Tentativi di teorizzazione dell'utente Camillo - EnergeticAmbiente.it

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Tentativi di teorizzazione dell'utente Camillo

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  • #91
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    Ho fatto un altro po' di tentativi di adsorbimento elettrolitico per ore. Poi ho visto che mettendo in acqua il nichel per giorni il rilascio del gas rimane modestissimo.
    Già nel primo esperimento Piantelli avevo il dubbio che la porosità del nichel fosse molto importante, mentre io ero inizialmente preoccupato della purezza (usavo nichel elettrolitico).
    Ora credo di essere certo che bisogna o usare:
    1) nanopolveri (sono velenose per inalazione e pericolose per contatto)
    2) o nichel raney (ultrapericoloso con schede di avvertimento da far venire i brividi)
    3) o usare strati sotilissimi di nichel avvolti a mo di sigaro, bisognerà passarli nel laminatoio raddoppiati, poi ancora e ancora trovare il limite di sottigliezza.
    Poi con procedimenti elettrolitici cercare di creare delle fessurazioni ultramicroscopiche. E' probabile che lunghe elettrolisi con soluzioni contenenti carbonati riescano a creare dei "fiordi microscopici" nel nichel rendendolo poroso.
    Invio allegato sorprendente, già nel 2008 si parlava di un reattore utilizzante il nichel raney e idrogeno con catalizzatori in grado di produrre grandi quantità di kWh.
    Ho la senzazione che i dati stiano convergendo e diano sempre più alta la probabilità che forse sì... è "molto" probabile che ci siamo con la fusione fredda industriale!!!
    Ciao a tutti
    File allegati
    Ultima modifica di Camillo; 02-04-2010, 13:26.
    Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
    Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
    http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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    • #92
      Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio
      Ho la senzazione che i dati stiano convergendo e diano sempre più alta la probabilità che forse sì... è "molto" probabile che ci siamo con la fusione fredda industriale!!!
      Ciao Camillo,
      anche se la teoria di Mills è totalmente diversa da quella di Focardi e Piantelli, ci sono in effetti molti aspetti in comune.
      Solo se sarà dato il giusto spazio d'indagine su questi nuovi aspetti scientifici sapremo quale sarà la giusta interpretazione.
      Per ora, per conseguire tali obiettivi, va bene tutto. Anche che si continui lo sviluppo 'alla cieca' e per tentativi, pur di produrre qualcosa di talmente evidente da non poter essere più snobbato.

      Un po' di materiale su Mills:
      Teoria:
      http://www.blacklightpower.com/papers/WFC052708webS.pdf

      Brevetti:
      Hydrogen-Catalyst Reactor - Patent application - power source and hydride reactor is provided comprising a reaction cell for the catalysis of atomic hydrogen to form novel
      (WO/2008/134451) HYDROGEN-CATALYST REACTOR

      In generale, sugli idruri:
      http://elibrary.ru/keyword_items.asp?keywordid=5394

      ma quello più interessante sarebbe:
      "B. Baranowski, SM Filipek, 45 Years of nickel hydride-history and perspectives - Journal of Alloys & Compounds - 2005"
      "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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      • #93
        non ho ancora visto i risultati della scansione della polvere che ho spedito a mgb2, abbiamo novità?

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        • #94
          x elettrorik

          Ho dato uno sguardo veloce, ho visto una grandissima quantità di pagine di descrizione.
          Ora se per il brevetto la cosa va bene, in quanto ti devi coprire il più possibile, per articoli teorici, in cui la teoria sostanzialmente non c'è, quando ci si dilunga troppo in genere vuol dire che non si hanno le idee chiare. (anche se non è sempre vero a volte la complessità rende necessaria la lungaggine).
          Dal mio punto di vista guardo se chi scrive sta tentando una applicazione industriale.
          Per me è assodato che se riusciamo a caricare enormemente il nichel con l'idrogeno e aggiungiamo opportuni accorgimenti e catalizzatori ci ritroviamo un mucchio di calore inaspettato.
          Il passo sucessivo però potrebbe invalidare il tutto:
          il nichel caricato per quanto produce?
          Si avvelena nel tempo?
          Una volta caricato con idrogeno, se dobbiamo rinnovare l'idrogeno per rivitalizzarlo quanta energia spendiamo per degasarlo o magari riprocessarlo in nanoparticelle o nichel raney?
          A mio parere siamo in questa fase; probabilmente molti stanno lavorandoci sopra, visto che gli interessi in gioco sono altissimi. Io credo che però il tutto venga tenuto nascosto per non trovarsi contro la "casta scientifica baronale"
          Quindi io segnalerei soprattutto i file in cui si parla di tentativi di ingegnerizzazione. Oppure metodi pratici per aumentare l'adsorbimento.
          Ciao
          Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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          • #95
            Non vorrei sbagliare
            ma questa storia mi ricorda la questione dell'idrogeno monoatomico H1
            che quando si ricombina in idrogeno molecolare H2 sprigiona un'enorme quantità di calore!
            L'hydrino dovrebbe essere la stessa cosa.
            Probabilmente il Nickel in certe condizioni catalizza la formazione dell'idrogeno monoatomico, con poca spesa di energia
            e poi avviene la reazione inversa.
            So quasi per certo che molti ambienti lavorano su questo , più o meno segretamente.

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            • #96
              Certo è una possibilità.
              Ma penso che sia stata vagliata anche da chi investe un sacco di soldi. Poi ci sono i composti di trasmutazione da considerare, che compaiono qua e là. Per un gruppo di ricerca che non li ha trovati ne esistono molti altri che li hanno trovati.
              La FF è misteriosa, ripeto quanto ho detto nella teoria12, per me siamo di fronte ad una "nuova categoria di fenomeni" che inducono a pensare ad una nuova chimica.
              Il libro di Roberto Germano Fusione Fredda ... alchimia, mi ispira l'idea che storicamente siamo passati dalla Alchimia alla chimica; ebbene forse saremo costretti a fare il percorso inverso dalla chimica all'alchimia.
              Non scherzo del tutto, se uno vedesse quanta rivoluzione mentale sta entrando con la quantistica avrebbe sicuramente molto meno certezze da difendere.
              ciao
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              • #97
                Teoria 13 Superficie attiva del nichel

                L'adsorbimento dell'idrogeno è tanto maggiore quanto più ampia è la superficie del nichel a contatto dell'idrogeno. La chiamerò "AREA ATTIVA".
                Mi è sembrato giusto avere almeno un'idea approssimativa di come essa varia al variare della granulometria della polvere di nichel.
                Ho fatto un programmino con Excel che allego.
                Spero di non aver commesso errori, comunque sono certo che avrete la bontà di segnalarmeli.
                Il programmino calcola "l'area attiva" al variare delle dimensioni del granello. Il granello è immaginato cubico, si deve immettere il valore dello spigolo in nanometri nm (ho scritto lato invece che spigolo... licenza poetica).
                Il riferimento di base è dato dal nichel raney (il cui valore medio è 100 m2 per un grammo.)
                Do qualche valore:
                Particelle di diametro (spigolo) 100 nm danno area attiva= 60 m2
                Particelle di diametro 1000 nm danno area attiva= 1 m2
                Particelle di diametro 10.000 nm danno area attiva= 0,.. m2
                Ciao
                File allegati
                Ultima modifica di Camillo; 04-04-2010, 13:43.
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                • #98
                  Si vorrebbe prendere energia facendo cadere (e poi rotolare) un masso giù dalla montagna.
                  Generalmente la stupidità del cervello umano è l'ostinazione e non volere capire che conviene tentare di spingere un masso poco stabile (in bilico) anzichè tentare di fare rotolare un masso stabile.

                  Se si vorrebbe trasmutare un elemento stabile; l'energia necessaria che occorrerebbe per avviare la trasmutazione sarebbe enorme, ci vorrebbe un acceleratore di particelle e l'energia spesa sarebbe maggiore di quella che ottengo.

                  Generalmente la stupidità del cervello umano è l'ostinazione e non volere capire che conviene tentare di trasmutare un elemento poco stabile, (cioè non stabile, cioè leggermente radioattivo).

                  L'elemento più abbondante e contemporaneamente poco stabile, è il potassio 40.

                  Anche il tecnezio ha un nucleo poco stabile, però è rarissimo.

                  Il potassio 40 è contenuto nel potassio normale nella misura di 0,01 per cento, quantità sufficiente per osservare reazioni nucleari.

                  Non c'è bisogno di estrarre il potassio 40 dal potassio normale, già quello normale va bene perchè contiene quel 0,01 per cento.

                  Invece il nichel è stabile, e per trasmutarlo occorrono energie enormi, quelle di un acceleratore di particelle (tanto per intenderci).

                  Non avendo a disposizione un acceleratore di particelle, conviene lasciare perdere il nichel per guardare invece altri materiali che trasmutano automaticamente senza fare niente.

                  Uno di questi materiali è il potassio 40.

                  Poi esiste anche la stupidità dei 500 gradi, cioè per idrurare il nchel devo portarlo alla temperatura di 500 gradi.
                  Il tungsteno è peggio: per idruralo devo portarlo ad almeno 1000 gradi.
                  Ma esistono dei materiali che posso essere idrurati anche a temperatura ambiente.

                  Uno di questi è il potassio 40.

                  Quindi il potassio 40 ha 2 vantaggi rispetto al nichel o tungsteno:
                  vantaggio 1) il suo nucleo è poco stabile ed è facile farlo decadere
                  vantaggio 2) idrura a temperatura ambiente
                  i peggiori nemici del fotovoltaico sono gli speculatori edilizi perché costruiscono alveari di 15 piani anziché case di zero piani.

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                  • #99
                    x ufo
                    Discorso assolutamente sensato.
                    Ma... è basato su ciò che sappiamo nella chimica classica.
                    Se io pensassi che valgono i termini della chimica conosciuta non starai dietro alla ff.
                    Hai mai sentito parlare del "pensiero laterale"? Sostanzialmente si dice che ci sono due tipi di invenzione:
                    1) quella che viene realizzata nel cogliere una sotigliezza della teoria generale, (mi sembra che sia quello che proponi);
                    2) e quella "ex novo" che va contro la logica fin li conosciuta; per esempio siamo abituati a pensare che un razzo debba essere spinto, ebbene il pensiero laterale consiste nell'ipotizzare che possa essere trainato!
                    Nel nostro caso io personalmente penso che ci sia una "chimica diversa" che non rispetta il conosciuto, lo contiene come sott'insieme ma lo supera. (Avrò i miei motivi per pensarlo)
                    Quindi prendo atto che si produce calore con un certo meccanismo, costatato che questo va fuori schema, non insisto nel farlo rientrare nello schema (sia o non sia ff non importa).
                    Piuttosto, se posso, vorrei usufruirne per produrre energia.
                    ciao
                    Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                    • Ciao Camillo hai visto questo filmato?
                      YouTube - The SuperWave™ Fusion Process
                      credo he il "trucco" per caricare il nichel, palladio, ecc sia guello di dare anche una "vibrazione" alla struttura, qui nell'elettrolisi usano un' alimentazione impulsiva per sincronizzare il tutto, come credo che il calore faccia lo stesso come nellesperimento di Piantelli.... credo serva tenere conto anche di questo per ottenere qualche risultato. Ciao.
                      "Non date da mangiare ai troll"
                      http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                      • Ufo, scusa la mia ignoranza, ma se la gallina riesce a trasmutare il potassio in calcio (Associazione Scuola Quo)
                        allora potremo usarla x le centrali a fusione fredda!...
                        Naturalmente scherzavo, ma lo spunto era per dire che forse le energie eventualmente e potenzialmente sprigionabili da reazioni di trasmutazione/FF con il nikel sono maggiori che con il potassio. La butto lì ....
                        Complimenti a tutti i partecipanti attivi di questo thread, che sto seguendo con molto interesse.

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                        • Be credo che le galline usino il calore prodotto, per covare le uova in fatti la gallina cova le uova non per istinto materno ma per dissipare il forte calore che produce... e se ci pensi mantenere 6-8 uova per il tempo della cova 21 giorni a 36,6°C richiede un gran dispendio di energia.
                          Tanto per rimanere in tema pasquale con le uova...
                          "Non date da mangiare ai troll"
                          http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                          • Per clatom
                            ho visto il riferimento e sono d'accordo, sull'argomento ci sono decine e decine di libri, con verifiche fatte da grandi nomi della chimica, eppure ogni tanto trovi qualcuno che ti dice: "Ah! Ah! credi ancora a queste storie? Non lo sai che il tal centro di ricerche ha fatto prove e non è risultato niente?"
                            Quindi quelli che avevano trovato le trasmutazioni erano o imbecilli o incompetenti o raccontano fandonie su un argomento dover ischiano solo lo scherno dei colleghi?
                            ciao
                            Ultima modifica di Camillo; 04-04-2010, 14:10.
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                            • Per GabriChan
                              Bello il filmato! Già citato in altra discussione ingegne...
                              Hai fatto bene a ricordarmelo.
                              Condivido totalmente l'approccio della risonanza, aggiungo che è proprio quello che mi aspettavo. Personalmente penso che la ricerca della risonanza sia fondamentale, e andrebbe estesa alle armoniche superiori. Infatti potrebbe essere lei ad attivare il collegamento con "l'energia oscura" di cui ho ipotizzato.
                              Ciao e grazie
                              Ultima modifica di Camillo; 04-04-2010, 14:10.
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                              • Gabri e Camillo, sono perfettamente d'accordo con voi.
                                Personalmente penso che cercare la risonanza ottimale di un qualsiasi sistema, significa cercare l'unico approccio efficiente per quel dato sistema, sia esso meccanico o elettrico ecc..
                                Lo so, forse dirò una cosa scontata ma, ad esempio, nessuno si sognerebbe di spingere un bambino sull'altalena senza usare un istintivo e proficuo movimento sincronizzato: ergo: istintivo=naturale= tutto l'universo funziona in base a cicli ben definiti e naturali.........
                                Ultima modifica di clatom; 04-04-2010, 18:51.

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                                • Strano esperimento

                                  Vista l'importanza di avere un'area attiva il più gran possibile, ho provato a capire quanta "area attiva" ha tecnonick nel suo esperimento. Costatato che dalle foto la granulumetria è intorno ai 10 micron, un grammo darebbe "area attiva"= 0.07 m2 se fosse 1 micron "area attiva"=0,67 m2.
                                  Sono calcoli orientativi e senza pretese. Probabilmente l'ing. Rossi avrà "area attiva" minimo minimo = 100 m2
                                  Senza contare gli elementi catalizzanti, se poi come si dice è un esperto in nanoparticelle può avere granulometrie intorno ai 2 nm "area attiva" = 300 m2 circa!
                                  Finisco dicendo che le probabilità che si veda qualcosa nell'esperimento di tecnonick sono modeste. (Ma bisogna tentare lo stesso! Bravo tecnonick).
                                  Mi sono chiesto se anch’io potessi fare qualcosa. Il messaggio 88 in questa discussione, mi ha ispirato molto.
                                  Avete visto quanto gas si libera dall'elettrodo?
                                  Ho provato a caricare alcune barre di nichel metallico elettroliticamente per ore, ma poi non ho visto alcun gas liberarsi. Ho pensato che l'elettrodo dello sperimentatore dovesse essere diventato spugnoso. Probabilmente le soluzioni in cui il nichel aveva fatto da elettrodo, lo avevano reso spugnoso. Questo discorso secondo me va approfondito.

                                  A questo punto ho voluto vedere se veramente il nichel spugnoso caricato quando è immerso in acqua emette gas pari a centinaia di volte il suo volume. In pratica non m'interessa per il momento il calore ma solo quanto gas fuoriesce dopo il caricamento. Secondo me attraverso questa strada troviamo le modalità di massimo caricamento.
                                  Come procurarmi del nichel spugnoso?
                                  So che uno dei metodi per fare le nanoparticelle è quello di far girare delle biglie entro una betoniera.
                                  Mi sono ricordato che in solaio avevo dei trucioli di nichel elettrolitico (ad alta purezza), avanzati dalla lavorazione al tornio per ricavare la barra di nichel avente le dimensioni di quella di Piantelli.
                                  Ho pensato al macinacaffè elettrico, cosa succede se provo a centrifugarlo come se fosse caffè?
                                  Il metodo scientifico ti dà la risposta semplice: quando puoi, prova!
                                  Detto fatto, preso un vecchio frullatore l'ho riempito con i trucioli di nichel. Dopo alcuni minuti ho aperto, e una nuvoletta nera di polvere si è librata nell'aria, pur tenendomi ben distante da essa ho sentito uno strano odore metallico.
                                  Molto preoccupato della cosa, ho immediatamente coperto il volto con un doppio strato di tela umida, per non respirare nichel pericoloso; quindi ho indossato guanti, occhiali e sono andato all'aria aperta a proseguire la triturazione.
                                  Dopo ogni ciclo filtravo la polvere con un colino a maglie finissime; la parte più grossolana la rimettevo nel frullatore. In 40 minuti di lavoro mi sono procurato una provetta (tipo quella per le analisi delle urine) piena di polvere grigia.
                                  Questa polvere l'ho guardata al microscopio a 300 ingrandimenti, mi sembra intorno al micron, devo andare da un amico che ha gli strumenti per dirvi esattamente la granulometria.
                                  A questo punto mi rimaneva un po' di polvere più grossolana che non passava per il colino, cosa farne?
                                  Ho allestito lì per lì quest'esperimento:
                                  Ho preso una provetta di vetro lunga 16 cm e ho introdotto la polvere grossolana rimasta e acqua normale, ho agitato e ho notato che i grani più grossi (0,1 mm circa) andavano più a fondo, si vedeva bene la stratificazione, l'acqua soprastante divenne nera.
                                  Ho introdotto del bicarbonato di sodio 10% circa, quindi ho agitato nuovamente usando un forte magnete, così per vedere cosa succedeva al magnetismo, ho visto che la polvere era magnetica.
                                  A questo punto ho introdotto un filo ad alto isolamento con del rame sporgente solo alla fine, e l'ho premuto in fondo in tal modo i 5 cm di nichel del fondo potevano fungere da catodo. Nella parte soprastante di 11 cm d'acqua nerastra ho messo un filo pure di nichel che fungeva da anodo, messo in modo che dalla cima della provetta scendesse solo di 5 cm (per evitare che toccasse il nichel sottostante) quindi tra anodo e la superficie superiore della polvere rimanevano 6 cm di liquido.
                                  Ho regolato il generatore in modo da limitare la corrente intorno a 0,01 A. I Volt erano un po' meno di 7 V quindi la potenza era 0,07 W .. La provetta era contenuta in un bicchiere vuoto che la sorreggeva obliquamente.
                                  Sono rimasto a osservare cosa succedeva ma non si vedeva niente dato che l'acqua era scura.
                                  Ho pensato: "la lascio lì per 24 ore, probabilmente si consumerà l'acqua e evaporati i primi 5 cm l'anodo non toccherà più e la reazione elettrolitica cesserà".
                                  Sorpresa! Oggi quando sono andato a vedere il risultato, ho trovato la provetta rotta in fondo.
                                  Non riesco a capire se sia stata la dilatazione della polvere o il calore, certo che la prima impressione era quella del calore. Caspita! Non mi pareva di aver usato così tanta potenza elettrica! Il calore avrebbe dovuto essere smaltito tranquillamente nell'aria.
                                  Fa parte delle "stranezze", certo non vuol dire niente, tuttavia è qualcosa di inaspettato.
                                  Allego foto.
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                                  • ma scusate un attimo, se già non sappiamo come idrurare il nichel come possiamo sperare di andare avanti? iniziamo a decidere quale metodo utilizzare per idrurarlo, e poui vediamo.... quelli che producono le pile ni-mh come fanno?

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                                    • Gia'... come vogliamo procedere?
                                      O fatto anche io un po di elettrolisi ad una barretta di nichel da 2mm X30 cm, in acqua deionizzata con anodo in graffite 15 V 14 mA , sono partito con polarita' inversa per 2 ore in modo da erodere la superfice, poi o lasciato per 4 giorni. nessun rigonfiamento notato e neanche dessorbimenti...Dopo posto una foto di una strana mucillagine a mo di muffa formatasi tra catodo e anodo....

                                      saluti
                                      Ciao
                                      __________________________________________________ ___________________________________________
                                      Stirling

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                                      • Ciao Camillo credo che la tua strada con le polveri in elettrolisi sia la più interessante, sarebbe curioso rifare l'esperimanto monitorizzando la temperatura e usando un recipiente di tipo ceramico che non si rompa, per eventuali punti di alta temperatura. Io vevo fatto delle prove simili usando la grafite che assorbe molto più idrogeno del nichel e avevo ottenuto degli eccessi di temperatura, e il recipiente in acciaio che usavo e che era collegato al + si era bucherellato come un grovierra. Cosa che non era successa con l'elettrolisi normale.
                                        "Non date da mangiare ai troll"
                                        http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                        • x tecnonick

                                          Mi chiedi con quale procedimento vogliamo procedere?
                                          A mio parere (ipotesi) tu devi proseguire come stai facendo, solo che bisogna prendere delle linee di riferimento.
                                          Ti dico come opererebbe di solito il metodo scientifico nel tuo caso:
                                          1) si cerca sempre di avere un'idea sull'ordine di grandezza di ciò che si sta facendo, es: quanta "area attiva" ho? Se guardi i conti, un po' arrangiati, ma indicativi vedi che serve scendere di diametro della particella.
                                          2) si potrebbe tentare di "frullare" la tua polvere, per prendere la parte più fine puoi metterla in acqua e lasciare che stratifichi.
                                          3) si potrebbe usare 10 grammi invece che uno, l'area attiva crescerebbe.
                                          4) poi si dovrebbe procedere erogando lentamente la corrente in modo da raggiungere la temperatura max in alcuni minuti. Si traccia il diagramma temperatura-tempo in salita e in discesa. Conviene monitorare anche la temperatura esterna del cilindro. (ideale sarebbe partire e ritornare sempre ad un preciso punto di riferimento)
                                          5) si fanno prove con 1 g di nichel ma anche, per confronto, con 1 g di carbone, alluminio, gesso... (prove in nero) Si confronta le curve.
                                          6) si tiene anche nota della variazione eventuale di pressione nel ciclo.
                                          7) nelle fasi successive si pretratta elettroliticamente la polvere di nichel, con sali vari, soprattutto il potassio come dice uforobot, quindi si rifà la prova sotto pressione. Di questa parte mi sto interessando io, quindi poi potresti usufruire delle conoscenze acquisite. (Personalmente sono convinto che il pretrattamento elettrolittico è indispensabile in quanto crea una base di fondo di adsorbimento, e introduce i catalizzatori).

                                          Spero di non fare la parte dell'intruso, vorrei piuttosto una sinergia.
                                          ciao
                                          Ultima modifica di Camillo; 06-04-2010, 09:16.
                                          Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                                          • ciao a tutti! oggi sono a casa malato, quindi volevo rendervi partecipi delle idee che mi frullano...

                                            esperimento camillo:
                                            io non credo che una provetta si rompa a 100°C, quindi se si tratta di calore avrebbe dovuto essere tanto e sviluppato in pochissimo tempo, altrimenti si sarebbe trasmesso all'acqua che sarebbe evaporata...calore che però oltre a rompere la provetta avrebbe dovuto intaccare l'isolante del filo...purtroppo nelle foto l'isolante è coperto dal nichel ma togliendolo si dovrebbe vedere l'isolamento anche solo leggermente colato o intaccato...

                                            suggerimenti:
                                            quoto GabriChan ma oltre a utilizzare un contenitore più resistente e monitorare le temperature io misurerei variazione di volume e di peso: così facendo per ogni ml di acqua mancante con la normale elettrolisi dovrebbe mancare 1g, ma se "i protoni entrano nei cubi di nichel" questa relazione si dovrebbe modificare...

                                            considerazioni personali ot:
                                            grandissimi tutti quelli che ci stanno provando,ma soprattutto grazie a quelli che prima si prodigano a insegnare un po di teoria base, poi il giorno di pasqua si divertono a intossicarsi col nichel e non contenti a tentare di far saltare in aria casa...

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                                            • x stingerone
                                              Grazie per spiritoso messaggio.
                                              Ti preciso che il nichel granulare si era diviso in due parti, la parte soprastante ancora umida e molliccia, la parte sotto a contatto col filo di rame invece era dura e completamente secca. Il filo (grazie per suggerimento) è di quelli per le candele auto. Ho guardato, la parte rossa della plastica si e indurita e avvinghiata alla parte bianca ma non si è fusa. Anche il rame è intatto. Farò altre prove, per il momento sto controllando quanto gas esce, ho usato una siringa ... segue foto e spiegazione.
                                              Per quanto riguarda la Pasqua, qui pioveva e a me piace da sempre sperimentare.
                                              ciao
                                              Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                                              • Come osservare il gas adsorbito

                                                Per guardare quanto gas è stato adsorbito, ho messo il nichel della reazione precedente (era secco e duro) in una siringa grande da 50 ml acquistata in farmacia.
                                                Ho riempito d'acqua e poi ne ho fatta uscire una parte con lo stantuffo in modo che non rimanesse aria.
                                                Chiusa la sommità con cera (tipo quella che ricopre formaggio galbanino), qindi ho atteso due giorni ed ecco il risultato.
                                                Mi aspettavo più gas, sembra che sia molto trattenuto, anche dopo 48 ore continua ad uscirne un po'. Non so se si tratti di idrogeno o anidride carbonica.
                                                Vedremo.
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                                                • Originariamente inviato da Camillo Visualizza il messaggio
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                                                  L'hai detto. L'adsorbimento comporta una forte dilatazione!
                                                  "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." Max Planck

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                                                  • x elettrorik
                                                    D'altra parte la sezione incriminata era anche molto secca e dura il calore c'era. Vista la facilità della cosa penso di proseguire. Le grandi siringhe mi sembrano ottime per far entrara da sotto il filo, poi introdurre i reagenti e sopra un anodo corto. Mettere un sensore di temperatura, e filmare il tutto in automatico. Cosa ne pensi?
                                                    Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                                                      Fai conto che la polvere ha una superficie molto grande e quindi puoi mettere un anodo abbastanza grande e puoi tirare anche qualche Amper. Allora li la vedi la differenza che c'è tra l'idrogeno assorbito e l'ossigeno che se ne va e riesci a caricare molto di più il nikel, e considera che per avere qualche possibilità di fusione il numero di atomi di idrogeno deve essere ugguale o meggiore di quelli del nichel....
                                                      Ciao.
                                                      Ultima modifica di GabriChan; 07-04-2010, 20:44.
                                                      "Non date da mangiare ai troll"
                                                      http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                                        Avendo a disposizione i materiali non mi costa nulla fare qualche esperimento.
                                                        Scopo: trovare le condizioni per cui si realizza il massimo adsorbimento.
                                                        Rispetto al precedente esperimento della provetta rotta ho fatto molte variazioni
                                                        1) Ho preso una provetta più capiente 75 ml
                                                        2) Ho usato acqua e bicarbonato di sodio al 10% (pesato il tutto)
                                                        3) Ho tenuto il nichel dell'esperimento precedente lavato in acqua corrente pesato 5 g
                                                        4) Ho aumentato il rame sottostante stagnando un tondino di rame e ricoprendo la stagnatura con silicone, l'alimentazione del catodo veniva fatta da sotto.
                                                        5) Ho monitorato temperatura, corrente, voltaggio, tempo.
                                                        6) Ho fotografato il tutto ogni tanto.

                                                        Esperimento durato 24 ore.
                                                        Risultato nessun aumento di calore, il liquido si è trasformato in una specie di gel biancastro tipo panna fluida, il volume del liquido è diminuito in modo inapprezzabile.
                                                        Subito ho notato che mentre nell'esperimento precedente avevo 7 V e 0,01 A qui la corrente saliva molto di più; per avere lo stesso amperaggio dovevo scendere a 3,8 V
                                                        Alla fine dell'esperimento il rame appariva nichelato e il nichel NON ha emesso alcun quantitativo di gas durante il degasamento successivo.

                                                        Possibile spiegazioni:
                                                        La soluzione era troppo carica di bicarbonato. (rimedio: provare con acqua bidistillata)
                                                        Il rame era troppo e anticipava la cattura dello ione idrogeno, il nichel fungeva quasi da anodo. (rimedio: usare un filo di nichel come catodo a contatto con le polveri)
                                                        Il nichel poiché era stato usato nel precedente esperimento si era "avvelenato" in qualche modo. (rimedio: riprovare con nichel vergine)
                                                        Inoltre mancava la presenza del silicio al suo posto c'era la plastica.
                                                        Ogni esperienza ha qualcosa da insegnare.
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                                                        • Teoria 14 L'importanza dell'ossidazione

                                                          Eccomi qua dopo un periodo di vacanze. (vantaggi della pensione)
                                                          Ho provato a fare l'esperimento con la polvere molto fine (circa un micron di diametro; vedi mio messaggio n° 106), ho notato subito che mi sembrava più scura, anche le proprietà magnetiche erano notevolmente diminuite, infatti con una calamita al neodimio si riusciva a malapena ad attirarla. Evidentemente in 20 giorni si era notevolmente ossidata.
                                                          Per farle fare da catodo ho incontrato difficoltà, subito si è dispersa in acqua annerendola, Ho aspettato che si depositasse sul fondo dove c'era un filo di nichel con tensione negativa, poi ho messo un dischetto di vetro con pesi pure di vetro per tenere compressa la polvere in modo che il contatto elettrico fosse buono e tutta la polvere fungesse da catodo. Ho aggiunto una soluzione di acqua distillata e bicarbonato, in alto ho messo un anodo fatto da un filo di nichel..
                                                          Ho piazzato una telecamera in modo da vedere la provetta, la temperatura, la corrente e la tensione.
                                                          Dopo 24 ore non ho notato nulla, la temperatura è rimasta in sostanza costante niente che assomigliasse a quello che era accaduto nell'esperimento precedente vedi n° 106.
                                                          Ho provato ad elevare molto la tensione e la corrente, ma non è cambiato niente.

                                                          Questo mi ha fatto riflettere sull'ossidazione del nichel.
                                                          Teoricamente uno pensa che il nichel non si ossidi facilmente, per questo motivo, infatti, esso è usato per esempio nelle monete, ma a ben guardare si ossida eccome! Solo che lo fa in superficie; l'ossido che si forma lo protegge da altri attacchi.
                                                          Quando noi aumentiamo la superficie del nichel gli atomi ossidati aumentano in proporzione.
                                                          Ricordo che la superficie esposta per un cubo compatto di nichel della misura di 1 cm3 è di 6 cm2 pari a 6*1014 nm2
                                                          Se lo riduciamo in granelli da 1 micron abbiamo 6 m2 pari a 6*1018 nm2 quindi la superficie esposta è aumentata di 10000 volte ma anche l'ossidazione lo è e i singoli granelli in realtà sono avvolti da un sottile strato di ossido che impedisce allo ione idrogeno di entrare.
                                                          Ricordo infine che se riduciamo il nostro centimetro cubo di nichel in granelli del diametro di 2 nm, la superficie esposta passa a 3000 m2 pari a 3*1021 nm2.
                                                          Nel mio primo esperimento avevo usato nichel grossolano appena macinato, evidentemente non ho lasciato il tempo all'ossidazione di agire e invadere del tutto le particelle, ed è per questo che il risultato è stato positivo.
                                                          A mio avviso il problema dell'ossidazione del nichel è il primo grande ostacolo da affrontare.
                                                          Ma come risolverlo?
                                                          1) Si potrebbe macinare il nichel sotto vuoto, ma non è facile, poi al primo contatto con l'aria si ossiderebbe.
                                                          2) Si potrebbe macinare il nichel mescolandolo ad una polvere riducente (ricordo che si dice "riducente" è un prodotto che tende a catturare l'ossigeno), occorre però che tale prodotto sia più bravo a catturare l'ossigeno del nichel.
                                                          3) Si potrebbe macinare il nichel normalmente, poi passare la polvere in forno ad alta temperatura in atmosfera di idrogeno, resterebbe però poi il problema di estrarlo dal forno senza che si ossidi.

                                                          Mi sembra che l'unica soluzione pratica sia la 2). I riducenti facilmente reperibili sono gli idruri, iposolfiti, l'acido ossalico, ma anche polveri metalliche tipo il ferro non ossidato.

                                                          Mi sembra che il più facile da acquistare sia l'acido ossalico in polvere, si usa in apicoltura.
                                                          Penso di provare a macinare il nichel mescolato all'acido ossalico,
                                                          Ma forse si potrebbe semplicemente usare nichel e zucchero magari con un po' di ferro metallico e/o alluminio.
                                                          Un'altra possibilità è forse quella di usare una fase liquida con glicole (liquido per i radiatori delle auto)

                                                          Sono andato a guardare cosa hanno fatto Rossi e Sergio Focardi per ovviare l'ossidazione e scopro che la nanopovere di Nichel-Raney è mescolata con l'idruro di sodio NaH che è uno dei più potenti riducenti.
                                                          Il sodio ( simbolo Na) è positivo ( maschile), ma anche l'idrogeno è positivo (maschile), com'è che si mettono insieme due maschi? Semplice il sodio è molto più maschile dell'idrogeno e quando si sposano l'idrogeno fa la parte della femmina, (proprio come nelle coppie gay). Quando c'è presenza di ossigeno (femminile) sia il sodio che l'idrogeno ne sono attratti e cercheranno di catturalo, ed è per questo che l'idruro di sodio è fortemente riducente.

                                                          Questo conferma la supposizione che il controllo dell'ossidazione del nichel rivesta una grande importanza nel fenomeno.
                                                          Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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                                                          • Se si ottengono le polveri dall'ossalato decomposto per calore, nella provetta resterebbe una atmosfera di CO2. Se tappiamo la provetta il Nichel dovrebbe rimanere inalterato.
                                                            Se la provetta fosse anche predisposta con gli elettrodi, e con un orifizio di adduzione dell'elettrolita, la CO2 verrebbe espulsa man mano che la soluzione riempie la camera di elettrolisi. Mah?
                                                            PS: L'acido ossalico è venduto su RS come smacchiatore per il cloruro ferrico.
                                                            Anche lo zucchero forse funziona a patto di non usare saccarosio ma fruttosio o lattosio ... forse anche glucosio.

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                                                            • e provare con dell'olio... poi in acqua si separa..... e il nichel dovrebbe precipitare se non è tritato troppo fine....

                                                              invece per quello gia ossidato porvare con del cilif beng poi lo si lascia deporitare e lo si diluiscie più volte.

                                                              Ciao
                                                              Ultima modifica di GabriChan; 08-05-2010, 10:32.
                                                              "Non date da mangiare ai troll"
                                                              http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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