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Procedure autorizzativa per impianti FV

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  • Procedure autorizzativa per impianti FV

    Salve.
    Ho provato a fare uno schemino brevissimo (forse anche troppo?!) sulle procedure e pratiche da fare per autorizzare un impianto FV.

    Ovviamente vale "oggi", nel senso che c'è in ballo il recepimento Dlgs Rinnovabili europa, e poi prob. per l'iter autorizzativo provincia che vai usanza che trovi...

    Lo scopo è avere una rapida visuale degli impegni (sopralluoghi necessari, in particolare) e della carta da produrre (oltre che dei costi dei vari oboli...)

    Volevo però, se possibile, un vostro riscontro.
    Grazie!
    Marco
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  • #2
    Mi sa che c'è un errore..... Gli impianti Aderenti che godono della sola "comunicazione" al Comune sono quelli che si configurano per lo scambio sul posto...ergo fino a 200 KWp oltre si passa in DIA

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    • #3
      Vi allego qualcosa di un po' più completo e complesso che ho usato a fine anno scorso in un corso/convegno che ho tenuto. Dovrebbe essere abbastanza aggiornato e completo... poi tutto è migliorabile e la normativa come diceva marcolinux è in continuo divenire...
      Ditemi se ci sono errori o se nn è completa o inutile...
      Ciao Fabio
      File allegati

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      • #4
        @maxy75: grazie, in effetti me ne sono accorto 1 secondo dopo averlo postato... mando aggiornamento!

        grazie anche a fabj, il suo schemino dà una visione sulle tempistiche... vedrò di integrare lo schemino per quanto possibile.

        a presto,
        marco

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        • #5
          Un grazie ad entrambi. Materiale sempre utile per i neofiti del FV, come me!

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          • #6
            Scusa Maxy75, dove hai letto che la sola comunicazione è solo per gli impianti in SSP?

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            • #7
              mi sa che ho preso un abbaglio....
              Dalla guida 3°conto energia:

              1) mediante Comunicazione dell’inizio dei lavori al Comune

              a. gli impianti fotovoltaici, aderenti o integrati nei tetti di edifici esistenti, con medesima inclinazione e
              orientamento della falda e i cui componenti non modificano la sagoma degli edifici medesimi e la cui
              superficie non superi quella del tetto, ad eccezione degli interventi che ricadono nell’ambito di
              applicazione del D.lgs. 42/04, nei casi previsti dal D.lgs. 115/08 art.11, comma 3 (cfr. Linee guida,
              art. 12, lett. a);

              b. gli impianti fotovoltaici realizzati su edifici esistenti, o loro pertinenze, con capacità di generazione
              compatibile con lo scambio sul posto (1-200 kW), purché siano realizzati al di fuori della Zona A del
              DM 2 aprile 1968, n. 14443 (cfr. Linee guida, art.12, lett. b).

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              • #8
                Perdonate una domanda da neofita inerente lo schema di tempistica postato da "fabjordan": una volta presentata la domanda di connessione ad Enel (o ad altro operatore), la prassi è sempre quella di inizare subito i lavori (senza attendere la risposta), oppure esistono dei motivi (di prudenza) per aspettare la risposta di Enel prima di iniziare i lavori?
                Da quanto ho capito leggendo sul forum, mi sembra che quasi tutti comincino direttamente i lavori dopo la domanda di connessionead Enel, per poi inoltrare la comunicazione di fine lavori non appena ricevono da Enel l'accettazione della domanda di connessione.
                Grazie in anticipo.

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                • #9
                  Dipende dal livello di rischio vuoi accettare, di solito Enel o chi per esso per i piccoli impianti che non superiori al prelievo non ti fa molti problemi e potresti iniziare subito l'installazione.
                  Per gli impianti progettati da me preferisco sempre avere il preventivo Enel sotto mano....se per qualche strano motivo enel non accetta la connessione e c'è già su l'impianto montato? Quantomeno avverto il cliente del piccolo problema e poi sarà lui a decidere se correre il rischio....99 su 100 preferiscono aspettare....

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                  • #10
                    Originariamente inviato da verticale128 Visualizza il messaggio
                    Perdonate una domanda da neofita inerente lo schema di tempistica postato da "fabjordan": una volta presentata la domanda di connessione ad Enel (o ad altro operatore), la prassi è sempre quella di inizare subito i lavori (senza attendere la risposta), oppure esistono dei motivi (di prudenza) per aspettare la risposta di Enel prima di iniziare i lavori?
                    http://www.energeticambiente.it/tecn...nnessione.html

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                    • #11
                      Esattamente quello che pensavo io. Quindi per un potenziale impianto da 80kW direi che è meglio usare prudenza...
                      Un'ultima domanda: il primo step di tutta la trafila, ossia la comunicazione al comune di pertinenza (caso di impianti su tetto semi o totalmente integrati), richiede prudenza, e quindi attesa della loro risposta, oppure per impianti di questo tipo che non richiedono DIA o AU è una semplice formalità? La domanda di connessione ad Enel, ad esempio, non richiede allegato della risposta del comune, o sono in errore?
                      Grazie ancora per le preziose risposte.

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                      • #12
                        Se l'impianto non ricade in una categoria dove viene richiesta DIA o altri tipi di autorizzazioni basta una semplice comunicazione.
                        Enel non si interessa della burocrazia degli enti locali.

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