Energia nucleare in Italia - Wikipedia

Magari leggendo mi spieghi il perché stiamo dando soldi alla SOGIN per il "decomissioning" delle vecchie centrali (4) in componente A3 quando la stess arealizza centinaia di milioni di euro di ricavi!!!! Questo non lo capisco, il giochino politico è grosso grosso!

Homo sapiens sapiens

Le armi di distrazione di massa messe in atto dall' esecutivo sono molte ed efficaci, ma chiunque abbia a cuore il destino del paese o semplicemente di suo figlio può, in rete, trovare i numeri e la realtà dei fatti.

Conoscienza = democrazia
Ignoranza = oligarchia (o dittatura)

Il Fv essendo una catena corta e trasparente (produzione componenti, istallatori, utente incentivato, STOP.) non è manipolabile dall' alto come altri settori.
Il nucleare e gli inceneritori sono altra musica per i potenti e le lobby!

Decomissioning in A3?..manco per idea..è in A2

I "ricavi" di Sogin sono in effetti i trasfermenti della componente A2..non "altri" strani ricavi..il costo globale 2000-2020 è di 5,2 mld di euro, compreso i siti di produzione del carburante e gli stoccaggi temporanei.

Però occorre dire che META di questi costi sono di PERSONALE che era assunto presso Enel e gestiva le centrali, che ovviamente non è stato licenziato e invece di produrre energia ha "prodotto" il decommissioning anticipato e forzato.

Dei 2,5 mld di costi non di personale, 50% è gestione carburante esausto..il resto è per riportare a grenn field l'area..cosa che non sarebe stata necessaria se in quell'area si fosse autorizzato un revamping o un secondo impianto (come era gia autorizzato a Trino e come fanno tutti gli altri Paesi che ne gestiscono).

quindi i veri costi sarebbero 1,2 mld per 4 siti..300 mio di euro a sito.

Enel aveva un fondo a bilancio per queste spese accumulato dal 1962 al 1999, che ha versato a Sogim.
Quello che manca arriva dalla A2, poiche le centrali erano Enel (allora un Ente e non una SPA) e quindi erano dello Stato..
Se fosse oggi, i costi li pagherebbe il proprietario non lo Stato o le ns bollette.

Quei reattori (piccoli) erano i "piloti" di una generazione successiva (Montalto in poi) che non ha mai visto la luce..quindi i loro costi di smantellamento erano preventivati come propedeutici a successivi siti di potenza ben maggiore e che avrebbero prodotto energia a prezzi ben inferiori (per un calcolo basta moltiplicare il 30-40% dei ns consumi degli ultimi 25 anni per il delta fra il costo medio italiano e quello francese..cifre da capogiro a cofronto con il decommissioning)
marco