[NORMATIVA]: Nuove restrizioni impianti a biomassa in Lombardia. (ed altre emissioni!) - EnergeticAmbiente.it

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[NORMATIVA]: Nuove restrizioni impianti a biomassa in Lombardia. (ed altre emissioni!)

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  • #91
    Ragazzi,
    ci sono ancora un po' di aspetti da chiarire... soprattutto il concetto di "stelle" di un impianto.
    Esempio (mia situazione) pratico: casa 200mq con caldaia a metano e camino ventilato montegrappa quadra plus installato quando ho comprato, cioè 6 anni fa.
    Il quadra plus è ancora in produzione, dunque ho contattato il servizio tecnico direttamente della Montegrappa.
    Sono stati gentilissimi e molto competenti, ma mi hanno fatto capire che la certificazione a stelle NON esisteva 6 anni fa e, seppure il camino montegrappa quadra plus sia ATTUALMENTE certificato 3 stelle, per il mio comprato 6 anni fa NON c'è certificazione. Dunque attualmente non potrei accenderlo (sono in Lombardia). Dicono poi che la Montegrappa (e credo tutte le case a questo punto) stia lavorando per vedere come certificare gli apparati attualmente in commercio e con certificazione a stelle che, invece, qualche anno fa non avevano la certificazione per l'inesistenza della normativa...
    Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
    Moduli fotovoltaici: 16 pannelli QCells Q.Plus-G4 275 Wp - Inverter – SOLAREDGE SE 5000 - Ottimizzatori di Potenza - SOLAREDGE P300
    Azimuth 157° (-23° verso EST) - Tilt 25° - Latitudine: 45°47.5' Longitudine: 8°53.4' - Attivo dal 12/10/2016 - Produzione primo anno: 6.143 KWh

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    • #92
      Originariamente inviato da das873 Visualizza il messaggio
      Sono stati gentilissimi e molto competenti, ma mi hanno fatto capire che la certificazione a stelle NON esisteva 6 anni fa e, seppure il camino montegrappa quadra plus sia ATTUALMENTE certificato 3 stelle, per il mio comprato 6 anni fa NON c'è certificazione. Dunque attualmente non potrei accenderlo (sono in Lombardia). Dicono poi che la Montegrappa (e credo tutte le case a questo punto) stia lavorando per vedere come certificare gli apparati attualmente in commercio e con certificazione a stelle che, invece, qualche anno fa non avevano la certificazione per l'inesistenza della normativa...
      Non mi sembra un discorso che fila.
      Da quello che ho intuito leggendo il bur dell'Emilia Romagna le caldaie installate prima del 1 ottobre 2018 nell'allegato 2 viene riportato per inciso

      "2). Per i generatori di calore già immessi sul mercato, il costruttore garantisce l’informazione alpubblico circa l’appartenenza ad una determinata classe di qualità mediante l’aggiornamento delleinformazioni mancanti attraverso i canali informativi, tra cui il proprio sito internet. In particolarepotrà predisporre un Catalogo dei prodotti contenente l’identificazione dei diversi modelli e lacorrispondente appartenenza alle classi di qualità ambientale previste dalla presente classificazione.
      3). Il cittadino, per verificare l’appartenenza ad una determinata classe di qualità del generatore abiomassa legnosa, deve fare riferimento alla documentazione fornita dal costruttore (Dichiarazionedelle Prestazioni Ambientali o Attestato di Certificazione). Se l’informazione è mancante, potràrivolgersi al costruttore il quale metterà a disposizione l’informazione anche tramite il proprio sito internet"

      Quindi è obbligo del costruttore fornire queste informazioni all'aquirente pena un mucchio di denuncie e class action a questo punto!!!!

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      • #93
        Non so coa dirti...
        Sta di fatto che il mio modello (quadra plus convezione forzata) non compare sul sito Aria Pulita, mentre compare per esempio la versione a convezione naturale (che infatti ha minore resa ed è certificata come due stelle).
        Come dicevo, dicono che stanno lavorando per inserire tutti i prodotti nelle certificazioni.
        Per esempio di un produttore come Piazzetta non c'è alcun certificato su Aria Pulita...
        Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
        Moduli fotovoltaici: 16 pannelli QCells Q.Plus-G4 275 Wp - Inverter – SOLAREDGE SE 5000 - Ottimizzatori di Potenza - SOLAREDGE P300
        Azimuth 157° (-23° verso EST) - Tilt 25° - Latitudine: 45°47.5' Longitudine: 8°53.4' - Attivo dal 12/10/2016 - Produzione primo anno: 6.143 KWh

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        • #94
          Originariamente inviato da das873 Visualizza il messaggio
          Non so coa dirti...

          Per esempio di un produttore come Piazzetta non c'è alcun certificato su Aria Pulita...
          la certificazione ARIA PULITA è volontaria, poi guarda caso anche questa gestita da AIEL

          Certificazione Aria Pulita: cosa rappresenta? - Palazzetti Magazine
          OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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          • #95
            oppure basta guardare i valori delle certificazioni per capire in quale sezione rientra un generatore

            riscaldamento a biomassa e PDC
            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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            • #96
              Ok, allora ho un po' di confusione in testa.
              Su aria pulita trovo un po' di certificati con relative stelle, ma la certificazione è volontaria.
              Dunque se capisco bene bastano i valori delle emissioni (coma da tabella dott. nord est) per "estrapolare" il valore in stelle richiesto dalla normativa?
              Impianto Fotovoltaico: 4,4 KWp.
              Moduli fotovoltaici: 16 pannelli QCells Q.Plus-G4 275 Wp - Inverter – SOLAREDGE SE 5000 - Ottimizzatori di Potenza - SOLAREDGE P300
              Azimuth 157° (-23° verso EST) - Tilt 25° - Latitudine: 45°47.5' Longitudine: 8°53.4' - Attivo dal 12/10/2016 - Produzione primo anno: 6.143 KWh

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              • #97
                NI, secondo me serve qualcuno (costruttore) che faccia la sua dichiarazione (se ha le certificazioni en 303-5 dovrebbe essere facile!).

                Vediamo se qualcuno del mestiere ci sa rispondere.....

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                • #98
                  Non non un esperto del settore ma alla fine conta il rendimento del generatore ...... almeno da quello che si legge nella certificazione ambientale del ministero ......

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                  • #99
                    segnalo questa nota dal gse del 9 Ottobre...
                    https://www.gse.it/servizi-per-te/conto-termico-richiesta-la-nuova-certificazione-ambientale

                    Secondo quanto previsto dal DM 16/02/16 tutte le istanze di Conto Termico inerenti caldaie o stufe a biomasse che perverranno dopo il 01/01/2019 dovranno essere corredate da una Certificazione Ambientale (Decreto del 7 novembre 2017 n.186). Non solo. Saranno ritenuti idonei solo gli interventi che, fra gli altri requisiti richiesti, dimostreranno una congruenza fra la Certificazione stessa e i restanti dati forniti. Anche per il prossimo aggiornamento del Catalogo apparecchi, e secondo le modalità che saranno indicate dal GSE, sia per l’inclusione dei componenti precedentemente esclusi che per quelli di nuova presentazione, dovrà essere fornita la medesima Certificazione.

                    Infine, sarà prevista anche una finestra temporale per la presentazione di detti certificati riferibili ai componenti già inclusi a Catalogo secondo le modalità che saranno indicate dal GSE. Al proposito si segnala sin da ora che, una eventuale mancata trasmissione dei certificati, comporterà l’esclusione dei componenti precedentemente inclusi nel Catalogo.



                    non capisco se ha rilevanza particolare ma dice dal 1.1.2019...quindi nuova complicazione?
                    pdc Templari Kita S Plus - Pit x acs BLR-Integra 500 Impianto Fotovoltaico 6,75 kw Winaico, inv. Zucchetti ZSS HP 6kw + batt. 10kwh Zucchetti. 3 VMC Wolf cwl-d70. Casa 180 mq netti, EPHi 45 kwh/mqa, zona E 2388 gg

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                    • Originariamente inviato da manfre73 Visualizza il messaggio
                      .... Saranno ritenuti idonei solo gli interventi che, fra gli altri requisiti richiesti, dimostreranno una congruenza fra la Certificazione stessa e i restanti dati forniti. Anche per il prossimo aggiornamento del Catalogo apparecchi, e secondo le modalità che saranno indicate dal GSE, sia per l’inclusione dei componenti precedentemente esclusi che per quelli di nuova presentazione, dovrà essere fornita la medesima Certificazione.

                      Infine, sarà prevista anche una finestra temporale per la presentazione di detti certificati riferibili ai componenti già inclusi a Catalogo secondo le modalità che saranno indicate dal GSE. Al proposito si segnala sin da ora che, una eventuale mancata trasmissione dei certificati, comporterà l’esclusione dei componenti precedentemente inclusi nel Catalogo.
                      Gli indizi di cui parlo da qualche tempo stanno aumentando a vista d' occhio!!

                      Mi chiedo cosa potrebbe succedere a chi ha già installato prodotti esclusi dal catalogo.....

                      Normalmente le norme non sono retroattive, ma con il GSE non si sa mai!

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                      • Non capiterà assolutamente nulla se nel momento che ha installato ha rispettato la normativa del momento.
                        riscaldamento a biomassa e PDC
                        Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                        • Nel ns ordinamento giuridico le norme non possono essere retroattive, come già detto.

                          Sta di fatto che il comunicato del GSE suona molto sibillino:

                          " .....Non solo. Saranno ritenuti idonei solo gli interventi che, fra gli altri requisiti richiesti, dimostreranno una congruenza fra la Certificazione stessa e i restanti dati forniti."

                          Perchè lo scrivono?

                          Bastava dire che dal 1-1-19 è cambiata la regola applicativa del conto termico come segue..... invece oltre alla certificazione del prodotto installato, si riferiscono all' "intervento".

                          Poi dimostrare una "congruenza" fra certificati e dati forniti in un intervento è qualcosa che risulta poco chiaro, e potrebbe essere soggetto ad interpretazioni da parte di chi verifica la pratica.

                          Immagino che le associazioni di categoria (vedi aiel ) chiariranno al piu' presto la questione.

                          Il gse è molto severo sulle regole, basta dare una letta nella sezione fotovoltaico per capire che non scrivono mai nulla a caso!

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                          • Novità anche per l' umbria:

                            https://www.gse.it/normativa_site/GS...19_09_2018.pdf

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                            • importante è, indipendentemente dalla regione, che i controlli siano seri, puntuali e severi.
                              altrimenti.... siamo alle solite.....
                              riscaldamento a biomassa e PDC
                              Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                              • Buongiorno a tutti,

                                penso che tutta questa bufera sulla biomassa sia stata gestita in un modo alquanto approssimativo (come al solito) e non parlo del nostro piccolo orticello, dove abbiamo una caldaia a pellet già 4 Stelle ed una piccola gamma a legna a 3 Stelle (in fase di omologazione alla quarta). Ne ho parlato ad un convegno al Lingotto di Torino "Legno Energia" in presenza di svariate autorità piemontesi e del noto climatologo Mercalli, che ha esposto il problema del gas metano (colpevole delle catastrofiche emissioni di CO2 sempre maggiori, perchè la sua estrazione è sempre più difficile), il problema riguardante la metodologia di produzione della corrente elettrica in Italia ed infine la cattiva gestione della biomassa. La "Filiera Legno" potrebbe diventare un importante business locale (vedere Trentino Alto Adige), purtroppo però ci si scontra con una scarsa capacità di gestione politica delle altre regioni, parliamoci chiaro, le leggi vanno dove c'è da mangiare per tutti.

                                Il problema della Pianura Padana è serio, per la conformazione del territorio (è un catino chiuso tra le montagne che non ha grandi possibilità di sfogo) e lo smaltimento delle polveri ed agenti inquinanti è lento. Il D.M. 186 del 7 Novembre 2017 ha inasprito in modo esagerato i parametri emissivi delle caldaie, lasciando maggiore "elasticità" a stufe e caminetti; ecco io questo non l'ho capito, proprio perchè come dice DNE il parco caldaie a biomassa è il 3% dell'interno settore.

                                Una caldaia a pellet omologata in Classe 5 secondo la 303-5:2012 nel 2014, con emissioni di CO al 13% inferiori a 250 Mg/Mq diventa automaticamente a Tre Stelle? Poi però il caminetto da brico con CO a 1.200 è a 4 Stelle? Volete dirmi che una Thermorossi Aspirotronic a legna è un prodotto peggiore di un caminetto da fai da te che viene installato molto più frequentemente? Ne abbiamo parlato più volte io e Fabio Rossi (Thermorossi) proprio perchè stiamo cercando di portare maggiore documentazione a chi legifera. Se io carico una caldaia a legna 4 Stelle di legna umida, emette maggiori emissioni inquinanti di una 3 Stelle (PROVE FATTE A LABORATORIO), quindi cosa abbiamo risolto? Omologare un singolo modello costa mediamente 25.000 Euro e laboratori in Italia ce ne sono QUATTRO o CINQUE (Kiwa Cermet - IMQ Primacontrol - LEAP - Istituto Giordano) e ci sono aziende con ottime caldaie in classe 5 che si ritrovano di colpo a dover ri-omologare tutto, in un paese dove i margini di guadagno sono già bassi per tutti. Immaginate un'azienda con una gamma di 150 prodotti, dei quale deve ri-omologarne almeno 100, con un tempo medio di 3 giorni ad omologazione...come può fare in così poco tempo con 4 laboratori stra intasati? Un conto sono le marine mangia-tutto (che poi tanto vengono omologate in "paradisi certificatori") ma il mercato italiano che lavora seriamente ha subito un bel colpo e non sono contento per i miei "competitor".

                                Sul pellet sono convinto che se si può fare meglio siamo tutti d'accordo, ma la legna viene gestita dall'utente finale che è parte integrante del sistema e conosco bene le problematiche di gestione. Le prove di certificazione alla 303-5 vengono fatte con ciocchi di Faggio 8x8 centimetri al 10% di umidità, essiccati a forno...ma quando mai troveremo quella situazione nel reale? Io penso che la situazione poteva essere gestita in modo più semplice ed economico, invece che impegnare degli scrivani inutilmente. Una soluzione poteva essere: dal 2018 non si potranno utilizzare camini aperti ottocenteschi (che sono tantissimi), caldaie a Gasolio in stile "Pensotti Palgasolio", stufe e caldaie sprovviste di omologazione alla 303-5. Dal 1 Ottobre 2019, tutte le nuove caldaie dovranno essere in classe 5 e fine della trasmissione, in questo modo si premia comunque chi lavora seriamente. Tanto poi siamo in Italia, la gente fa quello che vuole e se di soldi ne girano pochi continuano a scaldarsi con il caminetto del 1980 perchè tanto le province non hanno i soldi per mandare in giro i tecnici. Come detto in quell'occasione, non cambierà un bel niente a livello emissivo, ma potrebbe ancora cambiare lo scenario.

                                Buon weekend!

                                Commenta


                                • ottima dissertazione

                                  se vogliono obbligarci a tornare al metano (per chi ce l'ha) o al gasolio dovrebbero dirlo più chiaramente senza mettere paletti assurdi per chi vuole utilizzare biomasse combustibili come legna o pellet


                                  chi pensa male si spinge perfino ad ipotizzare che questa manovra sia stata concepita a tavolino ai piani alti solo per favorire le compagnie petrolifere e le case automobilistiche (la regola n°1 è che i soldi guadagnati con sudore vero dai poveri fessi che tirano la carretta devono SEMPRE risalire ai legittimi proprietari che stanno in alto al vertice della piramide) quindi questi devono essere ricercati in primis dove ci sono, ed ecco il perchè la zona di prelievo forzosa specifica si concentra in Padania dove oltre un bell'inquinamento atmosferico da usare come scusa esiste anche la più alta concentrazione di reddito nelle tasche di chi volente nolente può e DEVE pagare SEMPRE
                                  OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                  • Le case automobilistiche dovevano uscire dal "diesel gate" con le ossa rotte, invece:
                                    diesel finio ad esaurimento scorte al posto di vietare l'immatricolazione immediata se sono così bestiali
                                    rottamazione euro 3 a salire

                                    avanti aprite i portafogli

                                    Commenta


                                    • Gli impatti dei cambiamenti climatici saranno peggiori del previsto - National Geographic

                                      Qui si dice il contrario..................tra pochi anni stop a gas, derivati petrolio e carbone.
                                      Cosa rimane per produrre energia?? sole, vento e biomassa

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                                      • Soprattutto il finale mi piace...

                                        Quando il legno delle foreste mature viene convertito in mobili o edifici, la CO2 può essere accumulata sul lungo periodo. Ed è uno dei motivi per i quali a Portland nel 2019 verrà completata la costruzione di un edificio di 12 piani interamente fatto di legno, mentre a Vienna, in Austria, è in via di costruzione uno di 24 piani.

                                        Le foreste vanno protette per evitare pericolosi cambiamenti climatici, avverte u n gruppo di scienziati esperti in gestione forestale. Contengono più carbonio di tutti i depositi sfruttabili di petrolio, gas e carbone. “Il futuro del clima del nostro pianeta è legato indissolubilmente al futuro delle sue foreste”, avvertono gli esperti.
                                        pdc Templari Kita S Plus - Pit x acs BLR-Integra 500 Impianto Fotovoltaico 6,75 kw Winaico, inv. Zucchetti ZSS HP 6kw + batt. 10kwh Zucchetti. 3 VMC Wolf cwl-d70. Casa 180 mq netti, EPHi 45 kwh/mqa, zona E 2388 gg

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                                        • Originariamente inviato da manfre73 Visualizza il messaggio
                                          Soprattutto il finale mi piace...
                                          Comunque si legge l'articolo è chiaro che l'energia fossile è al capolinea.....................

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                                          • Originariamente inviato da morenorisorti Visualizza il messaggio
                                            Qui si dice il contrario..................tra pochi anni stop a gas, derivati petrolio e carbone.
                                            Cosa rimane per produrre energia?? sole, vento e biomassa
                                            Dov'è che leggi che la soluzione è la biomassa?
                                            Il legno mi sembra che venga consigliato per opere durature, non per bruciarlo.
                                            Forse intendono sole, vento e energia nucleare.
                                            Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                                            attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

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                                            • Originariamente inviato da egimark Visualizza il messaggio
                                              Dov'è che leggi che la soluzione è la biomassa?
                                              .

                                              Ad oggi potrebbe essere la quarta o quinta fonte di energia disponibile.................................e nessuno ha detto che non lo sara' in futuro, non x niente viene anche molto incentivata...............................sara un caso......
                                              E che si creda o meno è anche una della poche CO free, o almeno considerata tale..............

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                                              • Hai linkato un documento dicendo che la biomassa è la soluzione.
                                                Facendo un ricerca la parola biomassa non viene mai citata (probabilmete manco la prendono in considerazione). Perchè hai scritto un falso?
                                                Impianto FV da 2,7 kWp, 15 pannelli SHARP NU 180W, inverter SMA SB2500, Azimut 162,2°, Tilt 17°.
                                                attivo dal 06/12/2008, 2° CE, SSP (posizione lat. 45,47N, long. 10,26E)

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                                                • Io non faccio polemica..................dico solo che tolto il nucleare, il gas, il petrolio cosa ci rimane.................................il sole.......andiamo tutti in Africa.........................ed allora la mia idea di emigrare al caldo è davvero sensata

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                                                  • devo ammettere che in questa discussione stanno emergendo aspetti molto interessanti
                                                    Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                                                    [ATTACH=CONFIG]67584[/ATTACH]
                                                    Originariamente inviato da Dott Nord Est Visualizza il messaggio
                                                    come mai il gasolio bruciato nelle auto inquina, e quello bruciato nelle caldaie inquina meno...... (così almeno dicono alcuni.....)
                                                    mi piace discutere con chi porta avanti discorsi con un fondamento, c'è sempre qualcosa da imparare
                                                    il vero problema quando si affrontano questi argomenti sono gli stupidi massimalisti

                                                    ma a questo punto ti pongo una domanda tecnica, e una risposta tecnica vorrei
                                                    per realizzare in maniera appropriata un certo tipo di combustione (ti invito a notare il termine usato, l'ho scelto con cura) servono una quantità decisamente significativa di accorgimenti
                                                    nell'ambito di impianti di dimensioni medio grandi è facile raggiungerli, se lo si vuole
                                                    sotto una certa dimensione d'impianto diventa oggettivamente difficile, e non sono per problematiche economiche o/e di mancanza di competenza da parte di chi conduce
                                                    cosa ne pensi al proposito ?
                                                    ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                                    " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                                    • Originariamente inviato da B_N_ Visualizza il messaggio

                                                      cosa ne pensi al proposito ?
                                                      semplice, si iniziassero controlli seri......
                                                      riscaldamento a biomassa e PDC
                                                      Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

                                                      Commenta


                                                      • ... io la soluzione c'è l'ho!!!!

                                                        Utilizzare il legno come isolante nei vecchi edifici e materiale di costruzione in quelli nuovi (bio house)

                                                        Sarebbe facile spostare il conto termico sui cappotti come per gli edifici pubblici, ed in poco tempo le emissioni, di qualsiasi tipologia (fossili e non) verrebbero ridotte di percentuali a 2 cifre.

                                                        Il problema che dietro a soluzioni del genere (i pannelli di cippato, fibre di canapa o paglia e qualche biolegante, se non la vecchia calce sono facilmente realizzabili...) non c'è il dio denaro: spendi una volta e risparmi per sempre. La casa diventa poco energivora:

                                                        1- dietro c'è molta manodopera, ma non serve superqualificata (basta un muratore per fissare i pannelli al muro, mica un ingegnere!)
                                                        2- facile verificare il tutto, altrochè dichiarazioni di ente terzo!
                                                        3- non servono megacaldaie e pdc per l' estate....

                                                        Ma lo stato non guadagna piu' un euro su accise dei combustibili, iva su pellet, bollini e controlli, stelle e certificati ....

                                                        Invece si continua a finanziare soluzioni che di fatto, per quanto detto sopra, non sempre ottengono i migliori risultati dal punto di vista degli utenti (costi e gestione di sistemi sempre piu' complessi) e neppure da quello ambientale (prodotti certificati facilmente, molto diffusi, oppure utilizzati male, anche se in buona fede !).

                                                        Allego tabella trovata in rete per dare una misura in euro di cosa significhi isolare una casa.
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                                                          semplice, si iniziassero controlli seri......
                                                          sinceramente mi aspettavo di più
                                                          quantunque sai cosa penso apprezzo il discorso che conduci in questa discussione, e lo condivido
                                                          ma non possiamo fare finta di non sapere che i controlli sono una via per tentare di aggiustare i problemi ma non la naturale soluzione
                                                          io ho una caldaia a metano e rigorosamente faccio provvedere ai controlli tutti gli anni, quasi nessuno lo fa
                                                          in teoria il tuo discorso è ineccepibile ma non puoi non sapere che impianti di una certa dimensione funzionano quasi sempre per definizione, del resto anche se i controlli non fossero rigorosi sarebbe difficile immaginare un sistema che brucia ……(fai tu, non cambia nulla) …. che non si tarato nel migliore dei modi, giacchè a prescindere dagli obblighi, sanzioni ed altro sta nell'impianto stesso la soluzione
                                                          ma immagina al contrario la villettina della vecchia coppietta con una caldaia a …….., come fai ad obbligarli a controllarla il numero di volte necessario
                                                          giacchè devi riconoscere che se una caldaia a metano potrebbe anche essere verificata "solo" una volta all'anno (ripeto : spero che tutti lo facciano ma non ci credo) una a combustibile solido richiede giustamente più cura, chi la garantisce ?

                                                          se devo essere sincero non mi spaventerebbe per nulla una grande caldaia che bruci legna per riscaldare un intero quartiere
                                                          150 caldaiette disperse nello stesso quartiere mi terrorizzano
                                                          non rispondermi per favore che se TUTTI le gestiscono con la massima cura il problema non c'è, perché se mi dai questa risposta prima ti do ragione ma poi ti dico che è "statisticamente virtualmente impossibile"
                                                          a te la palla (se vuoi, ovviamente)

                                                          (*) ho usato genericamente il termine "caldaia", passami la voluta genericità


                                                          per cortesia non inquiniamo questa interessantissima discussione con la problematica dell'isolamento termico che in seno a questo discorso serve solo a confondere le idee distogliendola dal corpo centrale della problematica, ne potete parlare in tutt'altri ambiti, applicandola a qualsivoglia metodologia per rscaldarsi, dal bruciare rifiuti nel camino all'uso dell'effetto joule mediante resistenre elettriche
                                                          ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                                          " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                                            sai quante migliaia di abitazioni sono sparse in territori che non hanno metano ? che soluzione diamo per loro ?
                                                            non tutte sono isolate....
                                                            non tutte sono in classe A.....
                                                            non tutti hanno i soldi per rifare le case......
                                                            come ho sempre detto, ci saranno casi in cui si userà il metano, altri in cui si userà PDC, altri gasolio, altri gpl, e altri ancora..... biomassa.
                                                            per questo insisto con i controlli, perchè (purtroppo) è un "male" tutto italiano quello di non farli.... (e in alcune zone d'italia più di altre)

                                                            io non ho la bacchetta magica della soluzione "unica per i mali del mondo", come alcuni estremisti (anche qui) pensano di avere.
                                                            dico solo che le varie soluzioni esisteranno sempre, importante è perseguirle nel giusto modo.
                                                            per questo, non da ultimo, ho partecipato la settimana scorsa a un seminario sul discorso "bacino padano" tenutosi al palazzo della Regione del Veneto a Venezia.
                                                            La biomassa, non è da "colpevolizzare" ma è da sistemare, educare, risanare......
                                                            riscaldamento a biomassa e PDC
                                                            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                                                            • dici il tuo, e fai bene
                                                              ma attento che parallelamente c'è un grossa catena di distribuzione che ha messo in offerta stufe a pellet, temo che vengano acquistate da chi pensa solo a risparmiare soldi e non mi meraviglerei se ne trovassimo varie con la canna infilata nel tubo degli aspiratori dei bagni

                                                              i tuoi nemici (e nota che non ho messo il termine tra virgolette) veri non sono quelli che dubitano, perchè questi ascolteranno sempre l'altra tesi, sono proprio gli estremisti che si riempono la bocca di proclami e non si pongono dubbi
                                                              quelli che sbraitano sulla CO2 fino ad essersi dimenticati del buco prima famoso; che vogliono gli autobus elettrici a Milano dopo che hanno manifestato contro i filobus; che vogliono l'auto elettrica ma non vogliono le pale eoliche; che sembrano darti una mano sulle "biomasse" per danneggiare i diesel e CONTEMPORANEAMENTE ti criticano perchè anche tu per loro inquini troppo; che sono solo capaci di driticare tutto e tutti e che sanno solo dividere, quelli che nel tuo stupendo disegno rappresenti perfettamente
                                                              ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                                              " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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