PLASTICA: impatto su ambiente e biodiversità - EnergeticAmbiente.it

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PLASTICA: impatto su ambiente e biodiversità

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  • Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
    Beh Marcober ma allora siamo d'accordo, qui si parla di plastica dispersa in ambiente, e del fatto che siamo ben lontani (a livello globale, ma anche locale) dall'avere tutti i rifiuti plastici trattati in maniera controllata.

    Deviare sul fatto che i polimeri sono fondamentali per la vita serve a deviare dal problema che era all'origine del 3d, cioè il fatto che stiamo riempiendo l'ambiente di plastiche, macro mini e micro.
    ma sai..questo commento dovresti indirizzarlo a chi parla di pastasciutta..non a chi risponde a quel post.

    detto questo..in che senso ritieni che "siamo ben lontani ( a livello anche locale) dall'avere tutti i rifiuti plastici trattati in maniera controllata."
    fonti ufficiali dicono che in Italia
    - la % di plastica che è SMALTITA IN MODO INADEGUATO (cioè conferita dal cittadino MA gestita da chi è preposto con una modalita che puo causare inquianamento in ambiente) è ZERO
    - la plastica che è oggetto di LITTERING a 50 km dalla costa rappresenta 0,1% dell'immesso a consumo.

    Su quali DATI si fonda la tua frase?
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • I batteri sono una forma di vita. Non un "regalo" della natura al genere umano. Quindi è assurdo parlare di "batteri buoni o cattivi". TUTTI i batteri possono essere pericolosi per l'uomo nelle giuste condizioni. I cosiddetti batteri simbiotici, che vivono nel nostro intestino e che in caso di cura antibiotica prolungata vengono fatti assumere per rinforzare la flora intestinale (fermenti lattici e simili) in caso di crollo delle difese immunitarie si mangiano l'ospite senza alcuna remora di "amicizia".
      E' quindi ovvio che ogni forma batterica può presentare lati positivi e lati negativi. I batteri "mangiaplastica" non fanno eccezione. Così come non farà eccezione la definizione di plastica biodegradabile o sintetica. La plastica è TUTTA biodegradabile! Semplicemente quella che non era disponibile in natura fino a pochi decenni fa non ha ANCORA "predatori naturali" in quantità adeguata, ma li avrà presto o tardi. Con l'aiuto della tecnologia umana (ommmmioddddio... sta parlando di OGM?!?!? ) probabilmente anche prima, Sempre che i laboratori di ingegneria genetica nei castelli sulla collina riescano a sfuggire all'ira dei contadini con le torce ed i forconi, ovvio.
      Passiamo ad altro. Quello che si forma dalla decomposizione è ovviamente dipendente dal materiale di partenza. Ma in nessun caso in natura, cadaveri umani compresi, si assiste a una miracolosa creazione di "sola anidride carbonica ed acqua". Non so chi lo dice, ma direbbe una gigantesca sciocchezza!
      Molte delle sostanze che si formano nella decomposizione delle sostanze organiche possono essere tossiche o anche velenose. Ma anche qui... occorre fare la tara alle sciocchezze che si leggono. Dire che la decomposizione della plastica "aumenta l'effetto serra" ad esempio è una mirabolante sciocchezza non perchè sia falso. Ma perchè è un patetico tentativo di intortare il credulone!
      E' OVVIO che se decomponi emetti gas serra come CO2, metano, idrometano, ecc. ecc. Ma la stessa, identica, cosa avviene con la decomposizione delle plastiche biodegradabili, ovviamente!
      Per il resto le sostanze emesse è ancora da vedere quali siano, ma sventolare pericoli, fantasiosi più che potenziali, per poter avere un pretesto per dire "no, troppo pericoloso" a me non convince! Sta cosa del "principio di precauzione" ormai è una specie di clava sventolata dagli ecofanatici per qualsiasi argomento. Ma in molti casi è solo uno sciocco pretesto per sostenere posizioni antiscientifiche. Se una cosa è vantaggiosa o meno lo deve decidere chi ha la competenza e la preparazione adeguate. Non il carneade che si "preoccupa" per il benessere dei figli, perchè il primo PUO' sbagliare. Il secondo SBAGLIA di sicuro! Sempre!
      Non si agisce così nel metodo scientifico. Se la decomposizione batterica del PET con quel tale batterio determina la diffusione del cancerogeno tizio... si valuta se il rischio vale la candela, dove fare la decomposizione, come eventualmente evitare che il tizio si disperda in atmosfera, ecc. ecc. Se la decomposizione invece produce H2, CH4, NH3, H2S, PH3, putrescina, acido butirrico ecc. come succede nel 90% delle decomposizioni aerobiche... basterà passare sottovento e finisce li!

      Alla fine io non ho ancora capito il senso di tutta questa polemica! Se quello che leggo dovrebbe essere materiale che mi convince che è meglio "abolire" la plastica... a me, come uomo con perlomeno una infarinatura di scienza, fa l'effetto diametralmente opposto!
      La plastica NON è "negoziabile"! NON è un additivo della benzina o un gas da mettere nei frigo che si può sostituire con qualcos'altro! NON è un ghiribizzo malvagio di quello che decide di avvolgere in 70 strati di poliqualcosa l'innocuo prodotto per far piacere a bigplastic!
      E' un materiale con prestazioni che, in certi campi, lo rendono attualmente insostituibile! Punto!
      Come l'idrogeno... quando ci sarà dimostrato che con la canapa, gli scarti del mais, ecc. ecc. ci riuscirete a fare le arterie artificiali... ma perbacco! Sarò il primo a entusiasmarmi!
      Ma nel frattempo... andremo con i materiali plastici attuali! Che, tra parentesi, se preoccupano è solo per la notizia che si stanno sviluppando batteri che attaccano anche questi materiali! Perchè è (o dovrebbe...) essere OVVIO che, dal punto di vista medico-chirurgico, se un materiale non è "biodegradabile" quando lo metto al posto dell'aorta del nonno siamo tutti più felici! Nonno compreso!
      Questo è il mio settore, certo. Ma discorsi simili ve li farà un qualsiasi ingegnere meccanico, informatico, gestionale, ecc. ecc.
      Abolire la plastica NON si può nè si potrà MAI! Punto! E' come la Coca Cola. Che bello che era quando non c'era.... ma ORA C'E' e la gente vuole quello!
      Facciamocene una ragione e discutiamo delle VERE soluzioni per impedire che la plastica finisca nell'ambiente e lo inquini!

      Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
      Tra le quali per esempio quella che la natura abbia addirittura beneficiato delle radiazioni intorno a Chernobyl, ma scherziamo?
      Io non scherzo affatto quando parlo di cose SERIE! E' ovvio a un bambino che se in quella determinata situazione le specie animai proliferano e si moltiplicano la natura ne ha tratto ampio giovamento! Che NON viene di certo dal fatto che i lupi lì si pasciono di Cesio radioattivo! Ma dal fatto, ovvio, che un territorio fertile e ospitale come flora e fauna è ora del tutto privo di qualsiasi presenza o disturbo umano!
      Non capisco bene il senso delle polemiche su questa situazione! Non credo che ci sia qualcuno che pensa che si voglia sostenere che le radiazioni "fanno bene", spero!
      Ma è evidente a un bambino, provato dalla REALTA', che l'esposizione a dosi di radiazioni anche elevate NON rappresenta un rischio per l'ambiente o la specie! Ma solo per l'individuo!
      Lo so che ci sono molte più mutazioni. Garantisco! So anche perchè! E so perfettamente che gran parte di quelle mutazioni sono negative!
      Ma so anche che in natura esistono zone del pianeta dove ci sono esposizioni a radiazioni paragonabili e la vita se ne è sempre fregata alla grande! Non ha importanza per la natura quanti cuccioli di lupo escono con due teste o tre orecchie e muoiono in tenera età! E' interessante sapere che comunque una parte adeguata raggiunge l'età riproduttiva e si moltiplica!
      Questo esempio non era un supporto all'industria nucleare, comunque. Non partite con la lancia in resta a sfidare i mulini! Serviva solo a far capire che la natura sa difendersi molto più efficacemente di quanto si pensi. Le plastiche sono CIBO disponibile! E prima o poi i batteri che le attaccano si diffonderanno ubiquitariamente. E del "pericolo" per l'estinzione delle specie non si parlerà più. Non per le plastiche, perlomeno. Micro o macro. Purtroppo ci sono molti altri problemi ben più seri che mettono a rischio l'esistenza stessa di molte specie, a partire dal Riscaldamento Globale e dalla sovrappopolazione.
      Speriamo semmai che restino non attaccabili le plastiche più utili ad uso medico.
      Ultima modifica di BrightingEyes; 20-06-2019, 10:54.
      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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      • "Se per te CH4 prodotto in natura o in laboratorio sono la stessa cosa perché la formula è identica". E in cosa sarebbe diverso il metano da "laboratorio" e quello da posteriore di mucca?? No, prova a completarci questo intrigante concetto che siamo in vena di risate, dai!


        Note di Moderazione:
        Tolta parte relativa adl altro flame rimosso - eroyka


        Ultima modifica di eroyka; 20-06-2019, 12:58.
        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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        • Originariamente inviato da WuWei
          Se per te CH4 prodotto in natura o in laboratorio sono la stessa cosa perché la formula è identica, o un polimero, o quello che vuoi, sarà difficile che in te nasca una coscienza ecologica.
          i
          Qui però rasentiamo l'eresia scientifica...mi ricorda una esilarante discussione in cui uno voleva dimostrarci che la formula dell'energia cinetica non doveva avere la V al quadrato...che mi pare Riccardo abbia bannato piu volte.
          Cioè..se tolleriamo che la Terra sia Piatta.. per me la discussione è del tutto inutile...non si tratta piu di una dialettica supportata da dati che aiutano chi legge a farsi una sua idea circostanziata..ma di cercare di costruire un castello di menzogne per supportare una tesi errata.
          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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          • Non mi sembra difficile da capire, wuwei si riferisce (spero) alle differenti modalità e velocità di produzione e immissione in ambiente.

            Pure il metano emesso dalle mucche è un problema per il GW, e infatti si dice da tempo che alcune nazioni ricche dovrebbero ridurre il consumo di carne, soprattutto rossa.

            Bah...qui mi sembra che partano crociate basate sulle antipatie personali
            I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
            https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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            • Note di Moderazione:
              Intervengo per cercare di calmare gli animi. La discussione è a mio parere davvero interessante. Non roviniamola con eccessi inutili e derive radicali di qualsiasi genere. Rimaniamo sul "pezzo" che è già parecchio complesso. Grazie della collaborazione - Eroyka

              Essere realisti e fare l'impossibile

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              • Ciao a tutti,
                scusate ma il mio tempo disponibile per intervenire attivamente è limitato.
                Ma leggo e mi aggiorno (mentre modero i contenuti di taluni!!!).

                BE dici:
                E' OVVIO che se decomponi emetti gas serra come CO2, metano, idrometano, ecc. ecc. Ma la stessa, identica, cosa avviene con la decomposizione delle plastiche biodegradabili, ovviamente!
                Si, avviene all'atto della decomposizione con la differenza che la CO2 emessa dalla parte bio è stata fissata l'anno prima dalla pianta e quindi il risultato finale è circa zero.
                La parte fossile riemette in atmosfera la CO2 fissata ai tempi dei dinosauri... e non era proprio quella di ora come ben sai anche tu.
                Quindi differenza consistente.

                La questione di eliminare TUTTE le plastiche può essere irrealizzabile nei prossimi 50 o mettiamo anche 100 anni. Io non desidero in questo momento attaccare le plastiche tecniche realizzate in medicina o altri settori particolari ove le caratteristiche chimico-fisiche dei polimeri plastici sono attualmente insostituibili.
                Io voglio eliminare il restante 90% delle plastiche fossili che possono GIA' OGGI essere sostituite con successo da bioplastiche e biopolimeri di derivazione vegetale.

                Non la vedo come utopia ma semplicemente come volontà del sistema. All'inizio sarà anche costoso economicamente ma può risolvere un problema che a livello MONDIALE (e non solo locale marcober!!) è devastante e non procrastinabile di decenni.

                Bisogna intervenire rapidamente e con decisione partendo ORA dalle tipologie di plastiche ben sostituibili, ridurre il ricorso comunque ai polimeri a fronte di un ritorno ad una economia circolare di riutilizzo (perchè mai devo bere il latte da un tetrapak complicatissimo nella produzione e riciclo quando posso farlo da una bottiglia di vetro a rendere??????), e sostituire quindi, man mano la tecnologia bio avanza, tutte le altre plastiche.

                Che poi rimangano in circolazione protesi mediche, pezzi speciali e nicchie simili... chi se ne frega! sono certamente anche le cose più controllate e difficilmente disperse in ambiente.

                Ma tutto il resto può e deve scomparire nel giro di un ventennio.
                Roy
                Essere realisti e fare l'impossibile

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                • Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio

                  Si, avviene all'atto della decomposizione con la differenza che la CO2 emessa dalla parte bio è stata fissata l'anno prima dalla pianta e quindi il risultato finale è circa zero.
                  La parte fossile riemette in atmosfera la CO2 fissata ai tempi dei dinosauri... e non era proprio quella di ora come ben sai anche tu.
                  Quindi differenza consistente.
                  Qeusto è vero ma è SOLO UNA PARTE DEL RACCONTO.
                  se avessi la pazienza di leggere un LCA Certificato Terza parte (SGS nel mio caso) vedretsti che coltivare PLA emette PIU CO2 di quanta ne emetti se lo steso MANUFATTO PLASTICO lo fai col PETROLIO+PLASTICA RICICLATA COL ATTUALE TASSO RICICLO ITALIANO
                  E questo NONOSTANTE la CO2 assorbita durante la coltivazione...perche LCA conta quella MA POI conta anche la CO2 che emetti a fertilizzare, a irrigare, ad arare e mietere, a fare pesticidi, a lavorare il mais, a produrre il PLA. Dunque se la CO2 assorbita ed emessa dal PLA si compensa, TUTTA QUELLA SPESA per coltivarlo NON SI COMPENSA. E questa parte vale MOLTO DI PIU della CO2 che si emette a fare plastica da idrocarburi, a trasformarla e a RICICLARLA COI TASSI ATTUALI (90% raccolta differenziata), perche da un lato, non degradandosi, quella che non bruci FISSA la CO2 per centinaia di anni...e quella che RICICLI FISICAMENTE di fa calare la CO2 della filiera petrolchimica a monte, perche la CO2 del riciclo è modesta (poca energia per kg).
                  Dunque il riciclo ..bottle2 bottle ad esempio, emette pochissima CO2 confronto a coltivare biopolimeri.
                  Ma anche fosse bootle2nonbottle, il riciclo meccanico vince a mani basse..ma anche il riciclo da depolimerizzazione o da Plastc2oil vince..perche se anche RISALIRE agli intermedi chimici non libera la CO2 che la plastica (ricordiamocelo ) ha FISSATO e non LIBERATO
                  mentre al filiera del compostaggio IN TERIA è Neutrale, in pratica ha un fardello agricolo a monte superiore al petrolchimico, perche estrarre e raffinare, tutto sommato, consuma meno energia che coltivare..poi una fissa e libera..l'altra non fissa e NON libera, dunque sono entrambe material-neutral (sorpreso?)
                  Dunque NO..sei il classico esempio di "ripetitore" di fake news, di cui non sei solo oggetto ma, ripetendole senza approccio critico, ne diventi SOGGETTO DIFFUSORE..che per un amministratore di un Forum pubblico..secondo me...non è proprio indifferente ..meriterebbe una seria riflessione da parte tua, mi prmetto di segnalartelo dato che la lotta alle Fake sta assumendo importanza pari alla lotta alla plastica.

                  La parte fossile riemette in atmosfera la CO2 fissata ai tempi dei dinosauri.
                  Ok..ma chissenefrega..è stata FISSAAT e con Riciclo meccanico o chimico NON viene LIBERATA, ma resta FISSATA dentro un materiale..duqnue il PLA assorbe ed emette..il petrolio-plastica ha assorbito "allora" e "non emette se non la bruci".
                  Dunque a ben guardare..su un orizzonte abbastanza LUNGO..il petrolio-plastica cattura Co2..il PLA no..e a noi è servito e servirà tenerlo segregato. Dovrebbero incentivare uso del petrolio come materia e disincentivare uso el petrolio come combustibile..questo si.


                  Io voglio eliminare il restante 90% delle plastiche fossili che possono GIA' OGGI essere sostituite con successo da bioplastiche e biopolimeri di derivazione vegetale.
                  E con quale motivazione dato che
                  1) LCA è peggiore
                  2) quasi tutte NON sono solubili in acqua
                  3) quasi tutte NON sono compostabili nel terreno
                  4)sono in competizione con la fame nel Mondo
                  Quale è il "razionale" del tuo auspicio?

                  Non la vedo come utopia ma semplicemente come volontà del sistema
                  Cambia occhiali allora. il sistema (la UE) ha bandito i piatti ANCHE SE FATTI IN BIOPOLIMERO O IN BIOCOMPOSTABILE..duqnue no. il "sistema" non ha alcun interesse al bio..lo hanno alcune ONG che prendono soldi dal bio? puo essere..ma allora che pubblichino i loro bilanci e benefattori..


                  sui conteggi che ti ho messo...osserviamo rigoroso silenzio?
                  sul fatto che riciclare ha costi "insostenibili" mentre il 30 volte tanto costo del bio..lo liquidiamo con un "amen"?
                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                  • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                    ... Ma nel frattempo... andremo con i materiali plastici attuali! Che, tra parentesi, se preoccupano è solo per la notizia che si stanno sviluppando batteri che attaccano anche questi materiali! Perchè è (o dovrebbe...) essere OVVIO che, dal punto di vista medico-chirurgico, se un materiale non è "biodegradabile" quando lo metto al posto dell'aorta del nonno siamo tutti più felici!... Serviva solo a far capire che la natura sa difendersi molto più efficacemente di quanto si pensi. Le plastiche sono CIBO disponibile! E prima o poi i batteri che le attaccano si diffonderanno ubiquitariamente. ....
                    Speriamo semmai che restino non attaccabili le plastiche più utili ad uso medico.
                    Qualcuno ha detto "aspettiamo i batteri, allora!", come se fosse qualcosa di utopico (mentre invece pensare di convincere il 99,99% degli abitanti della Terra ad abolire la "plastica" invece non lo sia, visto che invece di abolirla vogliono quasi raddoppiarla).
                    Beh, purtroppo o per fortuna, i batteri ci sono già, la Natura ci ha già pensato e va avanti a velocità... batterica. Entro pochi anni, sarà una vera piaga .e distruggeranno ogni manufatto, compresi quelli che NON vorremmo fossero distrutti.
                    E poi, questa plastica così tossica e così nociva, come mai viene usata per le reti per le ernie, per gli stent coronarici, per le strutture per la ricrescita ossea e dentale etc etc?
                    Forse perchè non è affatto tossica?
                    E non tiratemi fuori che ci sono stati incidenti con rilascio in chirurgia estetica su seni e glutei! Quelli erano criminali, con presunti medici e produttori a umma umma: quelli ci saranno sempre, e verranno a poco a poco identificati e puniti.
                    <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                    • Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
                      Si, avviene all'atto della decomposizione con la differenza che la CO2 emessa dalla parte bio è stata fissata l'anno prima dalla pianta e quindi il risultato finale è circa zero. La parte fossile riemette in atmosfera la CO2 fissata ai tempi dei dinosauri... e non era proprio quella di ora come ben sai anche tu.
                      Quindi differenza consistente.
                      Innegabile! Concordo appieno!
                      Ma credo anche che non sia uno dei problemi più devastanti per l'effetto serra. D'altronde è verissimo che le plastiche di provenienza agricola emettono CO2 già assorbita dalle piante, ma è anche vero che la capacità agricola del mondo è pericolosamente vicina a un limite (tra l'altro permesso dall'utilizzo a manetta di prodotti derivati dal petrolio).
                      Insomma, alla fine non vedo questa gran certezza che le plastiche bio possano essere la risposta definitiva ed assoluta. Continuo a ritenere che una gestione intelligente e tecnologicamente avanzata della attuale plastica, mirata ad ottenere un percorso circolare o quasi, sia la soluzione per ora più fattibile per ridurre i danni.
                      Tanto i batteri si svilupperanno e degraderanno la plastica che ci piaccia o meno! Non abbiamo controllo sull'evoluzione naturale.
                      Credo che la posizione più sensata sia quella di puntare a utilizzare le plastiche bio, certo. Laddove possibile e vantaggioso. Che poi siano la maggioranza degli utilizzi o meno non saprei. Vedremo.
                      Ma continuo a ritenere che il vero punto di svolta sarebbe il traguardo del recupero al 100% delle plastiche, tutte. Con susseguente riciclo, digestione, pirolisi o smaltilmento per incenerimento.
                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                      • Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                        E non tiratemi fuori che ci sono stati incidenti con rilascio in chirurgia estetica su seni e glutei!
                        In molti di quei casi non erano nemmeno criminali a tutti gli effetti. Semplicemente non si conoscevano certe potenziali complicazioni.
                        Ma ti posso tranquillizzare e confermare in gran parte cosa hai detto. In realtà quei problemi li abbiamo più coi prodotti a base di silicone (che NON è un materiale organico! Non si può paragonare alla plastica, visto che la vita basata sulla silice per ora è solo una ipotesi della fantascienza o meglio della xenobiologia!) che non con le plastiche organiche.
                        Queste sono molto usate e danno scarsissime complicazioni. La bioingegneria se ne sta avvalendo da anni. Dacron e Goretex sono usati ormai di routine e nuovi materiali sono in studio.
                        Le plastiche sono non tossiche in questi utilizzi, certo. Per correttezza occorre però segnalare che la pericolosità (eventuale) non è a livello "macroscopico", ma potrebbe derivare da una digestione parziale di composti di plastica nel tratto gastrointestinale con relativo assorbimento di sostanze tossiche o cancerogene. O anche senza assorbimento con azione per contatto sulla mucosa intestinale.
                        Un altro settore da tenere sotto controllo è l'inalazione di derivati micro e nano delle plastiche. Anche qui con potenziali rischi.
                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                        • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                          Un altro settore da tenere sotto controllo è l'inalazione di derivati micro e nano delle plastiche. Anche qui con potenziali rischi.
                          sia per Normative ma ancor di piu per policy .il PACKAGING PLASTICO non fa praticamente uso di nanoparticelle.
                          Anzi la maggior parte dei clienti vuole Certificazione che NON sono aggiunge nanoparticelle plastiche o non plastiche che siano.
                          Potrebbero essere usate negli SMART PACKAGING o negli ACTIVE PACKAGING...ma proprio perche alcuni si basano su tali prodotti, di fatto non hanno ancora preso alcun mercato (e io spero che mai lo prenderanno, perche condivido che piu teniamo i materiali semplici, puri, puliti..e piu è facile selezionarli..meno è necessario segregarne una parte..piu vale il riciclato..meno problemi danno SE E QUANDO un incicile ne fa un uso incorretto, abbandonandolo in ambiente).

                          Il contenitore potrebbe diventare rosso il giorno della scadenza? pace..ne farò a meno se questo significa usare nanoparticelle che mettono a rischio salute di un mio dipendente..continuerò a guardare la data di scadenza...non mi serve altro.

                          Siccome il packaging copre 40% della plastica..fra food, medicale e cosmetico..e il tessile un'altra larga parte (anche lei con materiali ATOSSICI dato che occorre garantire loro uso a contatto con la pelle) e queste sono due fonti importanti de marine littering...possiamo almeno dire che tutta questa frazione è ATOSSICA, SENZA FTALATI, SENZA BISFENOLO, SENZA NANOPARTICELLE, SENZA METALLI PESANTI
                          Capisco che non è bello che sia abbandonata o che ci finisca come microfibre dai lavaggi..ma almeno possiamo dire che non contiene cancerogeni o mutageni e che non rilascia sostanze che potrebbero farci male NEMMENO se le ingeriamo noi direttamente o indirettamente (attraverso pesci che ne hanno mangiato)
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • BE, semplicemente le abbiamo ALL'INTERNO del corpo, a contatto con sangue, linfa, enzimi e proteine in un sistema complicato come il corpo umano. E NON SONO tossiche, sono state formulate e scelte apposta per il fatto che non fanno nessun danno. E scusa se è poco.

                            Invece qui si sta dicendo che tutta la plastica è nociva e va eliminata in favore di quella biodegradabile, e solo perchè viene da composti "naturali" o così si pensa... quando invece questa distinzione è solo una fantasia malata. La plastica non è nociva quanto dicono e quanto pubblicano con le fake news (comprese quelle sul PCB che sarebbe diventato un polimero o sullo stirolo monomero, o sulle plastiche che veicolano composti nocivi... proprio loro che non assorbono quasi nulla, mentre invece quelli assorbiti dalle materie veramente assorbenti manco se ne parla), e la plastica bio non è invece così bella e pulita, anzi...
                            E non parliamo di quando si scopre che il 60% delle microplastiche viene dal lavaggio di indumenti sintetici... nemmeno una parola, la colpa è comunque delle stoviglie monouso che non c'entrano nulla e della perfida chimica che fa i composti "diversi da quelli naturali" anche se sono uguali.
                            Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
                            Io voglio eliminare il restante 90% delle plastiche fossili che possono GIA' OGGI essere sostituite con successo da bioplastiche e biopolimeri di derivazione vegetale...
                            Perchè? (e non è una domanda superficiale)...
                            Sono tossiche? Allora promuoviamo quelle atossiche!
                            Sottraggono risorse al pianeta? Valutiamo quali sono quelle che incidono di meno!
                            Procurano danni "meccanici" alla fauna? Evitiamo di disperderle e conferiamole agli impianti di trattamento!
                            Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
                            risolvere un problema che a livello MONDIALE (e non solo locale marcober!!) è devastante e non procrastinabile di decenni...Ma tutto il resto può e deve scomparire nel giro di un ventennio...
                            E che riguarda Paesi che con l'Italia non c'entrano nulla e che non si possono obbligare a far qualcosa, e inquinamento di decenni fa e non di oggi. Oggi ci sono plastiche diverse, sistemi di raccolta differenziata e di recupero o distruzione controllatissimi.
                            Sai come si dice... quando i buoi sono scappati, invece di cercarli e riprenderli, andiamo a chiudere la stalla...
                            <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                            • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                              sui conteggi che ti ho messo...osserviamo rigoroso silenzio?
                              sul fatto che riciclare ha costi "insostenibili" mentre il 30 volte tanto costo del bio..lo liquidiamo con un "amen"?
                              Eccomi qui, a farti le pulci ai conteggi che, guarda bene, ti smonto con facilità.
                              Parto da qui:
                              Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                              a RICICLARLA COI TASSI ATTUALI (90% raccolta differenziata), perche da un lato, non degradandosi, quella che non bruci FISSA la CO2 per centinaia di anni...e quella che RICICLI FISICAMENTE di fa calare la CO2 della filiera petrolchimica a monte, perche la CO2 del riciclo è modesta (poca energia per kg).
                              Marco... insisti con questi numeri fantascientifici... ma ammettiamo anche che negli ultimi 2 anni (prima non davvero) in Italia si arrivi al 90% del riciclo della plastica che è stata raccolta in maniera differenziata (diciamo 80%?) di questo 80% un ulteriore 15-20% viene mandato in discarica perchè non idoneo e mi pare (numeri già circolati in discussione) un ulteriore parte del 20% mandata agli inceneritori.
                              Quindi viene riciclato il 90% del 52-55% della plastica buttata. Ovvero poco più della metà!!!!
                              E questo in uno dei paesi (lo hai detto tu) migliori a livello globale nel circolo raccolta-riciclo. Praticamente un bicchiere di plastica da vodka rispetto al prodotto mondiale... irrisorio!!!!

                              Pur dando per (quasi) buoni tutti i tuoi discorsi sui numeri della fissazione della CO2 per realizzare la plastica, devo chiarirti che: se quel petrolio non fosse tirato fuori da qualche km sotto terra o sotto i mari (magari dall'artico) o da sabbie bituminose (l'LCA l'hai calcolato anche da questa nuova fonte molto usata ultimamente???) NON ci sarebbe bisogno di fissare un bel niente!!!! poichè sarebbe rimasto dove era.
                              Mi spiace ma è un cane che si morde la coda, è un circolo vizioso che si autoalimenta e che se trova qualche scappatoia e su un unico fattore (in questo caso la CO2 fottendosene allegramente dei mega danni ambientali correlati), cerca di fare un bel greenwashing per diminuire la puzza di marcio che circonda il settore.

                              La bioplastica non ha questi problemi di realizzazione... mi spiace. Non sarà a impatto zero, questo è chiaro, ma nel complesso, in un VERO confronto TOTALE, dalla culla alla tomba non vedo confronto.
                              Quindi occhio a parlare di fake news (termine che personalmente odio...) nei miei confronti quando forse quello più adatto sarebbe greenwashing nei tuoi confronti (non personalmente ma del "ruolo" che stai svolgendo in questa discussione).

                              il sistema (la UE) ha bandito i piatti ANCHE SE FATTI IN BIOPOLIMERO O IN BIOCOMPOSTABILE..duqnue no. il "sistema" non ha alcun interesse al bio..
                              E di questo sono contento poichè l'origine bio, come detto, non risolve il problema e soprattutto non va ad intaccare la CULTURA delle persone e il sistema dell'usa e getta.
                              Ribadisco (li non hai risposto eh?) non ha senso usare, ove non indispensabile veramente, contenitori usa e getta di qualsiasi natura. Sembra difficile dar seguito a questa asserzione? Secondo me si solo nel primo momento del cambio di paradigma. C'è da cambiare il sistema dominante... facciamolo. Non è una scelta, a questo punto diventa una necessita'!
                              L'intera umanità ha vissuto migliaia di anni senza l'usa e getta... penso che ce la possiamo fare anche noi. E bene onestamente. Senza perdere di comodità ma usando intelligenza e sistemi innovativi. Non c'è bisogno di tornare alle anfore... ma il concetto di base va riletto e adattato ai tempi. Niente di sconvolgente.

                              Peccato che davvero allora si andrebbe ad intaccare profondamente il sistema delle plastiche, del petrolchimico e la mafia che fa i miliardi dietro i rifiuti... ecco.. invece di contattare "alcune ONG che prendono soldi dal bio" contattiamo le peggio mafie mondiali che introitano e controllano il mondo dei rifiuti. Lo sai che sono 5 o 7 anni che non esiste la legge che regoli realmente questo mondo?
                              Ci sono così tanti interessi in gioco che neppure i governoi riescono a normarla come si deve per il grandissimo lobbismo legale ed illegale che vi è intorno.

                              Quindi lascia perdere gli LCA (che pure ci vogliono, non voglio dire di no...) che possono spostare di 0,qualcosa delle emissioni di CO2 quando il paragone sotto tutti gli altri punti di vista è senza alcun confronto.

                              A te (e a tutti gli altri) la parola.
                              roy
                              Essere realisti e fare l'impossibile

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                              • Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                                Non mi sembra difficile da capire, wuwei si riferisce (spero) alle differenti modalità e velocità di produzione e immissione in ambiente.

                                Pure il metano emesso dalle mucche è un problema per il GW, e infatti si dice da tempo che alcune nazioni ricche dovrebbero ridurre il consumo di carne, soprattutto rossa.

                                Bah...qui mi sembra che partano crociate basate sulle antipatie personali
                                Meno male che qualcuno l'ha capito!
                                Non solo. La differenza la fa anche il contesto, ovvero la differenza che intercorre tra un laboratorio chimico, una raffineria e una stalla! Ovvero, la mucca ha un ruolo specifico all'interno dell'ecosistema naturale. Nel mangiare l'erba svolge diverse funzioni ecologiche dirette ed indirette che non si limitano al nutrirsi. E poi concima, e poi diventa nutrimento per altri esseri viventi. Insomma, fa parte della catena della vita.
                                Per la raffineria petrolifera o per il laboratorio potete dire la stessa cosa?
                                Adesso è più chiara la differenza tra CH4 naturale e sintetico?

                                La stessa cosa vale per polimeri naturali e plastica, batteri, radiazioni, e qualsiasi altra cosa. Anzi, in questi casi la differenza è ancora più banale e evidente!
                                L'uomo è solo un dente di un ingranaggio della natura. Filosoficamente è accettabile che essendo parte della natura l'uomo è la natura stessa. Ma da qui a volersi sostituire ad essa o avere manie di onnipotenza ne passa parecchio.
                                E non sto dicendo di abolire laboratori o altro ma di darci una regolata, un ruolo, una ridimensionata. Perché non è la natura ad esserci ostile ma noi
                                "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                  Adesso è più chiara la differenza tra CH4 naturale e sintetico?
                                  Era chiarissima fin da subito! NON ESISTE!
                                  Il metano è... metano! Da qualsiasi fonte provenga!

                                  Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                  La stessa cosa vale per polimeri naturali e plastica, batteri, radiazioni, e qualsiasi altra cosa.
                                  Sulla "qualsiasi altra cosa" non mi pronuncio. Mi pare superfluo.
                                  Su polimeri naturali e polimeri della plastica la differenza è sempre stata solo nella disponibilità in natura dei polimeri "naturali" che quindi hanno una ricca platea di microrganismi che se ne nutrono e quindi lo biodegradano. I polimeri plastici l'avranno col tempo. Batteri e radiazioni non capisco bene cosa c'azzecchino. Immagino sia un tentativo di anatema su "batteri sintetici" e "radiazioni prodotte dall'uomo". Anche in questo caso resta la solita grida manzoniana antiscientifica.
                                  Le radiazioni sono pericolosissime per il singolo individuo sia che provengano da reattori naturali (eh si! Esistono!) sia che li produca l'uomo. Entrambi sono praticamente innocui per la sopravvivenza delle specie in natura, come chiaramente provato non solo dalla ormai famigerata "Foresta Rossa", ma anche dalla fauna negli atolli resi invivibili (per l'uomo!) dagli esperimenti nucleari della guerra fredda o dalle zone dove c'è radioattività naturale.
                                  I batteri ormai sono utilizzati in molti campi. In primis in medicina (Batteri geneticamente modificati distruggono i tumori nei topi - Medimagazine). E lo saranno sempre di più. Preparate torce e forconi nel caso.
                                  Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                  L'uomo è solo un dente di un ingranaggio della natura. Filosoficamente è accettabile che essendo parte della natura l'uomo è la natura stessa. Ma da qui a volersi sostituire ad essa o avere manie di onnipotenza ne passa parecchio.
                                  Verissimo! Tutto sta a determinare quali siano gli avanzamenti tecnologici accettabili e quali siano le manie di grandezza per sostituirsi a Dio. L'utilizzo degli OGM NON è parte di queste manie, ad esempio. A mio parere, ovvio.
                                  Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                  E non sto dicendo di abolire laboratori o altro ma di darci una regolata, un ruolo, una ridimensionata. Perché non è la natura ad esserci ostile ma noi
                                  Si, concordo. Ci mancherebbe pure che abolissimo i laboratori! Regolata e ridimensionata sono d'accordissimo. Perlomeno come linea generale. Poi mi sa che il diavolo si annida nei particolari anche qui, ma vabbè...
                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                  • Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                    E non parliamo di quando si scopre che il 60% delle microplastiche viene dal lavaggio di indumenti sintetici...
                                    Ma a che servono 18 pagine di post se poi si insiste a scrivere bufale?
                                    Le fonti ufficiali dicono che il 70/80% delle microplastiche totali sono secondarie e originate da frammentazione di bottiglie, reti ecc. Il restante 20/30% sono primarie di cui il 35% (vado a memoria) sono fibre di tessuti.E basta!
                                    bright:
                                    Il metano è... metano! Da qualsiasi fonte provenga!
                                    Ma dai? Non mi dire!
                                    Se non vuoi capire o fai finta di non capire la differenza dubito che sia possibile aiutarti...
                                    "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                    “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                    "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                    • Non ho bisogno di aiuto. Ho detto solo quello che altri hanno messo ampiamente in luce. Il metano E' metano! Che sia di origine animale o "da laboratorio" tale resta! Non so se non devo dirtelo, ma E' COSI'.

                                      Non c'è un metano "buono" contro uno cattivo. Il metano emesso dalla degradazione delle sostanze plastiche vale come il metano emesso dalla degradazione delle bioplastiche. E per il metano non mi risulta si possa adottare lo stesso metro della CO2 che se di derivazione vegetale è la stessa che la pianta ha assorbito nella sua crescita, ecc.
                                      Se il metano viene emesso va a creare un aumento dell'effetto serra. Molto banalmente! E non mi risulta che ci siano studi scientifici che dimostrino che le plastiche biodegradabili emettano metano in misura diversa da quello delle non biodegradabili (quando saranno degradabili da batteri, ovviamente!).
                                      Quindi, assodato che il metano è e resta metano e che NON è a bilancio zero nemmeno con le bioplastiche... sembra che la soluzione per lo smaltimento resti sempre o l'incenerimento o la biodigestione in ambiente controllato. Cioè in pratica si torna al differenziare, recuperare, smaltire adeguatamente.
                                      Da petrolio o da canapa sempre metano emetteranno!
                                      O sbaglio?
                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                      • Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
                                        Io voglio eliminare il restante 90% delle plastiche fossili che possono GIA' OGGI essere sostituite con successo da bioplastiche e biopolimeri di derivazione vegetale.
                                        Io mi accontenterei di eliminare tutte le plastiche INUTILI. Che sono tantissime, a partire da imballaggi enormi per oggetti microscopici, vasche vaschine e vaschette per qualunque cibo che potrebbe essere benissimo solo incartato, acqua in bottiglia quando il resto del mondo beve dal normale rubinetto....

                                        Già così saremmo ad un bel passo.

                                        In questa discussione si è parlato tanto di "polimeri"..... quasi dando per scontato che qualunque "polimero" sia plastica. E' una stupidaggine. La plastica (che poi è un termine generico, di plastiche ce ne sono diverse) è certamente un polimero, ma ci sono una miriade di polimeri che non sono affatto "plastica". E anche il fatto che i "polimeri" siano fatti di catene di carbonio, idrogeno e magari ossigeno non significa che decomponendosi si trasformino in anidride carbonica e acqua.... diversi polimeri sono fatti con catene di anelli aromatici, che col cavolo diventano innocui se liberati in ambiente, a partire dal polistirene (o polistirolo) e anche il polietilen-tereftalato, che se decomponendosi libera gli anelli aromatici dell'acido tereftalico non vorrei essere quello che beve quella mistura.

                                        Aggiungo che le reazioni di polimerizzazione avvengono SEMPRE in presenza di catalizzatori, che tipicamente contengono elementi metallici che non sono proprio un toccasana, catalizzatori che rimangono in quantità minima ma non nulla nel prodotto finale.

                                        I batteri di BE spero non saranno quelli del suo stomaco..... però se vuole accomodarsi lui che magari può curarsi al primo sintomo .... si accomodi.
                                        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                        • WuWei, non andare a memoria, che poi ti confondi e scrivi sciocchezze. La tua convinzione viene dal link che tu hai proposto, ignorando di proposito gli altri che sono stati inseriti, del documento UE nel post 197:
                                          Microplastiche: origini, effetti e soluzioni | Attualita | Parlamento europeo

                                          "Microplastiche primarie:

                                          Rilasciate direttamente nell’ambiente sotto forma di piccole particelle
                                          Si stima che questa categoria di microplastiche rappresenti il 15-31% delle microplastiche presenti nell’oceano
                                          Fonte principale: lavaggio di capi sintetici (35% delle microplastiche primarie)
                                          Abrasione degli pneumatici durante la guida (28%)
                                          Microplastiche aggiunte intenzionalmente nei prodotti per la cura del corpo (per esempio, le micro-particelle dello scrub facciale) 2%

                                          Microplastiche secondarie:

                                          Prodotte dalla degradazione degli oggetti di plastica più grandi, come buste di plastica, bottiglie o reti da pesca
                                          Rappresentano circa il 68-81% delle microplastiche presenti nell’oceano"

                                          Quel che non hai visto è che la sorgente di quel documento è questa (facile vederlo, è praticamente la fotocopia):
                                          http://publications.jrc.ec.europa.eu...0629_final.pdf

                                          ...la quale a sua volta è solo la versione europea del documento dell' IUCN che vedi qui:
                                          https://storyofstuff.org/wp-content/...the-oceans.pdf
                                          ... dove finalmente c'è la metodologia e le cifre complete, dalle quali si vede benissimo quale sia la distribuzione geografica del problema. Leggilo tutto, cossì vedi che la percentuale delle microplastiche primarie in Europa e bacino del Mediterraneo è stimata intorno ai due terzi... valore compatibile con le analisi spagnole (60%), con quelle del CNR e con quelle della campagna di misura citata da marcober.
                                          Se invece vuoi un riassunto, lo trovi qui:
                                          Microplastiche: una seria minaccia ambientale - PeopleForPlanet
                                          dove per l'ennesima volta si conferma che: "Il Rapporto “Primary microplastics in the oceans: a global evaluation of sources”, presentato dall’Iucn Global Marine and Polar Programme nel 2017 è arrivato a concludere che tra il 15% e il 31% di tutta la plastica negli oceani, stimata intorno ai 9.5 milioni di tonnellate annue, ha origine da fonti primarie. E’ una percentuale significativa che fino ad ora non era stata stimata. Nei Paesi dove le strutture per il trattamento dei rifiuti sono più avanzate, le microplastiche primarie superano addirittura quelle delle microplastiche secondarie. (se le supera, vuol dire che siamo oltre il 50%, giusto?)
                                          ...Sempre secondo il Rapporto Iucn, le minuscole particelle di plastica di derivazione primaria sono per lo più originate dai lavaggi dei tessuti sintetici e dall’erosione degli pneumatici. Guardando ai numeri, in uno scenario intermedio di 1.5 milioni di tonnellate per anno di microplastiche che arrivano al mare, ha stimato che oltre il 63% delle fonti di microplastiche primarie sono rappresentate dai lavaggi dei tessuti tessili e dall’abrasione dei pneumatici durante la guida (34% e 28% rispettivamente). Un terzo importante contributo è dato dalle polveri urbane (24%), mentre i prodotti per l’igiene personale e i cosmetici rappresentano il 2% circa delle fonti di microplastiche primarie negli oceani di tutto il mondo e i pellets di plastica lo 0,3%."

                                          Perciò non accusare gli altri...
                                          Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                          Ma a che servono 18 pagine di post se poi si insiste a scrivere bufale?
                                          ...perchè le cifre sbagliate le hai messe tu, pur avendo nei tuoi stessi link quelle giuste.
                                          <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                          • Se invece volete sapere da dove arrivano le microplastiche secondarie, regolatevi su questa foto:
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ID: 1970517

                                            ... e non è una mareggiata, è il loro normale sistema di lasciare una spiaggia dopo averne usufruito. E non capita solo sulle spiaggge..
                                            In quel Paese con venticinque volte gli abitanti dell'Italia, si butta tutto per terra, ovunque. Non frega niente a nessuno di usare cestini o di fare la differenziata, piante e recinzioni sono completamente avvolte in pezzi di teli strappati e borse di plastica.
                                            Poi va tutto nei fiumi, e poi va al mare dove poi galleggia di tutto e "forse" si trasforma in microplastiche secondarie. E dove emigrano, fanno lo stesso (dovreste vedere come hanno ridotto il Kuwait).

                                            Glielo diciamo, a loro, di avere una maggiore coscienza ecologica?

                                            Allora, il problema è veramente solo la plastica, o forse il maggior peso è dell'inciviltà?
                                            <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                            • buon giorno raga , sto facendo il turno di notte quindi mi viene difficile rispondere su EA , considerando anche l'attività di ricerca che svolgo in privato e le varie attività comuni a tutti gli esseri umani , pulizia della casa , taglio erba , mangiare ,dormire ...etc , la rotazione terrestre intorno al proprio asse non potrebbe essere di 36 ore ? … va bhe

                                              comunque ….. ultimamente mi è stata commissionata una ricerca sulla depurazione delle acque vegetative prodotte dalla molitura delle olive .

                                              vi sembrerà strano ma esistono delle normative che regolano lo scarico di questo tipo di reflui , in particolare è la presenza di polifenoli il problema principale . infatti queste sostanze innalzano il COD (chemical oxygen demand ----in italiano ..domanda chimica di ossigeno ) ad un livello tale da non essere compatibili con la legge Merli ( anno 1976 ). ovviamente anche il BOD5( biochemical oxygen demand ---- o domanda biochimica di ossigeno in 5 giorni) si innalza a livelli superiori alla normativa

                                              questo per testimoniare che NON esiste una differenza sostanziale tra sostanze naturali e sintetiche ,e soprattutto ......NATURALE non significa BUONO

                                              pensate gente … pensate

                                              cordialmente

                                              Francy
                                              Ultima modifica di Mr_Hyde; 21-06-2019, 07:21. Motivo: strafalcione grammaticale
                                              più studio e più mi accorgo di non sapere una mazza

                                              Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione , un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato!!

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                                              • Dopo il mirabolante tentativo (che tuttora persiste) dei plasticofili nel dirci che i polimeri naturali (cutina delle foglie, lignina, ecc) sono al pari dei polimeri sintetici derivati dal petrolio, dopo che vengono sbugiardati su quali microplastiche sono presenti in quantità maggiore a livello globale, si passa all'atteggiamento tipicamente italiano di puntare il dito sugli altri.
                                                Il Mediterraneo è tra i mari più inquinato da plastica a livello mondiale e si sa anche che gli italiani in particolare sono campioni del gettare tutto a terra. Nessuno mette in dubbio che in India ci sia scarsa civiltà ecologica ma vediamo un po'noi.
                                                Spiagge italiane, l'80% dei rifiuti e di plastica
                                                L'80 per cento dei rifiuti presenti sulle spiagge italiane è costituito da plastica. Lo riportano i dati raccolti da una ricerca del Ministero dell'Ambiente e presentati nel corso dell'evento Slow Fish di Genova. Si parla di 777 rifiuti di plastica per ogni 100 metri di spiaggia: sono buste, contenitori per alimenti, senza dimenticare bottiglie, polistirolo, lenze e prodotti per la pesca. E non va meglio nei fondali, dove si trovano tra i 66 e i 99 rifiuti per chilometro quadrato. Si stima che entro il 2050 nel Mediterraneo potrebbe esserci più plastica che pesce
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ID: 1970523Portofino, Liguria.
                                                Può bastare o ne volete altre?

                                                Ps. L'india a messo al bando TUTTA la plastica monouso (incluso bottiglie, meglio che l'UE) dal 2022
                                                "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                                • Quindi mr.hyde, stai cercando di dirci che cutina, lignina, cera d'api (contiene anche il 14% di idrocarburi!!!) e caucciù sono inquinanti come la plastica?
                                                  "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                  “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                  "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                                  • A questo punto, dovresti mettere qualche link tratto da novella 3000, magari senza leggerlo come al solito: guarda coa c'è scritto nella continuazione del TUO link:

                                                    http://www.strategiamarina.isprambie..._9gen2019_.pdf

                                                    "GES - Revisione 2018 - G 10.1
                                                    La quantità di rifiuti marini e dei loro prodotti di degradazione presenti sul litorale, sul fondo e in colonna d’acqua, inclusi quelli galleggianti sulla superficie del mare, è tale da non provocare rilevanti impatti sull’ecosistema marino.

                                                    G 10.1
                                                    La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d’acqua, sul fondo marino, dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d’acqua e dei rifiuti marini ingeriti dagli animali marini sono tali da non provocare rilevanti impatti sull’ecosistema costiero e marino."
                                                    <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                                    • Originariamente inviato da eroyka Visualizza il messaggio
                                                      Eccomi qui, a farti le pulci ai conteggi che, guarda bene, ti smonto con facilità.
                                                      Non hai smontato nulla..io mi riferivo ci conti economici che dicono che Riciclare costa 150 mio di euro (e si arriva al 90% di RACCOLTA DIFFERENZIATA) e tu definivi insopportabili, mentre fate tutto in PLA costa 30 volte tanto..e che tu benedici con un Amen!

                                                      Rif post 307 PLASTICA: impatto su ambiente e biodiversità
                                                      perche per usare PLA o vetro o carta o altro..il portafoglio qualcuno dovrà tirarlo fuori..o sei un adepto della decrescita infelice? o pensi che si usi plastica sebbene non sia la scelta piu economica , cosi,,per simpatia nei mie confronti?
                                                      vero che "una volta.." ma appunto..uan volta, quando non c'erano possibilita economiche..quando l'acqua minerale era sula tavola solo dei "signori" e gli altri bevevano "dal Sindaco che stava mettendo vasconi e tubature di eternit..lo sai che ancora gran parte dei ns acquedotti sono in eternit vero? anche li, tornimo a quello? al ferro,,non so eh, dimmi tu, faccaimo i tubi in PLA e li interriamo?)
                                                      Marco... insisti con questi numeri fantascientifici
                                                      Sono numeri ci LCA CERTIFICATI e di BILANCI UFFICIALI DI COREPLA
                                                      Invece le tue sono tue speranze..dette altrimenti Fake news!

                                                      uindi viene riciclato il 90% del 52-55% della plastica buttata. Ovvero poco più della metà!!!!
                                                      ESATTO!!..Ed è il tasso di riciclo USATO DALLO STUDIO LCA (ripeto Certificato..unico che io conosco Certificato..significa che non puoi scriverci quel che ti serve e chiamarlo LCA, perche non è stato sottoposto a VERIFICA DI METODO) che ci dice che PLA e Cartoncino hanno LCA da 2 a 3 volte PEGGIO della plastica fossile.
                                                      PUNTO..tutte le altre sono "ma io preferirei..secondo me...mi pare strano che...fosse per me..."..tutte OPINIONI rispettabili..ma se vogliamo far passare una OPINIONE PERSONALE come VERITA, scatta il meccanismo FAKE..di cui ti rendi protagonista..e che poi permette agli WuWei del Mondo di dire"ho letto su un forum che...".



                                                      se quel petrolio non fosse tirato fuori da qualche km sotto terra o sotto i mari (magari dall'artico) o da sabbie bituminose (l'LCA l'hai calcolato anche da questa nuova fonte molto usata ultimamente???) NON ci sarebbe bisogno di fissare un bel niente!!!! poichè sarebbe rimasto dove era.
                                                      già..ma ti capita sempre di "dimenticare " un pezzo..e cioè: se avesimo usato materiali ALTERNATIVI per fare QUE PRODOTTI che i COSNUMATORI hanno PAGATO e dunque direi che GLI SERVIVAMO..avremmo emesso piu CO2 (di certo! lo dice LCA) e (probabilmente) avremmo ugual problema di Littering, se avessimo usato prodotti Bio , dato che essi NON si decompongono ambiente (ne terreno ne marino).
                                                      Dunque non avremo microplastica fossile nei mari, avremmo microplastica bio nei mari MA avremmo un EXTRA DI CO2 da gestire.
                                                      E tutti i dicoo che la VERA emergenza è al CO2..la UE SCRIVE che NON ESISTE ALCUNA EMERGENZA PER l'UOMO da microplastica marina ora, ma che potrebbe esserci fra 100 anni se non agiamo (ma staimo agendo)..al contrario mi si dice che +3 gradi causa CO2 = MILIONI DI MORTI CERTI.
                                                      Però se il problema è la microplastica..ok..accettiamo di AUMENTARE LA CO2 (perche aldila dei tuoi proclami e speranze, la gente ha bisogno di vestiti sintetici e di cibo ben conservato)
                                                      Dunque passando dal "mondo che vorrei" dove se ho bisogno di bere uso una App e mi si materializza un robot che mi versa da bere in bocca..al mondo reale dove devo garantire che la verdura fresca duri 9 giorni e non 2 giorni altrimenti ne butto via il 30%..bisogna fare i conti con le tecnologie e i bisogni di oggi...e l'LCA che si portan dietro.

                                                      La bioplastica non ha questi problemi di realizzazione... mi spiace. Non sarà a impatto zero, questo è chiaro, ma nel complesso, in un VERO confronto TOTALE, dalla culla alla tomba non vedo confronto.
                                                      Non lo vedi perche metti la testa sotto al sabbia..ma se trovi un LCA Certificato..lo vedi..eccome se lo vedi!
                                                      Ed è proprio "alla culla alla tomba" che viene fatto..solo che per la plastica fosile, la toba, per un 50% del peso (in crescita) la TOMBA non arriva MAI..mentre la culla del bio è "una tomba ambientale"...puzza di pesticidi, di diserbanti, di acqua che manca a chi ha sete, di scelta fra mangiare e fare l'imballaggio.. si vede che hai il naso "abituato" a quello, che vuoi che ti dica.

                                                      Quindi occhio a parlare di fake news (termine che personalmente odio...) nei miei confronti quando forse quello più adatto sarebbe greenwashing nei tuoi confronti
                                                      Minaccia manco troppo velata?
                                                      Se fai LCA certificato fai SCIENZA ..non greenwashing..chi fa greenterrorismo invece sbocconcella qua e la mezze verita e le confeziona ad arte..ma SI GUARDA BENE da farsi fare un LCA certificato..perche poi la verita può non piacere

                                                      L'intera umanità ha vissuto migliaia di anni senza l'usa e getta... penso che ce la possiamo fare anche noi. E bene onestamente. Senza perdere di comodità ma usando intelligenza e sistemi innovativi. Non c'è bisogno di tornare alle anfore... ma il concetto di base va riletto e adattato ai tempi. Niente di sconvolgente.
                                                      la proposta 5stellina di eliminare i pannolini e usare le "coppette mestruali" mi pare sia stata accolta con un'ovazione!!
                                                      Tu batti qeusta strada..e pensi che il mondo ti segua e dunque risolvi IN QUESTO MODO il problema
                                                      Secondo me inveec NON ti segue quasi nessuno,,dunque il problema resta MA siccome hai pensato di risolverlo con BAN IMPOSTI FORZATAMENTE, n on hai nemmeno parallelamente sviluppato ecodesign, raccolta differenziata, riciclo, riuso in forma di materia e di energia..perche hai la strafottente certezza che basta vietare e si risolve.
                                                      Temo che non riuscirai a vietare quel che la gente ha imparato essere utile comodo ed economico..che non vorrà abbandonare..ma che magari è fortemente motivata a riciclare.

                                                      Lo sai che sono 5 o 7 anni che non esiste la legge che regoli realmente questo mondo?
                                                      il mondo dei rifiuti è stranormato..ma che mi stai dicendo.
                                                      Anzi..prorpio perche è troppo normato e ingessato, questo diventa terreno fertile per il malaffare..perche se smaltire legalmente lo rendiamo impossibile o tropo costoso (nessuno vuole impianati..autorizzazione che durano 15 anni...etc) allora poi la mafia che può solo usare tecnologie basiche (accumulo e brucio ) diventa ultracompetitiva. Se leggi i documenti delle Commissioni Parlamentari lo trovi scritto: la mafia dilaga dove mancano alternative legali a prezzi accessibili.

                                                      Quindi lascia perdere gli LCA (che pure ci vogliono, non voglio dire di no...) che possono spostare di 0,qualcosa delle emissioni di CO2
                                                      E questa frase riaussume il tuo atteggiamento: al diavolo la Scienza e le sue misure se poi mi dicono che ho torto...se LCA poi mi dice il cntarrio di quello che voglio sentirmi dire allora "lascia perdere".... e se poi dicono che spostano CO2 di fattore 2 e 3...io inizio a dire che lo spostano di ZEROVIRGOLA (Fake!! o BALLA come si diceva una volta), perche se lo dico io e lo dicono in tanti, allora il falso diventa vero.
                                                      Manzoni aveva gia descritto bene il processo sociale ne I Promessi Sposi, nella sua descrizione "personifica" della Folla..

                                                      D'altra parte le tue posizioni parascientifiche su magneti e presunte Lern è nota..dunque, per coerenza, al diavolo gli LCA e tutta sta fuffa scientifico-ortodossa al soldo delle lobbies.
                                                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                      • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                                        Ma a che servono 18 pagine di post se poi si insiste a scrivere bufale?..
                                                        Forse ne serviranno altre per smontare tutte quelle che dici

                                                        ISPRA intanto ci dice che "solo un terzo dei rifiuti (in peso) rinvenuti nel Mar Adriatico è rappresentato da articoli monouso di uso comune come bottiglie, buste di plastica, lattine e imballaggi alimentari.Il resto è riconducibile ad attività di mitilicoltura, come le reti per l’allevamento delle cozze (28%) o proviene da attività di pesca commerciale, in gran parte costituiti da pezzi di rete e strutture in gomma utilizzate per proteggere la parte di rete a contatto con il fondo (22%), mentre il 16% è costituito da altri oggetti riconducibili ad attività legate al mare e alla navigazione"

                                                        Quindi torno a dire..PUO ESSERE che davanti ala MALESIA la % si diversa..ma questo deve poi indirizzare le NORME utili IN MALESIA..noi magari se analizziamo il Mediterraneo magari riusciamo a fare una norma CHE SERVE invece che una INUTILE..dato che dal lato EUROPA, in mare ci arriva poco e nulla..1 kg giorno da Po e da simili altri fiumi francesi e Spagnoli..e zervirgola dovuto al LITTERING delle popolazione che vive entro 50 km dalla costa. il resto sono bufale...e fibre e polverino che nulla ha a che fare col Bam disposto..dunque perdiamo osti di lavoro per non spostare di un nulla il problema..approccio utile? o demagogico?

                                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                        • Voglio fare qualche considerazione su alcune affermazioni di Marcober.

                                                          In particolare mi hanno colpito questa

                                                          Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                                          Ci sono Paesi come Italia che hanno una gestione rifiuti da imballaggio diffusa e prestazionale.
                                                          Questo ci porta a dire che , ad esempio, dal Po scende circa 1 kg di macroplastica al giorno (campagna a 100 gg Corepla, compreso periodi di piene autunnali)
                                                          PARALLELAMENTE uno studio UE stima in 120 tons/anno (vado a memoria per mancanza di tempo) le MICROPLASTICHE trasportate da fiume PO
                                                          Dunque appare evidente come il maggior fiume italiano alimenti piu micro che macro, con fattore 300.
                                                          e il fatto che "non esistono isole di plastica altrimenti correrebbero a sfruttarle"

                                                          1kg sembra poco, ma a me sembra un dato ottimistico visto che perfino nel piccolo torrente Molgora mi capita di vedere rifiuti plastici abbastanza diffusi, che aspettano la prima piena per iniziare il loro viaggio.
                                                          Il dato quindi non mi sembra del tutto credibile.E mi chiedevo come sia possibile intercettare tutti i rifiuti, insomma temevo fosse una sorta di "stima per campionamento"

                                                          Qui alcuni articoli sulla attività di raccolta di rifiuti dal Po, progetto Seasweeper (immagino sia la fonte di Marcober):
                                                          Plastica nel Po, una barriera per bloccarla prima che finisca in mare | Sky TG24
                                                          " Si tratta di una metodologia che prevede un dispositivo di raccolta composto da barriere in polietilene, in grado di intrappolare la plastica galleggiante e altri rifiuti trasportati dal fiume. La raccolta viene eseguita solo nella parte superficiale del corso d'acqua e, di conseguenza, non interferirebbe con la flora e la fauna del fiume."

                                                          Questo conferma i miei dubbi perchè da un sito
                                                          Tabelle proprietà fisiche dei materiali plastici.
                                                          ricavo che il peso specifico delle "plastiche" è in generale superiore o di poco inferiore a quello dell'acqua.

                                                          Quindi è chiaro che una barriera galleggiante intercetta solo una parte dei rifiuti plastici, molti manufatti plastici (anche piatti e posate) ma anche una bottiglia senza tappo affondano e (anche a causa di correnti e vortici) non è detto vengano intercettate dalla barriera.

                                                          Quindi si siamo bravi ma "1kg al giorno" probabilmente è ottimistico un bel po'.

                                                          Comunque è giusto vantarsi, e pensare di esportare la tecnica in paesi dove i fiumi sono messi molto peggio, ma...mettetevi d'accordo perchè qui
                                                          Sul Po la diga mobile che blocca la plastica - Il Sole 24 ORE
                                                          dice:
                                                          "In appena 24 ore di barriera antiplastica sono state raccolte dal Po decine di chili di «bottiglie, tappi, flaconi di detersivo, confezioni di alimenti», descrive Lorenzo Barone, direttore tecnico di Castalia, "

                                                          e non torna con "1kg al giorno".

                                                          Inoltre dice anche:
                                                          "La diga viene messa come un imbuto o come una Y vicina a una riva, e la plastica che si ferma sui grandi bracci aperti viene convogliata dalla corrente fino al tratto centrale dell’imbuto.
                                                          La barriera non taglia a metà il fiume da una riva all’altra, in modo da non impedirne la navigazione. Invece più barriere in sequenza lungo il corso del fiume possono estrarre dalla corrente tutta la plastica."
                                                          Insomma... una certa parte inevitabilmente sfugge alle reti.

                                                          Sempre nello stesso sito Edo Ronchi afferma che:
                                                          «Dobbiamo togliere la plastica dal fiume prima che arrivi al mare. Per tre motivi: in primo luogo, perché quando è nel fiume è concentrata ma quando entra in mare la plastica si disperde e diventa irraggiungibile. Poi perché quando si contamina con il sale del mare, e il sale è fatto di sodio e di cloro, la plastica non è più riciclabile e non si può nemmeno ricuperare come fonte di energia perché quando brucia il cloro sviluppa composti pericolosi. Terzo motivo, quando entra nell’acqua salata la plastica si degrada e si spacca in frammenti sempre più piccoli, quelle microplastiche mangiate dai pesci che entrano nella catena alimentare».

                                                          Se non sono balle clamorose.. e considerato il costo limitato della plastica, direi che non si può negare la presenza di accumuli in mare con l'argomentazione "altrimenti correremmo a prelevarli".

                                                          Infine, questo sembra fosse lo stato del fondale del Po in Aprile:
                                                          Plastica nel Po: il fiume in secca svela cumuli di plastica | Secca fiume Po

                                                          mi sembra chiaro che la plastica non galleggia, e dal fondo lentamente di frantuma e rotola verso il mare.

                                                          Se trasportasse solo 1kg al giorno quella plastica sarebbe il risultato di secoli di sversamenti? Ma .. allora... sti batteri sono lenti, non mi sembra possiamo contare su di loro.

                                                          Insomma, giusto evidenziare i progressi fatti, ma minimizzare il problema mi sembra un po' troppo "di parte"
                                                          I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                                          https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                                          • Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                                            Dopo il mirabolante tentativo (che tuttora persiste) dei plasticofili nel dirci che i polimeri naturali (cutina delle foglie, lignina, ecc) sono al pari dei polimeri sintetici derivati dal petrolio
                                                            E' inutile cercare di attribuire comportamenti partigiani se non si ha nulla di serio da dire. Il "mirabolante tentativo" si chiama semplicemente conoscere la chimica invece di inventarsi composti/reazioni/contaminanti che non esistono per sostenere la propria tesi.
                                                            Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                                            dopo che vengono sbugiardati su quali microplastiche sono presenti in quantità maggiore a livello globale
                                                            ...argomento che hai introdotto tu in reazione agli studi europei citati... e ti ricordo che quei dati che definisci falsi vengono dallo stesso link che hai proposto per "sbugiardare", come dici tu, gli stessi istituti che propongono le tesi che sostieni.
                                                            Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                                            ... Nessuno mette in dubbio che in India ci sia scarsa civiltà ecologica ma vediamo un po'noi.
                                                            Fammi capire... quando parliamo dei mari italiani, ci "sbugiardi" inserendo link con la media mondiale... e quando parliamo di conseguenza di media mondiale in tua risposta, dici che non dobbiamo parlarne e pensare a noi?
                                                            Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                                            Ps. L'india a messo al bando TUTTA la plastica monouso (incluso bottiglie, meglio che l'UE) dal 2022
                                                            Non avevano scelta, ma bisogna ancora vedere se ce la faranno ( e comunque, per tre anni ancora, non cambia nulla). E sorvolo sul fatto che hai fatto un confronto scorretto fra i rifiuti spiaggiati italiani e quelli abbandonati sulle spiagge dai turisti incivili.
                                                            <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                                            • Marcober secondo quanto riporta il tuo amico plasticofilo freeway ISPRA dice che non c'è pericolo per la salute.
                                                              Allora mi spieghi perché dovrei fare la differenziata e pagarla cifre esorbitanti?
                                                              Posso buttare tutto dove capita, tanto non fa male. Giusto?
                                                              Ultima modifica di eroyka; 21-06-2019, 13:48.
                                                              "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                              “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                              "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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