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I "piccoli impianti" incentivati solo se in SSP?

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  • I "piccoli impianti" incentivati solo se in SSP?

    Salve, mi scuso se l'argomento è stato già trattato altrove. Ieri leggevo il nuovo conto energia (il quarto schifo...meglio non commentare la genialità delle menti che lo hanno creato...): l'art.3 comma1 lettera u) definisce i piccoli impianti, oltre che gli impianti inferiori al MW su edificio, anche gli altri impianti inferiori ai 200kW ma in SSP... e se l'utenza ha potenza contrattuale è 0kW? C'è qualche clausola che non consente il sovraddimensionamento?
    Guarda te se uno deve trovare lo spiraglio per evitare la ghigliottina dei clienti ansiosi (scusate per il piccolo sfogo...ma a volte sembra che lavorare nelle rinnovabili per contribuire alla qualità della vita e dell'ambiente sia visto dallo stato come una cosa dipsrezzabile).
    Spero possiate illuminarmi sull questione dei piccoli impianti.
    grazie ciao

  • #2
    Un impianto a terra non in SSP o oltre i 200 kWp e' qualificato grande impianto. E' comunque incentivato naturalmente e fino ad allaccio entro il 31 agosto e' trattato come un piccolo impianto, cioe' accede all'incentivo indipendentemente dalla posizione nel registro.

    ciao
    Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
    Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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    • #3
      grazie per la risposta. Questo era chiaro. Provo a formulare meglio la domanda: se si contrattualizza oggi un impianto minore di 200kW che difficilmente entrerà in esercizio ad Agosto, è possibile chiedere lo SSP (es. tipico: impianto a terra di investore che non necessita autoconsumo) al fine di dichiarare il suddetto "piccolo impianto" ed evitare la guerra delle graduatorie tra i grandi impianti

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      • #4
        Forse mettendo delle torri faro o un pozzo artesiano per irrigazione o altro chiedendo ssp puoi autoconsumare qualcosa, pero' non saprei la convenienza economica.

        Ciao
        1° 20 Kwp trinasolar, 3 sma 7000tl, tilt 25°, azimut 9° (in TOP 20 su 12mila impianti europei)
        2° 10 Kwp qixin solar, sma 12000tl, tilt 20°, azimut -105° e -15°
        3° 2 Kwp isola, mppsolar PIP3024GK, 2 batterie Haze 230Ah
        -----> noi amiamo il sole 365 giorni all'anno <-----

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        • #5
          interessante l'idea del pozzo, ma posso sovraddimensionare sproporzionapamente: es. utenza da 3kW e impianto di produzione da 200kW?

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          • #6
            Mi riallaccio allo stesso argomento:
            un impianto a terra di 199 kWp non in SSP è un grande o un piccolo impianto?

            Io direi un grande impianto. Forse ho capito male?!!?

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            • #7
              Scusate, ma io ho capito che:
              - impianto a terra fino a 200 kW in SSP = piccolo impianto
              - impianto a terra qualunque potenza NON in SSP = grande impianto (sempre)
              - impianto a terra oltre 200 kW in SSP = grande impianto (comunque)

              Ergo, se il tuo impianto è sotto 200 kW in SSP saresti piccolo impianto. Tuttavia, se consideriamo la normativa fiscale (vds. le varie circolari emanate AdD), da qualche parte è indicato che l'SSP è compatibile con dimensioni impianto (potenza e energia) paragonabili al consumo in sito.
              Non so cosa prevalga tra applicazione letterale IV CE o normativa fiscale, ma la vedo rischiosa fare 200 kWp di impianto e 1,5 kW di impegno potenza in SSP.

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              • #8
                Originariamente inviato da mozzarella Visualizza il messaggio
                Non so cosa prevalga tra applicazione letterale IV CE o normativa fiscale, ma la vedo rischiosa fare 200 kWp di impianto e 1,5 kW di impegno potenza in SSP.
                Assolutamente d'accordo con te.

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                • #9
                  Originariamente inviato da mozzarella Visualizza il messaggio
                  se consideriamo la normativa fiscale (vds. le varie circolari emanate AdD), da qualche parte è indicato che l'SSP è compatibile con dimensioni impianto (potenza e energia) paragonabili al consumo in sito.
                  Non so cosa prevalga tra applicazione letterale IV CE o normativa fiscale, ma la vedo rischiosa fare 200 kWp di impianto e 1,5 kW di impegno potenza in SSP.
                  riuscite a trovare qualche normativa in merito? col nuovo CE questo passaggio diventa molto importante
                  ...dal 2006

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                  • #10
                    Tra l'altro, se ho capito bene, il IV CE prevede che fino ad agosto i grandi impianti prendano comunque l'incentivo senza limiti, ma anche quelli vanno totalizzati ai fini del raggiungimento del limite annuo di grandi impianti, quindi dopo il 31 agosto potrebbe non rimanere quasi nulla.

                    ciao
                    Solare termico: 5mq piani, 500l serbatoio in polietilene con serpentina inox, a svuotamento autocostruito, da ottobre 2010.
                    Solare fotovoltaico: 2.86 kW 13 x 220 W Conergy Power Plus, inverter Power One 3.0 Outd, azimut -45, tilt 22, qualche ombra, da maggio 2011.

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                    • #11
                      Forse è utile nel caso di Myung, riporto parte del testo della circolare AdE del 06/07/2009 nel caso di fotovoltaico in agricoltura. Sotto i 200 kW la produzione è sempre considerata connessa all'attività agricola. Quindi, uno ssp anche inferiore ai 200 kW non fa venire meno il requisito di pertinenza per l'impianto (almeno dal punto di vista fiscale) e forse fa considerare l'impianto "piccolo" secondo il 4°.

                      DETERMINAZIONE DEL REDDITO DERIVANTE DALLA
                      PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA E CALORICA DA
                      FONTE FOTOVOLTAICA
                      La produzione di energia da fonte fotovoltaica, a differenza di quella
                      derivante da fonti agroforestali, non richiede l’utilizzazione di prodotti
                      provenienti dal fondo, bensì necessita della installazione di specifici impianti
                      (pannelli fotovoltaici) in grado di convertire le radiazioni solari in energia
                      elettrica o calorica. Si tratta, dunque, di un’attività connessa “atipica” in quanto il suo svolgimento non richiede all’imprenditore agricolo l’impiego di prodotti derivanti dalla coltivazione del fondo. Tale produzione prescinde, infatti, dalla coltivazione del fondo, del bosco o dall’allevamento di animali; ciò nonostante, trattandosi di attività agricola “connessa” presuppone, comunque, un collegamento con l’attività agricola tipica, caratterizzata dalla presenza di un’azienda con terreni coltivati e distinti in catasto con attribuzione di reddito agrario. In particolare, i terreni, di proprietà dell’imprenditore agricolo o, comunque nella sua disponibilità, devono essere condotti dall’imprenditore medesimo ed essere ubicati nello stesso comune ove è sito il parco fotovoltaico, ovvero in comuni confinanti.
                      Per rispettare la ratio della disposizione si rende, inoltre, necessario
                      individuare specifici criteri di “connessione” con l’attività agricola che
                      consentano di evitare di attrarre al regime dei redditi agrari attività prive di un
                      significativo rapporto con l’attività agricola stessa. Al riguardo, il Ministero per
                      le politiche agricole e forestali, con nota prot. n. 3896 del 27 luglio 2008
                      indirizzata alla scrivente, ha indicato i requisiti necessari per poter qualificare la produzione in parola come produttiva di reddito agrario, tenendo anche conto delle finalità ambientali che il legislatore ha inteso perseguire con la disciplina in esame.
                      In sintesi, sulla base delle indicazioni fornite dal predetto Ministero:

                      1. “la produzione di energia fotovoltaica derivante dai primi 200 KW di
                      potenza nominale complessiva, si considera in ogni caso connessa all’attività
                      agricola;.....etc.

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                      • #12
                        grazie ancora per i contributi. La questione si pone per quegli investitori che non sono aziende agricole (come mi muovo in questo caso?)

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                        • #13
                          Secondo voi le serre >200kW <1000kW sono da considerarsi grandi o piccoli impianti? leggendo il nuovo CE non capisco bene come vengono classificate.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da mozzarella Visualizza il messaggio
                            Scusate, ma io ho capito che:
                            - impianto a terra oltre 200 kW in SSP = grande impianto (comunque)

                            Ergo, se il tuo impianto è sotto 200 kW in SSP saresti piccolo impianto. Tuttavia, se consideriamo la normativa fiscale (vds. le varie circolari emanate AdD), da qualche parte è indicato che l'SSP è compatibile con dimensioni impianto (potenza e energia) paragonabili al consumo in sito.
                            .
                            Mozzarella..mi pare che sopra i 200 kw lo SSP nonsia fattibile.

                            Inoltre non mi pare di aver mai letto che lo SSP preveda una "compatibilità" (ma che significa?) fra potenza impianto- potenza allaccio, immissione-scambio-consumo..o altro..
                            Fiscalmente sopra i 20 kw tutti gli impianti non agricoli fanno reddito di impresa per cui all'agenzia entrate poco importa se l'energia la usi o la immetti..se la usi, avrai meno costi detraibili (maggiori tasse)..s ela immetti avrai un ricavo incrementale (maggiori tasse)..l'incentivo è sempre interamente tassato..per cui..

                            Io penso che se hai un allaccio con un consumo (prevedibile, nemmeno reale) slegato dall'impianto (autoconsumo inverter) dal punto di vista formale sei a posto e puoi chiedere SSP (meglio se le utenze sono comunque slegate dall'impianto, cioè dalla sua illuminazine, sorveglianza, raffreddamento,manutenzione, etc).
                            Penso che una pompa per irrigare il prato sotto i pannelli sia sufficiente...senz anemmeno la necessita di accenderla..bsta che potenzialmente la possa accendere.

                            Magari poi introdurranno regola che per scambiare 10 devi avere potenza instllata di 10..oppure magari è gia così? non conosco la questione tecnica..

                            Marco
                            Ultima modifica di marcober; 07-05-2011, 18:16.
                            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                            Commenta


                            • #15
                              Scusa Marcober, hai ragione sui 200 kW in SSP; intendevo dire sopra 200 kW a terra comunque grande impianto.

                              Il discorso compatibilità non è una affermazione basata su evidenze normative certe e documentate, ma una possibile interpretazione delle varie p..pe mentali del fisco con le sue circolari.
                              La sintesi del discorso è questa:
                              ricordo di aver letto su qualche circolare AdD che di principio un impianto asservito ad una abitazione o pertinenza, in SSP, era ritenuto non rilevante ai fini fiscali se la potenza dell'impianto era comparabile con la potenza in consumo. So bene che sotto i 20 kW sei domestico e non rilevi fiscalmente in SSP, ma questa cosa la ricordo anche se non riesco a rintrovarla.
                              Questo principio fiscale (se c'è, naturalmente), se fosse mutuato nel 4° CE e applicato in maniera estensiva potrebbe rendere problematico fare impianti da 200 kW in SSP con potenze in prelievo molto molto inferiori. Ma è da verificare.

                              Come dicevo, ricordo che da qualche parte avevo letto che il regime di SSP era considerato non fi, ma su una senzazione discorso
                              Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                              Mozzarella..mi pare che sopra i 200 kw lo SSP nonsia fattibile.

                              Inoltre non mi pare di aver mai letto che lo SSP preveda una "compatibilità" (ma che significa?) fra potenza impianto- potenza alleccio, immissione-scambio-consumo..o altro..
                              Fiscalmente sopra i 20 kw tutti gli impianti non agricoli fanno reddito di impresa per cui all'agenzia entrate poco importa se l'energia la usi o la immetti..se la usi, avrai meno costi detraibili (maggiori tasse)..s ela immetti avrai un ricavo incrementale (maggiori tasse)..l'incentivo è sempre interamente tassato..per cui..

                              Io penso che se hai un allaccio con un consumo (prevedibile, nemmeno reale) slegato dall'impianto (autoconsumo inverter) dal punto di vista formale sei a posto e puoi chiedere SSP (meglio se le utenze sono comunque slegate dall'impianto, cioè dalla sua illuminazine, sorveglianza, raffreddamento,manutenzione, etc).
                              Penso che una pompa per irrigare il prato sotto i pannelli sia sufficiente...senz anemmeno la necessita di accenderla..bsta che potenzialmente la possa accendere.

                              Magari poi introdurranno regola che per scambiare 10 devi avere potenza instllata di 10..oppure magari è gia così? non conosco la questione tecnica..

                              Marco

                              Commenta


                              • #16
                                quello che ricordi è esatto, è la Risoluzione 13/2009..che afferma che lo SSP è una vendita...che è non abituale se fatta in ambiente domestico.
                                Questo significa che se lo fai su terreno agricolo, anche da 1 kw, fa reddito di impresa (o agricolo se sei agricoltore).
                                Ma non c'entra nulla sula fattibilita di un impinato in scambio o no..io penso che sotto 200 kw ti diano lo scambio sempre (in presenza di POD di qualsiasi potenza).
                                Anzi, penso che se questo non fosse possibile ci sarebe una norma (tecnica) preccisa che lo vieta. Ma l'estensione della normativa fiscale in ambito "tecnico" non è certo corretta..
                                Marco
                                Ultima modifica di marcober; 08-05-2011, 15:49.
                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                  Mozzarella..mi pare che sopra i 200 kw lo SSP nonsia fattibile.
                                  Marco
                                  Perchè non è possibile? se io dovessi (sto facendo una supposizione) avere un'utenza di 250 kw, per quale motivo non potrei farlo? Da quello che ho capito io sopra i 200kwp in SSP sia considerato grande impianto sempre ( solo quello di un'amministrazione pubblica è piccolo fino al MW) e quindi obbligato all'iscrizione al registro GSE, ma naturalmente l'SSP me lo danno solo se ho un contatore di eguali consumi...

                                  Originariamente inviato da lisa Visualizza il messaggio
                                  Secondo voi le serre >200kW <1000kW sono da considerarsi grandi o piccoli impianti? leggendo il nuovo CE non capisco bene come vengono classificate.
                                  Non sono classificate edifici le serre secondo il 4° CE, ora resta da capire pure a me se seguono la stessa regola degli impianti a terra oppure quella dei fabbricati, ho capito che prendono una tariffa intermedia fra le 2 ma per quelle potenze da te richieste saresti sempre un grande impianto, perchè anche sugli edifici sopra i 200 kwp in SSP sono sempre grandi impianti...

                                  Ora voglio fare una domanda a persone più esperte: Se uno ha un terreno a 3 km di distanza dal punto di prelievo, per vai motivi non può installare l'impianto su tetto (vedi polvere e tetto poco esposto) può operare in SSP a distanza oppure deve fare solo RID in quanto l'interessato non ha utenze limitrofe?

                                  Commenta


                                  • #18
                                    ..e le tettoie non in SSP?

                                    Quindi se ho ben capito:

                                    Tettoia/pergolato/pensilina = non equiparato ad edificio

                                    per cui se si realizza un impianto da 3 kWp su tettoia con vendita totale, o comunque non in scambio sul posto (penso all'esempio della casa a mare abitata solo 1 mese l'anno) tale impianto rientra nella classificazione "GRANDE IMPIANTO"..sarebbe assurdo..il ragionamento è corretto o nel caso di tettoie, pergolati ecc c'è qualcosa che mi è sfuggito nel caso in cui non operano in SSP?

                                    grazie

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Originariamente inviato da alEX 235 Visualizza il messaggio
                                      Perchè non è possibile? se io dovessi (sto facendo una supposizione) avere un'utenza di 250 kw, per quale motivo non potrei farlo?
                                      Perchè la normativa per lo SSP prevede esplicitamente il limite dei 200Kw http://www.gse.it/attivita/ssp/Pagine/default.aspx


                                      Originariamente inviato da astro1978 Visualizza il messaggio
                                      Quindi se ho ben capito:

                                      Tettoia/pergolato/pensilina = non equiparato ad edificio

                                      per cui se si realizza un impianto da 3 kWp su tettoia ........ non in scambio sul posto tale impianto rientra nella classificazione "GRANDE IMPIANTO"..sarebbe assurdo..
                                      purtroppo è così
                                      alla definizione di "piccolo impianto" si sono dimenticati di aggiungere, oltre ai casi di fino a 200Kw in SSP e fino a 1MW su edificio, anche quelli "fino a 5 - 10 - 20Kw..comunque installati". Questa terza possibilità non esiste

                                      sulle tettoia/pergolato/pensilina resta la considerazione che possono essere considerate edifici (e quindi ospitare impianti "piccoli") nei casi in cui siano accatastate autonomamente (come può accadere in agricoltura ad es per tettoie di ricovero attrezzi, pagliai, ecc)
                                      Ultima modifica di vb_rm; 08-05-2011, 13:26.

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da astro1978 Visualizza il messaggio
                                        penso all'esempio della casa a mare abitata solo 1 mese l'anno
                                        penso che anche in questa configurazione lo SSP sia piu conveninete che non il RID con autoconsumo..Marco
                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da alEX 235 Visualizza il messaggio
                                          Ora voglio fare una domanda a persone più esperte: Se uno ha un terreno a 3 km di distanza dal punto di prelievo, per vai motivi non può installare l'impianto su tetto (vedi polvere e tetto poco esposto) può operare in SSP a distanza oppure deve fare solo RID in quanto l'interessato non ha utenze limitrofe?
                                          deve fare RID..salvo casi autorizzati dalla legge (mi pare Min Difesa)
                                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da vb_rm Visualizza il messaggio
                                            Perchè la normativa per lo SSP prevede esplicitamente il limite dei 200Kw Scambio sul posto




                                            purtroppo è così
                                            alla definizione di "piccolo impianto" si sono dimenticati di aggiungere, oltre ai casi di fino a 200Kw in SSP e fino a 1MW su edificio, anche quelli "fino a 5 - 10 - 20Kw..comunque installati". Questa terza possibilità non esiste

                                            sulle tettoia/pergolato/pensilina resta la considerazione che possono essere considerate edifici (e quindi ospitare impianti "piccoli") nei casi in cui siano accatastate autonomamente (come può accadere in agricoltura ad es per tettoie di ricovero attrezzi, pagliai, ecc)

                                            Che geni questi al governo..un impianto da 1 kWp che non opera in SSP e non installato su edificio è un grande impianto..mentre 1 MW installato su un capannone (e già gli speculatori si stanno muovendo..) è un piccolo impianto..

                                            Per quanto riguarda l'equiparazione delle tettoie ad edifici se accatastati autonomamente, ad esempio in agricoltura, vale anche se il decreto riporta "2. Non rientrano nella definizione di edificio le pergole, le serre, le tettoie, le pensiline, le barriere acustiche e le strutture temporanee comunque denominate." ??

                                            Volevo chiedervi inoltre..se in periodo pre-decreto si è inviata la richiesta di preventivo ad enel con la scelta dell'opzione vendita totale al netto dei servizi ausiliari, è possibile adesso modificare la scelta in scambio sul posto? o devo far decadere quella e reinviare una nuova domanda con ulteriori 120 euro? penso che in molti si troveranno adesso nella medesima situazione..grazie

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                                            • #23
                                              Sul II punto considera che il DM all'art 14 c2 specifica che:

                                              "Ai soli fini di cui al presente decreto, i fabbricati rurali sono equiparati agli edifici, sempreché accatastati prima della data di entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico"

                                              Quindi in agricoltura una tettoia è un edificio, ai fini dell'incentivo, se accatastato autonomamente, come in genere accade.

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                                              • #24
                                                Originariamente inviato da vb_rm Visualizza il messaggio
                                                Sul II punto considera che il DM all'art 14 c2 specifica che:

                                                "Ai soli fini di cui al presente decreto, i fabbricati rurali sono equiparati agli edifici, sempreché accatastati prima della data di entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico"

                                                Quindi in agricoltura una tettoia è un edificio, ai fini dell'incentivo, se accatastato autonomamente, come in genere accade.

                                                Ragazzi, alla luce delle nuove linee guida che riguardo a tettoie recita:
                                                "Si precisa che, ai soli fini del Decreto:
                                                - pergole, serre, barriere acustiche, tettoie e pensiline, comunque accatastate, non sono edifici;
                                                - i fabbricati rurali sono equiparati agli edifici, sempreché accatastati prima della data di entrata in esercizio
                                                dell’impianto fotovoltaico."

                                                In riferimento a quanto si diceva sopra che una tettoia in agricoltura è un edificio semprechè accatastato prima dell'entrata in esercizio dell'impianto..tale affermazione è sempre valida nonostante la precisazione dica "comunque accatastate"?
                                                La tettoia è fabbricato rurale e quindi edificio per il gse?
                                                Spero in una vostra risposta..devo allacciare un'impianto da 20 kWp a servizio di un'azienda agricola ma con vendita totale al netto dei servizi ausiliari, sto aspettando l'accatastamento per comunicare la fine lavori, ma alla luce di quanto leggo non vorrei che rientri come "grande impianto" ..ASSURDO.
                                                Grazie

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                                                • #25
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                                                  • #26
                                                    Mi ero segnato un appunto da una discussione (#160 ?) che ho perso. La fonte (credo fosse Luciof o Alvisal) dava questo riferimento:

                                                    Sentenza Corte Cassazione n.7102 del 24/3/10

                                                    FABBRICATO RURALE se accatastato come A6 (uso abitattivo) oppure D10 (uso strumentale attività agricola).

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