VERNICI e MATERIALI ISOLANTI e/o RIFLETTENTI(vernici, intonaci, Actis ecc): : QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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VERNICI e MATERIALI ISOLANTI e/o RIFLETTENTI(vernici, intonaci, Actis ecc): : QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • #91
    Magnetico, io a priori non sono contro le innovazioni, anzi, ben vengano, sono però contro le difese accorate e prima di utilizzare un prodotto preferisco conoscerne i difetti e solo dopo i pregi, anche perchè spesso le note dolenti vengono fuori sempre dopo.
    Comunque credo ad oggi, il fattore veramente limitante per i termoliflettenti è che io posso anche realizzarci una csa passiva...ma non posso certificarla..quindi a livello commerciale è parecchio limitante, anche perchè i costi sono un po' superiori agli isolanti tradizionali.
    In piu' a me personalmente suona strano che un materiale con potere isolante così alto sia maggiormente diffuso in clima temperato piuttosto che in clima freddo dove con sistemi tradizionali si posano cappotti di 30/40 cm.
    Non entro in merito dell'efficacia, non conosco il prodotto, ma come professionista già il fatto di non poterlo certificare mi porrebbe molto imbarazzo nei confronti di un cliente.

    Una piccola nota...realizzare un muro con U pari 0.10 nel Lazio mi sembra un attimino sprecato, specie se non conosco sfasamento e attenuazione.


    Per quanto riguarda i poliuretani bhe, non sono il solo materiale isolante

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    • #92
      Gentile Magnetico,
      tento di suddividere i vari punti, per mantenere un qualche ordine all'eventuale discussione anche da parte di altri partecipanti.

      per parlare di Actis, bisogna conoscere i principi fisici...quindi bisogna studiare
      Non sono daccordo. La domanda iniziale era di esprimere un parere di efficacia sul prodotto, non di fornire descrizioni tecniche o dissertazioni sul perchè funzioni o no.
      Nella risposta avevo tenuto separati i "dati di fatto" salienti (controversia ACTIS versus normative esistenti) dalle perplessità personali.

      Nessuno è in grado di dare un parere conclusivo. Se vogliamo concedere che le attuali metodologie ex-ante (previsione delle prestazioni termiche dati i materiali e le stratigrafie) siano fallaci, non ci rimangono null'altro che valutazioni ex-post a lavoro finito basate sull'uso di flussimetri e/o una analisi "a ritroso" partendo dai consumi di combustibile, dall'efficienza di caldaia e corpi scaldanti, dall'andamento delle condizioni climatiche esterne e delle temperature interne degli ambienti riscaldati.

      Altrimenti - è quello che citi come worshop 36 EOTA - occore mettere a punto una procedura di confronto uno-a-uno tra due involucri edilizi, uno trattato con pannelli isolanti noti (certificati) e l'altro con multistrato riflettente.

      Qui si aprono due strade.
      -1-
      Si considera un autentico "caso reale" di confronto uno-a-uno, ma ben sappiamo che dovremmo avere condizioni gemelle: edifici identici, stessi ombreggiamenti esterni, stesse condizioni microclimatiche esterne, stesse abitudini degli occupanti in quanto a temperature interne impostate ed esercizio dell'impianto,... Difficile da ottenere.
      -2-
      Escogitare una prova "di laboratorio" di efficacia isolante complessiva che simuli un caso reale rappresentativo (ma presumibilmente su modelli in scala rispetto a un edificio tipo, purtuttavia sufficienti per eseguire estrapolazioni). Anche i cicli termici a cui si dovrebbero assoggettare gli "edifici da laboratorio" dovrebbero standardizzarsi per simulare al meglio il decorso di (almeno) una giornata invernale con uso del riscaldamento interno. Altra cosa importante è che, definiti una volta per tutte i parametri della simulazione, vari laboratori europei devono poter replicare il test ottenendo - sperabilmente - gli stessi risultati.

      Ritengo che chi intende utilizzare il prodotto non sia interessato a queste tecnicità, ma che abbia solo chiasto se e quanto funziona al confronto con isolanti tradizionali. Ossia se il rapporto costi benefici (chiamiamolo, se si vuole, payback time) sia a favore degli isolanti classici o dei multistrato.
      Ripeto che, date le premesse, nessuno può fornire una risposta conclusiva. Attualmente ci sono ben scarsi dati sul "caso 1" e non è stata difinito il dettaglio di come implementare il "caso 2".

      Per le questione più squisiamente di fisica, ricordo che è senz'altro vero che i termini di perdite per scambio radiativo si riducono a valori trascurabili utilizzando fogli riflettenti e aumentando il numero di strati intermedi interposti tra prima e ultima superficie. Per due ragioni:
      -1-
      Lo scambio radiativo è indipendente dalla distanza relativa tra le coppie di superfici. Ogni elemento di superficie "vede" davanti a sè 2 pigreco steradianti di angolo solido e si massimizza l'accoppiamento radiativo. In questa condizione vale come flusso radiativo il differenziale dell'emissione di corpo nero di Planck, oltretutto corretto per i fattori di emissività delle superfici. In genere si assume un 5% di emissività per superfici riflettenti. Con due affacciate lo scambio termico è prossimo al 2,5%. Ossia già due sole superfici riflettenti riducono le perdite radiative di un fattore 40 rispetto a superfici non riflettenti.
      -2-
      Aumentando il numero di fogli lo scambio termico si riduce ancora di un fattore pari al numero di fogli intermedi.

      Quello che è invece questionabile è se - ridotti ora a valori infimi gli effetti di radiazione - restino consistenti temini conduttivi e se questi siano paragonabili o superiori (= peggiori) rispetto a un buon espanso. Purtroppo queste perdite rimangono inversamente proporzionali allo spessore dell'isolante. E dipendono da quanto è bravo il produttore a sfruttare la naturale capacità isolante dell'aria "ferma" intrappolata nelle schiume o nelle fibre senza aggiungere termini apprezzabili di conduzione del materiale strutturale.
      Se invece l'aria interna è più o meno libera si creano gli stessi effetti che in una vetrocamera. Simulazioni e prove sperimentali mostrano che intercapedini di pochi mm vanificano i vantaggi di qualsiasi superficie bassoemissiva.


      Vengo ora alle tue osservazioni

      ...i prodotti termo rifelttenti multisrato (IMTR) non sono solidi omogenei... quindi mi chiedo come sia possibile parlare di conduttivita
      Anche un vetrocamera singolo o doppio con vetri bassoemissivi non è una struttura omogenea. Non per questo mancano prove idonee a determinarne le caratteristiche isolanti.

      gli IMTR essendo appunto multistrato inglobano moltissima aria nelle varie stratificazioni, aumentando così la resistenza termica
      Le intercapedini d'aria richiedono un certo spessore per produrre isolamento. E' per questo (faccio ancora un intuitivo paragone con i vetri) che intercapedini di pochi millimetri non sono usate perchè inefficaci.

      i sistemi Actis sfruttano l'irraggiamento termico
      Nel computo del flusso termico si sommano i temini di conduzione/convezione e di irraggiamento. Per un alto isolamento vanno ridotti tutti e due. Come dire che per tenere l'acqua in un recipiente con due buchi occorre tapparli entrambi. Non è sufficiente chiuderne uno solo. La riduzione del termine di irraggiamento è importante quando l'altro è pure lui piccolo.

      vi invito a leggervi i redazionali sul workshop 36 EOTA
      Dai documenti desumo che il workshop intende mettere a punto una procedura replicabile nei laboratori e simile a situazioni rali di utilizzo, con cui paragonare isolanti tradizionali e multistrato. Non è ancora stato fissato lo standard che si dovrebbe utilizzare per questo tipo di prova.

      la ditta Actis è in qualità BVQI e ISO
      La certificazione di qualità riguarda la garanzia di controlli in termini di uniformità di caratteristiche di un prodotto, non la sua superiorità rispetto ad altri. Anche un prodotto "medio" può essere certificato, se è fatto con materiali e procedure che garantiscono nei vari lotti produttivi la costanza di caratteristiche e il rispetto di quanto dichiarato.
      Esempio semplice: un produttore di frigolriferi può fare un modello Classe B nel rispetto della qualità. Dichara il vero, cioè che i suoi frigo sono conformi a quanto riportato in etichetta e nelle specifiche tecniche. Ma nessuno di noi li comprerebbe.

      i poliuretani o estrusi o sinterizzati nel loro processo di produzione per essere espansi non hanno bisogno di isocianato di metile (cianuro)?
      I materiali a base di polistirene no, che io sappia.
      I "blowing agents", i gas con cui sono fatte espandere le schiume, hanno subìto aggiornamenti della composizione nel corso degli anni per rispettare l'ambiente e ridurre l'effetto serra.
      Per l' "espansione" dell'EPS si usa spesso pentano, idrocaburo leggero che quindi non contiene Fluoro, non incide sul buco dell'Ozono e rimane intrappolato nella schiuma per tempi molto lunghi, paragonabili alla vita del prodotto.

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      • #93
        Actis e certificazioni

        Ho scoperto per caso questo dibattito su Actis (isolanti sottili multiriflettenti), devo dire che in quanto progettista, all'inizio per tutto quello che avete già detto e scritto erop moto scettico.Visto che mi piace documentarmi e stare al passo con le nuove tecnologie , una volta documentato ho anche iniziato a testare e provare ad utilizare questi tipi di isolanti appunto dell' Actis.Dopo 2 anni dal primo utilizzo devo dire di essere pienamente soddisfatto di tutti i lavori dove è stato inserito il prodotto sia in inverno che in estate nonostante non abbiano masssa e di aver anche soddisfatto e sorpreso altri miei colleghi termotecnici per i dati ottenuti.
        sono prodotti ottimi che a livello Europeo stanno anche per essere normati presso il CEN di Bruxelles. a tuttoggi esiste la certificazione di un solo prodotto cioè del Triso Super10 ma se funziona, funzionano per esperienza anche gli altri sia per tetti (Triso Laine) che in parete Triso Murs che soletta Triso Sols. Provateli almeno per curiuosità nella cuccia del cane (vi ringrazierà ) sono eccezionali dal punto di vista prestazionale nonostante discordie e voci contrarie
        Buon Forum a Tutti

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        • #94
          Originariamente inviato da Emanuel Visualizza il messaggio
          Provateli almeno per curiuosità nella cuccia del cane
          L'idea è buona, io ho 2 cuccie uguali e li uso per valutare le differenze tra materiali e tipi di posa.
          Comunque il problema è che la committenza molto spesso è più esigente del mio cane e il fatto di non poter certificare le soluzioni che adotto usando i multiriflettenti è molto limitante

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          • #95
            Actis Triso Super 10

            Utilizzando i prodotti Actis da più di due anni con ogni tipo di committenza, anche pubblica, posso dire che sopratutto ora con il nuovo prodotto Triso Super 10 con in mano la dichiarazione del produttore e certificazione BM TRADA tradotto in italiano, dal punto di vista del progettuale sono tranquillo e sicuro di accontentare la committenza potendo formire documentazione certa!!!!
            in caso contrario con committenze diffidenti anche con certificazione, è inutile sprecare consigli e innovazioni vado a spessore....a faccio un mix di multiriflettente e tradizionali con prestazioni in classe A casaclima che tralaltro Ha ammesso a contributo gli isolanti Actis da circa un anno nel suo elenco di materiali coibenti (detta tutto, sono sempre + avanti ....)

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            • #96
              salve a tutti, riapro questo thread perchè ho un problema.
              Ho deciso di verniciare di bianco questo tetto terrazzato condominiale.
              L'Amministratore mi ha detto che secondo lui devo chiedere il permesso al comune, in quanto modifico il colore del tetto e nella mia zona c'è il vincolo paesaggistico. Vi torna?
              Infine un altro condomino mi stà mettendo i bastoni tra le ruote nel senso che è contrario alla verniciatura a meno che non mi faccia fare una certificazione che questa verniciatura non danneggia il tetto!!

              Infine alla luce di questo vorrei capire in che norma della cassazione esatta ricade la ricolorazione del tetto per risparmio energetico perchè se invece dell'unanimità mi basta la maggioranza dei consensi potrei procedere anche se uno dei condomini è contrario.
              Mi auguro che qualcuno possa rispondermi in quanto sono piuttosto preoccupato e arrabbiato.
              Grazie

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              • #97
                Originariamente inviato da actze Visualizza il messaggio
                Ho deciso di verniciare di bianco questo tetto terrazzato condominiale.
                Ricordati però di tenerlo pulito, perché se si sporca o copre di polvere la sua assorbanza aumenta
                Originariamente inviato da actze Visualizza il messaggio
                L'Amministratore mi ha detto che secondo lui devo chiedere il permesso al comune, in quanto modifico il colore del tetto e nella mia zona c'è il vincolo paesaggistico. Vi torna?
                Credo che anche senza vincolo paesaggistico siano necessari dei permessi per lavorare sulla propria abitazione, a maggior ragione in questo caso di vincoli ambientali.


                Originariamente inviato da actze Visualizza il messaggio
                Infine alla luce di questo vorrei capire in che norma della cassazione esatta ricade la ricolorazione del tetto per risparmio energetico
                Questo sinceramente non lo so, però sul vostro regolamento di condominio non è specificato nulla?
                Mi pare infatti che l'art. 1138 dia al regolamento condominiale la possibilità di contenere regole deroganti anche da quelle generali del codice.
                Ti dico però che su materie di condominio ne capisco davvero poco, quindi meglio aspettare qualcuno più esperto di me.

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                • #98
                  Isolamento tetto in legno con pannello actis triso super 10

                  Salve ragazzi,
                  Sto cercando il modo migliore per coibentare il mio tetto in legno e fra le varie soluzioni propostemi c'è il pannello actis triso super 10.
                  Il pannello in questione è l'unico della famiglia actis ad essere stato certificato da un'ente britannico che afferma che la sua resa è pare a 210mm di lana naturale.
                  Qualcuno ha avuto esperienze co sto pannello.
                  Grazie per i vostri consigli

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                  • #99
                    Originariamente inviato da Roberto Siracusa Visualizza il messaggio
                    pannello actis triso super 10.
                    Il pannello in questione è l'unico della famiglia actis ad essere stato certificato da un'ente britannico che afferma che la sua resa è pare a 210mm di lana naturale.
                    Ciao, percaso il la scheda tecnica dle prodotto ed il certificato di cui parli da postare?

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                    • sottotegola

                      Originariamente inviato da Roberto Siracusa Visualizza il messaggio
                      Qualcuno ha avuto esperienze co sto pannello.
                      io

                      in casa ci stò bene, ma riconosco che è un giudizio poco obbiettivo sia per la stagione (non è nè caldo, nè freddo) sia perchè la casa nuova deve ancora asciugarsi

                      noto una cosa: dislivello tra pavimento radiante e punto alto soppalco = 6 metri
                      soppalco privo di qualunque forma di riscaldamento, ma, con impianto radiante acceso in riscaldamento, soppalco sottotetto rapidamente caldo : chissà che l'effetto termoriflettente non avvenga anche all'interno...

                      ciao Roberto!

                      massimo
                      se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

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                      • Ciao massimo...non mi sono dimenticato di te...solo che il geometra deve ancora consegnarmi gli elaborati progettuali appena li avrò te ne manderò na copia via mail.
                        Fra le altre cose su you tube ho visto che realizzavate un bellissimo tetto in legno e lo devo fare anche io.


                        Per quanto riguarda il prodotto allego il link dopo potete trovare la scheda
                        ISOLANTE SOTTILE TERMORIFLETTENTE COSTITUITO DA PELLICOLE - TRISO-SUPER 10 - ACTIS

                        La mia idea era quella di realizzare il tetto in questo modo.

                        Perline spessore due cm

                        Pannello di fibre di legno spessore cinque cm

                        Listelli spessore 3 cm

                        Sopra i listelli possa pannello actis

                        Listelli spessore 5 cm.

                        Tegole.
                        Che ne pensate?

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                        • che costerebbe troppo: o vai di termoriflettente, oppure di isolanti tradizionali
                          altro vantaggio del termoriflettente: lattoneria ad un prezzo ed estica umana

                          le perline, io le ho messe di 32 mm, sia perchè il tetto sia + rigido quindi maggiore stabilità manto (e tegole listellate 5+5), sia perchè hai + margine in caso di errore chiodo o possibilità di fissaggio anche per fissaggio fuori travetto (in 3 cm, forse in due pianti qualcosa, la perlina di 2 cigola troppo)
                          se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

                          Commenta


                          • mmh.
                            devo confessare che a me queste soluzioni "riflettenti" lasciano sempre un po' perplesso. Non sono nemmeno sicuro che sia validabile al fine della certificazione energetica/ detrazioni fiscali (se la cosa ti interessa).
                            Stando alla soluzione da te proposta, credo ci sia bisogno di una barriera al vapore sotto ai pannelli coibenti in lana di legno.

                            Ciao

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da tekneri Visualizza il messaggio
                              che costerebbe troppo: o vai di termoriflettente, oppure di isolanti tradizionali
                              altro vantaggio del termoriflettente: lattoneria ad un prezzo ed estica umana

                              le perline, io le ho messe di 32 mm, sia perchè il tetto sia + rigido quindi maggiore stabilità manto (e tegole listellate 5+5), sia perchè hai + margine in caso di errore chiodo o possibilità di fissaggio anche per fissaggio fuori travetto (in 3 cm, forse in due pianti qualcosa, la perlina di 2 cigola troppo)

                              Allora,
                              il pannello in fibre di legno dello spessore di 30-40 mm lo prenderei da un produttore locale ad un prezzo moooolto inferiore rispetto ai pannelli celenit.
                              Massimo conosci il prezzo dell'actis al mq per caso???
                              Come stratigrafia del tetto come ti sembra?

                              Commenta


                              • prezzi

                                Originariamente inviato da Roberto Siracusa Visualizza il messaggio
                                Massimo conosci il prezzo dell'actis al mq per caso???
                                € 30 al metro quadrato

                                Originariamente inviato da Roberto Siracusa Visualizza il messaggio
                                Come stratigrafia del tetto come ti sembra?
                                mi sembra un depliant come tanti, ho scelto di rischiare sia perchè il prodotto mi ispirava fiducia (velocità di posa e semplificazione lattonerie), sia x rumors captati da addetti ai settori:
                                insomma, faccio da cavia.

                                In edilizia, la corrispondenza al vero tra dati tecnici e dati reali sarebbe verificabile solo con case identiche, consumi identici, ma soluzioni diverse:
                                sul residenziale è praticamente impossibile, solo il tempo ci darà torto o ragione

                                ciao Roberto!

                                massimo
                                se vuoi vivere e star bene, prendi la vita come viene

                                Commenta


                                • Salve, scusate l'intromissione forse non inerente.
                                  Premetto che non sono un tecnico e le mie conoscenze sono molto limitate, mi hanno sempre detto tecnici e istallatori che l'isolante per potere funzionare bene deve essere posto a contatto con la struttura da isolare sia che si parli di parete che di tetto, ma, leggendo la scheda tecnica e le modalità posa dell'isolante Actis viene riportato che questa tipologia di isolante per funzionare correttamente non deve essere istallato a contatto con la struttura da isolare, ma che fra quest'ultima e l'Actis deve essere lasciata una camera d'aria di minimo due centimetri mi spiegate se possibile in modo semplice il motivo e se la cosa è corretta ??
                                  Altro dubbio i fogli di Actis vanno fissati sui listelli con chiodi metallici o come ??
                                  Grazie

                                  Commenta


                                  • listello di 2,5,actis,piu' controlistello di 2,5,piu' pannello di chiusura di qualcosa almeno qualche cm .Totale almeno 10cm.Non si sa che valori acustici abbia specie in un tetto leggero,traspirabilita' minima,il nastro nei giunti quanto mi durera' visto che come consigliano e' importantissimo??Non parliamo del prezzo finale poi!

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                                    • pittura anticondensa in microsfere di vetro...

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                                      da qualche tempo mi sono "improvvisato" imbianchino attualmente sto dipingendo la mia abitazione, essendo la mia casa costruita nel 1990 con la seguente stratigrafia delle pareti:
                                      -Intonaco esterno
                                      -laterizio semipeino cm. 20
                                      -lana di roccia cm. 5
                                      -forattina lateriazio cm. 8
                                      -intonaco interno
                                      sto dipingendo con una pittura anticondensa con microparticelle di vetro cave (marca B..ro), sulla sceda tecnica dicondo che oltre ed evitare muffe contribuisce al risparmio energetico (senza dare nessun parametro), è vero che una volta applicata nelle pareti al solo tatto si ha la sensazione della superficie della parete più calda, ma nessuno conosce dati che mi dicano quanto contribuisce al risparmioenergetico?

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                                      • ricordo che se ne è parlato. Cerca nel forum. Comunque la risposta alla tu domanda è: poco, è proporzionale allo spessore. Ma sempre meglio che niente!

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                                        • Ciao
                                          Un consiglio per risparmiare sul costo della pittura a microsfere di vetro è di farsela in casa. A me per 5 kg di B..ro avevano chiesto 39 euro. In ferramento ho comprato 25 kg di microsfere di vetro al prezzo di 40 euro ( servono per le sabbiatrici), le ho mescolate al 25% nella pittura antimuffa che ho comprato ( 30 lt a 50 euro) e ho fatto tutta la casa. Logico ne ho avanzato. Però intanto ho risparmiato sull'acquisto del prodotto e per ora, è circa 2 anni che l'ho data, muffa non ne vedo. Risparmio energetico? difficile da quantificare sicuramente

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                                          • So che con la pittura non si fanno miracoli, mi chiedevo solamente che esiste un valore "U" (o qualcosa del genere) dell' anticondensa, possibile che nessuno l' abbia mai ricavato? nemmeno i produttori?
                                            Per Molegi....Sei un grande!!
                                            Non avevo proprio mai pensato a farmi "l' anticondensa casalingo"!! Una paio di domande:
                                            1 - ma una volta che hai posto in opera la tua pittura senti ugualmente la superficie del muro più calda come applicando la pittura originale?
                                            2 - a livello di impasto l' anticondensa è molto più "pastosa" e meno liquida rispetto ad un normale antimuffa e va diluito con meno acqua (10-20%), il prodotto che ti sei fatto che consistenza ha?
                                            3 - quale rapporto hai usato Kg di particelle su litro di pittura?
                                            ....grazie anticipatamente...

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                                            • Originariamente inviato da Mena#1 Visualizza il messaggio
                                              mi chiedevo solamente che esiste un valore "U" (o qualcosa del genere) dell' anticondensa,
                                              Dovrebbe essere scritto sulla confezione. Se calcoli che la reistenza è data dallo spessore... vedi quanto insignificante sia ai fini del riscaldamento lo strato di pittura, rapportato alla tua parete.

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                                              • ...ho già guardato, sulla confezione e sulla scheda tecnica non c'è nessun dato in merito...
                                                E' vero che è lo spessore a coibentare, ma il fatto che la pittura faccia sì che la superficie del muro sia più calda (percebibile toccando con mano!!) ritengo che il confort abitativo sia migliore, sui risparmi non so proprio ...anche perche sta pittura ha un certo costo, 12 litri 130 €. con una resa di 4 mq. per litro (una sola mano)..

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                                                • Ciao
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                                                  Per la preparazione avevo un recipiente graduato da un litro e dopo aver preparato normalmente la pittura la versavo in questo recipente fino a 3/4 e arrivavo al litro aggiungendo le microsfere.
                                                  Darla è stata abbastanza difficoltoso anche perchè io sono negato a dare il bianco quindi non faccio testo. Un mio amico che ha fatto lo stesso lavoro mi ha solo detto che è un po' più dura da tirare.

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                                                  • dare il valore U su un decimo di mm,cioe' la pittura interna ,e' insensato.

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                                                    • ....valore "U" era in senso figurato: quello che cercavo era un parametro che possa dare un' indicazione del reale risparmio energetico; se i produttori sulla confezione scrivono "termoisolante" avranno quantomeno verificato e quantificato tale proprietà!! ...l' unica cosa è che questo dato non si trova...
                                                      Per Molegi: sono passato in due ferramenta e nessuno ha le microsfere di vetro (quando le ho chieste mi hanno guardato come se fossi un marziano...); hai una marca da consigliarmi in modo che le possa far ordinare? Si comprano in pacchi, fusti o cosa?
                                                      Grazie anticipatamente....

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                                                      • Originariamente inviato da molegi Visualizza il messaggio
                                                        Darla è stata abbastanza difficoltoso anche perchè io sono negato a dare il bianco quindi non faccio testo. Un mio amico che ha fatto lo stesso lavoro mi ha solo detto che è un po' più dura da tirare.
                                                        confermo. la pittura con microsfere di vetro (anche quella di marca), rispetto al tipo "normale" è più pastosa ed un po' più difficile da adoperare, inoltre la resa è inferiore.
                                                        Nessuna apprezzabile sensazione di parete calda.
                                                        Altre pitture mi pare abbiano tali caratteristiche, prova a cercare negli interventi di Dotting.

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                                                        • Io ho usato quella di Atriatermika (Microsfere di ceramica) e non ha la difficolta di quella con microsfere divetro ! (L'ho comprata direttamente da loro 65€ una latta da 13lt)

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                                                          • per Molegi, quello che hai fatto non funziona come anticondensa. Le sfere di vetro utilizzate nelle pitture anticondensa sono sfere vuote all'interno con un peso specifico bassissimo 0,19-0,3 kg/lt (dipende dalla granulometria) ed hanno una bassa resistenza meccanica. quelle da tè usate non hanno queste caratteristiche. Io produco pitture e confermo che a livello di isolamento termico è trascurabile il suo apporto, la sua funzione di anticondensa si base sulla sua leggerezza. Il fatto che dopo anni non vi è muffa significa che la pittura di base da tè acquistata aveva un buon antimuffa al suo interno. Se non ci sono problemi di condensa seri è sufficiente un buon antimuffa per evitare la formazione di angoli neri etc. Inoltre additivando la pittura con altre cariche (microsfere) non fai altro che indebolirla.
                                                            Ultima modifica di ottowyt; 20-12-2009, 22:28.

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                                                            • Buongiorno a tutti,
                                                              Ho appena chiuso il mio terrazzo installando degli infissi in legno.
                                                              Essendo i muri del terrazzo da esterni, ho pensato di migliorare l'isolamento termico della stanza creata. Cercando su internet ho visto che esiste una soluzione consistente nell'applicazione di vernici termo isolanti che garantiscono una buona resa termica.
                                                              Leggendo i thread di questo forum ho capito di aver incontrato persone esperte nell'argomento e per questo approfitto della gentilezza per farvi le seguentdi domande:
                                                              - il muro sul quale vorrei applicare la vernice è molto rugoso (sembra che ci siano della mircopalline sulla superficie), consgliate l'applicazione di un primer (ho visto che la nansulate lo fabbrica)
                                                              - quale è,secondo voi, la migliore soluzione in tema di vernci termo isolante e anti muffa: nansulate,atriathermika o latre ?)
                                                              - non sono un professionista del settore, l'applicazione di tali vernici è difficoltosa ?
                                                              Vi ringrazio anticipatamente e vi saluto cordialmente,
                                                              Massimo

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