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neutroni

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  • #31
    Con 1 MV forse la sezione d'urto è troppo piccola... Dovete guardare i grafici e dipende dai vostri scopi. Io non ho ancora capito quanti neutroni/s vi serve generare. Non ho neanche capito se, dopo che avrete prodotto questi neutroni, ci sia la necessità di rallentarli...

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    • #32
      l'idea è quella di generare una quantità sufficiente di neutroni per rendere radioattivo un certo materiale nel più breve tempo possibile, avendo a disposizione quelle poche risorse che abbiamo. Non mi interessa se il tempo sarà un ora o 50 ore, quel che conta è poter dire "ci siamo riusciti", niente più... è un esperienza non da poco.

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      • #33
        Dunque,
        1) scegliete quale materiale volete rendere radioattivo.
        2) Stabilite più o meno quanti nuclei volete trasmutare.
        3) Consultate i grafici con le sezioni d'urto neutroniche questa volta per determinare quale energia devono avere i neutroni (molto probabilmente andranno termalizzati) al fine di ottenere un'alta sezione d'urto.
        4) A questo punto potete calcolare quant'è l'intensità neutroni/s che necessitate.
        5) Fate un dimensionamento di massima del moderatore di neutroni da frapporre tra il bersaglio dell'acceleratore e il materiale da attivare.
        6) Ora c'è da dimensionare il bersaglio di Be9 affinché, tenuto conto delle perdite, produca l'opportuno flusso neutronico.
        7) Poi c'è da dimensionare tutto il resto: l'acceleratore, lo ionizzatore, l'alimentatore... Ma occorre anche dimensionare la schermatura che "avvolgerà" tutto l'apparato per impedire che i neutroni rallentati possano attivare altri materiali, umani compresi.

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        • #34
          ok nabla, perfetto, però vorrei prima capire bene come funziona l'accelleratore a microonde, perchè da quello che sto intuendo riguardo le energie in gioco, di un accelleratore elettrostatico alla nostra portata magari ci possiamo fare una bella macchina a raggi x, ma niente di più, con 1 megavolt sono già al limite dello spazio pratico nel quale lavorare, però a questa tensione servono i 9 metri che non abbiamo a disposizione (ieri abbiamo visto che lo spazio nel quale collocare l'accelleratore non supera i 6 metri), e quindi bisognerebbe arrivare a 2 megavolt, questa tensione equivale a scariche in aria di 2 metri, isolare l'effetto corona e le scariche diventa un pò complicato con questa tensione. Con le microonde il problema non c'è, quindi se avete info, disegni, schemi su questa tipologia di accelleratore postateli.

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          • #35
            Qui ci sono un paio di link interessanti, nel primo c'è un breve descrizione delle varie tipologie di acceleratori, nel secondo c'è la descrizione precisa di un semplice acceleratore in stile uforobot, lungo poco più di un metro e decisamente fattibile, ovviamente non produce l'energia di 2MeV, però potrebbe essere una base di partenza su cui iniziare a fare qualche esperimento:

            http://web.unipmn.it/~ramello/acceleratori.ppt

            http://accelconf.web.cern.ch/AccelCo...C1965_0652.pdf


            questo potrebbe essere uno schema da considerare per alimentatore:

            http://www.barc.ernet.in/publication.../200310-22.pdf
            Ultima modifica di tecnonick; 22-11-2009, 23:57.

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            • #36
              Originariamente inviato da tecnonick Visualizza il messaggio
              rendere radioattivo un certo materiale nel più breve tempo possibile
              Quale materiale avete scelto?

              Originariamente inviato da tecnonick Visualizza il messaggio
              Non m'interessa se il tempo sarà un'ora o 50 ore, quel che conta è poter dire "ci siamo riusciti", niente più...
              Ma allora è nel più breve tempo possibile o è anche dopo 50 ore? Quale delle due?

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              • #37
                Originariamente inviato da tecnonick Visualizza il messaggio
                ok nabla, perfetto, però vorrei prima capire bene come funziona l'accelleratore a microonde..... quindi se avete info, disegni, schemi su questa tipologia di accelleratore postateli.
                http://www.slac.stanford.edu/cgi-wra...c-pub-8026.pdf

                Basic Linac Microwave, Part I
                "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                • #38
                  Ciao Elettro! quanto tempo.... come va? qui sempre a fare esperimenti siamo! allora, oggi ho messo a punto un alimentatore da un centinaio di watt in grado di offrire una sinusoide quasi perfetta alla tensione di 1kV e 14mHz di frequenza, utilizzando un prasformatore elevatore avvolto in aria, con 2 spire sul primario e 4 sul secondario, entro a 300 volt e esco a 800 volt, ci ho acceso una lampadina da 220 volt semplicemente avvicinando l'avvolgimento a 4 spire a quello a 2 spire(devo dire che ha anche un ottmo rendimento). Quindi il primo passo l'ho fatto, adesso devo elevare la tensione aumentando le spire, e poi una volta raggiunti 50kV inizierò ad aumentare la potenza in watt, questo è lo schema che ho utilizzato, chiaramente è una semplice prova, e si può migliorare, tuttavia già cosi com'è offre un alta stabilità in frequenza e in tensione e pare essere immune ai disturbi, si tratta di un oscillatore colpitts con un pò di "elaborazioni":



                  I condensatori C2 e C3 devono essere da 5-600 volt.

                  Nel momento in cui avviciniamo un avvolgimento del diametro di 10cm alla bobina L1, questo si comporta esattamente come il secondario di un trasformatore, centrandolo bene la trasmissione di energia è molto efficiente, tanto da riuscire ad accendere una lampadina da 220 volt 60 watt a piena potenza, semplicemente collegata ai due capi della seconda bobina(in questo caso è bene che questa bobina abbia lo stesso numero di spire della prima, quindi 2 spire), un effetto molto bello, energia senza fili variando la tensione di alimentazione varia la potenza erogata, infatti per accendere a piena potenza la lampadina bisogna scostarsi sui 250 volt in ingresso, questo circuito lo piloto con un variac.

                  L'alimentatore dovrà essere variabile in frequenza e tensione, quindi poco alla volta, tempo permettendo, lo strutturerò in modo adeguato.

                  Riguardo i materiali da trasmutare ci pensiamo dopo, iniziamo a fare un acceleratore in grado di erogare una certa potenza, e alimentandolo come dice ufo, quindi 50kV 30mHz, dopodichè ci limiteremo a fare delle prove per vedere se emette neutroni(quindi elio+berillio), a quel punto, se tutto ok, vedremo cosa ci possiamo combinare.

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                  • #39
                    l'argomento è molto interessante, mi mancano le conoscente scientifiche per contribuire attivamente ma di generatori EHT un po' me ne intendo... (un mio generatore da 50KV viene discusso in tesi domani mattina)
                    quando lo realizzerai mettici un bel diodo zener 12-15V da 2W tra gate e source e ovviamente correggi il valore di C1 di conseguenza (sempre meglio verificare all'oscilloscopio) ti salverà diversi mosfet
                    Se non lo cosnosci già ti consiglieri l'oscillatore rojer ZVS (poca spesa tanta resa) almeno se ti serve tensione alternata, la frequenza comunque varia col carico (come del resto nel tuo circuito) su youtube troverai molti video se ti interessa vedere cosa riesce a fare, di solito si applica ai flybak ma nulla vieta di utilizzare un trasformatore in aria, allego un pdf che spiega come dimensionarlo
                    spero possa essere utile
                    royer_pdf2.pdf
                    Ciao
                    Alessio
                    Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
                    http://it.youtube.com/user/alessiof76

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                    • #40
                      ciao Alessio, grazie per il tuo contributo, però avevo pensato di evitare quel tipo di oscillatore proprio perchè la frequenza varia al variare del carico, e nel nostro caso bisogna invece studiare un oscillatore che sia estremamente stabile, il colpitts lo è, però chiaramente in questa configurazione lavora proprio in estremi, quindi bisogna dimensionarlo un pò meglio, e sono già al lavoro per testare la configurazione migliore. Certamente dovremo "zenerare" il gate, ma questo nel momento in cui applicherò il secondari alta tensione.... per ora sono sotto con simulazioni circuitali, vediamo un pò come andrà....

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                      • #41
                        Quanto sarà lungo l'acceleratore da 30 MHz?

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                        • #42
                          Ipotizzando 50kV a 30mHz la lunghezza dovrebbe essere 166cm, e composto da 20 tubi. Però presumo che mi manterrò sui 20mHz in quanto al momento sembra il miglior compromesso per realizzare l'alimentatore, a livello di rendimento, quindi la lunghezza sarà sui 250cm.

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                          • #43
                            Qualcuno conosce la sigla di un mosfet che possa lavorare almeno a 30-40mhz con tensione 5-600v e corrente di almeno 2-3A ?

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                            • #44
                              Però mi ero dimenticato di dire che le particelle, quando sono dentro i tubi, non accelerano perchè dentro il tubo il campo elettrico è nullo.

                              Di conseguenza è sconveniente fare tubi larghi,... ma nello stesso tempo è impossibile avere un anello spesso zero millimetri, questo significa che c'è un piccolo calo della tensione efficace.

                              La riduzione del valore efficace dipende dallo spessore dell'enello se lo spessore fosse zero millimetri, la riduzione sarebbe zero.

                              Ho dovuto rivedere i conteggi e aggiornare il software che come sempre sta qui.
                              http://www.gencodex.com/lineare.zip

                              si tratta di aggiungere 3 anelli in più rispetto a prima.

                              in totale 23 anelli (anzichè 20)
                              Però nessuno mi aveva detto che dentro un tubo il campo elettrico è nullo e quindi non c'è accelerazione in quel tratto, e allora cosa serve io metto online le cose ?
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                              i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                              • #45
                                non è un problema quello ufo, allora ho messo a punto una bozza di alimentatore rf da 40mHz circa con una potenza di picco sulla parte più alta della semionda di circa 1,2kW, ora però avrei bisogno che qualcuno mi dia dei consigli su come proteggermi da questa radiofrequenza, perchè questa bozza di aliementatore mi accende una lampadina da 300 watt alogena senza fili...... appena l'ho finito pubblico lo shema, al momento ho ancora qualche taratura da fare, e sopratutto devo limitarlo un attimo per poter fare le prove di conversione di tensione.

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                                • #46
                                  Come mosfet questa bestiola forse potrebbe fare el tuo caso http://www.st.com/stonline/products/...e/ds/10038.pdf
                                  non ho idea di quanto costi ... comunque nel catalogo ST ne trovi per tutti i gusti

                                  40MHz non sono poi tanti i trasmettitori delle radio e radio e delle TV vanno a un centinaio di KW a frequenze superiori non credo che tu possa subire danni ma non sono un medico. Per scaramanzia mi metterei un bel paio di mutande schermanti sempre che non vadano in risonanza e si surriscaldino

                                  Complimenti a Uforobot per il "programmino"
                                  Ciao
                                  Alessio
                                  Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
                                  http://it.youtube.com/user/alessiof76

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                                  • #47
                                    Ciao Alessio, ho letto che le frequenze comprese tra 1 e 10gHz sono le più pericolose, inquanto scaldano, e possono fare danni anche alla vista! certo, un chilowatt non è paragonabile ai trasmettitori radio e tv, anche se in quelle cabine comunque non si può stare per più di 10 minuti mi pare. Ad ogni modo ogni consiglio da parte vostra è ben accetto.

                                    Ottimo quel mosfet, vediamo se riesco a reperirlo!

                                    PS.
                                    servirebbe un mosfet che abbia una tensione di gate-source di 60-70 volt.

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                                    • #48
                                      L'assorbimento massimo di energia elettromagnetica da parte di un uomo avviene quando il campo elettrico incidente è parallelo all'asse del corpo a frequenze tali che:
                                      1) se in piedi su un piano di massa: h=0,2*lambda;
                                      2) se isolato da terra: h=0,4*lambda;
                                      dove h è l'altezza del soggetto e lambda è la lunghezza d'onda.
                                      Quindi, per un soggetto alto 175 cm a contatto con la terra si ha risonanza quando la radiazione elettromagnetica ha frequenza pari a circa 34 MHz; a 68 MHz se isolato da terra.
                                      Se non ricordo male, a 30 MHz, i limiti ANSI prevedono una densità di potenza max pari a 1 mW/cm^2.
                                      Prima di progettare una schermatura, se non avete le attrezzature per effettuare le misure di campo elettromagnetico, provate a modellare l'apparato come un'antenna semplice, tipo dipolo. Poi valutàtene il modulo del vettore di Poynting alla distanza che v'interessa e controllate che non superi i limiti. Se li supera, allora schermate.

                                      Comunque, tutti i limiti dettagliati (quindi anche quelli rispetto al SAR e ai campi disaccoppiati elettrico e magnetico) li trovate sulla CEI 111-1.

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                                      • #49
                                        Grazie Nabla, grazie dei link, credo di essere al sicuro.... però quando accendo l'alimentatore la gente non sente più la radio alla distanza di 10 metri, in effetti il segnale erogato è molto forte, vedrò di risolvere il problema con delle schermature, farò un contenitore dedicato dove allogiare l'alimentatore.

                                        Però c'è un altro problema, è vero che utilizzando 2 spire sul primario e 4 spire sul secondario riesco ad accendere l'alogena ed ho un segnale visto all'oscilloscopio che è a dir poco una sinusoide perfetta da circa 40mHz, ma utilizzando più spire non riesco a estrarre corrente e mi si bruciano i mosfet, un pò come nei finali rf che se non usi l'antenna li bruci. In pratica ho avvolto 100 spire di filo su un tubo da 110mm, e dopo le due spire del primario, un pò come una bobina di tesla, in questo modo pensavo di ottenere tensione elevata, invece il secondario non estrae niente! Perchè? forse vanno accordate le due bobine? Purtroppo non me ne intendo molto di circuiti radio, sapete darmi qualche dritta?

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                                        • #50
                                          Il circuito è quello dello schema sopra? hai verificato che nel punto "A" la tensione non sia troppo alta? aumentando le spire aumenti anche l'induttanza, i picchi di tensione alla apertura del mosfet e se l'induttanza è troppo alta la corrente ovviamente diminuisce salvo accordare il tutto. per il trasformatore in aria : forse l'accoppiamento tra i due avvolgimenti "non è il massimo" e su cento spire le capacità parassite a 40MHz forse non sono più trascurabili e ti creano un circuidto LC che impedisce di accordare correttamente gli avvolgimenti.

                                          Poi 100 spire su un supporto da 110mm corrispondono a 34,54m lunghezza d'onda dei 28,9MHz potrebbe" dare fastidio" avere un avvolgimento così lungo....

                                          Ciao
                                          Alessio
                                          Ultima modifica di AlessioF76; 29-11-2009, 17:34. Motivo: integrazione
                                          Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
                                          http://it.youtube.com/user/alessiof76

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                                          • #51
                                            Tecnonick,
                                            per progettare un amplificatore a 40 MHz con tensioni così elevate, io avrei proceduto usando i parametri s o i parametri y (tipicamente usati quando si progettano amplificatori a radiofrequenza), perché ho il presentimento che il circuito possa mostrare problemi di stabilità.
                                            Ad ogni modo, se tu carichi l'amplificatore con un trasformatore (o comunque con un circuito risonante) di fatto è come se tu stessi realizzando un amplificatore selettivo.
                                            Tanto gli amplificatori a radiofrequenza quanto gli amplificatori selettivi possono avere notevoli problemi di stabilità. Di ciò me ne convinco ulteriormente alla luce del fatto che ti si bruciano i MOSFET quando aumenti l'induttanza di carico.
                                            Ti consiglierei allora di usare un simulatore per accordare il circuito affinché risulti incondizionatamente stabile a partire dalla più bassa frequenza possibile alla quale il modello del transistore è valido fino alla frequenza di guadagno unitario. Ovviamente, oltre alla stabilità, bisogna cercare di ottenere anche la potenza in uscita desiderata! Qui sta il compromesso.

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                                            • #52
                                              Cioa Alessio, il circuito su cui sto lavorando è simille a quello sopra ma migliorato e adeguato per erogare un pò più potenza, appena ho un attimo lo posto, però il circuito funziona bene, infatti ho controllato gli assorbimenti, ho tarato tutti i componenti, e se uso l'avvolgimento a 4 spire è perfetto. Ora, siccome abbiamo bisogno sti benedetti 50kV a 30-40mHz, avevo pensato di ottenerli utilizzanto appunto un trasformate avvolto in aria, il primario viene fatto oscillare dal circuito, le oscillazioni sono con una tensione da 50 a 250 volt circa(posso regolare la tensione come preferisco), e quindi presumevo che facendo un secondario con più spire ottenevo più tensione, e infatti se uso 4 spire accendo una lampadna da 220V quando sul primario c'è un oscillazione da 50 a 150V, se aumento la tensione la lampadina si brucia, perciò l'elevazione c'è, e la resa pure(non so in che percentuale ma è evidente), però c'è proprio quel problema di quando aumenti le spire, li non va, ma proprio non tira furi niente! Ora, lasciano perdere il circuito, consideriamo di dover costruire un trasfrmatore avvolt in aria, avendo quindi a disposizione questi valori:

                                              induttanza primario: 1uH - numero spire 2 diametro 110mm
                                              tensione sul primario: sinusoidale 50-250V (200v)
                                              tensione richiesta al secondario: 50kV
                                              frequenza di lavoro: da 30mHz a 40mHz

                                              come fare questo trasformatore?

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                                              • #53
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                                                la pagina tratta di trasformatori in aria per audiofrequenza ma la teoria è la stessa salvo gli elementi parassiti

                                                Tieni conto anche dei problemi di isolamento del secondario e delle capacità parassite
                                                Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
                                                http://it.youtube.com/user/alessiof76

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                                                • #54
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                                                  anche se però ho qualche dubbio sull'utilizzo dei mosfet, perchè in questa circostanza oltre al fatto che sul gate siamo vincolati dalla tensione massima di 30 volt, i mosfet lavorano bene in regime on/off, in questo caso invece lavorano in regime resistivo, infatti la tensione di pilotaggio del gate è data inizialmente dalle due resistenze poste a massa e positivo, ma poi è l'induttanza che si occupa di pilotarlo, e questa mi da una sinusoide, non un onda quadra, quindi forse sarebbe meglio utilizzare dei bjt? o magari igbt?
                                                  Ultima modifica di tecnonick; 30-11-2009, 19:39.

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                                                  • #55
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                                                    io non mi preoccuperei tanto della tensione di gate salvo non superare quella limite e neanche della perfetta sinusoide, anche il circuito se creasse un onda quadra, a queste frequenze non è poi così difficile sopprimere le armoniche con filtri e "trappole" varie.
                                                    Probabilmente hai problemi di adattamento di impedenza tra i mosfet e il trasformatore e poi bisognerebbe verificare che col carico l'adattamento sia accettabile
                                                    Ti suggerirei di trovare una rete di adattamento "adatta"
                                                    Il tipo di circuito che stai realizzando è fondamentalmente un trasmettitore RF
                                                    Se lo trovi in rete ti consiglierei un libro che conservo dalle superiori "comunicazioni elettroniche corso di telecomunicazioni" di paul h.yung edizioni jackson (il mio è del 92)ù
                                                    la sezione circuiti dei trasmettitori è spiegata in modo semplice ma non troppo approfondito se vuoi approfondire trovi nel' hoepli "manuale di elettronica e telecomunicazioni" una bibbia sintetica per gli addetti ai lavori

                                                    se non li trovi in rete e ti interessa mandami un messaggio privato

                                                    Non so che programma usi per le simulazioni, con Microcap riesci a fare di tutto, se trovi la versione 4 scarica con le librerie poi installa la versione 7 e importa le librerie e troverai una valanga di componenti. se scarichi l'attuale versione 9, salvo caricarti gli spice non trovi componenti utili alle tue simulazioni

                                                    PS: per piacere megahertz si scrive MHz, mHz è milliHertz

                                                    Buone ricerche Ciao
                                                    Alessio
                                                    Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
                                                    http://it.youtube.com/user/alessiof76

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                                                    • #56
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                                                      Questo oscillatore non è influenzato dal carico, nel senso che la frequenza è stabile, e la potenza erogata dipende solo dall'impedenza del carico, perciò comunque anche in questo caso, se il carico non assorbe potenza questa se la mangiano i mosfet, però chiaramente, avendo la possibilità di regolare la potenza in uscita, ed avendo preventivamente calcolato quanti mosfet servono per sopportare ad esempio 1000 watt senza bruciarsi, il problema è risolto, al limite si butterà via un pò di corrente in calore, ma quello è il meno dei mali....
                                                      Ultima modifica di tecnonick; 01-12-2009, 21:52.

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                                                      • #57
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                                                        l'adattamento di impedenza sere proprio a dare il carico giusto ai mosfet, ne troppo alto ne troppo basso
                                                        potresti fare un oscillatorino al quarzo in prima armonica che pilota poi il finale di potenza così sei sicuro della stabilità in frequenza...
                                                        mettici gli zener sul gate ! mal che ti vada ti taglia la sinusoide ma non ti buca i mosfet finali, utilizzando un carico accordato potresti usare i finali in classe C risparmiano potenza e con un NOTEVOLE aumento di efficienza ..

                                                        Ciao
                                                        Alessio
                                                        Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
                                                        http://it.youtube.com/user/alessiof76

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                                                        • #58
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                                                          • #59
                                                            Ho provato micro-cap, direi che è ottimo rispetto a circuit maker, e sopratutto combacia almeno al 80% con le prove nella realtà, però aimè mi ha fatto notare una realtà che preferivo non fosse ho accertato con la strumentazione, fare questo alimentatore è molto più complicato di quel che prevedevo

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                                                            • #60
                                                              una simulazione al 100% è utile quanto una cartina 1:1 ci sono troppe variabili da inserire

                                                              Che problematiche ti pone l'alimentatore?

                                                              Picchi di corrente ripetitivi e non ripetitivi troppo alti per i diodi? fenomeni di risonanza? lo volevi stabilizzare? ho un po di esperienza con alimentatori fino a 500-600V da qualche centinaio di Watt esistono soluzioni circuitali semplici ed efficaci per aggirare tali problematiche...

                                                              Fammi sapere che una soluzione si trova
                                                              Ciao
                                                              Alessio
                                                              Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
                                                              http://it.youtube.com/user/alessiof76

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