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Impianti FV da iscrivere al catasto

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  • #31
    L'ICI si dovrebbe eventualmente pagare (ancora non vi è chiarezza assoluta tra Ag. Entrate e Ag. Territorio) solo per impianti a terra, non per impianti su edifici, come enunciato dalla circolare richiamata in questa discussione.

    saluti

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    • #32
      Ma dove leggi di preciso che l'ICI riguarda solo fv a terra ?
      grazie per la risposta

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      • #33
        ICI si paga anche per impianti (non domestici) su tetto. Viene aumentata la rendita catastale dell'immobile per un importo "legato" al costo impianto. Se è in DDS, la supefricie è accatastata autonomamente ed è a quella che viene data la nuova rendita.
        Marco
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • #34
          Sono di fronte ad un bel problema:

          Il Sole 24 Ore, in un suo articolo del 3 gennaio scorso, definiva il valore catastale di un impianto fotovoltaico circa 100 euro al metro quadrato ovvero circa 800 euro per ogni kWp.
          Il mio geometra, che è stato al catasto proprio ieri, si è visto rispondere che l'impianto deve essere accatastato con un valore non inferiore a 3000 euro per kWp, e mi sembra decisamente esagerato, soprattutto in considerazione della fonte da cui proviene il valore di 100 euro a metro quadrato...
          Mi dice, il geometra, che nel caso volessimo valorizzarlo a 100 euro a metro quadrato incorreremo sicuramente in controlli e verifiche.

          Cosa mi consigliate di fare?

          Alessandro, ci sei? Che mi consigli?

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          • #35
            Io procederei come segue:

            a) impianto di modesta entità su edificio: non deve essere accatastato. Il valore dell'edificio viene aumentata del valore dell'impianto. L'unico modo sicuro per stabilire il valore è riferirsi ai documenti di acquisto o al valore generico stabilito dall'AdT se più favorevole. Non ricordo se in questo caso si inserisce il valore attuale o se il valore deve essere riportato al biennio di riferiemento 1988-'89.

            b) impianto non di modesta entità: deve essere accatastato, quindi se su edificio si scorpora il lastrico solare, se su terreno di procede con un tipo mappale facendo passare l'area di sedime al catasto fabbricati con categoria D/1 (opificio) oppure D/10 (se strumentale all'attività agricola).

            In questo caso, essendo un fabbricato di tipo speciale, per la stima si può procedere nel riportare al biennio 1988-'89 il valore attuale dell'impianto risultante dai documenti di acquisto.
            Per un impianto terminato nel 2010 il tasso medio da usare per stabilire il valore al 1989 è 3,2% circa (ci sono dei tool online a tale scopo).

            Utilizzando questo approccio con il costo esemplificativo di un kWp a 3000€, si ottiene un valore al 1989 di 1548€, a cui corrisponde una rendita catastale di 1548€*2%= 31€. A questa bisogna applicare i moltiplicatori per ricavare il valore catastale rivalutato (quello su cui si pagano i tributi).

            Ad es. per un D/10, si ottiene 31*60*5%= 1953€.

            Ciao,
            Eubrun
            Ultima modifica di eubrun; 27-07-2011, 15:56.

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            • #36
              Originariamente inviato da eubrun Visualizza il messaggio
              .

              b) impianto non di modesta entità: deve essere accatastato, quindi se su edificio si scorpora il lastrico solare....,
              Non devi scorporare nulla secondo me..cioè..se l'hai fatto su un tetto in DDS, hai già accatastato il lastrico in modo separato e dai al lastrico la rendita dell'impianto..se l'hai fatto su un tetto di un immobile, aumenti la rendita di quell'immobile, senza scorporare nulla.
              Almeno, ADT con me ha fatto in tal modo..

              marco
              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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              • #37
                Di solito se l'impianto non è di modesta entità si configura un'attività commerciale (o altro) che potrebbe avere una fiscalità diversa dall'immobile su cui si trova l'impianto, per cui si preferisce scorporare il lastrico.
                Altrimenti concordo che basta aumentare la rendita dell'immobile.

                Come hai proceduto per la stima del valore dell'impianto?

                Ciao,
                Eubrun

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                • #38
                  Se il SR del FV è il titolare dell'attività imprenditoriale svolta sotto quel teto, non capisco il vantaggio di scorporare (che ha un costo non trascurabile).
                  Relativamente alla stima, non ho proceduto io ma direttamente AdT dpo visita ispettiva..io non avevo variato il valore dell'immobile, considerandolo un impianto... hanno fatto un valore inferiore al costo reale, e quindi ho accettato..però in realta pe rgli immobili industriali e gli opifici non esiste una tabella, ma una determinazine dle valore reale..quindi discutibile con l'ufficio..
                  M
                  Ultima modifica di marcober; 28-07-2011, 11:59.
                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                  • #39
                    Ti faccio due esempio:
                    - edificio uso abitativo o studio professionale con impianto di 20kWp in RID
                    - Serra agricola coperta da moduli

                    Probabilmente l'ispezione l'hai avuta proprio perchè non hai stimato l'impianto.

                    Ciao,
                    Eubrun

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                    • #40
                      Ciao..premesso che sono forse casi-scuola..ma nel caso di fabbricati acactastati come A (abitazioni e uffici ad esempio) mi pare che il valore catastale non venga modificato se il valore impianto non aumenta piu del 15 (o 30?) % il valore catastale..quindi s eun profesisnista accatastasse il tetto con impianto separatamente..penso che per assurdo finrebe per pagarci ICI che non pagherebbe altrimenti.
                      D'altra parte se fosse in uso promiscuo, comnunque potrebeb detrarre il 50% dell ICI (che però secondo me sotto i 20 kw su una categoria A non sempre impone una rivalutazione..se hai 150 mq di falda utile..il valor eimmobile spesso è consistente e capiente).
                      Per quanto riguarda le serre..se accatasti sepraratamente e poi comunque SR è sempre l'azienda agricola, comunque ICI è esente...

                      Evidentemente mi sfuge il tuo ragionamento..
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                      • #41
                        Scusate, dopo aver letto tutti i post della discussione, forse perchè duro di comprendonio, non ho ancora capito se, per impianti in SSP da 3 a 6/10 kW su abitazioni, devono accatastare il FV. Chiedo questo, perchè al mio geometra in catasto hanno detto che sono obbligato ad accatastarlo. Dove posso trovare qualche comunicazione, dpr, etc.. che ci faccia capire ed eventualmente portare al funzionario del catasto per confutare cio che richiede ?
                        Altra domanda/richiesta:
                        Se devo fare una pensilina con 25/30 kW di FV in SSP per un autolavaggio che consuma circa 43.000 kW/h annui, quindi consuma tutto quello che produce, lo devo accatastare? Se si come ?

                        Anticipatamente ringrazio chi vorrà rispondermi e/oconsigliarmi

                        Mauro

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                        • #42
                          Interesserebbe anche me, che non riesco a orientarmi in questa districata situazione.
                          Qualcuno potrebbe riepilogare come si deve procedere per la rendita catastale e per l'ICI in caso di installazione di impianto FV:
                          1) su abitazione residenziale
                          2) su capannone commerciale/industriale
                          3) su terreno.

                          Cambia qualcosa se SSP o RID?
                          Cambia qualcosa se complanare alla falda oppure no?

                          Grazie ai più esperti che risponderanno.

                          saluti.

                          Commenta


                          • #43
                            Una regola generale, basata su quanto è stato scritto fino ad ora da Direzione generale e uffici periferici, potrebbe essere questa:

                            - impianti su immobili esistenti , qualsiasi tipo e destinazione, in SSP o RID con autoconsumo, incrementano il valore dell'immobile s eil valore impianto supera del 15% il valore catastale dell'immobile. Se sono in RID puro, incrementano il valore sempre.
                            - se su nuova costruzione, sono un elemento che contribuisce alla stima del valore catastale.
                            - su terreno, vanno accatastati D1, comprendendo valore terreno e impianto.

                            Marco
                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                            • #44
                              Ciao Marco. Grazie per la risposta.
                              Mi sapresti quantificare quanto dovrebbe pagare, all'incirca, un impianto FV da 50 kWp posizionato su terreno? E su capannone (se supera il 15% del valore catastale dello stesso)?

                              Grazie.
                              saluti.

                              Commenta


                              • #45
                                Liga...credo che sia praticamente impossibile rispondere alla tua domanda... ho colleghi qui in ufficio che fanno solo catasto e posso chiedere anch'io, ma per la mia modesta esperienza ci sono troppe variabili... e cmq tutto dipende dalla superficie... oltre che dal comune...
                                Ciao Fabio

                                Commenta


                                • #46
                                  Ho letto tutti i post in materia, ma la sensazione che viene fuori è questa: accatastiamo e paghiamo l'ICI non perchè è giusta, ma perchè lo fanno tutti senza, a mio avviso far valere le proprie ragioni nelle sedi opportune.

                                  Premetto che anche ai coltivatori diretti (in teoria esenti IVA fino a 14.000 € circa) è stato chiesto il pagamento dell'ICI. Però ritengo che se uno ha installato un impianto a terra sul suolo agricolo possa tranquillamente obiettare l'imposizione di quanto non dovuto. (200 kWp rende 120-140.000 € l'anno e per i coltivatori diretti sono netti in quanto non hanno IRPEF).

                                  Esiste il DM 2007, art. 5 comma 9 che dice: ai sensi dell'art. 12 comma 7 del D.Lgs 29/12/2003 n.387, anche gli impianti fotovoltaici possono essere realizzati in aree classificate agricole dai vigenti piani urbanistici senza la necessità di effettuare la variazione di destinazione d'uso dei siti di ubicazione dei medesimi impianti fotovoltaici.

                                  Quindi come può una circolare di un Ente Amministrativo (Agenzia Territorio) prevalere su D.M. o meglio ancora su un D.Lgs?
                                  L'Agenzia delle Entrate, poi considera sempre gli impianti come beni mobili, quindi esenti ICI.

                                  Io andrei e andrò tranquillamente in Commissione Tributaria in quanto fioccano le sentenze a favore dei proprietari e perchè la Circolare dell'Ag. del Territorio si basa solo su due punti facilmente smontabili: gli impianti su suoli agricoli li sottraggono alla produzione medesima (falso, anche solo a foraggio, ma si coltivano benissimo e a riprova ci sono i contratti di conduzione agricola dei fondi medesimi), ovvero la struttura dei pannelli è indispensabile alla produzione elettrica e pertanto li fa diventare beni immobili, ricordando l'analogia con le turbine idroelettriche (altrattanto falso perchè se i pannelli li appoggio a terra, questi producono lo stesso).

                                  Quindi ha senso dover accatastare per partito preso?

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                                  • #47
                                    lollolo,

                                    Ci sono due punti del tuo post che non capisco:
                                    - quando dici che anche ai coltivatori diretti è stato chiesto il pagamento dell'ICI. Puoi essere più preciso, in quali casi?
                                    - quando dici che i moduli a terra non sottraggono terreno alla coltivazione, ma dici sul serio? Come accedi al terreno dove sono i moduli, come lo lavori, con quali mezzi? Non scherziamo...

                                    In generale fai bene ad opporti, infatti è stata incaricata una commissione apposita per diramare il contenzioso tra Ag. Entrate e Ag. Territorio.

                                    Il punto non è tanto l'accatastamento, che in molti casi è dovuto perchè c'è un'autonomia reddituale dell'impianto, ma i tributi che si devono pagare (ICI, Irpef, ...) che dipendono dalla particolare situazione del soggetto responsabile.

                                    Io ho un caso in cui l'imprenditore agricolo ha deciso di accatastare un impianto FV su una serra con relativo locale tecnico.
                                    In questo caso, c'è il paradosso in cui la serra non è accatastabile perchè destinata alla produzione mentre si è deciso di accatastare il solo impianto FV (a circa 1100€/kWp) ed il locale tecnico perchè aventi una propria autonomia reddituale.

                                    In questo caso sono stati classati come D/10 quindi mi aspetto che siano esenti da tributi.

                                    Ciao,
                                    Eubrun

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                                    • #48
                                      per quanto attiene il pagamento ICI da parte dei coltivatori diretti, lo apprendo dal forum, dove un coltivatore diretto con 500 kWp di impianto a terra, quest anno ha pagato già come acconto ICI circa 5.000 euro e la sua associazione di categoria ha potuto dire e fare poco in merito.

                                      sulla seconda questione, ti posso dire per esperienza diretta, che sul mio impianto su suolo agricolo in cui ho un contratto di cunduzione agricola regolarmente registrato, si coltiva erba da foraggio (o se vogliamo una terminologia più consona, coltura foraggera). Se mi dite come si possono mettere le foto, ne linko alcune in cui si vede il trattore con la rotoballa che gira in mezzo alle file di pannelli ( queste stanno a 6.00 l'una dall'altra ed i pannelli a 60 da terra, massimo 2,50 metri in altezza).

                                      Si ara, si rulla, si semina e si coltiva il foraggio, si taglia, si raccoglie, si rotoballa (tutto con il trattore e per le finiture con una falciatrice). Per l'irrigazione ogni 15 giorni il campo viene allagato con 10 cm di acqua (tanto i pannelli sono staccati da terra sulla struttura)

                                      è assurdo che debba fare un tipo sul terreno riguardante l'impianto e considerarlo un opificio quando la sua natura e vocazione agricola resta immutata.

                                      allora facciamo, per equità, pagare anche i coltivatori diretti sia l'ICI, sia l'IRPEF visto che l'escamotage della comparazione con la produzione agricola non regge.

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                                      • #49
                                        Sono coltivatore diretto.
                                        Mi hanno fatto pagare acconto di 5000 Euro di ICI per impianto a terra.
                                        Poichè l'Agenzia del Territorio non ha accettato l'accatastamento di D10 l'ho dovuto accatastare in D1.
                                        Cosi' devo pagare sino a che non verrà chiarita la situazione, pena il raddoppio dell'ICI + gli interessi di mora....
                                        Il problema è che non avevo considerato questa eventualità al momento della scelta della durata del mutuo....

                                        Il mio impianto è ad una vela e la distanza tra le file è di 4,5 ml.
                                        Non è il mio caso, poichè sono arrivato ad un punto che quasi detesto coltivare prodotti agricoli in rimessa... e comunque ho tanto terreno da seguire..., ma si potrebbe tranquillamente coltivare sementi, colture orticole o fragole...tutto cio' praticamente che resti basso per ovvi motivi di ombreggiamento dei moduli....
                                        Pero' io ho seminato un bel pratino.....

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                                        • #50
                                          Aggiungo, non è che non voglio accatastare (pur ritenendolo pretestuoso), ma non D/1 ma in classe E (non mi ricordo se la 9 o la 10).

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                                          • #51
                                            [QUOTE=LA RIGOSSA;119246174]Sono coltivatore diretto.
                                            Mi hanno fatto pagare acconto di 5000 Euro di ICI per impianto a terra.
                                            Poichè l'Agenzia del Territorio non ha accettato l'accatastamento di D10 l'ho dovuto accatastare in D1.
                                            QUOTE]

                                            Se ho ben capito l'impianto è di 500kWp ed immagino che tu abbia i requisiti perchè la produzione e cessione di energia sia considerata attività connessa, ai sensi della Circ. dell'Agenzia delle Entrate 32/E del 2009, giusto?
                                            In questo caso prova a contestare il classamento all'agenzia del Territorio poichè l'impianto è a tutti gli effetti strumentale all'attività agricola.

                                            Ciao,
                                            Eubrun

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                                            • #52
                                              Se non sbaglio l'attività connessa è riconosciuta fino a 200 kwp.
                                              Oltre quella soglia sò (ma non le conosco nello specifico) che ci sono delle regole ben precise da rispettare per rientrare nell'attività connessa.

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                                              • #53
                                                [QUOTE=eubrun;119246257]
                                                Originariamente inviato da LA RIGOSSA Visualizza il messaggio
                                                Sono coltivatore diretto.
                                                Mi hanno fatto pagare acconto di 5000 Euro di ICI per impianto a terra.
                                                Poichè l'Agenzia del Territorio non ha accettato l'accatastamento di D10 l'ho dovuto accatastare in D1.
                                                QUOTE]

                                                Se ho ben capito l'impianto è di 500kWp ed immagino che tu abbia i requisiti perchè la produzione e cessione di energia sia considerata attività connessa, ai sensi della Circ. dell'Agenzia delle Entrate 32/E del 2009, giusto?
                                                In questo caso prova a contestare il classamento all'agenzia del Territorio poichè l'impianto è a tutti gli effetti strumentale all'attività agricola.

                                                Ciao,
                                                Eubrun
                                                Si, l'impianto è di 500 Kwp ed ho tutti i requisiti perchè la produzione e cessione di energia sia considerata attività connessa.
                                                Ho fatto contattare l'Agenzia del Territorio dal mio geometra:niente da fare.Ad oggi in base alle loro disposizioni tutti gli impianti a terra devono essere accatastati in D1.E il D1 paga...
                                                Domanda:ma sono solo io come coltivatore diretto ad aver pagato????

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                                                • #54
                                                  Se vi va di dare un parere anche sulla mia situazione ecco un altro caso particolare: impianto da 100 kWp realizzato da imprenditore agricolo su 2 pensiline costruite in terreno agricolo e adibite come rimessa attrezzi e macchine agricole.
                                                  Come va accatastato? Paga o no ICI?
                                                  -Impianto da 100 kWp - 420 moduli TopRaySolar 240W e 8 inverter Power-One 12,5 kW dal 2010
                                                  -Impianto da 5,04 kWp CE - 24 moduli Aleo 210W, inverter Power-One 6 kW dal 2007
                                                  -Impianto da 5,06 kWp in SSp - 22 moduli 230 W, inverter Power-One 6 kW dal 2019
                                                  -Auto elettrica BMW I3, piano cottura ad induzione, PDC Nimbus 70 Net

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                                                  • #55
                                                    mi sembra che solo fino a 200 kWp si possa passarla come attività connessa

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                                                    • #56
                                                      e comunque è una circolare dell'Agenzia delle Entrate e stando ad una interrogazione parlamentare le due Agenzie possono dire due cose differenti ed ognuna volere la sua parte indipendentemente da chi ha ragione. Basti ricordare che per l'A.T. sono da accatastare come beni immobili (D/1) mentre per l'agenzia delle Entrate sono beni mobili (esenti ICI)...

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                                                      • #57
                                                        Ritengo che anche un accatastamento D1 possa poi portare ad un esenzione ICI..ad esempio opifici per la pigiatura UVA sono accatastati D1 e sono fiscalmente rurali.
                                                        E' stato chiarito ormai che l'accatastamento di per se non impatta sulla rurariltà fiscale di una costruzione (fabbricato o opificio che sia), ma questa deve essere verificata caso per caso in base un un Dl che ha limiti sia oggettivi che soggettivi..
                                                        Ovviamente per invocare esenzione l'intera potenza impianto deve ricadere nei limiti della ruralità, il che per impianto da 500 kw è da verificare.. se eccede, occorre pagare ICI per la % di eccedenza.
                                                        Marco
                                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                        • #58
                                                          In effetti i tema dell'ICI e classificazione catastale, im agricoltura, è controverso: alcune sentenze della cassazione dicevano che il fatto di pagare o no l'ICI dipenda dalla reale utilizzazione agricola, indipendentemente dalla classificazione catasstale. Altre sentenze dicevano che ciò che conta è l aclassificazione catastale (D1 paga, D10 non paga).
                                                          Adesso è uscita una legge che impone di passare in D10 (entro settembre) per non essere soggetti ad ICI.
                                                          Domanda per LA RIGOSSA: hai presentato domanda di accatastamento in D10 e ti è stata contestata dall'Ufficio del Catasto, o il tuo geometra ha negoziato la cosa prima di presentare l'accatastamento?

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                                                          • #59
                                                            si può avere il rif. della legge? grazie.
                                                            riguarda cmq direttamente i coltivatori diretti?

                                                            grazie

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                                                            • #60
                                                              Lucio..questa era sfuggita anche a me..anche perchè pensavo che il D10 fosse esclusivamente usato per i FABBRICATI, non per altri tipi di IMMOBILI (fra cui opifici)
                                                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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