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  • #61
    Ciao alessio, grazie per il tuo appoggio, tornando all'inizio, per alimentare l'acceleratore ci serve una tensione alternata con picchi di 50kV alla frequenza minima di 30MHz, normalmente da quel che ho visto in giro, per realizzare questa alimentazione usano direttamente una tensione continua a 50kV che viene fatta oscillare mediante l'utilizzo di tubi a vuoto klistron, io volevo evitare questa soluzione utilizzando un circuito oscillatore accoppiato ad un trasformatore avvolto in aria, perchè in aria possiamo lavorare a 30Mhz, cosa che con i nuclei in ferrite non credo sia possibile. Quindi cosa avevo pensato di fare: un oscillatore che utilizza un avvolgimento sia come induttanza per il proprio funzionamento e come primario del trasformatore elevatore, quindi le oscillazioni presenti sul primario me le devo trovare sul secondario, ma di tensione elevata e chiaramente corrente bassa. Il fatto è che finchè lavoro sotto i 10Mhz si riesce a capirci qualcosa, mentre appena supero questa frequenza la potenza di uscita cala drasticamente, il mosfet non riesce più a dare per esempio 0-100 volt sul primario ma me ne da 90-100, scaldando come un forno. Allora siccome sto usando gli irf della serie a partire da 520 fino a 840, non vorrei che questi non riescano a commutare una certa potenza ad una certa frequenza, se riesci a darmi una mano è ben accetta!

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    • #62
      Ciao cerco di dare il mio umile consiglio credo che il problema sia la Rds(on) di 0,48Hom che sembrano pochi ma consideraato le tensioni in gioco le correnti salgono e quindi serve qualcosa con una Rds più piccola almeno di un fattore quindi in torno all 0,02.. o giu di li... anche se non so consigliarti il modello...
      "Non date da mangiare ai troll"
      http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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      • #63
        Potrebbe essere un problema della capacità del gate, è come un condensatore, se sali di frequenza non basta pilotarlo con sola tensione, serve corrente e se la resistenza di pilotaggio del gate è troppo alta la tensione non sale ne scende abbastanza velocemente per pilotare correttamente il mosfet, dovresti provare a bufferizzare il pilota con un push-pull così puoi anche metterci una protezione per le extratensioni.

        Ho costruito per altri scopi generatori di impulsi da 34-40KV (circa 35KHz) in teoria il flyback era da 60W ma in regime impulsivo l'ho "tirato" fino ad arroventare il ferro su cui si scaricava ma dopo 6 minuti di uso continuato si è fuso il secondario e il diodo EHT...
        Prova con microcap!

        Ciao
        Alessio
        Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
        http://it.youtube.com/user/alessiof76

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        • #64
          Concordo sul gate, serve parecchia corrente per pilotarlo a quella frequenza, e qundi mi sa che serve fare un oscillatore, preamplificatore, e amplificatore finale, in pratica un radiotrasmettitore che al posto di essere modulato da un microfono è modulato dall'oscillatore.

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          • #65
            Vedo che sei nottambulo anche tu!
            in pratica un trasmettore CW o oscillatore di potenza, se ne trovano tanti in rete ma nessuno da 1KW o da 50Kv! continua così e scrivi vedrai che anche qualche rivista chiederà anche a te degli articoli su cose strane
            magari riuscirai anche a pagarti le spese per gli esperimenti (io ci sono quasi)
            Se hai idee o sviluppi fai presto, lunedì divento papà per la seconda volta
            e per un po' penso non avrò molto tempo per portare avanti i miei interessi, il tuo progetto mi sembra molto interessante (mi piacciono le sfide) ma non so quanto potro' seguirlo
            Ciao notte
            Alessio
            Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
            http://it.youtube.com/user/alessiof76

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            • #66
              auguri per il nuovo bebè! vedrai che ce la faremo, ho appena finito la simulazione con micro-cap, realizzato oscillatore, push-pull e finale con irf840 a 30MHz, funziona! ho applicato un carico fittizio all'uscita del finale e non cala di tensione, VG di 0-30 volt(massimo permesso dal irf840) bisognerà fare altre prove, poi passo alla realizzazione pratica.... notte!

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              • #67
                Ho fatto alcune prove, il generatore funziona, riesco a trasferire in modo efficiente un segnale a 30-40Mhz dal primario al secondario, purchè questi abbiano la stessa induttanza, ma quindi il problema è più grande di quel che poteva essere prima, infatti dovendo necessariamente usare la stessa induttanza è probabile quindi che i due avvolgimenti sono "accordati" per lavorare alla stessa freqeuenza, infatti mettiamo che ho il primario di 2 spire di diametro 100mm, e il secondario di 4 spire di diametro 100mm non funziona niente, perchè la prima bobina risuona ad una certa frequenza, l'altra non ha la stessa frequenza della prima, quindi non essendo in accordo non c'è trasferimento di energia dal primario al secondario. Adesso facendo due calcoli, per avere il minor numero di spire possibile e la maggior frequenza di lavoro possibile, ho optato per esempio per una spira di diametro 100mm, questa spira ha un induttanza di circa 0,3uH, ora ipotizzando che su questa spira applico una tensione alternata di 1000 volt e voglio che il secondario mi tira fuori 50000 volt avrei bisogno un rapporto 1 a 50, però per avere un secondario da 0.3uH e allo stesso tempo le 50 spire per moltiplicare la tensione è impossibile, infatti avvolgendo queste 50 spire su un nucleo ad aria, anche stando stretti stretti supero il valore di 0.3uH. Questo non accadrebbe se al posto di lavorare a 30MHz lavorerei per esempio tra 1 e 4MHz, essendo le induttanze molto più elevate risulterebbe più facile ottenere molte spire, ed ecco il principio di accordo delle bobine di tesla, che difficilmente superano i 10MHz come frequenza di risonanza.

                Detto questo capisco anche perchè negli acceleratori commerciali non si fa uso di trasformatori ad aria, ma direttamente si parte da una tensione alta che viene switchata alla frequenza che ci interessa, ed ecco anche perchè è necessario utilizzare valvole come i klistron, che in questo caso fungerebbe come una sorta di mosfet oscillando e generando quindi la tensione elevata alla frequenza desiderata con pochissimi componenti.

                Quindi ora non rimangono molte strade, infatti scendendo di frequenza siamo vincolati ad aumentare la lunghezza delll'accelleratore, che nel caso della frequenza sui 10Mhz sarebbe già di 10 metri, quindi bisogna recuperare un bel valvolone e farlo oscillare a 30-40MHz con tensione a 50kV.

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                • #68
                  Intanto oscilla a 30 MHz!

                  non ti resta che studiarti la bobina di Tesla per salire in tensione:
                  In un trasformatore convenzionale, le spire sono molto vicine tra loro, e il guadagno di tensione è limitato al rapporto dei numeri di giri delle spire. Comunque, il guadagno di tensione di un trasformatore risonante come una bobina di Tesla può essere significativamente più grande, poiché è proporzionale alla radice quadrata del rapporto delle induttanze secondarie e primarie. La bobina trasferisce energia da un circuito risonante che oscilla (il primario) all'altro (il secondario) su un numero dei cicli di RF. Appena il primario trasferisce energia al secondario, la tensione di produzione secondaria aumenta finché tutta l'energia primaria disponibile è stata trasferita al secondario (con buona efficienza). Anche con perdite di scariche elettriche significative una bobina di Tesla ben progettata può trasferire oltre l'85% dell'energia immagazzinata inizialmente nel condensatore primario al circuito secondario.

                  in bocca al lupo che ci sei quasi
                  Alessio
                  Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
                  http://it.youtube.com/user/alessiof76

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                  • #69
                    ciao Alessio, non riesco a comprendere il guadagno in tensione da come lo descrivi tu, cioè, io sono rimasto al principio del rapporto delle spire, mentre qui la cosa cambia da quel che dici, mi sapresti dare qualche link dove poter capire questo concetto? perchè ho fatto molte ricerche, ma non so come sia possibile elevare la tensione pur avendo induttanze di valore differente e mantenendo la stessa frequenza del primario sul secondario.

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                    • #70
                      Aposto, ho visto come si comportano le induttanze in questo caso, nulla hanno a che vedere con un trasformatore, anche con numero di spire inferiore si ottiene tensione superiore, basta regolare la capacità del condensatore in modo da ottenre una reattanza superiore al secondario, in effetti oggi avevo fatto alcune prove e notavo che con 2 spire al primario e tensione 40 volt, con una sola spira sul secondario riuscivo ad accendere 20 led verdi da 3,6 volt.

                      Mi metto sotto con le ricerche..... se avete link, formule etc sono ben accetti!
                      Ultima modifica di tecnonick; 07-12-2009, 02:00.

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                      • #71
                        chiedi all'utente teslacoil, in rete ci sono anche programmi di dimensionamento con la frequenza di lavoro ma non ho i link sottomano. ciao
                        Alessio
                        Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
                        http://it.youtube.com/user/alessiof76

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                        • #72
                          Se non erro, l'induttanza di un avolgimento può essere contrastata mettendo un condensatore in parallelo, però si dovrebbe calcolare la capacità del condensatore.

                          Sarebbe il circuito classico LC, ma ho dimenticato come si facevano i calcoli.

                          Quei tipi di calcoli li facevo 30 anni fa, quando andavo alla scuola di periti elettronici.
                          i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                          • #73
                            m.... le cose sono un pò complicate per me che poco ricordo e poco ho studiato la sezione a radiofrequenza, anche perchè poi tra l'altro mi trovo per esempio pareri discordanti tra i due espertoni di questa materia, ovvero il buon teslacoil che non risponde mai ai messaggi e il buon lawrence, qui si vede una loro discussione dove lawrence afferma che quel che conta è il rapporto di spire mantenendo un accoppiamento il più efficiente possibile, mentre poi si ha il tesla che afferma il contrario, per poi finire in un silenzio che ti fa solo restare in dubbio, ecco il loro dibattito:

                            Tesla coil a valvole. - Teslamaniacs

                            dal canto mio, quel che ho potuto verificare nella PRATICA è che la teoria più precisa è quella di teslacoil, infatti utilizzando un rapporto 2 a 1 ottengo una tensione più elevata rispetto al rapporto 2 a 2, ho anche provato a mettere in parallelo al secondario dei condensatori variabili, notano effettivamente una LIEVE variazione di tensione, ma che comunque risulta sempre maggiore nel caso dell'accoppiamento 2 a 1.

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                            • #74
                              Originariamente inviato da tecnonick Visualizza il messaggio
                              Ciao alessio, grazie per il tuo appoggio, tornando all'inizio, per alimentare l'acceleratore ci serve una tensione alternata con picchi di 50kV alla frequenza minima di 30MHz, normalmente da quel che ho visto in giro, per realizzare questa alimentazione usano direttamente una tensione continua a 50kV che viene fatta oscillare mediante l'utilizzo di tubi a vuoto klistron, io volevo evitare questa soluzione utilizzando un circuito oscillatore accoppiato ad un trasformatore avvolto in aria, perchè in aria possiamo lavorare a 30Mhz, cosa che con i nuclei in ferrite non credo sia possibile. Quindi cosa avevo pensato di fare: un oscillatore che utilizza un avvolgimento sia come induttanza per il proprio funzionamento e come primario del trasformatore elevatore, quindi le oscillazioni presenti sul primario me le devo trovare sul secondario, ma di tensione elevata e chiaramente corrente bassa. Il fatto è che finchè lavoro sotto i 10Mhz si riesce a capirci qualcosa, mentre appena supero questa frequenza la potenza di uscita cala drasticamente, il mosfet non riesce più a dare per esempio 0-100 volt sul primario ma me ne da 90-100, scaldando come un forno. Allora siccome sto usando gli irf della serie a partire da 520 fino a 840, non vorrei che questi non riescano a commutare una certa potenza ad una certa frequenza, se riesci a darmi una mano è ben accetta!
                              Ti confermo, carissimo tecnonick, che con i MOS che citi non puoi arrivare a quella frequenza. A piena potenza direi al massimo 1 MHz, nota che Ton + Toff
                              per un IRF520 è di circa 100 ns (10Mhz). Quindi a 10 MHz il MOS dissipa tutto su se stesso a causa dei tempi necessari alla sua stessa commutazione.
                              Riguardo al raggiungimento di una tensione così elevata ... non è difficile ... basta adottare più salti di impedenza. Un circuito molto popolare fra gli audiofili autocostruttori era quello di un tweeter a plasma con l'oscillatore transistorizzato (non ricordo la marca forse Altec Lansing). Lo stadio di adattamento di impedenza fra il finale RF era costituito da un pi-greco a tre stadi per trasformare i circa 10 Ohm di uscita del transistor nei kiloOhm necessari per avere una altissima tensione adatta quindi ad innescare il plasma. La regola è sempre AltaTensione=AltaImpedenza. Come raggiungere l'impedenza di carico alta o altissima ... si può fare in vari modi, come la bobina di Tesla per rapporto spire o con reti di adattamento opportune come nel tweeter a plasma.
                              In generale l'autocostruzione a transistor o FET è molto più delicata che con i tubi. Il minimo errore porta quasi sempre alla distruzione del finale di potenza, i tubi non hanno di questi problemi (ne hanno però altri come le alte tensioni necessarie ai vari elettrodi). Detto questo ti posso guidare alla costruzione mettendo bene in chiaro che essa richiede notevole esperienza nel campo RF e non solo ...

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                              • #75
                                Ciao Elektron! grazie per il tuo contributo! sono tutto orecchie!

                                come dici tu avevo molti dubbi sull'utiliuzzo di questi mosfet, proprio per via del loro tempo di commutazione, però siccome in realtà gli impulsi che giungono sul gate non sono "impulsi" ma è una sinusoide di 0-30 volt circa, generata da un oscillatore a sua volta applicato ad un preamplificatore, allora ho pensato che forse un tentativo si poteva fare, ma in effeti l'energia che mi trasferisce il mosfet sulla spira rispetto a quella che si mangia è davvero poca. Adesso vorrei iniziare a capire come elevare la tensione sul secondario, perchè dalle tante letture che ho fatto non l'ho ancora capito, non riesco a trovare un documento che lo spiega in modo preciso, purtroppo non ho esperienza su radiofrequenza perchè non l'ho mai ritenuta un campo di mio interesse, ma oggi mi pento di questo, perchè adesso che lo sto masticando capisco quanto sia importante conoscerne le basi, basi che mi risultano molto difficili da assimilare senza avere un buon professore che spiega nei minimi dettagli. Però adesso devo tralasciare un attimo questi studi perchè devo realizzare questo generatore da 50kV a 30Mhz e il tempo che ho a disposizione non è molto, se mi dedicherei allo studio mi sa che non mi basterebbe un anno per finirlo. Quindi ti sarei molto grato se mi daresti qualche dritta, vorrei capire bene il concetto dell'elevazione di tensione non in rapporto alle spire ma in rapporto alle impedenze, l'accoppiamento tra primario e secondario, e sopratutto il rendimento di questa trasformazione, perchè in uscita abbiamo bisogno una certa potenza, che a 50kV dovrebbe essere per iniziare di almeno 4-500 watt.

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                                • #76
                                  Originariamente inviato da tecnonick Visualizza il messaggio
                                  Ciao Elektron! grazie per il tuo contributo! sono tutto orecchie!

                                  come dici tu avevo molti dubbi sull'utiliuzzo di questi mosfet, proprio per via del loro tempo di commutazione, però siccome in realtà gli impulsi che giungono sul gate non sono "impulsi" ma è una sinusoide di 0-30 volt circa, generata da un oscillatore a sua volta applicato ad un preamplificatore, allora ho pensato che forse un tentativo si poteva fare, ma in effeti l'energia che mi trasferisce il mosfet sulla spira rispetto a quella che si mangia è davvero poca. Adesso vorrei iniziare a capire come elevare la tensione sul secondario, perchè dalle tante letture che ho fatto non l'ho ancora capito, non riesco a trovare un documento che lo spiega in modo preciso, purtroppo non ho esperienza su radiofrequenza perchè non l'ho mai ritenuta un campo di mio interesse, ma oggi mi pento di questo, perchè adesso che lo sto masticando capisco quanto sia importante conoscerne le basi, basi che mi risultano molto difficili da assimilare senza avere un buon professore che spiega nei minimi dettagli. Però adesso devo tralasciare un attimo questi studi perchè devo realizzare questo generatore da 50kV a 30Mhz e il tempo che ho a disposizione non è molto, se mi dedicherei allo studio mi sa che non mi basterebbe un anno per finirlo. Quindi ti sarei molto grato se mi daresti qualche dritta, vorrei capire bene il concetto dell'elevazione di tensione non in rapporto alle spire ma in rapporto alle impedenze, l'accoppiamento tra primario e secondario, e sopratutto il rendimento di questa trasformazione, perchè in uscita abbiamo bisogno una certa potenza, che a 50kV dovrebbe essere per iniziare di almeno 4-500 watt.
                                  Quoto per cambio pagina.

                                  Ecco, caro tecnonick, una realizzazione a 30 MHz con potenza di 100W che utilizza un componente stato solido l' RD100HFF1 Mitsubishi.
                                  Nel pdf linkato vi è un esempio circuitale verso la fine. I numeri a scala che si vedono sotto lo schema indicano la distanza in millimetri alla quale vanno collegati i componenti. Come vedi si tratta di una costruzione di notevole impegno e che richiede tutta la strumentazione del caso.
                                  http://www.mitsubishichips.com/China...=rd100hhf1.pdf

                                  Riporto in uno screenshot il circuito:



                                  Questo per 100W, per averne 500 occorre accoppiare a due a due gli amplificatori fino al raggiungimento della potenza utile. Non è possibile "parallelare" direttamente i FET a causa delle impedenze d'ingresso e d'uscita risultanti, o meglio, è possibile per due FET ma quasi impossibile per 5 o 6.
                                  Condensatori e bobine devono essere per RF e lo stampato in teflon con striplines argentate. Così funziona, fatto in modo diverso .... mah?

                                  Una volta che si abbiano a disposizione i 100 o 500W si tratta di modificare il passa basso (volgarmente pigreco) di adattamento d'uscita, modificando le strip dal drain del MOS fino al connettore d'uscita e relativi condensatori verso massa. In questa applicazione adattiamo i pochi Ohm del FET ai 50 Ohm dell'antenna con solo due salti d'impedenza. Nell'applicazione che ti prefiggi ne servono 3 o 4 (ricordo che lo schema del tweeter a plasma ne adottava forse 3). Sembra fattibile ... sembra .... il vero problema è che qualsiasi errore porta alla distruzione istantanea del MOS (si vede un lampo blu attraverso la ceramica e .... addio) inoltre servono: analizzatore di spettro, analizzatore di reti, carico ad alta impedenza, eccitatore (ci vogliono 12 watt in per averne 100 out) ecc..

                                  Impossibile no, ma mi chiedo se a questo punto non convenga passare ai tubi.

                                  Un solo tubo, magari con anodo esterno tipo le 4CX250 radioamatoriali, fornirebbe in classe C circa 700W senza presentare i problemi connessi ai componenti stato solido. Nel caso del tubo, l'adattamento di impedenza si realizza per rapporto spire. Se l'anodo è alimentato a 2KV, il rapporto spire sarebbe di 1 a 25 (semplificando), quindi diciamo due spire sul volano anodico e una 50ina sul secondario accoppiato, insomma si ricade nel caso "bobina di Tesla". 50 spire risuonano a 30MHz senza troppi accorgimenti, ed è fondamentale per avere la massima tensione sul secondario. Anche il primario deve essere accordato, ma in questo caso è facile portarlo alla risonanza aggiungendo o togliendo condensatori in parallelo alla bobina volano anodico.
                                  Il tubo regge qualsiasi tortura, compreso il disaccordo del volano la mancanza di carico, sovraeccitazione ecc... e alla fine ho anche l'impressione che il tutto costi meno, soprattutto se hai ha disposizione un vecchio forno a microonde dal quale recuperare il trafo per l'anodica a 2KV ...

                                  Tutto cambia se abbassiamo la frequenza, diventano disponibili altri semiconduttori ed altre tecniche circuitali molto più semplici ed affidabili. Pensiamo ai fornelli ad induzione casalinghi, costo basso facile reperibilità (?) e la possibilità di "comprarlo già fatto" se non se ne esce ...
                                  File allegati
                                  Ultima modifica di Elektron; 08-12-2009, 12:39.

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                                  • #77
                                    Ciao, proprio un bel macello realizzare questo alimentatore, si avvicina il Natale, non è che qualcuno ci regala 50kV switchati a 30MHz ?????

                                    Scherzi aparte, vedo pure io una semplicità maggiore utilizzando i tubi, ma li però non ho proprio un minimo di esperienza, mai utilizzati in viata mia!

                                    Ieri ho contattato una ditta che realizza trasformatori in ferrite, mi hanno detto che non è un problema fare un trasformatore su nucleo in ferrite in grado di erogare al secondario 10kV alla frequenza di 30MHz facendo oscillare il primario a 30MHz, sarà vero? se cosi fosse avremmo risolto molti problemi, perchè da quanto mi ha detto in questo caso il rapporto di trasformazione dipende dal rapporto delle spire, e basta che gli dico con che tensione entro e che tipo di segnale farò sul primario, loro fanno gli avvolgimenti in base alla tensione che mi serve in uscita.

                                    Tra l'altro questa cosa mi sembra anche plausibile, infatti esistono alimentatori per rf sputering che erogano fino a 6kV alla frequenza intorno ai 13MHz, e hanno dimensioni molto contenute senza avvolgimenti in aria o altre particolarità.

                                    Se effettivamente un nucleo in ferrite mi lavora a 30MHz credo che i problemi siano risolti, in teoria dovrebbe diventare come un classico trasformatore, anche se però mi resta il dubbio....

                                    Tu cosa dici, sarà realmente possibile realizzare un trasformatore su ferrite che lavora in base al rapporto spire considerando una frequenza al primario di 30MHz con onda sinusoidale?

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                                    • #78
                                      Certamente sì, occorre una ferrite in grado di lavorare con perdite contenute a quella frequenza e occorre un layout degli avvolgimenti tale da evitare scariche ma è certamente possibile. Resta il problema di come eccitare il primario di tale trasformatore, la potenza che ti prefiggi di ottenere è raggiungibile con la tipologia di costruzione che ti ho esposto nel post precedente, anche esistono amplificatori per impieghi radioamatoriali a prezzi contenuti e di potenza paragonabile a quella che ti serve. In ogni caso un eventuale amplificatore, realizzato da te o acquistato fra quelli in commercio, richiede che il carico visto sia costante (di solito 52 Ohm tipici delle antenne di trasmissione) pena la distruzione dei finali di potenza. Un oscillatore finale a tubi non avrebbe questo problema o lo avrebbe in misura ben ridotta.

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                                      • #79
                                        Bene, allora proviamo a procedere in questo senso, prima di dare l'ok alla ditta faccio delle prove, devo trovare delle ferriti per alta frequenza, sai dove le posso reperire? l'ideale sarebbe il nucleo a doppia E in modo da far su un piccolo trasformatore, inizierò a fare alcuine prove con i mosfet, metterò un carico variabile sul secondario e vediamo quanto riesco a ottenere, dopodichè se tutto funziona prendiamo un bel valvolone e facciamo oscillare il primario, una volta ottenuti i risultati faccio fare il trasformatore.

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                                        • #80
                                          Questi lin k potresti trovarli utili per le ferriti

                                          Bobine toroidali - Sito di Biagio Barberino
                                          http://www.aritorino.it/Articoli/IK1HSS/caron_xf.pdf

                                          Ciao Alessio
                                          Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
                                          http://it.youtube.com/user/alessiof76

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                                          • #81
                                            Grazie Alessio, ottimo link, c'è anche il programma per calcolare le spere, interessante anche l'altro link, appena prendo le ferriti farò alcuine prove e vedremo cosa salta fuori.

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                                            • #82
                                              Comunque ho dei dubbi, perchè ragionando un attimo, un trasformatore ha comunque 2 avvolgimenti, mettiamo che il primo sia di 1uH, e il secondo elevatore sia di 500uH, se per pilotare il primo devo arrivare alla sua frequenza di risonanza, come farà il secondo a combaciare con il primo se ha una frequenza di risonanza nettamente superiore? dalle prove con il simulatore infatti si nota questo particolare, se il secondario non è in fase con il primario non si ottiene nulla di buono, perchè mettiamo che il secondario vada in risonanza a 1Mhz, ed il primario a 10MHz, ottengo che nel secondario mi si forma una sinusoide di 1MHz ma seghettata a 10Mhz ! in pratica come fosse una portante a 1MHz modulata a 10MHz!

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                                              • #83
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                                                Nei forum dei radioamatori troverai molti consigli utili. controlla anche i parametri di analisi di microcap (che tipo di analisi utilizzi?) che posso darti qualche dritta, il programma fa veramente di tutto ma ci vuiole un po' di pratica per non prendere cantonate, potrebbero essere dei parametri di analisi non appropriati a darti risultati falsati.
                                                forse te l'ho già detto ma il progetto che stai sviluppando mi interessa molto, al meno dal punto di vista elettronico
                                                tieni conto che ieril'altro è nata la mia seconda figlia sono in ferie per qualche giorno, e ho da gestire la prima figlia di quai 4 anni, mia moglie e la seconda figlia, i lavori di casa, le telefonate dal lavoro, un articolo in stesura e uno in sviluppo (li faccio per arrotondare ma non voglio "perdere il treno" coi tempi che corrono e 2 bambine da crescere) ti stò scrivendo "dal bagno" nell'unico tempo a mia disposizione.
                                                Questo per dirti di tener duro che alla lunga anche la ricerca paga (poco ma di questi tempi va bene lo stesso)

                                                Tieni duro e porta avanti il progetto!
                                                se bastavano 200W a qualche KHz a 50KV di generatori te ne avrei spediti già 2.

                                                Non prendere paura delle valvole sono MOOOLTO più tolleranti dei componenti a stato solido e sono MOOLTO più simili a dispositivi "ideali" ne ho una buona esperienza diretta anche di quelle (non in RF). quando e se dovrai farti un alimentatore da 2000V dimmelo non è cosi' semplice come sembra soprattutto ti servirà una impedenza di uscita dell'alimentatore bassa a 30MHZ...

                                                Ciao
                                                Tieni duro
                                                Alessio

                                                Ps: se pubbichi il tutto a meno puoi rivendicarne la proprietà intellettuale, brevettare costa e non ti tene al sicuro, se diventerai famoso ricordati di un "povero" padre di famiglia che ti ha dato qualche "dritta" non avendo il tempo di far di più
                                                Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
                                                http://it.youtube.com/user/alessiof76

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                                                • #84
                                                  Ciao Alessio! sono molto soddisfatto dell'aiuto che ottengo su questo forum, è un posto pieno di gente molto colta e cordiale, e naturalmente tu fai parte di questi, come per Elektron, Nablka etc... Percarità, non ho mai pensato a quel che potrebbe nascere a livello commerciale, anche perchè sinceramente non credo che sia di cosi grande utilità un alimentatore simile, se non appunto per fare prove su acceleratori di particelle, e poi bisogna ricordare che già esistono anche se non molto simili a quel che vorrei fare(magari simili no ma forse migliori), l'idea nasce semplicemente perchè mi piacerebbe riuscire a fare qualche trasmutazione nucleare senza necessità di dover spendere decine di migliaia di euro (vedi i costi di quegli alimentatori, per non parlare dei tubi accelleranti). Poi percarità, se un progetto simile si dovesse rivelare utile ben venga, avremo valorizzato tutti sti sforzi e tutto l'aiuto e consigli che mi state dando, e quindi saranno ricompensati.

                                                  A me veramente spiace di non aver studiato il settore della radiofrequenza, e credimi, faccio una fatica boia ad imprimermi formule e concetti, ma sicuramente grazie al vostro valido aiuto qualcosa di buono lo tireremo fuori, e a quel punto ci ritroveremo tutti e vedremo insieme cosa è nato!


                                                  Tornando a noi, anche microcap non è che sia cosi semplice da utilizzare, ha una caterba di istruzioni e funzioni, le analisi le faccio utilizzando la funzione transient, regolando i timing in base alla frequanza del dispositivo sotto prova, e devo dire che c'è un abisso rispetto al vcchio circuit maker, fino ad oggi ogni prova che ho fatto con microcap quando l'ho messa in pratica rispecchia quasi al 100% la realtà, ottimo direi.

                                                  Però a prescindere dal problema di simulazione, quell'effetto l'ho riscontrato anche nella realtà, ma chiaramente con nuclei ad aria, il nucleo solido che ho al momento non va bene, è un toroide blu, che secondo il programma del sito che li vende tira massimo i 5MHz, infatti facendo delle prove non c'è verso di far su neanche un oscillatore che dia un minimo di vita con questo(sempre parlando di 30MHz però...) Adesso vedo di recuperare un nucleo che lavora ai 30 e poi farò alcune prove, sarebbe veramente bello vedere che su un nucleo di questo tipo è sufficiente il rapporto delle spire, perchè far oscillare il primario è il meno dei mali, infatti ad oggi sono riuscito a far oscillare un primario avvoto in aria con tensione da 0 a 400 volt utilizzando 2 irf840 in parallelo, e senza manco tanto calore emesso dagli stessi, gli irf840 hanno un time-on di 11-12ns, quindi a 30MHz siamo belli comodi, e si possono fare molte sperimentazioni. Però questo è solo un "oscillatore", quindi se sfrutto quell'induttanza come primario non va bene, perchè nel momento in cui assorbo corrente cambiano tutti i parametri dell'oscillatore e quindi si spegne o varia di ampiezza etc... si trattava solo di una prova per ottenere una tensione a partire da 0 volt fino alla più alta possibile nel range di tolleranza dei mosfet, e fin qui tutto ok, tutto ok anche quando sul drain del mosfet applico un condensatore da 100nf con una resistenza in serie da 50 ohm a massa, ai capi di questa resistenza ho un ottimo segnale di ampiezza elevata che è in grado di pilotare il gate di altri mosfet che si occuperanno quindi di pilotare a loro volta il primario del trasformatore, ma a grande sorpresa vedo che questo primario (se avvolto in aria) per mandarlo in risonanza deve avere un induttanza di 0,1uH !!!!! una misera spiretta da 1cm di diametro! anche perchè io ho il chiodo fisso dei 30MHz ma poi in realtà sto lavorando sui 36-38, e a questa frequanza sono qulla misera induttanza posso utilizzare, infatti se l'aumento si nota chiaramente che quando il mosfet "apre" parte il picco di sovratensione che viene smorzato molto prima del dovuto dal successivo impulso del mosfet, mannaggia, un induttanza cosi piccola manco la puoi avvolgere sul nucleo di un trasformatore, è per quello che mi vengono vari dubbi, tutti nati dalla teoria che sto mettendo in pratica.

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                                                  • #85
                                                    se non ce la fai con i nuclei, in questi link (ma ne troverai altri)
                                                    sono spiegati i tweeter a ioni, con trasformatori in aria tipo tesla coil
                                                    esclusi quelli che usano flyback gli altri lavorano a qualche decina di MHz perchè a queste frequenze non viene prodotto il sibilo del plasma

                                                    Diego Barone - Home Page - Plasma Tweeter, Tracciacurve, HiFi a valvole ...
                                                    Plasma Tweeter
                                                    Ulrich Haumann's DIY PLASMA TWEETER
                                                    Qualche video dei miei esperimenti li trovate su:
                                                    http://it.youtube.com/user/alessiof76

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                                                    • #86
                                                      Originariamente inviato da tecnonick Visualizza il messaggio
                                                      Comunque ho dei dubbi, perchè ragionando un attimo, un trasformatore ha comunque 2 avvolgimenti, mettiamo che il primo sia di 1uH, e il secondo elevatore sia di 500uH, se per pilotare il primo devo arrivare alla sua frequenza di risonanza, come farà il secondo a combaciare con il primo se ha una frequenza di risonanza nettamente superiore? dalle prove con il simulatore infatti si nota questo particolare, se il secondario non è in fase con il primario non si ottiene nulla di buono, perchè mettiamo che il secondario vada in risonanza a 1Mhz, ed il primario a 10MHz, ottengo che nel secondario mi si forma una sinusoide di 1MHz ma seghettata a 10Mhz ! in pratica come fosse una portante a 1MHz modulata a 10MHz!
                                                      Ciao a tutti
                                                      quello che 'dovrebbe succedere' nel tuo caso è che il primario risuona, a diciamo 10 MHz, e che anche il secondario deve risuonare sempre a 10 MHz!
                                                      Il primario andrà accordato usando dei condensatori di valore opportuno, il secondario va fatto risuonare solo con la sua capacità parassita (o con un valore di capacità il più piccolo possibile per ottenere l'accordo). Nella condizione descritta la tensione al secondario sarà massima e il trasferimento di energia anche.
                                                      -- E' possibile accordare il secondario ad una determinata armonica del segnale sul primario ... ad esempio nei moltiplicatori di frequenza ... quello che si ottiene al secondario è: sempre una sinusoide se il secondario stesso risuona, se non risuona ci sarà una forma d'onda simile al primario ma con contenuto armonico differente da quello primario.
                                                      La forma d'onda sarà quindi una sinusoide a 10 MHz seghettata ad 1MHz !
                                                      Ogni dieci periodi (a 10 MHz) si osserva quindi una piccola componente ad un MHz sovrapposta.
                                                      --
                                                      Personalmente, ritengo che il valvolone sia la soluzione perfetta non quanto per il costo o semplicità ecc ... ma per la notevole tolleranza alle 'torture' che immagino intendi infliggere. Una scarica (ad esempio nell' acqua resa conduttiva) non lascerebbe scampo ai finali a transistor di un ampli da 500W. (Ma neanche da 100W). BJT o FET o IGBT sono un pochino troppo 'delicati' per questi usi.

                                                      Riguardo ai nuclei, se la frequenza massima dichiarata è es. 10 MHz si possono far andare anche a 30, MA accettando una perdita maggiore e adottando una magnetizzazione minore. Quindi meno potenza, per un dato volume di ferrite, al crescere della frequenza. Le perdite vanno di pari passo alla frequenza in ogni caso.

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                                                      • #87
                                                        Tecnonick,
                                                        ma quant'è la potenza del segnale in ingresso?
                                                        Vuoi fare tutto con uno stadio solo? Forse non è meglio mettere qualche stadio in cascata?
                                                        C'è un bel riepilogo con tutte le specifiche di questo amplificatore RF (me lo sono perso tra la discussione o proprio manca)?

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                                                        • #88
                                                          Usare! oppure non usare una valvola Klystron ?

                                                          Se uso la valvola Kystron, l'oscillazione viene generata a valle e quindi a monte c'è l'alta tensione continua.
                                                          Se non uso la valvola Klystron, l'oscillazione viene generata a monte e allora servono dei trasformatori senza nucleo ferroso o ferrite.

                                                          Il calcolo del condensatore si fa cosi.



                                                          Se invece si preferisce usare la valvola klystron, allora il calcolo della capacità non interessa, perchè l'oscillazione viene generata a valle e non ci sono trasformazioni da fare.

                                                          Klystron o non klystron sono 2 mondi diversi: nel caso che si vuole usare il klistron penso che lo schema dovrebbe essere cosi.



                                                          Secondo me è sbagliato massacrarsi di lavoro per fare l'oscillatore tascabile dal momento che li vendono già fatti.
                                                          Il problema caso mai sarà che serve un amplificatore di potenza perchè la corrente che esce da un oscillatore è troppo bassa.
                                                          Già nel trasformatore elevatore la corrente viene ridotta parecchio, se poi nel primario entra poca corrente, nel secondario esce praticamente niente.
                                                          i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                                                          • #89
                                                            Originariamente inviato da Nabla Visualizza il messaggio
                                                            Tecnonick,
                                                            ma quant'è la potenza del segnale in ingresso?
                                                            Vuoi fare tutto con uno stadio solo? Forse non è meglio mettere qualche stadio in cascata?
                                                            C'è un bel riepilogo con tutte le specifiche di questo amplificatore RF (me lo sono perso tra la discussione o proprio manca)?

                                                            Ciao Nabla, riepilogando:

                                                            serve un genratore di segnale in grado di offrire una tensionbe di 50kV alla frequenza di almeno 30MHz, io pensavo di farlo utilizzando un oscillatore di potenza che pilota direttamente il primario di un trasformatore avvolto in aria, al secondario si devono ottenere i 50kV con una potenza compresa tra 100 e 500 watt.

                                                            Si, un solo stadio, con pochi componenti e la possibilità di applicare un carico al secondario di potenza variabile(non sappiamo quanto assorbirà l'acceleratore).


                                                            PER UFO:

                                                            Il primo schema che hai fatto è possibile realizarlo, infatti mettendo in serie più oscillatori i problemi calano parecchio, se riesco a utilizare i nuclei in ferrite è quello lo schema da usare, infatti se avvolgo in aria devo necessariamente tarare il tutto per un carico fisso, cosa che non si può fare. Se il nucleo in polvere di ferro riesce a lavorare bene a 30MHz e se realmente que che conta con il nucleo in ferro è solo il rapporto delle spire il gioco è fatto.


                                                            PS.

                                                            Devo fare una prova con i nuclei che lavorano oltre i 30MHz, dove li trovo? manco RS li ha...... ho pensato di prenderli direttamente alla AMIDON, li vendono on-line, però ora che mi arrivano........
                                                            Ultima modifica di tecnonick; 10-12-2009, 20:36.

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                                                            • #90
                                                              Ciao a tutti.
                                                              Penso che i nuclei in ferrocarbonile siano l'unica possibilita' per potenze così elevate, a frequenze così alte.
                                                              Certo RS non li ha, proverei a sentire un produttore Italiano, come la AROS nuclei, ecco il link al sito Aros Nuclei

                                                              Direi che per il tuo utilizzo va bene il nucleo ad U in H10 (AN 356), ha prestazioni eccellenti a 30 MHz.
                                                              Link al catalogo http://www.arosnuclei.it/Ferrocarbonile.pdf.
                                                              Magari ti sanno indicare un distributore comodo. Dì che hai bisogno di un campione gratuito o anche a pagamento, eh eh ... gh gh

                                                              PS: Non ho afferrato "infatti se avvolgo in aria devo necessariamente tarare il tutto per un carico fisso" ???
                                                              Casomai il contrario, se avvolgi a trasformatore NON puoi variare il carico, se avvolgi in aria è facilissimo variare il carico. Basta variare il mutuo accoppiamento fra primario e secondario, cosa evidentemente impossibile o quasi per un trasformatore in ferrite.
                                                              Ma forse ho frainteso ...

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