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Ispezioni e controlli del GSE

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  • @Pollosud ... la junction box è la cassetta in plastica con il diodo di bypass da cui fuoriescono i due cavi positivo e negativo.
    @Spider61 ... durante l' ispezione hanno fatto le foto al seriale e al retro del modulo ... hanno confrontato il certificato dell' ente certificatore e hanno verificato che riportava una marca diversa di juction box rispetto a quella presente realmente sul pannello. Pertanto il modulo fotovoltaico ha perso tutte le certificazioni di conformità CEI EN 61215 e CEI EN 61730-2.
    Ho trovato un ricorso al TAR del Lazio su una situazione analoga ed il TAR ha dato ragione al GSE e il responsabile di impianto oltre alla sospensione dell' incentivo deve risarcire tutti i pagamenti ricevuti.
    La Class Action la vorrei condurre nei confrionti della casa madre dei moduli anche perchè la condizione si aggrava con il decadimento delle certificazioni di conformità nel GSE dovremmo solo sperare nel loro buon senso.

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    • Cavolo , quindi dobbiamo verificare anche questo , andare a vedere la JB e vedere se e' la stessa dichiarata sul certificato , speriamo bene allora .... nel mio a terra si puo' fare , in uno sul tetto immagino non la guardino ?
      AUTO BANNATO

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      • "hanno verificato che riportava una marca diversa di juction box rispetto a quella presente realmente sul pannello. Pertanto il modulo fotovoltaico ha perso tutte le certificazioni di conformità CEI EN 61215 e CEI EN 61730-2"
        Allora qui credo siamo veramente all'assurdo a questo punto le certificazioni non servono a nulla in assoluto.
        Se io devo andare a controllare anche se quando hanno fatto la certificazione la juntion box fosse la medesima montata sul mio pannello allora siamo alla
        tragicommedia, come dire certificazione inutile sei tu che vai a verificare di volta in volte che tutti i particolari siano gli stessi e quindi nemmeno più la correttezza del numero seriale può garantirmi della bontà del pannello.
        Ma io mi chiedo negli altri paesi è così? perché non posso pensarlo che sia in questo modo,

        a me sa tanto di usare ogni mezzo per creare casini agli utenti.
        Comunque sul tetto ci vanno e controllano anche i numeri seriali.
        5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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        • Certo che controllano il seriale sul tetto se vogliono , ma per vedere la JB devono svitare il pannello e rovesciarlo , insomma .....
          AUTO BANNATO

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          • Anche il numero seriale è sotto il pannello, i miei ce l'hanno di fianco la juntion box, devono comunque alzarli uno ad uno.
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            • Non vorrei dire una cavolata , ma mi sembra che il seriale e' anche tra vetro e EVA accanto alle celle e visibile da sopra o e' un codice a barre , in un posto dove e' quasi impossibile contraffarlo , domani verifico .....

              leggendo il link del reply #484 , c'e' da aver paura ; anche se quello e' poi fatto da chi ci marcia sopra , che senso ha pagare una impresa per venire a vedere se sono in regola : se mi trova i moduli con la JB diversa (per rimanere in tema ) che farebbe ?!?
              tra l'altro in conflitto di interessi visto che sono ispettori GSE ?! non sarebbe da esposto alla procura ?
              AUTO BANNATO

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              • assolutamente esatto, confermo il numero è anche sopra e con codice a barre ma l'etichetta "certificato" con dichiarazione made in EU è dietro e conoscendoli vogliono sicuramente verificare anche quello.
                A suo tempo mi feci lasciare un pannello di scorta ed eccolo.
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                • Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                  Non vorrei dire una cavolata , ma mi sembra che il seriale e' anche tra vetro e EVA accanto alle celle e visibile da sopra o e' un codice a barre , in un posto dove e' quasi impossibile contraffarlo , domani verifico .....

                  leggendo il link del reply #484 , c'e' da aver paura ; anche se quello e' poi fatto da chi ci marcia sopra , che senso ha pagare una impresa per venire a vedere se sono in regola : se mi trova i moduli con la JB diversa (per rimanere in tema ) che farebbe ?!?
                  tra l'altro in conflitto di interessi visto che sono ispettori GSE ?! non sarebbe da esposto alla procura ?
                  Se non ricordo male, di fronte ci sono i seriali, mentre sulla juntion box cìè scritto il modello e la marca.
                  Domani tuuti sui tetti a vedere sta cavolo di etichetta !!!!!!
                  In sostanza,l'etichetta direto il pannello riportava una marca diversa da quella del certificato.
                  Ultima modifica di pollosud; 25-03-2016, 15:48.

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                  • Avevo dimenticato la famosa juntion box, perché sapete che se è differente da questa mi può far perdere gli incentivi ed io che non sono ne un costruttore ne un ingegnere progettista o controllore, avrei la grave colpa di non avere riconosciuto se è falsa o vera,

                    certo che sono proprio un ignorante, non conosco cose così elementari!!! e soprattutto alla portata di tutti perché ognuno di noi ha a casa un pannello di scorta, vero?

                    Ah dimenticavo e se l'etichetta fosse falsa???? se l'ha attaccata l'installatore??? tremo al solo pensiero!!!!!

                    A proposito qualcuno saprebbe spiegarmi il nesso causale tra juntion box e incentivo?? ovvero juntionbox differente = incentivo perso ma a voi sembra ci sia una logica???
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                    • non è che ristornano una percentuale degli incentivi decaduti,se fosse così i punti e le virgole hanno
                      rilevanza,
                      per gli impianti che all'atto della richiesta degli incentivi e nemmeno nelle integrazioni,hanno richiesto
                      certificati e varie non credo che possono pretenderli dopo anni,diverso se chi ha fatto le pratiche e ha
                      caricato in buona fede certificati non riferibili alla partita purtroppo possono farlo

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                      • Dal rapporto attività GSE 2015 Home - GSE S.p.A.


                        "Una problematica di grande rilievo, venuta in evidenza nel corso del 2014 che ha comportatol’instaurarsi di numerosi giudizi tra il 2014 e il 2015, ha riguardato la certificazione di provenienzada Paesi UE dei pannelli installati sugli impianti fotovoltaici che avevano ottenuto l’accesso aimeccanismi incentivanti del Quarto e Quinto Conto Energia. Si rammenta che la provenienza UE dei pannelli era criterio atto a determinare una maggiorazionetariffaria e/o un criterio di priorità nella formazione delle graduatoria dei registri. Spesso, anche aseguito di indagini svolte dalla magistratura, sono emersi casi, riscontrati su tutto il territorio na?zionale, in cui le certificazioni di produzione UE presentate in fase di qualifica sono risultate esserenon corrispondenti ai pannelli installati o comunque non riconducibili a uno specifico sito di pro?duzione europeo. In moltissimi di questi casi, i provvedimenti adottati dal GSE di dinie?go/sospensione cautelativa/decadenza sono stati impugnati dai produttori davanti al giudice am?ministrativo. Nel corso del 2015 si sono avute le prime sentenze di merito di primo grado sullaquestione che hanno confermato la legittimità dei provvedimenti adottati dal GSE."

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                        • Il meccanismo è molto semplice ... l' ente certificatore certifica la conformità del prodotto così come viene presentato in laboratorio ... vengono elecanti tutti i componenti che lo compongono e la provenienza dopodichè vengono fatte le prove.
                          Una volta superati i test viene rilasciato il certificato di conformità ed elencati tutti i componenti che ne danno la validità. Nel momento in cui viene sostituito una di questi componenti senza passare dall' ente certificatore decade la conformità per cui il prodotto non può essere più venduto. Lo stesso vale per la corrispondenza con il "made in Europe" ... se l' ente certifica che il modulo è composto da una tot percentuale di componenti prodotti in europa tale da dargli il "made in Europa" allora il pannello è prodotto in europa 10% in più di incentivo. Se il produttore cambia componenti sostituendoli con quelli prodotti non in europa decade il "made in europa"

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                          • levyrameg grazie dell'informazione, direi preziosa, "In moltissimi di questi casi, i provvedimenti adottati dal GSE di diniego/sospensione cautelativa/decadenza sono stati impugnati dai produttori davanti al giudice amministrativo. Nel corso del 2015 si sono avute le prime sentenze di merito di primo grado sulla questione che hanno confermato la legittimità dei provvedimenti adottati dal GSE."
                            e per fortuna in moltissimi di questi casi, non è la totalità e lascia almeno aperta la porta della speranza.
                            Mi sembra ovvio che esiste un problema pesante sulle teste di tutti coloro che hanno pannelli fotovoltaici, poiché si parla esplicitamente di certificazioni non riconducibili ad uno specifico sito di produzione europeo il che ovviamente è espressa colpa dell'acquirente che avrebbe dovuto controllare personalmente che lo stabilimento esistesse realmente e eventualmente parlare con le maestranze che hanno fabbricato proprio quei pannelli in suo possesso.
                            So perfettamente di essere ridicolo ma diversamente qui ci sarebbe da reagire in maniera veramente violenta cosa che non essendo nella mia natura mi aumenta il senso di sconforto totale.
                            Ma come si fa ad imputare ad un tizio, acquirente, la falsa certificazione di ciò che lui ha regolarmente acquistato, peraltro attraverso un installatore professionista, sul mercato con tanto di dichiarazioni, il più delle volte facilmente reperibili e riscontrabili on-line da chiunque, cosa deve fare un povero cristo, a chi deve chiedere una certificazione corretta attendibile?.

                            Come mai il GSE a distanza di 5/6/7/8 anni si accorge solo ora di ciò, a me sembra assurdo.
                            5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                            • Credo che i giudici non potranno fare altro che confermare l'approccio del GSE nel caso specifico. L'unica possibile via di uscita secondo me sarebbe un intervento del legislatore, ma credo sia quanto meno improbabile e non so sino a che punto opportuno.

                              E' abbastanza scontato che ormai chi ha truffato si sia messo al riparo... ed il cerino in mano rimanga al produttore e, a catena, agli installatori/professionisti gabbati a loro volta.

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                              • levyrameg ti ringrazio ancora dell'informazione ma penso che i giudici siano stati molto superficiali nell'esaminare la questione, qui non solo non c'è il dolo ma nemmeno la colpa semplice,

                                sarebbe come dire che la Volkswagen ha certificato falsamente le emissioni delle sue auto e venisse condannato o multato il guidatore per essere un inquinatore.

                                I magistrati dovrebbero essere più attenti a queste cose, decisamente non sono d'accordo.
                                5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                                • Dolam..non credo servisse esaminare la Junction box.
                                  Infatti..se ho ben capito..il seriale del certificato Da xxxx A xxxx non comprendeva i seriali usati (ricevuti in cantiere)

                                  Quindi bastava un ragioniere anche a km di distanza che..con in mano il CERTIFICATO (essenziale per accedere a Incentivi e quindi pezzo di carta che andava chiesto e custodito come reliquia) e la Bolla di COnsegna ( o Packing list) coi seriali..poteva benissimo vedere che il certificato era da 1 a 10 e a me stavano dando da 13 a 18...e mi fermavo...solo che probablmnete il venditore , sapendolo, voleva pagamento anticipato...e quindi anche se te ne accorgevi? il danno era fatto..si, potevi fare causa subito al venditore..ma il clinte perdeva salva alcoa..e tu pagavi i danni..e fallivi..e per quello che (temo) che molti installatori poi non fossero proprio "allo scuro"..ma non voglio insiniare che sia quetso il caso
                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                  Commenta


                                  • Vedi, il problema è che per avere accesso agli incentivi (o alle maggiorazioni) serviva tale certificazione. Se il certificato è falso decadono i requisiti previsti dalla legge. Cosa può fare un giudice? Al massimo il magistrato potrà indagare per le responsabilità penali di chi ha commesso la truffa.

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                                    • Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                      ma il clinte perdeva salva alcoa..e tu pagavi i danni..e fallivi..e per quello che (temo) che molti installatori poi non fossero proprio "allo scuro"..ma non voglio insiniare che sia quetso il caso
                                      Marco, però attenzione ai tempi del salva alcoa le cose erano un pelino diverse anche per quanto riguardava i tipi di certificati (si parlava solo di 61215). Il GSE sta soprattutto investigando sui moduli 'europei' non proprio 'europei' e sui certificati necessari per l'accesso al IV e V conto.

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                                      • Originariamente inviato da pox1964 Visualizza il messaggio
                                        non credo che possono pretenderli dopo anni
                                        possono eccome. In teoria l'istruttoria può sempre essere rivista.

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                                        • Originariamente inviato da levyrameg Visualizza il messaggio
                                          Se il certificato è falso
                                          non è che era "falso"..era

                                          non corrispondenti ai pannelli installati o comunque non riconducibili a uno specifico sito di pro?duzione europeo
                                          Cioè si usava un certificato VERO (per cui se uno andava sul sito dell'Ente Terzo che lo aveva emesso " magari aveva pure conferma che era VERO ..ma NON era riferito alla partita che si stava vendendo in QUELLA transizione.
                                          CI si basava sul fatto che nessuno prestava molta attenzione...oppure sul fatto che installatore magari prestava attenzione ma era consenziente..perche di pannelli "certificati veri" in quel momento non ne trovava...
                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                          • Si certo Marco, questo è un caso. Ahimé ce ne sono stati altri con pannelli 'rimarchiati' e nemmeno certificabili 61215. Nel caso specifico si è usato un certificato sbagliato. Per falso intendo che non ha a che vedere con quanto installato.

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                                            • Purtroppo avete ragione entrambi ma in quel comunicato del GSE la cosa si è complicata ulteriormente, la frase più terribile è questa "comunque non riconducibili a uno specifico sito di produzione europeo" e qui non c'è santo che tenga se il pannello fosse stato prodotto in altro luogo non lo potevi sapere mai.
                                              5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                                              • OT: nel report del GSE è impressionante la % di esisti negativi sulle qualifiche IAFR/FER.

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                                                • Si l'avevo postata un paio di mesi fa'....

                                                  Che differenza c'era tra 2° e 4° CE , per quanto riguarda i moduli ?
                                                  io ho gli stessi Eurener 230PEPV , pur essendo UE non c'era il certificato produzione europea nel periodo di installazione del 4° , i seriali servivano anche no UE ?
                                                  AUTO BANNATO

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                                                  • Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                                                    Che differenza c'era tra 2° e 4° CE , per quanto riguarda i moduli ?
                                                    Appunto la questione relativa all'origine europea. Certo anche per i non UE dovevano essere inseriti i seriali ma non era richiesta per esempio la factory inspection. Dal giugno 2012 era inoltre necessario disporre di iscrizione per smaltimento,conformità iso 9001:2008 rilasciata dal produttore moduli ecc. ecc.

                                                    nella guida IV CE del GSE trovi più dettagli, sinceramente non mi ricordo più tanto bene e mi vien il bruciore di stomaco solo a ripensarci.

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                                                    • Certo che i seriali andavano inseriti in domanda , quello lo so' , ma da come dite devono essere anche sul certificato o no , o vale solo per gli UE , per garantiore che dal nr X a XX sono stati prodotti in una fabbrica UE .
                                                      Io i moduli li ho comprati a gennaio 2011 (non c'era verso di rientrare nel 2°CE neanche se avessi voluto , visto che enel e' andata oltre giugno ad allacciare ) sul certificato IEC non estono seriali , l'ho postato qui http://www.energeticambiente.it/legi...zioni-gse.html , devo preoccuparmi ?
                                                      A prescindere dalle infrazioni gravi , qui mi sembra come nel codice della strada : tutti telefonano , vanno oltre i limiti , etc. poi ne viene beccato 1 su 1.000.000 e quello paga ?


                                                      Sono andato a rileggere http://www.gse.it/it/salastampa/GSE_..._2012_rev3.pdf
                                                      di FI e numeri seriali che riportino al sito di costruzione (mi sembrava di ricordare giustamente) si parla solo se era richiesta la maggiorazione UE , per il resto basta la IEC 61215 ..... quindi marcober , nel caso di MicheleT non c'e' malafede , lui ha comprato pannelli dal distributore e doveva essere lui e l'importatore a garantire che corrispondessero al certificato... se non tornano i seriali al massimo doveva perdere la maggiorazione ma non tutto l'incentivo....
                                                      casomai leggo l'entrata in vigore del 4° CE maggio 2011 , io come tanti altri a quella data avevo gia' fatto l'impianto e inviato fine lavori a enel ..... MALEDETTO il SALVA ALCOA , io ero partito in 2° CE , sapevo che ogni semestre calavano gli incentivi , invece ha fatto mangiare tanti ma un gran casino , perche' non c'erano tutte le regole del 2° , poi l'alcoa e' andata a puttaxa lo stesso , ma ai politici importas una sega....

                                                      Poi se uno compra un articolo , sulla cui brochure c'e' scritto conforme a X , Y , e Z e non e' vero , devo essere io acquirente a rimetterci ?!?!
                                                      Ultima modifica di spider61; 25-03-2016, 20:40.
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                                                      • Spider, MicheleT dice che l'impianto è stato installato nel giugno 2013, per tanto NON era sufficiente la certificazione 61215 anche per i non europei. Da giugno 2012 erano richieste più certificazioni. Sono comunque convinto al 100% della sua buona fede. So di altre vittime dello stesso marchio.

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                                                        • Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                                                          lui ha comprato pannelli dal distributore e doveva essere lui e l'importatore a garantire che corrispondessero al certificato...
                                                          mi pare che lui era importatore.
                                                          Il distributore (estero) è di certo responsabile se ha accompagnato una partita con un Certificato non pertinente a quel lotto...ma li si entra nel merito del contratto..cioè..avra Michele scritto nell'ordine che i moduli dovevano essere di produzione europea con FI Certificata?
                                                          Perche la "buonafede" si presume esistere per il consumatore finale, che ci mette la vigilanza del buon padre di famiglia..per l'operatore professionale è il contrario, cioè si presume la conoscenza dell'"arte e mestiere" e quinid la capacità di valutare con precisione la merce..e bisogna al contraio dimostrare la truffa del venditore...cosa non semplice se non esiste un contratto che descrive col necessario grado di dettaglio la qualità e le specifiche della merce che si ntendeva comprare.

                                                          Se si tratta di un venditore estero (ma varrebbe anche per uno iatliano)..lui non è tenuto a sapere a quale uso stai destinando i pannelli..potevi metterli in detrazione e non ti serviva nulla...lui li poteva vendere in altri Paessi dove non serviva quella certificazione ma un'altra..insomma, in teroia si puo anche presumere la buona fede di chi vende senza conoscere scopo finale e leggi locali...piu difficile è giustificare una legerenza del mancato controllo della corrispondenza fra certificato e merce ricevuta (agli occhi del cliente finale..ma anche GSE).

                                                          D'altra parte Michele mi sembra intenzionato a chiedere danni al venditore e non a ricorrere contro GSE..trovo strano invece che si stigmatizzi il comportamento del GSE.

                                                          per il resto basta la IEC 61215
                                                          Pero se la 61215 è stat data con una certa junctionbox..e il pannello ne monta un altra..siamo cert che vale?
                                                          LA scatola di giunzione non è una vite...ma è una parte importante del prodotto..

                                                          In ogni caso penso che GSE non accetti un semplice calo di incentivi (da CE a non CE) perchè intravede il tentativo di inganno...mi pare che nella domanda Incentivi (ma gia anche nel decreto) si autodichiarava la verità dei dati, pena la perdita dell'intero incentivo...e mi pare che era anche scritto che l'accettazione Incentivo GSE era comunque sempre provvisoria, alvo verifica sul posto....era un modo per obligare tutti (installatori e clineti finali) a pore la massima attenzione alla documentazione...altrimenti se si poteva £rischiare" solo il declassamento, ci sarebbe stato il rischio di costruzione di documentazione falsa in appoggio..con l'atteggiamento del "se poi vengono al massimo mi declassano..se non vengono l'ho fatta franca".

                                                          Se uno potesse giustificarsi semplicemente diendo che il doc "tarocco"no l'ho costruito io ma mi arriva dal venditore..sarebbe un po tropo semplice..sarebbe l'escamotage per rendere sempre impunibile il "tentativo" del Soggetto Responsabile biricchino..
                                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                          • certo Marco che quanto ti fissi su una cosa sei terribile nel volerla giustificare a tutti i costi, ma quanti pensi siano in Italia le persone che sono in grado di "camuffare" un pannello ? nemmeno io che ti assicuro sono un vero esperto del fai da te, ma chi si metterebbe a rischio di perdere 2-3-4000 euro l'anno per una juntion box di cui nemmeno conosce l'esistenza ( per non parlare dei grandi impianti).

                                                            Non penso che nemmeno sia così fondamentale se la fabbrica l'ha sostituita con una analoga, magari anche più performante, senza citarla sul certificato, a me sembra molto pretestuoso invalidare una convenzione per una modifica così irrilevante ( la semplice sostituzione del fornitore di un pezzo che commercialmente potrà valere pochi centesimi) e poi se il problema è noto alle autorità competenti hanno l'obbligo di diramare un comunicato e invitare alla sostituzione per gravissimo pericolo di vita visto che è diventata così importante.
                                                            Ti faccio un esempio se altri ora sostituiscono i pannelli con matricola giusta ma juntionbox differente e mettono pannelli di altra marca, questi sarebbe salvo e l'ignaro possessore che ha sul tetto la juntion box con il puntino rosso è fregato, a te sembra corretto???
                                                            5.76 kW 24 IBC SOLAR Tilt 19°, Azimut+54° S-SO, Power-One 6 kW , 2 boiler 0-1200W in serie, controllo domotico , SDM220Modbus x monitoraggio consumi con MeterN, 7 split a PDC, http://pvoutput.org/list.jsp?userid=8660 Aderite al Team di monitoraggio denominato EnergeticAmbiente su Pvoutput.org , così sapremo ogni giorno quanta energia pulita hanno prodotto gli amici del forum. Questo il link del Team ?https://pvoutput.org/listteam.jsp?tid=1115

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                                                            • Prima di giugno 2012 il produttore dei moduli NON doveva rilasciare alcuna dichiarazione in merito alla iso 9001 che attesta il sistema qualità relativo anche alla 61215. Ecco perché DOPO giugno 2012 si possono attaccare alle pulci.

                                                              2 l'esecuzione di controlli del processo produttivo in fabbrica a verifica del

                                                              rispetto della qualità del processo produttivo e dei materiali utilizzati, in
                                                              riferimento alla predetta norma CEI EN 61215, in relazione allo stabilimento
                                                              produttivo;

                                                              Da cosa ho capito nel caso di Axitec il problema non è stata la scatola di giunzione 'diversa'... ma proprio il fatto che quella scatola di giunzione è la prova che quei moduli non sono stati prodotti nel sito certificato.

                                                              Il produttore e l'installatore secondo me sono in buona fede ma non credo che un giudice possa fare diversamente essendo venuti a mancare i requisiti relativi alle disposizioni legislative. Come giustamente dice MicheleT, l'unica via è quella di citare in causa l'Axitec... che sapendo di aver fatto qualcosa di sbagliato probabilmente si è già data alla macchia. C'è anche un altro brand finito sotto accusa, per il momento. L'ad mi pare sia ai caraibi.

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