio per evitare il problema qui, nella lungimirante europa e nei fratelli USA.
                                              Mi dai al fonte?

                                              Perche ad esempio la germani che è quella che raccoglie di piu, esportava nel 2017 340 mila tons
                                              voglio immaginare che intera Europa esportasse 1 mio di tons
                                              E ricordo che produciamo 350 mio di tons di plastica.
                                              Parliamo dunque di un flusso dello 0,3 % della plastica mondiale.
                                              pensi che tale stravolgente numero cambiasse gli equilibri mondiali?
                                              No ..e infatti tutt si sono organizzati fra natale e Capodanno..oggi in europa invece di esportare plastica SELEZIONATA esportiamo plastica RICICLATA..che cambia?
                                              La CIna lo ha fatto affinche il mercato interno del riciclo si sviluppasse..bene a fatto a farlo...era ora!
                                              Ma ala fine i tassi di raccolta, selezione e riciclo sono saliti lo stesso nel 2018 e ancora salgono nel 2019..con o senza Cina

                                              Inoltre venivano esportate partite di materiali GIA SELEZIONATI..in particolar modo PET che serve per fare PILE, dato che in Cina esiste tale industria tessile ormai sparita altrove per ragioni di costo manodopera.
                                              Non capisco che male ci sia nel fatto che un'industria tessile locale si approvvigioni di materia prima dove essa è abbondante e di buona qualità, (europa che ricicla il PET)..cosi come noi copriamo da loro altre materie prime o beni finiti, perche sono buoni e costano meno
                                              Vogliamo dire che il commercio mondiale è un male?
                                              Se favorisce Economia circolare, per me è un bene.

                                              Dunque se vuoi analizzare il problema..parti dai dati certi e fonte certe..senza fare giochini (e batttutine omofobe).

                                              Se pensi che la plastica che entra nel mare in Asia fosse in gran parte frutto di utilizzi Occidentali, sei in errore
                                              in ocidente abbiamo infatti la "catena del freddo"..un sistenma di distribuzione costoso e uinquinante che però preserva qualità e proprietà nutrizionali dei cibi..in India e Cina , Africa e Sud America hanno il "pastorizzato..il disidratato..lo shalf stable"..tutte modalità dove multinazionale+ plastica vanno a nozze.
                                              Dunque mi spiace ma sei in errore..

                                              D'altra parte dato OWED del 2010 di dicevano che in ASIA il 605 degli imballi in plastica elle regioni a 50 km dalla costa erano "mal gestiti" (abbandonati o gestiti in modo inadeguato) contro lo 0,9% degli USA

                                              Cosi come nei primio VENTI fiumi per rifiuti plastici trasportati NON abbiamo fiumi europei o USA..dici che portano i ns rifiuti in montagna per poi buttarli a mare ..invece di scaricarli in mare al largo , se questo fosse il VERI fine? Non suona un po ridicolo..no eh..solo un po?

                                              Infine..la Cina produce 60 mio di tons di rifiuti plastici ..la Germania 15..leviamoci dalla testa che in Cina finiscono in mare rifiuti che sono passati da casa nostra.
                                              Quelli che ci andavano erano pagati fior di qauttrini e li compravano perche servivano.
                                              poi che ci sia qualche container di robaccia che va "di traverso", puo essere..ma a chi fa malaffare costa meno bruciare qui dentro capannoni abbandonati che pagare 2000 euro per container via nave....ma ripeto..parliamo di zerovirgola legale..dunque zero virgolissima illegale.
                                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                              Commenta


                                              • Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio

                                                Siamo su un forum attento alle tematiche ambientali. A parte che le diatribe eccessive impediscono di fatto ai più di partecipare....non posso non notare che le argomentazioni di Marcober, per quanto corrette tecnicamente (magari non proprio tutte, ma quelle sulle plastiche direi di si) sembra arrivino alla conclusione:
                                                "facciamo già tanto, va bene così"

                                                E riciclare o riutilizzare va benissimo, ma bisognerebbe (IMHO ovviamente) anche ridurne la PRODUZIONE alla fonte, e invece si va in altra direzione a quanto sembra
                                                Avrai capito male. io mi impegno in prima prsona e come rappresentante della filiera a fare sempre di piu e meglio...dimmi dove avrei lontanamente scritto che "va bene cosi".
                                                Anzi..dico sempre..dobbiamo aiutare e spronare chi NON l fa..a farlo.
                                                Ma da qui a "tagliarselo via per far dispetto alla moglie "..ne corre.

                                                riguardo all'eccesso..non so..io vedo pochi esempi di eccesso..vedo che i prodotti sono sempre piu poveri, leggeri, smagriti nelle specifiche, inferiori al modello precedente, etc etc.
                                                Ok..qualche esempio di Overpackaging natalizio esiste...se a te un blister troppo robusto sembra eccessivo, per chi vende la card di memoria sembra indipensabile...non credo si diverta a spendere piu soldi inutilmente.
                                                Dunque magari dovremmo smetterla con l'atteggiamento del "so io che ci vuole" (di cui pure io a volte sono vittima quando compro cose che non mi soddisfano) e magari immaginare che e "lo fanno cosi..forse va fatto cosi". E comunque se vedete cose che odiate, lasciatele sullo scaffale.. di solito l'alternativa esiste sempre..magari non sarà il prodotto piu performante , dell'azienda di opunta e piu aggirnato..ma ognun ha il packaging che si può permettere, voi potete usare il pack che piu vi aggrada
                                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                                Commenta


                                                • Originariamente scritto da BrightingEyes
                                                  La CERTEZZA che la plastica, tutta la plastica, in quanto materiale con ricca disponibilità di elementi nutrienti, diventerà col tempo cibo per qualche specie batterica è, appunto, una CERTEZZA!


                                                  Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                  Ma guarda che è talmente certo che è già avvenuto
                                                  Leggendo bene gli articoli ed evitando il cherry picking, guardacaso proprio vicino al link sul killer delle balene che qualcuno aveva pubblicato prima, c'era questo:
                                                  In situ stimulation of aerobic PCB biodegradation in Hudson River sediments | Science
                                                  "A 73-day field study of in situ aerobic biodegradation of polychlorinated biphenyls (PCBs) in the Hudson River shows that indigenous aerobic microorganisms can degrade the lightly chlorinated PCBs present in these sediments. Addition of inorganic nutrients, biphenyl, and oxygen enhanced PCB biodegradation, as indicated both by a 37 to 55 percent loss of PCBs and by the production of chlorobenzoates, intermediates in the PCB biodegradation pathway"
                                                  <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

                                                  Commenta


                                                  • [QUOTE=marcober;119899442]...
                                                    "lo fanno cosi..forse va fatto cosi".
                                                    Anchè NO.
                                                    E comunque se vedete cose che odiate, lasciatele sullo scaffale..
                                                    Già,condivido ...
                                                    ...di solito l'alternativa esiste sempre..
                                                    Nei normali super/iper/disc/ecc/ecc mooolto poca...
                                                    ..

                                                    Commenta


                                                    • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                                      Al secondo tema dai la solita risposta da occidentale: noi siamo i buoni, i cattivi sono quelli in via di sviluppo. Peccato che ad inquinare negli ultimi 50 anni siano stati i buoni ma adesso che c'è da fare soldi con riciclo e costruzione di impianti moderni nel terzo mondo allora dimentichiamo tutto ciò che è stato.!
                                                      dunque fammi capire..siccome tuo nonno è stato un pochino stron..ehm..faceva parte di uan societa che aveva poca cura del pianeta..ora dobbiamo dare "pari opportunità di inquinare" anche a chi arriva oggi?
                                                      Giarda che oggi la classifica degli inquinatori plastici è
                                                      ASIA 71%
                                                      Africa 17%
                                                      Sud America 7
                                                      Europa +USA 5% (Ellen MacArthur che è la piu odiata fra i plasticari dice 2%..tropo buona)

                                                      ora..che sia 2 o 5% poco cambia..che facciamo..siccome mio e tuo nonno usavano PCb neui trasformatori..PCB nei campi..DDT nei campi..Freon nei compressori,, etc..allora oggi lasciano che mld di Cinesi e Indiani facciano lo stesso?
                                                      Ma io "anche no"..e piuttosto vorrei un "piano Marshall" dell'Occidente che interviene a gestire il pattume dell'Asia..e invece..pensiamo ai cm dei cocomeri e ai bastoncini dei palloncini..secondo me abbiamo eletto degli idioti..ma se a te sta bene, ottimo.
                                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                                      Commenta


                                                      • Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
                                                        Il problema, essendo mondiale, va risolto alla radice e non lasciando alla speranza che il cittadino comune si prenda sulle sue spalle (e nel suo portafoglio) l'onere di differenziare, riciclare, riutilizzare, recuperare, non abbandonare, ecc tutta la plastica che viene messa in commercio nel pianeta.
                                                        E' un'illusione utopica o ideologizzata come hai scritto tu.
                                                        . Sicuramente hai ragione nel fatto che non si può sperare che il cittadino si prenda sulle spalle l'onere di riciclare. Sul riutilizzare e recuperare il singolo qualcosa può fare, infatti è un cavallo di battaglia delle lotte ecologiste. E mi trova pure d'accordo (per quanto lievemente scettico sui reali risultati attendibili). Invece il differenziare lo vedo proprio come assoluto obbligo civile per ciascuno di noi.
                                                        Si può fare, non è impossibile. E a mio parere sarebbe utilissimo permettere già una differenziazione delle varie plastiche imponendo alle aziende che le utilizzano l'adozione di appositi simboli o etichette, non facilmente asportabili, che indichino al volo all'utilizzatore finale dove infilare il rifiuto. Il resto lo dovrebbero fare le norme e regolamenti comunali e la possibilità di risalire facilmente a chi smaltisce non in modo corretto. Si può fare. Serve la volontà politica e il supporto dei cittadini (che è già tanto se non si organizzano subito in ComitatoDelNo quando un assessore un pelo più lungimirante prova a cambiare politica di differenziazione! Altro che "rinuncia alla plastica"!)
                                                        Senza cercare polemiche inutili, mi perdonerete, ma io resto molto, molto, scettico sulla possibilità che si arrivi a "eliminare" la plastica. Se ci sono alternative velocemente biodegradabili ben vengano, ci mancherebbe. Ma a mio parere non c'è alcuna possibilità che si riesca a fare a meno della plastica nei paesi occidentali. Figuriamoci nel resto del mondo!
                                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

                                                        Commenta


                                                        • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                          dunque fammi capire..siccome tuo nonno è stato un pochino stron..ehm..faceva parte di uan societa che aveva poca cura del pianeta..ora dobbiamo dare "pari opportunità di inquinare" anche a chi arriva oggi?
                                                          No. Non dico questo. Dico che il mondo occidentale ha fatto quello che ha voluto per 50 anni. Si può calcolare quanta plastica è stata prodotta e utilizzata negli ultimi 70 anni nei vari continenti? Credo che le percentuali che hai citato sarebbero molto diverse...
                                                          Comunque avevo anche detto che al mondo occidentale interessa quanto inquinano i paesi in via di sviluppo perché c'è da farci bei soldoni anche lì...

                                                          Non mi hai più detto quale pianta produce il PET
                                                          "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                          “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                          "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

                                                          Commenta


                                                          • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                                            https://www.cell.com/current-biology...showall%3Dtrue
                                                            Come puoi leggere lo studio ha incontrato subito l'incredulità di quelli che vedono sempre il disastro biologico imminente.
                                                            La natura è MOLTO più adattabile e resistente di cosa pensiamo. L'esempio di Chernobil è solo un richiamo a non considerare l'ululato del primo eco-talebano che predice il "disastro imminente" come oro colato!!
                                                            cavolo, anche oggi ho imparato una cosa nuova
                                                            Qeusta davvero non la sapevo..ci sono 7 volte piu lupi (apice catena alimentare mammifera) nella zona di esclusione di Chernobil che non in 4 zone "riserva naturale" circostanti
                                                            Sembrerebbe quasi che basta tenere fuori dalle balle gli animalisti coi loro gipponi per trasportare luci e telecamere per filmare sin nelle tane interrate..che il lupo torna a figliare in allegria..visto che la lupacchiotta è piu di buon umore con lui che con il cameraman della BBC.

                                                            Ora ci diranno che succede perche se la lupa è fosforescente..il maschio la vede a km di distanza e si accoppia piu di prima..poi pero se manga UNA fibra di PVC del 1960 che ha visto di sbieco del PCB, allora di colpo diventa sterile a vita..mentre con le radiazioni "per 30 anni a livello cronico (virgolettato)", non sembra patire..
                                                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                                            Commenta


                                                            • No. Serve tenere fuori dalle balle gli esseri umani e le attività connesse.
                                                              Non è che stiano così bene quegli animali, eh. Ad oggi presentano anomalie genetiche, funzionali e metaboliche,alto tasso di albinismo, vita media molto al di sotto della media, tumori, riduzione del cervello, della fertilità ecc.... Questo vale per insetti, mammiferi, ecc. Alle piante non è toccata sorte migliore...
                                                              Da studi recenti il livello radioattivo è ancora elevatissimo.
                                                              Vi servono foto delle mutazioni genetiche nella zona sugli umani?
                                                              "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                              “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                              "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

                                                              Commenta

                                                              Attendi un attimo...
                                                              X