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microlesioni metalli elettrodi

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  • microlesioni metalli elettrodi

    Ciao a tutti, non sono esperto di f.f. ma ho una curiosità.
    Tempo fa lessi la teoria di un ing. che attribuiva la f.f. alla presenza negli elettrodi di microlesioni.
    La presenza di queste anse procurava l'aumento d'energia ( in bereve )
    Con questa teoria giustificava la non ripetibilità dell'esperimento o perlomeno l'incertezza di riuscita.
    In realtà non ho mai trovato seguito a questa ipotesi ma come ho detto non sono addentro in questa materia.
    Spero in qualche anima compassionevole che voglia far luce su questo mio personalissimo mistero.

  • #2
    ehm,

    questo riguarda la cella FP con palladio...

    effettivammente c'è una teoria di un simpatico signore...
    (italiano, forse napoletano...che a tempo perso propose questa soluzione... e forse ci ha anche preso... forse uno degli ultimi allievi della scuola di fermi...)
    non mi aricordo il nome in this moment,)
    sulle microfessure, che influenzano il caricamento e/o la riuscita dell'esperimento...
    e queste microfessure o cricche, di solito sono random, cioè molto casuali,
    quindi difficili da ripetere uguali in ogni singolo elettrodo...


    nella cella mizuno invece non abbiamo problemi di ripetività...

    ma non si riesce a raggiungere i livelli di rendimento energetico che in qualche sporadico caso sembrano siano stati raggiunti nelle celle FP...

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    • #3
      Ti voglio comunque ricordare che noterai in ogni caso un assottiliamento di anodo in caso di basi come elettroliti e catodo nel caso di acidi, fatta eccezione per la punta del catodo che in entrambi i casi si assottilia; questo perchè tu te ne renda conto nel corso degli esperimenti e non faccia come me che ero meravigliato.

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